Calamità Centro Sud America
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Messico: nube di fumo da un Km e mezzo dal vulcano Popocatepetl
Una nube di fumo alta un chilometro e mezzo si è levata oggi dal vulcano Popocatepetl, in Messico. Lo hanno riferito autorità locali, precisando di poter comunque escludere, allo stato, qualunque pericolo per la popolazione della zona.
Nelle ultime 24 ore il sistema di verifica del vulcano ha registrato tre esalazioni di bassa intensità, accompagnate da vapore acqueo e gas. Il Centro nazionale per la prevenzione dei disastrie e l’Università del Messico hanno tracciato tre possibili scenari per le prossime ore: esalazioni moderate, alcune delle quali con emissione di ceneri; sporadiche esplosioni di livello da basso a moderato con probabilità di emissione di frammenti incandescenti a breve distanza dal cratere, o lieve incandescenza nel cratere.
La protezione civile del municipio di Amecameca ha precisato che la nube si è diretta verso nordest, provocando caduta di ceneri nei dintorni di La Joya, alle falde del vulcano Iztaccihuatl. http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/messico-nube-fumo-vulcano-popocatepetl-699592/
Nelle ultime 24 ore il sistema di verifica del vulcano ha registrato tre esalazioni di bassa intensità, accompagnate da vapore acqueo e gas. Il Centro nazionale per la prevenzione dei disastrie e l’Università del Messico hanno tracciato tre possibili scenari per le prossime ore: esalazioni moderate, alcune delle quali con emissione di ceneri; sporadiche esplosioni di livello da basso a moderato con probabilità di emissione di frammenti incandescenti a breve distanza dal cratere, o lieve incandescenza nel cratere.
La protezione civile del municipio di Amecameca ha precisato che la nube si è diretta verso nordest, provocando caduta di ceneri nei dintorni di La Joya, alle falde del vulcano Iztaccihuatl. http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/messico-nube-fumo-vulcano-popocatepetl-699592/
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Re: Calamità Centro Sud America
Terremoto di magnitudo 5.9 colpisce il Cile centrale
WASHINGTON (Reuters) - Un terremoto di magnitudo 5.9 oggi ha colpito il Cile centrale, circa 130 chilometri a nord nordovest di Conception, come riporta l'U.S. Geological Survey.
"Non ci sono notizie di feriti o danni infrastrutturali", ha detto una portavoce dell'ufficio statale per le emergenze Onemi. "E' stata esclusa la possibilità di uno tsunami".
L'epicentro è stato individuato a una profondità di 25 chilometri.
-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
WASHINGTON (Reuters) - Un terremoto di magnitudo 5.9 oggi ha colpito il Cile centrale, circa 130 chilometri a nord nordovest di Conception, come riporta l'U.S. Geological Survey.
"Non ci sono notizie di feriti o danni infrastrutturali", ha detto una portavoce dell'ufficio statale per le emergenze Onemi. "E' stata esclusa la possibilità di uno tsunami".
L'epicentro è stato individuato a una profondità di 25 chilometri.
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Brasile, forti piogge su tutto il paese:
Sei persone sono morte e 5 sono disperse a San Paolo del Brasile a causa delle forti piogge che si stanno abbattendo sul paese.
Lo riferiscono i funzionari dei servizi di sicurezza mentre i Vigili del Fuoco parlano di almeno 13 vittime. La situazione a San Paolo è ”caotica”, riporta l’emittente televisiva Globo, secondo la quale i morti sono 7.
Ecco alcune immagini che arrivano dalla città sudamericana: http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/brasile-piogge-morti-san-paolo-709150/
Lo riferiscono i funzionari dei servizi di sicurezza mentre i Vigili del Fuoco parlano di almeno 13 vittime. La situazione a San Paolo è ”caotica”, riporta l’emittente televisiva Globo, secondo la quale i morti sono 7.
Ecco alcune immagini che arrivano dalla città sudamericana: http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/brasile-piogge-morti-san-paolo-709150/
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Re: Calamità Centro Sud America
RIO DE JANEIRO - E' salito a 237 il numero delle vittime nello stato di Rio de Janeiro, dove le piogge hanno ingrossato alcuni fiumi di almeno cinque metri e si sono verificate oltre 30 frane. Lo hanno reso noto le autorità locali, che hanno definito ''critica'' la situazione di queste ore nella regione.
Teresopolis, a un centinaio di chilometri da Rio, e' la citta' piu' colpita con almeno 130 morti. Qui in 24 ore sono cadute piogge che in media si registrano nell'arco di un mese. Altre 107 persone sono morte a Nova Friburgo e 20 a Petropolis, secondo quanto rendono noto le autorita'.
ANSA
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2011/01/12/visualizza_new.html_1641222341.html
Teresopolis, a un centinaio di chilometri da Rio, e' la citta' piu' colpita con almeno 130 morti. Qui in 24 ore sono cadute piogge che in media si registrano nell'arco di un mese. Altre 107 persone sono morte a Nova Friburgo e 20 a Petropolis, secondo quanto rendono noto le autorita'.
ANSA
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Re: Calamità Centro Sud America
Brasile sommerso dalle acque: 257 morti. Il ministro: “Scenario da guerra”
Duecentocinquantasette morti e un paesaggio da “scenario di guerra”. E’ il Brasile sommerso da una settimana di piogge violente che hanno colpito soprattutto la zona centro meridionale del Paese. In poco più di 24 ore, sullo stato di Rio de Janeiro sono cadute l’84% delle precipitazioni previste per l’intero mese di gennaio: un vero e proprio diluvio che ha provocato allagamenti, frane, smottamenti con un bilancio delle vittime che sembra destinato a salire ancora.
Secondo le autorità brasiliane, le zone più colpite sono la regione montagnosa di Serrana, a nord di Rio. Nella sola cittadina di Teresopolis, 100 km a nord della capitale statale, le vittime sono finora almeno 130. Stando al sindaco, altre 50 persone risultano disperse e la città viene descritta da testimoni come “una mare di fango”.
Un migliaio di persone sono senzatetto e si sono rifugiate in centri di accoglienza predisposti dal Comune. La protezione civile locale (la Defesa Civil) ha invitato gli abitanti delle case minacciate a rifugiarsi in edifici sicuri, scuole e chiese. Altre 107 persone sono invece morte a Nova Friburgo (140 chilometri da Rio) e 20 a Petropolis. Mercoledì 12 gennaio tre pompieri sono stati seppelliti da uno smottamento di terra proprio a Nova Friburgo, e sono le prime vittime di questa località.
La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha dato via libera ai primi aiuti per un valore pari a 500 milioni di dollari e giovedì 13 gennaio sorvolerà la zona disastrata a bordo di un aereo. Operazione già compiuta dal ministro per l’integrazione Fernando Bezerra che, atterrato, ha spiegato desolato ai cronisti: ”Quello che abbiamo visto e’ un panorama desolante, provocato dalla violenza dell’acqua e dalle frane delle colline, che hanno fatto morti e danni gravi alle strade, le abitazioni e le infrastrutture della zona”,
In molti quartieri delle tre città più colpite mancano elettricità, collegamenti telefonici e acqua potabile. Nelle ultime 24 ore sono caduti 340 millimetri di pioggia. I fiumi sono straripati, le vie sono state sommerse e case intere sono state portate via dalla corrente. A Petropolis, il centro turistico della regione, dove l’imperatore Don Pedro II passava le vacanze estive, la gente per strada si è dovuta arrampicare sugli alberi per non essere portata via dalla furia dell’acqua e molti edifici storici sono rimasti danneggiati dall’alluvione.Numerose strade, ferrovie e aeroporti sono inagibili. Molte località isolate non sono raggiungibili via terra.
La Marina ha mobilitato i suoi elicotteri per soccorrere le popolazioni, in appoggio a quelli dei pompieri. Situazione grave anche negli stati di Minas Gerais e San Paolo. In quest’ultimo, fra lunedi e martedi ci sono stati 13 morti. Non è stata risparmiata neppure la megalopoli di San Paolo, dove vari quartieri sono stati sommersi dall’acqua e dove i fiumi Tieté e Pinheiros sono straripati, causando immensi ingorghi. Tre senzatetto che dormivano sotto un ponte per ripararsi dalla pioggia sono stati portati via dalla corrente.
In tutto, 47 comuni hanno decretato lo stato d’emergenza, e la Difesa civile ha mobilitato soccorsi da tutto il Paese. Il timore ora è che dopo le inondazioni scoppino epidemie a causa delle acque inquinate e per la proliferazione, grazie all’abbondanza di acqua, della zanzara che trasmette la dengue.
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/brasile-sommerso-vittime-stato-rio-709931/
Duecentocinquantasette morti e un paesaggio da “scenario di guerra”. E’ il Brasile sommerso da una settimana di piogge violente che hanno colpito soprattutto la zona centro meridionale del Paese. In poco più di 24 ore, sullo stato di Rio de Janeiro sono cadute l’84% delle precipitazioni previste per l’intero mese di gennaio: un vero e proprio diluvio che ha provocato allagamenti, frane, smottamenti con un bilancio delle vittime che sembra destinato a salire ancora.
Secondo le autorità brasiliane, le zone più colpite sono la regione montagnosa di Serrana, a nord di Rio. Nella sola cittadina di Teresopolis, 100 km a nord della capitale statale, le vittime sono finora almeno 130. Stando al sindaco, altre 50 persone risultano disperse e la città viene descritta da testimoni come “una mare di fango”.
Un migliaio di persone sono senzatetto e si sono rifugiate in centri di accoglienza predisposti dal Comune. La protezione civile locale (la Defesa Civil) ha invitato gli abitanti delle case minacciate a rifugiarsi in edifici sicuri, scuole e chiese. Altre 107 persone sono invece morte a Nova Friburgo (140 chilometri da Rio) e 20 a Petropolis. Mercoledì 12 gennaio tre pompieri sono stati seppelliti da uno smottamento di terra proprio a Nova Friburgo, e sono le prime vittime di questa località.
La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha dato via libera ai primi aiuti per un valore pari a 500 milioni di dollari e giovedì 13 gennaio sorvolerà la zona disastrata a bordo di un aereo. Operazione già compiuta dal ministro per l’integrazione Fernando Bezerra che, atterrato, ha spiegato desolato ai cronisti: ”Quello che abbiamo visto e’ un panorama desolante, provocato dalla violenza dell’acqua e dalle frane delle colline, che hanno fatto morti e danni gravi alle strade, le abitazioni e le infrastrutture della zona”,
In molti quartieri delle tre città più colpite mancano elettricità, collegamenti telefonici e acqua potabile. Nelle ultime 24 ore sono caduti 340 millimetri di pioggia. I fiumi sono straripati, le vie sono state sommerse e case intere sono state portate via dalla corrente. A Petropolis, il centro turistico della regione, dove l’imperatore Don Pedro II passava le vacanze estive, la gente per strada si è dovuta arrampicare sugli alberi per non essere portata via dalla furia dell’acqua e molti edifici storici sono rimasti danneggiati dall’alluvione.Numerose strade, ferrovie e aeroporti sono inagibili. Molte località isolate non sono raggiungibili via terra.
La Marina ha mobilitato i suoi elicotteri per soccorrere le popolazioni, in appoggio a quelli dei pompieri. Situazione grave anche negli stati di Minas Gerais e San Paolo. In quest’ultimo, fra lunedi e martedi ci sono stati 13 morti. Non è stata risparmiata neppure la megalopoli di San Paolo, dove vari quartieri sono stati sommersi dall’acqua e dove i fiumi Tieté e Pinheiros sono straripati, causando immensi ingorghi. Tre senzatetto che dormivano sotto un ponte per ripararsi dalla pioggia sono stati portati via dalla corrente.
In tutto, 47 comuni hanno decretato lo stato d’emergenza, e la Difesa civile ha mobilitato soccorsi da tutto il Paese. Il timore ora è che dopo le inondazioni scoppino epidemie a causa delle acque inquinate e per la proliferazione, grazie all’abbondanza di acqua, della zanzara che trasmette la dengue.
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Re: Calamità Centro Sud America
Piogge, allagamenti e frane: ecatombe in Brasile, 444 morti
Continua a piovere nel centro-sud del Brasile, gli smottamenti di terreno si moltiplicano e le inondazioni aumentano, mentre il conteggio delle vittime è arrivato a 444 morti, secondo varie Tv, e gli sfollati si contano ormai a migliaia. La zona più colpita è quella della ‘serra’ dello stato di Rio de Janeiro, la zona montuosa tutt’attorno alla città del Pan di Zucchero, che già all’epoca coloniale era zona di villeggiatura per l’imperatore Don Pedro II e l’imperatrice Teresa Cristina di Borbone (nata a Napoli), che danno il nome alle due delle cittadine piu’ colpite, Teresopolis e Petropolis.
A Teresopolis le vittime confermate sono 179, a Petropolis 35, a Nova Friburgo 199: sono le località più colpite perché situate in zone impervie, dove gli smottamenti di terreno si trasformano in valanghe di fango, rocce e detriti che seppelliscono tutto a valle, e perché sono località di villeggiatura cresciute del 40% negli ultimi anni in modo selvaggio, senza un piano urbanistico e controlli adeguati.
Le precipitazioni di quest’anno sono particolarmente violente e soprattutto molto prolungate, giorni e giorni di seguito di piogge forti (che si protrarranno, secondo i metereologi, ancora per vari giorni): ma sono le stesse piogge d’estate (australe) che avvengono puntualmente tutti gli anni in questo periodo nel centro e sud del Brasile. Eppure tutti gli anni provocano catastrofi: l’anno scorso, a un centinaio di chilometri dalla zona colpita in questi giorni, proprio nella notte di Capodanno, vari smottamenti di terreno seppellirono 53 persone nell’area di Angra dos Reis, e in aprile una serie di frane provocarono la morte di oltre 300 persone a Niteroi e nel Morro do Bumba.
”Sembravano le immagini dello tsunami in Indonesia”, ha commentato in televisione un uomo che è sopravissuto per miracolo a Teresopolis dopo aver visto a tempo l’onda di fango carica di case e alberi abbattuti venirgli addosso a 60 chilometri all’ora. Le Tv oggi hanno proposto anche il filmato di uno straordinario salvataggio di cui è stata protagonista una donna che, con una corda, è stata tirata via dal terrazzo della sua casa mentre una gigantesca frana stava per travolgerla. Una tragedia scampata a metà perché il cane della signora Ilair Pereira de Souza, Beethoven, invece è stato travolto dalla massa di acqua e di fango. Il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral, ha chiesto l’intervento delle Forze armate dopo aver sorvolato assieme alla nuova presidente brasiliana, Dilma Rousseff, la zone più colpite.
La Rousseff ha percorso le vie allagate di Nova Friburgo e si è incontrato con i superstiti dell’inondazione. L’intervento delle forze dell’ordine sarà necessario non solo per coadiuvare gli sforzi dei soccorritori e della Croce Rossa, ma anche per evitare saccheggi nelle località e nei quartieri che le autorità hanno fatto sfollare come misura preventiva. Gli sfollati nello stato di Rio sono già cinquemila e il numero è destinata a salire con i crolli e i nuovi smottamenti di terreno che i tecnici prevedono per le prossime ore. Il salone della moda Fashion Rio, in corso a Rio de Janeiro, ha reso omaggio oggi alla stilista carioca Daniela Conolly, di 39 anni, morta con tutti i suoi cari nella casa di famiglia a Itaipava, sempre nella ‘serra’ di Rio.
13 gennaio 2011 | 23:49 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/alluvioni-frane-brasile-morti-711206/
Continua a piovere nel centro-sud del Brasile, gli smottamenti di terreno si moltiplicano e le inondazioni aumentano, mentre il conteggio delle vittime è arrivato a 444 morti, secondo varie Tv, e gli sfollati si contano ormai a migliaia. La zona più colpita è quella della ‘serra’ dello stato di Rio de Janeiro, la zona montuosa tutt’attorno alla città del Pan di Zucchero, che già all’epoca coloniale era zona di villeggiatura per l’imperatore Don Pedro II e l’imperatrice Teresa Cristina di Borbone (nata a Napoli), che danno il nome alle due delle cittadine piu’ colpite, Teresopolis e Petropolis.
A Teresopolis le vittime confermate sono 179, a Petropolis 35, a Nova Friburgo 199: sono le località più colpite perché situate in zone impervie, dove gli smottamenti di terreno si trasformano in valanghe di fango, rocce e detriti che seppelliscono tutto a valle, e perché sono località di villeggiatura cresciute del 40% negli ultimi anni in modo selvaggio, senza un piano urbanistico e controlli adeguati.
Le precipitazioni di quest’anno sono particolarmente violente e soprattutto molto prolungate, giorni e giorni di seguito di piogge forti (che si protrarranno, secondo i metereologi, ancora per vari giorni): ma sono le stesse piogge d’estate (australe) che avvengono puntualmente tutti gli anni in questo periodo nel centro e sud del Brasile. Eppure tutti gli anni provocano catastrofi: l’anno scorso, a un centinaio di chilometri dalla zona colpita in questi giorni, proprio nella notte di Capodanno, vari smottamenti di terreno seppellirono 53 persone nell’area di Angra dos Reis, e in aprile una serie di frane provocarono la morte di oltre 300 persone a Niteroi e nel Morro do Bumba.
”Sembravano le immagini dello tsunami in Indonesia”, ha commentato in televisione un uomo che è sopravissuto per miracolo a Teresopolis dopo aver visto a tempo l’onda di fango carica di case e alberi abbattuti venirgli addosso a 60 chilometri all’ora. Le Tv oggi hanno proposto anche il filmato di uno straordinario salvataggio di cui è stata protagonista una donna che, con una corda, è stata tirata via dal terrazzo della sua casa mentre una gigantesca frana stava per travolgerla. Una tragedia scampata a metà perché il cane della signora Ilair Pereira de Souza, Beethoven, invece è stato travolto dalla massa di acqua e di fango. Il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral, ha chiesto l’intervento delle Forze armate dopo aver sorvolato assieme alla nuova presidente brasiliana, Dilma Rousseff, la zone più colpite.
La Rousseff ha percorso le vie allagate di Nova Friburgo e si è incontrato con i superstiti dell’inondazione. L’intervento delle forze dell’ordine sarà necessario non solo per coadiuvare gli sforzi dei soccorritori e della Croce Rossa, ma anche per evitare saccheggi nelle località e nei quartieri che le autorità hanno fatto sfollare come misura preventiva. Gli sfollati nello stato di Rio sono già cinquemila e il numero è destinata a salire con i crolli e i nuovi smottamenti di terreno che i tecnici prevedono per le prossime ore. Il salone della moda Fashion Rio, in corso a Rio de Janeiro, ha reso omaggio oggi alla stilista carioca Daniela Conolly, di 39 anni, morta con tutti i suoi cari nella casa di famiglia a Itaipava, sempre nella ‘serra’ di Rio.
13 gennaio 2011 | 23:49 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/alluvioni-frane-brasile-morti-711206/
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Re: Calamità Centro Sud America
Piogge, allagamenti e frane: ecatombe in Brasile, oltre 500 morti
Continua a piovere nel centro-sud del Brasile, gli smottamenti di terreno si moltiplicano e le inondazioni aumentano, mentre il conteggio delle vittime è arrivato a 508 morti, secondo varie Tv, e gli sfollati si contano ormai a migliaia. La zona più colpita è quella della ‘serra’ dello stato di Rio de Janeiro, la zona montuosa tutt’attorno alla città del Pan di Zucchero, che già all’epoca coloniale era zona di villeggiatura per l’imperatore Don Pedro II e l’imperatrice Teresa Cristina di Borbone (nata a Napoli), che danno il nome alle due delle cittadine piu’ colpite, Teresopolis e Petropolis.
A Teresopolis le vittime confermate sono 179, a Petropolis 35, a Nova Friburgo 199: sono le località più colpite perché situate in zone impervie, dove gli smottamenti di terreno si trasformano in valanghe di fango, rocce e detriti che seppelliscono tutto a valle, e perché sono località di villeggiatura cresciute del 40% negli ultimi anni in modo selvaggio, senza un piano urbanistico e controlli adeguati.
Le precipitazioni di quest’anno sono particolarmente violente e soprattutto molto prolungate, giorni e giorni di seguito di piogge forti (che si protrarranno, secondo i metereologi, ancora per vari giorni): ma sono le stesse piogge d’estate (australe) che avvengono puntualmente tutti gli anni in questo periodo nel centro e sud del Brasile. Eppure tutti gli anni provocano catastrofi: l’anno scorso, a un centinaio di chilometri dalla zona colpita in questi giorni, proprio nella notte di Capodanno, vari smottamenti di terreno seppellirono 53 persone nell’area di Angra dos Reis, e in aprile una serie di frane provocarono la morte di oltre 300 persone a Niteroi e nel Morro do Bumba.
”Sembravano le immagini dello tsunami in Indonesia”, ha commentato in televisione un uomo che è sopravissuto per miracolo a Teresopolis dopo aver visto a tempo l’onda di fango carica di case e alberi abbattuti venirgli addosso a 60 chilometri all’ora. Le Tv oggi hanno proposto anche il filmato di uno straordinario salvataggio di cui è stata protagonista una donna che, con una corda, è stata tirata via dal terrazzo della sua casa mentre una gigantesca frana stava per travolgerla. Una tragedia scampata a metà perché il cane della signora Ilair Pereira de Souza, Beethoven, invece è stato travolto dalla massa di acqua e di fango. Il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral, ha chiesto l’intervento delle Forze armate dopo aver sorvolato assieme alla nuova presidente brasiliana, Dilma Rousseff, la zone più colpite.
La Rousseff ha percorso le vie allagate di Nova Friburgo e si è incontrato con i superstiti dell’inondazione. L’intervento delle forze dell’ordine sarà necessario non solo per coadiuvare gli sforzi dei soccorritori e della Croce Rossa, ma anche per evitare saccheggi nelle località e nei quartieri che le autorità hanno fatto sfollare come misura preventiva. Gli sfollati nello stato di Rio sono già cinquemila e il numero è destinata a salire con i crolli e i nuovi smottamenti di terreno che i tecnici prevedono per le prossime ore. Il salone della moda Fashion Rio, in corso a Rio de Janeiro, ha reso omaggio oggi alla stilista carioca Daniela Conolly, di 39 anni, morta con tutti i suoi cari nella casa di famiglia a Itaipava, sempre nella ‘serra’ di Rio.
13 gennaio 2011 | 23:49 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/alluvioni-frane-brasile-morti-711206/
Continua a piovere nel centro-sud del Brasile, gli smottamenti di terreno si moltiplicano e le inondazioni aumentano, mentre il conteggio delle vittime è arrivato a 508 morti, secondo varie Tv, e gli sfollati si contano ormai a migliaia. La zona più colpita è quella della ‘serra’ dello stato di Rio de Janeiro, la zona montuosa tutt’attorno alla città del Pan di Zucchero, che già all’epoca coloniale era zona di villeggiatura per l’imperatore Don Pedro II e l’imperatrice Teresa Cristina di Borbone (nata a Napoli), che danno il nome alle due delle cittadine piu’ colpite, Teresopolis e Petropolis.
A Teresopolis le vittime confermate sono 179, a Petropolis 35, a Nova Friburgo 199: sono le località più colpite perché situate in zone impervie, dove gli smottamenti di terreno si trasformano in valanghe di fango, rocce e detriti che seppelliscono tutto a valle, e perché sono località di villeggiatura cresciute del 40% negli ultimi anni in modo selvaggio, senza un piano urbanistico e controlli adeguati.
Le precipitazioni di quest’anno sono particolarmente violente e soprattutto molto prolungate, giorni e giorni di seguito di piogge forti (che si protrarranno, secondo i metereologi, ancora per vari giorni): ma sono le stesse piogge d’estate (australe) che avvengono puntualmente tutti gli anni in questo periodo nel centro e sud del Brasile. Eppure tutti gli anni provocano catastrofi: l’anno scorso, a un centinaio di chilometri dalla zona colpita in questi giorni, proprio nella notte di Capodanno, vari smottamenti di terreno seppellirono 53 persone nell’area di Angra dos Reis, e in aprile una serie di frane provocarono la morte di oltre 300 persone a Niteroi e nel Morro do Bumba.
”Sembravano le immagini dello tsunami in Indonesia”, ha commentato in televisione un uomo che è sopravissuto per miracolo a Teresopolis dopo aver visto a tempo l’onda di fango carica di case e alberi abbattuti venirgli addosso a 60 chilometri all’ora. Le Tv oggi hanno proposto anche il filmato di uno straordinario salvataggio di cui è stata protagonista una donna che, con una corda, è stata tirata via dal terrazzo della sua casa mentre una gigantesca frana stava per travolgerla. Una tragedia scampata a metà perché il cane della signora Ilair Pereira de Souza, Beethoven, invece è stato travolto dalla massa di acqua e di fango. Il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral, ha chiesto l’intervento delle Forze armate dopo aver sorvolato assieme alla nuova presidente brasiliana, Dilma Rousseff, la zone più colpite.
La Rousseff ha percorso le vie allagate di Nova Friburgo e si è incontrato con i superstiti dell’inondazione. L’intervento delle forze dell’ordine sarà necessario non solo per coadiuvare gli sforzi dei soccorritori e della Croce Rossa, ma anche per evitare saccheggi nelle località e nei quartieri che le autorità hanno fatto sfollare come misura preventiva. Gli sfollati nello stato di Rio sono già cinquemila e il numero è destinata a salire con i crolli e i nuovi smottamenti di terreno che i tecnici prevedono per le prossime ore. Il salone della moda Fashion Rio, in corso a Rio de Janeiro, ha reso omaggio oggi alla stilista carioca Daniela Conolly, di 39 anni, morta con tutti i suoi cari nella casa di famiglia a Itaipava, sempre nella ‘serra’ di Rio.
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Re: Calamità Centro Sud America
Maltempo: Brasile, saliti a 534 i morti
Per esperto potrebbero essere mille, peggior catastrofe storia
(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 14 GEN - Sono saliti a 534 i morti causati dalle inondazioni e dagli smottamenti verificatisi per le piogge in cinque citta' dello stato di Rio de Janeiro. 'Ma ci sono ancora molti cadaveri coperti dalla melma', hanno dichiarato le autorita' di Teresopolis e Nova Friburgo, le due localita' piu' colpite. E' la piu' grave catastrofe naturale della storia del Paese. Secondo uno specialista in catastrofi dell'Universita' federale di Rio de Janeiro, i morti potrebbero essere almeno mille.
(e siamo solo a gennaio..)
Per esperto potrebbero essere mille, peggior catastrofe storia
(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 14 GEN - Sono saliti a 534 i morti causati dalle inondazioni e dagli smottamenti verificatisi per le piogge in cinque citta' dello stato di Rio de Janeiro. 'Ma ci sono ancora molti cadaveri coperti dalla melma', hanno dichiarato le autorita' di Teresopolis e Nova Friburgo, le due localita' piu' colpite. E' la piu' grave catastrofe naturale della storia del Paese. Secondo uno specialista in catastrofi dell'Universita' federale di Rio de Janeiro, i morti potrebbero essere almeno mille.
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Re: Calamità Centro Sud America
veramente brutta alluvione
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Re: Calamità Centro Sud America
Brasile, arrivano nuove piogge: i morti sono 600, paura per la febbre dengue
Nuove piogge hanno allagato oggi le zone colpite dalle alluvioni nella ‘serra’ di Rio de Janeiro e costretto a sospendere i soccorsi, quando il conteggio delle vittime è ormai prossimo a 600. Le Nazioni Unite hanno offerto aiuti al governo di Brasilia. Continua a piovere in tutto il Brasile e nuove violente precipitazioni hanno colpito oggi Teresopolis e le altre località, creando ulteriori disagi a migliaia di sfollati (oltre 8 mila, secondo i calcoli ufficiali) e impedendo il lavoro delle squadre di soccorso.
articolo e video su: http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/brasile-piogge-morti-600-dengue-713117/
Nuove piogge hanno allagato oggi le zone colpite dalle alluvioni nella ‘serra’ di Rio de Janeiro e costretto a sospendere i soccorsi, quando il conteggio delle vittime è ormai prossimo a 600. Le Nazioni Unite hanno offerto aiuti al governo di Brasilia. Continua a piovere in tutto il Brasile e nuove violente precipitazioni hanno colpito oggi Teresopolis e le altre località, creando ulteriori disagi a migliaia di sfollati (oltre 8 mila, secondo i calcoli ufficiali) e impedendo il lavoro delle squadre di soccorso.
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Re: Calamità Centro Sud America
Maltempo: Brasile, allarme leptospirosi
Sale a 610 bilancio vittime alluvioni in zona colline Stato Rio
16 gennaio, 16:52
(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 16 GEN - E' salito a 610 morti accertati il conteggio delle vittime delle alluvioni nelle zone collinari dello Stato di Rio de Janeiro (la 'serra') mentre cresce l'allarme per le epidemie, a cominciare dalla leptospirosi. Sono stati gia' segnalati una trentina di casi nella zona di Teresopolis e Nova Friburgo, le cittadine piu' colpite dalle alluvioni, ma secondo i medici c'e' il rischio che i casi siano molti di piu'.
Sale a 610 bilancio vittime alluvioni in zona colline Stato Rio
16 gennaio, 16:52
(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 16 GEN - E' salito a 610 morti accertati il conteggio delle vittime delle alluvioni nelle zone collinari dello Stato di Rio de Janeiro (la 'serra') mentre cresce l'allarme per le epidemie, a cominciare dalla leptospirosi. Sono stati gia' segnalati una trentina di casi nella zona di Teresopolis e Nova Friburgo, le cittadine piu' colpite dalle alluvioni, ma secondo i medici c'e' il rischio che i casi siano molti di piu'.
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Re: Calamità Centro Sud America
Terremoti: Cile, seconda scossa 6.3
Lo ha riferito l'Istituto di geofisica americano.Nessuna vittima
ANSA) - SANTIAGO, 12 FEB - Una seconda scossa di terremoto di magnitudo 6.3 si e' verificata al largo delle coste cilene, dopo quella registrata ieri di 6.8 nella stessa zona, in mare a 69 km dalla citta' di Concepcion. Lo ha annunciato l'Istituto di geofisica americano (USGS). Le due scosse non hanno provocato ne' vittime ne' danni, come hanno riferito le autorita' cilene.
Lo ha riferito l'Istituto di geofisica americano.Nessuna vittima
ANSA) - SANTIAGO, 12 FEB - Una seconda scossa di terremoto di magnitudo 6.3 si e' verificata al largo delle coste cilene, dopo quella registrata ieri di 6.8 nella stessa zona, in mare a 69 km dalla citta' di Concepcion. Lo ha annunciato l'Istituto di geofisica americano (USGS). Le due scosse non hanno provocato ne' vittime ne' danni, come hanno riferito le autorita' cilene.
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Re: Calamità Centro Sud America
Magnitude mb 4.7
Region OFFSHORE BIO-BIO, CHILE
Date time 2011-02-13 17:54:21.0 UTC
Location 37.03 S ; 73.60 W
Depth 18 km
Distances 53 km SW Talcahuano (pop 252,968 ; local time 14:54:21.7 2011-02-13)
35 km NW Arauco (pop 24,659 ; local time 14:54:21.7 2011-02-13)
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=209213
Region OFFSHORE BIO-BIO, CHILE
Date time 2011-02-13 17:54:21.0 UTC
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sisma mag. 5,7 Veracruz, Mexico
Magnitude mb 5.7
Region VERACRUZ, MEXICO
Date time 2011-02-25 13:07:28.0 UTC
Location 17.97 N ; 95.00 W
Depth 130 km
Distances 51 km W Minatitlán (pop 150,895 ; local time 07:07:28.4 2011-02-25)
9 km W Acayucan (pop 46,990 ; local time 07:07:28.4 2011-02-25)
Global view
Source parameters reviewed by a seismologist
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=210209
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Il metano non c'è più!
Oltre al greggio, l'incidente della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon ha riversato nei fondali anche 200mila tonnellate di metano, finito in alte concentrazioni nelle acque profonde della zona.
ora gli scienziati hanno però scoperto che il metano è sparito! merito dei batteri mangia-gas.
Focus marzo 2011
ora gli scienziati hanno però scoperto che il metano è sparito! merito dei batteri mangia-gas.
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Il fango a sepolto a La Paz in Bolivia , 400 abitazioni distrutte
Traduzione Google
La Paz - Bolivia, alla periferia di La Paz massiccia frana ha distrutto 400 abitazioni. Migliaia di persone sono senza tetto e per il pericolo di valanghe di fango nuovo per evacuare i loro vicini. Secondo le autorità come il peggior disastro ha mai colpito la capitale. Con il tempestivo allarme, ma la stragrande maggioranza degli abitanti sono riusciti a fuggire. Conseguenze di piogge che durano per settimane, sono stati responsabili di 40 vittime.
La frana interessato principalmente capitale boliviana slum, è stato colpita anche una parte della città situata nella parte inferiore del terreno collinare. Hanno perso le case circa 5000 persone. suolo saturo d'acqua è sempre più in movimento, perché c'è ulteriore pericolo di frane. Nella zona in quanto le autorità hanno dovuto evacuare tutti i residenti.
Nonostante i pericoli durante il giorno alcune persone hanno cercato nei cumuli di detriti sul terreno fragile portare le loro proprietà. La polizia ha circondato l'intera area in modo da evitare una possibile tragedia.
A La Paz frane sono relativamente comuni. Antica capitale della Bolivia è situato ad un'altitudine di 3640 metri ed è circondata da montagne sulle cui pendici si trovano per lo più baraccopoli. Meno di una settimana prima della frana demolito due dozzine di case.
fonte: ČT24, ČTK
link: http://www.ct24.cz/svet/116880-bahno-pohrbilo-v-la-pazu-400-domu/
La Paz - Bolivia, alla periferia di La Paz massiccia frana ha distrutto 400 abitazioni. Migliaia di persone sono senza tetto e per il pericolo di valanghe di fango nuovo per evacuare i loro vicini. Secondo le autorità come il peggior disastro ha mai colpito la capitale. Con il tempestivo allarme, ma la stragrande maggioranza degli abitanti sono riusciti a fuggire. Conseguenze di piogge che durano per settimane, sono stati responsabili di 40 vittime.
La frana interessato principalmente capitale boliviana slum, è stato colpita anche una parte della città situata nella parte inferiore del terreno collinare. Hanno perso le case circa 5000 persone. suolo saturo d'acqua è sempre più in movimento, perché c'è ulteriore pericolo di frane. Nella zona in quanto le autorità hanno dovuto evacuare tutti i residenti.
Nonostante i pericoli durante il giorno alcune persone hanno cercato nei cumuli di detriti sul terreno fragile portare le loro proprietà. La polizia ha circondato l'intera area in modo da evitare una possibile tragedia.
A La Paz frane sono relativamente comuni. Antica capitale della Bolivia è situato ad un'altitudine di 3640 metri ed è circondata da montagne sulle cui pendici si trovano per lo più baraccopoli. Meno di una settimana prima della frana demolito due dozzine di case.
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Bolivia: 400 case distrutte da una frana a La Paz
da vedere su you tube
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Re: Calamità Centro Sud America
Cile, terremoto magnitudo 6.2 al confine con il Perù
SANTIAGO – Un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito Putre, città del Cile a circa 60 chilometri dal porto di Arica vicino ai confini con il Perù, alle 9.30 ora locale (13.30 ora italiana). Finora non si hanno notizie di danni o feriti. Il 27 febbraio 2010, in un sisma di magnitudo 8.8 in Cile morirono 524 persone; i dispersi furono 31.
Il sisma, che ha colpito alla frontiera con Bolivia e Perù, per l’Istituto sismologico cileno è stato di magnitudo 6,2. Non sono state finora registrate vittime. Testimoni nelle città di Iquique, Arica e Pozo Almonte – apparentemente abbastanza lontane dall’epicentro, ancora non localizzato con precisione – hanno riferito alla stampa locale delle scene di panico innescate dal sisma.
Un anno fa, il 27 febbraio 2010, il centro del Cile fu colpito da un devastante terremoto seguito da maremoto che provocò migliaia di vittime.
6 marzo 2011 | 15:53 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/cile-terremoto-confine-bolivia-peru-774483/
SANTIAGO – Un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito Putre, città del Cile a circa 60 chilometri dal porto di Arica vicino ai confini con il Perù, alle 9.30 ora locale (13.30 ora italiana). Finora non si hanno notizie di danni o feriti. Il 27 febbraio 2010, in un sisma di magnitudo 8.8 in Cile morirono 524 persone; i dispersi furono 31.
Il sisma, che ha colpito alla frontiera con Bolivia e Perù, per l’Istituto sismologico cileno è stato di magnitudo 6,2. Non sono state finora registrate vittime. Testimoni nelle città di Iquique, Arica e Pozo Almonte – apparentemente abbastanza lontane dall’epicentro, ancora non localizzato con precisione – hanno riferito alla stampa locale delle scene di panico innescate dal sisma.
Un anno fa, il 27 febbraio 2010, il centro del Cile fu colpito da un devastante terremoto seguito da maremoto che provocò migliaia di vittime.
6 marzo 2011 | 15:53 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/cile-terremoto-confine-bolivia-peru-774483/
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Re: Calamità Centro Sud America
Brasile: morti e sfollati per maltempo
Due citta' e vari comuni isolati nel Parana', dopo crollo ponti
(ANSA) - SAN PAOLO, 13 MAR - Undici morti e migliaia di sfollati nel sud del Brasile, nello Stato del Parana', a causa del maltempo. Le citta' di Morretes e Guaratuba sono completamente isolate perche' diversi smottamenti di terreno e il crollo di piu' di un ponte hanno interrotto completamente le strade di ingresso ai centri urbani, mentre l'importante porto di Paranagua' e' accessibile solo via mare. Da 4 giorni piove a dirotto nella regione e la situazione si aggrava di ora in ora.
I fiumi sono in piena.
Due citta' e vari comuni isolati nel Parana', dopo crollo ponti
(ANSA) - SAN PAOLO, 13 MAR - Undici morti e migliaia di sfollati nel sud del Brasile, nello Stato del Parana', a causa del maltempo. Le citta' di Morretes e Guaratuba sono completamente isolate perche' diversi smottamenti di terreno e il crollo di piu' di un ponte hanno interrotto completamente le strade di ingresso ai centri urbani, mentre l'importante porto di Paranagua' e' accessibile solo via mare. Da 4 giorni piove a dirotto nella regione e la situazione si aggrava di ora in ora.
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Re: Calamità Centro Sud America
ma che e'? c'e' il mondo in subbuglio.
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Re: Calamità Centro Sud America
Mi pare di aver già sentito qualche profezia di Nostradamus e non solo....a proposito di tanti fatti che stanno accadendo...NON voglio fare il catastrofista ,ma mi sembra che ce qualcosa che non va col nostro pianeta...
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Re: Calamità Centro Sud America
Marek ha scritto:Mi pare di aver già sentito qualche profezia di Nostradamus e non solo....a proposito di tanti fatti che stanno accadendo...NON voglio fare il catastrofista ,ma mi sembra che ce qualcosa che non va col nostro pianeta...
ve ne siete accorti anche voi..a dispetto dei buonisti del "volemose bbene"
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La marea nera ha colpito anche l’atmosfera
ROMA – Non solo mare e coste: la marea nera del Golfo del Messico causata dal disastro della Deepwater Horizon ha prodotto anche una colonna d’aria inquinata, creata dall’evaporazione del petrolio. Il fenomeno, descritto su Science, ha portato anche a scoprire un nuovo meccanismo di formazione degli inquinanti atmosferici che potrebbe cambiare il modo in cui è analizzata e valutata la qualità dell’aria nelle città.
La ricerca, coordinata dall’Agenzia americana sugli oceani e l’atmosfera (Noaa), ha dimostrato per la prima volta che tra i componenti dell’aria inquinata ci sono degli ”insospettabili”: finora si credeva che fossero solo le particelle prodotte dagli idrocarburi più leggeri, ma i nuovi dati indicano che anche gli idrocarburi più pesanti giocano un ruolo niente affatto secondario.
”Siamo in grado di confermare che un’importante porzione di particolato inquinante è formata da sostanze poco misurate perché finora considerate poco abbondanti”, ha osservato il coordinatore della ricerca, Joost de Gouw.
La colonna d’aria inquinata prodotta dalla macchia nera è stata studiata grazie ad una campagna di voli condotta fra l’8 e il 10 giugno 2010 con un aereo dedicato alla ricerca, chiamato ”cacciatore di uragani”. Si è visto così che la colonna è formata non soltanto da composti organici molto leggeri e che per questo evaporano più facilmente, ma che in essa sono presenti anche composti molto pesanti.
Quest’ultima scoperta è stata una sorpresa che, secondo i ricercatori, suggerisce la ”necessità urgente” di misurare e analizzare la presenza nell’ambiente dei composti meno volatili.
10 marzo 2011 | 19:31
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Torna a tremare la terra in Cile: scossa di magnitudo 5.3
ROMA – L’istituto di geofisica statunitense, Usgs, ha segnalato un terremoto di magnitudo 5.3 nel Cile.
Alcuni testimoni citati dall’agenzia Reuters dicono di aver avvertito una forte scossa nella capitale, Santiago, dove testimoni gli edifici hanno oscillato.
In Cile è ancora aperta la ferita del violentissimo terremoto, seguito da tsunami, che ha colpito la zona di Conception il 27 febbraio 2010. Il sisma causò oltre 500 vittime.
Il terremoto che ha scosso la zona centrale del Cile è stato avvertito anche oltre il confine della Cordigliera delle Ande con l’Argentina, nella provincia di Mendoza. Il terremoto, che i media cileni definiscono ”di media intensita”, ha avuto una magnitudo di 5,7 gradi Richter secondo il Servizio sismologico della Universidad de Chile, di 5,3 secondo l’Istituto di geofisica statunitense Usgs.
Lo stesso Usgs ha individuato l’epicentro a 72 chilometri nordest dalla città di Valparaiso e una profondità di 24,7 chilometri. Il terremoto è stato avvertito non solo nella capitale, Santiago, dove alcuni edifici hanno oscillato, ma anche nelle regioni di Coquimbo, Valparaiso e O’Higgins.
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