Clima Globale
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Re: Clima Globale
di certo sanno molto più di noi spero solo che non sia un distogliere da altre problematiche,speriamo bene
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Re: Clima Globale
Vale84 ha scritto:secondo me ha parlato cosi per velocizzare il trattato cosi nessuno ci pensa più
Obamino fa la fine di JFK
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Re: Clima Globale
mir2012 ha scritto:di certo sanno molto più di noi spero solo che non sia un distogliere da altre problematiche,speriamo bene
questo di sicuro. mettiti pure l'animo in pace, come si suol dire.
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Clima: Artico in pericolo per Co2
(ANSA) - ROMA, 4 OTT - Si rischia un eco-disastro nell'Oceano Artico.Esperto francese lancia l'allarme: le acqua del Polo Nord sotto attacco dell'anidride carbonica. Secondo il professor Jean-Pierre Gattuso, del Cnrs, le emissioni di Co2 stanno rendendo le acque del Polo Nord sempre piu' acide ed entro 10 anni dovrebbero cominciare a erodere i gusci dei molluschi e crostacei. A rischio la catena alimentare. Nel 2018,in particolare, il 10% dell'Artico sara' acido a livelli corrosivi, il 50% nel 2010 e il 100% nel 2100.
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Re: Clima Globale
secondo me quando scrivono "entro dieci anni" mentono sapendo di mentire, essendo loro consapevoli, come alcuni di noi, che gli eventi stanno precipitando. perciò laddove sta scritto 10 si può leggere tranquillamente da 2 a 4 anni. senza considerare che lo scioglimento della calotta polare artica interferendo con la corrente del golfo può causare ben altri danni al pianeta
(detto così in soldoni).
(detto così in soldoni).
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scioglimento dei ghiacci
l Diluvio Universale conseguenza dello scioglimento dei ghiacci
domenica, novembre 15, 2009
A forza di vederlo ben disegnato sulle carte geografiche, con i suoi colori tenui e sempre uguali, abbiamo finito per credere che il mondo sia sempre stato così come è oggi. In realtà, l’ attuale disegno della Terra prese forma in un’ epoca compresa tra 16 mila e 12 mila anni fa, mentre terminava l’ ultima glaciazione e iniziava la fase di clima temperato che dura tuttora. Le cose andarono così. Da decine di migliaia di anni il Pianeta era stretto nella morsa della glaciazione, le calotte polari, spesse fino a tre chilometri, si spingevano fino a latitudini oggi temperate. Circa 16 mila anni fa qualcosa cominciò a cambiare. Lentamente il gelo allentò la presa, il ghiaccio dei poli iniziò a sciogliersi liberando tanta acqua da provocare un progressivo innalzamento del livello degli oceani. Il riscaldamento proseguì fino a 12 mila anni fa, e quando il clima si stabilizzò il mondo aveva ormai cambiato faccia: il livello degli oceani s’ era innalzato di 120 metri, il mare aveva coperto vaste aree dei territori costieri e la geografia dei continenti stava assumendo l’ aspetto che ha oggi. Nei nostri mari l’ Elba – fino ad allora una penisola della costa tirrenica – era diventata l’ isola che è oggi, la Sardegna s’ era separata dalla Corsica, il Mare Adriatico – che prima si fermava all’ altezza di Ancona – era risalito verso nord, fino alle scogliere triestine. Anche le coste del Mediterraneo sembravano ormai assestate, ma furono proprio le sue acque, 7.500 anni fa, a scatenare un finale a sorpresa che cambiò ancora la geografia e la storia degli uomini. Ecco che cosa accadde secondo i geologi americani William F. Ryan e Walter C. Pittman, del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University. Dove ora c’ è l’ istmo del Bosforo, che mette in comunicazione l’ Egeo e il Mar Nero, permaneva una lingua di terra che separava i due grandi bacini. La separazione era netta. Il Mar Nero in realtà non era un mare, ma un immenso lago d’ acqua dolce che a causa dell’ evaporazione si trovava un centinaio di metri più in basso rispetto al vicino Egeo e all’ intero Mediterraneo, che negli ultimi millenni erano aumentati di livello. Lo schianto avvenne circa 7.500 anni fa. La diga naturale che separava le acque salate dell’ Egeo dal sottostante bacino del Lago Nero cedette d’ improvviso e un’ immensa cascata di acqua salata precipitò nel lago con una potenza 400 volte superiore a quella delle cascate del Niagara. L’ effetto fu devastante. Il livello del Lago Nero si innalzò rapidamente, acque sempre più salate invasero le pianure costiere dell’ ovest e del nord (Bulgaria, Romania, Ucraina, Russia meridionale), con una velocità che nelle zone più pianeggianti raggiunse il chilometro al giorno. I villaggi dei primi agricoltori stanziati nelle praterie costiere furono spazzati via. Uomini e animali cercarono scampo sempre più indietro, sempre più in alto, ma l’ acqua li inseguì chilometro dopo chilometro e per molti fu la fine. A centinaia, a migliaia dovettero morire travolti dalle acque, impantanati nelle paludi salmastre, annegati nel mare che pareva voler ingoiare la terra intera. Per quasi un anno il rombo dell’ immane cascata riempì l’ aria fino a un centinaio di chilometri di distanza dal Bosforo terrorizzando le genti in fuga. Quando le acque si placarono e il silenzio tornò, tutto era cambiato. Il Lago Nero era diventato un mare salato in comunicazione diretta con Egeo e Mediterraneo. Oltre 150 mila chilometri quadrati di territori prima fertili erano ormai coperti dal nuovo mare su cui si alzava una vasta penisola (la Crimea) che chiudeva un nuovo, piccolo mare interno (il Mare d’ Azov). Le tribù scampate alla catastrofe fuggirono a oriente e occidente in cerca di territori più sicuri e con i loro spostamenti finirono per diffondere l’ agricoltura nelle regioni dell’ Anatolia e della Mesopotamia. Insieme al nuovo stile di vita, i sopravvissuti portarono anche il ricordo dell’ immane tragedia che di generazione in generazione prese i contorni del mito: il mito del Diluvio Universale. Trasmesso oralmente per millenni, la storia venne infine trascritta sulle prime tavolette cuneiformi, dalle quali passò poi nella Bibbia.
Ultima modifica di Alaudae il Sab 17 Set - 10:19:54 - modificato 1 volta.
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Meduse giganti invadono i mari del Giappone
Meduse giganti affamate e con tentacoli velenosi invadono le acque del Giappone: non è un film di fantascienza, è una emergenza reale che secondo gli esperti potrebbe essere provocata dall'inquinamento delle acque e dal surriscaldamento, elementi che favorirebbero la riproduzione delle meduse, soprattutto le pericolse Nomura. Esemplari di oltre due metri di lunghezza e 200 kg che rovinano l'habitat facendo strage di plancton e uova di pesce. Un fenomeno che, secondo gli esperti, ha già provocato danni per 110 milioni di dollari all'industria ittica giapponese: le meduse giganti rovinano le reti e, in qualche caso, hanno provocato il ribaltamento dei pescherecci.
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Re: Clima Globale
Marius ha scritto:Meduse giganti affamate e con tentacoli velenosi invadono le acque del Giappone: non è un film di fantascienza, è una emergenza reale che secondo gli esperti potrebbe essere provocata dall'inquinamento delle acque e dal surriscaldamento, elementi che favorirebbero la riproduzione delle meduse, soprattutto le pericolse Nomura. Esemplari di oltre due metri di lunghezza e 200 kg che rovinano l'habitat facendo strage di plancton e uova di pesce. Un fenomeno che, secondo gli esperti, ha già provocato danni per 110 milioni di dollari all'industria ittica giapponese: le meduse giganti rovinano le reti e, in qualche caso, hanno provocato il ribaltamento dei pescherecci.
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secondo voi questi fenomeni rimarranno relegati all'ambiente marino o c'è la possibilità che si estendano alla terra ed all'aria?
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la truffa del clima
“ Il surriscaldamento Globale viene spesso chiamato una burla. Non sono d’accordo perché una burla ha un intento umoristico per smontare la vanagloria. Nella scienza, come fu la bufala di Piltdown Man hoax***, si fa per esporre coloro che hanno una fervente ma cieca credenza.
( ndt: ***Tra i più grandi scandali della paleontologia ci fu la scoperta dell’Uomo di Piltdown, nel 1912, in Gran Bretagna. Fu un paleontologo dilettante a fare la scoperta: si chiamava Charles Dawson e sperava di conquistarsi un posto nella storia della ricerca. Nel 1912 il giovane ricercatore Charles Dawson annuncia di aver scoperto i resti fossili di un essere umano più antico dell’uomo di Neanderthal. La rivista «Nature» parlò della «più importante scoperta nel suo genere mai fatta in Inghilterra» anche perché sembrava smentire l’idea che l’umanità si fosse sviluppata in Africa. Due scienziati autenticarono il cranio e le ossa che Dawson aveva scoperto: risalivano al periodo Terziario (cioè da 65 milioni a 2 milioni e mezzo di anni fa) nonostante non mostrassero punti in comune con l’homo sapiens di cui l’uomo di Piltdown sarebbe dovuto essere il progenitore.
Dawson divenne uno stimato scienziato. Solo nel 1949 si scoprì che la mascella dell’uomo preistorico apparteneva in realtà ad un orango e che le altre ossa appartenevano ad animali ed erano state “invecchiate’ affinché sembrassero dei fossili. Lo scandalo fu enorme anche perché si scoprì che Dawson aveva falsificato altri 38 ritrovamenti).
La discussione sul fatto che il surriscaldamento globale sia opera dell’uomo, nota come teoria antropogenica del riscaldamento globale (anthropogenic global warming theory AGW) è una frode deliberata..
Posso ora fare questa affermazione senza timore di contraddirmi, dato il numero rimarchevole di files che gli hacker hanno svelato e che fornisce non già una pistola fumante ma un’intera artiglieria.
Qualche hacker ha fatto incursione nei files del Climatic Research Unit (CRU) – Unità di Ricerca Climatica- con base alla University of East Anglia (UK). Un file molto grande (61 mb) è stato scaricato e postato sul web.
Phil Jones, il direttore del CRU ha riconosciuto che i files solo i loro. Contengono carte documenti, lettere ed e-mails. Queste ultime sono quelle più danneggianti e contengono schiette informazioni sul grado di manipolazione della scienza climatica in generale e in particolare sul pannello intergovernativo del Climate Change (il cambio climatico).
La scienza climatica dirottata e corrotta da questo piccolo gruppo di scienziati.
I nomi principali coinvolti sono quelli che ho seguito attraverso tutta la mia carriera ed includono Phil Jones, Benjamin Santer, Michael Mann, Kevin Trenberth, Jonathan Overpeck, Ken Briffa and Tom Wigley.
Ho visto Ia climatologia dirottata e corrotta da questo piccolo gruppo di scienziati. Questa piccola comunità elitaria, fu citata dal Professor Wegman nel suo rapporto alla National Academy of Science (NAS).
Jones lamenta che i files sono stati ottenuti illegalmente, come se questo assolvesse il contenuto. W. Hughes gli chiese in merito ai dati e al metodo da lui adottato per la sua affermazione sull’aumento di temperatura di 0.6°C, dalla fine del 19° secolo.
Jones respose: “Abbiamo investito più o meno 25 anni nel lavoro. Perchè dovrei renderle accessibili i dati quando il suo scopo è cercare di trovarvi qualcosa di sbagliato?” Ha sempre giocato in difesa. La ragione principale è perchè veniva usato come discussione chiave nei rapporti al pannello intergovernativo sul cambio climatico(IPCC), per convincere il mondo che gli esseri umani avevano causato un rapido surriscaldamento nel 20° secolo. Le emails che si sono viste sono una registrazione spaventosa di arroganza e inganno ben oltre i tentativi che già fece nel 2005.
Un altro sguardo in ciò che rivelano i files e le emails è stato il rapporto del Professor Deming, che scrive: “ Con la pubblicazione di un articolo in Science (nel 1995) ottenni sufficiente credibilità nella comunità di scienziati operativi nel cambio climatico. Credevano che fossi uno di loro, qualcuno che avrebbe pervertito la scienza al servizio delle cause politiche e sociali. Cosi uno di loro abbassò la guardia. Era una persona importante che lavorava nell’area del cambiamento climatico e del surriscaldamento globale che mi mandava una email sconvolgente che diceva: “Dobbiamo disfarci del periodo caldo del Medio Evo”. La persona in questione era Jonathan Overpeck e le sue emails ancor più rivelatorie sono parte di quelle esposte dagli hacker.
Hanno pervertito la scienza al servizio di cause sociali e politiche
Il professor Wegman mostrò come questa “comunità di scienziati” pubblicava insieme e si scambiava revisione paritaria. Sono sempre stato sospettoso sul perché faceva cosi tanta importanza questa revisione paritaria. Ora tutti i miei sospetti sono confermati.
Le emails rivelano come essi controllassero il processo, inclusa la manipolazione di alcuni dei maggiori giornali come Science and Nature. Sappiamo che l’editore del Journal of Climate, Andrew Weaver, era uno di questa “comunità”.
Organizzavano liste di coloro che dovevano fare le recensioni quando erano richieste, assicurandosi che dessero all’editore solo dei nomi favorevoli. Essi minacciarono di isolare e marginalizzare un editore che credevano fosse recalcitrante.
Controllo Totale
Queste persone hanno controllato i dati globali del clima usati dall’ IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change, anzi hanno controllato l’ IPCC, specialmente capitoli cruciali e specialmente la preparazione del Summary for PolicyMakers –SPM-, (sommario per coloro che fanno le politiche).
Avevano anche un canale nel New York Times. Le emails tra Andy Revkin (giornalista New York Times ndt) e la comunità sono molto rivelatrici e devono porre la sua integrità giornalistica in serio rischio.
Naturalmente i rapporti dell’IPCC (pannello intergovernativo per il cambio climatico) e soprattutto quelle dell’ SPM (sommario per cloro che fanno le politiche) sono la base per l’accordo di Kyoto e Copenhagen, ma ora sappiamo che essi sono basati su una scienza e dei dati completamente manipolati e falsificati.
Non è più un sospetto. Sicuramente è il rintocco funebre per il CRU, l’ IPCC, Kyoto and Copenhagen e il gioco dei crediti sul carbonio della Shell
La CO2 non è mai stata un problema e tutte le menzogne e macchinazioni messe in luce da questi files provano che si è trattato della più grande menzogna nella storia.
Ma nessuno sta ridendo. E’ un giorno molto triste per la scienza e soprattutto per l’area che io ho scelto: la climatologia. Come attendevo, ora tutto è venuto alla luce, e trovo non ci sia alcun piacere nel “ve l’avevo detto”.
By Dr. Tim Ball Saturday, November 21, 2009
Dr. Ball can be reached at: Letters@canadafreepress.com
Traduzione Cristina Bassi,
Fonte: http://canadafreepress.com/index.php/article/17102
( ndt: ***Tra i più grandi scandali della paleontologia ci fu la scoperta dell’Uomo di Piltdown, nel 1912, in Gran Bretagna. Fu un paleontologo dilettante a fare la scoperta: si chiamava Charles Dawson e sperava di conquistarsi un posto nella storia della ricerca. Nel 1912 il giovane ricercatore Charles Dawson annuncia di aver scoperto i resti fossili di un essere umano più antico dell’uomo di Neanderthal. La rivista «Nature» parlò della «più importante scoperta nel suo genere mai fatta in Inghilterra» anche perché sembrava smentire l’idea che l’umanità si fosse sviluppata in Africa. Due scienziati autenticarono il cranio e le ossa che Dawson aveva scoperto: risalivano al periodo Terziario (cioè da 65 milioni a 2 milioni e mezzo di anni fa) nonostante non mostrassero punti in comune con l’homo sapiens di cui l’uomo di Piltdown sarebbe dovuto essere il progenitore.
Dawson divenne uno stimato scienziato. Solo nel 1949 si scoprì che la mascella dell’uomo preistorico apparteneva in realtà ad un orango e che le altre ossa appartenevano ad animali ed erano state “invecchiate’ affinché sembrassero dei fossili. Lo scandalo fu enorme anche perché si scoprì che Dawson aveva falsificato altri 38 ritrovamenti).
La discussione sul fatto che il surriscaldamento globale sia opera dell’uomo, nota come teoria antropogenica del riscaldamento globale (anthropogenic global warming theory AGW) è una frode deliberata..
Posso ora fare questa affermazione senza timore di contraddirmi, dato il numero rimarchevole di files che gli hacker hanno svelato e che fornisce non già una pistola fumante ma un’intera artiglieria.
Qualche hacker ha fatto incursione nei files del Climatic Research Unit (CRU) – Unità di Ricerca Climatica- con base alla University of East Anglia (UK). Un file molto grande (61 mb) è stato scaricato e postato sul web.
Phil Jones, il direttore del CRU ha riconosciuto che i files solo i loro. Contengono carte documenti, lettere ed e-mails. Queste ultime sono quelle più danneggianti e contengono schiette informazioni sul grado di manipolazione della scienza climatica in generale e in particolare sul pannello intergovernativo del Climate Change (il cambio climatico).
La scienza climatica dirottata e corrotta da questo piccolo gruppo di scienziati.
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Jones lamenta che i files sono stati ottenuti illegalmente, come se questo assolvesse il contenuto. W. Hughes gli chiese in merito ai dati e al metodo da lui adottato per la sua affermazione sull’aumento di temperatura di 0.6°C, dalla fine del 19° secolo.
Jones respose: “Abbiamo investito più o meno 25 anni nel lavoro. Perchè dovrei renderle accessibili i dati quando il suo scopo è cercare di trovarvi qualcosa di sbagliato?” Ha sempre giocato in difesa. La ragione principale è perchè veniva usato come discussione chiave nei rapporti al pannello intergovernativo sul cambio climatico(IPCC), per convincere il mondo che gli esseri umani avevano causato un rapido surriscaldamento nel 20° secolo. Le emails che si sono viste sono una registrazione spaventosa di arroganza e inganno ben oltre i tentativi che già fece nel 2005.
Un altro sguardo in ciò che rivelano i files e le emails è stato il rapporto del Professor Deming, che scrive: “ Con la pubblicazione di un articolo in Science (nel 1995) ottenni sufficiente credibilità nella comunità di scienziati operativi nel cambio climatico. Credevano che fossi uno di loro, qualcuno che avrebbe pervertito la scienza al servizio delle cause politiche e sociali. Cosi uno di loro abbassò la guardia. Era una persona importante che lavorava nell’area del cambiamento climatico e del surriscaldamento globale che mi mandava una email sconvolgente che diceva: “Dobbiamo disfarci del periodo caldo del Medio Evo”. La persona in questione era Jonathan Overpeck e le sue emails ancor più rivelatorie sono parte di quelle esposte dagli hacker.
Hanno pervertito la scienza al servizio di cause sociali e politiche
Il professor Wegman mostrò come questa “comunità di scienziati” pubblicava insieme e si scambiava revisione paritaria. Sono sempre stato sospettoso sul perché faceva cosi tanta importanza questa revisione paritaria. Ora tutti i miei sospetti sono confermati.
Le emails rivelano come essi controllassero il processo, inclusa la manipolazione di alcuni dei maggiori giornali come Science and Nature. Sappiamo che l’editore del Journal of Climate, Andrew Weaver, era uno di questa “comunità”.
Organizzavano liste di coloro che dovevano fare le recensioni quando erano richieste, assicurandosi che dessero all’editore solo dei nomi favorevoli. Essi minacciarono di isolare e marginalizzare un editore che credevano fosse recalcitrante.
Controllo Totale
Queste persone hanno controllato i dati globali del clima usati dall’ IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change, anzi hanno controllato l’ IPCC, specialmente capitoli cruciali e specialmente la preparazione del Summary for PolicyMakers –SPM-, (sommario per coloro che fanno le politiche).
Avevano anche un canale nel New York Times. Le emails tra Andy Revkin (giornalista New York Times ndt) e la comunità sono molto rivelatrici e devono porre la sua integrità giornalistica in serio rischio.
Naturalmente i rapporti dell’IPCC (pannello intergovernativo per il cambio climatico) e soprattutto quelle dell’ SPM (sommario per cloro che fanno le politiche) sono la base per l’accordo di Kyoto e Copenhagen, ma ora sappiamo che essi sono basati su una scienza e dei dati completamente manipolati e falsificati.
Non è più un sospetto. Sicuramente è il rintocco funebre per il CRU, l’ IPCC, Kyoto and Copenhagen e il gioco dei crediti sul carbonio della Shell
La CO2 non è mai stata un problema e tutte le menzogne e macchinazioni messe in luce da questi files provano che si è trattato della più grande menzogna nella storia.
Ma nessuno sta ridendo. E’ un giorno molto triste per la scienza e soprattutto per l’area che io ho scelto: la climatologia. Come attendevo, ora tutto è venuto alla luce, e trovo non ci sia alcun piacere nel “ve l’avevo detto”.
By Dr. Tim Ball Saturday, November 21, 2009
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Traduzione Cristina Bassi,
Fonte: http://canadafreepress.com/index.php/article/17102
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clima top secret
secondo uno studio dell'Università del Wisconsin il clima della terra sta tornando a quello dell'era neo-boreale, un periodo di siccità , fame e scontri politici nel mondo. il cambiamento climatico è iniziato nel '60, ma in pochi se ne sono accorti. i monsoni africani hanno smesso di soffiare nel '68, e porteranno i paesi in via di sviluppo alla rovina politica ed economica. il clima è ora un fattore critico. il periodo di clima neo-boreale è giunto. questa, in sintesi, l'introduzione di un rapporto della CIA del 1974 sui cambiamenti climatici. un rapporto di cui sul WEB circolava solo il titolo, non il suo contenuto. scorrendo le pagine di " A study of climatological Research as it pertains to intelligence problems " (questo il titolo del documento) ci si imbatte in previsioni e terminologie molto attuali, specialmente in questi giorni, ma trattate dalla parte opposta: guerre, carestie e cambiamenti climatici sconvolgeranno il mondo perchè si è entrati in un'epoca di raffreddamento globale. proprio così: secondo i climatologi più affermati all'epoca (c'è anche il direttore del CRU dell'università dell'East Anglia, quella a cui pochi giorni fa sono state "rubate" le e.mail che documenterebbero i trucchi dei climatologi per "addomesticare" le temperature) parlano con sicurezza di " Trend di Global Cooling". sembra di leggere un rapporto dell'ONU e della FAO di questi giorni: gli "impatti economici e politici di un cambiamento climatico significativo vanno oltre ogni immaginazione - scrive la CIA - ogni nazione che abbia conoscenza della delle scienze atmosferiche deve contrastare questo cambiamento ". ma sopratutto si parla della "possibilità di un conflitto internazionale" dovuto ai cambiamenti del clima entro gli anni '70. all'inizio degli anni '70 - continua il documento - si sono registrati l'aumento dei ghiacci e quello delle precipitazioni nevose fino al 15%, in Canada ed in groenlandia si sono susseguiti 19 mesi di temperature sotto la media e ogni nazione è stata attraversata da problemi di questo tipo. come si sente oggi dire da esperti e storici che le grandi civiltà furono cancellate da periodi di caldo globale, gli esperti e gli storici dei primi anni '70 spiegavano che le cadute di numerose e potenti civiltà del passato sono avvenute in concomitanza con " global cool periods ". le previsioni degli esperti-riporta il rapporto della CIA- assicurano che il Canada, la parte europea della russia ed ilo nord della cina "saranno coperti di neve e ghiaccio".
i progressi della scienza:
gli studi che in questi giorni affollano le pagine dei giornali prevedono scenari apocalittici dovuti all'aumento della temperatura di 2 o 3 gradi. trentacinque anni fa gli studiosi prevedevano che con il semplice abbassamento delle temperature medie di un grado ci sarebbero state praticamente le stesse conseguenze. "nelle successive decadi la scienza ha fatto progressi, le paure e le fobie legate ai cambiamenti del clima evidentemente no". "il mondo sta tornando al regime climatico che si ebbe tra il 1600 ed il 1850- si legge- chiamato "la piccola era glaciale". i sostenitori del riscaldamento globale causato dall'uomo hanno sempre negato che anni fa ci fosse un consenso tra scienziati sul raffreddamento globale. questo rapporto della CIA afferma il contrario e mostra come lo spauracchio dell'emergenza venga agitato con qualsiasi trend climatico. gli scienziati oggi non credono ad un pianeta destinato ad arrostire per colpa nostra e forse non hanno tutti i torti a dire di pensarci due volte prima di prendere decisioni basate su "certezze" che la storia del clima ha già smontato.
Il Foglio, 3 dicembre
i progressi della scienza:
gli studi che in questi giorni affollano le pagine dei giornali prevedono scenari apocalittici dovuti all'aumento della temperatura di 2 o 3 gradi. trentacinque anni fa gli studiosi prevedevano che con il semplice abbassamento delle temperature medie di un grado ci sarebbero state praticamente le stesse conseguenze. "nelle successive decadi la scienza ha fatto progressi, le paure e le fobie legate ai cambiamenti del clima evidentemente no". "il mondo sta tornando al regime climatico che si ebbe tra il 1600 ed il 1850- si legge- chiamato "la piccola era glaciale". i sostenitori del riscaldamento globale causato dall'uomo hanno sempre negato che anni fa ci fosse un consenso tra scienziati sul raffreddamento globale. questo rapporto della CIA afferma il contrario e mostra come lo spauracchio dell'emergenza venga agitato con qualsiasi trend climatico. gli scienziati oggi non credono ad un pianeta destinato ad arrostire per colpa nostra e forse non hanno tutti i torti a dire di pensarci due volte prima di prendere decisioni basate su "certezze" che la storia del clima ha già smontato.
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l'artico sarà un ricordo?
Artico in estinzione
Nel settembre 2007 il ghiaccio marino della calotta si è ritirato del 39% rispetto alle medie del periodo 1979-2000. Si registra il livello più basso dal 1979, quando è iniziato il monitoraggio satellitare/
Scarica il rapporto del Wwf - Il sito del forum
A lanciare l'allarme è il Wwf con il rapporto “Arctic Climate Impact Science”, presentato oggi in occasione dell'Arctic Council, forum internazionale delle nazioni che si affacciano sull' Artico. I valori, inoltre, sono anche più bassi di quelli di tutto il ventesimo secolo, quando il monitoraggio si effettuava con aerei e navi. Il dossier del Wwf mostra che negli ultimi anni c'è stata una perdita della massa del ghiaccio marino molto maggiore di quanto avessero predetto i modelli scientifici.
«Un fenomeno -denuncia l'associazione- dalle dimensioni estremamente preoccupanti». Il cambiamento interessa l'intero ecosistema artico, dall’atmosfera alle acque dell'oceano, dagli iceberg alle precipitazioni nevose, al permafrost e ha un impatto negativo su specie e popolazioni, soprattutto per quanto riguarda l'approvvigionamento di cibo. «Occorre ridurre le emissioni globali di gas serra -ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia- a livelli che evitino che il riscaldamento dell'Artico continui, distruggendo il sistema climatico globale».
24 aprile 2008
www.lanuovaecologia.it
Nel settembre 2007 il ghiaccio marino della calotta si è ritirato del 39% rispetto alle medie del periodo 1979-2000. Si registra il livello più basso dal 1979, quando è iniziato il monitoraggio satellitare/
Scarica il rapporto del Wwf - Il sito del forum
A lanciare l'allarme è il Wwf con il rapporto “Arctic Climate Impact Science”, presentato oggi in occasione dell'Arctic Council, forum internazionale delle nazioni che si affacciano sull' Artico. I valori, inoltre, sono anche più bassi di quelli di tutto il ventesimo secolo, quando il monitoraggio si effettuava con aerei e navi. Il dossier del Wwf mostra che negli ultimi anni c'è stata una perdita della massa del ghiaccio marino molto maggiore di quanto avessero predetto i modelli scientifici.
«Un fenomeno -denuncia l'associazione- dalle dimensioni estremamente preoccupanti». Il cambiamento interessa l'intero ecosistema artico, dall’atmosfera alle acque dell'oceano, dagli iceberg alle precipitazioni nevose, al permafrost e ha un impatto negativo su specie e popolazioni, soprattutto per quanto riguarda l'approvvigionamento di cibo. «Occorre ridurre le emissioni globali di gas serra -ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia- a livelli che evitino che il riscaldamento dell'Artico continui, distruggendo il sistema climatico globale».
24 aprile 2008
www.lanuovaecologia.it
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i ghiacci artici si sciolgono
Già nel 1922 il centro meteorologico statunitense del Weather Bureau indagava sulle cause di una sorprendente ritirata dei ghiacci della calotta polare artica. In questi anni, sempre più numerose si susseguono le notizie dello scioglimento dei ghiacci polari artici e della possibilità di raggiungere il Pacifico direttamente dalla Siberia. A fare luce su tali fenomeni è stata la recente spedizione scientifica diretta dal dott. Sohn della Woods Hole Oceanographic Institution e finanziata dalla NASA.
Telecamere robot hanno evidenziato per la prima volta, sotto i ghiacci eterni dell’Artico, una enorme attività vulcanica che ha sorpreso i ricercatori. I risultati, riportati sulla prestigiosa rivista Nature, hanno evidenziato la presenza di decine di vulcani che, a quattromila metri di profondità, vomitano magma e nubi ardenti alla velocità di 500m/s che si mescolano con l’acqua gelida e formano grandi nuvole sottomarine di particolato vulcanico che poi si depositano in uno spesso tappeto esteso per chilometri.
Il colossale fornello geotermico si accende e si spegne sotto i ghiacciai dell’Artico in maniera del tutto naturale e questo giustifica pienamente la variabilità areale dei ghiacciai artici che da tempo i mass media imputano solo all’azione forsennata di produzione dell’anidride carbonica (CO2) da parte dell’uomo. I vari convegni internazionali che cercano di fissare un tetto alle emissioni di CO2 passeranno alla storia come la più inutile manifestazione di presunzione dell’uomo.
Adriano Mazzarella
Docente di Climatologia Dipartimento di Scienze della Terra
Responsabile Osservatorio Meteorologcio Università degli Studi di Napoli Federico II
Fonte: http://www.news.unina.it/dettagli_area.jsp?ID=8154
Telecamere robot hanno evidenziato per la prima volta, sotto i ghiacci eterni dell’Artico, una enorme attività vulcanica che ha sorpreso i ricercatori. I risultati, riportati sulla prestigiosa rivista Nature, hanno evidenziato la presenza di decine di vulcani che, a quattromila metri di profondità, vomitano magma e nubi ardenti alla velocità di 500m/s che si mescolano con l’acqua gelida e formano grandi nuvole sottomarine di particolato vulcanico che poi si depositano in uno spesso tappeto esteso per chilometri.
Il colossale fornello geotermico si accende e si spegne sotto i ghiacciai dell’Artico in maniera del tutto naturale e questo giustifica pienamente la variabilità areale dei ghiacciai artici che da tempo i mass media imputano solo all’azione forsennata di produzione dell’anidride carbonica (CO2) da parte dell’uomo. I vari convegni internazionali che cercano di fissare un tetto alle emissioni di CO2 passeranno alla storia come la più inutile manifestazione di presunzione dell’uomo.
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Artico: permafrost sta cedendo
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Il metano sta fuggendo nell'atmosfera dal terreno ghiacciato dei fondali dell'oceano Artico con serie conseguenze sul riscaldamento globale. Il ritmo di questo processo e' confrontabile a quello finora previsto per tutti gli oceani del mondo. In condizioni normali il terreno ghiacciato (permafrost) immagazzina grandi quantita' di metano, ma una ricerca pubblicata su Science spiega che il permafrost sta mostrando segni di instabilita', lasciando fuoriuscire metano.
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disastri naturali: quali legami con il clima che muta?
Nelle ultime settimane, si è verificata una serie di eventi climatici dalle conseguenze catastrofiche per le popolazioni colpite.
Nel solo Pakistan, gli sfollati hanno raggiunto quota 15 milioni. L’ampiezza delle inondazioni non ha precedenti nel paese da almeno ottant’anni. Tanto che, secondo le stime dell’Onu, il disastro ha fatto più danni dello tsunami del dicembre 2004.
Oltre al Pakistan, la tragedia tocca anche l’India e la Cina. Nella provincia del Gansu, nel nord ovest della Cina, colate di fango hanno portato via case e distrutto interi villaggi. Anche qui, la portata del fenomeno è inedita e le conseguenze devastanti. Dall’inizio dell’anno, le indondazioni che hanno colpito le regioni cinesi del centro e del sud hanno provocato la morte di centinaia di persone.
Negli stessi giorni, la Russia è investita da una canicola che il responsabile dei servizi meteorologici nazionali ha definito come la peggiore negli ultimi mille anni. Sebbene sia ancora presto per determinarne le cause, gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Gli incendi boschivi hanno bruciato migliaia di ettari di terreno. A Mosca, il presidente Medvedev non ha esitato a evocare un collegamento tra le temperature particolarmente elevate e i mutamenti climatici che interessano il pianeta.
Gli esperti di clima sono più prudenti. Stabilire un rapporto di causa ed effetto non è così semplice. L’attualità ha però fornito un nuovo esempio: il distacco di un enorme blocco di giaccio, grande quattro volte l’isola di Manhattan, da un ghiacciaio sulla costa nord-occidentale della Groenlandia. E in questo caso il rapporto con il riscaldamento climatico lascia pochi dubbi.
Copyright © 2010 euronews
Nel solo Pakistan, gli sfollati hanno raggiunto quota 15 milioni. L’ampiezza delle inondazioni non ha precedenti nel paese da almeno ottant’anni. Tanto che, secondo le stime dell’Onu, il disastro ha fatto più danni dello tsunami del dicembre 2004.
Oltre al Pakistan, la tragedia tocca anche l’India e la Cina. Nella provincia del Gansu, nel nord ovest della Cina, colate di fango hanno portato via case e distrutto interi villaggi. Anche qui, la portata del fenomeno è inedita e le conseguenze devastanti. Dall’inizio dell’anno, le indondazioni che hanno colpito le regioni cinesi del centro e del sud hanno provocato la morte di centinaia di persone.
Negli stessi giorni, la Russia è investita da una canicola che il responsabile dei servizi meteorologici nazionali ha definito come la peggiore negli ultimi mille anni. Sebbene sia ancora presto per determinarne le cause, gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Gli incendi boschivi hanno bruciato migliaia di ettari di terreno. A Mosca, il presidente Medvedev non ha esitato a evocare un collegamento tra le temperature particolarmente elevate e i mutamenti climatici che interessano il pianeta.
Gli esperti di clima sono più prudenti. Stabilire un rapporto di causa ed effetto non è così semplice. L’attualità ha però fornito un nuovo esempio: il distacco di un enorme blocco di giaccio, grande quattro volte l’isola di Manhattan, da un ghiacciaio sulla costa nord-occidentale della Groenlandia. E in questo caso il rapporto con il riscaldamento climatico lascia pochi dubbi.
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Re: Clima Globale
collegare per esempio quanto sta succedendo in Russia con il sistema H.A.A.R.P vi sembra troppo azzardato?
chi se la sentirebbe di negarlo in maniera assoluta?
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Re: Clima Globale
tutto può essere chi può negarlo mi chiedo..
ma quello che mi chiedo di più
è a quale scopo?
guerre silenziose senza nemici apparenti ?
ma quello che mi chiedo di più
è a quale scopo?
guerre silenziose senza nemici apparenti ?
Re: Clima Globale
non credo a un clima controllato in questi casi in quanto sono paesi che di solito sono solidali con la nato ecc quindi credo maggiormente in un clima aggravato in concomitanza di altro(vedi sole ecc) poi se sul serio c'è lo zampino di qualcuno tipo haarp ecc allora ho solo una frase da dire,ci rivedremo in miglior vita ^_^'
Ultima modifica di mir2012 il Mer 11 Ago - 11:40:17 - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: Clima Globale
Marius ha scritto:tutto può essere chi può negarlo mi chiedo..
ma quello che mi chiedo di più
è a quale scopo?
guerre silenziose senza nemici apparenti ?
lo stesso scopo di chi fa si che nei quattro angoli del pianeta ci siano gravi e gravissime perdite di greggio, benzina, diesel e sostanze chimiche-tossiche?? tutto rientra in un unico piano di distruzione lenta ma inesorabile della Terra e della sua umanità fino a raggiungere un importante ridimensionamento di quest'ultima e renderla cos' più facilmente governabile dal NWO prossimo venturo?? forse.
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Re: Clima Globale
Ai vertici occulti non ha mai importato quale fosse l'ideale per cui gli uomini si battevano, sia che fosse per un regime dittatoriale o per una rivoluzione dei popoli che propugnasse importanti valori come uguaglianza, fraternità, libertà. A loro importa controllare i vertici degli stati sempre e comunque, per questo agiscono in modo trasversale ed opposto. Hanno in offerta modelli di società per tutti i gusti, per quelli di destra e di sinistra e per chi ha sempre solo pensato ai fatti suoi. Si sono inventati la globalizzazione, imponendo a tutti un modello di sviluppo frenetico che, oltre a non dare la felicità a chi vive nei paesi sviluppati, affama zone del mondo già povere, stravolgendone la fragile economia. I poteri, quelli veri, usano vari strumenti per generare insicurezza e paura e per controllare al meglio le bestie umane: la crisi economica mondiale, il cibo a rischio, terrorismo, nuove guerre, compresa l'instabilità climatica. Si è certi che siano tutti fenomeni naturali? Non possiamo più dividerci, perché è questo ciò che vogliono. Il titolo indaga sul Drago verde e sul Sole nero, sulla Massoneria, sul marchio della Bestia, sull'uso della magia nera da parte dei potenti e sul mondo sotterraneo.
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Re: Clima Globale
certo e' che fanno mille esperimenti per far piovere,per far nevicare per creare terremoti e chissa' cos'altro se a questo ci aggiungiamo i disastri causati dall'uomo (vedi golfo del messico ma non solo) e che il pianeta inevitabilmente e' sempre in evoluzione e trasformazione (come tutto l'universo),basti pensare che nelle alpi hanno trovato gusci di conchiglie di milioni di anni fa quindi possiamo aspettarci di tutto ,l'unico dubbio e' ;tutti i disastri ed esperimenti causati dall'uomo accellerano una ciclo naturale lo stravolgono? o sono solo loro(i disastri umani)che causano tutto sto casotto???
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Re: Clima Globale
cristian ha scritto:certo e' che fanno mille esperimenti per far piovere,per far nevicare per creare terremoti e chissa' cos'altro se a questo ci aggiungiamo i disastri causati dall'uomo (vedi golfo del messico ma non solo) e che il pianeta inevitabilmente e' sempre in evoluzione e trasformazione (come tutto l'universo),basti pensare che nelle alpi hanno trovato gusci di conchiglie di milioni di anni fa quindi possiamo aspettarci di tutto ,l'unico dubbio e' ;tutti i disastri ed esperimenti causati dall'uomo accellerano una ciclo naturale lo stravolgono? o sono solo loro(i disastri umani)che causano tutto sto casotto???
infatti a quanto pare alpi ed appennini torneranno ad essere culla di creature marine, come succedeva prima che l'uomo-virus di Matrix facesse la sua comparsa sulla Terra. (grazie ai buoni uffici degli Anunnaki?)
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Re: Clima Globale
Alaudae ha scritto:cristian ha scritto:certo e' che fanno mille esperimenti per far piovere,per far nevicare per creare terremoti e chissa' cos'altro se a questo ci aggiungiamo i disastri causati dall'uomo (vedi golfo del messico ma non solo) e che il pianeta inevitabilmente e' sempre in evoluzione e trasformazione (come tutto l'universo),basti pensare che nelle alpi hanno trovato gusci di conchiglie di milioni di anni fa quindi possiamo aspettarci di tutto ,l'unico dubbio e' ;tutti i disastri ed esperimenti causati dall'uomo accellerano una ciclo naturale lo stravolgono? o sono solo loro(i disastri umani)che causano tutto sto casotto???
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he si a pensarci ora sembra impossibile!! ma chissa in tutto questo trambusto la sardegna come era collocata dicono sia una delle terre piu antiche al mondo che sia sempre stata dove si trova ora??
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Re: Clima Globale
cristian ha scritto:Alaudae ha scritto:cristian ha scritto:certo e' che fanno mille esperimenti per far piovere,per far nevicare per creare terremoti e chissa' cos'altro se a questo ci aggiungiamo i disastri causati dall'uomo (vedi golfo del messico ma non solo) e che il pianeta inevitabilmente e' sempre in evoluzione e trasformazione (come tutto l'universo),basti pensare che nelle alpi hanno trovato gusci di conchiglie di milioni di anni fa quindi possiamo aspettarci di tutto ,l'unico dubbio e' ;tutti i disastri ed esperimenti causati dall'uomo accellerano una ciclo naturale lo stravolgono? o sono solo loro(i disastri umani)che causano tutto sto casotto???
infatti a quanto pare alpi ed appennini torneranno ad essere culla di creature marine, come succedeva prima che l'uomo-virus di Matrix facesse la sua comparsa sulla Terra. (grazie ai buoni uffici degli Anunnaki?)
he si a pensarci ora sembra impossibile!! ma chissa in tutto questo trambusto la sardegna come era collocata dicono sia una delle terre piu antiche al mondo che sia sempre stata dove si trova ora??
il mondo come lo conosciamo è stato creato intorno e per la Sardegna! (dopo una piccola ricerca seguiranno piccole informazioni....)
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Re: Clima Globale
all'epoca di Pangea sicuramente la sardegna non era stata ancora inventata
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