Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Assolutamente incredibile !
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Mohenjo-Daro: un antica civilta' distrutta da un esplosione nucleare?
Una civiltà avanzata venne distrutta nel 2000 A.C. da una guerra improvvisa... Ma perché le rovine mostrano tracce analoghe a quelle di un'esplosione nucleare?
Immaginate una civiltà che si sviluppa in India occidentale, l'odierno Pakistan, intorno al 2500 A.C. e che commercia con Sumeri e Cinesi; immaginate un regno assai sviluppato anche territorialmente, con migliaia di villaggi collegati da strade pavimentate, città costruite su pianta quadrata e vie che si intersecano ad angolo retto; immaginate cinque milioni di persone dotate di case di due o tre piani con una distribuzione di acqua potabile efficiente, con condutture idriche formate da tubi di argilla e una rete fognaria in ogni appartamento, con tanto di gabinetti in muratura e sciacquoni; immaginate che questa civiltà, composta da svariate migliaia di cittadelle e due piccole metropoli di 40mila abitanti (le più grandi del tempo sul pianeta), sia stata distrutta da un incendio di proporzioni colossali, così caldo da essere capace di vetrificare il terreno, i mattoni, le ceramiche; immaginate infine che gli scheletri degli abitanti di quelle sfortunate città siano stati trovati come a Pompei sorpresi dalla catastrofe e mostrino una radioattività che a quasi cinquemila anni di distanza è cinquanta volte quella normale. Cosa pensate di tutto ciò? Mohenjo-Daro, Harappa e le altre città dei Popoli della Valle dell'Indo sono un autentico mistero che sfida lo storico prima ancora che l'archeologo. Chi era questa gente? Da dove veniva? Dove è finito? Chi l'ha distrutto? E soprattutto, perché la sua scrittura a ideogrammi (rimasta indecifrata) assomiglia in maniera sconvolgente a quella dell'Isola di Pasqua?
Tutto cominciò quando, nel 1856, due fratelli inglesi, John e William Brunton, addetti alla costruzione della Ferrovia dell'India Orientale, trovarono i resti di una città rasa al suolo: Harappa. Nonostante le rovine fossero sepolte, ne trassero abbastanza mattoni cotti da riuscire a pavimentare 150 km di strana costeggiante la loro ferrovia.
Tuttavia un razzismo dilagante ("è impossibile che gli indiani siano tanto antichi!") mise nel dimenticatoio la scoperta e solo nel 1920 si decise di studiare a fondo i resti; il rinvenimento (avvenuto nel 1872 per opera del'archeologo Robert Cunningham e parimenti inizialmente minimizzato) della città di Mohenjo-Daro, 560 km più a sud, fece realizzare agli archeologi l'esistenza della più antica civiltà indiana. Peccato che le caratteristiche di questa cultura siano inspiegabili alla luce delle conoscenze tradizionali… Questa civiltà è l'inventrice del gabinetto alla turca e anche di quello a W.C.; ha ideato docce, rubinetti e tubature, sciacquoni e scaldabagni. Le città erano assai simili alle nostre e il numero di abitanti delle due principali, 40mila, è rilevante anche ai nostri giorni, costituendo quello di una cittadina della Provincia tipica italiana. Tutte persone "pulite e sane"… E che hanno fatto una fine tragica.
(Sopra, a sinistra) Vedute di ciò che resta di Mohenjo-Daro: una città modernissima ancor oggi con fognature e infrastrutture paragonabili a una città occidentale del XIX Secolo. (Al centro) Harappa mostra la medesima architettura dell città gemella. (A destra) Notare un canale della rete delle fognature che mostra la solita "porta a trapezio".
(Sopra, a sinistra) Il sigillo raffigurante un bovino con un corno solo, per alcuni il mitico unicorno: i popoli della Valle dell'Indo conoscevano animali oggi estinti. (Al centro) Le precise fondamenta di Harappa sono moderne ancor oggi e come si vede da questo sigillo (a lato), la disciplina dello Yoga e la posizione del loto nacquero a Mohenjo-Daro! (A destra) Il celebre "Sacerdote di Mohenjo-Daro" è divenuto il volto della gente che popolava la Valle dell'Indo. E assomiglia in maniera impressionante alle raffigurazioni degli antichi druidi celtici.
Una fine che fa pensare non tanto a un incendio comune, magari causato da quei popoli ariani che invasero l'India dal nord intorno al 1800 A.C.: chi infatti nell'antichità poteva riuscire a produrre un fuoco tra i 900 e i 1500 gradi centigradi? Eppure i segni di distuzione, tra pavimenti vetrificati e mattoni calcinati, passando per gli scheletri radioattivi e sorpresi dalla distruzione (due furono rinvenuti mentre si tenevano per mano), sono assai simili a quelli a noi tristemente noti delle uniche bombe atomiche lanciate su un bersaglio abitato: Hiroshima e Nakasaki. In entrambe le città giapponesi sono stati rinvenuti i segni della devastazione di Mohenjo-Daro, con le case distrutte fino alle fondamenta come schiacciate da un'immane onda d'urto a cui è seguita una letterale pioggia di fuoco… Se è probabile, data anche la radioattività, che la "collina dei morti" (questo significa Mohenjo-Daro) sia stata distrutta da un simile ordigno atomico, resta un principale, quasi insormontabile quesito: chi, nel 2000 A.C., possedeva un'arma nucleare? La distruzione coinvolse non solo questa città ma anche Harappa, Kot Diji, Kalibangan, Lothal e quasi tutti i 140 centri abitati principali di quel regno indiano distrutto in brevissimo tempo. Tutti devastati da un'arma calorifica estremamente intensa, tutti in un certo senso attaccati alla sprovvista… A nostro avviso, le poche statuette rinvenute fanno pensare a una popolazione di uomini con la barba lunga, con uno stile artistico che appare ai nostri occhi assai simile a quello protoceltico. E' forse da qui che proviene il popolo dei Galli?
(Sopra, a sinistra) Gli "scheletri radioattivi" di Mohenjo-Daro sono stati trovati accatastati, come uccisi all'improvviso. Diversamente accadeva con le sepolture tradizionali, come lo scheletro di Harappa (sotto).(Al centro) Harappa fu l'altra grande metropoli dell'impero e mostra una geometria sorprendentemente moderna anche dall'alto. Come fu possibile creare questa rete urbanistica così sofisticata, è uno dei misteri più grandi dell'Archeologia. (A destra) La cartina mostra come l'impero dell'indo si estendesse tra India e Pakistan, tra le città di Islamabad, Qetta, Delhi e Karachi. Fu uno dei più estesi del tempo.
Abbiamo analizzato in questi articoli (1, 2) l'origine indoeuropea dei Celti e l'architettura megalitica (3, 4), e abbiamo toccato con mano una storia davvero incredibile e assolutamente reale. Quello che ora ci preme chiarire ora è una questione assai delicata. Utilizziamo il Rasoio di Occam: ovvero, cosa è più probabile che sia avvenuto nella Valle dell'Indo due millenni prima di Cristo? Gli archeologi, nella loro solita banalità senza alcuna fantasia, parlano che in realtà la gente abbandonò quel territorio per l'impoverimento del suolo o per una siccità eccezionale che inaridì perfino il fiume Indo. Qualche altro studioso, più aperto di mente, azzarda l'ipotesi della caduta di un meteorite o anche una sua esplosione in quota, in stile Tunguska… Avrebbe senso se non fosse per il fatto che la gente sia scappata dalle città di tutta fretta e quei relativamente pochi cadaveri sono stati sorpresi dalla deflagrazione. L'ipotesi nucleare è stata aspramente criticata specialmente dal mondo accademico. Il fisico nucleare indiano Surendra Gadekar sostiene che la radioattività deriva dal primo test atomico pakistano, che fu condotto il 18 maggio 1978 a Pokhran, nella regione del Rajasthan, a qualche centinaio di km da Mohenjo-Daro.
L'esplosione sotterranea provocò un cratere di circa 60 metri di diametro e profondo 10: la potenza dell'ordigno era di 5 kilotoni, ovvero un quarto di quella lanciata su Hiroshima. Con tutto il rispetto, oltre a Mohenjo-Daro anche altri siti industriali e civili avrebbero dovuto essere contaminati dal test e invece la radioattività si trova solo in quelli archeologici. Perché? La risposta forse ce la dà un bravo linguista inglese nato in India. David Davenport, morto quarantenne pochi anni fa, era uno dei pochi veri esperti mondiali di sancrito. Ebbene, tra i testi fondamentali di questa lingua ci sono due opere epiche e monumentali da lui a lungo studiate, il Mahabarata e il Ramayana… Chiunque si azzardi a leggere i centomila versi che li compongono (tanto per interderci, sette volte l'Iliade) non può che rimanere stupito davanti alle descrizioni stupefacenti dei mezzi che gli dei indiani utilizzavano in tempi antichi. Antichi velivoli detti Vimana capaci di volare più veloci del suono e mossi da motori alimentati a mercurio; aerei monoposto da caccia ma anche carri del cielo volanti alti due piani con molte finestre, palazzi "che correvano su nei cieli a somiglianza delle comete"; poi i Mohanastra, le freccie intelligenti in grado di rendere impotenti interi eserciti… E ancora l'arma Agneya, descritta nel Drona Parva: "Un unico proiettile caricato con tutta la potenza dell'universo, una colonna incandescente di fumo e di fiamme, luminosa come diecimila soli, si levò in tutto il suo splendore. Un'arma sconosciuta, un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte che ridusse in cenere l'intera razza dei Vrishnis e dei Andhakas"… Questi testi indiani sono vecchi di millenni e furono studiati da linguisti inglesi a partire dall'800. La traduzione integrale del Mahabarata in lingua inglese fu effettuata sul finire del XIX Secolo da un bramino indù assai erudito che studiò anche in Europa, P. Chandra Roy: non è possibile la contaminazione con elementi moderni nella traduzione, in quanto non solo le armi atomiche ma anche gli aerei erano inesistenti a quell'epoca.
Conscio di questi fatti e della loro assai probabile verosimiglianza, Davenport elaborò nel 1979 la sua celebre teoria ufologica nel libro intitolato "2000 A.C. Distruzione atomica", scritto in collaborazione con il giornalista italiano Ettore Vincenti. In esso, Davenport dimostrava che Mohenjo-Daro era stata teatro di una battaglia aerea tra opposte forze extraterrestri. Nel libro Davenport fa notare tutte le incongruenze archeologiche che anche noi di Satorws abbiamo sottolineato: se ne conclude che come descritto nei testi sacri indù avvenne una vera battaglia tra navette aliene, conclusasi con lo sgancio di una piccola bomba atomica, di tipo tattico e di potenza limitata, ma comunque in grado di creare devastazioni immani. Teoria questa confermata dal grandissimo studioso di testi sumeri Zecharia Sitchin: linguista tra i pochi in grado di decifrare i caratteri cuneiformi delle tavolette sumere, riporta nel suo libro "Le guerre atomiche al tempo degli dei" che proprio nel 2024 A.C. i Grandi Annunaki (gli alieni creatori dei testi sumerici) approvarono l'impiego delle armi nucleari nella guerra che li coinvolgeva.
(Sopra, a sinistra) David Davenport, grande scrittore e studioso morto prematuramente, sosteneva che nei testi sacri Vedici si narra ampiamente della distruzione dei popoli dell'Indo da parte delle divinità Indù. (Al centro) Nel Maharabata e nel Ramayana si descrivono carri celesti volanti chiamati Vimana, che bombardavano le città terrorizzando la popolazione con armi potentissime (a destra). Che si tratti davvero del racconto mitologico di guerre atomiche combattute nell'antichità?
Il testo parla di Aratta (assai simile come nome ad Harappa) come della capitale di una terra situata al di là della regione sud-orientale dell'Iran: e Aratta, come Sodoma e Gomorra, per i Sumeri fu bombardata dagli Annunaki!
Non è questa la sede per affrontare il discorso di Nibiru e degli dei creatori del genere umano, nonché le guerre da essi intraprese così come sono descritte nell'Enuma Elish, la bibbia mesopotamica, di cui la Genesi ebraica costituisce appunto un'estrapolazione del Libro IV. Si parla di esseri immortali che hanno letteralmente creato l'essere umano partendo da un frammento di Dna dell'Homo Erectus potenziato con il loro genoma… Certo, sono teorie da dimostrare ma anche assai interessanti. Tuttavia è significativo che i Sumeri, che commerciavano certamente con i popolo della Valle dell'Indo, avessero memoria mitica della distruzione dei loro soci in affari. I testi vedici sacri agli Indù e i poemi come il Mahabarata e il Ramayana non parlano espressamente di extraterrestri, ma relegano la guerra su un piano tra umani: forse gli ultimi bagliori di quell'immane conflitto che secondo alcuni aveva coinvolto l'intero pianeta ai tempi di Atlantide e Mu. Due continenti che come Stati Uniti e Unione Sovietica dividevano il mondo il blocchi e che si combatterono a colpi di armi nucleari, al punto da provocare lo scioglimento dei ghiacci dell'ultima glaciazione e lo slittamento dei poli… Fantasie? Le tracce di terreni vetrificati sono riscontrabili in Perù, in Irlanda, a Malta, in Iraq, persino nel deserto di Gobi e presso i pueblos degli Anasazi in America… E che dire dell'arma nucleare che spazzò via i soldati del neo-imperatore romano Commodo in ritirata dai confini sul Danubio? E di quell'altro ordigno che presso Vienna distrusse un'altra legione di Roma pochi anni prima di Cristo? In queste zone ancor oggi la radioattività è dieci volte quella normale… Insomma, quante erano le armi atomiche nell'antichità?
(A sinistra) Le leggende indù relative ai Vimana parlano di "carri del cielo alti due piani con molte finestre" e non possiamo non pensare al gioiello della ditta Airbus, l'A380: un aereo passeggeri appunto a due piani e in grado di trasportare 800 persone tra bagni di marmo, alberghi, casinò e ristoranti... L'erede degli antichi Vimana del re indù Rama?
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Immaginate una civiltà che si sviluppa in India occidentale, l'odierno Pakistan, intorno al 2500 A.C. e che commercia con Sumeri e Cinesi; immaginate un regno assai sviluppato anche territorialmente, con migliaia di villaggi collegati da strade pavimentate, città costruite su pianta quadrata e vie che si intersecano ad angolo retto; immaginate cinque milioni di persone dotate di case di due o tre piani con una distribuzione di acqua potabile efficiente, con condutture idriche formate da tubi di argilla e una rete fognaria in ogni appartamento, con tanto di gabinetti in muratura e sciacquoni; immaginate che questa civiltà, composta da svariate migliaia di cittadelle e due piccole metropoli di 40mila abitanti (le più grandi del tempo sul pianeta), sia stata distrutta da un incendio di proporzioni colossali, così caldo da essere capace di vetrificare il terreno, i mattoni, le ceramiche; immaginate infine che gli scheletri degli abitanti di quelle sfortunate città siano stati trovati come a Pompei sorpresi dalla catastrofe e mostrino una radioattività che a quasi cinquemila anni di distanza è cinquanta volte quella normale. Cosa pensate di tutto ciò? Mohenjo-Daro, Harappa e le altre città dei Popoli della Valle dell'Indo sono un autentico mistero che sfida lo storico prima ancora che l'archeologo. Chi era questa gente? Da dove veniva? Dove è finito? Chi l'ha distrutto? E soprattutto, perché la sua scrittura a ideogrammi (rimasta indecifrata) assomiglia in maniera sconvolgente a quella dell'Isola di Pasqua?
Tutto cominciò quando, nel 1856, due fratelli inglesi, John e William Brunton, addetti alla costruzione della Ferrovia dell'India Orientale, trovarono i resti di una città rasa al suolo: Harappa. Nonostante le rovine fossero sepolte, ne trassero abbastanza mattoni cotti da riuscire a pavimentare 150 km di strana costeggiante la loro ferrovia.
Tuttavia un razzismo dilagante ("è impossibile che gli indiani siano tanto antichi!") mise nel dimenticatoio la scoperta e solo nel 1920 si decise di studiare a fondo i resti; il rinvenimento (avvenuto nel 1872 per opera del'archeologo Robert Cunningham e parimenti inizialmente minimizzato) della città di Mohenjo-Daro, 560 km più a sud, fece realizzare agli archeologi l'esistenza della più antica civiltà indiana. Peccato che le caratteristiche di questa cultura siano inspiegabili alla luce delle conoscenze tradizionali… Questa civiltà è l'inventrice del gabinetto alla turca e anche di quello a W.C.; ha ideato docce, rubinetti e tubature, sciacquoni e scaldabagni. Le città erano assai simili alle nostre e il numero di abitanti delle due principali, 40mila, è rilevante anche ai nostri giorni, costituendo quello di una cittadina della Provincia tipica italiana. Tutte persone "pulite e sane"… E che hanno fatto una fine tragica.
(Sopra, a sinistra) Vedute di ciò che resta di Mohenjo-Daro: una città modernissima ancor oggi con fognature e infrastrutture paragonabili a una città occidentale del XIX Secolo. (Al centro) Harappa mostra la medesima architettura dell città gemella. (A destra) Notare un canale della rete delle fognature che mostra la solita "porta a trapezio".
(Sopra, a sinistra) Il sigillo raffigurante un bovino con un corno solo, per alcuni il mitico unicorno: i popoli della Valle dell'Indo conoscevano animali oggi estinti. (Al centro) Le precise fondamenta di Harappa sono moderne ancor oggi e come si vede da questo sigillo (a lato), la disciplina dello Yoga e la posizione del loto nacquero a Mohenjo-Daro! (A destra) Il celebre "Sacerdote di Mohenjo-Daro" è divenuto il volto della gente che popolava la Valle dell'Indo. E assomiglia in maniera impressionante alle raffigurazioni degli antichi druidi celtici.
Una fine che fa pensare non tanto a un incendio comune, magari causato da quei popoli ariani che invasero l'India dal nord intorno al 1800 A.C.: chi infatti nell'antichità poteva riuscire a produrre un fuoco tra i 900 e i 1500 gradi centigradi? Eppure i segni di distuzione, tra pavimenti vetrificati e mattoni calcinati, passando per gli scheletri radioattivi e sorpresi dalla distruzione (due furono rinvenuti mentre si tenevano per mano), sono assai simili a quelli a noi tristemente noti delle uniche bombe atomiche lanciate su un bersaglio abitato: Hiroshima e Nakasaki. In entrambe le città giapponesi sono stati rinvenuti i segni della devastazione di Mohenjo-Daro, con le case distrutte fino alle fondamenta come schiacciate da un'immane onda d'urto a cui è seguita una letterale pioggia di fuoco… Se è probabile, data anche la radioattività, che la "collina dei morti" (questo significa Mohenjo-Daro) sia stata distrutta da un simile ordigno atomico, resta un principale, quasi insormontabile quesito: chi, nel 2000 A.C., possedeva un'arma nucleare? La distruzione coinvolse non solo questa città ma anche Harappa, Kot Diji, Kalibangan, Lothal e quasi tutti i 140 centri abitati principali di quel regno indiano distrutto in brevissimo tempo. Tutti devastati da un'arma calorifica estremamente intensa, tutti in un certo senso attaccati alla sprovvista… A nostro avviso, le poche statuette rinvenute fanno pensare a una popolazione di uomini con la barba lunga, con uno stile artistico che appare ai nostri occhi assai simile a quello protoceltico. E' forse da qui che proviene il popolo dei Galli?
(Sopra, a sinistra) Gli "scheletri radioattivi" di Mohenjo-Daro sono stati trovati accatastati, come uccisi all'improvviso. Diversamente accadeva con le sepolture tradizionali, come lo scheletro di Harappa (sotto).(Al centro) Harappa fu l'altra grande metropoli dell'impero e mostra una geometria sorprendentemente moderna anche dall'alto. Come fu possibile creare questa rete urbanistica così sofisticata, è uno dei misteri più grandi dell'Archeologia. (A destra) La cartina mostra come l'impero dell'indo si estendesse tra India e Pakistan, tra le città di Islamabad, Qetta, Delhi e Karachi. Fu uno dei più estesi del tempo.
Abbiamo analizzato in questi articoli (1, 2) l'origine indoeuropea dei Celti e l'architettura megalitica (3, 4), e abbiamo toccato con mano una storia davvero incredibile e assolutamente reale. Quello che ora ci preme chiarire ora è una questione assai delicata. Utilizziamo il Rasoio di Occam: ovvero, cosa è più probabile che sia avvenuto nella Valle dell'Indo due millenni prima di Cristo? Gli archeologi, nella loro solita banalità senza alcuna fantasia, parlano che in realtà la gente abbandonò quel territorio per l'impoverimento del suolo o per una siccità eccezionale che inaridì perfino il fiume Indo. Qualche altro studioso, più aperto di mente, azzarda l'ipotesi della caduta di un meteorite o anche una sua esplosione in quota, in stile Tunguska… Avrebbe senso se non fosse per il fatto che la gente sia scappata dalle città di tutta fretta e quei relativamente pochi cadaveri sono stati sorpresi dalla deflagrazione. L'ipotesi nucleare è stata aspramente criticata specialmente dal mondo accademico. Il fisico nucleare indiano Surendra Gadekar sostiene che la radioattività deriva dal primo test atomico pakistano, che fu condotto il 18 maggio 1978 a Pokhran, nella regione del Rajasthan, a qualche centinaio di km da Mohenjo-Daro.
L'esplosione sotterranea provocò un cratere di circa 60 metri di diametro e profondo 10: la potenza dell'ordigno era di 5 kilotoni, ovvero un quarto di quella lanciata su Hiroshima. Con tutto il rispetto, oltre a Mohenjo-Daro anche altri siti industriali e civili avrebbero dovuto essere contaminati dal test e invece la radioattività si trova solo in quelli archeologici. Perché? La risposta forse ce la dà un bravo linguista inglese nato in India. David Davenport, morto quarantenne pochi anni fa, era uno dei pochi veri esperti mondiali di sancrito. Ebbene, tra i testi fondamentali di questa lingua ci sono due opere epiche e monumentali da lui a lungo studiate, il Mahabarata e il Ramayana… Chiunque si azzardi a leggere i centomila versi che li compongono (tanto per interderci, sette volte l'Iliade) non può che rimanere stupito davanti alle descrizioni stupefacenti dei mezzi che gli dei indiani utilizzavano in tempi antichi. Antichi velivoli detti Vimana capaci di volare più veloci del suono e mossi da motori alimentati a mercurio; aerei monoposto da caccia ma anche carri del cielo volanti alti due piani con molte finestre, palazzi "che correvano su nei cieli a somiglianza delle comete"; poi i Mohanastra, le freccie intelligenti in grado di rendere impotenti interi eserciti… E ancora l'arma Agneya, descritta nel Drona Parva: "Un unico proiettile caricato con tutta la potenza dell'universo, una colonna incandescente di fumo e di fiamme, luminosa come diecimila soli, si levò in tutto il suo splendore. Un'arma sconosciuta, un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte che ridusse in cenere l'intera razza dei Vrishnis e dei Andhakas"… Questi testi indiani sono vecchi di millenni e furono studiati da linguisti inglesi a partire dall'800. La traduzione integrale del Mahabarata in lingua inglese fu effettuata sul finire del XIX Secolo da un bramino indù assai erudito che studiò anche in Europa, P. Chandra Roy: non è possibile la contaminazione con elementi moderni nella traduzione, in quanto non solo le armi atomiche ma anche gli aerei erano inesistenti a quell'epoca.
Conscio di questi fatti e della loro assai probabile verosimiglianza, Davenport elaborò nel 1979 la sua celebre teoria ufologica nel libro intitolato "2000 A.C. Distruzione atomica", scritto in collaborazione con il giornalista italiano Ettore Vincenti. In esso, Davenport dimostrava che Mohenjo-Daro era stata teatro di una battaglia aerea tra opposte forze extraterrestri. Nel libro Davenport fa notare tutte le incongruenze archeologiche che anche noi di Satorws abbiamo sottolineato: se ne conclude che come descritto nei testi sacri indù avvenne una vera battaglia tra navette aliene, conclusasi con lo sgancio di una piccola bomba atomica, di tipo tattico e di potenza limitata, ma comunque in grado di creare devastazioni immani. Teoria questa confermata dal grandissimo studioso di testi sumeri Zecharia Sitchin: linguista tra i pochi in grado di decifrare i caratteri cuneiformi delle tavolette sumere, riporta nel suo libro "Le guerre atomiche al tempo degli dei" che proprio nel 2024 A.C. i Grandi Annunaki (gli alieni creatori dei testi sumerici) approvarono l'impiego delle armi nucleari nella guerra che li coinvolgeva.
(Sopra, a sinistra) David Davenport, grande scrittore e studioso morto prematuramente, sosteneva che nei testi sacri Vedici si narra ampiamente della distruzione dei popoli dell'Indo da parte delle divinità Indù. (Al centro) Nel Maharabata e nel Ramayana si descrivono carri celesti volanti chiamati Vimana, che bombardavano le città terrorizzando la popolazione con armi potentissime (a destra). Che si tratti davvero del racconto mitologico di guerre atomiche combattute nell'antichità?
Il testo parla di Aratta (assai simile come nome ad Harappa) come della capitale di una terra situata al di là della regione sud-orientale dell'Iran: e Aratta, come Sodoma e Gomorra, per i Sumeri fu bombardata dagli Annunaki!
Non è questa la sede per affrontare il discorso di Nibiru e degli dei creatori del genere umano, nonché le guerre da essi intraprese così come sono descritte nell'Enuma Elish, la bibbia mesopotamica, di cui la Genesi ebraica costituisce appunto un'estrapolazione del Libro IV. Si parla di esseri immortali che hanno letteralmente creato l'essere umano partendo da un frammento di Dna dell'Homo Erectus potenziato con il loro genoma… Certo, sono teorie da dimostrare ma anche assai interessanti. Tuttavia è significativo che i Sumeri, che commerciavano certamente con i popolo della Valle dell'Indo, avessero memoria mitica della distruzione dei loro soci in affari. I testi vedici sacri agli Indù e i poemi come il Mahabarata e il Ramayana non parlano espressamente di extraterrestri, ma relegano la guerra su un piano tra umani: forse gli ultimi bagliori di quell'immane conflitto che secondo alcuni aveva coinvolto l'intero pianeta ai tempi di Atlantide e Mu. Due continenti che come Stati Uniti e Unione Sovietica dividevano il mondo il blocchi e che si combatterono a colpi di armi nucleari, al punto da provocare lo scioglimento dei ghiacci dell'ultima glaciazione e lo slittamento dei poli… Fantasie? Le tracce di terreni vetrificati sono riscontrabili in Perù, in Irlanda, a Malta, in Iraq, persino nel deserto di Gobi e presso i pueblos degli Anasazi in America… E che dire dell'arma nucleare che spazzò via i soldati del neo-imperatore romano Commodo in ritirata dai confini sul Danubio? E di quell'altro ordigno che presso Vienna distrusse un'altra legione di Roma pochi anni prima di Cristo? In queste zone ancor oggi la radioattività è dieci volte quella normale… Insomma, quante erano le armi atomiche nell'antichità?
(A sinistra) Le leggende indù relative ai Vimana parlano di "carri del cielo alti due piani con molte finestre" e non possiamo non pensare al gioiello della ditta Airbus, l'A380: un aereo passeggeri appunto a due piani e in grado di trasportare 800 persone tra bagni di marmo, alberghi, casinò e ristoranti... L'erede degli antichi Vimana del re indù Rama?
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
E che dire dell'arma nucleare che spazzò via i soldati del neo-imperatore romano Commodo in ritirata dai confini sul Danubio? E di quell'altro ordigno che presso Vienna distrusse un'altra legione di Roma pochi anni prima di Cristo? In queste zone ancor oggi la radioattività è dieci volte quella normale… Insomma, quante erano le armi atomiche nell'antichità?
questa poi è grossa davvero, in tanti anni di letture non mi era mai capitato di leggere una cosa così. ma quale sarà la fonte? quali gli storici antichi che hanno riportato un fatto simile??
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Alaudae ha scritto:
E che dire dell'arma nucleare che spazzò via i soldati del neo-imperatore romano Commodo in ritirata dai confini sul Danubio? E di quell'altro ordigno che presso Vienna distrusse un'altra legione di Roma pochi anni prima di Cristo? In queste zone ancor oggi la radioattività è dieci volte quella normale… Insomma, quante erano le armi atomiche nell'antichità?
questa poi è grossa davvero, in tanti anni di letture non mi era mai capitato di leggere una cosa così. ma quale sarà la fonte? quali gli storici antichi che hanno riportato un fatto simile??
Sinceramente a questo proposito non ho trovato nulla...
Forse si potrebbe mandare una mail a Lorena Bianchi, l'autrice dell'articolo.
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Ufo immortalato in Puglia da un fotografo dilettante
Scattando delle foto al campanile della chiesa matrice di Copertino, in provincia di Lecce, avrebbe visto e poi immortalato un ufo. E' accaduto ieri nel tardo pomeriggio.
La vicenda singolare, da approfondire, viene resa nota dai carabinieri del Comando provinciale.
Un uomo di 50 anni, di Copertino, si stava dedicando al suo hobby, la fotografia.
Approfittando di uno sprazzo di sole pomeridiano e cercando di sfruttare le particolari condizioni di luce che si erano venute a creare stava immortalando alcuni particolari del campanile della chiesa matrice, la Basilica Santa Maria.
Durante uno degli scatti sarebbe rimasta intrappolata nell'obiettivo una immagine che ha attratto la sua attenzione.
Precisamente alle 18.15 alle spalle del campanile sarebbe apparsa, secondo la sua testimonianza diretta ed anche fotografica, spiegano i carabinieri, un oggetto volante di grosse dimensioni ben visibile ad un'altezza stimata di circa 1.000 metri che avrebbe effettuato movimenti orizzontali a forte velocita' e poco dopo sarebbe scomparsa.
Al momento dell'avvistamento le condizioni meteorologiche erano buone, con tempo sereno, nubi a strati, rade.
L'oggetto, come ha riferito il fotografo dilettante, era simile ad un velivolo di grosse dimensioni, a forma di fungo con una cupola circolare nella parte superiore ed un gambo appuntito nella parte inferiore, e non emetteva luce, ne' rumore.
Le verifiche effettuate, tramite gli organi tecnici, riferiscono i carabinieri, non hanno consentito di rintracciare in alcun modo il presunto oggetto volante.
fonte Adnkronos
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Notizia interessante.... poco distante da casa mia
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Bé... se era stato avvistato da tutti era un po' inutile mentire... Quindi hanno lasciato fare... Oppure i mister non sono arrivati in tempo a dire di non diffondere la notizia.
- Spoiler:
- Nè che te stanno a cercare, Vudkos?
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Alieno alto 4 metri: Avvistato a Pasiano da uno studente
La saga del "Caso dei Casi" continua con un nuovo testimone. L’annuncio dell’ufologo Chiumiento: «L’ha avvistato uno studente di 17 anni». Il giallo del blocco dei cellulari
PASIANO. Non solo Mortegliano. La misteriosa creatura alta circa 4 metri, avvistata per la prima volta in prossimità della grande rotatoria della cittadina friulana l’11 febbraio – segnalata successivamente in vari punti della regione, anche a Caneva, Carbona di San Vito al Tagliamento e Oderzo – sarebbe apparsa pure a Pasiano. L’avvistamento dello strano essere di «origine aliena» risale alla notte fra il 12 e il 13 marzo, secondo la dettagliata testimonianza di uno studente diciassettenne del luogo. La rivelazione, inedita, è stata resa pubblica da Antonio Chiumiento. L'articolo integrale su MessaggeroVeneto, ma veniamo ai fatti.
Lo studente di Pasiano aveva trascorso la serata partecipando a una festa in casa di amici. Poco dopo la mezzanotte, aveva preso la via di casa, incamminandosi per un sentiero sterrato in prossimità del centro. Circa 20 minuti dopo la mezzanotte, hanno cominciato a manifestarsi strani fenomeni, annunciati dal segnale di batteria scarica emesso dal cellulare del ragazzo.
«Strano, perché l’avevo messo in carica prima di uscire» ha pensato il giovane, allertato subito dopo da un tonfo improvviso, come di una persona scivolata di peso sull’erba. Secondo l'ufologo e il suo collaboratore il ragazzo non aveva assunto alcolici, non sarebbe in cerca di notorietà e pertanto non sarebbe un mitomane ma un vero e genuino testimone.
Dopo aver messo le messo avanti le mani, l'ufologo continua con le rivelazione del giovane – «Al chiaro di luna, dopo aver udito il tonfo, il giovane ha riconosciuto una creatura con delle gambe molto lunghe, pari alla sua altezza, ovvero 175 centimetri, la quale si muoveva velocemente con andatura ricurva. La creatura, scura d’aspetto, si dirigeva verso una casa abbandonata. Atterrito, il ragazzo ha provato a telefonare un amico ma un forte sibilo, associabile al fischio di una chitarra elettrica, gli ha disattivato la comunicazione».
Secondo la cronaca locale non è la prima volta che nel Pasianese si registrano incontri ravvicinati del terzo tipo o avvistamenti UFO ma «L’ultimo caso è da mettere in correlazione con Mortegliano».
Di questo l'ufologo ne spiega i motivi: «La somiglianza delle descrizioni della creatura e l’annullamento delle funzioni dei telefoni cellulari».
SPECIALE - ALIENO DI MORTEGLIANO, IL CASO DEI CASI
Alieno-Udine - Avvistato un alieno alto 4 metri a Mortegliano, provincia di Udine
- Alieno alto 4 metri: Spunta la foto ma è a pagamento
- Alieno di Udiene: Secondo l'ufologo la foto è una trappola
- Leonard D'Andrea a "I Fatti Vostri" - Alieno alto 4 metri a Udine.
- I commenti degli invasati sul "Caso dei Casi"
fonti
PASIANO. Non solo Mortegliano. La misteriosa creatura alta circa 4 metri, avvistata per la prima volta in prossimità della grande rotatoria della cittadina friulana l’11 febbraio – segnalata successivamente in vari punti della regione, anche a Caneva, Carbona di San Vito al Tagliamento e Oderzo – sarebbe apparsa pure a Pasiano. L’avvistamento dello strano essere di «origine aliena» risale alla notte fra il 12 e il 13 marzo, secondo la dettagliata testimonianza di uno studente diciassettenne del luogo. La rivelazione, inedita, è stata resa pubblica da Antonio Chiumiento. L'articolo integrale su MessaggeroVeneto, ma veniamo ai fatti.
Lo studente di Pasiano aveva trascorso la serata partecipando a una festa in casa di amici. Poco dopo la mezzanotte, aveva preso la via di casa, incamminandosi per un sentiero sterrato in prossimità del centro. Circa 20 minuti dopo la mezzanotte, hanno cominciato a manifestarsi strani fenomeni, annunciati dal segnale di batteria scarica emesso dal cellulare del ragazzo.
«Strano, perché l’avevo messo in carica prima di uscire» ha pensato il giovane, allertato subito dopo da un tonfo improvviso, come di una persona scivolata di peso sull’erba. Secondo l'ufologo e il suo collaboratore il ragazzo non aveva assunto alcolici, non sarebbe in cerca di notorietà e pertanto non sarebbe un mitomane ma un vero e genuino testimone.
Dopo aver messo le messo avanti le mani, l'ufologo continua con le rivelazione del giovane – «Al chiaro di luna, dopo aver udito il tonfo, il giovane ha riconosciuto una creatura con delle gambe molto lunghe, pari alla sua altezza, ovvero 175 centimetri, la quale si muoveva velocemente con andatura ricurva. La creatura, scura d’aspetto, si dirigeva verso una casa abbandonata. Atterrito, il ragazzo ha provato a telefonare un amico ma un forte sibilo, associabile al fischio di una chitarra elettrica, gli ha disattivato la comunicazione».
Secondo la cronaca locale non è la prima volta che nel Pasianese si registrano incontri ravvicinati del terzo tipo o avvistamenti UFO ma «L’ultimo caso è da mettere in correlazione con Mortegliano».
Di questo l'ufologo ne spiega i motivi: «La somiglianza delle descrizioni della creatura e l’annullamento delle funzioni dei telefoni cellulari».
SPECIALE - ALIENO DI MORTEGLIANO, IL CASO DEI CASI
Alieno-Udine - Avvistato un alieno alto 4 metri a Mortegliano, provincia di Udine
- Alieno alto 4 metri: Spunta la foto ma è a pagamento
- Alieno di Udiene: Secondo l'ufologo la foto è una trappola
- Leonard D'Andrea a "I Fatti Vostri" - Alieno alto 4 metri a Udine.
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Confessioni Dei Padri Della Tecnologia Stealth
Pubblicato in data 17/apr/2012 da HIDRA2009
Esistono realta' sulle quali le persone non sono veramente informate, esse possono quindi proseguire la loro esistenza apparentemente indisturbate...
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MESSICO: UFO RILASCIA PICCOLE SFERE DI LUCE
Un misterioso oggetto volante, ha stazionato nel cielo della cittadina messicana di Tulyehualco, rilasciando piccole sfere di luce che si dirigevano verso il basso. Alcuni testimoni hanno visto loggetto stazionare sulla cittadina messicana per diversi minuti, mentre uno di questi è riuscito a riprenderlo.
Il filmato che vi facciamo vedere è a dir poco eccezionale. Il testimone che ha registrato il video dice: "pochi minuti dopo aver visto il primo oggetto, quella stessa notte, il 15 aprile 2012, abbiamo visto un secondo oggetto con le stesse caratteristiche e un comportamento simile. Alle 0:33 ho iniziato a registrare questo video, dove l'oggetto misterioso iniziava a far cadere alcuni oggetti di diverse dimensioni e colori.
Al minuto 2:10, ha iniziato a brillare intensamente. In seguito ha diminuito la sua luminosa fino scomparire del tutto."
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Il filmato che vi facciamo vedere è a dir poco eccezionale. Il testimone che ha registrato il video dice: "pochi minuti dopo aver visto il primo oggetto, quella stessa notte, il 15 aprile 2012, abbiamo visto un secondo oggetto con le stesse caratteristiche e un comportamento simile. Alle 0:33 ho iniziato a registrare questo video, dove l'oggetto misterioso iniziava a far cadere alcuni oggetti di diverse dimensioni e colori.
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L’avvistamento di San Pietroburgo:”Una sfida per gli ufologi”
È il caso ufologico più intrigante dell’anno. Anzi, molti già lo paragonano per importanza e mistero al celeberrimo “rendez-vous” avvenuto in Arizona 15 anni fa, sopra Phoenix. Questa volta però la presunta astronave aliena ha solcato i cieli di San Pietroburgo, per oltre un’ora, per tre giorni e tre notti di fila, dal 9 all’11 aprile.
Un fenomeno al quale hanno assistito centinaia di persone di quella che è la seconda città per abitanti della Russia dopo la capitale Mosca. Molti, stupiti da quelle strane luci in movimento, hanno ripreso la scena e poi postato i video su internet: ce ne sono forse venti diversi. Stampa e tv, in patria, hanno dato grande enfasi all’episodio la cui notorietà ha presto superato i confini nazionali, diventando oggetto di discussioni e di contraddittorio da parte degli appassionati di tutto il mondo.
Il giornalista messicano Jaime Maussan, in una puntata del suo programma “Tercer Milenio”, dedicato a questo genere di enigmi, non ha esistato a chiamare quella forma luminosa vista e filmata da tanti testimoni come una “astronave-madre”, definendo “una pacifica invasione aliena” il susseguirsi di avvistamenti in quei tre giorni di aprile. Le immagini, tuttavia, sono tuttora al vaglio degli esperti e ancora non si conosce l’esito delle analisi.
Nei video- effettivamente ripresi da più mani e da differenti punti di vista- compare una serie di sfere luminose dal comportamento singolare. In un filmato, vediamo ad esempio una di esse prima scendere verso il centro abitato della città e poi risalire verso l’alto, in direzione di un “grappolo” di globi brillanti ai quali si unisce. In un altro, invece la formazione compatta scompare lentamente dietro un grande palazzo-forse è il tardo pomeriggio, il cielo appare più chiaro.
Dopo i servizi sul fenomeno trasmessi dai telegiornali russi, che hanno chiamato in causa il Ministero della Difesa, il portavoce delle Forze Armate è intervenuto per chiarire l’avvenuto: le luci non sarebbero altro che sette razzi bengala, sparati durante un’esercitazione militare che avrebbe coinvolto anche alcuni Mig- i caccia da combattimento. Praticamente, la stessa spiegazione data a suo tempo dai vertici dell’Esercito americano dopo il clamore sollevato dalle “Luci di Phoenix”.
Oggi come allora, sembra però poco credibile che dei jet militari abbiano potuto svolgere un training del genere sopra una metropoli tanto densamente abitata. Nel caso di San Pietroburgo, poi, la città è anche sede della Corte Costituzionale: un eventuale incidente aereo avrebbe potuto provocare una strage. Tra l’altro, nessuno dei video dimostra la presenza dei Mig né è percepibile il frastuono dei loro motori: anzi, al di fuori delle voci di commento dei testimoni oculari, non si ode alcun rumore di sottofondo.
Dunque, per ora manca una giustificazione plausibile a ciò che è apparso nei cieli della Russia. In attesa di una verifica approfondita dei filmati, a prima vista essi si direbbero genuini: i video infatti non sembrerebbero eleborazioni al computer. Ciò ovviamente non costituisce un giudizio in merito agli oggetti ripresi, sui quali è ancora impossibile esprimere un parere definitivo.
Intervistato dal programma di Maussan, il ricercatore Santiago Yturria non ha però nascosto il suo entusiasmo. È un evento senza precedenti. Certo, sappiamo che a San Pietroburgo sono avvenuti simili tipi di segnalazioni con formazioni di luci che definiamo “astronavi-madri”. Abbiamo già trattato dell’avvistamento di massa avvenuto il 22 e 23 marzo del 2011. Ma ora, a sorpresa, si è di nuovo ripresentato. Questa serie di avvistamenti ha provocato allarme tra la gente, tra i residenti di San Pietroburgo e delle zone limitrofe: questa astronave continua ad essere un mistero per noi e rappresenta una sfida per gli ufologi.>
SABRINA PIERAGOSTINI
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Un fenomeno al quale hanno assistito centinaia di persone di quella che è la seconda città per abitanti della Russia dopo la capitale Mosca. Molti, stupiti da quelle strane luci in movimento, hanno ripreso la scena e poi postato i video su internet: ce ne sono forse venti diversi. Stampa e tv, in patria, hanno dato grande enfasi all’episodio la cui notorietà ha presto superato i confini nazionali, diventando oggetto di discussioni e di contraddittorio da parte degli appassionati di tutto il mondo.
Il giornalista messicano Jaime Maussan, in una puntata del suo programma “Tercer Milenio”, dedicato a questo genere di enigmi, non ha esistato a chiamare quella forma luminosa vista e filmata da tanti testimoni come una “astronave-madre”, definendo “una pacifica invasione aliena” il susseguirsi di avvistamenti in quei tre giorni di aprile. Le immagini, tuttavia, sono tuttora al vaglio degli esperti e ancora non si conosce l’esito delle analisi.
Nei video- effettivamente ripresi da più mani e da differenti punti di vista- compare una serie di sfere luminose dal comportamento singolare. In un filmato, vediamo ad esempio una di esse prima scendere verso il centro abitato della città e poi risalire verso l’alto, in direzione di un “grappolo” di globi brillanti ai quali si unisce. In un altro, invece la formazione compatta scompare lentamente dietro un grande palazzo-forse è il tardo pomeriggio, il cielo appare più chiaro.
Dopo i servizi sul fenomeno trasmessi dai telegiornali russi, che hanno chiamato in causa il Ministero della Difesa, il portavoce delle Forze Armate è intervenuto per chiarire l’avvenuto: le luci non sarebbero altro che sette razzi bengala, sparati durante un’esercitazione militare che avrebbe coinvolto anche alcuni Mig- i caccia da combattimento. Praticamente, la stessa spiegazione data a suo tempo dai vertici dell’Esercito americano dopo il clamore sollevato dalle “Luci di Phoenix”.
Oggi come allora, sembra però poco credibile che dei jet militari abbiano potuto svolgere un training del genere sopra una metropoli tanto densamente abitata. Nel caso di San Pietroburgo, poi, la città è anche sede della Corte Costituzionale: un eventuale incidente aereo avrebbe potuto provocare una strage. Tra l’altro, nessuno dei video dimostra la presenza dei Mig né è percepibile il frastuono dei loro motori: anzi, al di fuori delle voci di commento dei testimoni oculari, non si ode alcun rumore di sottofondo.
Dunque, per ora manca una giustificazione plausibile a ciò che è apparso nei cieli della Russia. In attesa di una verifica approfondita dei filmati, a prima vista essi si direbbero genuini: i video infatti non sembrerebbero eleborazioni al computer. Ciò ovviamente non costituisce un giudizio in merito agli oggetti ripresi, sui quali è ancora impossibile esprimere un parere definitivo.
Intervistato dal programma di Maussan, il ricercatore Santiago Yturria non ha però nascosto il suo entusiasmo.
SABRINA PIERAGOSTINI
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M.I.B. Segreti pericolosi
Troppa gente, che si è interessata del problema degli UFO o ha solo avuto la sfortuna di essere incolpevole testimone di fatti riguardanti gli extraterrestri, è morta misteriosamente. Il noto ufologo John Keel, al proposito, affermò: "Uno dei problemi che mi ha sempre impedito, nel corso della mia indagine, di riesumare certi casi passati è stata la morte prematura (in un tempo variabile da 6 mesi a 2 anni al massimo) dei testimoni più significativi. .. Nel novembre 1962 scompariva infatti Wilbert Smith, capo del progetto di ricerca canadese Magnet; Smith morì improvvisamente, nonostante la giovane età, non prima di aver rivelato l'esistenza di un vertice americano supersegreto, sopra la CIA, di studio sugli UFO. .. Agli inizi del '68 toccò al brasiliano Olavo Fontes, che investigò il caso di un presunto UFO schiantatosi in Brasile, ad Ubatuba; subito seguito dal generale francese Ailleret, perito in uno strano incidente aereo, quattro giorni dopo aver annunciato ai media di voler creare una commissione ufficiale ed obiettiva sui dischi volanti. Nel giugno del 1971 scompariva il professor James McDonald, trovato suicida nel deserto dell'Arizona. Ufficialmente si era sparato alla tempia, stressato dal troppo lavoro (!). .. Guarda caso tutti questi personaggi risultavano particolarmente scomodi, in quanto occupavano posizioni chiave per la divulgazione corretta del fenomeno UFO. Erano i più informati, i più accreditati e, soprattutto, i più ascoltati ..". .. Di suicidio, attuato con i gas di scarico dell'auto, parlarono gli investigatori, dopo una frettolosa indagine, per spiegare il decesso dell'astrofisico Morris K. Jessup avvenuto il 20 aprile 1959 a Dade, nello Stato della California. [Ma è] molto diffuso il sospetto .. che anche Jessup abbia ricevuto le intimidazioni dei M.I.B., quei misteriosi uomini in nero che, sin dai primordi dell'ufologia, inducono al silenzio i protagonisti della ricerca.
[Sui MIB nacquero] due scuole di pensiero: [una riteneva] che i MIB fossero in realta' agenti segreti che infastidivano i testimoni .. (i MIB potrebbero essere i commandos del Majestic 12, esponenti dell'area piu' intransigente, quella militare, decisa a mantenere il riserbo ad ogni costo. Quella stessa area che per anni ha cercato di far sparire le informazioni schedate negli archivi CIA".); la piu' tradizionale [invece] era convinta che i "men in black", gli uomini in nero, fossero alieni minacciosi che non volevano che si sapesse della propria esistenza segreta, [e che] interverrebbero per proibire la denuncia di fatti terribili, perpetrati in combutta col Governo. Essi rapirebbero individui per esperimenti sulla razza umana di inaudita ferocia. [Racconta] John Lear, che ha effettuato delle missioni per conto della Cia ..: "Il controllo biologico del soggetto rapito [avviene] tramite l'inserimento di un dispositivo di tre millimetri attaverso la cavità nasale nel cervello, [poi si imprimono] suggestioni post-ipnotiche per realizzare una specifica, forse anche eccessiva attività, per un periodo di tempo che va dai 2 ai 15 anni seguenti. Le migliori menti scientifiche non sono state in grado di determinare la natura di tale attività. .. Alcuni soggetti [vengono uccisi] per utilizzare i corpi come fonte di materiale biologico, specificatamente cibo; [altri poichè] per i Grigi (razza aliena molto avanzata denominata EBE cioè Entità Biologiche Extraterrestri e detti Grigi per il colore della loro pelle, nda) rappresentano una minaccia al proseguimento della loro attività. [Si effettuano inoltre] esperimenti di ingegneria genetica, [e si fecondano] femmine umane e [ne si abbrevia] la gravidanza per assicurarsi le creature nate dall'incrocio delle due razze". Gli Uomini in Nero porterebbero avanti, secondo questa teoria, un programma di disinformazione e di censura, per coprire la loro infiltrazione in centri-chiave di potere politico e per nascondere i loro mostruosi esperimenti con gli abitanti della Terra. .. Gli extraterrestri di Bender non erano i 'fratelli cosmici' preoccupati per il futuro e desiderosi di aiutarci e di salvarci dall'autodistruzione. Gli esseri rivelatisi all'ufologo di Bridgeport nel settembre del 1953, al contrario, gli si erano presentati come emissari di una vera e propria struttura operativa aliena in mezzo a noi, avente finalità non certo altruistiche. .. Esseri non umani, estremamente evoluti dal punto di vista tecnologico e mentale, e anatomicamente del tutto diversi da noi.
.. Due ricercatori, uno ex componente della Commissione governativa americana di indagini UFO, Edward J. Ruppelt e l'altro, Waveney Girvan, direttore della rivista inglese Flying Saucer Review furono stroncati da un improvviso attacco cardiaco, il primo nel 1961 e l'altro nel 1962. .. Ruppelt aveva promesso delle rivelazioni inquietanti, ma, incredibilmente, al momento di rendere pubbliche le accuse, cambiò addirittura rotta asserendo che l'ufologia era solo un'accozzaglia di stupidaggini. A non pochi colleghi e amici sembrò che Ruppert fosse stato spaventato mortalmente da qualcuno. Il maggiore Donald E. Keyhoe tirò in ballo gli uomini in nero. Il mistero rimane insoluto. Wilbert Smith, ingegnere responsabile del Project Magnet, un progetto di ricerca ufologica canadese, morì improvvisamente nello stesso anno. .. Anche nel suo caso si parlò di troppi misteri connessi alla sua improvvisa scomparsa. .. Ancora di suicidio si parlò per Douglas Hancock, quando la polizia ne trovò il cadavere, nella propria casa, a Redland (Sud Dakota). .. Molti dubbi restarono su questo caso, oltre all'incredulità di chi conosceva molto bene l'ufologo. Altra morte misteriosa fu quella dell'archeologo spaziale e scrittore Georges Hunt Williamson, avvenuta nel 1965, mentre lo studioso, nelle profonde caverne sudamericane, cercava le prove di alcune sue terribili supposizioni. Cosa trovò in quei luoghi Williamson? .. Raymond Bernard perì, pure, mentre era alla ricerca di qualcosa di molto importante per lui, nella misteriosa terra del Sud America. .. Nello stesso anno, in un manicomio, fu trovato il corpo senza vita della ricercatrice ufologica Della Larson. Anche in questo caso si parlò di suicidio, ma, come al solito, furono mosse molte critiche all'operato degli inquirenti. Gli amici della donna ricordarono che la studiosa, ricoverata per un esaurimento nervoso, aveva perso la serenità quando aveva trovato le prove, così affermava la signora, che crudeli esseri alieni erano scesi sul nostro pianeta. Le sue sconvolgenti conferme, Della Larson, se li portò nella tomba. .. Troppe morti per essere attribuite al caso e l'elenco è ancora molto lungo.
.. Si può supporre un legame tra le morti di cui si è detto e gli incredibili "suicidi" degli scienziati inglesi che lavoravano in settori supersegreti .. attorno al progetto di Guerre Stellari? Alfredo Lissoni spiega che "è una storia cominciata nel lontano 1982 e continuata sino al 1990, e coinvolge gli scienziati della General Electric Company di Londra, smistati in due grosse ditte britanniche, la Plessey e la Marconi. Ben 25 di questi ricercatori sono morti in circostanze misteriose, scomparsi o 'suicidatisi' con le tecniche piu' strane e grottesche" ..:
Vidmal Dajibhai, da poco giunto dal Pakistan, svolgeva, a soli 24 anni, un lavoro estremamente delicato. All'improvviso, il 4 agosto del 1986, percorre circa 200 chilometri con la sua macchina in direzione di Bristol. Si ferma, esce dall'auto e, secondo gli investigatori, si lancia dal ponte Clifton Bridge. Nell'auto vengono trovati due bicchieri con del vino, eppure, lo scienziato era completamente astemio. In una tasca della sua giacca vi era una tessera di appartenenza ad una setta esoterica indiana denominata "Anu Pam Mission". Deve essere un gruppo davvero molto segreto visto che neanche esiste.
Ashard Sharif, un altro dipendente della "Marconi Defence System", anche lui impegnato in mansioni segretissime, il 28 ottobre, si recò da Londra a Bristol, si fermò all'inizio di una stradicciola secondaria, prese una robusta corda che si era portato appresso, un capo lo legò al grosso ramo di un platano, l'altro se l'annodò al collo, poi si sedette nella sua auto, accese il motore e partì a tutta velocità, rimanendo orribilmente strangolato. Sulla macchina fu trovata una audiocassetta, nella quale Sharif aveva registrato qualcosa. La polizia non ne svelò mai il contenuto.
.. Un altro scienziato, David Sands, dipendente della Erasmus collegata alla Marconi, il 30 marzo 1987, inspiegabilmente schiaccia il piede sull'accelleratore della sua veloce auto ed esplode contro una casa disabitata. L'automobile era piena di taniche di benzina.
.. Poi è la volta dell'ex generale di brigata John Ferry, da poco alle dipendenze della Marconi. In un pomeriggio afoso d'estate ritorna precipitosamente a casa e si "suicida" con i fili della corrente elettrica.
.. Altri incidenti misteriosi stroncarono, negli anni '80, le vite di Jack Wolfenden, Ernest Brockway, Stephen Drinkwater, Gerge Franks, Stephen Oke. Tutti lavoravano alla segretissima agenzia britannica per le comunicazioni "GCHQ" [quelli di Echelon, ndJB], che raccoglie ed elabora i segnali radio.
Articolo di Giuseppe Cosco.
Fonte: http://www.fenice.info/
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[Sui MIB nacquero] due scuole di pensiero: [una riteneva] che i MIB fossero in realta' agenti segreti che infastidivano i testimoni .. (i MIB potrebbero essere i commandos del Majestic 12, esponenti dell'area piu' intransigente, quella militare, decisa a mantenere il riserbo ad ogni costo. Quella stessa area che per anni ha cercato di far sparire le informazioni schedate negli archivi CIA".); la piu' tradizionale [invece] era convinta che i "men in black", gli uomini in nero, fossero alieni minacciosi che non volevano che si sapesse della propria esistenza segreta, [e che] interverrebbero per proibire la denuncia di fatti terribili, perpetrati in combutta col Governo. Essi rapirebbero individui per esperimenti sulla razza umana di inaudita ferocia. [Racconta] John Lear, che ha effettuato delle missioni per conto della Cia ..: "Il controllo biologico del soggetto rapito [avviene] tramite l'inserimento di un dispositivo di tre millimetri attaverso la cavità nasale nel cervello, [poi si imprimono] suggestioni post-ipnotiche per realizzare una specifica, forse anche eccessiva attività, per un periodo di tempo che va dai 2 ai 15 anni seguenti. Le migliori menti scientifiche non sono state in grado di determinare la natura di tale attività. .. Alcuni soggetti [vengono uccisi] per utilizzare i corpi come fonte di materiale biologico, specificatamente cibo; [altri poichè] per i Grigi (razza aliena molto avanzata denominata EBE cioè Entità Biologiche Extraterrestri e detti Grigi per il colore della loro pelle, nda) rappresentano una minaccia al proseguimento della loro attività. [Si effettuano inoltre] esperimenti di ingegneria genetica, [e si fecondano] femmine umane e [ne si abbrevia] la gravidanza per assicurarsi le creature nate dall'incrocio delle due razze". Gli Uomini in Nero porterebbero avanti, secondo questa teoria, un programma di disinformazione e di censura, per coprire la loro infiltrazione in centri-chiave di potere politico e per nascondere i loro mostruosi esperimenti con gli abitanti della Terra. .. Gli extraterrestri di Bender non erano i 'fratelli cosmici' preoccupati per il futuro e desiderosi di aiutarci e di salvarci dall'autodistruzione. Gli esseri rivelatisi all'ufologo di Bridgeport nel settembre del 1953, al contrario, gli si erano presentati come emissari di una vera e propria struttura operativa aliena in mezzo a noi, avente finalità non certo altruistiche. .. Esseri non umani, estremamente evoluti dal punto di vista tecnologico e mentale, e anatomicamente del tutto diversi da noi.
.. Due ricercatori, uno ex componente della Commissione governativa americana di indagini UFO, Edward J. Ruppelt e l'altro, Waveney Girvan, direttore della rivista inglese Flying Saucer Review furono stroncati da un improvviso attacco cardiaco, il primo nel 1961 e l'altro nel 1962. .. Ruppelt aveva promesso delle rivelazioni inquietanti, ma, incredibilmente, al momento di rendere pubbliche le accuse, cambiò addirittura rotta asserendo che l'ufologia era solo un'accozzaglia di stupidaggini. A non pochi colleghi e amici sembrò che Ruppert fosse stato spaventato mortalmente da qualcuno. Il maggiore Donald E. Keyhoe tirò in ballo gli uomini in nero. Il mistero rimane insoluto. Wilbert Smith, ingegnere responsabile del Project Magnet, un progetto di ricerca ufologica canadese, morì improvvisamente nello stesso anno. .. Anche nel suo caso si parlò di troppi misteri connessi alla sua improvvisa scomparsa. .. Ancora di suicidio si parlò per Douglas Hancock, quando la polizia ne trovò il cadavere, nella propria casa, a Redland (Sud Dakota). .. Molti dubbi restarono su questo caso, oltre all'incredulità di chi conosceva molto bene l'ufologo. Altra morte misteriosa fu quella dell'archeologo spaziale e scrittore Georges Hunt Williamson, avvenuta nel 1965, mentre lo studioso, nelle profonde caverne sudamericane, cercava le prove di alcune sue terribili supposizioni. Cosa trovò in quei luoghi Williamson? .. Raymond Bernard perì, pure, mentre era alla ricerca di qualcosa di molto importante per lui, nella misteriosa terra del Sud America. .. Nello stesso anno, in un manicomio, fu trovato il corpo senza vita della ricercatrice ufologica Della Larson. Anche in questo caso si parlò di suicidio, ma, come al solito, furono mosse molte critiche all'operato degli inquirenti. Gli amici della donna ricordarono che la studiosa, ricoverata per un esaurimento nervoso, aveva perso la serenità quando aveva trovato le prove, così affermava la signora, che crudeli esseri alieni erano scesi sul nostro pianeta. Le sue sconvolgenti conferme, Della Larson, se li portò nella tomba. .. Troppe morti per essere attribuite al caso e l'elenco è ancora molto lungo.
.. Si può supporre un legame tra le morti di cui si è detto e gli incredibili "suicidi" degli scienziati inglesi che lavoravano in settori supersegreti .. attorno al progetto di Guerre Stellari? Alfredo Lissoni spiega che "è una storia cominciata nel lontano 1982 e continuata sino al 1990, e coinvolge gli scienziati della General Electric Company di Londra, smistati in due grosse ditte britanniche, la Plessey e la Marconi. Ben 25 di questi ricercatori sono morti in circostanze misteriose, scomparsi o 'suicidatisi' con le tecniche piu' strane e grottesche" ..:
Vidmal Dajibhai, da poco giunto dal Pakistan, svolgeva, a soli 24 anni, un lavoro estremamente delicato. All'improvviso, il 4 agosto del 1986, percorre circa 200 chilometri con la sua macchina in direzione di Bristol. Si ferma, esce dall'auto e, secondo gli investigatori, si lancia dal ponte Clifton Bridge. Nell'auto vengono trovati due bicchieri con del vino, eppure, lo scienziato era completamente astemio. In una tasca della sua giacca vi era una tessera di appartenenza ad una setta esoterica indiana denominata "Anu Pam Mission". Deve essere un gruppo davvero molto segreto visto che neanche esiste.
Ashard Sharif, un altro dipendente della "Marconi Defence System", anche lui impegnato in mansioni segretissime, il 28 ottobre, si recò da Londra a Bristol, si fermò all'inizio di una stradicciola secondaria, prese una robusta corda che si era portato appresso, un capo lo legò al grosso ramo di un platano, l'altro se l'annodò al collo, poi si sedette nella sua auto, accese il motore e partì a tutta velocità, rimanendo orribilmente strangolato. Sulla macchina fu trovata una audiocassetta, nella quale Sharif aveva registrato qualcosa. La polizia non ne svelò mai il contenuto.
.. Un altro scienziato, David Sands, dipendente della Erasmus collegata alla Marconi, il 30 marzo 1987, inspiegabilmente schiaccia il piede sull'accelleratore della sua veloce auto ed esplode contro una casa disabitata. L'automobile era piena di taniche di benzina.
.. Poi è la volta dell'ex generale di brigata John Ferry, da poco alle dipendenze della Marconi. In un pomeriggio afoso d'estate ritorna precipitosamente a casa e si "suicida" con i fili della corrente elettrica.
.. Altri incidenti misteriosi stroncarono, negli anni '80, le vite di Jack Wolfenden, Ernest Brockway, Stephen Drinkwater, Gerge Franks, Stephen Oke. Tutti lavoravano alla segretissima agenzia britannica per le comunicazioni "GCHQ" [quelli di Echelon, ndJB], che raccoglie ed elabora i segnali radio.
Articolo di Giuseppe Cosco.
Fonte: http://www.fenice.info/
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E’ ufficiale. l’NSA divulga 31 messaggi extraterrestri!
martedì 1 maggio 2012
Sì, avete letto bene. Sembrerebbe ufficiale: Gli alieni esistono! L’ NSA (National Security Agency) ha rilasciato un file che non lascia dubbi e che rilancia l’ufficilità di altre civiltà aliene nel cosmo.
Sono Stati intercettati 31 messaggi extraterrestri provenienti dallo spazio! Nel file non è chiaro quando sia successo l’evento, ne quale sia l’ente che ha intercettato i messaggi. Non si sa nemmeno, se il messaggio era rivolto agli abitanti della terra o se i messaggi sono una forma di comunicazione tra di “loro”.
Inizialmente sembrava l’ennesima bufala buttata in rete, ma il file è pubblicato direttamente sul sito dell’ NSA. Il file contenente che contiene i messaggi è stato reso pubblico insieme a un manuale per decodificarli. La decodifica è tutt’altro che semplice, ma di eclatante c’è il fatto che pare chiaro che “Non siamo soli” nell’Universo.
L’autenticità del file è verificabile sul sito dell’ NSA al seguente link:
http://www.nsa.gov/public_info/declass/ufo/index.shtml
File N°41 - Key to the Extraterrestrial Messages by H. Campaigne
Fonte: CronacheTerrestri
http://newapocalypse.altervista.org/blog/2012/04/20/e-ufficiale-lnsa-divulga-31-messaggi-extraterrestri/
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Sì, avete letto bene. Sembrerebbe ufficiale: Gli alieni esistono! L’ NSA (National Security Agency) ha rilasciato un file che non lascia dubbi e che rilancia l’ufficilità di altre civiltà aliene nel cosmo.
Sono Stati intercettati 31 messaggi extraterrestri provenienti dallo spazio! Nel file non è chiaro quando sia successo l’evento, ne quale sia l’ente che ha intercettato i messaggi. Non si sa nemmeno, se il messaggio era rivolto agli abitanti della terra o se i messaggi sono una forma di comunicazione tra di “loro”.
Inizialmente sembrava l’ennesima bufala buttata in rete, ma il file è pubblicato direttamente sul sito dell’ NSA. Il file contenente che contiene i messaggi è stato reso pubblico insieme a un manuale per decodificarli. La decodifica è tutt’altro che semplice, ma di eclatante c’è il fatto che pare chiaro che “Non siamo soli” nell’Universo.
L’autenticità del file è verificabile sul sito dell’ NSA al seguente link:
http://www.nsa.gov/public_info/declass/ufo/index.shtml
File N°41 - Key to the Extraterrestrial Messages by H. Campaigne
Fonte: CronacheTerrestri
http://newapocalypse.altervista.org/blog/2012/04/20/e-ufficiale-lnsa-divulga-31-messaggi-extraterrestri/
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UFO avvistato a Seul: il video che fa discutere la rete
Il video girato il 7 Aprile 2012 da un aereo in volo sopra Seul sta scatenando le (solite) discussioni: è un fake? È un ufo? L'autore del filmato ha commentato così: "Sembrava un drone militare".
Vero o falso? Come al solito non sappiamo nulla sull'autore del filmato che ha ripreso un UFO, mentre si trovava su un aereo di linea, che sorvolava la capitale Seul. Sarà il solito montaggio video, oppure si tratta realmente di un Disco Volante?
Il video postato su YouTube sta facendo scatenare le (solite) discussioni e dopo 2 milioni di visite in pochi giorni lascia i soliti dubbi: è un fake? È un ufo? L'autore del filmato ha commentato che: "Sembrava un drone militare".
Ad una prima rapidissima occhiata le immagini del filmato odorano anzi puzzano proprio, di mega bufala. C'è invece chi sostiene e stragiura che il video dell'ufo che sorvola allegramente sul cielo di Seul, in Corea, sia vero.
Le riprese sono state effettuate con uno smartphone e neanche a dirlo il filmato ha fatto il giro sul web. Secondo voi di cosa si tratta? fake o verità? A voi i commenti.
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Vero o falso? Come al solito non sappiamo nulla sull'autore del filmato che ha ripreso un UFO, mentre si trovava su un aereo di linea, che sorvolava la capitale Seul. Sarà il solito montaggio video, oppure si tratta realmente di un Disco Volante?
Il video postato su YouTube sta facendo scatenare le (solite) discussioni e dopo 2 milioni di visite in pochi giorni lascia i soliti dubbi: è un fake? È un ufo? L'autore del filmato ha commentato che: "Sembrava un drone militare".
Ad una prima rapidissima occhiata le immagini del filmato odorano anzi puzzano proprio, di mega bufala. C'è invece chi sostiene e stragiura che il video dell'ufo che sorvola allegramente sul cielo di Seul, in Corea, sia vero.
Le riprese sono state effettuate con uno smartphone e neanche a dirlo il filmato ha fatto il giro sul web. Secondo voi di cosa si tratta? fake o verità? A voi i commenti.
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I was a UFO Skeptic Until I saw this UFO video!
peccato veramente che non ci siano riferimenti con il terreno
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
sembra un videogioco....
Marek- Staff misteri
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Marek ha scritto:sembra un videogioco....
è strano che, ripeto, chi ha effettuato la ripresa non abbia pensato a dare dei riferimenti con alberi, case, montagne: fino a quando si continuerà a giocare con queste cose?
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Alaudae ha scritto:
peccato veramente che non ci siano riferimenti con il terreno
Questo è un videogame, precisamente Crysis 3. Ricordo bene quella parte.
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Blaksturg ha scritto:Alaudae ha scritto:
peccato veramente che non ci siano riferimenti con il terreno
Questo è un videogame, precisamente Crysis 3. Ricordo bene quella parte.
suggestivo, comunque: chissà a cosa si sono ispirati per creare quelle immagini??
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Alaudae ha scritto:Blaksturg ha scritto:Alaudae ha scritto:
peccato veramente che non ci siano riferimenti con il terreno
Questo è un videogame, precisamente Crysis 3. Ricordo bene quella parte.
suggestivo, comunque: chissà a cosa si sono ispirati per creare quelle immagini??
Beh! Osservando bene direi chi si sono ispirati per la forma alle balenottere azzurre e per la staticità alle mongolfiere.
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Re: Gli extraterrestri sono reali e i militari viaggiano tra le stelle
Blaksturg ha scritto:Alaudae ha scritto:Blaksturg ha scritto:Alaudae ha scritto:
peccato veramente che non ci siano riferimenti con il terreno
Questo è un videogame, precisamente Crysis 3. Ricordo bene quella parte.
suggestivo, comunque: chissà a cosa si sono ispirati per creare quelle immagini??
Beh! Osservando bene direi chi si sono ispirati per la forma alle balenottere azzurre e per la staticità alle mongolfiere.
...diciamo così...
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UFOs sulla Luna
Alcuni dei filmati che vi proponiamo sono stati registrati da astronomi dilettanti e ripropongono alcuni avvistamenti di sfere di luce sulla Luna. Il primo video riguarda un avvistamento di 5 UFO ripresi tramite telescopio, negli altri video invece, si vedono sfere di luce arrivare dallo spazio e andare verso la superficie lunare. Non conosciamo gli autori dei filmati in questione e ci riserviamo per eventuali video “falsi”, ma sembrerebbe che il primo video, dove si vedono 5 sfere di luce dirigersi verso la superficie lunare, sia autentico. Ovvio poi ognuno si farà la sua opinione in merito, ma sappiamo bene che la NASA nasconde molte “verità” della presenza aliena sulla Luna.
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