Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Arconte Segugio ha scritto:si, identico scenario informativo. Lo schema è vincente, informazioni faziose su tutti i media.
ben esposto
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Proprio come diceva mio nonno, sai quello che succede solo se sei coinvolto in prima persona altrimenti è come il "telfono senza fili". Chi conosce il gioco capirà il paragone!Arconte Segugio ha scritto:si, identico scenario informativo. Lo schema è vincente, informazioni faziose su tutti i media.
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Io direi che della gente anche se è coinvolta non le capisce... Siamo tutti coinvolti in sti giochi politici, militari e chi più ne ha più ne metta, ma non se ne rende ancora conto... Siamo arrivati al punto di non ritorno... Ormai è tutto un telefono senza fili e soltanto poche persone usano ancora il cavo
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Se non credi neanche nelle piccole cose, come puoi credere a tutte le altre?
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L’Iran potrebbe aver già testato la bomba nucleare in Nord Corea
In un reportage un alto esponente della difesa tedesca ha detto che l’Iran può essere notevolmente più avanti nel suo programma di armamento nucleare di quanto finora rivelato dagli accertamenti informativi pubblici.
Hans Rühle, che ha diretto il settore progettazione del Ministero della Difesa tedesco dal 1982 al 1988, ha sostenuto che l’Iran potrebbe aver partecipato nel 2010 all’esplosione sperimentale in Nord Corea di una bomba nucleare all’uranio.
L’articolo, apparso sul sito del quotidiano tedesco “Die Welt”, ha affermato che molti servizi segreti credono nel fatto che almeno uno dei due test nucleari avvenuti in Corea del Nord nel 2010 fosse relativo a un’arma atomica iraniana.
Rühle ha scritto che alcuni servizi informativi credono che la Nord Corea abbia utilizzato la sua competenza nelle armi nucleari per collaudare un’arma di distruzione di massa per conto dell’Iran.
Rühle, molto stimato in Germania tra i funzionari di difesa e sicurezza, ha detto che “l’esercito iraniano è stato in grado nel 2010 di collaudare una testata nucleare in Corea del Nord. Quindi non è sorprendente che alcuni servizi di intelligence siano ora del parere che la Nord Corea nel 2010 eseguì effettivamente almeno un test nucleare per l’Iran.”
L’esperto dell’Iran Ephraim Kam, dell’INSS (Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale) dell’Università di Tel Aviv, ha dichiarato che l’ipotesi rientra nel campo delle possibilità.
“Sui missili c’è collaborazione tra Iran e Corea del Nord, ma questa può sconfinare nell’ambito nucleare,” ha spiegato al Jerusalem Post Kam, il quale ha lavorato nel reparto ricerca del servizio segreto dell’IDF (forze armate israeliane, N.d.T.).
“Non direi che è impossibile,” ha aggiunto.
Se la notizia è vera, ha proseguito Kam, l’interrogativo principale è se gli iraniani fossero solo osservatori oppure se abbiano partecipato attivamente all’esperimento nucleare.
“Se hanno effettuato il test da soli, allora questa è tutta un’altra storia,” ha detto Kam.
Nel suo articolo, Rühle ha scritto che i servizi segreti hanno constatato un’attività a stretto contatto tra i nordcoreani e gli osservatori nucleari iraniani.
Il reportage di Rühle ha fatto seguito a un articolo pubblicato nel numero dello scorso mese della rivista scientifica Nature che sosteneva come la Nord Corea nel 2010 probabilmente effettuò due test segreti su armi nucleari. L’articolo è stato scritto dal fisico nucleare svedese Lars-Erik de Geer (nato nel 1945), il quale lavora per L’Ente Svedese per la Ricerca sulla Difesa di Stoccolma.
Nel dicembre 2010 gli organi informativi occidentali menzionarono notizie dei media sudcoreani riguardo a un profondo tunnel scavato dai nordcoreani, forse per un esperimento nucleare. Altri reportage dello stesso periodo accennarono di un gruppo di scienziati nucleari iraniani in visita in Nord Corea per effettuare un test nucleare congiunto.
L’esperto dell’Iran prof. Raymond Tanter (neo-conservatore, N.d.T.), ricercatore aggiunto al WINEP (Washington Institute per le politiche del Vicino Oriente), ha raccontato al Post che l’affermazione dell’articolo sul Die Welt secondo cui l’Iran avrebbe già iniziato a lavorare al suo programma di armi nucleari dalla prima metà degli anni 80 è stata corroborata da prove indipendenti.
Tanter, che lavorò nel Consiglio di Sicurezza Nazionale quando alla Casa Bianca vi erano Reagan e Bush, ha detto che “Teheran aveva costruito un nuovo laboratorio di ricerca nucleare al Centro di Tecnologia Nucleare di Isfahan (INTC). Ben nascosti dall’ AIEA, gli esperimenti presso l’INTC comprendevano arricchimento di uranio e produzione di combustibile.”
Tanter ha rilevato che il sito nucleare di Isfahan divenne tristemente famoso dopo che un’organizzazione dell’ opposizione, il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI), portò alla luce un “tentacolare impianto per la conversione dell’uranio utilizzato per trasformare ‘yellowcake’ in esafluoruro di uranio, materia prima per le centrifughe.
“E contrariamente alla presunta ripugnanza dell’Ayatollah Khomeini [defunta guida suprema dell’Iran] verso le armi nucleari, in quanto anti-islamiche, questi nel 1988, verso la fine della guerra Iran-Iraq, inviò una lettera ai suoi più alti funzionari riconoscendo la necessità di armi nucleari entro cinque anni per vincere la guerra,” ha aggiunto Tanter.
Fonte originale: jpost.com Traduzione di Gabriele Picelli per times.altervista.org
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
La guerra dei media, secondo l’attuale dottrina militare, è importante quanto il campo di battaglia. Questo perché il vero nemico è il pubblico a casa, la cui manipolazione e il cui inganno sono essenziali per avviare una guerra coloniale e impopolare. Come le invasioni di Afghanistan e Iraq, gli attacchi contro l’Iran e la Siria richiedono un costante "bombardamento" sulla coscienza degli spettatori.
Non soffermatevi mai al primo video/articolo che trovate in rete, e pensate sempre criticamente;
non lasciatevi fregare dalle emozioni e dalle belle parole.
Vi prego di condividere questa testimonianza e di continuare la ricerca, grazie!
Tutta l’intera ribellione in Siria, almeno sui media occidentali, è in gran parte fondata su video di propaganda. E’ da notare che le apparecchiature per queste acrobazie televisive sono arrivate tramite Avaaz, una fondazione statunitense progressista di attivisti, che in origine ha fatto attività online ma che, ora, si è trasformata in un’operazione che con azioni di contrabbando muove giornalisti e apparecchiature in Siria.
Innanzitutto, Avaaz ha spedito centinaia di migliaia di dollari di apparecchiature di comunicazione, telefoni satellitari e connessioni internet conosciute come BGAN che hanno permesso a chi protesta di avere un contatto con l’esterno.
Così come accaduto per i primi impegni nella primavera araba, in Tunisia e in Libia, hanno capito che il solo equipaggiamento non bastava: chi protestava aveva bisogno di sapere come utilizzarlo, se si voleva che fosse utile. Così, Avaaz ha inviato degli istruttori che potessero fornire le basi per l’uso dei telefoni satellitari, così come un addestramento di base sul giornalismo civico partecipativo.
I rapporti che arrivano dai cittadini-giornalisti, addestrati da Avaaz a Homs e in altre zone chiave del conflitto, trasmessi attraverso il Centro comunicazioni di Avaaz, fuori del Paese, sono stati le maggiori fonti di informazioni sulla ribellione e sulla repressione nel sangue del regime, usati dalle testate giornalistiche nel mondo.
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non lasciatevi fregare dalle emozioni e dalle belle parole.
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Tutta l’intera ribellione in Siria, almeno sui media occidentali, è in gran parte fondata su video di propaganda. E’ da notare che le apparecchiature per queste acrobazie televisive sono arrivate tramite Avaaz, una fondazione statunitense progressista di attivisti, che in origine ha fatto attività online ma che, ora, si è trasformata in un’operazione che con azioni di contrabbando muove giornalisti e apparecchiature in Siria.
Innanzitutto, Avaaz ha spedito centinaia di migliaia di dollari di apparecchiature di comunicazione, telefoni satellitari e connessioni internet conosciute come BGAN che hanno permesso a chi protesta di avere un contatto con l’esterno.
Così come accaduto per i primi impegni nella primavera araba, in Tunisia e in Libia, hanno capito che il solo equipaggiamento non bastava: chi protestava aveva bisogno di sapere come utilizzarlo, se si voleva che fosse utile. Così, Avaaz ha inviato degli istruttori che potessero fornire le basi per l’uso dei telefoni satellitari, così come un addestramento di base sul giornalismo civico partecipativo.
I rapporti che arrivano dai cittadini-giornalisti, addestrati da Avaaz a Homs e in altre zone chiave del conflitto, trasmessi attraverso il Centro comunicazioni di Avaaz, fuori del Paese, sono stati le maggiori fonti di informazioni sulla ribellione e sulla repressione nel sangue del regime, usati dalle testate giornalistiche nel mondo.
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Una strage in Francia per supportare presto o tardi una guerra in Medio Oriente?
Un nuovo fenomeno mediatico, l'ennesima strage nel conflitto arabo-israeliano, probabilmente tutti sanno che sta succedendo in Francia, difficile però pensare che queste cose avvengano senza qualche zampino dei servizi segreti, per diverse ragioni.
La prima, e forse la più forte, è che le forze di rapido intervento (teste di cuoio) francesi non sono in genere abituate a tirarla tanto lunga, ma sanno benissimo come uccidere un obiettivo umano senza tanti complimenti. Perché allora questa sceneggiata deve durare tanto tempo? Forse perché l'effetto mediatico deve durare a lungo, essere sfruttato per bene, generare un vasto risentimento non solo nella comunità ebraica ma in tutto il cosiddetto "mondo civile", servire da alibi ad Israele (e in seconda battuta agli USA) in caso di un prossimo intervento armato in Siria e/o Iran.
Ovviamente chi scrive spera sempre fortemente che ciò non succeda, però è anche vero che già da lungo tempo (come molti altri bloggers indipendenti) ho preconizzato un conflitto di grossa portata in medio oriente che potrebbe coinvolgere le grandi potenze del pianeta (e noi al rimorchio degli USA dentro la NATO non siamo certo messi bene).
Vaghi sospetti? Se ricordiamo come l'11 settembre (anche quella per certi aspetti una costruzione mediatica, sebbene i morti in quella come in questa occasione sono sempre reali) sia stato utilizzato per giustificare una guerra, i sospetti si rafforzano.
Per chi se lo fosse perso propongo qui una intervista ad un agente della CIA che ammette come gli Stati Uniti creino falsi nemici (Al Qaeda). La storia del resto era già stata rivelata dalla BBC.
Se poi leggiamo cosa succede in America dove vengono approvate leggi che sembrano utili solo a prepararsi ad un evento drammatico (legge-marziale-vigore-negli-usa-da-venerdi-16-marzo-2012/) il sospetto diventa ancora più forte.
Certo, potrebbero esserci anche altri eventi in agguato visto che la terra negli ultimi anni trema sempre di più; speriamo sempre di no ma il terremoto in Messico potrebbe preludere a qualche altro evento più grave? E visto che la California (San Francisco) non dista troppo dal Messico potremmo assistere anche a qualche forte terremoto che interesserà gli Stati Uniti? In effetti le autorità californiane hanno decretato un'allerta sismica di 48 ore lungo tutta costa del Pacifico, e quindi non si tratta solo di "paranoie" del sottoscritto.
Difficile fare previsioni troppo precise, ma quello che dovrebbe fare ragionare chiunque è che promulgare certe leggi ha un significato fortissimo, dietro la stesura di una legge così articolata c'è un notevole lavoro che non si fa senza un motivo. E se costoro sanno che devono prepararsi ad affrontare una qualche mergenza come fanno a saperlo? Forse perché sono a parte del piano (leggi cospirazione) per realizzarla? Perché hanno pianificato tutto come passaggio per la costruzione del Nuovo Ordine Mondiale?
Intanto per chi proprio non vuole convincersi della cospirazione in atto, ecco una formazione di 7 aerei con scia al seguito, se qualcuno non comprende ancora che sono scie chimiche che ci possiamo fare?
Si ringrazia l'amico Maurizio per le segnalazioni e lo spunto per il presente articolo
Pubblicato da corrado a 23:52
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L'Iran non verrà attaccato quest'anno perché Israele ha fallito la simulazione di guerra
Una fallita simulazione di guerra ha lasciato gli Israeliani di stucco.
Il piano israeliano di attaccare l'Iran è stato rimandato alla primavera del 2013, a seguito di una simulazione di guerra che ha mostrato che l'Iran potrebbe uccidere 200 Americani con un solo colpo di missile, secondo un rapporto del corrispondente di Haaretz (testata israeliana ndt) Amir Oren.
“Alle 8:58 P.M. di martedì, la guerra di Israele del 2012 contro l'Iran è giunta ad una quiete. I piani capricciosi per un enorme attacco aereo sono regrediti. La guerra potrebbe non essere stata cancellata, ma certamente è stata posticipata. Almeno per un attimo, possiamo cantare a gran voce: non accadrà quest'anno. Fino a comunicazione contraria, il Flight 007 dell'aeronautica israelina non decollerà", Scrive Oren.
All'inizio di questo mese, fu anche riportato che Israele si era mostrata d'accordo sul rinunciare ad un attacco sugli impianti nucleari iraniani, in questo anno, in cambio del "dono" dagli USA di equipaggiamento militare, incluse le bombe bunker-busting e gli aerei da rifornimento. La trattativa fu vista come una tacita ammissione della Amministrazione Obama a sostenere Israele nel lanciare l'attacco, ma solo dopo le elezioni di novembre.
Se è stata presa la decisione di posticipare l'attacco, ci si attende che gli USA ritirino almeno alcune delle sue forze navali dal Golfo Persico. Attualmente gli USA hanno la USS Carl Vinson e la portaerei USS Abraham che pattugliano lo Stretto di Hormuz, insieme alla USS Makin Island, una nave anfibia di assalto. All'inizio di questo mese fu anche annunciato che ulteriori 4 navi antimine stavano dirigendosi nella regione.
Come mostra l'aggiornamento della cartina della Stratfor Naval, l'americana Enterprise, la cui rotta molti addussero fosse diretta allo Stretto di Hormuz per un attacco all'Iran, ora è stata programmata per far visita al Pireo, Grecia, suggerendo cosi che le tensioni potrebebro essersi allentate – almeno per il presente.
Autore: Paul Joseph Watson - Prison Planet.com / Traduzione e sintesi a cura di: Cristina Bassi / Fonte: cafedehumanite.blogspot.it
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gli USA inizieranno la terza guerra mondiale
Michel Chossudovsky, direttore di "Canadian Centre for Research on Globalization"
Michel Chossudovsky, Professore di Economia all'Università di Ottawa. Chossudovsky, autore del bestseller internazionale «The Globalisation of Poverty», membro della Commissione economica delle Nazioni Unite per l'America latina ed i Caraibi (ECLAC) é di vari altri organismi di ricerca, è uno dei rari intellettuali che sa raccogliere con cognizione di causa le nuove sfide tecnologiche dell'establishment militare USA-NATO.
Il Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione (CRG) è indipendente un gruppo di ricerca, di scrittori, studiosi, giornalisti e attivisti. La CRG ha sede a Montreal. È un'organizzazione senza scopo di lucro registrata in provincia di Quebec, Canada.
Oltre al sito web di Global Research, il Centro è coinvolto nella pubblicazione di libri, il sostegno a progetti umanitari, nonché attività divulgative educative, compresa l'organizzazione di conferenze e lezioni. Il Centro funge anche da un think tank sulla cruciali questioni internazionali e geopolitica.
La pagina web Global Research pubblica articoli su www.globalresearch.ca notizie, commenti, ricerche e analisi di sfondo su una vasta gamma di questioni, concentrandosi su questioni sociali, processi economici, strategici e ambientali.
Il sito Global Research è stato stabilito in 9 settembre 2001, due giorni prima dei tragici eventi dell'11 settembre. Appena pochi giorni dopo, Global Research era diventato una fonte di notizie importante sul Nuovo Ordine Mondiale e "guerra al terrorismo" di Washington. http://www.globalresearch.ca/
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Michel Chossudovsky, Professore di Economia all'Università di Ottawa. Chossudovsky, autore del bestseller internazionale «The Globalisation of Poverty», membro della Commissione economica delle Nazioni Unite per l'America latina ed i Caraibi (ECLAC) é di vari altri organismi di ricerca, è uno dei rari intellettuali che sa raccogliere con cognizione di causa le nuove sfide tecnologiche dell'establishment militare USA-NATO.
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
hanno cambiato nome da quanto si legge su wikipedia, ma la sostanza rimane la stessa, che merda.
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sarà così... PERCHE' QUESTO E' IL MIO VOLERE!
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Siria: il racconto di un gruppo di italiani che li vivono
Viviamo in Siria da più di sette anni, amiamo questo Paese e il suo popolo. Ci sentiamo indignati e impotenti di fronte al tipo di informazioni che circolano in Europa e fanno opinione, sostenendo le sanzioni internazionali, una delle armi più inique che l’Occidente usa per tenersi le mani pulite e dirigere comunque la storia di altri popoli. Pulite fino a un certo punto: si moltiplicano le segnalazioni della presenza di personale militare inglese, francese (e di altri Paesi) a fianco degli insorti per organizzare le azioni di guerriglia, grave violazione internazionale che passa sotto silenzio. Sono state raccolte firme e fondi per aiutare la “primavera” del popolo siriano.
Ma chi ha dato – in perfetta buona fede – offerte e sostegno della “liberazione” della Siria deve sapere che ha finanziato assassini inumani, procurando loro armi, contribuito alla manipolazione dell’informazione, fomentato una instabilità civile che richiederà anni per essere risolta. Sconvolgendo l’equilibrio in un Paese dove la convivenza era pane quotidiano. Perché intervenendo senza conoscere la realtà non siamo più liberi, ma funzionali ad altri interessi che ci manipolano.
Non è nostro compito fornire una lettura socio-politica globale della vicenda siriana, altri lo stanno facendo meglio di noi. E chi lo vuole davvero può trovare informazioni alternative. Noi ci limitiamo a raccontare solo ciò che i nostri occhi vedono, qui nel piccolo villaggio di campagna dove viviamo. E dove, quasi ogni notte, i soldati presenti nella piccola guarnigione che lo presidia sono attaccati. Sia dagli insorti presenti nella zona, sia da bande mercenarie che passano il confine siriano nel tentativo di sopraffare l’esercito e aprire un varco per il flusso di armi e combattenti. I militari rispondono? Certo, e la gente ne è contenta perché di armi e mercenari il Paese è già pieno.
Sta per scadere l’ultimatum per il ritiro dell’esercito, che qui nessuno – nel senso letterale del termine – vuole.
La gente si sente sicura solo quando i militari sono presenti. Ormai le violenze compiute dai cosiddetti liberatori nelle città, nei villaggi, sulle strade, sono tante e così brutali che la gente desidera solo vederli sconfitti. Gli abusi sono continui: uccisioni, case e beni requisiti o incendiati, persone, bambini usati come scudi umani.
Sono i ribelli bloccare le strade, a sparare sulle auto dei civili, a stuprare, a massacrare e rapire per estorcere denaro alle vittime? Invenzioni? La notte del Venerdì Santo, non lontano da dove abitiamo, hanno ucciso un ragazzo e ne hanno feriti altri due: tornavano alle loro case per celebrare la Pasqua. Il ragazzo morto aveva 30 anni ed era del nostro villaggio. Non sono i primi tra la nostra gente a pagare di persona. Ormai prima di spostarsi a fare la spesa o anche solo per andare a lavorare ci si assicura che l’esercito controlli la zona. Anche a noi è capitato di trovarci bloccati dalle sparatorie per tre ore in un tratto di autostrada e siamo riusciti a ripartire solo quando si è formato un corridoio di carri armati che proteggevano gli automobilisti in transito dai tiri dei rivoltosi.
Perché di tutto questo non si parla? Perché non si parla dei tanti militari assassinati in vari agguati, gli ultimi ieri ad Aleppo? Sono tanti i drammatici esempi che potremmo citare. Il fratello di un nostro operaio, tenuto prigioniero a Homs dai ribelli insieme ad altri civili, è ormai considerato morto, due padri di famiglia del nostro villaggio sono stati presi sempre a Homs dai rivoltosi perché compravano e distribuivano pane a chi era rimasto isolato. La questione che qui, però, ci preme sottolineare e per la quale invitiamo tutti a mobilitarsi è quella delle sanzioni internazionali. Chi sta pagando e pagherà ancora di più fra poco, è la gente povera.
Non c’è lavoro, non ci sono le materie prime e le esportazioni di prodotti locali, come bestiame e uova, sono ferme. Quel poco che c’è, poi, si vende a prezzi esorbitanti.
Tra le principali urgenze c’è quella del latte per i bambini.
FONTE: http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/8062-li-ribelli-ci-uccidono-lesercito-deve-restarer.html
Continua a leggere il resto dell'articolo su:
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/i-ribelli-ci-uccidono.aspx
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Usa, al Qaida e' ombra se stessa
Consigliere obama antiterrorismo, errore pensare sia scomparsa
(ANSA) - NEW YORK, 30 APR - A oltre dieci anni dagli attentati dell'11 settembre ''la leadership di al Qaida e' ormai l'ombra di se stessa'': ''Ma sarebbe un grave errore pensare che la minaccia sia scomparsa''. A fare il punto e' il consigliere per l'antiterrorismo del presidente Usa Barack Obama, John Brennan, alla vigilia dell'anniversario della morte di Osama Bin Laden. ''La fine di Osama non e' la fine di al Qaida'', ha ammonito Brennan, ribadendo pero' come ''al Qaida stia perdendo, e malamente''.
e io rispondo così:
(ANSA) - NEW YORK, 30 APR - A oltre dieci anni dagli attentati dell'11 settembre ''la leadership di al Qaida e' ormai l'ombra di se stessa'': ''Ma sarebbe un grave errore pensare che la minaccia sia scomparsa''. A fare il punto e' il consigliere per l'antiterrorismo del presidente Usa Barack Obama, John Brennan, alla vigilia dell'anniversario della morte di Osama Bin Laden. ''La fine di Osama non e' la fine di al Qaida'', ha ammonito Brennan, ribadendo pero' come ''al Qaida stia perdendo, e malamente''.
e io rispondo così:
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Pentagono: vittoria sull’ Iran in 3 settimane
Mentre gli Stati Uniti rafforzano la loro presenza nella zona del Golfo Persico, gli strateghi del Pentagono calcolano che se avesse luogo un conflitto militare ci vorrebbero meno di tre settimane per sconfiggere l’ Iran.
Una fonte della Difesa ha spiegato al Washington Post che il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ritiene di poter distruggere o deteriorare notevolmente le forze armate convenzionali iraniane nel giro di tre settimane, mediante l’utilizzo di attacchi aerei e navali.
“Prevediamo ogni evenienza possibile e forniamo alternative al presidente,” ha detto al giornale il tenente colonnello dell’Esercito T. G. Taylor, portavoce del CENTCOM. “Riceviamo istruzioni dal Segretario della Difesa e dai nostri capi civili a [Washington] DC. Quindi per ogni direttiva che ci danno è questo che intraprendiamo.”
L’esercito americano sta consolidando la sua presenza nella zona mentre cresce la tensione. Attualmente la Marina statunitense ha schierato vicino all’ Iran due portaerei e sta migliorando le potenzialità di rilevamento e rimozione delle mine.
Di recente l’aviazione USA ha inviato un gruppo di caccia F-22 Raptor in una base degli Emirati Arabi Uniti. L’iniziativa ha provocato la reazione di Teheran, che ha detto mercoledì come questo minacci la stabilità della regione. Si pensa anche di schierare nel Golfo Persico una “base galleggiante” – una nave da carico adattata per poter fare da base semi-fissa nelle operazioni militari USA. Si prevede che la USS Ponce(nave da trasporto anfibio, N.d.T.) trasporti elicotteri dragamine, motoscafi e probabilmente squadre speciali da sbarco.
Il Pentagono ha anche intensificato l’addestramento di corpi d’elite dei suoi alleati nella regione. Anche ai membri della squadra speciale Joint Special Operations Task Force – Gulf Cooperation Council, i quali fungono da istruttori, può essere ordinato di entrare in campo dovesse presentarsi tale necessità.
Gli Stati Uniti affermano che i provvedimenti sono stati presi nell’eventualità di un possibile attacco dell’ Iran ai soldati americani o del blocco dello Stretto di Hormuz, vitale via di transito del petrolio. Il CENTCOM dice che ci sono circa 125.000 militari americani in stretta vicinanza dell’Iran (mappa interattiva del dislocamento). La maggioranza di loro – 90.000 – sono schierati all’interno o nei dintorni dell’Afghanistan. Circa 20.000 soldati sono sulla terraferma altrove, nella zona del Vicino Oriente e un numero variabile tra 15.000 e 20.000 sono di servizio sulle navi militari.
Il fronte del petrolio
La minaccia militare è soltanto una parte della crescente pressione su Teheran. Washington afferma che impiegherebbe la forza soltanto come misura di ultima istanza, concentrandosi invece sulle pressioni economiche. Martedì scorso, il presidente americano Barack Obama ha firmato un decreto che fornisce al Dipartimento del Tesoro maggiori poteri per imporre sanzioni finanziarie contro coloro che fanno affari con l’Iran. “Ora il Dipartimento del Tesoro ha la possibilità di identificare pubblicamente persone fisiche e giuridiche che hanno esercitato queste attività sfuggenti e ingannevoli, e in genere di vietarne l’accesso ai sistemi finanziari e commerciali statunitensi,” ha detto in un comunicato il Dipartimento.
Gli Stati Uniti e l’UE hanno emanato un divieto sull’acquisto di greggio prodotto in Iran, nel tentativo di paralizzare l’economia del paese, dipendente dalle esportazioni. Parte di questa operazione comporta sanzioni contro società e organizzazioni impegnate finanziariamente con l’Iran nel commercio del petrolio. Si tratta di banche che trasmettono i pagamenti del greggio oppure di imprese che assicurano le navi cisterna che trasportano il petrolio iraniano. Il settore petrolifero iraniano non sta subendo solo sanzioni. Il Ministero del petrolio del paese la scorsa settimana ha rivelato di essere infine riuscito ad arginare un attacco informatico agli impianti del settore. “Tre giorni dopo essere stato sferrato, l’attacco software è stato del tutto bloccato e controllato con l’aiuto di esperti,” ha detto all’agenzia di stampa statale Mehr il viceministro del petrolio e delle opere industriali Hamdollah Mohammadnejad.
Nel 2010, un dannoso virus informatico chiamato Stuxnet compromise il software di computer presso impianti di arricchimento dell’uranio iraniani. Alcuni esperti di sicurezza informatica dissero che il virus era stato opera di un gruppo di hackeraltamente professionale, probabilmente dotato delle competenze dai governi USA o di Israele.
I paesi occidentali, con Israele, sospettano che l’Iran cerchi di costruire una bomba nucleare e stanno facendo pressioni su di esso per fermare l’arricchimento dell’uranio. Teheran continua a sostenere che sta portando avanti soltanto un programma civile per l’energia nucleare, e che è autorizzato a farlo in quanto stato sovrano. La disputa si è aggravata lo scorso anno dopo la pubblicazione di un controverso studio del comitato di controllo sul nucleare delle Nazioni Unite, utilizzato dagli avversari di Teheran per giustificare l’emanazione di nuove sanzioni.
Fonte: RT 02.05.2012
Traduzione di Gabriele Picelli per http://www.times.altervista.org/
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sparisce un sottomarino e una testata nucleare da 500 kilotoni!
7. Maggio 2012
Un'arma nucleare che non doveva esistere, una sola bomba all'idrogeno di 500 kilotoni, una delle quattro che erano monitorate, e' sta caricata nel porto tedesco di Bemerhaven, in Germania ed e' sparita. I gruppi che monitorizzavano le armi era un team anti-terrorismo per le operazioni di sorveglianza della NSA erano americani, britannici MI6, l'Office of Naval Intelligence e la British Royal Navy. Il "dispositivo" è stato caricato su un sottomarino costruito in Germania di classe "Dolphin" e ha lasciato il porto alla velocita' 7.5 nodi.Il sommergibile, praticamente scompare mentre veniva rintracciato da ogni tipo dispositivo sofisticato NATO e nessuno sembra essere in grado di rintracciarlo. Almeno uno di quelli tra le agenzie in elenco è stato arrestato dalla polizia locale di Oxford, i loro attrezzi di sorveglianza elettronica sequestrati, sono stati confinati per 12 ore pur essendo "immuni" dall' arresto e la detenzione come qualsiasi alto ufficiale dei servizi segreti della NATO.I tentativi di rintracciare il sottomarino nel porto sono stati vani e non si sa ciò che la nazionalità dell'equipaggio erano o la destinazione, se il Regno Unito, Stati Uniti o in qualche luogo in Medio Oriente. Quello che sappiamo è che la Germania e altre nazioni della NATO, in un'eccezione molta controversa al tratto nucleare al trattato di non proliferazione , aveva trattenuto 182 di tali armi fino a quando tutte erano presumibilmente state restituite agli Stati Uniti nel 2005.
Ora sappiamo che ciò è falso. Ci sono diversi scenari possibili:
La Germania è una potenza nucleare in violazione dei trattati internazionali e la Germania e gli Stati Uniti stanno mentendo
Il governo tedesco è in violazione dei trattati internazionali e fa vendita o fa trasferimento di armi nucleari a sconosciuti terzi
I terroristi hanno rubato un ordigno nucleare che la Germania teneva illegalmente
La Germania è coinvolta in un complotto terroristico volto contro un terzo paese, Iran, Regno Unito o negli Stati Uniti
Il sottomarino in questione può o non può essere uno cha la Germania sta dando a Israele, questa volta con un "miglioramento speciale" che, come abbiamo in precedenza detto avevano messo in evidenza potrebbero essere utilizzate contro l'Iran, il Regno Unito o negli Stati Uniti.
Sappiamo che il governo britannico in alcuni livelli, alcuni reparti, sono consapevoli di questa azione e stanno rispondendo con ritorsioni contro i loro propri servizi di intelligence. Questo sembra indicare che certe autorità all'interno della Gran Bretagna sembrano essere diventati "gruppi canaglia", certamente la Thames Valley Police, forse il Ministero degli Interni e non possiamo fare a meno di voler dare uno sguardo lungo su a David Cameron e dai suoi numerosi incontri con Rupert Murdoch, il "non molto australiano" ultra-nazionalista pro-likudista che sta un po 'accusato di infiniti atti criminali o forse no. Nessuno lo sa in realtà in Gran Bretagna.
Qualcuno sta progettando di far saltare qualcosa da qualche parte? Sono dei ragazzi tedeschi burloni che girano con un sottomarino rubato, o un prestito illegale di armi nucleari oppure una specie di scherzo?
Poi di nuovo, abbiamo l'amministrazione Bush. Erano state fatte delle assicurazioni tutte le armi nucleari erano fuori mano tedesca da 7 anni. Ora abbiamo prove dirette, testimoni oculari, che indicano che gli Stati Uniti non sono riusciti a far mantenere le disposizioni del Trattato nucleare di non proliferazione che si sta usando esattamente come pretesto contro l'Iran. Stranamente, Israele non ha mai firmato il Trattato ed è, per gli standard convenzionali, considerato uno "stato canaglia".Una contabilità attuale su tali armi indica che le testate potrebbero non essere americane, ma erano di progettazione sovietica. Sappiamo che erano quattro.
One has been traced to a location inside the London itself. Other locations for this one are likely New York, Lower Manhattan for a December delivery, tuned down to 100 kt, perhaps to pass off as another plane crash. Mombasa and other African ports are on the lists as well. There is a very nasty controversy between US intelligence agencies on information sharing as to this issue. As this is an actual operation, not a “rumor,” attempts to keep secrets or mislead just aren’t going to work anymore, as this article has proven.
Uno è stato rintracciato in una posizione all'interno della stessa Londra. Altre sedi probabili sono New York nel Lower Manhattan per una consegna a dicembre, "smorzato alla potenza" di100 kt, forse di far passare come un altro incidente aereo. Mombasa e altri porti africani sono in lista C'è una polemica molto sgradevole tra le agenzie di intelligence degli Stati Uniti sulla condivisione delle informazioni su questo problema. Poiché si tratta di un'operazione reale, non una "voce", si sta cercando di mantenere il segreto o indurre in errore semplicemente non sta funzionando piu', come in questo articolo ha dimostrato.
Armi di questo tipo trovano generalmente attraverso l'uso di aeromobili specializzate, in questo caso, il Sentinal Boeing E3D. Gli inglesi hanno 7 di questi aerei di tipo operativo della RAF a Waddington. Essi sono stati posti tutti "guasto meccanico" il 14 aprile. Chi avrebbe mai pensato che tutti questi aerei sarebbero finiti tutti contemporanemente in questo modo? (Nda discombobulate qui l'autore gioca ironicamente sul fatto che trovi abbastanza strana tale coincidenza).Troviamo questa "coincidenza", piuttosto curiosa e chiediamo una un'inchiesta ufficiale sulla rovinosa "accidentale e improvvisa" situazione di malfunzionamento dei loro beni "aerei" più preziosi. (NdA qui l'autore fa notare che forse sarebbe bene che la GB cominiciasse a fare un inchiesta formale anche su questo fatto inerente alla coincidenza aerei fuori uso--->ricerca---->testata)
Gli individui e le fonti di questa storia su loro richiesta, sono rimaste anonime. Se qualcuno là fuori ha familiarità con la "firma" di radiazione di una testata sovietica nucleare da mezzo megatone, saremmo lieti di pubblicare queste informazioni, sperando che le autorità competenti ci inciampino sopra.
Inoltre, se qualcuno vede un sottomarino Dolphin, vi preghiamo di farci uno squillo telefonico per gli stessi motivi succitati.
Se qualcuno parlando con qualcuno del clan Murdoch, Rupert e James e controllare se spuntano in mezzo anche a questa storia. Assicurarsi che uno di loro informi il Primo Ministro.
(Nda l'autore pubblica una interessante risposta che lasciamo in originale tratta dal sito stesso)
Nota del prigioniero faccio notare ai lettori che l'autore comincia anche lui a definire l'esistenza di "rouge groups" o meglio gruppi canaglia infiltrati in gruppi e stati, non e' un caso che in molti notino questa strana idiosincrasia tra gruppi all'interno degli stessi governi. Spero che sia chiaro a voi lettori alcune interessanti coincidenze che non sono sfuggite nemmeno all' autore dell'articolo. Dove chiaramente qualcuno (e sapete gia' chi) sta ostacolando forsennatamente la ricerca di questa testata scomparsa da mezzo megatone e il sommergibile svanito nel nulla. Cosa c'entra con il nuovo ordine mondiale la sparizione di una testata da mezzo megatone? Sentite che dice Joel Skousen from Coast a Coast AM dove parla di un possibile attacco nucleare sul suolo americano.
http://www.veteranstoday.com/2012/04/30/raw-reports-nuclear-threat-from-germany/
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Ma che strano,,,,''sparisce un sottomarino e una testata nucleare da 500 kilotoni!'' e tra poco iniziano i giochi olimpici a Londra....spero sia una bufala..
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Marek ha scritto:Ma che strano,,,,''sparisce un sottomarino e una testata nucleare da 500 kilotoni!'' e tra poco iniziano i giochi olimpici a Londra....spero sia una bufala..
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
per appunto di un articolo precedentemente postato qui su misteri ...qualcuno scriveva di 13000 morti durante i giochi olimpici.... 1 + 1 a casa mia fa due
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Il 6 agosto 1945, poco prima dell'alba, il quadrimotore B-29 americano "Enola Gay" decolla dall'isola di Tinian (arcipelago delle Marianne) e si dirige verso il Giappone. Alle 8.15 ora locale raggiunge la città di Hiroshima, sulla quale sgancia una bomba atomica all'uranio chiamata "Little Boy", che esplode a 580 metri da terra sviluppando una potenza stimata di circa 15 kiloton, pari a 15 mila tonnellate di tritolo.
Il 9 agosto, alle 11.02 ora locale, un altro bombardiere americano, il "Bockscar", colpisce la città di Nagasaki con una bomba al plutonio soprannominata "Fat Man", la cui esplosione libera una potenza di circa 21 kiloton.
Il giorno successivo, l'Imperatore Hirohito ordina ai propri vertici militari di accettare una resa praticamente senza condizioni.
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15 e 21 kiloton hanno distrutto due città e non solo con le conseguenze che tutti conosciamo: una bomba da 500 kiloton alle olimpiadi? che effetti avrebbe? io non me lo posso immaginare.
Il 9 agosto, alle 11.02 ora locale, un altro bombardiere americano, il "Bockscar", colpisce la città di Nagasaki con una bomba al plutonio soprannominata "Fat Man", la cui esplosione libera una potenza di circa 21 kiloton.
Il giorno successivo, l'Imperatore Hirohito ordina ai propri vertici militari di accettare una resa praticamente senza condizioni.
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15 e 21 kiloton hanno distrutto due città e non solo con le conseguenze che tutti conosciamo: una bomba da 500 kiloton alle olimpiadi? che effetti avrebbe? io non me lo posso immaginare.
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Chi ha un bunker a casa? No sai... Io occupo pochissimo spazio
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Christian ha scritto:Chi ha un bunker a casa? No sai... Io occupo pochissimo spazio
sei piccino piccino? comunque a noi ci pensa il tuo quasi omonimo Cristian grazie ad accordi presi quando il Forum era giovane....
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Lol? Accordi? *scatta curiosità* Racconta *-+
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Christian ha scritto:Lol? Accordi? *scatta curiosità* Racconta *-+
tutto è cominciato allorchè abbiamo appurato che la Sardegna, la mitica Sardegna terra di misteri e di giganti, è zona antisismica - rimane da vedere se è anche anti tsunami - insieme alla Corsica. da lì sono scattati gli accordi, allargabili a tutti i membri attivi di questo Forum, per essere ospitati da Cristian a patto che ognuno faccia la sua parte di lavoro..............
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Re: Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
Beeeeeeeello! *-* Io, oramai, mi son fatto anche la cultura sulla medicina, se serve xD
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Stiamo per invadere la Siria (ma nessuno lo sa)
I governi fantoccio d’Europa diretti da Gran Bretagna, Israele, Usa si offrono per entrare in guerra contro Siria, Iran, ben sapendo che trascineranno dentro anche la Russia e la Cina. E’ un piano suicida, scellerato, già programmato e dato per scontato dai dominanti. L’incendio dell’Europa e del medio Oriente servirà a far collassare le civiltà europee nell’estremo tentativo di salvare la macchina infernale della speculazione finanziario bancaria basata sul dollaro e sulla sterlina oltre che sulla soppraffazione militare..
Nei paesi europei non vi è nessun allarme, la popolazione ha da pensare alla sua crisi e continua nella sua stupida e disastrosa incoscienza e vigliaccheria. I politici venduti ai poteri mondialisti occultano per bene ogni anelito di giustizia, ogni allarme proveniente dalla società civile.
L’Europa, presa dai suoi casini finanziari non vede l’ora di andarsene in ferie e sarà in quel momento che gli assassini mondialisti daranno fuoco alle miccie.
Ricordate cari lettori, lanciammo analoghe previsioni per la Libia. Con ciò non pensiamo che questo sia un epilogo irreversibile e improcastinabile. Le nazioni parassite dell’Europa potrebbero collassare prima di produrre danni e a questo punto ce lo auguriamo.
Tuttavia da quasi un anno con criminale determinazione i Nostri, disinformano sulla guerra infida che già conducono per procura utilizzando un esercito privato fatto di milizie criminali, terroristi comuni, autentici squartatori. I morti sono contati solo fra gli invasori e più volte per giunta. Con una pratica di aggressione sistematica e di assassinio della popolazione inerme favorevole ad Assad, una schiera di paesi sciacalli che va dall’Arabia Saudita, all’emiro del Qatar, oltre alla Turchia e Israele, fomenta disordini, esegue attentati, elimina i militari ed i loro famigliari.
Come in Libia gli europei alterano, anzi sovvertono la verità, derubando miseramente per conto delle banche occidentali, la Siria e l’Iran dei loro beni depositati nelle stesse banche. I politici camerieri Nato di Italia, Francia e Gran Bretagna, stanno ancora una volta pianificando la distruzione di nazioni libere e indipendenti che, colpevoli solo di non essere asservite al nuovo ordine mondiale americanoangloisraeliano, devono essere distrutte come civiltà e modello. Se tutto questo nuoce gravemente ai nostri interessi nazionali non importa ai nostri venduti ed ai nostri burattinai, ovviamente, ma anzi, questo progetto è parte del piano prestabilito di sconquasso continentale. La lista degli stermini e delle nazioni distrutte si sta facendo lunga oramai: Iraq, Serbia, Afghanistan, Libia, Somalia e altre.
Come sempre dalla stampa serva escono solo belati di concorso e consenso alla pratica criminale di distruzione dei paesi liberi. I meschini sembra siano ovunque in questo finale di partita. Sparito Sarkozy, il sionista ungherese imposto dalla Cia alla guida della Francia, oggi abbiamo un altro zerbino e per giunta massone: Hollande. Un pò come per noi essere passati da Berlu a Monti.
L’Europa terrorizzata è oramai in mano atlantica sia a destra che a sinistra. Al potere vanno solo i loro uomini e resteranno fino a quando questo castello di menzogne, criminalità, non crollerà definitivamente per eccesso di stupidità.
LB
Fonte: http://informare.over-blog.it/article-stiamo-per-invadere-la-siria-ma-nessuno-lo-sa-106014615.html
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