Misteri 2012
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I poteri magici dei teschi di cristallo

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in corso I poteri magici dei teschi di cristallo

Messaggio Da Alaudae Sab 25 Feb - 17:56:10

I poteri magici dei teschi di cristallo I+poteri+dei+teschi+di+cristallo

Partiamo da ciò cui i teschi sono fatti: il cristallo di quarzo.
Perché per la loro costruzione è stato scelto proprio un materiale così complicato da lavorare?
Secondo molti, perché in tempi remoti si riteneva che il cristallo di quarzo avesse delle proprietà mistiche.
I sensitivi lo usano infatti da sempre per leggere il futuro.
Il gemmologo Frank Dorland sottolinea come il cristallo stimoli una parte sconosciuta del cervello, come abbia la capacità di aprire una "porta psichica sull'assoluto". In una dichiarazione stampa Dorland dice:

"I cristalli emettono continuamente onde elettromagnetiche; dal momento che il cervello fa la stessa cosa, è naturale che fra essi si crei un'interazione".


Per mezzo del materiale di cui sono fatti, i teschi avrebbero quindi il potere di agire su di noi.


Ma essi agirebbero sulla nostra psiche e sulle nostre emozioni anche grazie a un altro fattore, grazie alla capacità che ha il cristallo di riflettere la luce secondo incidenze particolari e con modalità specifiche. E forse i teschi sono stati costruiti senza tenere conto degli assi di simmetria del materiale di cui sono fatti proprio per ottenere effetti ancora più profondi. A provocare il trasferimento in uno stato alterato di coscienza che molti, fra quelli che si sono trovati davanti ai teschi, sostengono d'aver vissuto sarebbe una studiata stimolazione dell'amigdala ottenuta attraverso l'intermediazione del nervo ottico.
L'amigdala è un gruppo di strutture interconnesse, a forma di mandorla, posto sopra il tronco cerebrale, vicino alla parte inferiore del sistema limbico del cervello. Il sistema limbico è il punto centrale del sistema regolare endocrino, vegetativo e psichico, deputato a elaborare gli stimoli provenienti dall'interno e dall'esterno del corpo. La funzione dell'amigdala attiene quindi la sfera emozionale: funziona come un archivio della memoria emozionale ed è depositaria del significato stesso degli eventi. Alcuni esperimenti hanno provato che, se asportata dagli animali, essi perdono ogni impulso a cooperare o a competere e non provano più rabbia o paura.
Chi ha costruito i teschi di cristallo sapeva che le tecnologie possono cambiare, possono essere dimenticate, ma una cosa rimane uguale a se stessa: il cervello umano. Per questo chi li ha costruiti ha concepito un sistema che agisce direttamente su di esso. E l'ha saputo fare molto bene.

I teschi, con i loro particolari piani di polarizzazione della luce, interferirebbero con le stimolazioni sensoriali che passano per l'amigdala e genererebbero una serie di segnali indotti: indurrebbero immagini allegoriche, sensazioni, simboli che poi andrebbero interpretati razionalmente.
Se così è, i loro realizzatori dovevano conoscere davvero a fondo il funzionamento del cervello perché le visioni evocate, a detta dei testimoni, trasmettono sempre un senso di avvertimento, un grido di terrore e l'incubo di una minaccia che viene dal cielo.
E ancora una volta, al cielo torniamo...


All'inizio degli Ottanta del Novecento, alcuni membri della Fondazione Pelton per le ricerche sul paranormale decidono di realizzare un documentario sui teschi di cristallo e sui loro presunti poteri: ET, Sha-Na-Ra, il Teschio Arcobaleno, Max e il Teschio Quarzo Rosa vengono riuniti in uno stesso luogo; esperti di psicometria, sensitivi e chiaroveggenti effettuano una serie di prove. Durante gli esperimenti i sensitivi hanno la visione di civiltà molto antiche. A esperimento concluso, alcuni raccontano di aver osservato una sorta di aurea circondare il teschio su cui si stavano concentrando; altri di aver visto la fronte dell'oggetto diventare bianco latte; altri ancora di aver percepito rumori sconosciuti, profumi indecifrabili. Uno dei chiaroveggenti sostiene addirittura di aver visto esseri spettrali.

Ancora una volta abbiamo conferma che gli effetti suscitati da questi manufatti - terrore, attrazione, panico, smarrimento - variano in maniera considerevole, come se i teschi fossero in grado di leggere nell'animo di chi li osserva e di entrare in connessione con ciascun individuo in un modo unico, personale.
Ciò su cui tutti i partecipanti all'esperimento si sono trovati d'accordo è la convinzione che i teschi siano legati l'uno all'altro: se riuniti nella stessa stanza e se posti sullo stesso tavolo, sembrano emanare un'energia tale da sfinire il sensitivo che li contempla.
E nell'esperimento della Fondazione Pelton soltanto cinque teschi sono in scena: ET, Sha-Na-Ra, il Teschio Arcobaleno, Max e il Teschio Quarzo Rosa.
Che cosa accadrà se e quando saranno riuniti tutti e 13?


Nel 2001 un'équipe di ricercatori americani svolge ulteriori analisi servendosi di strumenti altamente tecnologici. Per eliminare il fattore "suggestione", gli esperimenti sono questa volta condotti con persone non vedenti, che non sono state messe al corrente di quanto accadrà. Il risultato è eccezionale: il campo energetico di molti fra gli individui coinvolti risulta notevolmente alterato in presenza dei teschi.
Eppure questa volta non si può dire che si tratti dell'influenza della luce né che essa, attraverso il nervo ottico, abbia agito sul cervello. E non si può dire che si tratti di suggestione.
Le nostre domande restano ancora senza risposte definitive.

E' molto difficile per la cultura occidentale moderna accettare questo senso d'impotenza: per questo forse c'è la tendenza a bollare tali fenomeni sotto la categoria "mistificazione". In mancanza di certezze sulle quali arroccarsi, l'unica cosa da fare resta continuare a raccogliere nuovi elementi, che ancora una volta ci conducono verso una data: il 21 dicembre 2012. Quel giorno ci troveremo in un punto particolare dell'universo, un punto che potrebbe favorire l'apertura della porta psichica sull'assoluto di cui ha parlato Frank Dorland. Quel giorno, se i 13 teschi di cristallo saranno riuniti, le onde elettromagnetiche da essi emesse e le onde elettromagnetiche emesse dal nostro cervello potrebbero trovare un terreno molto fertile per la loro interazione, un terreno che potrebbe favorire la ricezione della grande conoscenza che la profezia maya ci ha promesso.


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in corso L'origine dei teschi di cristallo

Messaggio Da Alaudae Sab 25 Feb - 18:04:30

I poteri magici dei teschi di cristallo Origine+teschi+di+cristallo

Dal punto di vista scientifico, uno dei problemi principali nel determinare l'origine dei teschi resta che non esiste un metodo affidabile per datare la manifattura di un cristallo con i sistemi convenzionali; l'unica possibilità è affidarsi all'esame del carbonio-14 da effettuare sul materiale organico trovato insieme ai teschi, ma è evidente che esso non può dare alcuna risposta certa su chi ne sia stato l'artefice, su quando i teschi siano stati realizzati e su quando siano stati occultati.
E, chiaramente, questa indefinitezza ha aperto il campo a molte congetture.


Albert Mitchell-Hedges sosteneva che il suo teschio provenisse da Atlantide: le spedizioni che egli ha condotto nelle giungle dell'America Centrale sono state mosse proprio dalla speranza di trovare una connessione fra il mitico continente perduto e i Maya. La sua conclusione potrebbe sembrare pertanto un po' forzata. Ma, e in questo è la ragione che ci spinge a prendere in considerazione la sua ipotesi, Albert Mitchell-Hedges non è stato il solo a farsi sostenitore di un tale collegamento.

Secondo i Maya e i nativi americani il teschio di cristallo proverrebbe dalle Pleiadi e sarebbe stato donato in seguito agli abitanti di Atlantide. Sarebbe come una tavola su cui è incisa, in codice, la storia del pianeta d'origine e la storia passata dell'umanità: per questo è considerato una specie di libreria vivente, una specie di computer.
L'idea che i 13 teschi di cristallo siano stati dati in tempi remoti dagli extraterrestri direttamente agli abitanti di Atlantide si ritrova in moltissime leggende.
Platone stesso narra che nel mitico continente sprofondato negli abissi del mare venivano utilizzati dei cristalli per produrre un'enorme energia e che questa, sfuggita al controllo e utilizzata male, sarebbe stata la causa principale della distruzione della leggendaria civiltà.

La scrittrice cherokee Jamie Sams sostiene che, circa 75.000 anni fa, la Terra fosse un unico continente** e che i teschi di cristallo fossero stati donati da creature che venivano dal cielo, creature che il suo popolo chiama "Gente del cielo".

Le versioni sono quindi diverse e nessuna può essere provata, anche se esistono dei punti di convergenza: l'origine antichissima e la grande conoscenza infusa nei teschi da una razza superiore e lontana.
In mancanza di una risposta univoca, è necessario concentrarsi sugli indizi che si presentano ripetutamente...
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** vedi "Pangea"
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in corso Gli altri teschi: il Teschio Maya, il Teschio d'Ametista, il Teschio Quarzo Rosa, il Teschio ET

Messaggio Da Alaudae Sab 25 Feb - 18:14:23

I poteri magici dei teschi di cristallo Teschio+Maya

Fra i teschi riemersi improvvisamente dal buio che li ha nascosti per secoli c'è anche il Teschio Maya, ritrovato in Guatemala nel 1912. E' inciso in un blocco di quarzo trasparente dal colore verdognolo. Ha delle lunghe rientranze alle tempie laterali e sotto la mascella.

I poteri magici dei teschi di cristallo Teschio+d%27Ametista

Nel 1915, in un deposito clandestino di reperti maya in Messico, viene scoperto il Teschio d'Ametista, che prende il suo nome dal materiale di cui è fatto così come il Teschio Quarzo Rosa, trovato al confine fra l'Honduras e il Guatemala. Quest'ultimo non è trasparente ma, insieme al Teschio Mitchell-Hedges, è l'unico ad avere la mandibola mobile.

I poteri magici dei teschi di cristallo Teschio+di+Quarzo+Rosa

Infine abbiamo il Teschio ET, così chiamato...

... per il cranio appuntito e la mascella prominente che lo caratterizzano e che lo fanno sembrare il teschio di un alieno. E' di un quarzo grigio-fumo. Ne è proprietaria Joke van Dieten Maasland, che attualmente risiede a Miami Beach, in Florida.

I poteri magici dei teschi di cristallo Teschio+ET

Esistono due versioni della storia che narra come la donna sia entrata in possesso del teschio: la prima racconta che lo avrebbe acquistato verso la metà degli anni Ottanta del XX secolo da un mercante di Los Angeles; la seconda racconta che nel 1906 una famiglia maya del Costa Rica lo avrebbe trovato mentre arava il terreno di sua proprietà, che poi l'oggetto sarebbe finito non si sa come in una libreria di Vancouver dove sarebbe rimasto esposto in vetrina e dove sarebbe stato visto da Joke van Dieten Maasland che lo avrebbe acquistato.
La donna sostiene che siano stati i benefici influssi del teschio a farla guarire da un tumore al cervello: come prova di ciò indica una macchia scura all'interno del cristallo che altro non sarebbe, secondo lei, che il il tumore estirpatole da ET.

Per quanto incredibile questo racconto possa sembrare, senza entrare nel merito che possa essere possibile o meno, ci limitiamo a costatare che è un'ulteriore dimostrazione di come fra ogni teschio e il suo proprietario si sviluppino strane, morbose relazioni.
Lo abbiamo visto per tutti i teschi di cristallo, come per tutti i teschi di cristallo abbiamo visto che le vicende legate al loro ritrovamento e alla loro origine hanno in comune la caratteristica di essere confuse e contraddittorie: questo è dovuto in parte al fatto che i ritrovamenti sono avvenuti sempre in ambiti non ortodossi e non istituzionali, al di fuori degli scavi ufficiali; in parte al fatto che l'alone leggendario che circonda questi oggetti del mistero è talmente forte d'aver falsato le carte.
E forse la confusione deriva anche dal fatto che non è ancora possibile per noi scardinare questo enigma: forse perché, come dicono gli scienziati, non ne abbiamo i mezzi; forse perché, come dicono i Maya, non è ancora il momento giusto per farlo.

Per conoscere la verità, basterebbe attendere: la leggenda vuole, infatti, che quando i tredici teschi di cristallo saranno riuniti, essi stessi riveleranno all'umanità i loro segreti. Ma l'uomo, è la sua natura, non sa attendere: così alcuni esperti hanno tentato di estorcere anzitempo a queste pietre una risposta.
Sappiamo che il Teschio di Londra e quello di Mitchell-Hedges sono stati sottoposti a elaborate analisi. E lo stesso è accaduto con Max, Sha-Na-Ra e con il Teschio della Smithsonian Institution, che sono stati confrontati con un manufatto sicuramente antico, la coppa di cristallo di Montalbano, risalente a oltre mille anni fa. Su di essa non sono presenti segni di scanalature, invece presenti sul Teschio del British Museum e su quello della Smithsonian Institution: tale dato è bastato agli esperti per ritenerli opere moderne.

Ma, l'abbiamo già detto (in questo post), questa non può costituire una prova definitiva: non è affatto confermato che nelle Americhe, prima dell'arrivo degli europei, l'uso del tornio fosse sconosciuto; e non è affatto confermato che le scanalature non siano opera di successivi restauratori.
Forse le conclusioni raggiunte si fondano su un preconcetto che impedisce loro di toccare la verità: il preconcetto che la civiltà che ha permesso la creazione di questi splendidi oggetti fosse meno evoluta della nostra, lo stesso preconcetto che abbiamo riconosciuto nello sbigottimento provato davanti alle grandi conoscenze astronomiche maya (vedi questo post).
Ma c'è un altro dato da aggiungere: la direzione del British Museum, che ha operato le analisi, ha inspiegabilmente evitato qualsiasi commento su Max e su Sha-Na-Ra.
La risposta a lungo cercata è quindi ancora lontana. E i legami di forte possessività verso questi oggetti sviluppati dai proprietari, che spesso impediscono approfondite analisi, non ci vengono in aiuto.
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