Il sogno del dottor Frankenstein è vicino ? Creare la vita non è più un utopia.
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Il sogno del dottor Frankenstein è vicino ? Creare la vita non è più un utopia.
Altro che ufo, alieni, o marziani. Invece che cercare altri esseri viventi nello spazio, su Marte o in pianeti lontani anni luce, e' piu' probabile che il miracolo di trovare nuova vita possa accadere in un laboratorio, qui da noi, sulla Terra.
Ne sono convinti alcuni scienziati, biologi e chimici americani che da anni portano avanti le loro ricerche usando gli strumenti della genetica moderna e non escludono in futuro di realizzare il sogno del Dottor Frankenstein.
A questa suggestiva ipotesi, il New York Times dedica oggi un lungo reportage in prima pagina dal titolo ''E' vivo, e' vivo! Forse proprio qui, sulla Terra".
L'obiettivo comune di queste ricerche e' superare quel gap tra inanimato e animato.
Ma tra i biologi ci sono anche divergenze sulla definizione di vita, o perfino se sia necessario averne una. Molti di loro ritengono infatti che per vita bisogna intendere la capacita' di evolvere e di adattarsi a un ambiente. E c'e' chi osserva che si possono considerare 'vive' anche molecole ottenute sinteticamente.
Senza addentrarsi in delicati dibattiti filosofici, l'articolo racconta come il Dr Joyce e la sua studentessa Tracey Lincoln, alla University of Massachusetts Medical School, abbiano creato in provetta una molecola in grado di evolvere da sola, se trattata con i dovuti ingredienti. Si tratta di una forma di Rna, l'acido ribonucleico, che, come scrive il Nyt ''sta a Robin, come il Dna sta a Batman''.
Ne' l'Rna, ne' il Dna, sono ''vivi'' da soli, ma sono composti da proteine. Ma nell'esperimento del dott. Joyce, s'e' riusciti a sintetizzare una particolare molecola di Rna capace di riprodursi e evolvere da sola. Il concetto di 'riproduzione' appartiene alla vita.
Ogni organismo vivente sulla terra s'e' evoluto nell'arco dei milioni di anni per migliorare e sopravvivere. Ad ogni modo, il lavoro del dott. Joyce e' ancora molto lontano da questo tipo di risultati. Le sue molecole hanno solo due geni, quando un essere umano ne ha 25mila, e nei suoi esperimenti lavora con 4 lettere di questi geni, quando il genoma umano ne ha miliardi.
Tuttavia e' un inizio che fa sperare. ''E' solo una questione di tempo'', assicura il professore.
E sono in tanti a credere che quella sara' la nuova frontiera della scienza del futuro: ''La capacita' di sintetizzare vita sara' un evento di enorme importanza, paragonabile all'invenzione dell'agricoltura o della metallurgia'', afferma Freeman Dyson, un matematico e fisico dell'Institute for Advanced Study a Princeton. ''Nessuno - aggiunge - puo' dirci oggi in anticipo cosa potra' accadere''.
Secondo gli ultimi studi, la vita sulla Terra e' apparsa circa 3,8 miliardi di anni fa, forse in una sorta di stagno caldo, o in un brodo primordiale, o presso un vulcano emerso dalle acque. Restano molte ipotesi in campo, tuttavia molti scienziati sospettano che il primo abitante di questa sorte di Eden sia stato proprio il Rna.
fonte ANSA
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