Fukushima Daichii - 東京 電力
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Fukushima Daichii - 東京 電力
sto cercando di finire tutta la traduzione ho iniziato stanotte..oggi spero di poterla finire in giornata
Vediamo da vicino cosa è successo e come è fatto l'interno del reattore
Mappa delle centrali nucleari nel mondo, con relativo numero delle centrali
Ultima modifica di Marius il Mer 4 Lug - 19:39:27 - modificato 7 volte.
Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
previsione??
Marek- Staff misteri
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
si tratta di una previsione speriamo che non succeda mai
supersonic- Partecipante Novizio
- Romania, Wakeup!!
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
ma questa previsione cmq potrebbe cambiare in qualsiasi momento xche nn dipende tutto dal vento?
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- crederci sempre arrendersi mai
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
esattamente..vento e correnti atlantichespirale82 ha scritto:ma questa previsione cmq potrebbe cambiare in qualsiasi momento xche nn dipende tutto dal vento?
Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
supersonic ha scritto:si tratta di una previsione speriamo che non succeda mai
Nuclear Fallout Map..
chi l'ha detto che si tratta di una previsione? se ci si mette anche il "vento e le correnti del Pacifico"...e tutto sembra dimostrare che tutto questo non sia avvenuto per caso come evento naturale..ha l'apparenza di un calcolo molto ben studiato
Alaudae- Moderatore Globale
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
01:04 - Nella prefettura giapponese di Ibaraki, tra la centrale nucleare di Fukushima e Tokyo, è stato registrato un aumento della radioattività. Lo riferisce l'agenzia giapponese Kyodo. La direzione della centrale ha riferito di aver evacuato il personale del reattore 2, l'ultimo esploso, salvo gli addetti al pompaggio dell'acqua per raffreddare il reattore
01:09 - L'esplosione prodottasi al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima 1, danneggiata dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito il Nord Est del Giappone venerdì, ha danneggiato la vasca di condensazione del contenitore del nocciolo che ha il compito di impedire le fughe radioattive in caso di incidente. Lo riferisce il governo giapponese. Le deflagrazioni ai reattori n.1 e n.3 avevano colpito solo la gabbia esterna del reattore
01:09 - L'esplosione prodottasi al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima 1, danneggiata dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito il Nord Est del Giappone venerdì, ha danneggiato la vasca di condensazione del contenitore del nocciolo che ha il compito di impedire le fughe radioattive in caso di incidente. Lo riferisce il governo giapponese. Le deflagrazioni ai reattori n.1 e n.3 avevano colpito solo la gabbia esterna del reattore
Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
06:00 - Le condizioni di sicurezza presso la centrale nucleare di Fukushima sono "gravemente peggiorate a seguito di un'esplosione che alle 6:00 locali si è verificata nella vasca di raffreddamento del reattore n.2". "Ci sono state emissioni - si legge in un avviso dell'ambasciata d'Italia a Tokyo - di sostanze radioattive nell'ambiente la cui entità non è al momento nota e nella zona si è registrato un aumento del tasso di radioattività".
07:02 - Si aggrava di ora in ora la situazione della centrale nucleare di Fukushima. "Dopo l'esplosizone nel reattore 2, il livello delle radiazioni nel reattore nucleare n.4 di Fukushima è notevolmente aumentato", ha infatti annunciato il premier giapponese Naoto Kan. Intanto, stando a un responsabile locale, un livello di radioattività "superiore al normale ma non tale da essere nocivo per la salute umana" è stato rilevato anche a Tokyo.
07:02 - Si aggrava di ora in ora la situazione della centrale nucleare di Fukushima. "Dopo l'esplosizone nel reattore 2, il livello delle radiazioni nel reattore nucleare n.4 di Fukushima è notevolmente aumentato", ha infatti annunciato il premier giapponese Naoto Kan. Intanto, stando a un responsabile locale, un livello di radioattività "superiore al normale ma non tale da essere nocivo per la salute umana" è stato rilevato anche a Tokyo.
Nucleare in Italia, il Pd e la mappa dei siti del 1979: “Sono gli stessi di oggi, il governo dica la verità”
ROMA – La mappa ha 32 anni ma il tema è talmente incandescente che il Partito Democratico ha deciso di tirarla fuori e di farne oggetto di interrogazione parlamentare.
La mappa in questione è quella redatta dal Cnel (Comitato nazionale per l’energia nucleare) nel 1979 e riguarda tutti i punti in cui, secondo l’istituto, ci sarebbero le condizioni per costruire una centrale nucleare in Italia. Sono oltre 40 siti, spalmati in quasi tutte le regioni della Penisola anche se, elenco alla mano, per il Cnel il sud e le isole sembrano decisamente preferiti per i siti.
Ora che il Giappone combatte la sua guerra con la centrale di Fukushima messa in ginocchio dal terremoto, però, della sicurezza del nucleare si torna a discutere. Di sicuro, quanto avviene in Giappone, non alimenta serenità in una popolazione, quella italiana, che il nucleare l’ha già bocciato vent’anni fa con un referendum.
A tirare fuori dal cilindro la mappa Cnel è stato Ermete Realacci, responsabile del Pd per la “green economy”. Sulla questione Realacci precisa di aver presentato un’interrogazione il 12 gennaio del 2010, in cui il governo non negò la validità della mappa. “I vincoli per identificare i siti – spiega Realacci – sono dati a priori: devono essere località geologicamente stabili, devono avere tanta acqua ed essere relativamente poco popolose. L’incrocio di questi tre fattori non produce mille siti, ma quelli elencati dal Cnen nel 1979, anche se il governo fa slittare sempre il momento in cui renderlo pubblico”.
Ecco l’elenco dei siti potenziali:
Piemonte 1. la zona lungo il Po, da Trino a nord di Chivasso (Vercelli). 2. la zona intorno alla Dora Baltea a sud di Ivrea (Biella)
Lombardia 3. la zona a nord di Voghera lungo il Po (Pavia) 4. la zona a sud di Mantova lungo il Po 5. la zona a sud di Cremona lungo il Po Veneto 6. la zona a sud di Legnago fra Adige e Po (Rovigo) 7. la zona del delta del Po (Rovigo) 8. la zona della foce del Piave (Venezia) 9. la zona costiera al confine con il Friuli (Venezia)
Friuli Venezia Giulia 10. la zona costiera al confine con il Veneto (Udine) 11. la zona lungo il Tagliamento tra Spilimbergo e Latisana (Udine-Pordenone)
Emilia RomagnaToscana 14. Isola di Pianosa (Livorno) 15. la zona costiera a nord di Piombino fino a Cecina (Livorno) 16. la zona a sud di Piombino fino a Follonica (Grosseto) 17. la zona costiera di Grosseto e la zona a nord e a sud del Monte Argentario (Grosseto)
Lazio 18. la zona costiera di Montalto di Castro (Viterbo) 19. l’area di confluenza tra Nera e Tevere tra Magliano Sabina e Orte (Viterbo) 20. l’area costiera di Borgo Sabotino (Latina)
Campania 21. Foce del Garigliano (Caserta) 22. Foce del Sele (Salerno)
Calabria 23. area costiera di Sibari (Cosenza) 24. la zona costiera tra il fiume Nicà e la città di Cosenza. 25. la zona costiera ionica vicino alla foce del Neto (Crotone) a nord di Crotone (Marina di Strongoli, Torre Melissa, Contrada Cangemi, Tronca). 26. la zona costiera ionica in corrispondenza di Sella Marina, tra il fiume Simeri e il fiume Alli (Catanzaro)
Molise 27. la zona costiera meridionale alla foce del Biferno (Termoli)
Puglia 28. zona costiera al confine con la Basilicata (Taranto) 29. zona costiera a nord del promontorio del Gargano in prossimità di Lesina (Foggia) 30. zona costiera del Golfo di Manfredonia (Foggia) 31. la zona costiera ionica a nord di Porto Cesareo (Lecce) 32. la zona costiera ionica a sud di Gallipoli (Lecce) 33. la zona costiera adriatica a nord di Otranto (Lecce) vincoli naturalistici 34. la zona costiera a sud di Brindisi (Lecce) vincoli naturalistici 35. la zona costiera in corrispondenza di Ostuni (Brindisi).
Basilicata 36. tutta la costa ionica della regione
Sardegna 37. foce del Flumendosa (Cagliari) 38. costa orientale a sud del Golfo di Orosei (Nuoro) 39. costa orientale a nord del Golfo di Orosei (Nuoro) 40. zona costiera sud tra Pula e Santa Margherita di Pula (Cagliari) 41. costa occidentale zona costiera a nord e sud del Golfo di Oristano (Oristano)
Sicilia 42. zona costiera intorno al comune di Licata (Agrigento) 43. la zona costiera tra Marina di Ragusa e Torre di Mezzo (Ragusa) 44. la zona costiera intorno a Gela (Caltanissetta) 45. la zona costiera a sud di Mazara del Vallo (Trapani).
15 marzo 2011 | 01:36
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/nucleare-italia-mappa-siti-centrali-pd-784252/
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
possibile evaquazione di tokyo
per quanto riguarda l'italia se non abglio devono fare un referendum prima di farsi voli pindaricci,io penso che in italia non si raggiungera' mai il cuorum per costruirle,almeno io spero non ci si arrivi,ma porza zoza abbiamo altre milioni di risorse da sfruttare,si puo produrre energia pure dagli escrementi umani,che si comincino asfruttare tutte queste cose ora.vabbe' lasciamo stare senno' mi avveleno
per quanto riguarda l'italia se non abglio devono fare un referendum prima di farsi voli pindaricci,io penso che in italia non si raggiungera' mai il cuorum per costruirle,almeno io spero non ci si arrivi,ma porza zoza abbiamo altre milioni di risorse da sfruttare,si puo produrre energia pure dagli escrementi umani,che si comincino asfruttare tutte queste cose ora.vabbe' lasciamo stare senno' mi avveleno
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
Nucleare, la Germania chiude sette vecchi reattori
BERLINO – La Germania va avanti sulla questione nucleare e il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato la chiusura provvisoria di sette vecchi reattori.
Prima era arrivata la notizia di una sospensione per tre mesi del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone.
La moratoria sulla decisione di allungare la vita degli impianti, ha spiegato la Merkel, servirà a effettuare ”senza tabù, un’ampia verifica della sicurezza degli impianti nucleari” in Germania. La Merkel ha comunque ribadito la sua posizione, secondo cui l’energia nucleare resta ”una tecnologia ponte” in attesa di sviluppare ulteriormente il settore delle fonti rinnovabili.
15 marzo 2011 |
BERLINO – La Germania va avanti sulla questione nucleare e il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato la chiusura provvisoria di sette vecchi reattori.
Prima era arrivata la notizia di una sospensione per tre mesi del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone.
La moratoria sulla decisione di allungare la vita degli impianti, ha spiegato la Merkel, servirà a effettuare ”senza tabù, un’ampia verifica della sicurezza degli impianti nucleari” in Germania. La Merkel ha comunque ribadito la sua posizione, secondo cui l’energia nucleare resta ”una tecnologia ponte” in attesa di sviluppare ulteriormente il settore delle fonti rinnovabili.
15 marzo 2011 |
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
Oggi abbiamo parlato in classe di questo argomento, e connettendomi su internet ho preso i dati da questo post e il professore aggiunge: ottimo e interessante.
Comunque successivamente ci ha spiegato come è formata una centrale nucleare e cosa succeda se questa perde il controllo.
Comunque successivamente ci ha spiegato come è formata una centrale nucleare e cosa succeda se questa perde il controllo.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
Giappone: Usa, radiazioni altissime al 4
Soccorsi Francia lasciano Sendai, troppo pericoloso
16 marzo, 21:34
(ANSA) - NEW YORK, 16 MAR - Il presidente dell'autorita' americana che regola l'attivita' nucleare in Usa, Gregory Jaczko, ha dichiarato che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima non contiene piu' acqua, il che potrebbe causare livelli 'estremamente elevati' di radiazioni. Il team francese di soccorritori ha lasciato Sendai per ritirarsi 350 km a Nord per il rischio radiazioni. La Francia ha messo a disposizione due aerei di Stato per il rimpatrio dei suoi connazionali.
Soccorsi Francia lasciano Sendai, troppo pericoloso
16 marzo, 21:34
(ANSA) - NEW YORK, 16 MAR - Il presidente dell'autorita' americana che regola l'attivita' nucleare in Usa, Gregory Jaczko, ha dichiarato che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima non contiene piu' acqua, il che potrebbe causare livelli 'estremamente elevati' di radiazioni. Il team francese di soccorritori ha lasciato Sendai per ritirarsi 350 km a Nord per il rischio radiazioni. La Francia ha messo a disposizione due aerei di Stato per il rimpatrio dei suoi connazionali.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
WIKILEAKS SPUTTANA TOKYO - DUE ANNI FA L’AGENZIA INTERNAZIONALE PER L’ENERGIA ATOMICA AVVERTI’ IL GOVERNO GIAPPONESE: “LE VOSTRE CENTRALI NUCLEARI NON SONO IN GRADO DI RESISTERE A TERREMOTI DI GRANDE INTENSITA’” – NEL 2009 IL GOVERNO NIPPONICO BLOCCÒ UNA DECISIONE DELLA MAGISTRATURA CHE AVREBBE COMPORTATO LA CHIUSURA DI UN IMPIANTO RITENUTO INADATTO A RESISTERE A SCOSSE SUPERIORI AI 6,5 GRADI, MA TECNICI DELL’ESECUTIVO RIUSCIRONO A CONVINCERE I GIUDICI CHE IL REATTORE ERA SICURO…
Da Corriere.it
assange
L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa mise in guardia il governo giapponese circa il pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza e poi anche il rischio di catastrofe nucleare a Fukushima.
È quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito on-line WikiLeaks, il cui contenuto è stato ripreso sul quotidiano britannico "The Daily Telegraph". Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe «posto seri problemi».
La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa.
La centrale di Fukushima prima del disastro
Dal quotidiano londinese risulta anche che la sicurezza nelle centrali atomiche giapponesi, cioè di uno dei Paesi più sismici al mondo, fu argomento di discussione persino in occasione del vertice del G8 che si tenne a Tokyo nel 2008. Un altro cablogramma, inviato a Washigton dall'ambasciata Usa in Giappone successivamente a quel summit, e parimenti entrato in possesso del sito di Julian Assange, riporta il parere di un esperto, non identificato, il quale manifestò tutta la sua preoccupazione a chi di dovere: soprattutto, segnalò come le norme di sicurezza anti-sismiche fossero state revisionate soltanto tre volte in 35 anni, e che alcuni terremoti avvenuti all'epoca avevano superato i criteri sulla base dei quali erano state progettate le centrali.
Naoto Kan primo ministro giapponese
Un anno dopo, come dimostrano ulteriori messaggi secretati, il governo di Tokyo riuscì a bloccare una decisione della magistratura che avrebbe comportato la chiusura di un impianto nella parte occidentale del Paese, in quanto inidoneo a resistere a una magnitudo maggiore di 6,5 gradi: i tecnici dell'esecutivo riuscirono invece a convincere i giudici che il reattore era sicuro, e che tutti i test avevano sortito esiti soddisfacenti. Infine, sempre secondo i testi divulgati da WikiLeaks, tre anni fa un parlamentare nipponico piuttosto noto, Taro Kono, confidò a diplomatici statunitensi che in Giappone erano stati «occultati» diversi incidenti nucleari avvenuti nel passato.
Obama
Proprio su questo tema la Tepco - ente di gestione della centrale giapponese di Fukushima - non gode di buona fama per quel che riguarda la tempestività e la chiarezza delle informazioni. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, già nel luglio 2007 un sisma di magnitudo 6,8 danneggiò l'impianto di Kashiwazaki-Karuwa, il più grande del mondo con i suoi sette reattori: il primo giorno la Tepco minimizzò i danni per poi ammettere 24 ore dopo che i progettisti non avevano preso in considerazione l'eventualità di un terremoto così potente.
Giappone
La gestione della crisi, secondo quanto risulta dai dispacci diplomatici statunitensi diffusi dal sito di WikiLeaks, suscitò la forte irritazione del governo di Tokyo, e l'allora premier Shinzo Abe criticò il fatto che i rapporti fossero arrivati tardi: «Le centrali nucleari non possono funzionare senza la fiducia dei cittadini, e la rapidità e la trasparenza dell'informazione sono necessarie per ottenere tale fiducia».
Da Corriere.it
assange
L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa mise in guardia il governo giapponese circa il pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza e poi anche il rischio di catastrofe nucleare a Fukushima.
È quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito on-line WikiLeaks, il cui contenuto è stato ripreso sul quotidiano britannico "The Daily Telegraph". Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe «posto seri problemi».
La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa.
La centrale di Fukushima prima del disastro
Dal quotidiano londinese risulta anche che la sicurezza nelle centrali atomiche giapponesi, cioè di uno dei Paesi più sismici al mondo, fu argomento di discussione persino in occasione del vertice del G8 che si tenne a Tokyo nel 2008. Un altro cablogramma, inviato a Washigton dall'ambasciata Usa in Giappone successivamente a quel summit, e parimenti entrato in possesso del sito di Julian Assange, riporta il parere di un esperto, non identificato, il quale manifestò tutta la sua preoccupazione a chi di dovere: soprattutto, segnalò come le norme di sicurezza anti-sismiche fossero state revisionate soltanto tre volte in 35 anni, e che alcuni terremoti avvenuti all'epoca avevano superato i criteri sulla base dei quali erano state progettate le centrali.
Naoto Kan primo ministro giapponese
Un anno dopo, come dimostrano ulteriori messaggi secretati, il governo di Tokyo riuscì a bloccare una decisione della magistratura che avrebbe comportato la chiusura di un impianto nella parte occidentale del Paese, in quanto inidoneo a resistere a una magnitudo maggiore di 6,5 gradi: i tecnici dell'esecutivo riuscirono invece a convincere i giudici che il reattore era sicuro, e che tutti i test avevano sortito esiti soddisfacenti. Infine, sempre secondo i testi divulgati da WikiLeaks, tre anni fa un parlamentare nipponico piuttosto noto, Taro Kono, confidò a diplomatici statunitensi che in Giappone erano stati «occultati» diversi incidenti nucleari avvenuti nel passato.
Obama
Proprio su questo tema la Tepco - ente di gestione della centrale giapponese di Fukushima - non gode di buona fama per quel che riguarda la tempestività e la chiarezza delle informazioni. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, già nel luglio 2007 un sisma di magnitudo 6,8 danneggiò l'impianto di Kashiwazaki-Karuwa, il più grande del mondo con i suoi sette reattori: il primo giorno la Tepco minimizzò i danni per poi ammettere 24 ore dopo che i progettisti non avevano preso in considerazione l'eventualità di un terremoto così potente.
Giappone
La gestione della crisi, secondo quanto risulta dai dispacci diplomatici statunitensi diffusi dal sito di WikiLeaks, suscitò la forte irritazione del governo di Tokyo, e l'allora premier Shinzo Abe criticò il fatto che i rapporti fossero arrivati tardi: «Le centrali nucleari non possono funzionare senza la fiducia dei cittadini, e la rapidità e la trasparenza dell'informazione sono necessarie per ottenere tale fiducia».
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
Che cosa succede se fonde il nocciolo - Il sistema energetico in ginocchio - Gli scandali Tepco
di Elena Comelli
La crisi nucleare giapponese si sta aggravando. Dopo le esplosioni verificatesi nei reattori 1 e 3 della centrale di Fukushima Daiichi, con relativa fuoriuscita di radioattività, è ora il surriscaldamento del reattore 2 a tenere il mondo con il fiato sospeso.
In questa unità, l'ultima esplosione non ha fatto saltare il tetto come negli altri casi e quindi potrebbe aver danneggiato le strutture interne di contenimento.
L'acqua di mare che viene pompata continuamente per raffreddare il nocciolo, infatti, sparisce a una velocità superiore rispetto ai normali tempi di evaporazione, di conseguenza c'è il sospetto di una perdita dalla camera interna del reattore. L'altra ipotesi è che la temperatura sia talmente alta all'interno da far evaporare l'acqua molto più in fretta del previsto.
L'esplosione è da ricondursi, come negli altri casi, alla tendenza dell'acqua a dividersi in ossigeno e idrogeno, in presenza di metallo. L'idrogeno può esplodere al contatto con l'aria esterna, quando viene sfiatato per diminuire la pressione. Ma da qui a danneggiare la camera interna del reattore, ce ne corre. Il combustibile nucleare è contenuto in un rivestimento, che a sua volta è alloggiato in un cilindro d'acciaio chiamato "vessel". Attorno a questo c'è un'altra struttura blindata di cemento armato di spessore notevole, che resiste anche alle bombe atomiche. Poi c'è una terza barriera, a prova di bomba, che racchiude tutta l'area nucleare nel cemento armato speciale spesso un paio di metri. L'esplosione dell'idrogeno è avvenuta all'esterno di queste tre barriere.
L'azienda elettrica Tepco e l'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica (Nisa) ritengono che le strutture di contenimento del reattore non siano state danneggiate, ma è stato comunque chiesto l'aiuto dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica. Secondo la Nisa, le possibilità di un'estesa fuga di vapore radioattivo dalla centrale sono "estremamente basse", mentre l'Aiea ha per il momento classificato l'incidente di Fukushima al livello 4 della scala Ines (nessuna contaminazione radioattiva dell'ambiente circostante ma danni a cose e persone a diretto contatto con la camera di sicurezza del reattore). La struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima in Giappone «non ha più tenuta stagna» ha dichiarato alla stampa il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), André-Claude Lacoste.
In realtà, dopo l'ultima esplosione questa classificazione non è più corretta, perché sono stati registrati livelli pericolosi di radioattività nel giro di 30 chilometri dalla centrale e picchi anomali anche a Tokyo, a 250 chilometri di distanza, seppure non pericolosi per la salute umana.
Nel cuore del reattore, intanto, la temperatura continua a salire. L'azienda elettrica Tepco ha ammesso che il processo di raffreddamento non si è ancora stabilizzato e quindi le barre di combustibile del reattore 2 sono state esposte per tre volte, con inizio di fusione del nocciolo. Probabilmente anche nelle unità 1 e 3 le barre sono state esposte per un certo tempo. Bisognerebbe sapere quanto tempo è durata l'esposizione per capire se siamo arrivati alla fusione del nocciolo. Questo avviene se il sistema di raffreddamento non riesce a star dietro alle perdite d'acqua dovute all'evaporazione (o altro) e la temperatura all'interno del vessel diventa così alta da danneggiare o disallineare le barre di uranio e grafite spesse un centimetro, che bombardate di neutroni producono calore. La fissione allora diventa incontrollata e nel giro di qualche ora porta alla fusione. "Non possiamo controllare se sta accadendo, ma è probabile", ha detto il capo di gabinetto del governo di Tokyo, Yukio Edano.
Una fusione del nocciolo non è ancora la peggiore delle ipotesi. Nel caso dell'incidente di Three Mile Island, il nocciolo fuso è rimasto all'interno del vessel, senza far danni all'esterno. Con la fusione, però, le barre di uranio possono raggiungere temperature fino a duemila gradi, nel qual caso potrebbero bucare le barriere di contenimento e sprofondare nel terreno, rilasciando nell'ambiente quantità massicce di materiale radioattivo. Questa è la peggiore delle ipotesi. Sarebbe la prima volta nella storia. Per evitarlo, bisogna puntare a riprendere il controllo del processo di raffreddamento, sperando che le barriere di contenimento tengano fino a quando la temperatura nel vessel comincerà a diminuire. E' quello che i tecnici giapponesi stanno cercando di fare.
Fonte link : http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-03-15/corsa-contro-tempo-impedire-140048.shtml
di Elena Comelli
La crisi nucleare giapponese si sta aggravando. Dopo le esplosioni verificatesi nei reattori 1 e 3 della centrale di Fukushima Daiichi, con relativa fuoriuscita di radioattività, è ora il surriscaldamento del reattore 2 a tenere il mondo con il fiato sospeso.
In questa unità, l'ultima esplosione non ha fatto saltare il tetto come negli altri casi e quindi potrebbe aver danneggiato le strutture interne di contenimento.
L'acqua di mare che viene pompata continuamente per raffreddare il nocciolo, infatti, sparisce a una velocità superiore rispetto ai normali tempi di evaporazione, di conseguenza c'è il sospetto di una perdita dalla camera interna del reattore. L'altra ipotesi è che la temperatura sia talmente alta all'interno da far evaporare l'acqua molto più in fretta del previsto.
L'esplosione è da ricondursi, come negli altri casi, alla tendenza dell'acqua a dividersi in ossigeno e idrogeno, in presenza di metallo. L'idrogeno può esplodere al contatto con l'aria esterna, quando viene sfiatato per diminuire la pressione. Ma da qui a danneggiare la camera interna del reattore, ce ne corre. Il combustibile nucleare è contenuto in un rivestimento, che a sua volta è alloggiato in un cilindro d'acciaio chiamato "vessel". Attorno a questo c'è un'altra struttura blindata di cemento armato di spessore notevole, che resiste anche alle bombe atomiche. Poi c'è una terza barriera, a prova di bomba, che racchiude tutta l'area nucleare nel cemento armato speciale spesso un paio di metri. L'esplosione dell'idrogeno è avvenuta all'esterno di queste tre barriere.
L'azienda elettrica Tepco e l'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica (Nisa) ritengono che le strutture di contenimento del reattore non siano state danneggiate, ma è stato comunque chiesto l'aiuto dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica. Secondo la Nisa, le possibilità di un'estesa fuga di vapore radioattivo dalla centrale sono "estremamente basse", mentre l'Aiea ha per il momento classificato l'incidente di Fukushima al livello 4 della scala Ines (nessuna contaminazione radioattiva dell'ambiente circostante ma danni a cose e persone a diretto contatto con la camera di sicurezza del reattore). La struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima in Giappone «non ha più tenuta stagna» ha dichiarato alla stampa il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), André-Claude Lacoste.
In realtà, dopo l'ultima esplosione questa classificazione non è più corretta, perché sono stati registrati livelli pericolosi di radioattività nel giro di 30 chilometri dalla centrale e picchi anomali anche a Tokyo, a 250 chilometri di distanza, seppure non pericolosi per la salute umana.
Nel cuore del reattore, intanto, la temperatura continua a salire. L'azienda elettrica Tepco ha ammesso che il processo di raffreddamento non si è ancora stabilizzato e quindi le barre di combustibile del reattore 2 sono state esposte per tre volte, con inizio di fusione del nocciolo. Probabilmente anche nelle unità 1 e 3 le barre sono state esposte per un certo tempo. Bisognerebbe sapere quanto tempo è durata l'esposizione per capire se siamo arrivati alla fusione del nocciolo. Questo avviene se il sistema di raffreddamento non riesce a star dietro alle perdite d'acqua dovute all'evaporazione (o altro) e la temperatura all'interno del vessel diventa così alta da danneggiare o disallineare le barre di uranio e grafite spesse un centimetro, che bombardate di neutroni producono calore. La fissione allora diventa incontrollata e nel giro di qualche ora porta alla fusione. "Non possiamo controllare se sta accadendo, ma è probabile", ha detto il capo di gabinetto del governo di Tokyo, Yukio Edano.
Una fusione del nocciolo non è ancora la peggiore delle ipotesi. Nel caso dell'incidente di Three Mile Island, il nocciolo fuso è rimasto all'interno del vessel, senza far danni all'esterno. Con la fusione, però, le barre di uranio possono raggiungere temperature fino a duemila gradi, nel qual caso potrebbero bucare le barriere di contenimento e sprofondare nel terreno, rilasciando nell'ambiente quantità massicce di materiale radioattivo. Questa è la peggiore delle ipotesi. Sarebbe la prima volta nella storia. Per evitarlo, bisogna puntare a riprendere il controllo del processo di raffreddamento, sperando che le barriere di contenimento tengano fino a quando la temperatura nel vessel comincerà a diminuire. E' quello che i tecnici giapponesi stanno cercando di fare.
Fonte link : http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-03-15/corsa-contro-tempo-impedire-140048.shtml
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nocciolo quasi fuso
Fukushima, sale il livello di allarme. Nocciolo e' quasi fuso
Situazione simile a Three Mile Island, nel 1979. A 7 giorni dal sisma, 16 mila tra morti e dispersi
18 marzo, 11:35
Il Giappone alza il livello d'allarme alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi (Fukushima n1) da 4 a 5. Lo riferisce l'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare. Ad una settimana dal sisma e con un bilancio di oltre 16 mila tra morti e dispersi, proseguono i tentativi di raffreddare i reattori della centrale: si lavora al sistema elettrico per cercare di rimetterlo in funzione e accelerare il raffreddamento, e non viene esclusa
l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato e seppellirli, come fu fatto a Cernobyl nel 1986.
La Banca centrale decide un'ulteriore iniezione di liquidità nel sistema finanziario per calmare i mercati, mentre il G7 dispone un intervento coordinato sui mercati valutari per scongiurare per Tokyo rischi recessione, borse europee in rialzo.
ESPERTI ITALIA, NOCCIOLO PARZIALMENTE FUSO - Nei reattori 1, 2 e 3 della centrale giapponese di Fukushima n.1 il nocciolo è parzialmente scoperto e parzialmente fuso. I contenitori che racchiudono le barre di combustibile sarebbero invece integri, secondo fonti italiane a diretto contatto con il gestore della centrale di Fukushima 1 (Tepco) e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale. L'entità del danno al momento non è nota. La fusione parziale del nocciolo era avvenuta in passato nell'incidente nella centrale statunitense di Three Mile Island (1979), classificato al livello 5 della scala Ines degli incidenti nucleari.
AIEA, LIVELLO ALLARME FUKUSHIMA DA 4 A 5 - Il Giappone ha alzato il livello d'allarme alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi (Fukushima n1) da 4 a 5. Lo riferisce l'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare.
NON ESCLUSO SEPPELLIMENTO REATTORI NEL CEMENTO - Il Giappone non esclude l'ipotesi di chiudere i reattori atomici danneggiati in 'sarcofaghi' di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto con quello di Cernobyl, in Ucraina, dopo il tragico incidente del 1986. Lo ha affermato un funzionario dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che ha aggiunto che la priorità rimane quella di raffreddare i reattori.
G7,INTERVENTO COORDINATO SU MERCATI VALUTARI - I Paesi del G7 attueranno un "intervento coordinato sui mercati valutari", su richiesta delle autorità giapponesi, "in risposta ai recenti movimenti sul tasso di cambio dello yen associati ai tragici eventi in Giappone". Lo dichiara una nota congiunta dei sette Grandi, diffusa dopo una teleconferenza a cui hanno preso parte i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali.
AMBASCIATA ITALIA A TOKYO RESTA APERTA - Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, a seguito dei tragici eventi in Giappone e nonostante il conseguente potenziale rischio nucleare, ha dato istruzione di mantenere comunque aperta l'Ambasciata d'Italia a Tokyo. Con tale decisione politica il governo italiano intende inviare un segnale di profonda amicizia nei confronti del Giappone, paese amico e membro del G8, cui l'Italia augura di superare con l'abituale coraggio e determinazione il difficile momento attuale e per la cui ripresa l'Italia offre fin da ora il proprio sostegno. Tale scelta è motivata, inoltre, dalla necessità di continuare a garantire la massima efficacia nell'assistenza ai connazionali presenti nella regione metropolitana della capitale giapponese. L'Ambasciatore d'Italia, Vincenzo Petrone, rimane a Tokyo.
OBAMA, RIVEDREMO SICUREZZA NUCLEARE IN USA - Il presidente americano Barack Obama ha detto di avere chiesto una revisione completa degli impianti nucleari Usa alla luce del disastro che ha colpito il Giappone ma ha aggiunto che il nucleare è parte importante del futuro energetico degli Stati Uniti.
PENTAGONO INVIA SQUADRA ESPERTI NUCLEARI - Il Pentagono ha annunciato l'invio a Fukushima di una squadra di nove esperti nucleari militari per aiutare i colleghi giapponesi nell'intervento sui reattori danneggiati. Altri 450 pronti a partitre se necessario.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/03/11/visualizza_new.html_1557212528.html
Situazione simile a Three Mile Island, nel 1979. A 7 giorni dal sisma, 16 mila tra morti e dispersi
18 marzo, 11:35
Il Giappone alza il livello d'allarme alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi (Fukushima n1) da 4 a 5. Lo riferisce l'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare. Ad una settimana dal sisma e con un bilancio di oltre 16 mila tra morti e dispersi, proseguono i tentativi di raffreddare i reattori della centrale: si lavora al sistema elettrico per cercare di rimetterlo in funzione e accelerare il raffreddamento, e non viene esclusa
l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato e seppellirli, come fu fatto a Cernobyl nel 1986.
La Banca centrale decide un'ulteriore iniezione di liquidità nel sistema finanziario per calmare i mercati, mentre il G7 dispone un intervento coordinato sui mercati valutari per scongiurare per Tokyo rischi recessione, borse europee in rialzo.
ESPERTI ITALIA, NOCCIOLO PARZIALMENTE FUSO - Nei reattori 1, 2 e 3 della centrale giapponese di Fukushima n.1 il nocciolo è parzialmente scoperto e parzialmente fuso. I contenitori che racchiudono le barre di combustibile sarebbero invece integri, secondo fonti italiane a diretto contatto con il gestore della centrale di Fukushima 1 (Tepco) e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale. L'entità del danno al momento non è nota. La fusione parziale del nocciolo era avvenuta in passato nell'incidente nella centrale statunitense di Three Mile Island (1979), classificato al livello 5 della scala Ines degli incidenti nucleari.
AIEA, LIVELLO ALLARME FUKUSHIMA DA 4 A 5 - Il Giappone ha alzato il livello d'allarme alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi (Fukushima n1) da 4 a 5. Lo riferisce l'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare.
NON ESCLUSO SEPPELLIMENTO REATTORI NEL CEMENTO - Il Giappone non esclude l'ipotesi di chiudere i reattori atomici danneggiati in 'sarcofaghi' di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto con quello di Cernobyl, in Ucraina, dopo il tragico incidente del 1986. Lo ha affermato un funzionario dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che ha aggiunto che la priorità rimane quella di raffreddare i reattori.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2011-03-16&v=55184&vd=2011-03-16&vc=3[url][/url]
Puntata Agorà di mercoledì mattina sul nucleare molto interessante.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
Albycar ha scritto:http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2011-03-16&v=55184&vd=2011-03-16&vc=3[url][/url]
Puntata Agorà di mercoledì mattina sul nucleare molto interessante.
si molto interessante, peccato M. Hack che quando parla fa rimpiangere di essere venuti al mondo (lo stesso dicasi per R. Castelli)
naturalmente questa è una cosa del tutto personale e non pretendo che altri la pensino come me.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
Mi associo...Alaudae ha scritto:Albycar ha scritto:http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2011-03-16&v=55184&vd=2011-03-16&vc=3[url][/url]
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si molto interessante, peccato M. Hack che quando parla fa rimpiangere di essere venuti al mondo (lo stesso dicasi per R. Castelli)
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verso la catastrofe
Fukushima verso la catastrofe. La situazione dei reattori: danneggiati gli edifici esterni
Nella centrale nucleare giapponese di Fukushima si sta combattendo su due fronti: nel cuore dei reattori 1, 2 e 3, dove il nocciolo è parzialmente fuso, si continua a pompare acqua per ridurre la temperatura e stabilizzare la situazione. Negli edifici dei reattori 3 e 4 si getta acqua sulle piscine in cui viene immagazzinato il combustibile utilizzato e in attesa di essere trasferito. Si lavora intanto per ripristinare l’impianto elettrico che alimenta il sistema di raffreddamento dei reattori, danneggiato dallo tsunami seguito dal terremoto di venerdì scorso, 11 marzo.
Noccioli scoperti: secondo gli ultimi dati disponibili, delle 12,00 (ora giapponese) di ieri, 17 marzo, i misuratori di livello dei reattori 1, 2 e 3 indicavano che i tre noccioli erano scoperti per altezze variabili fra 1,8 e 2,3 metri, a fronte dell’altezza di 4 metri delle barre di combustibile. Non è nota, al momento, la percentuale del combustibile fuso. Alla luce di questa situazione oggi il Giappone ha valutato l’incidente di Fukushima di livello 5, lo stesso della centrale americana di Three Mile Island. Si tratta comunque di una stima perché il livello definitivo sarà stabilito solo al termine dell’indagine sulla dinamica dell’incidente.
Attivo un guscio su tre: i contenitori del combustibile (vessel) sono probabilmente ancora integri; le esplosioni hanno invece compromesso la tenuta dei contenitori secondari, gli involucri di cemento armato che proteggono i vessel. In pratica sono venute meno due delle tre barriere che garantiscono il contenimento del combustibile. Sono infatti parzialmente fuse le stesse barre d’acciaio nelle quali si trovano le pastiglie di combustibile e che rappresentano la prima barriera; è ancora integro il vessel, la seconda barriera; la struttura di contenimento in cemento armato che racchiude il vessel e rappresenta la terza barriera protettiva è danneggiata.
Reattore 1: prosegue l’iniezione di acqua di mare attraverso il sistema antincendio per raffreddare il combustibile, che risulta parzialmente scoperto e parzialmente fuso. L’edificio esterno appare visibilmente danneggiato.
Reattore 2: si continuano a iniettare acqua di mare e boro per raffreddare il combustibile; oggi è stata notata una fuoriuscita di fumo bianco, probabilmente in seguito a liberazione di vapore dalla piscina di stoccaggio. L’edificio esterno è danneggiato.
Reattore 3: prosegue l’iniezione di acqua di mare attraverso il sistema antincendio per raffreddare il combustibile; oggi è stata notata una fuoriuscita di fumo bianco, probabilmente in seguito a liberazione di vapore dalla piscina di stoccaggio. L’edificio esterno è danneggiato.
Reattore 4: oggi è stata notata una fuoriuscita di fumo bianco, probabilmente in seguito a liberazione di vapore dalla piscina di stoccaggio. Qui nel novembre scorso era stato trasferito tutto il combustibile in seguito allo spegnimento del reattore per manutenzione. L’edificio esterno è danneggiato.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/giappone-fukushima-reattore-nucleare-catastrofe-789054/
Nella centrale nucleare giapponese di Fukushima si sta combattendo su due fronti: nel cuore dei reattori 1, 2 e 3, dove il nocciolo è parzialmente fuso, si continua a pompare acqua per ridurre la temperatura e stabilizzare la situazione. Negli edifici dei reattori 3 e 4 si getta acqua sulle piscine in cui viene immagazzinato il combustibile utilizzato e in attesa di essere trasferito. Si lavora intanto per ripristinare l’impianto elettrico che alimenta il sistema di raffreddamento dei reattori, danneggiato dallo tsunami seguito dal terremoto di venerdì scorso, 11 marzo.
Noccioli scoperti: secondo gli ultimi dati disponibili, delle 12,00 (ora giapponese) di ieri, 17 marzo, i misuratori di livello dei reattori 1, 2 e 3 indicavano che i tre noccioli erano scoperti per altezze variabili fra 1,8 e 2,3 metri, a fronte dell’altezza di 4 metri delle barre di combustibile. Non è nota, al momento, la percentuale del combustibile fuso. Alla luce di questa situazione oggi il Giappone ha valutato l’incidente di Fukushima di livello 5, lo stesso della centrale americana di Three Mile Island. Si tratta comunque di una stima perché il livello definitivo sarà stabilito solo al termine dell’indagine sulla dinamica dell’incidente.
Attivo un guscio su tre: i contenitori del combustibile (vessel) sono probabilmente ancora integri; le esplosioni hanno invece compromesso la tenuta dei contenitori secondari, gli involucri di cemento armato che proteggono i vessel. In pratica sono venute meno due delle tre barriere che garantiscono il contenimento del combustibile. Sono infatti parzialmente fuse le stesse barre d’acciaio nelle quali si trovano le pastiglie di combustibile e che rappresentano la prima barriera; è ancora integro il vessel, la seconda barriera; la struttura di contenimento in cemento armato che racchiude il vessel e rappresenta la terza barriera protettiva è danneggiata.
Reattore 1: prosegue l’iniezione di acqua di mare attraverso il sistema antincendio per raffreddare il combustibile, che risulta parzialmente scoperto e parzialmente fuso. L’edificio esterno appare visibilmente danneggiato.
Reattore 2: si continuano a iniettare acqua di mare e boro per raffreddare il combustibile; oggi è stata notata una fuoriuscita di fumo bianco, probabilmente in seguito a liberazione di vapore dalla piscina di stoccaggio. L’edificio esterno è danneggiato.
Reattore 3: prosegue l’iniezione di acqua di mare attraverso il sistema antincendio per raffreddare il combustibile; oggi è stata notata una fuoriuscita di fumo bianco, probabilmente in seguito a liberazione di vapore dalla piscina di stoccaggio. L’edificio esterno è danneggiato.
Reattore 4: oggi è stata notata una fuoriuscita di fumo bianco, probabilmente in seguito a liberazione di vapore dalla piscina di stoccaggio. Qui nel novembre scorso era stato trasferito tutto il combustibile in seguito allo spegnimento del reattore per manutenzione. L’edificio esterno è danneggiato.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
"La nube di Fukushima arriva anche in Italia"
L'esperto: "Non c'è alcun rischio per la popolazione"
FOTO AP
14:00 - La nube radioattiva sprigionatasi dalla centrale nucleare giapponese di Fukushima è "attesa anche sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si rilevano rischi per la popolazione". Ad affermarlo è il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri, che spiega come la dose attesa "dovrebbe essere tra mille e 10mila volte meno di quella che arrivò dopo Chernobyl".
Torri sottolinea come in Italia ad intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque attiva su tutte le regioni italiane. E ad oggi non si rileva nessun segnale di incremento di radioattività, né sull'Italia né sull'Europa".
Ribadendo che la popolazione non corre alcun rischio, Torri spiega come "l'eventuale esposizione sarebbe molto rapida" e come non vi è alcun timore sul fatto che eventuali tracce di radioattività possano sfuggire al controllo: "Con i nostri strumenti - conclude - misuriamo normalmente valori da 10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone. Sono cioè valori bassissimi e pari a 10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".
Fonte : http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/1003929/la-nube-di-fukushima-arriva-anche-in-italia.shtml
L'esperto: "Non c'è alcun rischio per la popolazione"
FOTO AP
14:00 - La nube radioattiva sprigionatasi dalla centrale nucleare giapponese di Fukushima è "attesa anche sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si rilevano rischi per la popolazione". Ad affermarlo è il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri, che spiega come la dose attesa "dovrebbe essere tra mille e 10mila volte meno di quella che arrivò dopo Chernobyl".
Torri sottolinea come in Italia ad intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque attiva su tutte le regioni italiane. E ad oggi non si rileva nessun segnale di incremento di radioattività, né sull'Italia né sull'Europa".
Ribadendo che la popolazione non corre alcun rischio, Torri spiega come "l'eventuale esposizione sarebbe molto rapida" e come non vi è alcun timore sul fatto che eventuali tracce di radioattività possano sfuggire al controllo: "Con i nostri strumenti - conclude - misuriamo normalmente valori da 10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone. Sono cioè valori bassissimi e pari a 10mila volte meno le dosi di radiazione naturale".
Fonte : http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/1003929/la-nube-di-fukushima-arriva-anche-in-italia.shtml
Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
mha',tanto non la racconteranno mai tutta,anche se penso che cmq qui arrivi molto evaporata.
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
"tanto non la racconteranno mai tutta"
capisco che durante il tragitto possa essere "evaporata" in gran parte (ma sarà vero poi?) ma insomma...la nube radioattiva arriva sopra l'Italia quindi, trattandosi dellItalia, nessun pericolo, solo un leggero profumo di gelsomino...
capisco che durante il tragitto possa essere "evaporata" in gran parte (ma sarà vero poi?) ma insomma...la nube radioattiva arriva sopra l'Italia quindi, trattandosi dellItalia, nessun pericolo, solo un leggero profumo di gelsomino...
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Re: Fukushima Daichii - 東京 電力
chi lo sa,io non mene intendo di queste cose ,potrebbe pure essere vero come no
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