Violento sisma in Giappone 8.9
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Marek ha scritto:Devo fare la cerimonia di matrimonio!!!Alaudae ha scritto:Marek ha scritto:azzz....devo andare da quelle parti..prossimamente
devi proprio? se non è per lavoro, lascerei perdere
non me lo sarei mai immaginato! allora farai anche il cronista del forum con tue impressioni e qualche immagine!
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Marek ha scritto:Devo fare la cerimonia di matrimonio!!!Alaudae ha scritto:Marek ha scritto:azzz....devo andare da quelle parti..prossimamente
devi proprio? se non è per lavoro, lascerei perdere
in giappone?? woow fico, se posso una domanda(piu curiosita' ),matrimonio cristiano??
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6 giorni !
Il “miracolo” giapponese parte da un’autostrada: riparata in 6 giorni
Il “miracolo” giapponese parte da una tratto di autostrada. Massacrata dal terremoto, con crepe che somigliano più a voragini e sbalzi tra una lastra e l’altra profondi anche un metro. Questo è quello che vedevano i cittadini della regione del Kanto, nord di Tokyo, l’11 marzo dopo la scossa di 9 gradi Richter.
E quello stesso tratto si presenta completamente rinnovato e perfettamente ricostruito già il 17 marzo scorso, appena 6 giorni dopo il sisma. Uno sforzo compiuto dagli ingegneri e dagli operai della società Nexco che si è occupata dei cantieri. La società spiega sul suo sito che su 20 differenti strade e autostrade, circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto sono già stati riaperti al pubblico.
Non solo, la Nexco in questi giorni è dovuta intervenire più volte per riparare i danni delle scosse di assestamento, non potenti come quella dell’11 mrzo ma abbastanza forti da richiedere un’ulteriore riparazione. “Chiediamo scusa – avvisa la Nexco – se non tutte le aree di servizio sono state riaperte”.
25 marzo 2011 | 09:00
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/giappone-miracolo-autostrada-sei-giorni-797813/
piccolo off-topic ma non ho potuto resistere pensando alla Salerno- Reggio Calabria da anni in manutenzione "straordinaria"
Il “miracolo” giapponese parte da una tratto di autostrada. Massacrata dal terremoto, con crepe che somigliano più a voragini e sbalzi tra una lastra e l’altra profondi anche un metro. Questo è quello che vedevano i cittadini della regione del Kanto, nord di Tokyo, l’11 marzo dopo la scossa di 9 gradi Richter.
E quello stesso tratto si presenta completamente rinnovato e perfettamente ricostruito già il 17 marzo scorso, appena 6 giorni dopo il sisma. Uno sforzo compiuto dagli ingegneri e dagli operai della società Nexco che si è occupata dei cantieri. La società spiega sul suo sito che su 20 differenti strade e autostrade, circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto sono già stati riaperti al pubblico.
Non solo, la Nexco in questi giorni è dovuta intervenire più volte per riparare i danni delle scosse di assestamento, non potenti come quella dell’11 mrzo ma abbastanza forti da richiedere un’ulteriore riparazione. “Chiediamo scusa – avvisa la Nexco – se non tutte le aree di servizio sono state riaperte”.
25 marzo 2011 | 09:00
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/giappone-miracolo-autostrada-sei-giorni-797813/
piccolo off-topic ma non ho potuto resistere pensando alla Salerno- Reggio Calabria da anni in manutenzione "straordinaria"
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
ci sta benissimo nel topic ala grandiosi in 6 giorni
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
cristian ha scritto:ci sta benissimo nel topic ala grandiosi in 6 giorni
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Più che matrimonio ,la festa...e comunque non cristiano....Io credo in me stesso e no nella chiesa...cristian ha scritto:Marek ha scritto:Devo fare la cerimonia di matrimonio!!!Alaudae ha scritto:Marek ha scritto:azzz....devo andare da quelle parti..prossimamente
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in giappone?? woow fico, se posso una domanda(piu curiosita' ),matrimonio cristiano??
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Marek ha scritto:Più che matrimonio ,la festa...e comunque non cristiano....Io credo in me stesso e no nella chiesa...cristian ha scritto:Marek ha scritto:Devo fare la cerimonia di matrimonio!!!Alaudae ha scritto:Marek ha scritto:azzz....devo andare da quelle parti..prossimamente
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in giappone?? woow fico, se posso una domanda(piu curiosita' ),matrimonio cristiano??
idem la curiosita' mi imporrebbe un'altra domanda ma mi fermo per non essere troppo invadente
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Marek ha scritto:Più che matrimonio ,la festa...e comunque non cristiano....Io credo in me stesso e no nella chiesa...cristian ha scritto:Marek ha scritto:Devo fare la cerimonia di matrimonio!!!Alaudae ha scritto:Marek ha scritto:azzz....devo andare da quelle parti..prossimamente
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in giappone?? woow fico, se posso una domanda(piu curiosita' ),matrimonio cristiano??
« Due cose hanno soddisfatto la mia mente con nuova e crescente ammirazione e soggezione e hanno occupato persistentemente il mio pensiero: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me » Immanuel Kant
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Fukushima, allarme disperato da Tokyo: “Radiazioni senza controllo”
PARIGI – ”La situazione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima rimane altamente imprevedibile. Lavoriamo per evitare che non peggiori. Dobbiamo essere estremamente vigilanti”: l’allarme viene dal premier nipponico in persona, Natoto Kan
A due settimane da sisma e dallo tsunami che, lo scorso 11 marzo, hanno devastato il nord-est del Paese provocando più di 10mila vittime accertate e oltre 17mila dispersi, il fiero Giappone è costretto a chinare la testa e ad ammettere di non avere alcun controllo sulle fughe radioattive.
L’operatore della centrale di Fukushima, Tokyp Electric Power (Tecpo), ha ammesso oggi che le operazioni di raffreddamento dei reattori con cannoni ad acqua e i lavori di ripristino delle pompe ad acqua elettriche avanzano lentamente lentamente a causa della pericolosità del sito.
Ieri, 24 marzo, due tecnici sono stati ricoverati in ospedale dopo aver subito una grave esposizione ad acqua con materiale radioattivo pari a 10.000 volte il livello normale presso l’edificio della turbina collegata al reattore n.3, alimentato dal mox, combustibile misto uranio-plutonio. La Tepco ha avvertito inoltre che la vasca del reattore n.3 della centrale, che contiene barre di combustibile, potrebbe essere danneggiato.
Oggi, invece, acqua altamente radioattiva, pari a 10.000 volte i livelli normali, è stata rilevata nei quattro reattori più problematici della centrale. Lo riporta l’agenzia Kyodo, citando la Tepco, secondo cui ci sono vasche di 40-150 cm di profondità con acqua tossica.
Tepco ha reso noto che ha iniziato oggi a riversare acqua dolce nei reattori n.1 e n.3, quelli che hanno mostrato segnali più critici nelle ultime ore, allo scopo di migliorare l’efficienza del raffreddamento, anche se l’acqua radioattiva è stata trovata in entrambi e in quelli n.2 e n.4.
Gli ultimi sforzi per portare sotto controllo i reattori puntano a prevenire che il sale cristallizzato dell’acqua marina finora utilizzata possa corrodere le strutture di contenimento e formare una crosta sulle barre di combustibile, fungendo quasi da isolante rispetto alla circolazione di acqua liscia, diminuendo cosi’ l’effetto del raffreddamento.
La Cnn ha riferito che, secondo Hidehiko Nishiyama, un dirigente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, il livello di radioattività nella vasca di contenimento del reattore 3 di Fukushima è 10mila volte più alto del normale. L’acqua della vasca indica – ha detto Nishiyama – ”una qualche fuga” di radioattività dal ‘nocciolo’ del reattore.
Secondo esperti nucleari americani interpellati dalla CNN, ”è molto probabile” che si sia prodotta nel reattore una rottura ”seria”, e che vi sia una fuga radioattiva nell’acqua della cisterna.
Secondo l”IRSN, l’Istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare, la situazione alla centrale giapponese di Fukushima, ed in particolare ai reattori numero 1, 2 e 3, che non sono stati ancora alimentati, ”resterà precaria ancora per settimane o mesi’‘.
In particolare, è indicato in un comunicato, l’IRSN punta il dito contro ”la presenza massiccia di sale nelle vasche e nella cinta” dei reattori, dopo che ingenti quantità di acqua di mare sono state versate sui reattori per raffreddarli. ”Questo stato di incertezza potrebbe durare settimane o mesi”, scrive l’IRSN, ricordando che ”resta difficile attuare dei sistemi stabili di evacuazione” del calore residuo del combustibile nucleare. Il sale, spiega l’IRSN, puo’ causare la corrosione di alcune parti del reattore o bloccare delle valvole. La cosa e’ ”molto preoccupante”, secondo l’IRSN, per lo stato in cui si trovano i tre reattori.
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/giappone-fukushima-radiazioni-fuori-controllo-798242/
A due settimane da sisma e dallo tsunami che, lo scorso 11 marzo, hanno devastato il nord-est del Paese provocando più di 10mila vittime accertate e oltre 17mila dispersi, il fiero Giappone è costretto a chinare la testa e ad ammettere di non avere alcun controllo sulle fughe radioattive.
L’operatore della centrale di Fukushima, Tokyp Electric Power (Tecpo), ha ammesso oggi che le operazioni di raffreddamento dei reattori con cannoni ad acqua e i lavori di ripristino delle pompe ad acqua elettriche avanzano lentamente lentamente a causa della pericolosità del sito.
Ieri, 24 marzo, due tecnici sono stati ricoverati in ospedale dopo aver subito una grave esposizione ad acqua con materiale radioattivo pari a 10.000 volte il livello normale presso l’edificio della turbina collegata al reattore n.3, alimentato dal mox, combustibile misto uranio-plutonio. La Tepco ha avvertito inoltre che la vasca del reattore n.3 della centrale, che contiene barre di combustibile, potrebbe essere danneggiato.
Oggi, invece, acqua altamente radioattiva, pari a 10.000 volte i livelli normali, è stata rilevata nei quattro reattori più problematici della centrale. Lo riporta l’agenzia Kyodo, citando la Tepco, secondo cui ci sono vasche di 40-150 cm di profondità con acqua tossica.
Tepco ha reso noto che ha iniziato oggi a riversare acqua dolce nei reattori n.1 e n.3, quelli che hanno mostrato segnali più critici nelle ultime ore, allo scopo di migliorare l’efficienza del raffreddamento, anche se l’acqua radioattiva è stata trovata in entrambi e in quelli n.2 e n.4.
Gli ultimi sforzi per portare sotto controllo i reattori puntano a prevenire che il sale cristallizzato dell’acqua marina finora utilizzata possa corrodere le strutture di contenimento e formare una crosta sulle barre di combustibile, fungendo quasi da isolante rispetto alla circolazione di acqua liscia, diminuendo cosi’ l’effetto del raffreddamento.
La Cnn ha riferito che, secondo Hidehiko Nishiyama, un dirigente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, il livello di radioattività nella vasca di contenimento del reattore 3 di Fukushima è 10mila volte più alto del normale. L’acqua della vasca indica – ha detto Nishiyama – ”una qualche fuga” di radioattività dal ‘nocciolo’ del reattore.
Secondo esperti nucleari americani interpellati dalla CNN, ”è molto probabile” che si sia prodotta nel reattore una rottura ”seria”, e che vi sia una fuga radioattiva nell’acqua della cisterna.
Secondo l”IRSN, l’Istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare, la situazione alla centrale giapponese di Fukushima, ed in particolare ai reattori numero 1, 2 e 3, che non sono stati ancora alimentati, ”resterà precaria ancora per settimane o mesi’‘.
In particolare, è indicato in un comunicato, l’IRSN punta il dito contro ”la presenza massiccia di sale nelle vasche e nella cinta” dei reattori, dopo che ingenti quantità di acqua di mare sono state versate sui reattori per raffreddarli. ”Questo stato di incertezza potrebbe durare settimane o mesi”, scrive l’IRSN, ricordando che ”resta difficile attuare dei sistemi stabili di evacuazione” del calore residuo del combustibile nucleare. Il sale, spiega l’IRSN, puo’ causare la corrosione di alcune parti del reattore o bloccare delle valvole. La cosa e’ ”molto preoccupante”, secondo l’IRSN, per lo stato in cui si trovano i tre reattori.
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
sisma mag. 4,6
EDIS Number: EQ-20110327-193338-JP Common Alerting Protocol
Magnitude: 4.6
Mercalli scale: 4
Date-Time [UTC]: 27 March, 2011 at 07:10:05 UTC
Local Date/Time: Sunday, March 27, 2011 at 07:10 in the moorning at epicenter
Location: 38° 6.000, 144° 9.600
Depth: 30 km (18.64 miles)
Region: Asia
Country: Japan
Distances: 227.0 km (141.05 miles) of Sakihama,
Source: EMSC
Generated Tsunami: Not or no data!
Damage: Not or not data!
Additional information (Radius of 100 km)
Nuclear facilities: There are no nuclear facilities nearby the epicenter.
Airport(s): There are no airport(s) nearby the epicenter.
Volcanoes: None volcano in the 100-kilometer radius.
RSOE EDIS
EDIS Number: EQ-20110327-193338-JP Common Alerting Protocol
Magnitude: 4.6
Mercalli scale: 4
Date-Time [UTC]: 27 March, 2011 at 07:10:05 UTC
Local Date/Time: Sunday, March 27, 2011 at 07:10 in the moorning at epicenter
Location: 38° 6.000, 144° 9.600
Depth: 30 km (18.64 miles)
Region: Asia
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Distances: 227.0 km (141.05 miles) of Sakihama,
Source: EMSC
Generated Tsunami: Not or no data!
Damage: Not or not data!
Additional information (Radius of 100 km)
Nuclear facilities: There are no nuclear facilities nearby the epicenter.
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
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Region NEAR EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 13:27:32.4 UTC
Location 38.98 N ; 142.97 E
Depth 10 km
Distances 158 km NE Ishinomaki (pop 117,233 ; local time 22:27:32.4 2011-03-28)
99 km E Kamaishi (pop 43,107 ; local time 22:27:32.4 2011-03-28)
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Magnitude mb 4.8
Region OFF EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 13:22:59.0 UTC
Location 38.56 N ; 144.82 E
Depth 10 km
Distances 308 km E Ishinomaki (pop 117,233 ; local time 22:22:59.9 2011-03-28)
265 km E Kamaishi (pop 43,107 ; local time 22:22:59.9 2011-03-28)
Global view
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USGS/NEIC Denver, USA
---------------------------------------------------------------------------------
Magnitude mb 5.4
Region NEAR EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 11:18:44.0 UTC
Location 38.83 N ; 142.93 E
Depth 22 km
Distances 149 km E Ishinomaki (pop 117,233 ; local time 20:18:44.7 2011-03-28)
102 km SE Kamaishi (pop 43,107 ; local time 20:18:44.7 2011-03-28)
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USGS/NEIC Denver, USA
--------------------------------------------------------------------------------
Magnitude mb 4.6
Region OFF EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 10:40:49.0 UTC
Location 35.61 N ; 143.45 E
Depth 2 km
Distances 273 km SE Hitachi (pop 186,307 ; local time 19:40:49.3 2011-03-28)
239 km E Choshi (pop 75,650 ; local time 19:40:49.3 2011-03-28)
Global view
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USGS/NEIC Denver, USA
http://www.emsc-csem.org/index.php?page=home#2w
Region NEAR EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 13:27:32.4 UTC
Location 38.98 N ; 142.97 E
Depth 10 km
Distances 158 km NE Ishinomaki (pop 117,233 ; local time 22:27:32.4 2011-03-28)
99 km E Kamaishi (pop 43,107 ; local time 22:27:32.4 2011-03-28)
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Source parameters not yet reviewed by a seismologist
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USGS/NEIC Denver, USA
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Magnitude mb 4.8
Region OFF EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 13:22:59.0 UTC
Location 38.56 N ; 144.82 E
Depth 10 km
Distances 308 km E Ishinomaki (pop 117,233 ; local time 22:22:59.9 2011-03-28)
265 km E Kamaishi (pop 43,107 ; local time 22:22:59.9 2011-03-28)
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Magnitude mb 5.4
Region NEAR EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 11:18:44.0 UTC
Location 38.83 N ; 142.93 E
Depth 22 km
Distances 149 km E Ishinomaki (pop 117,233 ; local time 20:18:44.7 2011-03-28)
102 km SE Kamaishi (pop 43,107 ; local time 20:18:44.7 2011-03-28)
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USGS/NEIC Denver, USA
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Magnitude mb 4.6
Region OFF EAST COAST OF HONSHU, JAPAN
Date time 2011-03-28 10:40:49.0 UTC
Location 35.61 N ; 143.45 E
Depth 2 km
Distances 273 km SE Hitachi (pop 186,307 ; local time 19:40:49.3 2011-03-28)
239 km E Choshi (pop 75,650 ; local time 19:40:49.3 2011-03-28)
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
A Fukushima le radiazioni superano di decine di migliaia di volte quelle che erano nell’aria ad Hiroshima
Il dottor Chris Busby ha verificato quest’oggi in una email, che tre vasche di contenimento per il combustibile nucleare esaurito, sono state completamente spazzate via.
Questo porta i livelli di radiazione approssimativi a 24.000 Hiroshima x 3 cioè ci sono 72.000 volte le radiazioni che erano nell’aria dopo lo sgancio della prima bomba atomica. Ricordate, queste sono solo le radiazioni che provengono dalle vasche di raffreddamento. La fuga di radiazioni dai reattori è un’altra storia.
Abbiamo ora la possibilità di valutare le dinamiche dell’incidente nucleare (per non dire disastro) avvenuto a Fukushima. È ormai chiaro che siamo stati tutti ingannati dalle autorità giapponesi, dall’AIEA, dai gruppi internazionali pro nucleare ma soprattutto dagli esperti che sono stati chiamati dai media internazionali e nulla hanno fatto che confonderci sempre di più. Abbiamo sentito pareri da esperti nucleari della Chatham House (portavoce del NWO) e da persone come il Prof. Gerry Thomas dell’Imperial College di Londra.
Tutti continuano a giocare su questa catastrofe senza rendersi conto delle implicazioni che tale catastrofe ha e avrà sulla salute umana, utilizzando metodi antiquati per calcolare le potenziali vittime. Solo quando si ascolteranno persone come il Dr. Chris Busby si arriveranno a capire i veri effetti della contaminazione da ingestione di materiale radioattivo (aka dell’uranio impoverito).
Fonte originale: rense.com / Fonte: neovitruvian.wordpress.com
http://www.ecplanet.com/node/2390
Il dottor Chris Busby ha verificato quest’oggi in una email, che tre vasche di contenimento per il combustibile nucleare esaurito, sono state completamente spazzate via.
Questo porta i livelli di radiazione approssimativi a 24.000 Hiroshima x 3 cioè ci sono 72.000 volte le radiazioni che erano nell’aria dopo lo sgancio della prima bomba atomica. Ricordate, queste sono solo le radiazioni che provengono dalle vasche di raffreddamento. La fuga di radiazioni dai reattori è un’altra storia.
Abbiamo ora la possibilità di valutare le dinamiche dell’incidente nucleare (per non dire disastro) avvenuto a Fukushima. È ormai chiaro che siamo stati tutti ingannati dalle autorità giapponesi, dall’AIEA, dai gruppi internazionali pro nucleare ma soprattutto dagli esperti che sono stati chiamati dai media internazionali e nulla hanno fatto che confonderci sempre di più. Abbiamo sentito pareri da esperti nucleari della Chatham House (portavoce del NWO) e da persone come il Prof. Gerry Thomas dell’Imperial College di Londra.
Tutti continuano a giocare su questa catastrofe senza rendersi conto delle implicazioni che tale catastrofe ha e avrà sulla salute umana, utilizzando metodi antiquati per calcolare le potenziali vittime. Solo quando si ascolteranno persone come il Dr. Chris Busby si arriveranno a capire i veri effetti della contaminazione da ingestione di materiale radioattivo (aka dell’uranio impoverito).
Fonte originale: rense.com / Fonte: neovitruvian.wordpress.com
http://www.ecplanet.com/node/2390
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Giappone: Lloyd's fa strane operazioni finanziarie prima del terremoto. Merito di un veggente?
Evidentemente alla Lloyd's hanno assunto un veggente e pochi giorni prima grazie a questo veggente sapevano del terremoto e cosi tutti a comprare azioni Lloyd's! Oltre miliardi di azioni Lloyd's passano di mano pochi giorni prima del terremoto. Incredibile storia che si inserisce tra atlantismo italiano tutti schierati a favore di una guerra in Libia e ...leggete....
La Libia alla BP, Total e Chevron, l'ENI è fuori. A Roma tutti contenti. Pappata la Fiat, ora vanno per Finmeccanica e Fincantieri. Westerwelle: “Nessun soldato tedesco combatterà in Libia” (vedi qui). La veggenza della Lloyd's.
Nel giorno del suo compleanno 150 l’Italia viene amputata del potere di avere una politica esterna autonoma nel Mediterraneo, non nella sua ampiezza totale, persino sul pianerottolo con l’inquilino dirimpetto. La ciliegina sulla torta è amara. L’ENI perde le concessioni a favore della British Petroleum (BP), Total, Chevron e Shell. Scacciati da una delle tre aree in cui si continuano a scoprire risorse energetiche o nuovi giacimenti. Congiuntamente all’Iran ed il Venezuela. All’Italia viene negata la funzione storica di ponte europeo verso l’Africa ed il Medioriente, e pure lo spazio di manovra per un’autonoma politica energetica, volta a garantire l’autosufficienza attraverso una propria impresa multinazionale, parzialmente statale.
Quel che un mese fa era un putch militare interno per assicurarsi il controllo dei giacimenti della Libia, divenuto poi un golpe fallito, ha preso finalmente le sembianze di una manovra separatista infruttuosa. Per andare a buon fine, gli sponsor “occulti” di Francia, Inghilterra e Stati Uniti devono sporcarsi le mani con un intervento diretto. Opportuno riflettere sul perché la Germania si defila e dice nein. Siamo tornati ai tempi dell’invasione anglo-francese dell’Egitto, dopo la nazionalizzazione del canale di Suez.
Con una differenza, allora si edificava l’autonomia energetica, con un Enrico Mattei di già in intesa con il Fronte di liberazione algerino. Oggi deve consegnare gli aeroporti per l’aggressione ad un Paese con cui vige un freschissimo trattato d’amicizia, e con cui è in affari contanti e sonanti. Con buona pace di tutti gli umano-interventisti, è solo l’antipasto, poiché gli anglosax esigeranno sempre di più, e puntano alla rottura dell’accordo con la Russia per il gasodotto South stream. L’Italia si coinvolge in un’avventura neo-coloniale, accetta la spartizione e/o l’annientamento della Libia, ricevendo il premio di potersi riscaldare con merce comprata alla concorrenza. Dovrà stracciare anche l’accordo con i russi? La Germania procede indisturbata con il progetto di forniture dirette di idrocarburi dalla Russia.
Oggi, la classe dirigente politica, l’apparato mediatico da cui dipende, con la balbuzie del settore privato, è “stretta a coorte” per la riduzione del Paese ad un minimalismo a tutto tondo, o ad un massimalismo atlantista che non appartenne neppure a De Gasperi. Ammiccano impudicamente come signurine alla baldanza dei suoi scippatori. Consoliamoci, anche la scalcagnata carrozza dell'Unione Europea confessa urbi et orbi che è senza cocchieri e senza mappa. Peggio, è nelle mani improvvide di una “commissione” e in quelle rapaci della Banca Europea.
Si sa che gli inglesi sono nemici dell’unificazione europea, eterni cavalli di Troia di Washington, ma oggi le élites dirigenti italiane subiscono impotenti le iniziative sanzionatorie di un Paese in serio affanno, con i conti in forte disordine, disperato al punto che scalpita scompostamente per risarcirsi con la ricchezza concreta dell’oro nero (mica le bubbole cartacee della City e di Wall street). Con il disastro della Luisiana, la British Petroleum è parecchio malconcia, e dopo il “disastro perfetto” del Giappone anche i Lloyds annaspano e cercano liquidità.
La veggenza della Lloyd's
La tragedia a catena del Giappone, il successivo Tzunami ha provocato fin’ora migliaia di morti. Si ignorano gli sviluppi futuri, anche se non si fatica ad immaginare le disastrose conseguenze legate alla fuga di radioattività. Eppure c’è chi è felice e contento e si sta fregando le mani per gli enormi affari che ne deriveranno: il settore delle assicurazioni, apparentemente il più danneggiato da questa tragedia, dato che le assicurazioni sono chiamate a rimborsare varie decine di miliardi.
In Giappone è obbligatorio assicurare tutti gli immobili non solo contro incendi, furti ed altre devianze dell’uomo, ma anche contro imprevedibili disastri naturali, come terremoti e tsunami: quindi migliaia di case e centri urbani distrutti, e miliardi da rimborsare. Di fronte a disastri naturali di tali proporzioni, per le assicurazioni sembrerebbe aprirsi il baratro del fallimento. Invece, come ha dimostrato la storia, è subito dopo il verificarsi di disastri naturali di proporzioni cosi gigantesche che aumentano i profitti delle imprese assicuratrici. Dopo la catastrofe dell’uragano katrina negli Stati Uniti, Munich Re, la più grande multinazionale del settore riassicurazioni, sei mesi dopo quella tragedia, era cresciuta del 25%. La seconda impresa mondiale del settore, la svizzera Swiss Reinsurance Co., nello stesso periodo crebbe del 14%; la AML, la maggiore assicuratrice londinese, del gruppo Lloyd’s, sei mesi successivi a Katrina era cresciuta del 49%.
I big delle assicurazioni e riassicurazioni si rafforzano e traggono energia dalle tragedia, non il contrario. Katrina è stata una tragedia immane, costata alle compagnie assicuratrici rimborsi per 62,2 miliardi di dollari. Malgrado queste cifre da capogiro, che potrebbero far pensare a grandi fallimenti, in realtà le compagnie –nonostante i megarimborsi– si rifanno con premi assicurativi fortemente accresciuti. La tragedia è propizia come null’altra cosa al business. È l’aumento dei premi per assicurare immobili di fronte a tragedie del genere, che a livello mondiale permette alle compagnie assicuratrici di fare grandi guadagni.
In Giappone, a fronte di risarcimenti plurimiliardari per le decine di migliaia di immobili distrutti ci saranno decine di milioni di immobili costretti a pagare premi assicurativi molto più cari. Il guadagno per le compagnie di assicurazioni è assicurato e molti analisti prevedono una boccata di ossigeno per imprese coinvolte nella crisi economica mondiale.
A questo punto dobbiamo evidenziare qualcosa di inquietante, molto inquietante, avvenuto prima del terremoto del Giappone, a detta di alcuni arrivato come una provvidenziale manna dal cielo, a salvare le compagnie di assicurazioni e riassicurazioni.
La Lloyd’s è tra le più importanti compagnie del mondo ed ha come principale base operativa un paese in profonda crisi economica, qual’è il Regno Unito. Le sue azioni, quotate alla borsa di Londra, dopo aver raggiunto un valore massimo a 824,82 sterline nel corso della seduta borsistica del 3 di maggio del 2002, sono progressivamente scese, fino a toccare il minimo a 33,0 sterline il 21 gennaio del 2009.
Successivamente si rivitalizzarono parzialmente, risalendo fino a 125 sterline nel corso di quello stesso anno 2009. Nell’autunno del 2009 conservavano ancora un valore di circa 100 sterline, dopo di che una nuova caduta, che ha coinvolto tutto il settore. I Lloyd’s hanno raggiunto una quotazione di 100 sterline l’ultima volta il 23 di ottobre del 2009. Da allora non solo non sono mai più riuscite a oltrepassare quota cento, ma nel corso di tutto il 2010 non sono mai andate oltre un valore medio di 50/60 sterline; solamente nel mese di settembre del 2010 hanno avuto valori superati a 70, arrivando a 79,15 il 21 settembre.
Nel semestre precedente al terremoto del Giappone le Lloyd venivano scambiate mediamente a 60 sterline. Il volume, ossia la quantità di azioni vendute e comprate giornalmente nell’ultimo anno è stato di circa 150/200 milioni. Ogni giorno, dunque venivano scambiate non più di 200 milioni di azioni Lloyd’s; molto raramente si sono raggiunte punte superiori e solo in isolati casi hanno superato i 600 e perfino 700 milioni di azioni scambiate nel corso di una giornata.
Improvvisamente, pochi giorni prima del terremoto ed esattamente il 25 febbraio, il volume di azioni della Lloyd’s scambiate supera i 4,2 miliardi di pezzi, ed il prezzo aumenta nel corso di quella giornata dalle 62,50 sterline iniziali fino a 91,95 sterline.
Un repentino apprezzamento di quasi il 50%; nel corso di quella stessa seduta il prezzo ritorna alla media degli ultimi mesi, praticamente attorno alle 60 sterline. In sostanza, quel giorno si sono scambiate le azioni che generalmente si cambiano in un mese ed oltre.
La domanda ovviamente è molto inquietante: perché una attenzione così grande verso questa impresa di assicurazioni? Perché pochi giorni prima di uno dei più devastanti terremoti della storia, c’è stato uno megascambio di azioni della Lloyd’s così inusuale? Imponderabili variabili di un mercato volubile e capriccioso? Veggenza o sesto e settimo senso degli affari?
Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo alle quotazioni della Lloyd's della borsa di Londra. Nello screenshot, preso alle ore 11:37 del 18/03/2011, si riportano i dati della Lloyd’s degli ultimi giorni.
Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo al grafico delle quotazioni dell’ultimo mese della Lloyd Banking Group della borsa di Londra. Lo screenshot è del 18/03/2011, ore 11.47 ed emerge chiaramente l’inusuale aumento di compravendita di azioni Lloyd’s il 25 febbraio.
Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo al grafico delle quotazioni dell’ultimo anno della Lloyd Banking Group della borsa di Londra. Lo screenshot è del 18/03/2011, ore 11.48. Anche in questo grafico, emerge chiaramente il volume spropositato delle azioni scambiate il 25 febbraio scorso.
Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo al grafico delle quotazioni della Lloyd dal maggio 2000 ad oggi. Lo screenshot è del 18/03/2011, ore 11.48. Emerge sempre e chiaramente il volume spropositato delle azioni scambiate il 25 febbraio scorso.
Autori: Tito Pulsinelli e Attilio Folliero / Fonte: attiliofolliero.blogspot.com / Ripreso da: nexusedizioni.it
http://www.ecplanet.com/node/2385
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Giappone: territorio 2,5 metri verso Est
Il sisma ha spostato la superficie del Paese
30 marzo, 16:43
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - La superficie del Giappone e' stata 'strappata' e spostata di circa 2,5 metri verso Est dal sisma dell'11 marzo. La misura, analizzata da un gruppo italiano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicata dall'Agenzia Spaziale Europea, e' la piu' precisa di quelle rese note. 'La costa orientale della piu' grande isola del Giappone, Honsu, si e' spostata verso Est e si e' abbassata, mentre e' avvenuta una deformazione minore verso Ovest',ha detto il coordinatore Stramondo.
Il sisma ha spostato la superficie del Paese
30 marzo, 16:43
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - La superficie del Giappone e' stata 'strappata' e spostata di circa 2,5 metri verso Est dal sisma dell'11 marzo. La misura, analizzata da un gruppo italiano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicata dall'Agenzia Spaziale Europea, e' la piu' precisa di quelle rese note. 'La costa orientale della piu' grande isola del Giappone, Honsu, si e' spostata verso Est e si e' abbassata, mentre e' avvenuta una deformazione minore verso Ovest',ha detto il coordinatore Stramondo.
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
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http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=216292
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
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Location: 35° 25.200, 143° 6.000
Depth: 10 km (6.21 miles)
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EQ-20110403-194026-JP Common Alerting Protocol
Magnitude: 5.3
Mercalli scale: 5
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Location: 37° 42.000, 141° 25.800
Depth: 60 km (37.28 miles)
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Magnitude: 5.1
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Location: 37° 4.200, 142° 0.600
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Giappone: torna l'incubo del terremoto
Scossa di magnitudo 7,4. Rientra l'allarme tsunami. Fukushima, tecnici evacuati.
Una forte scossa di terremoto si è registrata in Giappone con epicentro nella prefettura di Miyagi, dove è stato lanciato e poi revocato un allarme tsunami.
La scossa è stata registrata alle 23:34 ora locale (le 16:34 ora italiana). Il terremoto, di 7,4 di magnitudo, è stato localizzato a largo delle coste di Honshu, a 40 chilometri di profondità, e a circa 144 chilometri da Fukushima, epicentro, l'11 marzo scorso, di un terremoto di magnitudo 9. La Nhk, la tv pubblica giapponese, quando era scattata l' allerta per un nuovo maremoto aveva esortato la popolazione «ad allontanarsi dal mare e a salire su colline o su postazioni più in alto». Nessun dato anomalo è stato registrato presso la centrale nucleare di Fukushima Daini dopo il terremoto che ha scosso il nord est del Giappone.
Lo ha reso noto il gestore, la Tepco, citata dall’ agenzia di stampa Kyodo. La Tepco sta effettuando comunque una serie di controlli. I tecnici al lavoro presso la centrale nucleare di Fukushima n.1 sono stati allontanati per motivi precauzionali. Lo riferisce la tv pubblica Nhk.
I danni finora segnalati per il sisma, la peggiore replica dall' 11 marzo, sono limitati. Molta la paura. Nuovi disagi per il ripetersi di black-out in diverse città, tra cui Sendai, la principale della prefettura di Miyagi. Segnalate interruzioni all' erogazione dell'elettricità anche nelle prefetture di Ibaraki, Yamagata, Iwate, Aomori. Chiuse anche alcune autostrade. Il primo ministro Naoto Kan s'è riunito con i suoi collaboratori nel Kantei, l'ufficio del premier, per verificare quale sia la situazione. "Faremo una dettagliata verifica della situazione", ha detto ai giornalisti.
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/396966/
http://apocalisselaica.net/varie/attualita-cultura-satira-e-umorismo/giappone-torna-l-incubo-del-terremoto
Scossa di magnitudo 7,4. Rientra l'allarme tsunami. Fukushima, tecnici evacuati.
Una forte scossa di terremoto si è registrata in Giappone con epicentro nella prefettura di Miyagi, dove è stato lanciato e poi revocato un allarme tsunami.
La scossa è stata registrata alle 23:34 ora locale (le 16:34 ora italiana). Il terremoto, di 7,4 di magnitudo, è stato localizzato a largo delle coste di Honshu, a 40 chilometri di profondità, e a circa 144 chilometri da Fukushima, epicentro, l'11 marzo scorso, di un terremoto di magnitudo 9. La Nhk, la tv pubblica giapponese, quando era scattata l' allerta per un nuovo maremoto aveva esortato la popolazione «ad allontanarsi dal mare e a salire su colline o su postazioni più in alto». Nessun dato anomalo è stato registrato presso la centrale nucleare di Fukushima Daini dopo il terremoto che ha scosso il nord est del Giappone.
Lo ha reso noto il gestore, la Tepco, citata dall’ agenzia di stampa Kyodo. La Tepco sta effettuando comunque una serie di controlli. I tecnici al lavoro presso la centrale nucleare di Fukushima n.1 sono stati allontanati per motivi precauzionali. Lo riferisce la tv pubblica Nhk.
I danni finora segnalati per il sisma, la peggiore replica dall' 11 marzo, sono limitati. Molta la paura. Nuovi disagi per il ripetersi di black-out in diverse città, tra cui Sendai, la principale della prefettura di Miyagi. Segnalate interruzioni all' erogazione dell'elettricità anche nelle prefetture di Ibaraki, Yamagata, Iwate, Aomori. Chiuse anche alcune autostrade. Il primo ministro Naoto Kan s'è riunito con i suoi collaboratori nel Kantei, l'ufficio del premier, per verificare quale sia la situazione. "Faremo una dettagliata verifica della situazione", ha detto ai giornalisti.
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/396966/
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
Terremoto in Giappone, tre morti. Perdita di acqua radioattiva dalla centrale di Onagawa
TOKYO – Tre persone sono morte e oltre 100 sono ferite nel potente sisma di magnitudo 7.4 registrato ieri, 7 aprile, nel nordest del Giappone, con epicentro nella prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica la Nhk.
Citando l’Agenzia per la gestione delle catastrofi, la Nhk ha parlato di una donna di 63 con problemi respiratori e di due uomini, uno di 79 e un altro di 85 anni, della prefettura di Miyagi,mentre il bilancio dei feriti ammonterebbe ad un centinaio.
L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto che nessuna centrale del nordest del Giappone interessata dal sisma aveva subito danni e lo stesso personale di Fukushima n.1 era stato brevemente allontanato a titolo precauzionale per l’atteso arrivo di un’onda anomala di non meglio precisata entità, prima del ritorno alle attività programmate.
Circa 3,6 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimasti senza elettricità. Terremoto e tsunami dell’11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale.
Perdite d’acqua sono state rilevate dalla centrale di nucleare di Onagawa (prefettura di Miyagi) a seguito del terremoto di ieri. Lo ha detto la tv pubblica Nhk che, citando il gestore Tohoku Electric, ha aggiunto che non sono stati segnalati cambi nei livelli di radioattività.
Le perdite di acqua finora rilevate sarebbero 8-9, in prevalenza generate dalle vasche di raffreddamento del combustibile spento dei reattori n.1 e 2, con un potenziale quindi di radioattività. Tuttavia, il gestore Tohoku ha precisato che non c’è stato alcun cambiamento dei livelli di radiazioni all’esterno dell’ impianto.
L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto non ci sono stati danni alla centrale di Fukushima n.1, dove il personale era stato brevemente allontanato subito dopo la scossa, nell’ incertezza sulla reale entità dell’allarme tsunami, prima del ritorno alle attività programmate. Oltre 3 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimaste senza elettricità. Terremoto e tsunami dell’11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale.
Il terremoto ha però causato blackout a impianti già fermi o di riprocessamento del combustibile nucleare esaurito nelle prefetture di Miyagi e Aomori, attivando i generatori di riserva. All’impianto di Onagawa (Miyagi), già sospeso, due unità su tre di alimentazione esterna non sono entrate in funzione, mentre l’elettricità è stata interrotta al reattore n.1, fermo per manutenzione, della centrale di Higashidori (Aomori), richiedendo l’attivazione dei generatori di riserva, ha spiegato l’operatore Tohoku Electric Power. A Rokkasho, prefettura di Aomori, l’alimentazione esterna è stata interrotta alla struttura di riprocessamento del combustibile nucleare esaurito della Japan Nuclear Fuel.
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/giappone-terremoto-sisma-nuclerae-oganawa-814393/
TOKYO – Tre persone sono morte e oltre 100 sono ferite nel potente sisma di magnitudo 7.4 registrato ieri, 7 aprile, nel nordest del Giappone, con epicentro nella prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica la Nhk.
Citando l’Agenzia per la gestione delle catastrofi, la Nhk ha parlato di una donna di 63 con problemi respiratori e di due uomini, uno di 79 e un altro di 85 anni, della prefettura di Miyagi,mentre il bilancio dei feriti ammonterebbe ad un centinaio.
L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto che nessuna centrale del nordest del Giappone interessata dal sisma aveva subito danni e lo stesso personale di Fukushima n.1 era stato brevemente allontanato a titolo precauzionale per l’atteso arrivo di un’onda anomala di non meglio precisata entità, prima del ritorno alle attività programmate.
Circa 3,6 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimasti senza elettricità. Terremoto e tsunami dell’11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale.
Perdite d’acqua sono state rilevate dalla centrale di nucleare di Onagawa (prefettura di Miyagi) a seguito del terremoto di ieri. Lo ha detto la tv pubblica Nhk che, citando il gestore Tohoku Electric, ha aggiunto che non sono stati segnalati cambi nei livelli di radioattività.
Le perdite di acqua finora rilevate sarebbero 8-9, in prevalenza generate dalle vasche di raffreddamento del combustibile spento dei reattori n.1 e 2, con un potenziale quindi di radioattività. Tuttavia, il gestore Tohoku ha precisato che non c’è stato alcun cambiamento dei livelli di radiazioni all’esterno dell’ impianto.
L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto non ci sono stati danni alla centrale di Fukushima n.1, dove il personale era stato brevemente allontanato subito dopo la scossa, nell’ incertezza sulla reale entità dell’allarme tsunami, prima del ritorno alle attività programmate. Oltre 3 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimaste senza elettricità. Terremoto e tsunami dell’11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale.
Il terremoto ha però causato blackout a impianti già fermi o di riprocessamento del combustibile nucleare esaurito nelle prefetture di Miyagi e Aomori, attivando i generatori di riserva. All’impianto di Onagawa (Miyagi), già sospeso, due unità su tre di alimentazione esterna non sono entrate in funzione, mentre l’elettricità è stata interrotta al reattore n.1, fermo per manutenzione, della centrale di Higashidori (Aomori), richiedendo l’attivazione dei generatori di riserva, ha spiegato l’operatore Tohoku Electric Power. A Rokkasho, prefettura di Aomori, l’alimentazione esterna è stata interrotta alla struttura di riprocessamento del combustibile nucleare esaurito della Japan Nuclear Fuel.
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I resti dello tsunami minacciano la vita dell'oceano Pacifico
Auto, camion, case intere (circa duecentomila)
e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare
Tutto ciò che non è affondato in seguito alla spaventosa onda di tsunami che l'undici marzo scorso ha colpito le coste nord-orientali del Giappone, ora galleggia nelle acque dell'Oceano Pacifico. Automobili, camion, barche capovolte, persino alcune case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare, risucchiati dalla forza terrificante dell'onda formatasi a seguito del sisma. E ora viaggiano verso la West Coast statunitense seminando preoccupazione riguardo all’impatto che avranno in termini di inquinamento e di minaccia alla vita marina.
PARTICOLARE RACCAPRICCIANTE - Secondo l'eminente oceanografo statunitense Curtis Ebbesmeyer è probabile che, confusi nell'enorme massa di detriti, raggiungano le coste americane anche parti del corpo delle migliaia di persone perite nel disastro naturale nipponico. In particolare Ebbesmeyer, che per anni ha studiato il movimento dei relitti marini, sottolinea come sia altamente probabile che a spiaggiarsi, oltre i detriti, siano anche i piedi dei cadaveri dispersi nell'oceano. Questo in ragione del fatto che mentre le altre parti del corpo verranno presumibilmente distrutte dalla permanenza in acqua, i piedi, ma solo quelli chiusi nelle scarpe da ginnastica, continueranno a galleggiare.
PERICOLO PER LA NAVIGAZIONE - La Settima Flotta della Marina militare americana, che ha individuato l'enorme massa galleggiante, ritiene che i relitti rappresentino un serio problema per la navigazione: "E' davvero difficile muoversi in mezzo a tutta quella roba - ha detto il sottotenente Vernon Dennis - e, considerando che le imbarcazioni si muovono grazie alle eliche, le reti da pesca e gli altri detriti rappresentano una chiara minaccia. Provare ad attraversare questi ostacoli non ha senso poiché causerebbe soltanto nuovi relitti, vale a dire i natanti danneggiati".
UNO, DUE O TRE ANNI - A parere degli esperti i primi resti dello tsunami raggiungeranno la West Coast entro un anno, sospinti dalle correnti che vanno verso gli stati di Washington, dell'Oregon e della California. In seguito i detriti si indirizzeranno verso le Hawaii, per poi ritornare verso l'Asia impiegando sei anni, seguendo il Vortice sub-tropicale del Nord Pacifico (un sistema formato da quattro correnti oceaniche principali che occupa la maggior parte dell'Oceano Pacifico settentrionale). Le previsioni degli scienziati americani sostengono che i primi residui, come barche da pesca e tutto ciò che non assorbe acqua, raggiungeranno gli Usa entro un anno, mentre il legname e gli oggetti domestici navigheranno per due o tre anni prima di spiaggiarsi. "Alcuni oggetti si distruggeranno nel tragitto - ha dichiarato Luca Centurioni, ricercatore dello Scripps Institution of Oceanography della University of California di San Diego - molti mancheranno le nostre coste e proseguiranno verso il Golfo dell'Alaska. Tutti i detriti che non arriveranno qui, molto probabilmente finiranno nella Great Pacific Garbage Patch (lo sterminato accumulo di rifiuti formatosi a partire dagli anni Cinquanta che si stima occupi stabilmente tra lo 0.41 e il 5.6 per cento dell'intero Pacifico).
PERICOLO RADIOATTIVO - A seguito della fuoriuscita di materiale radioattivo dalle centrali di Fukushima, alcuni dei relitti potrebbero risultare contaminati, ma secondo James Hevezi, presidente dell'American College of Radiology Commission on Medical Physics, «il rischio è molto basso, poiché quando raggiungeranno le coste americane il grado di radioattività degli oggetti dovrebbe essere insignificante».
Emanuela Di Pasqua
08 aprile 2011
http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_08/tsunami-mare-dipasqua_d1576b58-61d4-11e0-870c-93568f8e57cb.shtml
e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare
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PARTICOLARE RACCAPRICCIANTE - Secondo l'eminente oceanografo statunitense Curtis Ebbesmeyer è probabile che, confusi nell'enorme massa di detriti, raggiungano le coste americane anche parti del corpo delle migliaia di persone perite nel disastro naturale nipponico. In particolare Ebbesmeyer, che per anni ha studiato il movimento dei relitti marini, sottolinea come sia altamente probabile che a spiaggiarsi, oltre i detriti, siano anche i piedi dei cadaveri dispersi nell'oceano. Questo in ragione del fatto che mentre le altre parti del corpo verranno presumibilmente distrutte dalla permanenza in acqua, i piedi, ma solo quelli chiusi nelle scarpe da ginnastica, continueranno a galleggiare.
PERICOLO PER LA NAVIGAZIONE - La Settima Flotta della Marina militare americana, che ha individuato l'enorme massa galleggiante, ritiene che i relitti rappresentino un serio problema per la navigazione: "E' davvero difficile muoversi in mezzo a tutta quella roba - ha detto il sottotenente Vernon Dennis - e, considerando che le imbarcazioni si muovono grazie alle eliche, le reti da pesca e gli altri detriti rappresentano una chiara minaccia. Provare ad attraversare questi ostacoli non ha senso poiché causerebbe soltanto nuovi relitti, vale a dire i natanti danneggiati".
UNO, DUE O TRE ANNI - A parere degli esperti i primi resti dello tsunami raggiungeranno la West Coast entro un anno, sospinti dalle correnti che vanno verso gli stati di Washington, dell'Oregon e della California. In seguito i detriti si indirizzeranno verso le Hawaii, per poi ritornare verso l'Asia impiegando sei anni, seguendo il Vortice sub-tropicale del Nord Pacifico (un sistema formato da quattro correnti oceaniche principali che occupa la maggior parte dell'Oceano Pacifico settentrionale). Le previsioni degli scienziati americani sostengono che i primi residui, come barche da pesca e tutto ciò che non assorbe acqua, raggiungeranno gli Usa entro un anno, mentre il legname e gli oggetti domestici navigheranno per due o tre anni prima di spiaggiarsi. "Alcuni oggetti si distruggeranno nel tragitto - ha dichiarato Luca Centurioni, ricercatore dello Scripps Institution of Oceanography della University of California di San Diego - molti mancheranno le nostre coste e proseguiranno verso il Golfo dell'Alaska. Tutti i detriti che non arriveranno qui, molto probabilmente finiranno nella Great Pacific Garbage Patch (lo sterminato accumulo di rifiuti formatosi a partire dagli anni Cinquanta che si stima occupi stabilmente tra lo 0.41 e il 5.6 per cento dell'intero Pacifico).
PERICOLO RADIOATTIVO - A seguito della fuoriuscita di materiale radioattivo dalle centrali di Fukushima, alcuni dei relitti potrebbero risultare contaminati, ma secondo James Hevezi, presidente dell'American College of Radiology Commission on Medical Physics, «il rischio è molto basso, poiché quando raggiungeranno le coste americane il grado di radioattività degli oggetti dovrebbe essere insignificante».
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
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Date time 2011-04-11 08:16:16.0 UTC
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Region EASTERN HONSHU, JAPAN
Date time 2011-04-11 08:26:38.0 UTC
Location 37.21 N ; 140.31 E
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
non si placa eh!!!!
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Re: Violento sisma in Giappone 8.9
cristian ha scritto:non si placa eh!!!!
pare proprio di no, chissà cos'ha in mente!!??
non dimentichiamoci dell'ipotesi HAARP
nel qual caso..chissà cos'hanno in mente!!??
non dimentichiamoci che oggi, guarda caso, è l'11 aprile! di nuovo l'11!
e manca esattamente un mese all'11 maggio, data prevista da Bendandi per il terremoto di Roma
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