Antardide ei misteri della foresta pluviale
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Antardide ei misteri della foresta pluviale
Circa 100 milioni di anni fa, l'Antartide non era il deserto di ghiaccio che conosciamo, ma una distesa verde e rigogliosa di piante.
A quel tempo, la calotta polare antartica era del tutto sciolta, e il polo sud non era altro che una foresta pluviale popolata da animali, dinosauri inclusi. Un vero e proprio clima sub-tropicale in cui, per diversi mesi all'anno, regnava la quasi oscurità.
Per scoprire i segreti di questa antica foresta pluviale oggi tramutatasi in un deserto di ghiaccio, Jane Francis, dell'Università di Leeds, ha speso gli ultimi 10 anni in Antartide a raccogliere fossili di piante.
"Credo che l'idea che l'Antartide fosse un tempo una foresta sia assolutamente allucinante" dice la Francis. "Diamo per scontato che l'Antartie sia sempre stato un deserto ghiacciato, ma la calotta di ghiaccio è apparsa solo recentemente nella storia geologica".
Alcuni dei fossili di piante più interessanti, e che ci mostrano come fosse vasta ed estesa la foresta antartica, sono stati trovati sulle Montagne Transantartiche, e consistono in foglie e rametti di faggio datati a 3-5 milioni di anni fa, un periodo relativamente molto recente se si parla di tempi geologici.
Questi fossili mostrano che una vera foresta tropicale è esistita quando i livelli di anidride carbonica nell'atmosfera erano più elevati di quelli attuali, e la Terra era sotto l'effetto di un enorme effetto serra globale.
"Se si va indietro di 100 milioni di anni, l'Antartide era ricoperta da una lussureggiante foresta pluviale simile a quelle che si possono trovare oggi in Nuova Zelanda" spiega Vanessa Bowman, collega della Francis. "Troviamo comunemente interi tronchi fossilizzati che devono provenire da alberi davvero grandi".
Una delle caratteristiche più bizzarre di questa foresta polare era il regime luminoso a cui era sottoposta: notte per tutto l'inverno, e luce per tutta l'estate.
Questo regime ha costretto le piante ad adattarsi a lunghi periodi di oscurità in cui il cibo scarseggiava per via dell'impossibilità di compiere la fotosintesi.
"Durante questi prolungati periodi di calda oscurità invernale, gli alberi consumavano le loro riserve di cibo" spiega David Beerling, professore dell'Università di Sheffield.
Beerling ha studiato come alcune piante si siano potute adattare all'ambiente antartico di qualche milione di anni fa. Una di queste piante è il ginkgo, un vero e proprio fossile vivente le cui origini risalirebbero a circa 250 milioni di anni fa.
"Quello che abbiamo fatto è stato far crescere questi alberi in serre oscurate in cui abbiamo potuto simulare le condizioni luminose dell'Antartide. Abbiamo inoltre aumentato temperatura e la concentrazione di anidride carbonica per farle combaciare con le antiche condizioni di crescita".
Gli esperimenti di Beerling hanno dimostrato come gli alberi possano adattarsi molto bene a queste condizioni. Durante l'inverno, impossibilitati ad effettuare la fotosintesi per via dell'oscurità, consumavano le riserve di cibo accumulate durante l'estate, periodo in cui potevano eseguire processi fotosintetici per ben 24 ore al giorno. "Abbiamo scoperto che gli alberi producevano così tanto cibo durante l'estate...da causare un rallentamento della fotosintesi. Come risultato, non potevano sfruttare completamente la fotosintesi durante le lunghe estati calde".
Ma uno degli aspetti più interesanti dell'Antartide di milioni di anni fa è il fatto che i dinosauri si adattarono perfettamente alle condizioni bizzarre della foresta pluviale polare. Thomas Rich, del Victoria Museum australiano, ha speso gli ultimi 20 anni a portare alla luce fossili di dinosari nell'Australia meridionale, regione posizionata giusto ad est della costa antartica circa 100 milioni di anni fa, e direttamente connessa con il polo sud.
"Il solo scheletro di dinosauro che abbiamo trovato appartiene al Laellynasaurus. Quello che è veramente insolito in questa specie è il cranio. Indica che l'animale aveva lobi ottici allargati". Questo suggerisce che i dinosauri polari potrebbero aver posseduto una visione notturna molto sviluppata, ed essersi adattati alla perfezione ai lunghi periodi di oscurità.
Il clima del sistema antartico sta velocemente cambiando, scaldandosi sempre più ogni anno che passa. Ritornerà l'antica foresta pluviale dove ora ci sono chilometri di ghiaccio? Nessuno può dirlo con certezza, anche per via del fatto che mancano i collegamenti tra Antartide e resto del mondo che, milioni di anni fa, consentirono a specie animali e vegetali di spostarsi verso la penisola. Di certo, l'Antartide custodisce ancora numerosissimi segreti sul suo passato tropicale, segreti che progressivamente stanno venendo alla luce.
http://www.ditadifulmine.com/2011/02/antartide-i-misteri-dellantica-foresta.html
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