Calamità in Europa (e dintorni)
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terremoto di Roma dell'11 maggio 2011?
Niente altro che una leggenda metropolitana: la paura di un terremoto devastante che potrebbe colpire Roma l'11 maggio 2011 sta montando su Internet in un tam tam di voci, ma non ha alcun fondamento scientifico.
''Non c'e' alcun elemento scientifico che ci permette di azzardare una simile previsione: e' una pura e semplice leggenda metropolitana che sta montando nel web e, purtroppo, anche nelle scuole'', rileva il direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell'universita' di Roma La Sapienza, Gabriele Scarascia Mugnozza.
''Il territorio del Comune di Roma - osserva - non e' un'area ad elevata pericolosita' sismica'' e ''terremoti devastanti con epicentro a Roma non si sono mai verificati in epoca storica, ne' si possono verificare''.
Come risulta dalla ''Classificazione Sismica del Lazio'' messa a punto dalla Regione, a Roma si possono risentire gli effetti di terremoti che avvengono in due aree: quella dei Colli Albani (a circa 20 km dalla citta') dove i terremoti possono raggiungere la magnitudo massima di 4-5 gradi, e quella dell'Appennino abruzzese (a circa 100 chilometri dalla citta'), dove i terremoti possono raggiungere la magnitudo 7.
Inoltre, mentre i terremoti che si originano nell'area dei Colli Albani hanno tempi di ritorno brevi (mesi o anni), i piu' forti hanno cadenze molto piu' lunghe, almeno di secoli.
Alla luce delle attuali conoscenze in fatto di terremoti, la convinzione di poterli prevedere ''e' una chimera'', osserva Scarascia Mugnozza.
A preoccupare, aggiunge, ''e' un quadro fatto di superstizione, creduloneria, poca conoscenza e, soprattutto, scarsissima 'cultura geologica' in un Paese in cui terremoti, frane, alluvioni ed eruzioni vulcaniche sono presenti nelle cronache quotidiane''.
Anzi, conclude, ''paradossalmente e scriteriatamente, l'insegnamento delle geoscienze e della geografia e' sempre piu' ridotto ed e' ormai quasi scomparso dai programmi scolastici''.
fonte ANSA
http://mysterium.blogosfere.it/2011/03/il-terremoto-di-roma-dell11-maggio-2011-una-bufala-una-semplice-leggenda-metropolitana-secondo-gli-e.html
''Non c'e' alcun elemento scientifico che ci permette di azzardare una simile previsione: e' una pura e semplice leggenda metropolitana che sta montando nel web e, purtroppo, anche nelle scuole'', rileva il direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell'universita' di Roma La Sapienza, Gabriele Scarascia Mugnozza.
''Il territorio del Comune di Roma - osserva - non e' un'area ad elevata pericolosita' sismica'' e ''terremoti devastanti con epicentro a Roma non si sono mai verificati in epoca storica, ne' si possono verificare''.
Come risulta dalla ''Classificazione Sismica del Lazio'' messa a punto dalla Regione, a Roma si possono risentire gli effetti di terremoti che avvengono in due aree: quella dei Colli Albani (a circa 20 km dalla citta') dove i terremoti possono raggiungere la magnitudo massima di 4-5 gradi, e quella dell'Appennino abruzzese (a circa 100 chilometri dalla citta'), dove i terremoti possono raggiungere la magnitudo 7.
Inoltre, mentre i terremoti che si originano nell'area dei Colli Albani hanno tempi di ritorno brevi (mesi o anni), i piu' forti hanno cadenze molto piu' lunghe, almeno di secoli.
Alla luce delle attuali conoscenze in fatto di terremoti, la convinzione di poterli prevedere ''e' una chimera'', osserva Scarascia Mugnozza.
A preoccupare, aggiunge, ''e' un quadro fatto di superstizione, creduloneria, poca conoscenza e, soprattutto, scarsissima 'cultura geologica' in un Paese in cui terremoti, frane, alluvioni ed eruzioni vulcaniche sono presenti nelle cronache quotidiane''.
Anzi, conclude, ''paradossalmente e scriteriatamente, l'insegnamento delle geoscienze e della geografia e' sempre piu' ridotto ed e' ormai quasi scomparso dai programmi scolastici''.
fonte ANSA
http://mysterium.blogosfere.it/2011/03/il-terremoto-di-roma-dell11-maggio-2011-una-bufala-una-semplice-leggenda-metropolitana-secondo-gli-e.html
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
sta diventando una leggenda come quello che dovrebbe succedere in america.aspettiamo anche in questo caso manca poco.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Forte sisma in Grecia, sentito in Italia
01 Aprile 2011 16:36 ESTERI
(ANSA) - ROMA - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.1, con epicentro in mare, è stata registrata alle 15.29 di oggi al largo della Grecia, con epicentro 60 chilometri a nord dell'estremità orientale dell'isola di Creta. La scossa è stata rilevata in Italia dagli strumenti della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica ed è stata avvertita lievemente anche in alcuni comuni di Puglia, Basilicata e Sicilia. In Italia non sono segnalati danni. Il sisma e' stato avvertito anche in Egitto.
01 Aprile 2011 16:36 ESTERI
(ANSA) - ROMA - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.1, con epicentro in mare, è stata registrata alle 15.29 di oggi al largo della Grecia, con epicentro 60 chilometri a nord dell'estremità orientale dell'isola di Creta. La scossa è stata rilevata in Italia dagli strumenti della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica ed è stata avvertita lievemente anche in alcuni comuni di Puglia, Basilicata e Sicilia. In Italia non sono segnalati danni. Il sisma e' stato avvertito anche in Egitto.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Alaudae ha scritto:Forte sisma in Grecia, sentito in Italia
01 Aprile 2011 16:36 ESTERI
(ANSA) - ROMA - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.1, con epicentro in mare, è stata registrata alle 15.29 di oggi al largo della Grecia, con epicentro 60 chilometri a nord dell'estremità orientale dell'isola di Creta. La scossa è stata rilevata in Italia dagli strumenti della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica ed è stata avvertita lievemente anche in alcuni comuni di Puglia, Basilicata e Sicilia. In Italia non sono segnalati danni. Il sisma e' stato avvertito anche in Egitto.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
cristian ha scritto:Alaudae ha scritto:Forte sisma in Grecia, sentito in Italia
01 Aprile 2011 16:36 ESTERI
(ANSA) - ROMA - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.1, con epicentro in mare, è stata registrata alle 15.29 di oggi al largo della Grecia, con epicentro 60 chilometri a nord dell'estremità orientale dell'isola di Creta. La scossa è stata rilevata in Italia dagli strumenti della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica ed è stata avvertita lievemente anche in alcuni comuni di Puglia, Basilicata e Sicilia. In Italia non sono segnalati danni. Il sisma e' stato avvertito anche in Egitto.
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6,1 comincia ad essere una scossa importante
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Germania: tempesta di sabbia in autostrada, almeno 10 morti e 60 feriti
MILANO - Un evento senza precedenti, almeno per la Germania. Oltre 40 veicoli sono rimasti coinvolti in un incidente a catena, causato da una tempesta di sabbia, sull'autostrada A19 nei pressi di Rostock, nel Mecklemburgo Pomerania, est della Germania: diversi automobilisti - almeno 10 secondo il quotidiano tedesco Bild - hanno perso la vita, mentre i feriti sarebbero almeno 60 di cui 30 gravi.
INCENDIO - Un camion che trasportava merci pericolose ha preso fuoco e le fiamme si sono propagate ad altri veicoli, mentre molti automobilisti erano rimasti intrappolati nelle lamiere contorte. La tragedia si è consumata quando un fortissimo vento ha sollevato una tempesta di sabbia all'altezza del villaggio di Kavelstorf, lungo l'autostrada a quattro corsie che collega Rostock a Berlino. Con la visibilità ridotta a meno di 50 metri si è prodotta una collisione a catena di 17 auto e tre camion diretti a Rostock, mentre altre 23 vetture si sono tamponate sulla carreggiata opposta. L'autostrada è stata chiusa a tempo indeterminato, mentre almeno 30 feriti gravi sono stati ricoverati negli ospedali della zona. Da settimane il Meclemburgo è colpito da un'inusuale siccità e nei prossimi giorni la bassa pressione «Joachim» rischia di provocare nuove tempeste di vento.
http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_08/germania-tempesta-sabbia-autostrada-morti_3c1e8622-61f0-11e0-870c-93568f8e57cb.shtml
Un'immagine del rogo sull'autostrada A19 nei pressi di Rostock
INCENDIO - Un camion che trasportava merci pericolose ha preso fuoco e le fiamme si sono propagate ad altri veicoli, mentre molti automobilisti erano rimasti intrappolati nelle lamiere contorte. La tragedia si è consumata quando un fortissimo vento ha sollevato una tempesta di sabbia all'altezza del villaggio di Kavelstorf, lungo l'autostrada a quattro corsie che collega Rostock a Berlino. Con la visibilità ridotta a meno di 50 metri si è prodotta una collisione a catena di 17 auto e tre camion diretti a Rostock, mentre altre 23 vetture si sono tamponate sulla carreggiata opposta. L'autostrada è stata chiusa a tempo indeterminato, mentre almeno 30 feriti gravi sono stati ricoverati negli ospedali della zona. Da settimane il Meclemburgo è colpito da un'inusuale siccità e nei prossimi giorni la bassa pressione «Joachim» rischia di provocare nuove tempeste di vento.
http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_08/germania-tempesta-sabbia-autostrada-morti_3c1e8622-61f0-11e0-870c-93568f8e57cb.shtml
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Terremoto a Roma, impossibile prevederlo
INGV risponde sul sito alle domande sulla previsione del sisma dell'11 maggio
ROMA - Non c'e' nessun elemento scientificamente fondato per dire che a Roma ci sara' un terremoto il prossimo 11 maggio. In generale, anche se tutta l'Italia e' a rischio sismico, ''Roma ha una pericolosita' sismica modesta'': cosi' i sismologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rispondono alle tante domande che stanno ricevendo in questi giorni sulla previsione del terremoto dell'11 maggio a Roma. D'altro canto, rilevano, dall'analisi delle carte di Raffaele Bendandi (l'autodidatta, morto nel '79 e vissuto a Faenza, al quale la previsione e' stata attribuita) ''non emerge nessuna previsione di un eventuale sisma a Roma per l'11 maggio di quest'anno''. ''Roma - spiegano gli esperti dell'Ingv - e' ubicata piuttosto ai margini della zona a maggiore sismicita' della penisola e quindi ha una pericolosita' sismica modesta. A parte piccoli terremoti locali molto rari, risente dei terremoti dell'Appennino centrale e di quelli dei Colli Albani, che sono meno forti''.
Va detto comunque, aggiungono, che ''la probabilita' che avvenga un forte terremoto in Italia centrale in un qualunque giorno dell'anno e' bassa, ma non e' nulla''. E' solo una credenza popolare quella secondo cui Roma non e' a rischio di terremoti per il suo sottosuolo e' pieno di cavita': ha origine da antiche teorie di Aristotele e Plinio il Vecchio, secondo cui i terremoti erano causati dai gas sotterranei e che le cavita' nel sottosuolo di Roma lasciassero uscire i gas all'esterno allentando la pressione. Altrettanto aleatori sono i principi su cui si basa la teoria di Bendandi, costruita su presunte forze generate dagli allineamenti di pianeti, Sole e Luna. Lo stesso Ingv sta collaborando alla sistemazione dei numerosi appunti di Bendandi (non ha mai pubblicato le sue teorie su riviste scientifiche) in collaborazione con l'istituzione culturale ''La Bendandiana''.
Prevedere i terremoti sulla base dei movimenti degli astri, osserva l'Ingv, non ha basi scientifiche perche' ''le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono piccole rispetto alle forze interne, quelle determinate dallo spostamento delle placche''. Ad oggi, infine, ''non e' possible prevedere i terremoti'' perche' la complessita' dei fenomeni che li generano non lo permette. ''Si possono pero' fare delle previsioni probabilistiche, cioe' si puo' stimare la probabilita' che si verifichi un terremoto di una certa magnitudo, in un determinato intervallo di tempo e in una certa area''.
fonte ansa
INGV risponde sul sito alle domande sulla previsione del sisma dell'11 maggio
ROMA - Non c'e' nessun elemento scientificamente fondato per dire che a Roma ci sara' un terremoto il prossimo 11 maggio. In generale, anche se tutta l'Italia e' a rischio sismico, ''Roma ha una pericolosita' sismica modesta'': cosi' i sismologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rispondono alle tante domande che stanno ricevendo in questi giorni sulla previsione del terremoto dell'11 maggio a Roma. D'altro canto, rilevano, dall'analisi delle carte di Raffaele Bendandi (l'autodidatta, morto nel '79 e vissuto a Faenza, al quale la previsione e' stata attribuita) ''non emerge nessuna previsione di un eventuale sisma a Roma per l'11 maggio di quest'anno''. ''Roma - spiegano gli esperti dell'Ingv - e' ubicata piuttosto ai margini della zona a maggiore sismicita' della penisola e quindi ha una pericolosita' sismica modesta. A parte piccoli terremoti locali molto rari, risente dei terremoti dell'Appennino centrale e di quelli dei Colli Albani, che sono meno forti''.
Va detto comunque, aggiungono, che ''la probabilita' che avvenga un forte terremoto in Italia centrale in un qualunque giorno dell'anno e' bassa, ma non e' nulla''. E' solo una credenza popolare quella secondo cui Roma non e' a rischio di terremoti per il suo sottosuolo e' pieno di cavita': ha origine da antiche teorie di Aristotele e Plinio il Vecchio, secondo cui i terremoti erano causati dai gas sotterranei e che le cavita' nel sottosuolo di Roma lasciassero uscire i gas all'esterno allentando la pressione. Altrettanto aleatori sono i principi su cui si basa la teoria di Bendandi, costruita su presunte forze generate dagli allineamenti di pianeti, Sole e Luna. Lo stesso Ingv sta collaborando alla sistemazione dei numerosi appunti di Bendandi (non ha mai pubblicato le sue teorie su riviste scientifiche) in collaborazione con l'istituzione culturale ''La Bendandiana''.
Prevedere i terremoti sulla base dei movimenti degli astri, osserva l'Ingv, non ha basi scientifiche perche' ''le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono piccole rispetto alle forze interne, quelle determinate dallo spostamento delle placche''. Ad oggi, infine, ''non e' possible prevedere i terremoti'' perche' la complessita' dei fenomeni che li generano non lo permette. ''Si possono pero' fare delle previsioni probabilistiche, cioe' si puo' stimare la probabilita' che si verifichi un terremoto di una certa magnitudo, in un determinato intervallo di tempo e in una certa area''.
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Terremoto tra Perugia, Arezzo e Pesaro
(ANSA) - ROMA, 24 APR - Una lieve scossa sismica è stata avvertita dalla popolazione tra le province di Perugia, Arezzo e Pesaro Urbino. Le località prossime all'epicentro sono S.Giustino (PG), S.Sepolcro (AR) e Borgo Pace (PU). Lo comunica la Protezione civile. Dalle verifiche effettuate non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'evento sismico si è verificato alle ore 9,10 con magnitudo 3.3.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
non dimentichiamoci del terremoto previsto da Bendandi per l'11 (ancora l'11 !) maggio prossimo a Roma
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
comunque, se non ricordo male, è stato un terremoto a far crollare la metà del Colosseo..
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
da questa parte del pianeta Chernobil
dall'altra Fukushima...cosa chiedere di più?
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
dimenticavi la enorme chiazza di petrolio nel golfo di mexico...
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Marek ha scritto:dimenticavi la enorme chiazza di petrolio nel golfo di mexico...
rimedio subito:
ed inoltre questo video di RSOE EDIS: http://hisz.rsoe.hu/alertmap/
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Vulcano Islanda: ceneri erano pericolose
Studio, corretto bloccare voli durante fasi peggiori di eruzione
(ANSA) - ROMA, 26 APR - La decisione di chiudere gli spazi aerei durante le fasi peggiori dell'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull era giustificata. Lo dice uno studio pubblicato dalla rivista Pnas, secondo cui le polveri sprigionate erano molto pericolose. Confrontando le polveri durante la fase esplosiva dell'eruzione, iniziata il 10 marzo, con quelle di una normale eruzione, nel primo caso il 20% della cenere era formata da particelle al di sotto dei 10 micrometri; normalmente non superano il 2%.
Studio, corretto bloccare voli durante fasi peggiori di eruzione
(ANSA) - ROMA, 26 APR - La decisione di chiudere gli spazi aerei durante le fasi peggiori dell'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull era giustificata. Lo dice uno studio pubblicato dalla rivista Pnas, secondo cui le polveri sprigionate erano molto pericolose. Confrontando le polveri durante la fase esplosiva dell'eruzione, iniziata il 10 marzo, con quelle di una normale eruzione, nel primo caso il 20% della cenere era formata da particelle al di sotto dei 10 micrometri; normalmente non superano il 2%.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Magnitude mb 5.2
Region DODECANESE ISLANDS, GREECE
Date time 2011-05-08 06:50:23.0 UTC
Location 36.67 N ; 27.26 E
Depth 2 km
Distances 142 km S Aydin (pop 163,022 ; local time 09:50:23.6 2011-05-08)
25 km S Kos (pop 19,244 ; local time 09:50:23.6 2011-05-08)
16 km SE Kardámaina (pop 1,926 ; local time 09:50:23.6 2011-05-08)
Global view
Source parameters reviewed by a seismologist
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=220704
Region DODECANESE ISLANDS, GREECE
Date time 2011-05-08 06:50:23.0 UTC
Location 36.67 N ; 27.26 E
Depth 2 km
Distances 142 km S Aydin (pop 163,022 ; local time 09:50:23.6 2011-05-08)
25 km S Kos (pop 19,244 ; local time 09:50:23.6 2011-05-08)
16 km SE Kardámaina (pop 1,926 ; local time 09:50:23.6 2011-05-08)
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http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=220704
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Terremoto a Roma: appuntamento all'Ingv per scoprire i misteri della teoria Bendandi
Sale l’attesa per il fatidico e catastrofico 11 maggio che vorrebbe Roma rasa al suolo. E, in previsione di tale data l’Ingv, l’Istituto di geofisica e vulcanologia, che in Italia si occupa dei terremoti, sta organizzando un interessante Open Day durante il quale si discuterà sulla fondatezza o meno di queste previsioni.Oggi, presso la sede romana dell'Istituto durante una conferenza stampa sarùà presentato l'evento, rispondendo anche ad alcuni quesiti sulla teoria Bendandi e la sua corretta interpretazione. Inoltre, online è disponibile una pagina dove si forniscono informazioni scientifiche e le smentite alla previsione di Raffaele Bendandi, il sismologo autodidatta che avrebbe predetto il terremoto devastante di Roma.
L’Open day organizzato dall’Ingv si terrà a Roma mercoledì 11 maggio nella sede dell’ente. Proprio il giorno del sisma. Si tratterà di una giornata informativa sui terremoti. Il pubblico sarà chiamato a partecipare essendo, le porte dell’istituto, aperte al pubblico per incontri con i ricercatori, visite alla sala di monitoraggio e visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e sul campo magnetico terrestre.
Nel comunicato che rende noto l’evento, si legge: “La comunità scientifica è oggi più che mai convinta che ci si può difendere dai terremoti solo con le tre parole chiave: conoscenza, previsione ed educazione. Approfittiamo dell’elevata attenzione dovuta a questa presunta previsione del Bendandi per illustrare la dimensione del problema terremoti in Italia e nel mondo e il contributo della ricerca sismologica nella mitigazione del rischio sismico in Italia”.
La teoria di Bendandi. Il dossier reso ormai pubblico dagli esperti è volto a chiarire le teorie del sismologo e a ricercarne elementi di fondatezza. La sua teoria si basa sull’idea che ci sia un diretto collegamento tra i terremoti e l'attività dei pianeti. In modo simile alla Luna che influenza le maree, l'allineamento planetario condizionerebbe quindi i fenomeni sismici.
Ma la teoria di Bendandi non convince gli addetti ai lavori perché non individua un epicentro, bensì un’area che potrebbe venir colpita. Bisogna dar atto che alcuni importanti sismi furono predetti, come quello che colpì il centro America nel 1923 e la penisola balcanica nel 1924; infine, tra gli altri, sembra fosse stato predetto anche il terremoto del Friuli del 1976. Tra la carte dello studioso, sono stati trovati degli appunti che concentravano l’attenzione sull’11 marzo, la data che la nostra memoria ricorda per i terribili effetti che ancora oggi il Giappone patisce.
Nonostante gli sforzi, i sismologi continuano imperterriti ad affermare che è praticamente impossibile prevedere i terremoti scientificamente. E c’è chi dichiara che, tra gli appunti di Bendandi, non sia stato trovato nessun riferimento al sisma che sconvolgerà Roma. A puntualizzare è soprattutto la presidenza dell’istituzione culturale dedicata al sismologo, “La Bendandiana”.
Dunque, la domanda: “Roma è a rischio sismico?” rimane aperta e campo fertile per risposte che si rincorrono a suon di smentite ed affermazioni. Quel che è certo è il grado di modesta sismicità che coinvolge l’area dei Castelli romani che si riflette sulla capitale. Ma l’ipotesi di far coincidere l’epicentro con la città eterna è molto remota.
Federica Vitale http://www.nextme.it/rubriche/misteri/2043-ingv-terremoto-roma-bendandi-open-day
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Spettacolari congiunzioni planetarie in maggio
allora, a proposito dell'equazione di Bendandi "allineamento pianeti - terremoto":
Durante tutto il mese di maggio, il balletto di Giove, Marte, Mercurio e Venere nel cielo dell’alba
Per tutto il mese di maggio quattro pianeti (Mercurio, Venere, Marte e Giove) daranno spettacolo sopra l’orizzonte est-nordest poco prima del sorgere del Sole. Il 1° maggio Marte si troverà (in un sistema di riferimento altazimutale) 22′ a nordest di Giove; l’11 Venere transiterà 45′ a sudest di Giove, con Mercurio 1,5° più in basso; il 22 Mercurio, Venere e Marte si troveranno raggruppati in un raggio di 1,2°.
Ovviamente i pianeti non si mostreranno così vividi e contrastati rispetto al fondo cielo come mostrato nelle illustrazioni (intervallate di due giorni) , ma in assenza di foschia saranno comunque perfettamente osservabili in un binocolo (che li conterrà abbondantemente tutti nel campo) o in un telescopio a bassi ingrandimenti.
Le mutevoli posizioni di Venere, Mercurio, Marte e Giove durante il mese di maggio. Le illustrazioni rappresentano il cielo dell'alba in condizioni di orizzonte sgombro e buon seeing
http://www.coelum.com/appuntamenti/cielo-del-mese/spettacolari-congiunzioni-di-pianeti
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
io ho sentito ieri da un giornalista che bendandi non ha mai scritto da nessuna parte che sarebbe dovuto succedere un terremoto a roma e che hanno messo in giro questa storia per screditare il suo nome ,che invece in precedenza ne aveva previsti molti(ovviamente non con precisione di luogo esatto e potenza terremoto come gia sappiamo essere quasi impossibile),cosa vvi risulta??? per quanto riguarda i pianeti oggi allineamento giusto??
cristian- Staff misteri
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Mercoledì 11 Maggio 2011, 13:44
Terremoto a Roma: tutti i precedenti e tutta la 'fuffa' del catastrofismo .
Il devastante terremoto a Roma dell'11 maggio 2011 e' solo l'ultima previsione di un lunghissimo elenco che risale a oltre mille anni fa, da quando qualcuno affermo' che il mondo sarebbe finito il 31 dicembre 999, ossia ''mille anni dopo la nascita di Cristo''.
A raccoglierne una buona parte e' stato Antonio Meloni, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Allineamenti di pianeti e calcoli complicatissimi sono all'origine di quasi tutte le previsioni, come quella fatta dagli astronomi Johann Staffler e Jakob Pflaumen, secondo i quali nel 1524 una sorta di diluvio universale avrebbe causato la fine del mondo.
Il 18 giugno 1836 era il giorno della fine del mondo per John Wesley, mentre i calcoli del predicatore battista William Miller indicavano il 1843, poi corretto di anno in anno da fino al 1849, quando il religioso mori'. I calcoli basati sulle misure delle piramidi hanno fissato la data dell'Apocalisse nel 1881, poi nel 1936 e quindi nel 1953.
Altre anni candidati per la fine del mondo sono stati il 1914, 1918, 1925, 1947 e 1967. Una previsione fatta nel 1832 dai testimoni di Geova indicava il 1975 come l'ultimo anno della Terra.
Il boom del catastrofismo e' arrivato nel 1982, quando una serie di libri ha annunciato disastri in seguito ad un allineamento planetario. Il 1999 e' stato un altro candidato alla fine del mondo, mentre il 2000 la catastrofe ha avuto un sapore hi-tech, con l'attesa del Millennium Bug, ossia una falla informatica che se non prontamente sistemata avrebbe riportato la tecnologia agli inizi del 1900.
Altrettanto tecnologica la fine del mondo annunciata per il 10 settembre 2008, che prevedeva un letale buco nero generato dall'accensione del piu' grande acceleratore del mondo, il large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra.
Il 2011 e' un ottimo candidato: dopo il terremoto a Roma del 12 maggio e lo tsunami del 21 maggio provocato dal vulcano Marsili, interpretazioni matematiche della Bibbia indicano senza esitare il 21 ottobre come il giorno del giudizio universale.
Se, nonostante tutto, il 2011 passera' indenne, non restera' che attendere il 21 dicembre 2012, il giorno della catastrofe universale attribuito da molti ai Maya, ma che i Maya non hanno mai previsto.
fonte ANSA
Terremoto a Roma: tutti i precedenti e tutta la 'fuffa' del catastrofismo .
Il devastante terremoto a Roma dell'11 maggio 2011 e' solo l'ultima previsione di un lunghissimo elenco che risale a oltre mille anni fa, da quando qualcuno affermo' che il mondo sarebbe finito il 31 dicembre 999, ossia ''mille anni dopo la nascita di Cristo''.
A raccoglierne una buona parte e' stato Antonio Meloni, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Allineamenti di pianeti e calcoli complicatissimi sono all'origine di quasi tutte le previsioni, come quella fatta dagli astronomi Johann Staffler e Jakob Pflaumen, secondo i quali nel 1524 una sorta di diluvio universale avrebbe causato la fine del mondo.
Il 18 giugno 1836 era il giorno della fine del mondo per John Wesley, mentre i calcoli del predicatore battista William Miller indicavano il 1843, poi corretto di anno in anno da fino al 1849, quando il religioso mori'. I calcoli basati sulle misure delle piramidi hanno fissato la data dell'Apocalisse nel 1881, poi nel 1936 e quindi nel 1953.
Altre anni candidati per la fine del mondo sono stati il 1914, 1918, 1925, 1947 e 1967. Una previsione fatta nel 1832 dai testimoni di Geova indicava il 1975 come l'ultimo anno della Terra.
Il boom del catastrofismo e' arrivato nel 1982, quando una serie di libri ha annunciato disastri in seguito ad un allineamento planetario. Il 1999 e' stato un altro candidato alla fine del mondo, mentre il 2000 la catastrofe ha avuto un sapore hi-tech, con l'attesa del Millennium Bug, ossia una falla informatica che se non prontamente sistemata avrebbe riportato la tecnologia agli inizi del 1900.
Altrettanto tecnologica la fine del mondo annunciata per il 10 settembre 2008, che prevedeva un letale buco nero generato dall'accensione del piu' grande acceleratore del mondo, il large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra.
Il 2011 e' un ottimo candidato: dopo il terremoto a Roma del 12 maggio e lo tsunami del 21 maggio provocato dal vulcano Marsili, interpretazioni matematiche della Bibbia indicano senza esitare il 21 ottobre come il giorno del giudizio universale.
Se, nonostante tutto, il 2011 passera' indenne, non restera' che attendere il 21 dicembre 2012, il giorno della catastrofe universale attribuito da molti ai Maya, ma che i Maya non hanno mai previsto.
fonte ANSA
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
11 maggio comunque è terremoto: mag.5,2 sud della Spagna. sembra ci siano stati parecchi danni:
Magnitude ML 5.2
Region SPAIN
Date time 2011-05-11 16:47:26.0 UTC
Location 37.65 N ; 1.76 W
Depth 10 km
Distances 66 km SW Murcia (pop 406,807 ; local time 18:47:26.8 2011-05-11)
6 km SW Lorca (pop 86,119 ; local time 18:47:26.8 2011-05-11)
Global view
Source parameters reviewed by a seismologist
More information at:
Instituto Geografico Nacional Madrid, Spain
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=221132
-----------------------------------------------------------------
Sisma in Spagna, almeno 4 morti
Due le scosse a Sud, nella regione della Murcia
11 maggio, 20:16
ROMA - Almeno quattro persone hanno perso la vita nel terremoto che ha scosso nel pomeriggio la Murcia, nella Spagna meridionale. Lo rende noto il quotidiano El Pais nella sua edizione online.
Le vittime sono state registrate a Lorca, una delle localita' colpite. Il sindaco della cittadina, citato da El Mundo, non esclude che i morti siano cinque. La prima scossa era di magnitudo 4.1, la replica di 5.2. A Lorca due edifici hanno subito ingenti danni e un campanile e' semi-crollato, secondo fonti locali citate dal El Mundo.
I morti sono, riferisce l'agenzia Efe, abitanti del quartiere di Las Vinas, il piu' colpito della cittadina. La seconda scossa, la piu' violenta, e' stata sentita anche a Cartagena e in diverse localita' della vicina Andalusia, come Granada, Malaga, Siviglia. Il premier spagnolo Jose' Luis Zapatero ha ordinato l'immediato intervento in aiuto della popolazione di Lorca della Unita' Militare di Emergenza (Ume). Nella cittadina la gente si trova tuttora per le strade. La tv pubblica Tve riferisce che fra gli abitanti si e' diffuso il timore di una nuova imminente scossa.
ANSA
Magnitude ML 5.2
Region SPAIN
Date time 2011-05-11 16:47:26.0 UTC
Location 37.65 N ; 1.76 W
Depth 10 km
Distances 66 km SW Murcia (pop 406,807 ; local time 18:47:26.8 2011-05-11)
6 km SW Lorca (pop 86,119 ; local time 18:47:26.8 2011-05-11)
Global view
Source parameters reviewed by a seismologist
More information at:
Instituto Geografico Nacional Madrid, Spain
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=221132
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Sisma in Spagna, almeno 4 morti
Due le scosse a Sud, nella regione della Murcia
11 maggio, 20:16
ROMA - Almeno quattro persone hanno perso la vita nel terremoto che ha scosso nel pomeriggio la Murcia, nella Spagna meridionale. Lo rende noto il quotidiano El Pais nella sua edizione online.
Le vittime sono state registrate a Lorca, una delle localita' colpite. Il sindaco della cittadina, citato da El Mundo, non esclude che i morti siano cinque. La prima scossa era di magnitudo 4.1, la replica di 5.2. A Lorca due edifici hanno subito ingenti danni e un campanile e' semi-crollato, secondo fonti locali citate dal El Mundo.
I morti sono, riferisce l'agenzia Efe, abitanti del quartiere di Las Vinas, il piu' colpito della cittadina. La seconda scossa, la piu' violenta, e' stata sentita anche a Cartagena e in diverse localita' della vicina Andalusia, come Granada, Malaga, Siviglia. Il premier spagnolo Jose' Luis Zapatero ha ordinato l'immediato intervento in aiuto della popolazione di Lorca della Unita' Militare di Emergenza (Ume). Nella cittadina la gente si trova tuttora per le strade. La tv pubblica Tve riferisce che fra gli abitanti si e' diffuso il timore di una nuova imminente scossa.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Lorca non è Roma ma cmq in linea d'aria se andate a vedere la mappa ci siamo quasi..cmq ce ne sono migliaia al giorno di terremoti ma questo doveva avvenire a roma secondo nostradamus e molti altri..bhe che dire? fuffa fuffa..
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
si fuffa e basta,ma soprattutto bendandi non lo ha mai detto ne scritto di questo terremoto a roma,quindi lui non c'entra con questa fuffa.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
cristian ha scritto:si fuffa e basta,ma soprattutto bendandi non lo ha mai detto ne scritto di questo terremoto a roma,quindi lui non c'entra con questa fuffa.
comunque un nuovo disastro il giorno 11
a questo punto non può essere più una combinazione. chissà come mai mi viene in mente l' H.A.A.R.P. ?
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
11 maggio: tre scosse di terremoto tra Lazio e Abruzzo
Cronaca Italia
11 maggio: tre scosse di terremoto tra Lazio e Abruzzo
L’AQUILA – Tre scosse di terremoto sono state avvertite nella serata di mercoledì 11 maggio dalla popolazione di Pescasseroli. Le ha registrate l’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia). Le prime due sono state registrate nella zona sismica di Cassino (Frosinone), con la prima, alle 21.10, di 2.6 gradi Richter a una profondita’ di 11,4 chilometri, mentre la seconda, dopo soli tre minuti è stata di 2.0 gradi a una profondita’ di 10.90 chilometri.
La terza, dopo soli 33 minuti, e’ stata rilevata nella zona sismica dei Monti Ernici-Simbruini, con 2.1 gradi a una profondita’ di 10.60 chilometri. Le tre scosse sono state nettamente avvertite dalla popolazione di Pescasseroli essendo l’epicentro a meno 10 chilometri dalla cittadina del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Qualcuno ha preferito scendere in strada visto il susseguirsi delle scosse, ma non si registrano danni cose o persone.
12 maggio 2011 | 00:30
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Terremoto 11 maggio in Spagna, gli esperti: “Scosse premonitrici per la notte”
Ambiente
Terremoto 11 maggio in Spagna, gli esperti: “Scosse premonitrici per la notte”
MADRID – La scossa di 5.2 gradi che ha colpito verso le 19:00 la Murcia potrebbe essere “premonitrice”, hanno indicato fonti dell’Istituto Geografico Nazionale (Ign) spagnolo all’agenzia Efe. Fra gli abitanti della cittadina di Lorca, la più colpita dal terremoto, dove per ora sono confermati quattro morti, e dove diversi edifici sono stati seriamente danneggiati, c’è il timore che nuove scosse possano verificarsi nella notte.
Molta gente è rimasta all’esterno, concentrandosi in particolare nei cortili delle scuole o nelle piazze, e si prepara a passare la notte fuori casa. Le fonti dell’Ign hanno però precisato a Efe che ”in sismologia non si può mai sapere”. Il sito dell’Ign, assalito dagli internauti in cerca di informazioni, è collassato. Le fonti della Rete Sismica dell’Istituto hanno anche indicato che il terremoto registrato in Murcia e’ il piu’ forte registrato nella Spagna del sud-est da ”almeno 500 anni”.
11 maggio 2011 | 20:34
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/terremoto-11-maggio-spagna-scosse-852885/
--------------------
Terremoto in Spagna, sciame sismico in Calabria e Sicilia: cosa succede alla placca del Mediterraneo?
ROMA – Terremoto in Spagna, due scosse di magnitudo 4.3 e 5.2, diversi i morti. Ma non solo. Nella notte la terra ha tremato cinque volte all’Etna e due al largo della costa calabra. E’ questo l’aggiornamento dalla sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) dove vengono registrati i terremoti 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Tra martedì e mercoledì nell’Etna, sono state registrate cinque scosse di magnitudo superiore a 2.5 e profonde circa 30 chilometri; altre due scosse della stessa magnitudo sono avvenuto nel tirreno, a pochi chilometri dalla costa calabra. Altre scosse di magnitudo inferiore a 2.5 ci sono state nell’aquilano e Val Nerina. A Roma non e’ stato registrato alcun evento, ”come accade – dicono gli esperti della sala sismica – da mesi a questa parte”.
Si parlava di un terremoto a Roma, nulla di fatto. Lo sciame sismico però c’è e si muove, coinvolgendo la placca che raggruppa Sicili, Calabria, sud della Spagna. Diverse scosse di terremoto si stanno susseguendo infatti nell’area dell’Etna. Lo sciame sismico è in corso dal 5 maggio. Si è registrata una sequenza sismica di oltre 170 scosse in un’area posta a circa 6 km dall’abitato di Maletto ad una profondità compresa tra 20-30 km. Il terremoto principale, avvenuto il 6 alle 17:12 ha raggiunto magnitudo 4.0. E’ stato ampiamente avvertito dalla popolazione.
Secondo un articolo riportato da National Geographic la placca tettonica europea potrebbe aver cominciato a scorrere sotto quella africana: secondo uno studio recente, la nuova zona di subduzione potrebbe determinare un maggior rischio di terremoti nel Mediterraneo occidentale, e naturalmente anche nel nostro paese. Le zone di subduzione si creano quando, nella collisione tra due placche tettoniche, una comincia a scorrere sotto l’altra, sprofondando fino al mantello terrestre. A volte sono collisioni graduali, ma spesso hanno accelerazioni improvvise che possono innescare terremoti; e poiché le zone di subduzione si trovano di solito sotto il fondo marino, i sismi possono a loro volta scatenare tsunami come quello che di recente ha colpito il Giappone.
Da milioni di anni la placca tettonica africana, che contiene parte del fondo del Mediterraneo, si muove verso la placca eurasiatica, a nord, alla velocità di circa un centimetro l’anno. Ma una ricerca condotta sui terremoti più recenti indica che forse, nel punto di collisione delle placche, tra le coste nordafricane e quelle siciliane, si sta formando una nuova zona di subduzione. “È un fatto molto raro”, dice Rinus Wortel, geofisico all’Università di Utrecht, in Olanda, e responsabile della ricerca.
Secondo Wortel, 30 milioni di anni fa la situazione era opposta: la placca africana scorreva sotto quella eurasiatica lungo una zona di subduzione di notevoli dimensioni. Per milioni di anni l’Africa si spinse a nord, e le rocce del suo fondo marino scivolarono sotto la placca eurasiatica; finché rimasero solo le rocce continentali, più leggere, e la subduzione si arrestò. Ma le due placche hanno continuato a scontrarsi; la spinta da sud ha fatto sì che la placca eurasiatica si “accartocciasse” dando vita a catene montuose come le Alpi, il Caucaso o i monti Zagros, tra Iraq e Iran.
Oggi, analizzando le posizioni e i movimenti dei recenti terremoti lungo i confini delle placche, Wortel e i suoi colleghi pensano che la situazione si sia invertita: lungo la nuova zona di subduzione, sarebbe l’Europa a essere spinta sotto la placca africana. I risultati della ricerca, annunciati in un recente convegno della European Geosciences Union a Vienna, sono molto interessanti, perché le zone di subduzione, una volta formate, tendono a esistere per periodi geologici molto lunghi.
11 maggio 2011 | 21:25
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/terremoto-spagna-etna-placca-mediterraneo-852948/
Cronaca Italia
11 maggio: tre scosse di terremoto tra Lazio e Abruzzo
L’AQUILA – Tre scosse di terremoto sono state avvertite nella serata di mercoledì 11 maggio dalla popolazione di Pescasseroli. Le ha registrate l’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia). Le prime due sono state registrate nella zona sismica di Cassino (Frosinone), con la prima, alle 21.10, di 2.6 gradi Richter a una profondita’ di 11,4 chilometri, mentre la seconda, dopo soli tre minuti è stata di 2.0 gradi a una profondita’ di 10.90 chilometri.
La terza, dopo soli 33 minuti, e’ stata rilevata nella zona sismica dei Monti Ernici-Simbruini, con 2.1 gradi a una profondita’ di 10.60 chilometri. Le tre scosse sono state nettamente avvertite dalla popolazione di Pescasseroli essendo l’epicentro a meno 10 chilometri dalla cittadina del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Qualcuno ha preferito scendere in strada visto il susseguirsi delle scosse, ma non si registrano danni cose o persone.
12 maggio 2011 | 00:30
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Terremoto 11 maggio in Spagna, gli esperti: “Scosse premonitrici per la notte”
Ambiente
Terremoto 11 maggio in Spagna, gli esperti: “Scosse premonitrici per la notte”
MADRID – La scossa di 5.2 gradi che ha colpito verso le 19:00 la Murcia potrebbe essere “premonitrice”, hanno indicato fonti dell’Istituto Geografico Nazionale (Ign) spagnolo all’agenzia Efe. Fra gli abitanti della cittadina di Lorca, la più colpita dal terremoto, dove per ora sono confermati quattro morti, e dove diversi edifici sono stati seriamente danneggiati, c’è il timore che nuove scosse possano verificarsi nella notte.
Molta gente è rimasta all’esterno, concentrandosi in particolare nei cortili delle scuole o nelle piazze, e si prepara a passare la notte fuori casa. Le fonti dell’Ign hanno però precisato a Efe che ”in sismologia non si può mai sapere”. Il sito dell’Ign, assalito dagli internauti in cerca di informazioni, è collassato. Le fonti della Rete Sismica dell’Istituto hanno anche indicato che il terremoto registrato in Murcia e’ il piu’ forte registrato nella Spagna del sud-est da ”almeno 500 anni”.
11 maggio 2011 | 20:34
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/terremoto-11-maggio-spagna-scosse-852885/
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Terremoto in Spagna, sciame sismico in Calabria e Sicilia: cosa succede alla placca del Mediterraneo?
ROMA – Terremoto in Spagna, due scosse di magnitudo 4.3 e 5.2, diversi i morti. Ma non solo. Nella notte la terra ha tremato cinque volte all’Etna e due al largo della costa calabra. E’ questo l’aggiornamento dalla sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) dove vengono registrati i terremoti 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Tra martedì e mercoledì nell’Etna, sono state registrate cinque scosse di magnitudo superiore a 2.5 e profonde circa 30 chilometri; altre due scosse della stessa magnitudo sono avvenuto nel tirreno, a pochi chilometri dalla costa calabra. Altre scosse di magnitudo inferiore a 2.5 ci sono state nell’aquilano e Val Nerina. A Roma non e’ stato registrato alcun evento, ”come accade – dicono gli esperti della sala sismica – da mesi a questa parte”.
Si parlava di un terremoto a Roma, nulla di fatto. Lo sciame sismico però c’è e si muove, coinvolgendo la placca che raggruppa Sicili, Calabria, sud della Spagna. Diverse scosse di terremoto si stanno susseguendo infatti nell’area dell’Etna. Lo sciame sismico è in corso dal 5 maggio. Si è registrata una sequenza sismica di oltre 170 scosse in un’area posta a circa 6 km dall’abitato di Maletto ad una profondità compresa tra 20-30 km. Il terremoto principale, avvenuto il 6 alle 17:12 ha raggiunto magnitudo 4.0. E’ stato ampiamente avvertito dalla popolazione.
Secondo un articolo riportato da National Geographic la placca tettonica europea potrebbe aver cominciato a scorrere sotto quella africana: secondo uno studio recente, la nuova zona di subduzione potrebbe determinare un maggior rischio di terremoti nel Mediterraneo occidentale, e naturalmente anche nel nostro paese. Le zone di subduzione si creano quando, nella collisione tra due placche tettoniche, una comincia a scorrere sotto l’altra, sprofondando fino al mantello terrestre. A volte sono collisioni graduali, ma spesso hanno accelerazioni improvvise che possono innescare terremoti; e poiché le zone di subduzione si trovano di solito sotto il fondo marino, i sismi possono a loro volta scatenare tsunami come quello che di recente ha colpito il Giappone.
Da milioni di anni la placca tettonica africana, che contiene parte del fondo del Mediterraneo, si muove verso la placca eurasiatica, a nord, alla velocità di circa un centimetro l’anno. Ma una ricerca condotta sui terremoti più recenti indica che forse, nel punto di collisione delle placche, tra le coste nordafricane e quelle siciliane, si sta formando una nuova zona di subduzione. “È un fatto molto raro”, dice Rinus Wortel, geofisico all’Università di Utrecht, in Olanda, e responsabile della ricerca.
Secondo Wortel, 30 milioni di anni fa la situazione era opposta: la placca africana scorreva sotto quella eurasiatica lungo una zona di subduzione di notevoli dimensioni. Per milioni di anni l’Africa si spinse a nord, e le rocce del suo fondo marino scivolarono sotto la placca eurasiatica; finché rimasero solo le rocce continentali, più leggere, e la subduzione si arrestò. Ma le due placche hanno continuato a scontrarsi; la spinta da sud ha fatto sì che la placca eurasiatica si “accartocciasse” dando vita a catene montuose come le Alpi, il Caucaso o i monti Zagros, tra Iraq e Iran.
Oggi, analizzando le posizioni e i movimenti dei recenti terremoti lungo i confini delle placche, Wortel e i suoi colleghi pensano che la situazione si sia invertita: lungo la nuova zona di subduzione, sarebbe l’Europa a essere spinta sotto la placca africana. I risultati della ricerca, annunciati in un recente convegno della European Geosciences Union a Vienna, sono molto interessanti, perché le zone di subduzione, una volta formate, tendono a esistere per periodi geologici molto lunghi.
11 maggio 2011 | 21:25
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/terremoto-spagna-etna-placca-mediterraneo-852948/
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