Rallenta l'evaporazione dal suolo
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Rallenta l'evaporazione dal suolo
Se il fenomeno continuasse si potrebbe assistere a una riduzione del processo di raffreddamento del suolo, con un'intensificazione delle ondate di calore
Nel corso dell'ultimo decennio i suoli di vaste aree dell'emisfero meridionale hanno subito un processo di progressivo inaridimento. A dimostrarlo è il primo ampio studio - ora pubblicato su Nature - che abbia esaminato sistematicamente i processi di evopotraspirazione a livello globale. Per evapotraspirazione si intende il processo per cui l'acqua passa dal terreno nell'aria allo stato di vapore per effetto sia della traspirazione delle piante, sia per evaporazione diretta dal terreno.
Questo processo, che riporta in atmosfera circa il 60 per cento delle precipitazioni annue e sfrutta oltre la metà dell'energia solare assorbita dalla superficie del pianeta, è un fattore chiave del sistema climatico globale, collegando il ciclo dell'acqua con quelli del carbonio e dell'energia.
La maggior parte dei modelli climatologici ipotizza che con il riscaldamento globale aumenti progressivamente anche l'evapotraspirazione, un evento che un gruppo di ricercatori del Max-Planck-Institut per la geochimica, dell'Istituto per le scienze atmosferiche e per il clima svizzero, e della Princeton University e della Harvard University, ha verificato essere effettivamente avvenuto fra il 1982 e la fine degli anni novanta.
A partire dal 1998, tuttavia, questo aumento dell'evopotraspirazione è drasticamente rallentato o si è addirittura arrestato in diverse regioni del pianeta, facendo sì che ampie superfici di terreno diventassero sempre più aride e rilasciassero sempre meno acqua e umidità.
Considerato il numero ridotto di anni per cui sono disponibili dati affidabili, i ricercatori osservano di non poter affermare con certezza se si tratti di una variabilità naturale o di un processo globale a più lungo termine. Ma è possibile che a scala globale sia già stato raggiunto il limite nell'accelerazione del ciclo idrogeologico.
Se così fosse, le conseguenze sarebbero serie, osservano gli studiosi: si potrebbe assistere a una riduzione della crescita della vegetazione terrestre e a una riduzione del processo di raffreddamento del suolo garantito dall'evapotraspirazione, con una conseguente intensificazione delle ondate di calore, in un circolo vizioso che potrebbe aggravare il global warming.
Le aree maggiormente colpite dal fenomeno sono quelle dell'Africa meridionale, buona parte dell'Australia, e del Sud America, le regioni centrali dell'India e alcune parti dell'Indonesia.
Il rapido cambiamento nell'evapotraspirazione ha coinciso con il significativo evento di El Nino del 1998, osservano i ricercatori, che però aggiungono di nutrire dubbi sul fatto che esso possa rappresentare la causa del fenomeno, in quanto questo si sta protraendo ormai da più di un decennio. (gg)
(12 ottobre 2010) http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Rallenta_l_evaporazione_dal_suolo/1345104
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