esecuzioni israeliane sulla Mavi Marmara
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esecuzioni israeliane sulla Mavi Marmara
Un filmato mostra le esecuzioni israeliane sulla Mavi Marmara
La vittima s'intravede appena, è a terra, presa a calci dai soldati israeliani, che poi gli sparano da pochi centimetri diversi colpi.
Per evitare la circolazione d'immagini del genere Israele ha sequestrato e censurato video e fotografie registrate sulla nave e diffuso brevissimi video, su ore di girato, che dovrebbero accusare i morti e i feriti di non aver lasciato ai soldati israeliani nessuna alternativa, se non quella di uccidere o essere uccisi.
Per quei soldati il governo israeliano ha invocato la legittima difesa, chiunque può valutare come si stessero difendendo i due ripresi durante l'esecuzione di un attivista e quanto fossero in pericolo di vita, minacciati dal nemico al punto di doverlo uccidere.
Tutti i corpi delle vittime presentano ferite da vicino, compatibili con queste immagini, che dimostrano come siano stati uccisi nel corso di vere e proprie esecuzioni e non per "legittima difesa", come invece invocato dagli israeliani.
http://tuttouno.blogspot.com/2010/06/esecuzione-sommaria-sulla-freedom.html
La vittima s'intravede appena, è a terra, presa a calci dai soldati israeliani, che poi gli sparano da pochi centimetri diversi colpi.
Per evitare la circolazione d'immagini del genere Israele ha sequestrato e censurato video e fotografie registrate sulla nave e diffuso brevissimi video, su ore di girato, che dovrebbero accusare i morti e i feriti di non aver lasciato ai soldati israeliani nessuna alternativa, se non quella di uccidere o essere uccisi.
Per quei soldati il governo israeliano ha invocato la legittima difesa, chiunque può valutare come si stessero difendendo i due ripresi durante l'esecuzione di un attivista e quanto fossero in pericolo di vita, minacciati dal nemico al punto di doverlo uccidere.
Tutti i corpi delle vittime presentano ferite da vicino, compatibili con queste immagini, che dimostrano come siano stati uccisi nel corso di vere e proprie esecuzioni e non per "legittima difesa", come invece invocato dagli israeliani.
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inchiesta sul raid alla Freedom Flottilla
Poca fiducia nell’imparzialità della commissione di inchiesta. La Turchia accoglie con scetticismo la formalizzazione da parte di Israele dell’organismo che dovrà fare luce sull’attacco alla nave battente bandiera turca Mavi Marmara. Ankara insiste nel chiedere un’indagine esterna sotto l’egida delle Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu, spiega: “Non abbiamo fiducia in questa inchiesta di un Paese, Israele, che ha violato il diritto internazionale attaccando un convoglio di aiuti civile in acque internazionali”.
I ministri degli Esteri dell’Unione europea, riuniti a Lussemburgo, hanno discusso del blocco su Gaza e hanno giudicato positivo l’avvio dell’indagine. Lo testimonia la risposta di Miguel Angel Moratinos, ministro degli Esteri della Spagna, presidente di turno dei Ventisette: “L’intenzione è quella di avere tre israeliani più due personalità internazionali di prestigio, credo sia un passo importante, perché credo che aggiunga credibilità”.
http://it.euronews.net/2010/06/14/inchiesta-sul-raid-alla-freedom-flottilla-scettica-la-turchia/
Presente a Lussemburgo anche l’inviato speciale per il Medio Oriente Tony Blair, che ha espresso la speranza che Israele allenti il blocco sulla Striscia. Secondo alcune fonti raccolte a margine del vertice, Israele sarebbe pronto ad aumentare il passaggio di merci attraverso l’apertura dei valichi di Karni e Karen Shalom.
Copyright 2010 euronews
I ministri degli Esteri dell’Unione europea, riuniti a Lussemburgo, hanno discusso del blocco su Gaza e hanno giudicato positivo l’avvio dell’indagine. Lo testimonia la risposta di Miguel Angel Moratinos, ministro degli Esteri della Spagna, presidente di turno dei Ventisette: “L’intenzione è quella di avere tre israeliani più due personalità internazionali di prestigio, credo sia un passo importante, perché credo che aggiunga credibilità”.
http://it.euronews.net/2010/06/14/inchiesta-sul-raid-alla-freedom-flottilla-scettica-la-turchia/
Presente a Lussemburgo anche l’inviato speciale per il Medio Oriente Tony Blair, che ha espresso la speranza che Israele allenti il blocco sulla Striscia. Secondo alcune fonti raccolte a margine del vertice, Israele sarebbe pronto ad aumentare il passaggio di merci attraverso l’apertura dei valichi di Karni e Karen Shalom.
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Gaza, Israele sta rivedendo modalità del blocco
di Ori Lewis
GERUSALEMME (Reuters) - Israele sta valutando le modalità per alleggerire il blocco di Gaza. Lo ha detto oggi il ministro del Welfare Isaac Herzog, che ha definito controproducente l'attuale politica e ha confermato le parole dell'inviato per il Medio Oriente Tony Blair, secondo cui il cambiamento è probabile.
"E' tempo di porre fine alla chiusura nella sua forma attuale. A Israele non porta nulla. Da un punto di vista diplomatico, provoca grandi problemi di immagine", ha detto Herzog a Radio Israele.
Il ministro ha detto che Israele ha informato Blair - il quale a sua volta ha spiegato la situazione ieri ai ministri degli Esteri Ue - che intende "permettere un più semplice passaggio dei beni" verso la Striscia di Gaza.
"Al momento, stanno lavorando sui dettagli tecnici... di una formula aggiornata che impedirebbe anche il contrabbando di munizioni verso la Striscia".
La pressione internazionale affinché Israele tolga o alleggerisca il blocco quella che lo Stato ebraico definisce la "chiusura" dell'enclave è aumentata, in particolare dal sanguinoso raid israeliano del 31 maggio scorso contro una flottiglia che portava aiuti verso Gaza.
Ieri Blair ha detto che Israele ha espresso il proprio accordo di principio a iniziare ad alleggerire il blocco di Gaza nel giro di alcuni giorni. Nelle sue dichiarazioni, Herzog non ha indicato un calendario per rivedere la propria politica in merito.
Israele ha imposto il blocco poco dopo la vittoria elettorale a Gaza, nel 2006, del movimento fondamentalista Hamas. Le misure sono state rese ancora più stringenti dopo che nel 2007 Hamas ha preso il potere.
La Ue vuole che Israele accetti l'ingresso di tutti i prodotti destinati a Gaza, proibendone solo alcuni indicati in una lista.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE65E05B20100615
GERUSALEMME (Reuters) - Israele sta valutando le modalità per alleggerire il blocco di Gaza. Lo ha detto oggi il ministro del Welfare Isaac Herzog, che ha definito controproducente l'attuale politica e ha confermato le parole dell'inviato per il Medio Oriente Tony Blair, secondo cui il cambiamento è probabile.
"E' tempo di porre fine alla chiusura nella sua forma attuale. A Israele non porta nulla. Da un punto di vista diplomatico, provoca grandi problemi di immagine", ha detto Herzog a Radio Israele.
Il ministro ha detto che Israele ha informato Blair - il quale a sua volta ha spiegato la situazione ieri ai ministri degli Esteri Ue - che intende "permettere un più semplice passaggio dei beni" verso la Striscia di Gaza.
"Al momento, stanno lavorando sui dettagli tecnici... di una formula aggiornata che impedirebbe anche il contrabbando di munizioni verso la Striscia".
La pressione internazionale affinché Israele tolga o alleggerisca il blocco quella che lo Stato ebraico definisce la "chiusura" dell'enclave è aumentata, in particolare dal sanguinoso raid israeliano del 31 maggio scorso contro una flottiglia che portava aiuti verso Gaza.
Ieri Blair ha detto che Israele ha espresso il proprio accordo di principio a iniziare ad alleggerire il blocco di Gaza nel giro di alcuni giorni. Nelle sue dichiarazioni, Herzog non ha indicato un calendario per rivedere la propria politica in merito.
Israele ha imposto il blocco poco dopo la vittoria elettorale a Gaza, nel 2006, del movimento fondamentalista Hamas. Le misure sono state rese ancora più stringenti dopo che nel 2007 Hamas ha preso il potere.
La Ue vuole che Israele accetti l'ingresso di tutti i prodotti destinati a Gaza, proibendone solo alcuni indicati in una lista.
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