siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
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siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
ITALIA A RISCHIO TERRORISMO
GIULIETTO CHIESA: “SIAMO SUL FILO DI UNA CRISI MONDIALE SENZA PRECEDENTI”
Giulietto Chiesa è arrivato ieri a Ferrara , e verso le 10 di mattina lo si trovava davanti alla facoltà di Giurisprudenza di corso Ercole I d’Este. Poco prima della conferenza “Guerra e terrorismo dopo l’11 settembre”, a cui era stato invitato come relatore dall’associazione Officina, il giornalista ed ex parlamentare, noto per i suoi reportage da Mosca, si è così reso disponibile ad un’intervista per Estense.com.
Da 1 a 10, quanto siamo a rischio terrorismo in Italia?
È difficile rispondere perché prima bisogna rispondere alla domanda: “Che cos’è il terrorismo?”.
Che cos’è?
È una cosa molto complicata e non è quella che ci raccontano. Io penso che al-Quaeda non esista e ne sono convinto. Credo invece che esistano un sacco di persone che lavorano in senso terroristico, ma che sono tutte infiltrate nei servizi segreti. È molto difficile distinguere il terrorismo dal potere, perché il terrorismo è infiltrato nei servizi segreti nel momento in cui si forma. Perché i servizi segreti sanno tutto: se c’è un atto terroristico, non solo è assolutamente improbabile, ma è anche dimostrabile, che è impossibile che l’abbia organizzato qualche scalzacane.
E in Italia c’è tale rischio?
Certo che c’è. Da 1 a 10, la probabilità che accada un atto terroristico è 9. Siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti: considerata quella del 1929, che ha portato alla Seconda Guerra Mondiale, la situazione attuale è più acutamente pericolosa.
Perché?
Perché è fallito l’intero sistema economico su cui si regge l’intero Occidente. L’intera macchina della produzione capitalistica è inceppata, non c’è nessun ordine mondiale, nessuno che guida. È come se fossimo su un aereo a 10mila metri di quota, e che all’improvviso si mette a ballonzolare. I passeggeri corrono verso la cabina di pilotaggio e scoprono che al comando c’è una scimmia. I passeggeri siamo noi. L’unica cosa che dovremmo fare tutti insieme è cacciare via la scimmia dal comando e cercare di atterrare, senza morire.
Chi è la scimmia, e come la si può scacciare?
Bisogna costruire una forza politica nuova, che sia capace di raccontare il mondo non come ce lo racconta il mainstream mediatico – che in Italia è particolarmente scemo (ma il discorso vale in generale per tutto il mondo) -, che narra la favola dell’uva, un mondo che non esiste, come quello di Marchionne che sostiene che possiamo produrre altri 6 milioni di automobili Fiat e 36 nuovi modelli. Questa è la follia totale. Questa è la scimmia al comando. Perché non si potranno produrre 6 milioni di automobili. Capisco benissimo il problema dell’occupazione, ma non si risolve portando il pianeta alla rovina.
Verso che direzione stiamo andando?
A un certo punto ci sarà una situazione in cui non ci sarà più per tutti energia, acqua, cibo. Perciò si andrà in guerra, perché i più forti useranno le armi per procurarsi quello che non possono avere.
Come si può allora cambiare rotta?
Il mio lavoro politico nel giro intellettuale e culturale ha l’obiettivo di svegliare la gente, dicendole che bisogna assolutamente che noi ci dotiamo di mezzi di comunicazione di massa per parlare con milioni di persone, e metterla così in guardia su quello che sta accadendo.
Cosa sta accadendo nel contesto geopolitico internazionale?
Si andrà alla guerra con l’Iran. Questa è la mia nettissima sensazione. Il rischio di guerra è altissimo.
Quanto tempo abbiamo?
Un anno, due anni. Quando Israele deciderà che l’Iran è diventato una minaccia per la sua esistenza, attaccherà: e noi entreremo in guerra contro l’Iran. Ma questa volta non sarà come con l’Iraq o l’Afghanistan. Non sarà uno scherzo, perché l’Iran ha i missili e l’aviazione. È in grado di affondare una portaerei nel golfo Persico, e tutte le navi che porteranno petrolio in tutto il mondo. Nell’arco di 10-15 giorni. Non si potrà annichilire. Ci saranno milioni di morti: sarà usata l’arma atomica. Andiamo verso una crisi di proporzioni gigantesche e, in queste condizioni, è l’ipotesi più probabile.
http://www.estense.com/italia-a-rischio-terrorismo-047339.html
GIULIETTO CHIESA: “SIAMO SUL FILO DI UNA CRISI MONDIALE SENZA PRECEDENTI”
Giulietto Chiesa è arrivato ieri a Ferrara , e verso le 10 di mattina lo si trovava davanti alla facoltà di Giurisprudenza di corso Ercole I d’Este. Poco prima della conferenza “Guerra e terrorismo dopo l’11 settembre”, a cui era stato invitato come relatore dall’associazione Officina, il giornalista ed ex parlamentare, noto per i suoi reportage da Mosca, si è così reso disponibile ad un’intervista per Estense.com.
Da 1 a 10, quanto siamo a rischio terrorismo in Italia?
È difficile rispondere perché prima bisogna rispondere alla domanda: “Che cos’è il terrorismo?”.
Che cos’è?
È una cosa molto complicata e non è quella che ci raccontano. Io penso che al-Quaeda non esista e ne sono convinto. Credo invece che esistano un sacco di persone che lavorano in senso terroristico, ma che sono tutte infiltrate nei servizi segreti. È molto difficile distinguere il terrorismo dal potere, perché il terrorismo è infiltrato nei servizi segreti nel momento in cui si forma. Perché i servizi segreti sanno tutto: se c’è un atto terroristico, non solo è assolutamente improbabile, ma è anche dimostrabile, che è impossibile che l’abbia organizzato qualche scalzacane.
E in Italia c’è tale rischio?
Certo che c’è. Da 1 a 10, la probabilità che accada un atto terroristico è 9. Siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti: considerata quella del 1929, che ha portato alla Seconda Guerra Mondiale, la situazione attuale è più acutamente pericolosa.
Perché?
Perché è fallito l’intero sistema economico su cui si regge l’intero Occidente. L’intera macchina della produzione capitalistica è inceppata, non c’è nessun ordine mondiale, nessuno che guida. È come se fossimo su un aereo a 10mila metri di quota, e che all’improvviso si mette a ballonzolare. I passeggeri corrono verso la cabina di pilotaggio e scoprono che al comando c’è una scimmia. I passeggeri siamo noi. L’unica cosa che dovremmo fare tutti insieme è cacciare via la scimmia dal comando e cercare di atterrare, senza morire.
Chi è la scimmia, e come la si può scacciare?
Bisogna costruire una forza politica nuova, che sia capace di raccontare il mondo non come ce lo racconta il mainstream mediatico – che in Italia è particolarmente scemo (ma il discorso vale in generale per tutto il mondo) -, che narra la favola dell’uva, un mondo che non esiste, come quello di Marchionne che sostiene che possiamo produrre altri 6 milioni di automobili Fiat e 36 nuovi modelli. Questa è la follia totale. Questa è la scimmia al comando. Perché non si potranno produrre 6 milioni di automobili. Capisco benissimo il problema dell’occupazione, ma non si risolve portando il pianeta alla rovina.
Verso che direzione stiamo andando?
A un certo punto ci sarà una situazione in cui non ci sarà più per tutti energia, acqua, cibo. Perciò si andrà in guerra, perché i più forti useranno le armi per procurarsi quello che non possono avere.
Come si può allora cambiare rotta?
Il mio lavoro politico nel giro intellettuale e culturale ha l’obiettivo di svegliare la gente, dicendole che bisogna assolutamente che noi ci dotiamo di mezzi di comunicazione di massa per parlare con milioni di persone, e metterla così in guardia su quello che sta accadendo.
Cosa sta accadendo nel contesto geopolitico internazionale?
Si andrà alla guerra con l’Iran. Questa è la mia nettissima sensazione. Il rischio di guerra è altissimo.
Quanto tempo abbiamo?
Un anno, due anni. Quando Israele deciderà che l’Iran è diventato una minaccia per la sua esistenza, attaccherà: e noi entreremo in guerra contro l’Iran. Ma questa volta non sarà come con l’Iraq o l’Afghanistan. Non sarà uno scherzo, perché l’Iran ha i missili e l’aviazione. È in grado di affondare una portaerei nel golfo Persico, e tutte le navi che porteranno petrolio in tutto il mondo. Nell’arco di 10-15 giorni. Non si potrà annichilire. Ci saranno milioni di morti: sarà usata l’arma atomica. Andiamo verso una crisi di proporzioni gigantesche e, in queste condizioni, è l’ipotesi più probabile.
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Re: siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
giravano le stesse voci identiche quando ci fu la guerra in iraq.. e se saddam attacca con le armi chimiche?
è assurdo ora non c'è nessun ordine mondiale ora tutto è cambiato..come in un libro.. troppe fesserie si leggono ultimamente è questa la verità
è assurdo ora non c'è nessun ordine mondiale ora tutto è cambiato..come in un libro.. troppe fesserie si leggono ultimamente è questa la verità
Re: siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
Marius ha scritto:giravano le stesse voci identiche quando ci fu la guerra in iraq.. e se saddam attacca con le armi chimiche?
è assurdo ora non c'è nessun ordine mondiale ora tutto è cambiato..come in un libro.. troppe fesserie si leggono ultimamente è questa la verità
Irak e Iran sono due realtà molto diverse. e Giulietto Chiesa non sembra davvero il tipo che scorrazza per il web a raccontare fesserie. Attento Marivs, l' Iran è una brutta bestia...senza contare il suo gioco di alleanze, molto diverso da quello del quasi innocuo Irak.
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Re: siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
in certi passaggi penso che abbia ragione c'e' una crisi mondiale e marcchionne continua a dire che produranno 6 milioni di auto ma come si fa che cosa cene facciamo di 6 milioni di auto nuove se gia ogni famiglia ne ha una a persona per continuare illudere e inquinare il mondo? dovrebbero introdurre nuove tecnologie anche per le auto eletriche per esempio si eviterebbero incidenti mortali(perche ovviamente vanno piu lente) e si lascierebbe respirare la terra per il resto una crisi mondiale come questa potrebbe portare a cose inaspettate guerre per esempio io vedo il pericolo concreto di quello che dice questo signore magari non con le porporzioni che dice lui ma questa crisi mondiale e una minaccia secondo me dal troppo benessere al nulla perche di nulla si parla sopratutto i grandi camminano sempre nella stessa direzione nucleare produrre auto a fiumi e bla bla bla se non cambiano rotta la vedo grigia!!!
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Re: siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
e dici bene, anzi benissimo! il sig. Marchionne vuole vendere altre 6.000.000 di automobili con l'inquinamento che ne deriverebbe etc. etc.
senza considerare che sarebbe l'ora di smettere di arricchire i vari cartelli del petrolio e intensificare la ricerca di fonti alternative di tutti i tipi, compresa l'antigravità (sic)! non dimentichiamo che già negli anni sessanta Werner von Braun durante un'intervista affermava che già allora si sarebbe potuto fare a meno della benzina.....! se poi pensiamo quanti milioni di litri di petrolio si stanno disperdendo in mare - questa è una tragedia che lascerà il segno - e la benzina continua ad aumentare...la mente vacilla. se non si cambia rotta è la catastrofe (annunciata), altro che grigia.
senza considerare che sarebbe l'ora di smettere di arricchire i vari cartelli del petrolio e intensificare la ricerca di fonti alternative di tutti i tipi, compresa l'antigravità (sic)! non dimentichiamo che già negli anni sessanta Werner von Braun durante un'intervista affermava che già allora si sarebbe potuto fare a meno della benzina.....! se poi pensiamo quanti milioni di litri di petrolio si stanno disperdendo in mare - questa è una tragedia che lascerà il segno - e la benzina continua ad aumentare...la mente vacilla. se non si cambia rotta è la catastrofe (annunciata), altro che grigia.
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