cambiamenti senza precedenti
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
cambiamenti senza precedenti
..nel nostro sistema solare..
Ebbene si, ricordate giove la macchia? si pensa ad un impatto di qualche cometa ma è possibile secondo voi?..
E leggete quest'altra notizia
ESA Venus Express scopre una misteriosa macchia su Venere. Una macchia misteriosa brilla nel sud dell'atmosfera di Venere, perennemente nascosta da una coltre di fitta di nubi che impediscono di vedere la superficie. L'ha scoperta la sonda dell'Esa Venus Express ed è stata avvistata anche dall'astrofilo Frank Melillo di Holtsville (New York). Da che cosa sia originata nessuno riesce a capirlo. Gli astronomi propongono alcune spiegazioni, ma si tratta di ipotesi che per il momento non trovano particolare supporto: tutte possono essere valide, oppure no. Intanto bisogna dire che è particolarmente evidente scrutando il pianeta nella luce ultravioletta.
La prima ipotesi è che sia conseguenza di una potente eruzione vulcanica. La superficie è ricoperta per il 90 per cento dal flusso basaltico della lava ma pur avendo espresso a varie riprese l'ipotesi che ci siano vulcani attivi nessuno ha mai finora trovato la prova. Se questa volta è la causa della macchia l'eruzione deve essere stata particolarmente potente per creare appunto una macchia a 65-70 chilometri di altezza dal suolo.
Una seconda ipotesi è che sia frutto di un'interazione con un flusso di particelle cariche provenienti dal Sole. La terza spiegazione possibile è che sia la conseguenza di un rimescolamento dell'atmosfera in quel punto capace di concentrare materiali luminosi. Per la verità Venere periodicamente mostra qualche macchia misteriosa, inspiegabile. L'ultima è stata avvistata nel gennaio 2007. Si spera molto naturalmente negli strumenti di Venus Express per risolvere finalmente l'enigma. La cosa non sarà facile perché il pianeta vicino è una somma di misteri a partire dal fatto non spiegato che vede la sua atmosfera viaggiare 60 volte più veloce della rotazione del pianeta stesso. Altrettanto da decifrare rimane il doppio vortice sempre nel polo sud.
Marte sta acquistando un pò di atmosfera e nel giro di 10 anni nel nostro sistema solare stanno accadendo cose..strane che questi siano dei segni per il 2012 ?
Ebbene si, ricordate giove la macchia? si pensa ad un impatto di qualche cometa ma è possibile secondo voi?..
E leggete quest'altra notizia
ESA Venus Express scopre una misteriosa macchia su Venere. Una macchia misteriosa brilla nel sud dell'atmosfera di Venere, perennemente nascosta da una coltre di fitta di nubi che impediscono di vedere la superficie. L'ha scoperta la sonda dell'Esa Venus Express ed è stata avvistata anche dall'astrofilo Frank Melillo di Holtsville (New York). Da che cosa sia originata nessuno riesce a capirlo. Gli astronomi propongono alcune spiegazioni, ma si tratta di ipotesi che per il momento non trovano particolare supporto: tutte possono essere valide, oppure no. Intanto bisogna dire che è particolarmente evidente scrutando il pianeta nella luce ultravioletta.
La prima ipotesi è che sia conseguenza di una potente eruzione vulcanica. La superficie è ricoperta per il 90 per cento dal flusso basaltico della lava ma pur avendo espresso a varie riprese l'ipotesi che ci siano vulcani attivi nessuno ha mai finora trovato la prova. Se questa volta è la causa della macchia l'eruzione deve essere stata particolarmente potente per creare appunto una macchia a 65-70 chilometri di altezza dal suolo.
Una seconda ipotesi è che sia frutto di un'interazione con un flusso di particelle cariche provenienti dal Sole. La terza spiegazione possibile è che sia la conseguenza di un rimescolamento dell'atmosfera in quel punto capace di concentrare materiali luminosi. Per la verità Venere periodicamente mostra qualche macchia misteriosa, inspiegabile. L'ultima è stata avvistata nel gennaio 2007. Si spera molto naturalmente negli strumenti di Venus Express per risolvere finalmente l'enigma. La cosa non sarà facile perché il pianeta vicino è una somma di misteri a partire dal fatto non spiegato che vede la sua atmosfera viaggiare 60 volte più veloce della rotazione del pianeta stesso. Altrettanto da decifrare rimane il doppio vortice sempre nel polo sud.
Marte sta acquistando un pò di atmosfera e nel giro di 10 anni nel nostro sistema solare stanno accadendo cose..strane che questi siano dei segni per il 2012 ?
Re: cambiamenti senza precedenti
troppe cose stanno accadendo in questo sistema solare, a cominciare dalla terra, le notizie vengono riportate - chissà quanto filtrate - spiegazioni a quanto pare z e r o.
la mia mente vacilla. ( non è un modo di dire, per me è la verità )
la mia mente vacilla. ( non è un modo di dire, per me è la verità )
Alaudae- Moderatore Globale
- Utente SuperAttivo :
La verità si sottrae all'evidenza
attraverso la sua inverosimilità.
Eraclito, 500 aC
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 14966
Età : 76
Netiquette :
Località : Roma
Nazione :
Data d'iscrizione : 26.06.09
Punti : 27767
Re: cambiamenti senza precedenti
sapremo tutto quando sara' troppo tardi sempre che qualcosa accada veramente e quando ancora siamo in vita ma qualcosa accadra' prima o poi questo e sicuro!!!!
cristian- Staff misteri
- nonmellodirmello@yahoo.it
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 3657
Età : 44
Netiquette :
Località : barcellona/spagna
Nazione :
Data d'iscrizione : 16.06.09
Punti : 9852
Re: cambiamenti senza precedenti
cristian ha scritto:sapremo tutto quando sara' troppo tardi sempre che qualcosa accada veramente e quando ancora siamo in vita ma qualcosa accadra' prima o poi questo e sicuro!!!!
infatti. perchè tenere in allarme seimiliardidipersone se tanto niente può
essere fatto. sempre che ci sia la volontà di farlo
Alaudae- Moderatore Globale
- Utente SuperAttivo :
La verità si sottrae all'evidenza
attraverso la sua inverosimilità.
Eraclito, 500 aC
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 14966
Età : 76
Netiquette :
Località : Roma
Nazione :
Data d'iscrizione : 26.06.09
Punti : 27767
cambiamenti senza precedenti
Il Giornale Online(Prologo al "The Divine Cosmos")
di David Wilcock
Giugno 2002
L’ 11 Settembre 2001 la Terra venne scossa da un colpo, pianificato meticolosamente, al cuore finanziario e militare dell’ultima superpotenza mondiale, quando degli aerei per il trasporto ordinario di passeggeri vennero utilizzati come arma di distruzione di massa, riducendo le Torri Gemelle del World Trade Center a un ammasso di macerie e facendo esplodere un’ala del Pentagono.
Prima di questo evento era piuttosto comune per il pubblico in generale proclamare che ogni cosa era “normale” e ignorare alcuni indicatori ovvii del fatto che l’umanità, la Terra e in generale il Sistema solare stavano subendo un tremendo cambiamento senza precedenti che include le seguenti tendenze sempre in accrescimento:
- un incremento del 410% nel numero totale di catastrofi naturali sulla Terra tra il 1963 e il 1993 (Dmitriev 1997)
- un incremento del 400% nel numero dei terremoti sulla Terra (oltre il 2.5 della scala Richter) dal 1973 (Mandeville 1998)
- un incremento del 500% dell’attività vulcanica sulla Terra tra il 1875 e il 1993 (Mandeville 2000)
- 9 su 21 dei più violenti terremoti dal 856 al 1999 avvennero nel secolo 20.mo (Centro Russo di informazione sui terremoti, 1999)
- un incremento del 230% della forza del campo magnetico del Sole dal 1901 (Lockwood, 1998)
- un incremento del 300% dell’attività solare violenta che era stata prevista per il solo anno 1997 ( NASA 1998).
- incremento del 400% o maggiore nella velocità con cui le emissioni di particelle solari sono capaci di viaggiare attraverso l’ energia dello spazio interplanetario ( NASA 1997-2001)
- recenti spostamenti del polo magnetico di Urano e Nettuno, poiché il Voyager 2 osservò come i loro assi magnetici erano significativamente deviati dai loro assi di rotazione. (Dmitriev 1997)
- visibili incrementi di lucentezza sono stati scoperti ora su Saturno (Dmitriev 1997)
- incrementi del 200% nell’intensità del campo magnetico di Giove tra il 1992 e il 1997 (Dmitriev 1997)
- incremento del 200% della densità conosciuta dell’atmosfera di Marte incontrata dal satellite Mars Surveyor nel 1997 ( NASA 1997)
- Notevole scioglimento delle calotte di ghiaccio di Marte nel giro di un solo anno, come osservato chiaramente dalla fotografia dei satelliti ( NASA 2001)
- importanti cambiamenti fisici, chimici e ottici su Venere, incluso un decremento forte dei gas contenenti zolfo nella sua atmosfera e un incremento di luminosità (Dmitriev 1997)
Se ci ricordiamo che il Sole contiene il 99,86% della massa nel Sistema solare, possiamo facilmente vedere che esso esercita la più forte influenza termica, gravitazionale ed elettromagnetica. In questo libro identificheremo un chiaro meccanismo fisico che fa sperimentare notevoli cambiamenti al nostro Sole. Questi importanti cambiamenti energetici nel Sole vengono poi irradiati al di fuori tramite il “vento solare”, incrementando drammaticamente la carica e la permeabilità dello spazio interplanetario, causando il fatto che le particelle cariche viaggino più velocemente proprio come una gocciolina d’ acqua schizza violentemente attorno su uno sfrigolante tegame rovente. I campi elettromagnetici dei pianeti assorbono poi questo aumentato flusso energetico, producendo cambiamenti anomali incluso il riscaldamento interno, incrementi dei terremoti, vulcanismo e altre catastrofi naturali, aumenti di luminosità e pure lo spostamento dei poli magnetici.
http://altrogiornale.org/news.php
Alaudae- Moderatore Globale
- Utente SuperAttivo :
La verità si sottrae all'evidenza
attraverso la sua inverosimilità.
Eraclito, 500 aC
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 14966
Età : 76
Netiquette :
Località : Roma
Nazione :
Data d'iscrizione : 26.06.09
Punti : 27767
le zone morte e l'impatto sui cambiamenti climatici
La diffusione dei bacini d'acqua fortemente deprivati di ossigeno potrebbe avere un impatto sulle condizioni ambientali che va ben oltre quello, negativo, già individuato sulle acque locali
La diffusione delle cosiddette “zone morte” – come vengono definiti i bacini d'acqua fortemente deprivati di ossigeno – potrebbe avere un impatto sulle condizioni ambientali che va ben oltre quello, negativo e già individuato, sulle acque locali.
Sebbene sia attualmente presente in concentrazioni estremamente basse nell'atmosfera, l'ossido di diazoto è un potente gas serra e sta diventando un fattore sempre più importante nella distruzione dell'ozono stratosferico. Negli ultimi 400.000 anni le sue variazioni di concentrazione hanno seguito grossomodo quelle del biossido di carbonio e hanno avuto un impatto limitato sul clima, ma questa dinamica potrebbe cambiare.
Così come le attività umane possono causare un aumento senza precedenti delle sorgenti terrestri di ossido nitroso, o ossido di diazoto (N2O), anche la produzione marina di N2O può aumentare in modo sostanziale come risultato dell'inquinamento da nutrienti, del riscaldamento delle acque e dall'acidificazione dell'oceano. Poiché l'ambiente marino è una fonte netta di N2O, gran parte della sua produzione verrà persa nell'atmosfera, con ciò intensificando l'impatto climatico.
In un articolo pubblicato sulla rivista Science, Lou Codispoti e colleghi oceanografi del Center for Environmental Science dell'Università del Maryland spiegano infatti come l'incremento di N2O prodotto nelle acque ipossiche, ovvero a basse concentrazioni di ossigeno, possa aumentare a sua volta le concentrazioni atmosferiche dello stesso composto, aggravando così il riscaldamento globale e depauperando lo strato di ozono, con conseguenze significative sulla quota di raggi UV che arrivano sulla superficie terrestre.
"Via via che la massa delle acque ipossiche si sposta verso le acque superficiali e si espande lungo le zone costiere, aumenta la sua capacità di produrre ossido di diazoto”, ha spiegato Codispoti. "Tenuto conto che attualmente le zone a basso contenuto di ossigeno producono circa metà del contenuto netto di ossido di diazoto dell'oceano, si potrebbe osservare un significativo, ulteriore aumento della sua concentrazione atmosferica se queste zone morte continueranno ad espandersi”. (fc)
Le Scienze
***
La diffusione delle cosiddette “zone morte” – come vengono definiti i bacini d'acqua fortemente deprivati di ossigeno – potrebbe avere un impatto sulle condizioni ambientali che va ben oltre quello, negativo e già individuato, sulle acque locali.
Sebbene sia attualmente presente in concentrazioni estremamente basse nell'atmosfera, l'ossido di diazoto è un potente gas serra e sta diventando un fattore sempre più importante nella distruzione dell'ozono stratosferico. Negli ultimi 400.000 anni le sue variazioni di concentrazione hanno seguito grossomodo quelle del biossido di carbonio e hanno avuto un impatto limitato sul clima, ma questa dinamica potrebbe cambiare.
Così come le attività umane possono causare un aumento senza precedenti delle sorgenti terrestri di ossido nitroso, o ossido di diazoto (N2O), anche la produzione marina di N2O può aumentare in modo sostanziale come risultato dell'inquinamento da nutrienti, del riscaldamento delle acque e dall'acidificazione dell'oceano. Poiché l'ambiente marino è una fonte netta di N2O, gran parte della sua produzione verrà persa nell'atmosfera, con ciò intensificando l'impatto climatico.
In un articolo pubblicato sulla rivista Science, Lou Codispoti e colleghi oceanografi del Center for Environmental Science dell'Università del Maryland spiegano infatti come l'incremento di N2O prodotto nelle acque ipossiche, ovvero a basse concentrazioni di ossigeno, possa aumentare a sua volta le concentrazioni atmosferiche dello stesso composto, aggravando così il riscaldamento globale e depauperando lo strato di ozono, con conseguenze significative sulla quota di raggi UV che arrivano sulla superficie terrestre.
"Via via che la massa delle acque ipossiche si sposta verso le acque superficiali e si espande lungo le zone costiere, aumenta la sua capacità di produrre ossido di diazoto”, ha spiegato Codispoti. "Tenuto conto che attualmente le zone a basso contenuto di ossigeno producono circa metà del contenuto netto di ossido di diazoto dell'oceano, si potrebbe osservare un significativo, ulteriore aumento della sua concentrazione atmosferica se queste zone morte continueranno ad espandersi”. (fc)
Le Scienze
***
Alaudae- Moderatore Globale
- Utente SuperAttivo :
La verità si sottrae all'evidenza
attraverso la sua inverosimilità.
Eraclito, 500 aC
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 14966
Età : 76
Netiquette :
Località : Roma
Nazione :
Data d'iscrizione : 26.06.09
Punti : 27767
Climategate, ci risiamo. Altre email “compromettenti” dimostrano come alcuni studiosi bluffano sui dati meteo, ma sarà vero?
Ricordate il Climategate di due anni fa? Era l’estate 2009 e nei giorni della 15^ conferenza sul clima dell’Onu, in Danimarca a Copenaghen, saltano fuori migliaia di email intercettate da un server inglese di studiosi dell’Ipcc che evidenziavano come questi esperti adattavano e modificavano i dati meteorologici e climatici per divulgare risultati che non erano attendibili ma che, piuttosto, sostenevano le loro idee e le pressioni politiche ed economiche fatte sugli stessi scienziati.
In realtà la “bolla” dello scandalo chiamato “Climategate”, appunto, fu smontata dalle varie commissoni che giudicarono e analizzarono quanto accaduto. In Inghilterra si è mosso persino il parlamento, che ha istituito una commissione ad hoc che ha fatto delle indagini e dopo centinaia di audizioni ha pubblicato un rapporto che sa di “assoluzione”.
Pure l’università dell’East Anglia, sempre in Inghilterra, ha avviato un’indagine interna per difendere la credibilità dell’ateneo e ha pubblicato un resoconto chiamato Rapporto Oxburgh in cui si specifica l’assoluta bontà del lavoro dei ricercatori.
Anche l’università della Pennsylvania ha indagato sull’operato del dott. Micheal Mann dando un giudizio assolutamente positivo sul suo operato. Infine 5 giornalisti scientifici dell’Associated Press hanno studiato il caso per mesi e hanno dedotto, come spiegano qui, che gli scienziati hanno solo voluto individuare quale fosse il modo più convincente per divulgare i dati che avevano raccolto.
Per questo motivo di Climategate non se n’è parlato più, almeno fino a pochi giorni fa quando un nuovo scandalo molto simile è venuto alla ribalta, a pochi giorni dall’inizio del vertice di Durban, che ha preso il via stamattina in Sudafrica. Ne hanno parlato prima di tutto alcuni mass-media britannici, il Guardian e la BBC su tutti.
Si tratta di 225 mila email di esperti dell’IPCC “intercettate” su un server russo, di cui 220 mila ancora protette da password ma 5.000 già uscite allo scoperto.
Le email sono già state pubblicate sul web, ad averle scoperte sarebbe stato un misterioso hacker che si fa chiamare ‘FOIA’ e che sarebbe lo stesso che aveva intercettato quelle del 2009. Ma sul Guardian uno degli studiosi le cui email sono state pubblicate, Michael Mann, ha detto: “sembra siano le mie, ma faccio fatica a vederci qualcosa di male, a parte il fatto che saranno prese e decontestualizzate“. Quindi l’autenticità dovrebbe essere garantita.
Jo Nova e Jeff ID hanno già pubblicato alcune email, di cui vi mostriamo alcuni stralci:
Thorne/MetO: Le osservazioni non mostrano alcun aumento delle temperature lungo la troposfera tropicale[il problema dell'hot spot troposferico], a meno che non si prendano in considerazione un singolo studio e un singolo approccio, trascurandone un mucchio di altri. Questo è davvero pericoloso. Dobbiamo comunicare l’incertezza ed essere onesti. Phil [Jones?], magari potremmo trovare il tempo di discuterne ulteriormente se necessario [...]
Thorne: Penso anche che la scienza sia stata manipolata a fini politici, cosa che potrebbe rivelarsi non troppo intelligente a lungo andare.
Wils: Che si fa se il climate change si rivela essere essenzialmente una oscillazione multidecadale? Probabilmente ci uccideranno [...]
Mann: La cosa importante è essere sicuri che stiano perdendo la battaglia delle pubbliche relazioni. Questo è lo scopo del sito [Real Climate].
Pollack: Ma sarà molto difficile far scomparire il Periodo Caldo Medioevale dalla Groenlandia.
Lorenzoni: Concordo con l’importanza degli eventi estremi come focus per l’opinione pubblica e governativa [...] ‘il climate change’ deve essere presente nella vita di tutti i giorni della gente. Deve essere loro ricordato che è un fenomeno che accade e si evolve in continuazione.
Ashton/co2.org: Avendone stabilito l’urgenza, la sfida politica è ora di trasfromarla da un argomento che riguarda i costi dei tagli alle emissioni – cattiva politica – a uno concernente il valore di un clima stabile – politica molto migliore [...] la cosa migliore da fare è raccontare la storia delle brusche variazioni in modo più vivido possibile.
Wilson: Sebbene sia d’accordo che i gas serra siano stati importanti nel 19° e 20° secolo (specialmente dal 1970), se il peso del forcing solare fosse stato maggiore nei modelli, certamente avrebbe diminuito la significatività dei gas serra. [...] Mi sembra che assegnando un peso maggiore alla radiazione solare nei modelli, la maggior parte del riscaldamento del 19° e 20° secolo può essere spiegato dal Sole.
Di questo nuovo scandalo s’è iniziato a parlare nei giorni scorsi anche in Italia, sul ClimateMonitor e anche sul Foglio, dove Piero Vietti ha evidenziato come pochi giorni fa l’Ipcc abbia pubblicato un “report rivoluzionario” in cui si legge, per la prima volta, “che i cambiamenti climatici hanno origine naturale e non per forza antropica, e che non ci sono evidenze del fatto che gli eventi climatici estremi siano causati dal riscaldamento globale“.
Con tono sarcastico, Vietti aggiunge che “la notizia non è stata data quasi da nessuno“.
Intanto sul web i vari appassionati si stanno entusiasmando in una battaglia tra fazioni: chi è convinto della falsità dei dati sul global warming e sui cambiamenti climatici accusa questi scienziati sottolineando quanto siano scandalose le frasi che si scrivono via email; chi, invece, è un ferreo sostenitore del riscaldamento globale accusa gli hacker e si interroga sul “tempismo” di questi scandali, arrivati sranamente a ridosso di due importanti appuntamenti mondiali come Durban oggi e Copenaghen due anni fa.
Da questa mischia noi ci tiriamo fuori; siamo pronti a puntare il dito con convinzione contro chi utilizza il clima e la meteorologia per fare i propri interessi e per divulgare notizie assolutamente infondate, ma dopo l’esempio di due anni fa preferiamo attendere il giudizio definitivo delle commissioni d’inchiesta che sicuramente, anche in questo caso, analizzeranno approfonditamente il lavoro degli studiosi dimostrandone l’eventuale colpevolezza.
Se poi queste email intercettate servano a moderare i toni apocalittici e catastrofistici assolutamente esagerati e fuori luogo rispetto alla realistica situazione climatica del pianeta, allora ben vengano a prescindere: siamo in cerca della verità e l’unica certezza che abbiamo è che non moriremo tutti domani. Siamo ormai a fine 2011, e secondo tanti pseudo-studiosi già oggi avremmo dovuto assistere a città sommerse dall’acqua dei mari, all’avanzata del deserto sull’Europa, alla distruzione di intere città, alla scomparsa della neve e dei ghiacci, alla morte di milioni di persone, a cataclismi di immane violenza e chi più ne ha più ne metta.
Eventi che non abbiamo vissuto e fortunatemente non vivremo, anche se qualcuno vuole ancora convincerci del contrario.
link
Alaudae- Moderatore Globale
- Utente SuperAttivo :
La verità si sottrae all'evidenza
attraverso la sua inverosimilità.
Eraclito, 500 aC
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 14966
Età : 76
Netiquette :
Località : Roma
Nazione :
Data d'iscrizione : 26.06.09
Punti : 27767
Gli 8 cambiamenti planetari che stanno modificando la Terra
Il 2011 che volge al termine ci ha abituati ad una serie di eventi che hanno scosso la nostra comune percezione del pianeta. Abbiamo imparato a conoscere la Natura attraverso i suoi mille modi di manifestarsi e ci siamo resi conto di quanto sia fondamentale rispettarla. La Terra, inoltre, ci ha tenuti spesso con il fiato sospeso attraverso una serie indefinita di segnali per ricordarci che è viva e che, se la offendiamo, a soffrirne siamo anche noi. E, infine, il Cosmo. Quello più oscuro che noi, piccoli abitanti impertinenti sbandieriamo di conoscere e, solo in poche occasione, abbiamo la modestia di avvertire ancora come del tutto ignoto.
Ecco una serie di cambiamenti planetari che dovrebbero fermarci a riflettere. Così, per non commettere gli stessi errori. Per imparare a rispettare. E capire.
1. L’ambiente ed il suo degrado
L’uomo ha letteralmente fatto incetta di buona parte delle risorse ambientali che la Terra è stata in grado di regalargli. Ma queste risorse non sono inesauribili. Dall’agricoltura chimica industriale che degrada il suolo, l’acqua e la fauna, alla pesca oceanica; il disastro petrolifero del Golfo del Messico e le scie chimiche; l’estrazione di gas naturali e la tossicità dell’acqua. Sono solo alcune delle conseguenze che derivano dalla presenza dell’uomo sulla terra. Molteplici sono i segnali di aiuto che il pianeta invoca con urgenza. Per essere guarito e preservare quelle forme di vita di cui è contraddistinto.
2. Aumento dell’attività tettonica
Secondo quanto sostengono gli esperti, un aumento dell’attività tettonica si è avuta già dal 2010. Ricordiamo il terremoto in Cile che fu talmente forte da farci perdere una seppur minima frazione del nostro anno. Un rischio, quello dei terremoti sempre più disastrosi, che sta mettendo a rischio anche la sicurezza delle città, spesso impreparate ai sismi così vigorosi. Tali cambiamenti furono previsti, ma pare sia l’attività umana, e in particolare l’estrazione del gas, ad aver dato origine a una serie (infinita?) di sciami sismici anche in aree che precedentemente non si ritenevano a rischio.
3. Inversione dei poli magnetici
Sembra accertato che i poli terrestri si siano spostati. Alcuni azzardano persino invertiti. Consideriamo le morie di varie specie di uccelli o di pesci, di balene spiaggiate e di animali morti ritrovati in numerose zone del mondo. Ma perché gli animali? Forse perché sono il primo campanello di allarme, quello più evidente agli occhi dell’uomo. Il campo magnetico terrestre, infatti, rappresenta una bussola naturale per il loro orientamento. Purtroppo non è tutto. Conseguenza di questo ormai quasi certo spostamento dei poli sarebbe l’innalzamento del livello del mare. Pare che il polo nord magnetico si stia spostando verso la Russia, ma non è del tutto chiaro se ciò porterà anche ad un cataclisma o, solamente, ad una serie di cambiamenti ai quali l’uomo dovrà inevitabilmente adattarsi.
4. Attività vulcanica
Come i terremoti, anche le eruzioni vulcaniche stanno decisamente aumentando la loro attività. Basti pensare all’Anello di Fuoco, una concatenazione di vulcani dormienti, che hanno letteralmente smesso di “dormire”, appunto. E non solo. Anche il Parco dello Yellowstone ha visto innalzare il terreno irrimediabilmente. Proprio nel parco si trova uno dei vulcani più grandi del mondo.
5. Clima estremo
Questo dicembre mite e avaro di nevicate parla chiaro. Il clima sta lentamente mutando e l’uomo ha un’unica cosa da fare: imparare ad adattarsi. Zone nelle quali la siccità estrema era vista come una prassi lungo il corso dell’anno, sono sempre più devastate da alluvioni di notevoli intensità; al contrario, le cime innevate fanno capolino per poco tempo e, spesso, lasciano spazio proprio a periodi di aridità estrema. Inverni rigidi e caldi decisamente afosi attanagliano Europa e Stati Uniti. Tutto ciò potrebbe portare ad una crisi alimentare di importanti dimensioni se le nostre abitudini non cambiano.
6. Debolezza delle correnti oceaniche
Forse, una conseguenza ai cambiamenti climatici, è anche il rapido indebolimento delle correnti oceaniche. Sembrerebbero legati alle correnti il freddo estremo che patiamo in Europa da alcuni anni ed il clima mite della Groenlandia. Quando la corrente del Nord Atlantico si interrompe, anche il clima subisce delle conseguenze. E, nonostante la calura estiva, gli inverni divengono sempre più lunghi e rigidi. Che questo possa portare ad una nuova era glaciale? Sarebbe un’ipotesi che spesso abbiamo visto realizzarsi sugli schermi cinematografici di alcuni film catastrofisti.
7. Le anomalie galattiche
Alcune ipotesi parlano di due soli che potremo vedere presto. Nel 2012. Così, se il calendario Maya ci parla della fine del mondo tra un anno, la teoria dei due soli appare come un segno intangibile. Il nostro pianeta sembra avviarsi verso il sistema solare binario. Ma si attendono effetti fisici che allertino sull’effettività di allineamenti planetari o dell’avvicinarsi di oggetti celesti che dovrebbero accertare una teoria che, almeno per il momento, rimane ancora da accertare. Per fortuna.
8. L’attività solare
È forse dell’attività solare che si è più parlato negli ultimi mesi. Molto del suo dinamismo sta variando, sebbene si attende per i prossimi anni il picco delle sue evoluzioni. Sempre nel 2012 assisteremo ad un altro capovolgimento del campo magnetico solare. È la stessa Nasa a diffondere la notizia. Già nel 2006, infatti, aveva annunciato: “Non abbiamo mai visto velocità così basse. Il rallentamento che vediamo ora significa che il Ciclo Solare 25, che avrà il suo picco intorno al 2022, potrebbe essere uno dei più deboli della storia”. Molti prevedono che nei prossimi anni saranno proprio le strumentazioni elettroniche saranno le più danneggiate dalle radiazioni elettromagnetiche.
link
Ecco una serie di cambiamenti planetari che dovrebbero fermarci a riflettere. Così, per non commettere gli stessi errori. Per imparare a rispettare. E capire.
1. L’ambiente ed il suo degrado
L’uomo ha letteralmente fatto incetta di buona parte delle risorse ambientali che la Terra è stata in grado di regalargli. Ma queste risorse non sono inesauribili. Dall’agricoltura chimica industriale che degrada il suolo, l’acqua e la fauna, alla pesca oceanica; il disastro petrolifero del Golfo del Messico e le scie chimiche; l’estrazione di gas naturali e la tossicità dell’acqua. Sono solo alcune delle conseguenze che derivano dalla presenza dell’uomo sulla terra. Molteplici sono i segnali di aiuto che il pianeta invoca con urgenza. Per essere guarito e preservare quelle forme di vita di cui è contraddistinto.
2. Aumento dell’attività tettonica
Secondo quanto sostengono gli esperti, un aumento dell’attività tettonica si è avuta già dal 2010. Ricordiamo il terremoto in Cile che fu talmente forte da farci perdere una seppur minima frazione del nostro anno. Un rischio, quello dei terremoti sempre più disastrosi, che sta mettendo a rischio anche la sicurezza delle città, spesso impreparate ai sismi così vigorosi. Tali cambiamenti furono previsti, ma pare sia l’attività umana, e in particolare l’estrazione del gas, ad aver dato origine a una serie (infinita?) di sciami sismici anche in aree che precedentemente non si ritenevano a rischio.
3. Inversione dei poli magnetici
Sembra accertato che i poli terrestri si siano spostati. Alcuni azzardano persino invertiti. Consideriamo le morie di varie specie di uccelli o di pesci, di balene spiaggiate e di animali morti ritrovati in numerose zone del mondo. Ma perché gli animali? Forse perché sono il primo campanello di allarme, quello più evidente agli occhi dell’uomo. Il campo magnetico terrestre, infatti, rappresenta una bussola naturale per il loro orientamento. Purtroppo non è tutto. Conseguenza di questo ormai quasi certo spostamento dei poli sarebbe l’innalzamento del livello del mare. Pare che il polo nord magnetico si stia spostando verso la Russia, ma non è del tutto chiaro se ciò porterà anche ad un cataclisma o, solamente, ad una serie di cambiamenti ai quali l’uomo dovrà inevitabilmente adattarsi.
4. Attività vulcanica
Come i terremoti, anche le eruzioni vulcaniche stanno decisamente aumentando la loro attività. Basti pensare all’Anello di Fuoco, una concatenazione di vulcani dormienti, che hanno letteralmente smesso di “dormire”, appunto. E non solo. Anche il Parco dello Yellowstone ha visto innalzare il terreno irrimediabilmente. Proprio nel parco si trova uno dei vulcani più grandi del mondo.
5. Clima estremo
Questo dicembre mite e avaro di nevicate parla chiaro. Il clima sta lentamente mutando e l’uomo ha un’unica cosa da fare: imparare ad adattarsi. Zone nelle quali la siccità estrema era vista come una prassi lungo il corso dell’anno, sono sempre più devastate da alluvioni di notevoli intensità; al contrario, le cime innevate fanno capolino per poco tempo e, spesso, lasciano spazio proprio a periodi di aridità estrema. Inverni rigidi e caldi decisamente afosi attanagliano Europa e Stati Uniti. Tutto ciò potrebbe portare ad una crisi alimentare di importanti dimensioni se le nostre abitudini non cambiano.
6. Debolezza delle correnti oceaniche
Forse, una conseguenza ai cambiamenti climatici, è anche il rapido indebolimento delle correnti oceaniche. Sembrerebbero legati alle correnti il freddo estremo che patiamo in Europa da alcuni anni ed il clima mite della Groenlandia. Quando la corrente del Nord Atlantico si interrompe, anche il clima subisce delle conseguenze. E, nonostante la calura estiva, gli inverni divengono sempre più lunghi e rigidi. Che questo possa portare ad una nuova era glaciale? Sarebbe un’ipotesi che spesso abbiamo visto realizzarsi sugli schermi cinematografici di alcuni film catastrofisti.
7. Le anomalie galattiche
Alcune ipotesi parlano di due soli che potremo vedere presto. Nel 2012. Così, se il calendario Maya ci parla della fine del mondo tra un anno, la teoria dei due soli appare come un segno intangibile. Il nostro pianeta sembra avviarsi verso il sistema solare binario. Ma si attendono effetti fisici che allertino sull’effettività di allineamenti planetari o dell’avvicinarsi di oggetti celesti che dovrebbero accertare una teoria che, almeno per il momento, rimane ancora da accertare. Per fortuna.
8. L’attività solare
È forse dell’attività solare che si è più parlato negli ultimi mesi. Molto del suo dinamismo sta variando, sebbene si attende per i prossimi anni il picco delle sue evoluzioni. Sempre nel 2012 assisteremo ad un altro capovolgimento del campo magnetico solare. È la stessa Nasa a diffondere la notizia. Già nel 2006, infatti, aveva annunciato: “Non abbiamo mai visto velocità così basse. Il rallentamento che vediamo ora significa che il Ciclo Solare 25, che avrà il suo picco intorno al 2022, potrebbe essere uno dei più deboli della storia”. Molti prevedono che nei prossimi anni saranno proprio le strumentazioni elettroniche saranno le più danneggiate dalle radiazioni elettromagnetiche.
link
Alaudae- Moderatore Globale
- Utente SuperAttivo :
La verità si sottrae all'evidenza
attraverso la sua inverosimilità.
Eraclito, 500 aC
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 14966
Età : 76
Netiquette :
Località : Roma
Nazione :
Data d'iscrizione : 26.06.09
Punti : 27767
Re: cambiamenti senza precedenti
Io consiglio di cambiare pianeta! Chi mi aiuta?
Christian- Friends
- Utente SuperAttivo :
Se non credi neanche nelle piccole cose, come puoi credere a tutte le altre?
Mio stato d'animo :
Animale Preferito :
Il mio Sesso :
Segno Zodiacale :
La mia forza :
Messaggi : 969
Età : 29
Netiquette :
Località : Livorno
Nazione :
Data d'iscrizione : 06.10.11
Punti : 5831
Argomenti simili
» cambiamenti futuri
» Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
» scie chimiche
» siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
» STUDIO: "GRANDE CICLONE ARTICO, TEMPESTA SENZA PRECEDENTI"
» Una raffica di colpi di stato prendono forma in pochissimo tempo nel Mediterraneo
» scie chimiche
» siamo sul filo di una crisi mondiale senza precedenti
» STUDIO: "GRANDE CICLONE ARTICO, TEMPESTA SENZA PRECEDENTI"
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.