Sole e Tempeste solari 2012
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
Marek ha scritto:video trovato sul canale di 95illirf ....non riesco a sapere altro....
è vero, come commento al video sta scritto: "Nibari e il pianeta X si stanno avvicinando.." : Nibari e il pianeta X ??
ma non dicono dove sia stato girato il filmato, peccato!
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
E chiaro che è un riflesso se notate quando ruota la camera il riflesso si avvicina alle nuvole, se fosse un corpo celeste non cambierebbe posizione ma rimarrebbe immobile.
mauromio- Partecipante Novizio
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
mauromio ha scritto:E chiaro che è un riflesso se notate quando ruota la camera il riflesso si avvicina alle nuvole, se fosse un corpo celeste non cambierebbe posizione ma rimarrebbe immobile.
VERO....grazie ottima spiegazione
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
mauromio ha scritto:E chiaro che è un riflesso se notate quando ruota la camera il riflesso si avvicina alle nuvole, se fosse un corpo celeste non cambierebbe posizione ma rimarrebbe immobile.
se lo dici tu, "l'attrezzatura idonea" non ce l'ho e ad essere sinceri neanche non idonea...per cui non sono in condizione di sostenere una discussione al merito, mi pare però che più che avvicinarsi il "riflesso" alle nuvole sia la luce solare ad occupare tutto lo schermo nascondendo anche e perciò quello che potrebbe essere il riflesso o un ospite del sistema solare che a malincuore ci ospita...
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Il Sole che verrà
Caldo torrido, nuova era glaciale o nulla di tutto questo? Il futuro della Terra dipende dalla nostra stella ma prevederne il comportamento non è così scontato.
di Luca Nobili
Quando si parla dell’attività solare e dei cicli di minimo e massimo della nostra stella si entra in un campo insidioso. Al momento non esistono modelli che permettano di prevedere nel dettaglio il comportamento del Sole, se non a grandi linee. Eppure sono sempre più frequenti articoli e ipotesi su cosa ci aspetta nei prossimi anni, che spaziano da scenari caldi ad altri gelidi.
L’attività solare è strettamente legata alle macchie solari. Da quando sono state osservate e studiate con metodo scientifico dagli inizi del 1600, compreso il contributo di Galileo Galilei, le macchie solari hanno avuto un grande impatto sulla nostra conoscenza del Sole, considerato prima di allora nella cultura europea dominante come un corpo celeste perfetto, immutabile e incorruttibile. Successivamente si individuò l’esistenza di un ciclo periodico: le macchie aumentano e diminuiscono di numero seguendo periodi che in media durano 11 anni e a una maggior quantità di macchie corrisponde una maggiore intensità dell’attività solare. Non mancano però cicli anomali come quelli registrati dal 1645 al 1715 quando si arrivò a contare un minimo “storico” di macchie. Nello stesso periodo l’Europa venne attraversata da una lunga ondata di freddo, oggi denominata piccola era glaciale, segno di una probabile correlazione tra il clima e intensità dell’attività solare. Anche se va detto che la piccola glaciazione durò ben oltre il termine di tale periodo di minimo.
Ora il Sole sta raggiungendo un nuovo massimo il cui picco è previsto nel 2013 per poi tornare al minimo successivo nel 2020. Di questo passo il ciclo attuale stabilirà il record di durata, risultando il più lento tra quelli conosciuti. Per questo, e al contrario di chi preannunciava infuocate tempeste solari che avrebbero inaridito la Terra, alcuni esperti prevedono l’arrivo di un periodo di minimo più lungo del solito, forse analogo a quello avvenuto all’epoca della piccola era glaciale. Prima di giungere a una qualsiasi conclusione va ribadito che si tratta di previsioni quantomeno azzardate: il legame tra attività solare ed ere glaciali non è univoco, inoltre abbiamo iniziato a misurare con precisione i cicli solari solo da pochi decenni, da quando abbiamo spedito sonde nello spazio che hanno permesso di ottenere osservazioni più accurate. Troppo poco per costruire modelli che ci permettano di prevedere nel dettaglio il comportamento del Sole che tra l’altro ha già attraversato cicli anomali che potrebbero rivelarsi a loro volta normali periodi di variabilità.
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22.10.2011
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Sfera avanti al sole
Guardate il fermo immagine web cam sul etna .Lo trovata frugando in web per caso ,ho notato questa specie di sfera d'avanti al sole...Ce nessuno in vicinanze di Etna?? L'immagine e presa alle ore 14,51 di oggi
provato convertire in rilievo...e sembra ci sia un oggetto vero e proprio
15,39...tutto sparito...niente bruscoli nel obiettivo.....un pianeta???
Fonte : http://www.onetechsrl.com/etna_cam/
provato convertire in rilievo...e sembra ci sia un oggetto vero e proprio
15,39...tutto sparito...niente bruscoli nel obiettivo.....un pianeta???
Fonte : http://www.onetechsrl.com/etna_cam/
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
vicino all'Etna ci sarebbe Alfio (vedi lista utenti) per il resto non saprei dire non avendo i mezzi tecnici....una bella sfera davvero!
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tempeste solari in intensificazione
Il Sole si è già avviato sulla strada che lo porterà al picco massimo della sua ttività prevista tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. In queste ore una delle più grandi macchie solari degli ultimi anni è in rotazione sul vesante Nord-Orientale del Sole. Il Solar Dynamics Observatory della NASA, ha scattato questa fotografia della macchia solare, denominata AR 1339, durante le prime ore della giornata. Misura circa 40.000 chilometri di larghezza e almeno il doppio di lunghezza, ed è facilmente visibile anche con piccoli telescopi amatoriali, utilizzando naturalmente opportuni filtri da anteporre all’obiettivo e non all’oculare. Due o tre macchie sono addirittura più grandi di tutto il nostro pianeta. Ricordiamo che le macchie solari sono aree della superficie solare, la fotosfera, più fredde, nell’ordine dei 4000°C. Le macchie solari sono correlate all’attività solare, nel senso che un numero elevato è sinomino di intensa attività solare. Naturalmente una macchia così grande ha un potenziale enorme per scatenare una violenta eruzione solare. Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 50% di brillamenti solari di classe M nel corso delle prossime 24 ore. I brillamenti di classe M ed X sono i più potenti in assoluto, e sono capaci tra le altre cose, di causare danni alle apparecchiature elettriche ed elettroniche o creare enormi blackout. Una tale eruzione in realtà si è già verificata nella giornata di ieri: un flare di classe M4 a mezzanotte ha prodotto un estremo lampo di radiazione UV ed ha lanciato una massiccia eruzione di massa coronale nello spazio. L’eruzione però non si è diretta verso la Terra, ma a quanto pare nei prossimi giorni c’è la possibilità che altri fenomeni simili possano colpire il nostro pianeta. Le onde d’urto risultanti da questi fenomeni viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l’alto attraverso la cromosfera e la corona del Sole, a velocità dell’ordine di 5.000.000 di chilometri all’ora. Uno degli effetti più belli però che queste eruzioni possono causare sulla Terra sono le aurore polari, che dipingono il cielo delle alte latitudini boreali ed australi con veri e propri disegni colorati. Il mese di Novembre infatti ha avuto inizio con una tempesta geomagnetica. L’onda d’urto del vento solare ha spazzato la Terra durante le prime ore del 1 Novembre, scatenando forti disturbi magnetici intorno al Circolo Polare Artico. Paolo Beebe invia questo report da Upsala, in Canada: “Mi sono svegliato intorno alle 6:30 del mattino e ho visto aurore polari dalla mia finestra, dalla mia camera. Ballavano e scintillavano come fiamme verdi nel cielo settentrionale, con tocchi occasionali di rosa o rosso appena visibili. Mi sono vestito di corsa e mi sono diretto sino alle sponde del vicino lago di Lang per effettuare lo scatto che vediamo in basso.” Nelle prossime ore si attende un’espulsione di massa coronale partita dal Sole il 31 Ottobre e potrebbe colpire di striscio il campo magnetico della Terra. Attualmente tutte le altre regioni di macchie solari, tra cui la 1338 presente nell’emisfero Sud, sono tranquille. Va notato che tutti i 15 brillamenti registrati recentemente, provengono tutti dalla grande macchia numero 1339. Va però detto per correttezza, che a parte qualche problema alle reti elettriche o di comunicazione, queste espulsioni di massa coronale, se contenute come quelle viste sino ad ora, non apportano danni particolarmente gravi tanto da preoccuparci per la salute della popolazione. Per capire al meglio cosa può accadere riportiamo delle risposte date da Alessandro Bemporad, fisico solare dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Torino.
l'articolo continua qui
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eruzione di massa coronale si dirige su Mercurio e Venere, avvertiti effetti sulla Terra
Le previsioni del NOAA hanno diminuito al 20% la possibilità che il flare di classe X possa raggiungere la Terra. La fonte sarebbe una della più grandi macchie solari degli ultimi anni che è presente nell’emisfero orientale del Sole e che ora sta ruotando in direzione del nostro pianeta. Le macchie solari hanno già scatenato un flare di classe X alle 21:27 ora italiana di ieri sera.
Le previsioni del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) hanno diminuito al 20% la possibilità che il flare di classe X possa raggiungere la Terra. La fonte sarebbe una della più grandi macchie solari degli ultimi anni che è presente nell’emisfero orientale del Sole e che ora sta ruotando in direzione del nostro pianeta. Le macchie solari hanno già scatenato un flare di classe X alle 21:27 ora italiana di ieri sera. Il bagliore ha creato onde di ionizzazione nell’atmosfera superiore della Terra, alterando la normale propagazione delle onde radio in Europa e nelle Americhe. In Irlanda, l’effetto è stato sentito anche dopo il tramonto.
Al momento l’eruzione di massa coronale viaggia alla velocità di 1100 Km/s, ma non è diretta verso la Terra, ma verso Mercurio e Venere. Gli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard dicono che il CME colpirà Mercurio intorno alle 17:14. La sonda MESSENGER della NASA in orbita intorno a Mercurio monitorerà gli effetti dell’impatto. Il CME dovrebbe poi colpire Venere domani 5 Novembre, ma la nube di plasma probabilmente irromperà innocua contro la parte superiore del pianeta, nella densissima atmosfera venusiana.
www.meteoweb.eu
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Le previsioni del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) hanno diminuito al 20% la possibilità che il flare di classe X possa raggiungere la Terra. La fonte sarebbe una della più grandi macchie solari degli ultimi anni che è presente nell’emisfero orientale del Sole e che ora sta ruotando in direzione del nostro pianeta. Le macchie solari hanno già scatenato un flare di classe X alle 21:27 ora italiana di ieri sera. Il bagliore ha creato onde di ionizzazione nell’atmosfera superiore della Terra, alterando la normale propagazione delle onde radio in Europa e nelle Americhe. In Irlanda, l’effetto è stato sentito anche dopo il tramonto.
Al momento l’eruzione di massa coronale viaggia alla velocità di 1100 Km/s, ma non è diretta verso la Terra, ma verso Mercurio e Venere. Gli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard dicono che il CME colpirà Mercurio intorno alle 17:14. La sonda MESSENGER della NASA in orbita intorno a Mercurio monitorerà gli effetti dell’impatto. Il CME dovrebbe poi colpire Venere domani 5 Novembre, ma la nube di plasma probabilmente irromperà innocua contro la parte superiore del pianeta, nella densissima atmosfera venusiana.
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
Infatti ieri molte persone sono venute a lamentarsi per problemi alle ricariche. Dicevano che non arrivavano.
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L’espulsione di massa coronale ha colpito il nostro campo magnetico questa mattina
Come previsto, una espulsione di massa coronale (CME), di cui avevamo parlato e della quale vi abbiamo mostrato il video, ha colpito il campo magnetico terrestre questa mattina alle 7:00 (ora italiana). L’impatto è stato fortunatamente debole in quanto come da previsioni, è stato solo sfiorato dalla massiccia eruzione solare. Non è ancora chiaro se l’evento produrrà significative tempeste geomagnetiche o aurore polari nei nostri cieli. Attendiamo ulteriori notizie in merito all’evento. Intanto un filamento di oltre 700.000 chilometri di lunghezza avvolge l’area nord-orientale della nostra stella. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha fotografato la vasta struttura durante le prime ore di questa mattina. Il filamento è appesantito dal plasma solare. Se dovesse eruttare, come tali filamenti sono inclini a fare, potrebbe cadere al di sotto della superficie stellare, scatenando l’esplosione chiamata flare Hyder. Oppure potrebbe essere spazzata verso l’alto, scagliando frammenti di particelle nello spazio. Gli astrofili dotati di telescopi solari sono invitati a controllare la regione per capirne gli sviluppi. L’unica sfida sarà riuscire ad osservare il tutto in un unico campo visivo.
Credit: NASA's Solar Dynamics Observatory
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macchie solari ad occhio nudo
Credit: Jens Hackmann.
Il tramonto del Sole sullo sfondo di un castello non è una visione da tutti i giorni. E se ci aggiungiamo che sul Sole sono visibili ad occhio nudo le macchie scure dovute alla sua attività, allora possiamo definirlo un evento sicuramente raro. La nostra stella sta per tramontare sotto l’orizzone occidentale di Igersheim, in Germjania. La torre in rovina appartiene al castello medievale tradizionalmente conosciuto come castello di Neuhaus, ma potrebbe anche essere chiamato “il castello delle macchie solari” grazie a questo scatto. Le macchie solari visibili sono le regioni attive della nostra stella e sono denominate con la sigla 1339, responsabili il 3 Novembre di una potente eruzione solare di classe X. Questa regione è più grande di Giove, il pianeta gigante del nostro Sistema Solare. Visioni di questo tipo sono attese dai fotografi e dai semplici appassionati di tutto il mondo. Osservare le meraviglie della natura sullo sfondo dei più bei reperti della storia dell’uomo, infonde sicuramente un fascino particolare. Lo scatto è stato ripreso dal fotografo Jens Hackmann.
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Quando il Sole diventa un'arma
Nelle traduzioni di carattere scientifico che sono presenti nel blog (wikio.it le fa rientrare nella categoria della pseudo-scienza) apparse per esempio anche in TV su MISTERO grazie all'intervento di altri liberi ricercatori, ci siamo permessi di fare delle conclusioni e di collegare il fenomeno delle scie chimiche alle ormai sempre più frequenti tempeste solari che sono dirette verso la Terra e che dovrebbero per lo più disturbare gli apparati elettrici, e la telefonia mobile.
Per chi di voi non conoscesse Pier Luigi Ighina, discepolo di Marconi, egli affermava che il sole ha un cuore pulsante. Questo dovrebbe farci riflettere tutti.
Da una decida di anni siamo abituati a vedere i nostri cieli solcati da X, da scie chimiche e di velature e come ben sapete spesso il cielo in poche ore viene totalmente coperto da uno strato grigio nuvoloso che filtra i raggi solari. Ma il Sole è responsabile per la vitamina D, e quindi una mancata esposizione al Sole metterebbe a rischio la produzione necessaria per il nostro organismo causando nel tempo possibili problemi ossei.
Le scie chimiche sono un serio problema, la testimonianza di Monika B. con sindrome di Morgellons lo dimostra ampiamente.
Ritornando alle tempeste solari, considerando che nell'Universo vige una Legge Cosmica, e se il Sole ha lo scopo di raggiungere la Terra mediante i suoi raggi, e se questo moto naturale viene interrotto, bloccato, o rimandato indietro per mezzo di geoingegneria...esso di conseguenza dovrà mandarne in quantità maggiore.
Se tu nasci per vivere, e qualcuno te lo impedisce, ti ribelleresti no!?
Di conseguenza il Sole aumenterà la sua pulsazione del cuore.
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le tempeste solari erodono la superficie lunare
Grazie ad una nuova serie di simulazioni al computer da parte degli scienziati della NASA, si è scoperto che le tempeste solari e le associate espulsioni di massa coronale (CME) possono erodere in modo significativo la superficie lunare.
Oltre a rimuovere un numero sorprendentemente grande di materiale dalla superficie lunare, potrebbero essere una causa importante della perdita di atmosfera di pianeti come Marte che non sono protetti da un campo magnetico globale. Le espulsioni di massa coronale sono fondamentalmente una folata di vento solare intenso, un flusso diffuso di gas elettricamente conduttivo chiamato plasma, che è soffiato verso l’esterno dalla superficie del Sole nello spazio. Una forte CME può contenere circa un miliardo di tonnellate di plasma in movimento fino a 16 milioni di Km/h, in una nube molte volte le dimensioni della Terra. La luna ha una tenue esosfera, così tenue, che lascia vulnerabili agli effetti delle tempeste solari.
Il plasma delle eruzioni solari che vanno ad impattare sulla superficie lunare, e gli atomi che vengono espulsi dalla superficie solare, è un processo chiamato “polverizzazione catodica”. “Abbiamo scoperto che quando questa massiccia nube di plasma colpisce la luna, si comporta come una sabbiatrice, e rimuove facilmente il materiale volatile dalla superficie“, ha detto William Farrell, del team DREAM alla NASA. “Il modello prevede 100-200 tonnellate di materiale lunare – l’equivalente di 10 camion carichi di discarica – che potrebbe essere tolto dalla superficie lunare durante i tipici 2 giorni di passaggio di un CME.”
Questa è la prima volta che i ricercatori hanno tentato di prevedere gli effetti di una CME sulla luna. “La polverizzazione catodica è tra i primi cinque processi che creano l’esosfera della luna in normali condizioni, ma il nostro modello prevede che nel corso di una CME, diventa il metodo dominante di gran lunga, fino a 50 volte gli altri“, dice Killen , autore di un articolo su questa ricerca che appare in un numero speciale del Journal of Geophysical Research.
La luna non è l’unico corpo celeste colpito dal gas denso delle CME. Gli scienziati sono da tempo consapevoli che queste tempeste solari influenzano notevolmente il campo magnetico della Terra e sono responsabili di intense aurore polari. Alla fine del 2013, la NASA lancerà nell’atmosfera di Marte la sonda Volatile Evolution (Maven), una missione che investigherà esattamente come l’attività solare, possa rimuovere l’atmosfera. Su piccoli corpi esposti come gli asteroidi, le espulsioni solari dovrebbero creare un effetto simile a quello lunare.
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UE schock: tempesta solare catastrofica, esiste rischio reale
tratto dal sito: Notizie Fresche
Alla fine abbiamo l’ufficialita’ anche da parte dell’Unione Europea. La Commissione europea ha presentato infatti, una relazione dove si parla del “crescente rischio che si verifichi un evento tecnologico, causato da una tempesta solare, di dimensioni catastrofiche“, che andra’ a interessare le infrastrutture terrestri come le reti elettriche, di telecomunicazioni, navigatore satellitare o le banche.
Il rapporto osserva che visto il prossimo “massimo solare” atteso per il 2013, occorre nei prossimi mesi intensificare le ricerche e le analisi, in modo da comprendere meglio il potenziale impatto di meteorologia spaziale su alcune infrastrutture.
Il rischio di un possibile black-out a causa di una tempesta solare in un tempo relativamente breve è “alta” e il rapporto evidenzia come la società non sia tuttavia preparata ad affrontare questo prossimo evento.
La Commissione europea propone di definire le responsabilità e una linea guida di comunicazione, prima che si verifichi l’evento, in modo che tutti possano reagire in caso di allarme. Per questo motivo sono allo studio protocolli d’intervento all’allarme, ai quali succederanno poi svariate simulazioni (stress test) per contribuire ad aumentare la consapevolezza degli attori e di identificare le lacune e le debolezze nelle procedure di emergenza.
Non riesco a trovare altre informazioni su questo articolo, che se risultasse completamente vero vorrebbe dire che c'è una reale minaccia ufficializzata.
Alla fine abbiamo l’ufficialita’ anche da parte dell’Unione Europea. La Commissione europea ha presentato infatti, una relazione dove si parla del “crescente rischio che si verifichi un evento tecnologico, causato da una tempesta solare, di dimensioni catastrofiche“, che andra’ a interessare le infrastrutture terrestri come le reti elettriche, di telecomunicazioni, navigatore satellitare o le banche.
Il rapporto osserva che visto il prossimo “massimo solare” atteso per il 2013, occorre nei prossimi mesi intensificare le ricerche e le analisi, in modo da comprendere meglio il potenziale impatto di meteorologia spaziale su alcune infrastrutture.
Il rischio di un possibile black-out a causa di una tempesta solare in un tempo relativamente breve è “alta” e il rapporto evidenzia come la società non sia tuttavia preparata ad affrontare questo prossimo evento.
La Commissione europea propone di definire le responsabilità e una linea guida di comunicazione, prima che si verifichi l’evento, in modo che tutti possano reagire in caso di allarme. Per questo motivo sono allo studio protocolli d’intervento all’allarme, ai quali succederanno poi svariate simulazioni (stress test) per contribuire ad aumentare la consapevolezza degli attori e di identificare le lacune e le debolezze nelle procedure di emergenza.
Non riesco a trovare altre informazioni su questo articolo, che se risultasse completamente vero vorrebbe dire che c'è una reale minaccia ufficializzata.
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sarà così... PERCHE' QUESTO E' IL MIO VOLERE!
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
A me basta che non si interrompa la corrente quando sto giocando, oppure se non ho salvato... Poi a me sta anche più che bene se non c'è più elettricità! Lo so che è un po' un controsenzo, ma è che se mi si interrompe la partita, oppure non ho salvato e mi si spegne e inizio a sclerare perché lo devo rifare oppure perché c'è quello che ti piglia in giro anche se lo batti e devi contrabbattere per forza XD Dopo che ho zittito quello può anche andare via l'elettricità U.U
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Se non credi neanche nelle piccole cose, come puoi credere a tutte le altre?
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Terra riscaldata da due soli? prossimamente!
Secondo una notizia diffusa dal fisico Brad Carter, la Terra, in un tempo imprecisato, verrà riscaldata da due soli grazie all'esplosione della supernova Betelgeuse.
Detta così, sembra chissà quale profezia apocalittica che, presto o tardi, si abbatterà sul nostro bel pianeta. E, invece, si tratta di una semplice previsione, che non si sa di preciso quando avverrà, ma si sa solo che avverrà. Forse nel già troppo catastrofico 2012…
A darne notizia è il fisico Brad Carter dell’Università del Queensland, in Australia, notizia riportata anche dal Telegraph, il quotidiano inglese che annuncia: “potrebbe succedere a breve…”. Cosa accadrà di preciso attorno alla Terra?
Nella costellazione di Orione, in alto a sinistra, si trova una stella rossastra chiamata Betelgeuse, una supergigante rossa di classe spettrale M1-2 Iab, quindi attualmente in una fase piuttosto avanzata della sua evoluzione. Si tratta della decima stella più brillante del cielo notturno vista ad occhio nudo, anzi tra le più luminose in assoluto: la sua superficie, infatti, è pari a 15-20 volte quella del Sole. Considerando queste eccezionali qualità, il destino di Betelgeuse è quello di esplodere in supernova, che corrisponde allo stadio finale delle stelle più grandi.
Esplosione di una supernova
Piero Benvenuti, professore di astrofisica all’Università di Padova e presidente dell’Inaf, ha spiegato: “Che esploda come supernova è sicuro, ma sapere quando accadrà è una sciocchezza! Quando si esaurisce la sorgente, il combustibile nucleare che si trova all’interno della stella, questa collassa e i materiali che la compongono vengono proiettati verso l’esterno creando una sfera di fuoco che si allarga a una velocità di 5, 10 mila chilometri al secondo. L’evento sarebbe visibile anche di giorno. Ma sarebbe davvero difficile definirlo come secondo sole“.
Questo dipende dalla distanza che separa Betelgeuse dalla Terra: circa 640 anni luce. Ciò significa che, se la luce del Sole arriva sul nostro pianeta in soli otto minuti, quella di Betelgeuse impiegherà invece 640 anni. Ma nonostante sia eccessivo definire questo evento come la nascita di un secondo sole, anche perché dovrebbe durare appena due settimane, Benvenuti ha aggiunto: “Dal punto di vista scientifico è una grande opportunità di studio. È raro vedere un’esplosione galattica”.
Questo evento, nel corso della storia, sarebbe accaduto già altre volte: nel 1054 furono i cinesi a veder brillare una grossa stella nel cielo: “Era nella nostra galassia, nella costellazione del Granchio. Nel 1572 il danese Tycho Brahe ne osservò una e nel 1604 Giovanni Keplero e Galileo Galilei ne videro un’altra a occhio nudo” ha spiegato il professore.
E, per i più curiosi che si domandano quando avverrà questo straordinario evento, molti avanzano l’ipotesi che possa accadere proprio nel 2012, l’anno della profezia Maya, che prevede quella fine del mondo immaginata anche nel film omonimo. Ma forse non tutti sanno che gli esperti della Nasa hanno stilato una classifica dei film scientificamente più sbagliati. Al primo posto si trova proprio 2012 di Roland Emmerich.
http://www.fanpage.it/la-terra-riscaldata-da-due-soli-la-supernova-betelgeuse-illuminera-il-pianeta-come-mille-anni-fa/
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Detta così, sembra chissà quale profezia apocalittica che, presto o tardi, si abbatterà sul nostro bel pianeta. E, invece, si tratta di una semplice previsione, che non si sa di preciso quando avverrà, ma si sa solo che avverrà. Forse nel già troppo catastrofico 2012…
A darne notizia è il fisico Brad Carter dell’Università del Queensland, in Australia, notizia riportata anche dal Telegraph, il quotidiano inglese che annuncia: “potrebbe succedere a breve…”. Cosa accadrà di preciso attorno alla Terra?
Nella costellazione di Orione, in alto a sinistra, si trova una stella rossastra chiamata Betelgeuse, una supergigante rossa di classe spettrale M1-2 Iab, quindi attualmente in una fase piuttosto avanzata della sua evoluzione. Si tratta della decima stella più brillante del cielo notturno vista ad occhio nudo, anzi tra le più luminose in assoluto: la sua superficie, infatti, è pari a 15-20 volte quella del Sole. Considerando queste eccezionali qualità, il destino di Betelgeuse è quello di esplodere in supernova, che corrisponde allo stadio finale delle stelle più grandi.
Esplosione di una supernova
Piero Benvenuti, professore di astrofisica all’Università di Padova e presidente dell’Inaf, ha spiegato: “Che esploda come supernova è sicuro, ma sapere quando accadrà è una sciocchezza! Quando si esaurisce la sorgente, il combustibile nucleare che si trova all’interno della stella, questa collassa e i materiali che la compongono vengono proiettati verso l’esterno creando una sfera di fuoco che si allarga a una velocità di 5, 10 mila chilometri al secondo. L’evento sarebbe visibile anche di giorno. Ma sarebbe davvero difficile definirlo come secondo sole“.
Questo dipende dalla distanza che separa Betelgeuse dalla Terra: circa 640 anni luce. Ciò significa che, se la luce del Sole arriva sul nostro pianeta in soli otto minuti, quella di Betelgeuse impiegherà invece 640 anni. Ma nonostante sia eccessivo definire questo evento come la nascita di un secondo sole, anche perché dovrebbe durare appena due settimane, Benvenuti ha aggiunto: “Dal punto di vista scientifico è una grande opportunità di studio. È raro vedere un’esplosione galattica”.
Questo evento, nel corso della storia, sarebbe accaduto già altre volte: nel 1054 furono i cinesi a veder brillare una grossa stella nel cielo: “Era nella nostra galassia, nella costellazione del Granchio. Nel 1572 il danese Tycho Brahe ne osservò una e nel 1604 Giovanni Keplero e Galileo Galilei ne videro un’altra a occhio nudo” ha spiegato il professore.
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
Marius ha scritto:certo che sarebbe un evento del tutto imperdibile..magari avvenisse
stanotte, dopo le piogge di questi giorni, il cielo è meravigliosamente terso, Orione proprio davanti la porta di casa e Betelgeuse ammicca sorniona..
Ultima modifica di Alaudae il Dom 25 Dic - 18:58:52 - modificato 1 volta.
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
secondo te se dovesse avvenire in pieno giorno la venuta di un secondo sole, come si comporterebbero le persone che sono a cena con parenti e amici il giorno di natale?
Re: Sole e Tempeste solari 2012
Se ne fregherebbero secondo me!
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
se le persone, generalmente dette, sono a pranzo non se ne accorgerebbero fino all'uscita dal locale. il problema è: se ne accorgerebbero?
se fossero a cena, di serea, probabilmente qualcuno lo noterebbe e le reazioni potrebbero essere le più disparate (e disperate)
ci sarebbe poi un ristretto gruppo di persone di cui noi ci onoriamo di far parte che lo noterebbero, lo scriverebbero, lo leggerebbero, lo penserebbero.
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Re: Sole e Tempeste solari 2012
Troppo ristretto purtroppo...
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