Sole e Tempeste solari 2012
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Nuovo forte flare solare di classe M5,6 avvenuto questa mattina...
2 luglio 2012 - il sole sembra aver riacceso i motori,infatti questa mattina alle ore 10:52 UTC la gigantesca regione attiva denominata Sunspot AR 1515 e' esplosa generando un brillamento solare di classe M5,6 con conseguente espulsione di massa coronale che sembrerebbe non essere proiettata direttamente verso il pianeta Terra.L'evento ha prodotto dei black out radio ad alte frequenze restate sintonizzati per aggiornamenti...
solarham.com
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SUMI punta verso il Sole
Il 5 luglio la NASA lancerà the Solar Ultraviolet Magnetograph Investigation (SUMI), un nuovo strumento per osservare i fenomeni che si verificano nella cromosfera. Volerà solo per otto minuti, ma permetterà agli scienziati di capire il riscaldamento della corona e la formazione del vento solare.
di Silvia Dragone
Finalmente è pronto al lancio, previsto per il 5 luglio, Solar Ultraviolet Magnetograph Investigation (SUMI) una missione della NASA che proverà a misurare i campi magnetici nel Sole, in un’area considerata ostica da studiare per molto tempo: la cromosfera, un sottile strato dell’atmosfera solare posto tra la superificie visibile (la fotosfera) e la corona. Proprio i campi magnetici in quest’area sono l’origine delle potenti esplosioni che si verificano sul Sole, come i brillamenti e le espulsioni di massa coronale. Questa missione, basata su un breve e semplice volo di un razzo con a bordo degli strumenti scientifici, ci fornirà importanti dati riguardo a queste enormi e numerose esplosioni di luce : “La novità di questo strumento – ha dichiarato Jonathan Cirtain, un fisico del Centro spaziale della NASA presso Huntsville e principale studioso di SUMI – è che osserva la luce ultravioletta, quando tutti gli altri hanno solo potuto osservare gli infrarossi e la luce visibile”.
La conoscenza dei campi magnetici, presenti in questa particolare regione del Sole, permetterà agli scienziati di capire il processo di riscaldamento della corona e la formazione del vento solare. In particolare, lo studio è indirizzato alla cosiddetta “regione di transizione”, lo strato più alto della cromosfera, dove il materiale solare è riscaldato a tal punto da dar luogo a quei due processi. Per misurare i campi magnetici in questo strato, SUMI osserverà i raggi ultravioletti emessi da due tipi di atomi del Sole, magnesio 2 e carbonio 4. Inoltre, attraverso precisi metodi di misurazione, gli scienziati potranno rilevare l’originale lunghezza e direzione dei campi magnetici, in modo da creare una mappa tridimensionale della regione. La ricerca permetterà anche di prevedere come avvengano le eruzioni solari: “Con una conoscenza approfondita del fenomeno, grazie al successo della missione SUMI – ha concluso Cirtain – potremmo creare una valida strumentazione che ci aiuterà a capire i processi d’esplosione e a prevedere il tempo meteorologico dello spazio”. SUMI verrà lanciato dal White Sands Missile Range in New Mexico, arrivando fino a un’altitudine tra i 200 e i 300 km e il suo volo durerà in tutto otto minuti.
Immagine: Stratigrafia del Sole che evidenzia la posizione della cromosfera (NASA)
fonti
di Silvia Dragone
Finalmente è pronto al lancio, previsto per il 5 luglio, Solar Ultraviolet Magnetograph Investigation (SUMI) una missione della NASA che proverà a misurare i campi magnetici nel Sole, in un’area considerata ostica da studiare per molto tempo: la cromosfera, un sottile strato dell’atmosfera solare posto tra la superificie visibile (la fotosfera) e la corona. Proprio i campi magnetici in quest’area sono l’origine delle potenti esplosioni che si verificano sul Sole, come i brillamenti e le espulsioni di massa coronale. Questa missione, basata su un breve e semplice volo di un razzo con a bordo degli strumenti scientifici, ci fornirà importanti dati riguardo a queste enormi e numerose esplosioni di luce : “La novità di questo strumento – ha dichiarato Jonathan Cirtain, un fisico del Centro spaziale della NASA presso Huntsville e principale studioso di SUMI – è che osserva la luce ultravioletta, quando tutti gli altri hanno solo potuto osservare gli infrarossi e la luce visibile”.
La conoscenza dei campi magnetici, presenti in questa particolare regione del Sole, permetterà agli scienziati di capire il processo di riscaldamento della corona e la formazione del vento solare. In particolare, lo studio è indirizzato alla cosiddetta “regione di transizione”, lo strato più alto della cromosfera, dove il materiale solare è riscaldato a tal punto da dar luogo a quei due processi. Per misurare i campi magnetici in questo strato, SUMI osserverà i raggi ultravioletti emessi da due tipi di atomi del Sole, magnesio 2 e carbonio 4. Inoltre, attraverso precisi metodi di misurazione, gli scienziati potranno rilevare l’originale lunghezza e direzione dei campi magnetici, in modo da creare una mappa tridimensionale della regione. La ricerca permetterà anche di prevedere come avvengano le eruzioni solari: “Con una conoscenza approfondita del fenomeno, grazie al successo della missione SUMI – ha concluso Cirtain – potremmo creare una valida strumentazione che ci aiuterà a capire i processi d’esplosione e a prevedere il tempo meteorologico dello spazio”. SUMI verrà lanciato dal White Sands Missile Range in New Mexico, arrivando fino a un’altitudine tra i 200 e i 300 km e il suo volo durerà in tutto otto minuti.
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Sole: la regione attiva sunspot AR1515 sempre piu' minacciosa!
4 luglio 2012 - La regione solare attiva denominata Sunspot AR1515 continua a crescere e crepitare con violente eruzioni magnetiche.Le previsioni del NOAA stimano il 70% di probabilità di eruzioni solari di classe M ed del 10% di probabilità di flare di classe X per le prossime 24 ore. Restate sintonizzati per aggiornamenti...
La forte attivita' esplosiva della regione Sunspot AR1515 registrata da un ricevitore a 50 mHz ascoltate...
http://www.solarham.net/
http://www.spaceweather.com/
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AR 1515 tre flare Classe M in dieci ore. Evento moderato/forte 5,3. Foto e Video
L'AR 1515 continua la sua progressione nel visibile mostrandosi con una superficie estesa. Magneticamente presenta una buona struttura e sta ruotando fronteTerra. In questi giorni è stata protagonista di numerose eruzioni solari, prontamente monitorate dal nostro portale.
Nelle ultime 10 ore l'attività della macchia solare presa in esame ha notevolmente aumentato il numero delle eruzioni solari. Ben 3 eventi deboli/moderati di classe M con picco su scala 5.3. Il flare è stata registrato alle ore 11:52 ed è durato circa 10 minuti.
Gli altri due eventi entrambi deboli/moderati di classe M 2.3 sono stati rilevati rispettivamente alle 06:35 e poco fa alle 14:24. Tutte le eruzioni solari descritte hanno emesso un'espulsione di massa coronale CME. Da sottolineare il flare 2.3 emesso alle 14:24 risultato di lunga durata.
Continua quindi la tempesta moderata già in atto, che si prolungherà per ulteriori 36 ore con disturbi Radio e Aurora Boreale e Australe alle alte latitudini. Possibile Aurora in Scozia e Nuova Zelanda. Ultima considerazione su un possibile evento di classe X debole nelle prossime 24 ore.
In allegato il grafico ai raggi X con i 3 flare, la foto e video dell'evento classe M 5.3
link
Nelle ultime 10 ore l'attività della macchia solare presa in esame ha notevolmente aumentato il numero delle eruzioni solari. Ben 3 eventi deboli/moderati di classe M con picco su scala 5.3. Il flare è stata registrato alle ore 11:52 ed è durato circa 10 minuti.
Gli altri due eventi entrambi deboli/moderati di classe M 2.3 sono stati rilevati rispettivamente alle 06:35 e poco fa alle 14:24. Tutte le eruzioni solari descritte hanno emesso un'espulsione di massa coronale CME. Da sottolineare il flare 2.3 emesso alle 14:24 risultato di lunga durata.
Continua quindi la tempesta moderata già in atto, che si prolungherà per ulteriori 36 ore con disturbi Radio e Aurora Boreale e Australe alle alte latitudini. Possibile Aurora in Scozia e Nuova Zelanda. Ultima considerazione su un possibile evento di classe X debole nelle prossime 24 ore.
In allegato il grafico ai raggi X con i 3 flare, la foto e video dell'evento classe M 5.3
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Flare moderato/forte M 6.1, CME diretto verso la Terra. Foto, Video, proiezione NOAA
Continua la marcia nel visibile della regione attiva AR 1515. La regione risulta in espansione sia magneticamente sia come superficie. Dalla serata di ieri ha intensificato la sua attività, generando ben 8 flare classe M dalla mezzanotte.
Ben tre eventi sono risultati moderati/forti e altri quattro deboli/moderati. L'eruzione solare più forte è stata registrata alle 13:44 segnando su scala ben 6,1. Da definire la traiettoria del CME emesso che con molta probabilità colpirà il nostro pianeta. Se ciò avverrà avremo numerosi disturbi alle stazioni radio, alle telecomunicazioni e GPS. Aurora forte alle latitudini polari con episodi anche al di sotto del sessantesimo parallelo.
Possibile coinvolgimento durante l'evento delle Isole britanniche. Numerose le emissioni plasma generate dagli altri flare (CME) ma sinora solo quello emesso alle 18:39 di ieri a seguito del falre M 1,8 da parte dell'AR 1513 è diretto verso la Terra e atteso tra venerdì notte e sabato mattina. Da segnalare altri due eventi intensi classe M 4,6 ieri e 4,7 oggi.
Dato lo sviluppo magnetico dell'AR 1515 e il vento a spirale ancora in atto generato dal buco coronale ormai uscito dal visibile, non escludiamo possibili eventi classe X nelle prossime 24/36 ore con interessamento diretto della nostra Magnetosfera.
Vi forniamo la lista dei flare emessi dalla mezzanotte di oggi.
Ore 03:10- Flare Classe M 2.4
Ore 03:42- Flare Classe M 2.2
Ore 05:36- Flare Classe M 4.7
Ore 07:40- Flare Classe M 1.2
Ore 12:40- Flare Classe M 2.0
Ore 13:44- Flare Classe M 6.1
Ore 15:17- Flare Classe M 1.2
Di seguito le immagini e video relative alla forte eruzione solare M 6.1 delle 13:44 e la proiezione NOAA del CME diretto verso la Terra a seguito del flare Classe M 1.8 di ieri
link
Ben tre eventi sono risultati moderati/forti e altri quattro deboli/moderati. L'eruzione solare più forte è stata registrata alle 13:44 segnando su scala ben 6,1. Da definire la traiettoria del CME emesso che con molta probabilità colpirà il nostro pianeta. Se ciò avverrà avremo numerosi disturbi alle stazioni radio, alle telecomunicazioni e GPS. Aurora forte alle latitudini polari con episodi anche al di sotto del sessantesimo parallelo.
Possibile coinvolgimento durante l'evento delle Isole britanniche. Numerose le emissioni plasma generate dagli altri flare (CME) ma sinora solo quello emesso alle 18:39 di ieri a seguito del falre M 1,8 da parte dell'AR 1513 è diretto verso la Terra e atteso tra venerdì notte e sabato mattina. Da segnalare altri due eventi intensi classe M 4,6 ieri e 4,7 oggi.
Dato lo sviluppo magnetico dell'AR 1515 e il vento a spirale ancora in atto generato dal buco coronale ormai uscito dal visibile, non escludiamo possibili eventi classe X nelle prossime 24/36 ore con interessamento diretto della nostra Magnetosfera.
Vi forniamo la lista dei flare emessi dalla mezzanotte di oggi.
Ore 03:10- Flare Classe M 2.4
Ore 03:42- Flare Classe M 2.2
Ore 05:36- Flare Classe M 4.7
Ore 07:40- Flare Classe M 1.2
Ore 12:40- Flare Classe M 2.0
Ore 13:44- Flare Classe M 6.1
Ore 15:17- Flare Classe M 1.2
Di seguito le immagini e video relative alla forte eruzione solare M 6.1 delle 13:44 e la proiezione NOAA del CME diretto verso la Terra a seguito del flare Classe M 1.8 di ieri
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Potente eruzione solare X 1,1. Tempesta forte in arrivo. Foto, Video e dati
Proprio quando sembrava che l'attività stava subendo un leggero decremento, un nuovo ed importantissimo Flare è stato emesso dalla regione attiva 1515. La suddetta, che aveva emesso numerose eruzioni di classe M, poco fa, alle ore 01:15, ne ha emessa una di intensità pari a X1.1.
L'AR1515 ha abbandonato da qualche ora il fronte terra, ma non è ancora possibile determinare la direzione della tempesta geomagnetica che si sta generando in questo momento. Si tratta tuttavia dell'evento più forte in assoluto emesso dalla medesima macchia solare. In seguito alla forte eruzione solare si è generata un'intensa espulsione di massa coronale (CME).
Il nostro pianeta secondo le prime esmissioni del NOAA non verrà colpito direttamente ma solo in maniera parziale. Il livello di allerta della tempesta Radio secondo le prime stime oscilla su livello 3-4. Ciò comporta pericolo per gli astronauti impegnati nelle missioni spaziali, costretti a limitare le loro operazioni al di fuori delle navicelle.
Possibili problemi alle telecomunicazioni, GPS, radio nelle zone sub-polari anche alle medie e basse latitudini. Nei prossimi editoriali saremo più precisi a riguardo dei dati e proiezioni sulla possibile tempesta attesa entro il 9 Luglio.
Di seguito foto e grafico del flare X1.1, la proiezione del NOAA sulla tempesta attesa tra qualche ora a seguito del Flare Classe M 1.8 del 5 Luglio e l'indice K-index in sensibile rialzio su livello 5, minore tempesta geomagnetica
link immagini e grafici
L'AR1515 ha abbandonato da qualche ora il fronte terra, ma non è ancora possibile determinare la direzione della tempesta geomagnetica che si sta generando in questo momento. Si tratta tuttavia dell'evento più forte in assoluto emesso dalla medesima macchia solare. In seguito alla forte eruzione solare si è generata un'intensa espulsione di massa coronale (CME).
Il nostro pianeta secondo le prime esmissioni del NOAA non verrà colpito direttamente ma solo in maniera parziale. Il livello di allerta della tempesta Radio secondo le prime stime oscilla su livello 3-4. Ciò comporta pericolo per gli astronauti impegnati nelle missioni spaziali, costretti a limitare le loro operazioni al di fuori delle navicelle.
Possibili problemi alle telecomunicazioni, GPS, radio nelle zone sub-polari anche alle medie e basse latitudini. Nei prossimi editoriali saremo più precisi a riguardo dei dati e proiezioni sulla possibile tempesta attesa entro il 9 Luglio.
Di seguito foto e grafico del flare X1.1, la proiezione del NOAA sulla tempesta attesa tra qualche ora a seguito del Flare Classe M 1.8 del 5 Luglio e l'indice K-index in sensibile rialzio su livello 5, minore tempesta geomagnetica
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Scoperti cicli di plasma sulla superficie del Sole
L’astrofisico Stephen Bradshaw, in collaborazione con il suo team internazionale di ricercatori, ha scoperto grazie alle immagini e ai dati provenienti da un telescopio spaziale, cicli di plasma a quasi 2 milioni di gradi che fluiscono dalla superficie del Sole a più di 19 Km/s. I cicli, radicati nelle regioni attive nei pressi delle macchie solari e guidati dal campo magnetico del Sole, appaiono come archi sopra la nostra stella e potrebbero rappresentare i primi segnali di un’eruzione dove il plasma subisce il “riscaldamento impulsivo”. I ricercatori sperano di capire meglio la genesi dei brillamenti solari e delle espulsioni di massa coronale, le tempeste solari che minacciano i satelliti in orbita e le reti di trasmissione sulla Terra. Le misurazioni doppler tratte dalle immagini scattate dall’Extreme Ultraviolet Imaging Spectrometer (EIS) a bordo del satellite solare Hinode, mostrano la prima osservazione di un ciclo caldo in cui il plasma sorge sulla superficie del Sole piuttosto che affondare nuovamente in esso. Bradshaw ha osservato che il sole si sta avvicinando velocemente al suo picco massimo del ciclo undecennale sella sua attività, quando cioè, brillamenti ed espulsioni di massa coronale si verificano più frequentemente. “Il nostro lavoro contribuirà a tale obiettivo portando a una migliore comprensione della fisica delle regioni attive“, dice il ricercatore. La ricerca sarà pubblicata sull’Astrophysical Journal Letters.
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Monitoraggio solare 7 Luglio 2012: AR 1515, tempesta radio in corso e nuova regione attiva. Foto, Video spettacolo del flare X 1.1
La superficie solare appare attiva. L'AR 1515 continua la sua progressione nel visibile e nella notte come ampiamente menzionato nel nostro editoriale in tempo reale ha prodotto una forte eruzione solare di Classe X 1,1.
In seguito al flare si è verificato un'espulsione massa coronale che tuttavia non interesserà la nostra Magnetosfera in maniera diretta ma marginalmente. In atto in queste ore ma nella sua fase calante una tempesta minore S1 con livello di protoni moderato. Tempesta radio forte R3 con disturbi alle telecomunicazioni, GPS e satellitari seppur attualmente risulta in calo. Tempesta geomagnetica minore G1 con l'indice Kp che ha raggiunto livello 5.
Gli eventi in atto sono stati generati dal CME prodotto dal flare Classe M 1,8. Tornando ala situazione sulla superficie solare, nelle prossime 36 ore l'AR 1515 lascerà il visibile non prima di aver messo altre eruzioni classe M come quella 3.6 di stamane con qualche possibilità per un X, mentre una nuova regione attiva è apparsa nell'emisfero Sud. Tale emersione si presenta seppur molto estesa magneticamente disorganizzata.
Vedremo se avremo ulteriori sviluppi nei prossimi due giorni per possibili eventi Classe X, al momento la nuova AR ancora non nominata dal NOAA sarà protagonista di eventi Classe M deboli/moderati. I valori SF nel frattempo sono ampiamente saliti su livelli più consoni a una fase di massimo solare toccando le 160 unità. Ci attendiamo nei prossimi giorni stabilità dei valori intorno alle 150 unità in quanto il behind si mostra pulito.
Entrando nel dettaglio: tempesta radio R3, tempesta geomagnetica G1 e flusso di radiazioni debole S1, valori SF in aumento su valori di 160, Sunspot Number in aumento a 131 unità, l'indice Kp instabile con valore tra 2-5, i flare multipli di classe C, 2 eventi deboli classe M, 1 moderato sempre classe M, 1 evento debole X1.1, flusso in aumento su livello di tempesta S1, flusso di elettroni instabile, vento solare in calo con valori tra 450 e 550 Km/s.
Di seguito altre bellissime immagini e video del flare X 1.1 della scorsa notte, l'immagine SDO della nuova regione attiva ancora non nominata e il grafico generale con i valori SF.
link
In seguito al flare si è verificato un'espulsione massa coronale che tuttavia non interesserà la nostra Magnetosfera in maniera diretta ma marginalmente. In atto in queste ore ma nella sua fase calante una tempesta minore S1 con livello di protoni moderato. Tempesta radio forte R3 con disturbi alle telecomunicazioni, GPS e satellitari seppur attualmente risulta in calo. Tempesta geomagnetica minore G1 con l'indice Kp che ha raggiunto livello 5.
Gli eventi in atto sono stati generati dal CME prodotto dal flare Classe M 1,8. Tornando ala situazione sulla superficie solare, nelle prossime 36 ore l'AR 1515 lascerà il visibile non prima di aver messo altre eruzioni classe M come quella 3.6 di stamane con qualche possibilità per un X, mentre una nuova regione attiva è apparsa nell'emisfero Sud. Tale emersione si presenta seppur molto estesa magneticamente disorganizzata.
Vedremo se avremo ulteriori sviluppi nei prossimi due giorni per possibili eventi Classe X, al momento la nuova AR ancora non nominata dal NOAA sarà protagonista di eventi Classe M deboli/moderati. I valori SF nel frattempo sono ampiamente saliti su livelli più consoni a una fase di massimo solare toccando le 160 unità. Ci attendiamo nei prossimi giorni stabilità dei valori intorno alle 150 unità in quanto il behind si mostra pulito.
Entrando nel dettaglio: tempesta radio R3, tempesta geomagnetica G1 e flusso di radiazioni debole S1, valori SF in aumento su valori di 160, Sunspot Number in aumento a 131 unità, l'indice Kp instabile con valore tra 2-5, i flare multipli di classe C, 2 eventi deboli classe M, 1 moderato sempre classe M, 1 evento debole X1.1, flusso in aumento su livello di tempesta S1, flusso di elettroni instabile, vento solare in calo con valori tra 450 e 550 Km/s.
Di seguito altre bellissime immagini e video del flare X 1.1 della scorsa notte, l'immagine SDO della nuova regione attiva ancora non nominata e il grafico generale con i valori SF.
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Nuova grande regione attiva sul Sole
Nuova grande regione attiva sul Sole
domenica 8 luglio 2012, 20:47 di Renato Sansone
Per una grande regione attiva che si allontana, ce n’è un’altra che ruota in direzione del nostro pianeta: è la “AR1520”, che sta emergendo sull’arto sud-orientale della nostra stella. La regione si estende per oltre 127.000 chilometri (circa dieci diametri terrestri) da un estremo all’altro. Presenta un campo magnetico di tipo “beta-gamma”, capace di ospitare energia potenziale per brillamenti di classe M. Sino ad ora tuttavia, gli unici flare verificatisi sono stati di classe C, molto deboli. La quiete prima della tempesta? Le previsioni della NOAA, l’agenzia federale statunitense, stimano una probabilità dell’80% di brillamenti di classe M nelle prossime 24 ore. La regione attiva sembra quindi seguire in parte la sua precedente.
Credit: SDO / HMI
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Moderata tempesta geomagnetica in corso...
9 luglio 2012 una moderata tempesta geomagnetica di livello G1 sta facendo riverberare il campo magnetico della Terra a seguito dell'impatto delle numerose espulsioni di massa coronale sprigionate dalla regione solare AR 1515 Aurore boreali potranno essere osservate ad alte latitudini restate sintonizzati per aggiornamenti...
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