Le creme solari fanno male

Ieri pomeriggio ero come il carissimo Vudkos , in campagna ma io ero a prendere il sole vicino ad un ruscello. Ogni tanto ho problemi di insonnia ma dopo che prendo un pò di sole mi viene subito sonno e dormo veramente bene. Di solito non amo molto il sole, d'inverno non lo prendo mai e d'estate non vado mai al mare solamente perchè non mi piace il mare, preferisco l'alta montagna e il fresco. Io ne sapevo qualcosa in merito ma ero poco informato sul fatto che noi all'esposizione della luce solare produciamo una vitamina importantissima la vitamina D. La vitamina D potremmo prenderla anche con gli integratori ma non è uguale dal punto di vista chimico e sopratutto è 200 volte inferiore a quella prodotta del nostro organismo.
Veniamo al punto, si calcola che la vitamina D protegga il nostro organismo dalle più grosse malattie che conosciamo, dai tuomori ai problemi cardiocircolatori etc. E questo in parte spiegherebbe il perchè nei paesi poveri si soffra pochissimo di tumori e problemi cardiocircolatori sono quasi del tutto sconosciuti e in occidente invece sono la prima e la seconda causa di mortalità. Insomma ieri quando ero a prendere il sole stavo pensando, ma come diavolo è possibile che persone molto giovani che vanno al mare spesso soffrano di tumori alla pelle e malattie cardiocircolatorie? Eppoi pensando e pensando mi è venuta in mente una raffica di pubblicità e di consigli medici di applicare dei filtri solari per non permettere ai raggi uva\uvb di distruggere la nostra pelle, adirittura gli occhiali con la stessa protezione. Ora ragioniamo un attimo sul fatto che si crei tra noi e il sole un filtro, e cioè una barriera e la vitamina D non venga più prodotta.. Cosa succede in quel momento al nostro organismo? Che sostanze assorbiamo da queste creme solari in realtà? Le persone sono vissute per oltre 50 mila anni senza creme solari..e tutto di botto a partire dal 1900 è venuta questa raccomandazione dall'alta Sanità americana..
Molte persone con pelle chiara ovviamente dovrebbero prendere meno sole, infatti basta mezz'ora di sole intenso per produttre 20.000 UI di vitamina D
Ma se noi ci mettiamo una barriere, da dove diavolo la prendiamo la vitamina D ?
La vitamina D introdotta da altri alimenti dal punto di vista chimico non è uguale alla vitamina D prodotta dal nostro corpo.
Quasi quasi, mi sta venendo in mente che il sistema è studiato a tal punto da permettere alle grandi multinazionali dei farmaci di avere sempre dei malati a disposizione che consumino, ma non che uccidono immediatamente, ma piano piano..permettendogli di fare una vita dipendente da farmaci.
Io ci penserei due volte prima di prendere una crema solare. anzi ci penserei 1 sola volta e deciderei di no.
Nonchè si calcola dai recenti studi che tutti gli stati influenzali invernali colpiscano persone che hanno un insufficente livello di vitamina D http://it.wikipedia.org/wiki/Vitamina_D
e allora.. influenze vaccini etc..cosa sono e a cosa servono se non ad arricchire..i padroni del mondo?

http://news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/cardiologia/news/detail_71863_la-vitamina-d-prezioso-scudo-contro-infarto-e-ictus.aspx?c1=11&c2=399

ci sono migliaia di studi a riguardo e la gente sembra non pensare (Ho preso un link a caso) , siamo praticamente dei schiavi della televisione delle pubblicità, non siamo più liberi di pensare di agire su quello che ci piace veramente

ben arguito, Marius, i conti tornano

se si provano a fare altre ricerche sulla vitamina D su google ne escono delle belle..i studi che vengono alla luce..sono incredibili..

Io sono convinto che la miglior cosa sia fare precisamente il contrario di quello che consigliano le società farmaceutiche! Come dico sempre ognuno tira l'acqua al suo mulino, nel bene e nel male.

Io, fortunatamente, non le uso

Marius grazie del carissimo
Hai fatto un ottimo ragionamento, come sempre.
Io penso al passato,uando ancora non esistevano creme o cose simili....come vivevano se glisscienziati dicono che non possiamo farne a meno?

Un Argomento con la A maiuscola, credo che la vitamina D abbia molta importanza anche a livello psicologico, una lotta contro la depressione.
Io non sono mai stato un maniaco della tintarella, ma quest'anno porto il mio cane a scorrazzare il dopo pranzo per una mezz'ora circa ed infatti in faccia son già un bel po' scuro, di carnagione sono molto chiaro, quindi penso che come hai scritto tu Marius, una mezz'oretta al giorno di sole faccia più che bene.
Sicuramente in estate è saggio scegliere orari dove il sole è meno forte e l'ausilio delle creme non è obbligatorio se si rispetta questo piccolo consiglio.

Il fabbisogno di calcio per l'essere umano... provate ad indovinare!? È stato inventato dall'industria casearia (che nel 1994 lo portò a 1000 milligrammi al giorno, nel 1997 a 1200, nel 2001 a 1500!). Il fabbisogno reale è molto più basso di quanto si dicesse. Già nel 2007 in tutta Europa è stato riportato a 700 milligrammi al giorno per gli adulti e 400 per gli adolescenti.

Ma già nel 1962 le raccomandazioni per il calcio del FAO/WHO Expert Group erano per gli adolescenti di 350 milligrammi e le donne in gravidanza di 500 milligrammi al giorno. In Cina o in Zambia e in altri paesi in cui la incidenza di fratture ossee era nulla o quasi, le persone avevano un introito di calcio che andava da 250 fino a 400 milligrammi al giorno (Hunt 2007).

Le ossa contengono calcio. Che cosa dobbiamo fare per curare le ossa fragili e malate? Ingerire più calcio? Ma il calcio contenuto nel latte di vacca precipita sulle ossa in modo tale da renderne la struttura rigida e particolarmente fragile. Studi lo confermano: il calcio del latte, poiché è relativamente inassorbibile ed in eccesso, va a creare il problema delle calcificazioni inappropriate sui tessuti molli, legamenti, cuore, etc., perché è lì che quel calcio sedimenta, precipita.

Sono proprio le nazioni che consumano le maggiori quantità di prodotti caseari, gli Stati Uniti, Israele, l’Olanda, la Finlandia, che hanno le incidenze maggiori di fratture ossee. Se il consumo di prodotti caseari veramente aiutava le nostre ossa, ce ne saremmo accorti, almeno negli Stati Uniti, dove il consumo pro-capite di formaggi è passato da cinque chili nel 1970 a undici nel 1990, sedici nel 2006 e oltre diciannove chili nel 2010. E invece l’incidenza di fratture ossee è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi quarant’anni.

Considerate questo: 100 grammi di latte materno, destinati alla rapida mineralizzazione dei tessuti del neonato, contengono 33 milligrammi di calcio, mentre la stessa quantità di latte vaccino ne contiene 118 milligrammi, quindi quasi quattro volte tanto. Se accettiamo l’idea che la natura fa tutto per dei buoni motivi, dobbiamo pensare che il latte di mucca dispone di troppo calcio per gli esseri umani.

Quali sono gli effetti negativi di un eccesso di calcio? Ebbene sappiamo che le difficoltà causate dall’uso di carbonato di calcio (usato per svariati anni come antiacido) consistevano in affaticamento, cefalea, nausea senza vomito, scintigrafie ossee anormali, anormali livelli di ormone paratiroideo e insufficienza renale. L’integrazione di calcio oltre i 2.500 milligrammi al giorno ha importanti effetti negativi sull’equilibrio dei minerali nel corpo (Kato 2004). Uno studio pubblicato sull’American Journal of Medicine descriveva un uomo che aveva accettato di prendere come trattamento per i dolori allo stomaco un antiacido a base di carbonato di calcio. Nonostante lo avesse preso tutti i giorni per oltre quattro anni, sul paziente furono riscontrati successivamente numerosi episodi di fratture.

La cosa strana era che il grado di mineralizzazione ossea era davvero soddisfacente. Una Tac però aveva rivelato calcificazioni ai reni (Carmichael 1984). Aumentando negli anni l’utilizzo di carbonato di calcio contro l’acidità di stomaco, i ricoveri ospedalieri per l’ipercalcemia sono passati da un tasso inferiore al 2% nel 1990 a quello del 1993 che era del 12%. Secondo Beall e Scoheld (1995), la condizione di ipercalcemia è reversibile se diagnosticata precocemente. Ma le persone spesso prendono gli antiacidi a base di carbonato di calcio regolarmente per anni, senza considerare i possibili effetti collaterali, come per esempio artriti o danni renali permanenti. Dopo aver riportato tutti questi dati scientifici di cui ci si dimentica spesso, non mi rimane che ribadire che il modello di guarigione più accurato e che ottiene risultati migliori è quello naturale, che si basa sulla fiducia nella natura e che s’interroga sui possibili problemi metabolici o sui sovraccarichi tossici.

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- FAO/WHO Expert Group. 1962. Calcium Requirements. Rome, FAO.
- FAO. 1974. Handbook on Human Nutritional Requirements. Rome, FAO.
- Truswell, S. 1983. Recommended dietary intakes around the world. Report by Committee 1/5 of the International Union of Nutritional Sciences. Nutr. Abstracts Revs., 53: 939-1119.



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