comete ed asteroidi
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Re: comete ed asteroidi
MarcoDeMarco ha scritto:Mi sembra di cogliere una certa ironia...
noo, ma ti pare!? "innocentissimo sono"
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la singolarità del Sole
Caricato da spiritointelligente2 in data 01/giu/2011
Haramein teorizza che i livelli di energia del nostro Sole potrebbero essere guidati da una piccola singolarità, al centro,
che chiama white whole/black whole, (w-h-o-l-e). In questo scenario la dinamica di trasferimento di informazione tra l'orizzonte degli eventi
del black whole / white whole, guida la struttura di fusione del nostro sole. Haramein sottolinea che queste dinamiche produrrebbero regioni scure e fredde che noi chiamiamo macchie solari. In realtà sono vortici di materiale e radiazione elettromagnetica risucchiata verso la singolarità centrale
risultando in un allungamento della forma d'onda elettromagnetica che genera elevate emissioni di raggi-X in tali tregioni.
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Haramein teorizza che i livelli di energia del nostro Sole potrebbero essere guidati da una piccola singolarità, al centro,
che chiama white whole/black whole, (w-h-o-l-e). In questo scenario la dinamica di trasferimento di informazione tra l'orizzonte degli eventi
del black whole / white whole, guida la struttura di fusione del nostro sole. Haramein sottolinea che queste dinamiche produrrebbero regioni scure e fredde che noi chiamiamo macchie solari. In realtà sono vortici di materiale e radiazione elettromagnetica risucchiata verso la singolarità centrale
risultando in un allungamento della forma d'onda elettromagnetica che genera elevate emissioni di raggi-X in tali tregioni.
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La Terra ha il suo asteroide compagno
È 50 volte più lontano della Luna e forse è nato insieme al nostro pianeta. Non desta preoccupazioni
MILANO - La Terra ha un nuovo compagno, piccolo ma da tenere sotto controllo. La novità è che gli astronomi Apostolos Christou e David Asher hanno scoperto ora la sua vera identità dopo che due mesi fa l’occhio elettronico del satellite americano Wise lo aveva avvistato in cielo. Ma i due scienziati calcolando la sua orbita hanno trovato che accompagna il nostro pianeta da almeno 250 mila anni.
STIME - Approfondendo le stime e affrontando simulazioni su un arco di tempo di due milioni di anni proiettati per lo più nel futuro hanno stabilito che rimarrà dove si trova, in un punto del cielo cinquanta volte più distante della Luna. Non molto in termini astronomici ma abbastanza per non destare problemi, almeno nell’immediato. Ma non si può mai dire. Scrutando e fotografando «2010 SO16», come è stato battezzato, con i telescopi del Las Cumbres Observatory i due studiosi si sono resi conto che la sua storia è interessante perché dovrebbe essere legata addirittura alle origini della Terra.
DIMENSIONI - Il pianetino ha una taglia intorno ai 400 metri e viaggia su un’orbita che è quasi uguale a quella del nostro pianeta e quindi la sua distanza dal Sole è identica, come è stato scritto sul bollettino mensile della Royal Astronomical Society di Londra. Per la sua vicinanza è stato soprannominato «asteroide terra fobico» e con un telescopio amatoriale di media capacità è possibile pure vederlo. Ci sono altri tre asteroidi che si sono trovati per un certo periodo a viaggiare insieme alla Terra ma le loro orbite poi li hanno allontanati. «2010 SO16» invece staziona nella sua posizione da migliaia di anni e lì resterà nel prossimo lungo futuro se non accadrà qualcosa. Questi piccoli corpi, infatti, sono facilmente soggetti alle forze dei pianeti maggiori e quindi potrebbe spostarsi muovendosi magari pericolosamente verso il nostro globo azzurro. Ecco perché ora è strettamente tenuto sotto controllo cercando perfezionare la conoscenza della sua traiettoria cosmica.
ORIGINE - Intanto tre sono le ipotesi sulla sua nascita. La prima immagina che sia stato strappato dalle forze planetarie dalla fascia maggiore degli asteroidi tra Marte e Giove: ma questa teoria non è condivisa dai due astronomi. La seconda sostiene che potrebbe essere un corpo originatosi all’epoca in cui si è formata anche la Luna e poi finito sulla sua orbita intorno al Sole. Ma la sua stabile posizione odierna depone a sfavore. Ultima ipotesi è che sia parte di un gruppo di asteroidi ipotizzato teoricamente, cercato a lungo e mai trovato. Se così fosse sarebbe un relitto dell’epoca della formazione della Terra 4,5 miliardi di anni fa. Non resta che indagare per sciogliere il mistero.
«2010 SO16» è il tratto luminoso nel cerchio rosso
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MILANO - La Terra ha un nuovo compagno, piccolo ma da tenere sotto controllo. La novità è che gli astronomi Apostolos Christou e David Asher hanno scoperto ora la sua vera identità dopo che due mesi fa l’occhio elettronico del satellite americano Wise lo aveva avvistato in cielo. Ma i due scienziati calcolando la sua orbita hanno trovato che accompagna il nostro pianeta da almeno 250 mila anni.
STIME - Approfondendo le stime e affrontando simulazioni su un arco di tempo di due milioni di anni proiettati per lo più nel futuro hanno stabilito che rimarrà dove si trova, in un punto del cielo cinquanta volte più distante della Luna. Non molto in termini astronomici ma abbastanza per non destare problemi, almeno nell’immediato. Ma non si può mai dire. Scrutando e fotografando «2010 SO16», come è stato battezzato, con i telescopi del Las Cumbres Observatory i due studiosi si sono resi conto che la sua storia è interessante perché dovrebbe essere legata addirittura alle origini della Terra.
DIMENSIONI - Il pianetino ha una taglia intorno ai 400 metri e viaggia su un’orbita che è quasi uguale a quella del nostro pianeta e quindi la sua distanza dal Sole è identica, come è stato scritto sul bollettino mensile della Royal Astronomical Society di Londra. Per la sua vicinanza è stato soprannominato «asteroide terra fobico» e con un telescopio amatoriale di media capacità è possibile pure vederlo. Ci sono altri tre asteroidi che si sono trovati per un certo periodo a viaggiare insieme alla Terra ma le loro orbite poi li hanno allontanati. «2010 SO16» invece staziona nella sua posizione da migliaia di anni e lì resterà nel prossimo lungo futuro se non accadrà qualcosa. Questi piccoli corpi, infatti, sono facilmente soggetti alle forze dei pianeti maggiori e quindi potrebbe spostarsi muovendosi magari pericolosamente verso il nostro globo azzurro. Ecco perché ora è strettamente tenuto sotto controllo cercando perfezionare la conoscenza della sua traiettoria cosmica.
ORIGINE - Intanto tre sono le ipotesi sulla sua nascita. La prima immagina che sia stato strappato dalle forze planetarie dalla fascia maggiore degli asteroidi tra Marte e Giove: ma questa teoria non è condivisa dai due astronomi. La seconda sostiene che potrebbe essere un corpo originatosi all’epoca in cui si è formata anche la Luna e poi finito sulla sua orbita intorno al Sole. Ma la sua stabile posizione odierna depone a sfavore. Ultima ipotesi è che sia parte di un gruppo di asteroidi ipotizzato teoricamente, cercato a lungo e mai trovato. Se così fosse sarebbe un relitto dell’epoca della formazione della Terra 4,5 miliardi di anni fa. Non resta che indagare per sciogliere il mistero.
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Il sole “lavora” di meno… e già si parla di era glaciale
Scienza e Tecnologia
Il sole “lavora” di meno… e già si parla di era glaciale
ROMA – Il sole è in una fase in cui la sua attività è decisamente minore di quella prevista e subito c’è chi ipotizza una nuova era glaciale. La crescita delle macchie sulla sua superficie che dimostrano il dinamismo interiore e il passaggio da una fase di produzione minima, ad una di produzione massima, sembra andare a rilento deludendo le aspettative.
“Quanto accade è molto inusuale e inaspettato – commenta Frank Hill, direttore del National Solar Observatory – Anzi sembra quasi che il ciclo delle macchie solari stia andando in ibernazione”.
Ciò indurrebbe qualche studioso a presagire l’arrivo di un secondo periodo noto come “minimo di Maunder”, un lasso di tempo di circa 70 anni tra il 1645 e il 1715 durante il quale non si sarebbe registrata alcuna macchia solare. Sulla Terra si determinò una piccola era glaciale e le due cose vennero collegate, anche se diversi scienziati non sono d’accordo.
“Questa fase massima – ipotizza Hill – potrebbe anche essere l’ultima che vedremo per alcuni decenni e ciò porterebbe ovviamente delle ripercussioni sul clima terrestre”. Tuttavia è stato calcolato che, anche se l’astro continuasse così debolmente fino al 2100, ciò abbasserebbe il trend dell’aumento della temperatura della Terra soltanto di 0,3 gradi centigradi.
“L’effetto serra – dicono gli esperti – continuando con gli attuali ritmi porterebbe un aumento della temperatura per il 2100 variabile tra 2 e 4,5 gradi centigradi”. Anche se si limitasse ai 2 gradi , quindi, una lunga riduzione dell’attività solare fino alla fine del secolo abbasserebbe la salita del termometro soltanto fino a 1,7 gradi centigradi.
17 giugno 2011 | 13:15 Link
Il sole “lavora” di meno… e già si parla di era glaciale
ROMA – Il sole è in una fase in cui la sua attività è decisamente minore di quella prevista e subito c’è chi ipotizza una nuova era glaciale. La crescita delle macchie sulla sua superficie che dimostrano il dinamismo interiore e il passaggio da una fase di produzione minima, ad una di produzione massima, sembra andare a rilento deludendo le aspettative.
“Quanto accade è molto inusuale e inaspettato – commenta Frank Hill, direttore del National Solar Observatory – Anzi sembra quasi che il ciclo delle macchie solari stia andando in ibernazione”.
Ciò indurrebbe qualche studioso a presagire l’arrivo di un secondo periodo noto come “minimo di Maunder”, un lasso di tempo di circa 70 anni tra il 1645 e il 1715 durante il quale non si sarebbe registrata alcuna macchia solare. Sulla Terra si determinò una piccola era glaciale e le due cose vennero collegate, anche se diversi scienziati non sono d’accordo.
“Questa fase massima – ipotizza Hill – potrebbe anche essere l’ultima che vedremo per alcuni decenni e ciò porterebbe ovviamente delle ripercussioni sul clima terrestre”. Tuttavia è stato calcolato che, anche se l’astro continuasse così debolmente fino al 2100, ciò abbasserebbe il trend dell’aumento della temperatura della Terra soltanto di 0,3 gradi centigradi.
“L’effetto serra – dicono gli esperti – continuando con gli attuali ritmi porterebbe un aumento della temperatura per il 2100 variabile tra 2 e 4,5 gradi centigradi”. Anche se si limitasse ai 2 gradi , quindi, una lunga riduzione dell’attività solare fino alla fine del secolo abbasserebbe la salita del termometro soltanto fino a 1,7 gradi centigradi.
17 giugno 2011 | 13:15 Link
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Un asteroide sfiorerà la Terra lunedì prossimo: nessun pericolo
E’ stato scoperto il 22 giugno in New Mexico un asteroide grande all’incirca quanto un autobus che passerà molto vicino alla Terra il 27 giugno alle 19 ora italiana: l’asteroide passerà infatti a circa 12.000 km dalla superficie terrestre e potrà essere osservato anche con un modesto telescopio, purtroppo però non dai cieli italiani.
Scoperto dai telescopi automatizzati LINEAR, acronimo del progetto Lincoln Near-Earth Research, che dal New Mexico hanno proprio il compito di scandagliare il cielo alla ricerca di corpi celesti che potrebbero impattare la Terra, l’asteroide è stato nominato 2011MD
Non ci sono pericoli per la Terra, come si può notare nella simulazione creata da Pasquale Tricarico (un ricercatore italiano emigrato negli Stati Uniti) del Planetary Science Institute.
Anche se, a causa della gravità, il corpo celeste dovesse cambiare orbita ed essere attratto verso la superficie terrestre l’attrito con l’atmosfera lo brucerebbe.
L’asteroide, passerà molto più vicino della distanza dei nostri satelliti, ma sia in passato che in futuro altri asteroidi, di massa anche maggiore hanno avvicinato e avvicineranno la Terra: l’asteroide 2011 CQ1 lo scorso 4 febbraio è transitato a 5.471 chilometri dalla superficie terrestre mentre il 9 novembre prossimo l’asteroide 2005 YU55, di forma sferica e del diametro di circa 400 metri, passerà tra la Terra e il nostro satellite a circa 325 mila chilometri dalla superficie terrestre.
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simulazione
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Ottobre 2011: pioggia di Meteoriti
l’appuntamento è per ottobre 2011 quando i Draconidi, meteoriti che orbitano presso la costellazione del Drago, entreranno nell’atmosfera terrestre creando quella che in termine tecnico viene definita “doccia di meteoriti”. Secondo la Nasa, però, non sarà un bello spettacolo, una cosina divertente che potremo guardare con gli occhi al cielo. Sarà un momento critico, invece, per il sistema satellitare mondiale, perchè i meteoriti potrebbero seriamente danneggiare gli impianti che orbitano intorno all’orbe terracqueo.
Le parole usate dal rapporto dell’agenzia spaziale americana sono tutt’altro che leggere. Sui media tecnologici e specializzati, viene riportata l’allarme.
La Nasa avverte che per l’ottobre dell’anno prossimo i Draconidi, una pioggia di meteoriti che capita ogni autunno, sarà catastrofica per la flotta dei satelliti, delle sonde e delle costruzioni umane che orbitano intorno alla Terra. Si prevede che saranno bombardate con un’intensità tale da poter coinvolgere seriamente la maggioranza dei dispositivi che circolano nello spazio. Sarà un bello spettacolo da vedere nelle nostre case ma un pericoloso evento per i satelliti.
I Draconidi orbitano effettivamente intorno alla terra ogni anno, in quel periodo; ma questa volta, raccontano le informazioni a disposizione, ci troveremmo davanti ad un picco di attività celeste.
La Nasa, continunano i media che parlano della vicenda – che, in realtà, appare già prevista almeno da un anno – avrebbe deciso di “riorientare” la stazione spaziale internazionale appunto per prevenire eventuali danni da meteoriti.
L’intensità di questa pioggia si prevede tanto forte che la Nasa sta già pensando di riorientare la Stazione spaziale internazionale per resistere al brutale impatto. La piattaforma monta uno scudo protettore per evitare questo tipo di bombardamento siderale, ma la potenza dei prossimi Draconidi porta a temere che non sarà sufficiente per sopportare gli impatti letali dei bolidi.
Altri fronti di rischio saranno la salvaguardia del telescopio spaziale Hubble, peraltro appena riparato dopo un periodo di inattività; e le “passeggiate spaziali”, che saranno proibite. E, aggiunge Space prefigurando gli scenari più apocalittici, potrebbero andare Ko tutti i dispositivi che contano sulla rete satellitare per il proprio funzionamento.
A parte il pericolo fisico che potrà provocare il bombardamento, le scariche elettrostatiche potrebbero friggere molti componenti elettronici vitali. Il caos che provocherà questa pioggia di bolidi, potrebbe essere enorme. Immaginiamo solo ciò che potrebbe succedere ai GPS, ai telefoni senza fili o alle Tv senza cavo.
Fonte: Giornalettismo.com
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il Sole si è svegliato: pericolo surriscaldamento
Brutte notizie arrivano dall’Università di Boston: il team di ricerca guidato dal professor Robert Kaufman ha, infatti, annunciato un probabile innalzamento della temperatura della Terra, dovuto all’azione combinata di effetto serra e incremento dell’attività solare.
Se, infatti, la temperatura del globo terrestre è rimasta relativamente stabile negli ultimi 10 anni, nonostante le tonnellate di CO2 riversate nell’aria, questa situazione potrebbe cambiare ora che “il Sole si è svegliato”. E se gli allarmismi più catastrofisti possono apparire comunque “eccessivi”, i prossimi anni potrebbero comunque essere tra i più duri climaticamente che il genere umano ricordi.
Sotto i riflettori la “folle” produzione di CO2 dei paesi emergenti, come la Cina, il cui exploit economico può essere considerato una delle fonti maggiori di allarmismo. Certamente, però, – USA in testa – anche l’occidente non può tirarsi indietro, dato che contribuisce e ha contribuito nella storia a rilasciare una quantità di gas serra inaudita, di fatto creando la questione riscaldamento globale.
Se le previsioni saranno confermate e se non si riusciranno a concertare decisioni politiche globali, il prossimo decennio potrebbe essere davvero “bollente”.
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Se, infatti, la temperatura del globo terrestre è rimasta relativamente stabile negli ultimi 10 anni, nonostante le tonnellate di CO2 riversate nell’aria, questa situazione potrebbe cambiare ora che “il Sole si è svegliato”. E se gli allarmismi più catastrofisti possono apparire comunque “eccessivi”, i prossimi anni potrebbero comunque essere tra i più duri climaticamente che il genere umano ricordi.
Sotto i riflettori la “folle” produzione di CO2 dei paesi emergenti, come la Cina, il cui exploit economico può essere considerato una delle fonti maggiori di allarmismo. Certamente, però, – USA in testa – anche l’occidente non può tirarsi indietro, dato che contribuisce e ha contribuito nella storia a rilasciare una quantità di gas serra inaudita, di fatto creando la questione riscaldamento globale.
Se le previsioni saranno confermate e se non si riusciranno a concertare decisioni politiche globali, il prossimo decennio potrebbe essere davvero “bollente”.
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Il Sole di nuovo in attivita' Comparse tre grandi macchie
ANSA) - ROMA, 28 LUG - Il Sole torna a dare spettacolo con tre grandi macchie comparse oggi e riprese dal satellite Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa. Secondo le stime dell'ente americano per l'Atmosfera e gli oceani (Noaa) il fenomeno in atto nel Sole potrebbe provocare delle eruzioni classificate nel livello M, ossia di media entità.
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Re: comete ed asteroidi
Nuova eruzione solare con tempesta magnetica
Una nuova eruzione solare seguita da una forte tempesta geomagnetica dimostra che dal 30 luglio l'attivita' solare e' ripresa a pieno ritmo, dopo essersi risvegliata settimana scorsa con la comparsa di tre grandi macchie riprese dal satellite Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa.
Sabato scorso, a partire dalla macchia solare denominata '1261', si e' generata un'eruzione solare classificata di classe X. Questo significa che l'esplosione avvenuta sulla superficie della stella ha liberato radiazioni molto intense, in grado di scatenare tempeste magnetiche che possono interferire anche con le comunicazioni radio terrestri.
L'eruzione e' stata poi seguita da una variazione del vento solare, che ha scatenato una tempesta magnetica che ha investito la Terra. La conseguenza piu' spettacolare di questo fenomeno e' sicuramente il verificarsi delle aurore polari. Quando le particelle cariche portate dal vento solare colpiscono gli atomi piu' esterni dell'atmosfera terrestre, infatti, il cielo in corrispondenza dei Poli puo' tingersi di mille colori.
1 agosto 2011 | 18:28
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Una nuova eruzione solare seguita da una forte tempesta geomagnetica dimostra che dal 30 luglio l'attivita' solare e' ripresa a pieno ritmo, dopo essersi risvegliata settimana scorsa con la comparsa di tre grandi macchie riprese dal satellite Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa.
Sabato scorso, a partire dalla macchia solare denominata '1261', si e' generata un'eruzione solare classificata di classe X. Questo significa che l'esplosione avvenuta sulla superficie della stella ha liberato radiazioni molto intense, in grado di scatenare tempeste magnetiche che possono interferire anche con le comunicazioni radio terrestri.
L'eruzione e' stata poi seguita da una variazione del vento solare, che ha scatenato una tempesta magnetica che ha investito la Terra. La conseguenza piu' spettacolare di questo fenomeno e' sicuramente il verificarsi delle aurore polari. Quando le particelle cariche portate dal vento solare colpiscono gli atomi piu' esterni dell'atmosfera terrestre, infatti, il cielo in corrispondenza dei Poli puo' tingersi di mille colori.
1 agosto 2011 | 18:28
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Meteoriti e la vita
I meteoriti contengono tutti gli ingredienti necessari per la vita: un vero e proprio kit per fabbricare organismi viventi in viaggio nel cosmo.
La scoperta si deve a uno studio coordinato dal laboratorio di Astrobiologia della Nasa e pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze Americana (Pnas).
Secondo la ricerca nei meteoriti vi sono gli elementi chimici formatisi nel giovanissimo Sistema Solare e che sono stati una fonte cruciale di composti che hanno reso possibile la formazione della vita sulla Terra.
E' dagli anni '60 che i ricercatori sono a caccia degli ingredienti della vita nei meteoriti, e' stato dimostrato, per esempio, che gli amminoacidi, che si assemblano per formare le proteine, esistono nello spazio e sono arrivati sul nostro pianeta trasportati dai meteoriti.
Esaminando campioni di meteoriti caduti sulla Terra i ricercatori hanno scoperto anche altri elementi organici: i mattoncini del nostro materiale genetico, le nucleobasi.
Lo studio ha inoltre dimostrato che le nucleobasi scoperte non sono il risultato di eventuali contaminazioni subite dai campioni sulla Terra.
Una delle implicazioni del risultato, rilevano gli esperti, e' che le prime forme di vita sul nostro pianeta potrebbero essersi assemblate da materiali trasportati sulla Terra dai meteoriti.
''I meteoriti - ha osservato uno degli autori, l'americano Jim Cleaves della Carnegie Institution for Science - potrebbero contenere un kit di strumenti molecolari che hanno fornito alla Terra i mattoncini fondamentali della vita''.
fonte ANSA
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La scoperta si deve a uno studio coordinato dal laboratorio di Astrobiologia della Nasa e pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze Americana (Pnas).
Secondo la ricerca nei meteoriti vi sono gli elementi chimici formatisi nel giovanissimo Sistema Solare e che sono stati una fonte cruciale di composti che hanno reso possibile la formazione della vita sulla Terra.
E' dagli anni '60 che i ricercatori sono a caccia degli ingredienti della vita nei meteoriti, e' stato dimostrato, per esempio, che gli amminoacidi, che si assemblano per formare le proteine, esistono nello spazio e sono arrivati sul nostro pianeta trasportati dai meteoriti.
Esaminando campioni di meteoriti caduti sulla Terra i ricercatori hanno scoperto anche altri elementi organici: i mattoncini del nostro materiale genetico, le nucleobasi.
Lo studio ha inoltre dimostrato che le nucleobasi scoperte non sono il risultato di eventuali contaminazioni subite dai campioni sulla Terra.
Una delle implicazioni del risultato, rilevano gli esperti, e' che le prime forme di vita sul nostro pianeta potrebbero essersi assemblate da materiali trasportati sulla Terra dai meteoriti.
''I meteoriti - ha osservato uno degli autori, l'americano Jim Cleaves della Carnegie Institution for Science - potrebbero contenere un kit di strumenti molecolari che hanno fornito alla Terra i mattoncini fondamentali della vita''.
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Tempesta magnetica sulla Terra, Gps danneggiati
ROMA, 9 AGO – Telefonate perse o interrotte improvvisamente, il GPS che indica posizioni sbagliate o addirittura non si aggancia. Sono questi, in teoria, alcuni degli inconvenienti che potrebbero verificarsi in questi giorni per l’arrivo sulla terra dello sciame di particelle magnetiche liberato oggi da una violenta eruzione sul sole, che ha raggiunto una intensita’ pari a X 6,9, ovvero quasi sette punti su nove della massima scala di misurazione.
E’ questa la fascia nella quale rientrano appunto i fenomeni piu’ rischiosi per satelliti e comunicazioni. L’entita’ di questi black out, nei servizi GPS e nelle telecomunicazioni, secondo gli esperti si potra’ pero’ determinare solo dopo l’11 agosto.
In particolare tempeste magnetiche di questo tipo possono mettere a rischio i satelliti nelle orbite piu’ alte, e la ionizzazione della parte piu’ alta dell’atmosfera potrebbe portare a interruzioni nelle comunicazioni radio VLF e HF.
Le particelle caricate dall’eruzione solare producono anche intense scariche di interferenze radio che raggiungono il picco nella fascia tra 1,2 e 1,6 gigahertz, la banda usata dal GPS.
Quest’anno ci sono gia’ state altre grandi esplosioni solari a febbraio e a giugno. L’eruzione di oggi, pur essendo la piu’ potente finora e’ solo la terza dell’attuale ciclo solare, che dovrebbe avere il suo picco nel 2013 quando secondo gli esperti potrebbe ripetersi il disastroso ”evento Carrington” che nel 1859 colpi’ le comunicazioni di allora, via telegrafo.
Alcuni apparecchi presero addirittura fuoco e alcuni telegrafi dai quali erano state staccate le batterie, continuarono a funzionare grazie all’elettricita’ statica accumulata.
9 agosto 2011 | 21:26
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E’ questa la fascia nella quale rientrano appunto i fenomeni piu’ rischiosi per satelliti e comunicazioni. L’entita’ di questi black out, nei servizi GPS e nelle telecomunicazioni, secondo gli esperti si potra’ pero’ determinare solo dopo l’11 agosto.
In particolare tempeste magnetiche di questo tipo possono mettere a rischio i satelliti nelle orbite piu’ alte, e la ionizzazione della parte piu’ alta dell’atmosfera potrebbe portare a interruzioni nelle comunicazioni radio VLF e HF.
Le particelle caricate dall’eruzione solare producono anche intense scariche di interferenze radio che raggiungono il picco nella fascia tra 1,2 e 1,6 gigahertz, la banda usata dal GPS.
Quest’anno ci sono gia’ state altre grandi esplosioni solari a febbraio e a giugno. L’eruzione di oggi, pur essendo la piu’ potente finora e’ solo la terza dell’attuale ciclo solare, che dovrebbe avere il suo picco nel 2013 quando secondo gli esperti potrebbe ripetersi il disastroso ”evento Carrington” che nel 1859 colpi’ le comunicazioni di allora, via telegrafo.
Alcuni apparecchi presero addirittura fuoco e alcuni telegrafi dai quali erano state staccate le batterie, continuarono a funzionare grazie all’elettricita’ statica accumulata.
9 agosto 2011 | 21:26
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Re: comete ed asteroidi
pensate..senza apparecchi elettronici che ci girano sopra le nostre teste, non avremo sicuramente problemi di nessun tipo blackout.. è questa del sole potrebbe non essere assolutamente una minaccia per il genere umano in nessun modo.. è il nostro stile e tipo di vita sbagliato, ci basiamo molto sull'energia elettrica e nessuno ha mai pensato di inventare una specie di fibra in grado di proteggere le apparecchiature elettroniche da queste eventualità? secondo me si, ma non ce lo diranno mai.
Dove arriva la nostra mente arriva sicuramente anche la possibilità di riparare..tutto, insomma non è mai troppo tardi.! Io vorrei vedere questa grande tempesta, vorrei vedere lo spettacolo che ci regala, una bellissima AURORA in bel mezzo alle + grandi città del mondo..sarebbe un evento epocale e perchè no..MAGICO..in grado forse di aprire molte teste dormienti.
Dove arriva la nostra mente arriva sicuramente anche la possibilità di riparare..tutto, insomma non è mai troppo tardi.! Io vorrei vedere questa grande tempesta, vorrei vedere lo spettacolo che ci regala, una bellissima AURORA in bel mezzo alle + grandi città del mondo..sarebbe un evento epocale e perchè no..MAGICO..in grado forse di aprire molte teste dormienti.
Sorpresa dalle prime immagini dall'asteroide Vesta: ci sono crateri e colline.
E' ricca di colline, avvallamenti, rilievi e ripidi crateri, la superficie dell'asteroide Vesta: vedere i dettagli di questo enorme 'sasso' cosmico situato nella fascia compresa tra Marte e Giove, e' stato possibile grazie alle immagini ravvicinate inviate dalla sonda della Nasa Dawn.
La sonda, che porta a bordo lo strumento italiano, lo spettrometro Vir (Visual and Infrared Spectrometer), realizzato da Agenzia spaziale italiana (Asi) e Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), ha completato ieri una 'mega piroetta', ovvero un'orbita a spirale intorno all'asteroide, che ha permesso di scattare foto dai dettagli nitidissimi.
Ed e' con questo cambio d'orbita e queste foto che si inaugura la fase della raccolta dei dati scientifici di Dawn. La sonda in questo momento si trova a circa 2.700 chilometri dalla superficie dell'asteroide gigante, situato a 188 milioni di chilometri dalla Terra, nella fascia compresa tra Marte e Giove.
Con un diametro di 530 chilometri, Vesta e' il secondo oggetto piu' grande di quelli che popolano questa cintura di asteroidi che contiene veri e propri fossili del Sistema Solare.
I dati relativi a questo corpo celeste, che stanno arrivando a Terra, aiuteranno infatti a comprendere anche le prime fasi della storia del Sistema Solare. Obiettivo primario della campagna osservativa inaugurata ieri e' fotografare la superficie di Vesta sia nell'ottico sia agli infrarossi con lo spettrometro Vir.
Il mosaico di immagini raccolte sara' usato per mettere a punto la mappa geologica della superficie di Vesta. Alla fine di settembre e' in programma un altro cambio d'orbita della sonda che grazie a un'altra 'mega piroetta', ovvero un'altra orbita a spirale, si avvicinera' all'asteride per osservarlo in modo piu' ravvicinato.
Lanciata nel settembre 2007, la sonda ha raggiunto Vesta nel luglio scorso. Dopo un anno speso a studiare Vesta la sonda Dawn nel 2012 proseguira' il suo viaggio alla volta del pianeta nano Cerere, dove l'arrivo e' previsto nel 2015.
fonte ansa
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il Sole artefice di rivolte
tratto da: http://www.altrogiornale.org/
http://daltonsminima.altervista.org/?p=15594
http://www.disinformazione.it/cronobiologia.htm
http://www.meteoweb.eu
Sapete quando si dice che il sole ci ha dato alla testa? Beh, pare che a seconda dei suoi massimi e minimi, l’attività solare non sia solo capace di innescare terremoti ed eruzioni vulcaniche, per non dire poi tempeste tropicali e perturbazioni atmosferiche, ma addirittura i meccanismi del nostro cervello con i loro impulsi elettrici ecc abbiano dei sovvraccarichi che possono causare provvisori cambiamenti mentali e di pensiero e a rivoluzioni. Secondo lo scienziato A.L. Tchijewsky, i grandi cambiamenti sociali, guerre, rivoluzioni ecc erano strettamente legati all’attività solare, nel 1926, disse: “Dobbiamo pensare che esista un potente fattore esterno alla nostra Terra che governa lo sviluppo degli eventi nelle società umane e li sincronizza con l’attività del sole; e dobbiamo anche pensare che l’energia elettrica del sole è il fattore extraterrestre che influenza i processi storici”. Sembra un’affermazione alquanto azzardata, quella dello scienziato, eppure, con le sue ricerche, trovò ed elencò tutta una serie di fatti che gli danno ragione.
Eccone alcuni riportati da G.L. Playfair e S. Hill: “Nel 1917… la rivoluzione bolscevica si era verificata in coincidenza con un’insolita esplosione di attività solare, come avvenne per il tentativo fallito del 1905. Nel 1922, aveva disegnato un diagramma… che dimostrava che un periodo di almeno 2400 anni di ‘movimenti di masse’, comprese tutte le guerre più gravi, le battaglie e le rivoluzioni registrate nella storia di tutti i popoli, rivelava non solo dei cicli regolari, ma dei cicli in fase con quelli del Sole. (…) Le rivoluzioni francesi del 1789, 1830 e 1848, le agitazioni locali del 1870 e le due rivolte russe del 1905 e del 1917 ebbero luogo tutte vicino a periodi di massima attività solare. (Come, pure, lo scoppio della seconda Guerra Mondiale, i colpi di stato comunisti di molte nazioni dell’Est Europeo, l’invasione sovietica della Cecoslovacchia e il periodo di agitazioni studentesche del 1968)”. Le più importanti constatazioni di Tchijewsky lo portarono ad osservare che:
- In 2400 anni di storia del mondo, i grandi movimenti sociali (guerre, rivoluzioni, invasioni, ecc.) si verificano numerosi ogni 11 anni, in periodi di massima attività solare;
- Dall’anno 1000 al 1900 “il 72 % di tutte le epidemie psichiche coincide con i periodi di massima, e il 28 % con i periodi di minima dell’attività solare”;
- In ultimo due esempi di Tchijewsky che chiariscono l’influenza del metronomo solare: le immigrazioni degli ebrei in America sono più massicce, particolarmente, in periodi di grande attività solare. L’alternarsi dei ministeri liberali e conservatori in Inghilterra, tra il 1830 e il 1930, seguirebbe la seguente regola: negli anni di massima attività delle macchie solari liberali al potere, conservatori negli anni di minima.
Tchijewsky nel 1926, in base alle sue teorie, fece delle previsioni per gli anni 1927-29 assicurando che in essi avremmo osservato “un’attività umana della più grande importanza storica” che avrebbe dato un nuovo volto al mondo. Non sbagliò affatto. Una lunga dittatura fascista e corporativa fu iniziata da Antonio de Oliveira Salazar che in Portogallo arrivò al potere in quel periodo.
In Cina a Pechino il generale Chiang Kaishek formò un governo nazionalista a Nanchino e condusse la guerra civile contro i comunisti. L’Italia sempre in quel periodo si dava un parlamento fascista e preparava la strada a Mussolini. Hitler raggiungeva il potere in Germania. In Russia Stalin arrivava al vertice del potere dopo aver soppresso Trotsky. In America si verificò, nel 1929, il grande crollo di Wall Street, il più grande disastro economico della storia americana. Eysenck e Nias sottolineano che “si è anche sostenuto che c’è un ciclo di guerre di 11, 1 anni, che è la lunghezza media del ciclo delle macchie solari…”. Ma esistono prove recenti che sono ancora molto fresche. Agli inizi di questo mese il sole ha ripreso la sua attività con una serie di esplosioni solari. Giovedì 4 agosto è iniziata una serie di grandi esplosioni, seguita da una seconda nella giornata di venerdì 5 e da una terza nella mattinata odierna.(9 agosto)
Le esplosioni della scorsa settimana hanno raggiunto l’intensità massima fra quelle classificate di livello medio. Una tempesta di veemenza doppia rischierebbe di mandare completamente in tilt le comunicazioni radio sulla Terra, ma non è questo il caso. Dal sole è esploso del materiale gassoso che è fuoriuscito dal campo magnetico solare. Il gas espulso parte a migliaia di gradi e percorre anche milioni di chilometri, accompagnato da particelle elementari cariche elettricamente e radiazioni forti, che creano una cosiddetta tempesta solare che arriva fin sulla Terra, comunque schermata dal campo magnetico terrestre e atmosferico, che fanno da solido scudo, specie alle tempeste più deboli. Quella di questi giorni è classificata G4 su una scala che arriva a G5, quindi è decisamente forte. Le tempeste di classe G4, infatti, sono relativamente rare, se ne contano un centinaio nel ciclo solare di 11 anni, e creano problemi. In concomitanza con questi fenomeni in Inghilterra sono cominciate tutta una serie di violente rivolte.
9 AGOSTO - “Incendi e saccheggi si sono diffusi anche in altre città come Birmingham, Bristol and Liverpool. Oggi riunione di emergenza a Downing Street. Dai quartieri periferici di Londra, per la terza notte successiva, le rivolte e i saccheggi si sono diffusi anche in altre città della Gran Bretagna, come Birmingham, Bristol and Liverpool, mentre il primo ministro David Cameron, interrotte ieri sera le vacanze in Toscana, è rientrato nella capitale dove presiederà in giornata a una riunione di emergenza a Downing street.” “«È l’intifada di arrabbiati e disoccupati, pure di delinquenti comuni che si mischiano e si organizzano in gruppetti, che si danno appuntamento per le razzie, incendiano edifici, rapinano megastore»” “Cresce la rivolta, Inghilterra a ferro e fuoco” è intitolato il taglio medio in prima pagina. Due anche in questo caso le pagine interne dedicate alle rivolte in Gran Bretagna. Secondo lo scrittore Kanif Kureishi, nato da padre pachistano e da madre inglese e conoscitore del malessere delle periferie: “Questo è solo l’inizio, adesso la rivolta contagerà tutta l’Europa”. «Le proteste – spiega Kureishi in una intervista – scaturiscono da un malessere con radici principalmente economiche. Non a caso la rabbia si è scagliata soprattutto contro i negozi, simbolo dell’accesso al benessere che gli viene negato». E alla domanda “Come arginerà il governo la protesta”, risponde: « Ci vogliono investimenti, soldi. Che il governo non ha. Come del resto non ne hanno Italia, Grecia, Spagna.
Per questo credo che siamo solo all’inizio di un periodo di forte instabilità sociale». L’inviato Rosalba Castelletti raccoglie il commento di Lee Jasper, attivista per i diritti delle minoranze secondo cui «Il malcontento covava da anni, frutto di tanti abusi. Qui la disoccupazione è altissima e il governo che fa? Taglia i servizi pubblici e ogni iniziativa sociale. Bisognerà tornare a dare fondi alla comunità».” E’ consigliabile non prendere alla lettera quanto scritto qui, spesso queste drammatiche previsioni del futuro sono create ad arte per l’audience del giornalismo che per parlare di fatti concreti. In ogni caso queste rivolte sono divampate in concomitanza di una serie di violente attività solari. Anche molte delle rivolte ad inizio anno in Medioriente sono esplose proprio nel periodo in cui l’attività solare nonostante il debole minimo, è andata aumentando con una serie di violente eruzioni solari per poi acquietarsi. Resta da attendere cosa ci aspetta per il prossimo Massimo Solare, la crisi economica c’è e anche molta tensione nelle politiche di tutto il mondo. Fatto sta che siamo legati da rapporti di causa-effetto con la nostra stella da milioni di anni e di sicuro apprendere questa cosa sarà alquanto insolito ma invece tutto ciò rappresenta la norma nelle leggi della natura.
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Brillanti rivelazioni
I brillamenti solari sono più e energetici e, talvolta, più duraturi di quanto credessimo. A rivelarlo sono i dati raccolti dallo strumento EVE a bordo della sonda Solar Dynamics Observatory della NASA
di Elena Lazzaretto
I brillamenti solari fenomeni attraverso i quali il nostro Sole sfoggia una notevole energia, energia che finora, stando ai nuovi risultati ottenuti dalla sonda Solar Dynamics Observatory (SDO), della NASA, avremmo addirittura sottovalutato.
Queste intense e violente emissioni di radiazione sono conseguenza del rilascio di energia magnetica in corrispondenza delle macchie solari: appaiono sulla superficie del Sole come zone più chiare, sono gli eventi più energetici del Sistema solare e ci riguardano da vicino perché raggiungono la nostra atmosfera. Possono quindi disturbare o danneggiare la nostra strumentazione in orbita, arrivando anche a provocare notevoli problemi ai sistemi di comunicazione. Per essere in grado di far fronte a questo rischio, è estremamente importante conoscere meglio questi fenomeni e, possibilmente, riuscire a prevederli: in questo senso il lavoro di sonde come SDO è fondamentale. Ed è proprio grazie a uno dei suoi strumenti di bordo, Extreme ultraviolet Variability Experiment (EVE), che è si è capito che l’energia sprigionata dai brillamenti è molto più intensa di quanto si era stimato.
Non solo, quando si verificano, l’emissione di radiazione non si esaurisce nel giro di alcuni minuti, come suggerivano le precedenti osservazioni, ma può continuare anche alcune ore. “Inserire questi nuovi risultati nei modelli che usiamo per descrivere i brillamenti” commenta Tom Woods, che ha diretto la realizzazione di EVE “ci permetterebbe di fare previsioni più attendibili sia sul loro verificarsi sia sulle possibili conseguenze per la nostra tecnologia orbitante”.
Grazie ad EVE è stato possibile guardare ai brillamenti con “occhi nuovi” sensibili alla radiazione ultravioletta, mentre per decenni ci si era sempre concentrati principalmente sulla loro radiazione X sottostimandone, di conseguenza, l’intensità e la durata. I risultati di EVE sono stati pubblicati sulla rivista Astrophysical Journal.
http://www.media.inaf.it/2011/09/08/brillanti-rivelazioni/
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Una forte tempesta geomagnetica sta interessando la terra!
11 settembre 2011 – attività geomagnetica terrestre continua: il campo magnetico terrestre sta ancora riverberando dall'impatto del CME(espulsione di massa coronale) del 9 settembre con tempeste geomagnetiche intermittenti in corso intorno ad entrambi i poli. Ad alta latitudine osservatori celesti devono prestare attenzione per aurore che potrebbero mescolarsi con la luce della luna piena crescente . Una nuova macchia solare (AR1289) sta crescendo rapidamente nell'emisfero orientale del sole. Sunspot 1283 ha ancora un " beta-gamma"che potrebbe generare forti brillamenti solari di classe M attraverso l'arto destro del sole. – Space weather
per avere piu' informazioni :http://www.n3kl.org/sun/noaa.html
Visto su: http://terrarealtime.blogspot.com/2011/09/una-forte-tempesta-geomagnetica-sta.html
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violenta eruzione solare. senza luce 10 milioni di persone in Cile
26 settembre 2011
Nella giornata di ieri un mega blackout ha paralizzato il Cile. Non sono state rese note le cause ma il Solar Dynamics Observatory (SDO) della Nasa, ha registrato 48 ore fa una violenta espulsione di massa coronale nella radiazione ultravioletta, pari a X1.9. Le espulsioni, chiamate anche CME, sono una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella (in questo caso dal Sole), con un’energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. La classificazione di tipo X sta ad indicare la classe più violenta, che può causare danni proprio alle comunicazioni e all’energia elettrica.
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NOAA: FORTE TEMPESTA SOLARE STA RAGGIUNGENDO LA TERRA E PUO' AVERE EFFETTI DEVASTANTI SUL PIANETA IN QUALSIASI MOMENTO
Abbiamo appena ricevuto la seguente e-mail da un nostro lettore, che ha riportato la notizia pubblicata dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Il Centro Meteo del NOAA Space Center Prediction - ha emanato una nota ufficiale per la nazione, per una forte tempesta geomagnetica di livello G3 che sta raggiungendo la Terra.
Questa esplosione è significativa ed è stata registrata nella mattina di Sabato 24 Settembre. La scala di pericolosità G-scala gamma delle tempeste solari va da G1 (minore pericolo) a G5 (estremo pericolo). Gli esperti NOAA del meteo sono disponibili a discutere di questa tempesta solare e del suo potenziale pericolo, anche per ulteriori tempeste solari di questa settimana. Impatti sono previsti sulla Terra e le scosse sul campo magnetico del pianeta innescano forti "geomagnetic storming" in alcune regioni. L'Espulsione di massa coronale di sabato, potrebbe portare una raffica di particelle cariche sul campo magnetico che partono dal Sole percorrendo lo spazio a circa 5 milioni di miglia all'ora. Tale perturbazione, se fosse viene indirizzata direttamente verso la Terra, il campo geomagnetico potrebbe raggiungere "gravi" livelli "estremi". Tempeste geomagnetiche sulla Terra possono impedire il funzionamento delle reti elettriche e mettere fuori uso temporaneamente linee radiofoniche, arrecando danni alle telecomunicazioni via satellite. Nessun impatto alla rete elettrica, impianti tecnologici satellitari o altro, non sono ancora stati segnalati per la tempesta geomagnetica di oggi, che potrebbe persistere per diverse ore.
Il punto sul Sole che ha prodotto l'espulsione di massa coronale Sabato, rimane attivo, e i satelliti di sorveglianza, rimangono a monitorare questa area che produce attività, che potrebbe creare altre tempeste nei giorni successivi. SWPC NOAA continuerà a sorvegliare la zona attiva e continuerà ad informare i propri clienti - operatori di rete, gli operatori satellitari, aeree e altro ancora. Tale tempesta potrebbe innescare una serie di terremoti e spettacolari aurore boreali. Questa sera, la gente che abita nel Nord Asia e in Europa hanno la possibilità di vedere l'Aurora.
A cura della Redazione di Segnidalcielo
Questa esplosione è significativa ed è stata registrata nella mattina di Sabato 24 Settembre. La scala di pericolosità G-scala gamma delle tempeste solari va da G1 (minore pericolo) a G5 (estremo pericolo). Gli esperti NOAA del meteo sono disponibili a discutere di questa tempesta solare e del suo potenziale pericolo, anche per ulteriori tempeste solari di questa settimana. Impatti sono previsti sulla Terra e le scosse sul campo magnetico del pianeta innescano forti "geomagnetic storming" in alcune regioni. L'Espulsione di massa coronale di sabato, potrebbe portare una raffica di particelle cariche sul campo magnetico che partono dal Sole percorrendo lo spazio a circa 5 milioni di miglia all'ora. Tale perturbazione, se fosse viene indirizzata direttamente verso la Terra, il campo geomagnetico potrebbe raggiungere "gravi" livelli "estremi". Tempeste geomagnetiche sulla Terra possono impedire il funzionamento delle reti elettriche e mettere fuori uso temporaneamente linee radiofoniche, arrecando danni alle telecomunicazioni via satellite. Nessun impatto alla rete elettrica, impianti tecnologici satellitari o altro, non sono ancora stati segnalati per la tempesta geomagnetica di oggi, che potrebbe persistere per diverse ore.
Il punto sul Sole che ha prodotto l'espulsione di massa coronale Sabato, rimane attivo, e i satelliti di sorveglianza, rimangono a monitorare questa area che produce attività, che potrebbe creare altre tempeste nei giorni successivi. SWPC NOAA continuerà a sorvegliare la zona attiva e continuerà ad informare i propri clienti - operatori di rete, gli operatori satellitari, aeree e altro ancora. Tale tempesta potrebbe innescare una serie di terremoti e spettacolari aurore boreali. Questa sera, la gente che abita nel Nord Asia e in Europa hanno la possibilità di vedere l'Aurora.
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Asteroidi: il nuovo censimento della Nasa abbassa i rischi di collisioni con la Terra.
Meno rischi per la terra dagli asteroidi che orbitano intorno al pianeta.
La Nasa, che ha completato uno dei censimenti piu' accurati mai portati a termine, battezzato Neowise e pubblicato sulla rivista Astrophisical Journal, ha riveduto infatti al ribasso le stime: a girarci intorno sono circa 19.500 asteroidi e non 35.000 come precedente calcolato.
Le dimensioni di questi corpi spaziali vanno da una larghezza di 330 a una di 3.300 metri, ma sarebbe in calo anche il numero dei piu' grandi, quelli superiori al chilometro di lunghezza che non sarebbero 1000 bensi 'solo' 981.
"Il rischio di un impatto di questi asteroidi sulla terra si e' notevolmente ridimensionato" ha spiegato Tim Spahr direttore del Minor Planet Center del centro di astrofisica Harvard-Smithsonian di Cambridge in Massachusetts.
Molti devono ancora essere individuati ma, al momento, spiegano gli scienziati, almeno i piu' grossi sono sotto controllo. Per il momento quindi niente paura di essere spazzati via come successe ai dinosauri 65 milioni di anni fa.
fonte AGI
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ecco! con una mano danno, con l'altra levano!
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il Sole come non si era mai visto
Mai prima d'ora dallo spazio ci erano arrivate immagini così straordinarie della nostra stella. Tutto grazie a un nuovo telescopio spaziale della Nasa, il Solar Dynamics Observatory (Sdo). Sopra le stupefacenti immagini.
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Re: comete ed asteroidi
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