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Interrogativi sulle operazioni coperte contro l'Iran
di Alberto Terenzi – clarissa.it.
Si moltiplicano in queste ore sulla stampa internazionale notizie che danno per certa l'opzione militare israeliana per fermare il programma nucleare iraniano e che evidenziano le difficoltà degli Stati Uniti nel districarsi dagli enormi rischi dello scoppio di un aperto conflitto nell'area.
Ma un interessante reportage di Mark Perry su Foreign Policy dello scorso 13 gennaio dimostra che lo Stato ebraico è già da tempo in guerra aperta con l'Iran, e che, ai più alti livelli politico-militari, gli Usa sono da lungo tempo perfettamente al corrente di quanto sta accadendo, senza volere o senza potervisi opporre.
Perry infatti ricostruisce con molti particolari, ricavati da fonti bene informate, l'operazione con cui il Mossad israeliano avrebbe di fatto preso il controllo dell'organizzazione islamista Jundallah ("soldati di Dio"), che ha base in Pakistan ma opera soprattutto nella regione iraniana del Belucistan, un'area di religione sunnita e pertanto tradizionalmente ostile al regime sciita di Teheran. Jundallah ha operato una lunga serie di attacchi terroristici in territorio iraniano a partire almeno dal 2005, principalmente con attacchi indiscriminati contro obiettivi religiosi sciiti, oltreché contro quelli politici come lo stesso presidente Ahmadinejad o i miliziani e le guardie di frontiera iraniane. Potrebbero quindi essere uomini di questo tipo, diretti dagli israeliani, anche gli autori degli attentati mirati che hanno provocato l'uccisione di sei scienziati iraniani che si occupavano del programma atomico.
Secondo rapporti riservati statunitensi, gli uomini del Mossad avrebbero svolto le loro attività di reclutamento ed i loro numerosi incontri con rappresentanti di Jundallah soprattutto a Londra, presentandosi però, e questo è un elemento davvero interessante, come esponenti della Cia e della Nato: una circostanza quest'ultima che sarebbe stata confermata a Perry da ben sei alti esponenti dei servizi segreti Usa, che avrebbero operato per evitare che queste informazioni venissero allo scoperto, nonostante esse siano documentate in rapporti distribuiti ad alto livello nella Cia americana, fino a raggiungere il direttore delle operazioni Stephen Kappes, il suo vice Michael Sulick ed il capo del Counter Intelligence Center statunitense.
Le operazioni del Mossad rivolte ad utilizzare "sotto falsa bandiera" i militanti di Jundallah avrebbero avuto luogo durante il periodo della presidenza Bush, creando un acceso dibattito nella comunità dell'intelligence Usa sui rischi che la spregiudicata condotta israeliana poneva per la sicurezza americana: con l'avvento di Obama, le operazioni congiunte israelo-americane contro l'Iran sarebbero state ridimensionate, evitando il ricorso a operazioni militari coperte, nonostante gli americani vengano tuttora ripetutamente invitati a prendervi parte.
In realtà, diversi servizi giornalisti nel 2007 e 2008 (come un reportage di ABC News e un articolo su The New Yorker) hanno mostrato che la condotta Usa è stata probabilmente assai più ambigua, dato che ben quattro milioni di dollari di fondi sarebbero stati messi a disposizione da parte del governo americano, con un ordine presidenziale segreto, per operazioni clandestine in Iran, soprattutto appoggiandosi alle minoranze etnico-religiose. Uno di questi servizi giornalistici, citava le significative affermazioni di un ex specialista in operazioni coperte della Cia, Robert Baer, a proposito proprio di Jundallah: «I Beluci sono fondamentalisti sunniti che odiano il regime di Teheran, ma che possono anche essere descritti come una sorta di Al Qaeda. Sono tipi che tagliano la testa agli infedeli, in questo caso gli sciiti iraniani. L'ironia sta nel fatto che stiamo di nuovo lavorando con i fondamentalisti sunniti, come abbiamo già fatto in Afghanistan negli anni Ottanta e Novanta».
Ora, con il reportage di Perry abbiamo conferme all'ipotesi che sia Israele ad utilizzare, in accordo o meno con gli Usa, formazioni terroristiche islamiste sunnite contro l'Iran, fomentando sia il conflitto religioso con gli sciiti iraniani, sia tendenze secessioniste come quelle del Belucistan.
Del resto è proprio di questi giorni un articolo del quotidiano francese Le Figaro che descrive la storia dei rapporti di collaborazione militare fra l'esercito israeliano ed il movimento indipendentista curdo nelle aree di confine con l'Iran, movimento che godrebbe attualmente di un crescente supporto militare da parte israeliana.
Questa notizia è quindi particolarmente inquietante per molti aspetti: intanto perché conferma la gravità di quanto sta avvenendo in Medio Oriente e di come lo Stato ebraico stia utilizzando, contro uno Stato estero sovrano, lo stesso strumento del terrorismo del quale si è sempre proclamato vittima.
Conferma anche l'evidente tendenza di Israele, Usa e Gran Bretagna, ad acuire con tutti i mezzi il conflitto religioso fra sunniti e sciiti, con l'evidente scopo di "libanizzare" l'intero Medio Oriente. Ma sono altrettanto importanti da un più generale punto di vista storico, poiché confermano l'ipotesi della lunga e frequente strumentalizzazione dei movimenti terroristici sunniti da parte delle potenze occidentali e di Israele, ben documentata qualche anno fa ad esempio da Gaetano Colonna in Medio Oriente senza pace.
Nondimeno, potrebbe esserci un risvolto ancora più inquietante, che costringe una volta di più a tornare ad interrogarci sulla validità di altre, ancora più scottanti, presunte verità storiche. Molti hanno dimenticato infatti che sia Ramzi Yousef, considerato il responsabile dell'attentato del 1993 al World Trade Center, che il famigerato Khalid Sheik Mohammed, considerato uno dei pianificatori dell'attacco dell'11 settembre alle Torri Gemelle di New York, erano entrambi fondamentalisti sunniti Beluci. Alla luce di queste notizie, sorge spontaneo oggi chiedersi: se davvero furono essi ad agire, per conto di chi realmente operavano?
Fonti:
Gaetano Colonna, Medio Oriente senza pace, Edilibri, Milano, 2009.
Seymour M. Hersh, "Preparing of the Battlefield", The New Yorker, 7 luglio 2008.
Georges Malbrunot, "Contre l'Iran, le Mossad a renforcé ses infiltrations chez les Kurdes d'Irak", Le Figaro, 11 gennaio 2012.
Mark Perry, "False Flag", Foreign Policy, 13 gennaio 2012.
Tratto da: http://www.clarissa.it/esteri_int.php?id=1536.
Si moltiplicano in queste ore sulla stampa internazionale notizie che danno per certa l'opzione militare israeliana per fermare il programma nucleare iraniano e che evidenziano le difficoltà degli Stati Uniti nel districarsi dagli enormi rischi dello scoppio di un aperto conflitto nell'area.
Ma un interessante reportage di Mark Perry su Foreign Policy dello scorso 13 gennaio dimostra che lo Stato ebraico è già da tempo in guerra aperta con l'Iran, e che, ai più alti livelli politico-militari, gli Usa sono da lungo tempo perfettamente al corrente di quanto sta accadendo, senza volere o senza potervisi opporre.
Perry infatti ricostruisce con molti particolari, ricavati da fonti bene informate, l'operazione con cui il Mossad israeliano avrebbe di fatto preso il controllo dell'organizzazione islamista Jundallah ("soldati di Dio"), che ha base in Pakistan ma opera soprattutto nella regione iraniana del Belucistan, un'area di religione sunnita e pertanto tradizionalmente ostile al regime sciita di Teheran. Jundallah ha operato una lunga serie di attacchi terroristici in territorio iraniano a partire almeno dal 2005, principalmente con attacchi indiscriminati contro obiettivi religiosi sciiti, oltreché contro quelli politici come lo stesso presidente Ahmadinejad o i miliziani e le guardie di frontiera iraniane. Potrebbero quindi essere uomini di questo tipo, diretti dagli israeliani, anche gli autori degli attentati mirati che hanno provocato l'uccisione di sei scienziati iraniani che si occupavano del programma atomico.
Secondo rapporti riservati statunitensi, gli uomini del Mossad avrebbero svolto le loro attività di reclutamento ed i loro numerosi incontri con rappresentanti di Jundallah soprattutto a Londra, presentandosi però, e questo è un elemento davvero interessante, come esponenti della Cia e della Nato: una circostanza quest'ultima che sarebbe stata confermata a Perry da ben sei alti esponenti dei servizi segreti Usa, che avrebbero operato per evitare che queste informazioni venissero allo scoperto, nonostante esse siano documentate in rapporti distribuiti ad alto livello nella Cia americana, fino a raggiungere il direttore delle operazioni Stephen Kappes, il suo vice Michael Sulick ed il capo del Counter Intelligence Center statunitense.
Le operazioni del Mossad rivolte ad utilizzare "sotto falsa bandiera" i militanti di Jundallah avrebbero avuto luogo durante il periodo della presidenza Bush, creando un acceso dibattito nella comunità dell'intelligence Usa sui rischi che la spregiudicata condotta israeliana poneva per la sicurezza americana: con l'avvento di Obama, le operazioni congiunte israelo-americane contro l'Iran sarebbero state ridimensionate, evitando il ricorso a operazioni militari coperte, nonostante gli americani vengano tuttora ripetutamente invitati a prendervi parte.
In realtà, diversi servizi giornalisti nel 2007 e 2008 (come un reportage di ABC News e un articolo su The New Yorker) hanno mostrato che la condotta Usa è stata probabilmente assai più ambigua, dato che ben quattro milioni di dollari di fondi sarebbero stati messi a disposizione da parte del governo americano, con un ordine presidenziale segreto, per operazioni clandestine in Iran, soprattutto appoggiandosi alle minoranze etnico-religiose. Uno di questi servizi giornalistici, citava le significative affermazioni di un ex specialista in operazioni coperte della Cia, Robert Baer, a proposito proprio di Jundallah: «I Beluci sono fondamentalisti sunniti che odiano il regime di Teheran, ma che possono anche essere descritti come una sorta di Al Qaeda. Sono tipi che tagliano la testa agli infedeli, in questo caso gli sciiti iraniani. L'ironia sta nel fatto che stiamo di nuovo lavorando con i fondamentalisti sunniti, come abbiamo già fatto in Afghanistan negli anni Ottanta e Novanta».
Ora, con il reportage di Perry abbiamo conferme all'ipotesi che sia Israele ad utilizzare, in accordo o meno con gli Usa, formazioni terroristiche islamiste sunnite contro l'Iran, fomentando sia il conflitto religioso con gli sciiti iraniani, sia tendenze secessioniste come quelle del Belucistan.
Del resto è proprio di questi giorni un articolo del quotidiano francese Le Figaro che descrive la storia dei rapporti di collaborazione militare fra l'esercito israeliano ed il movimento indipendentista curdo nelle aree di confine con l'Iran, movimento che godrebbe attualmente di un crescente supporto militare da parte israeliana.
Questa notizia è quindi particolarmente inquietante per molti aspetti: intanto perché conferma la gravità di quanto sta avvenendo in Medio Oriente e di come lo Stato ebraico stia utilizzando, contro uno Stato estero sovrano, lo stesso strumento del terrorismo del quale si è sempre proclamato vittima.
Conferma anche l'evidente tendenza di Israele, Usa e Gran Bretagna, ad acuire con tutti i mezzi il conflitto religioso fra sunniti e sciiti, con l'evidente scopo di "libanizzare" l'intero Medio Oriente. Ma sono altrettanto importanti da un più generale punto di vista storico, poiché confermano l'ipotesi della lunga e frequente strumentalizzazione dei movimenti terroristici sunniti da parte delle potenze occidentali e di Israele, ben documentata qualche anno fa ad esempio da Gaetano Colonna in Medio Oriente senza pace.
Nondimeno, potrebbe esserci un risvolto ancora più inquietante, che costringe una volta di più a tornare ad interrogarci sulla validità di altre, ancora più scottanti, presunte verità storiche. Molti hanno dimenticato infatti che sia Ramzi Yousef, considerato il responsabile dell'attentato del 1993 al World Trade Center, che il famigerato Khalid Sheik Mohammed, considerato uno dei pianificatori dell'attacco dell'11 settembre alle Torri Gemelle di New York, erano entrambi fondamentalisti sunniti Beluci. Alla luce di queste notizie, sorge spontaneo oggi chiedersi: se davvero furono essi ad agire, per conto di chi realmente operavano?
Fonti:
Gaetano Colonna, Medio Oriente senza pace, Edilibri, Milano, 2009.
Seymour M. Hersh, "Preparing of the Battlefield", The New Yorker, 7 luglio 2008.
Georges Malbrunot, "Contre l'Iran, le Mossad a renforcé ses infiltrations chez les Kurdes d'Irak", Le Figaro, 11 gennaio 2012.
Mark Perry, "False Flag", Foreign Policy, 13 gennaio 2012.
Tratto da: http://www.clarissa.it/esteri_int.php?id=1536.
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"Se non riesci a sentire i tamburi di guerra allora devi essere sordo"...il rumore aumenta
L'Italia spende 16 miliardi per i caccia F-35. E' polemica sul programma Joint Strike Fighter
L'F-35 Jsf (Joint Strike Fighter), l'aereo finito nel mirino delle polemiche per gli elevati costi del progetto (per ora circa 16 miliardi, ma destinati ad aumentare), è un caccia multiruolo di nuova generazione, adatto all attacco aria-suolo, prodotto da un consorzio d'imprese anglo-americano.
L'Italia ne ha ordinati 131 esemplari per sostituire gli Amx e i Tornado dell'Aeronautica e gli Harrier della Marina. Di quest'aereo infatti esiste anche una versione a decollo corto e atterraggio verticale che gli consente di operare da navi portaeromobili come quelle della nostra Marina. L'F35 è lungo 15 metri e mezzo e ha un'apertura alare di quasi 11 metri; può raggiungere una velocità supersonica di oltre 2mila km all'ora. I suoi impieghi principali sono la proiezione in territorio ostile, il supporto alle truppe di superficie, la soppressione dei sistemi d arma avversari e la superiorità aerea. Strumenti e sensori avanzati, inoltre, lo rendono adatto anche a compiti di protezione civile. Proprio la complessità del progetto, però, ha fatto lievitare i costi iniziali, schizzati a quasi 200 milioni di dollari a velivolo. L'unico stabilimento di assemblaggio extra-americano si trova in Italia, a Cameri in provincia di Novara.
Grecia: niente austerity per i militari
L'uomo ha in testa la lista dei desideri del ministero della difesa: fino a 60 caccia Eurofighter per circa 3,9 miliardi di euro. Fregate francesi per oltre quattro miliardi e motovedette per 400 milioni di euro. È il costo della modernizzazione della flotta greca. Poi mancano le munizioni per i carri armati Leopard e dovrebbero anche essere sostituiti due elicotteri Apache statunitensi. E certo, sarebbe bello acquistare sommergibili tedeschi. Prezzo complessivo: due miliardi di euro.
Quello che l'uomo, che entra ed esce dal ministero della difesa, afferma in un bar di Atene sembra assurdo. Uno stato in bancarotta che sopravvive grazie ai miliardi di aiuti dell'Unione Europea acquista armi in massa? L'uomo al bar si vede spesso nelle foto, accanto al ministro o a generali dell'esercito, spesso è al telefono con loro. Sa insomma di cosa parla. Secondo lui questa spesa al momento non è giustificabile. Ma le cose possono cambiare molto rapidamente, aggiunge. "A marzo la Grecia dovrebbe ricevere la prossima tranche di aiuti finanziari, che probabilmente supererà gli 80 miliardi di euro. Se così fosse, ci sarebbe una possibilità reale di concludere nuovi contratti sugli armamenti.
Vorrei trarre una conclusione: mettere in ginocchio gli stati europei e la loro classe politica, per poi sostituirla con dei tecnici "salvatori" che sono messi lì solo per preparare lo stato, ormai non più sovrano, ma guidato come un burattino, ad una grande guerra!!
"2+2 = 4", mi capite?
L'F-35 Jsf (Joint Strike Fighter), l'aereo finito nel mirino delle polemiche per gli elevati costi del progetto (per ora circa 16 miliardi, ma destinati ad aumentare), è un caccia multiruolo di nuova generazione, adatto all attacco aria-suolo, prodotto da un consorzio d'imprese anglo-americano.
L'Italia ne ha ordinati 131 esemplari per sostituire gli Amx e i Tornado dell'Aeronautica e gli Harrier della Marina. Di quest'aereo infatti esiste anche una versione a decollo corto e atterraggio verticale che gli consente di operare da navi portaeromobili come quelle della nostra Marina. L'F35 è lungo 15 metri e mezzo e ha un'apertura alare di quasi 11 metri; può raggiungere una velocità supersonica di oltre 2mila km all'ora. I suoi impieghi principali sono la proiezione in territorio ostile, il supporto alle truppe di superficie, la soppressione dei sistemi d arma avversari e la superiorità aerea. Strumenti e sensori avanzati, inoltre, lo rendono adatto anche a compiti di protezione civile. Proprio la complessità del progetto, però, ha fatto lievitare i costi iniziali, schizzati a quasi 200 milioni di dollari a velivolo. L'unico stabilimento di assemblaggio extra-americano si trova in Italia, a Cameri in provincia di Novara.
Grecia: niente austerity per i militari
L'uomo ha in testa la lista dei desideri del ministero della difesa: fino a 60 caccia Eurofighter per circa 3,9 miliardi di euro. Fregate francesi per oltre quattro miliardi e motovedette per 400 milioni di euro. È il costo della modernizzazione della flotta greca. Poi mancano le munizioni per i carri armati Leopard e dovrebbero anche essere sostituiti due elicotteri Apache statunitensi. E certo, sarebbe bello acquistare sommergibili tedeschi. Prezzo complessivo: due miliardi di euro.
Quello che l'uomo, che entra ed esce dal ministero della difesa, afferma in un bar di Atene sembra assurdo. Uno stato in bancarotta che sopravvive grazie ai miliardi di aiuti dell'Unione Europea acquista armi in massa? L'uomo al bar si vede spesso nelle foto, accanto al ministro o a generali dell'esercito, spesso è al telefono con loro. Sa insomma di cosa parla. Secondo lui questa spesa al momento non è giustificabile. Ma le cose possono cambiare molto rapidamente, aggiunge. "A marzo la Grecia dovrebbe ricevere la prossima tranche di aiuti finanziari, che probabilmente supererà gli 80 miliardi di euro. Se così fosse, ci sarebbe una possibilità reale di concludere nuovi contratti sugli armamenti.
Vorrei trarre una conclusione: mettere in ginocchio gli stati europei e la loro classe politica, per poi sostituirla con dei tecnici "salvatori" che sono messi lì solo per preparare lo stato, ormai non più sovrano, ma guidato come un burattino, ad una grande guerra!!
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rapporto Ue sulle esportazioni di armi incompleto, in ritardo e passato sotto silenzio
tratto da un articolo di greenreport.it
Secondo le 11 associazioni di Italia, Belgio, Francia, Finlandia, Gran Bretagna, Olanda, Spagna e Svezia associazioni. «Inoltre, otto Paesi (quasi un terzo degli Stati membri, tra cui due dei principali esportatori di armamenti al mondo, cioè Germania e Regno Unito) non hanno fornito dati completi sulle consegne di sistemi militari, rendendo così praticamente impossibile l'analisi delle esportazioni effettive di armi da parte dei paesi dell'Ue».
Il valore totale delle autorizzazioni (licences) di esportazione di armi nel 2010 è diminuito del 21% rispetto al 2009 quando avevano raggiunto un record di 40,3 miliardi di euro: nel 2010 ammontano a 31,7 miliardi di euro, una cifra vicina a quella del 2008 (33,5 miliardi di euro) che rappresenta uno dei valori più alti dall'attuazione nel 1998 di una politica comune europea sulle esportazioni di armamenti.
Le Associazioni europea spiegano che «Mentre il valore delle autorizzazioni all'esportazioni di armi verso i paesi occidentali (principalmente l'Unione europea e gli Stati Uniti) è sceso di oltre il 28%, è preoccupante che le esportazioni di armi verso i Paesi delle economie emergenti e in via di sviluppo siano salite a 15,5 miliardi di euro, cioè a poco meno della metà del totale. Se il valore delle esportazioni di armi verso i regimi repressivi del Medio Oriente e Nord Africa è sceso rispetto ai livelli record del 2009, anche nel 2010 le autorizzazioni all'esportazione di armamenti verso queste zone di forte tensione sono rimaste molto alte e superano gli 8,3 miliardi di euro»
Secondo l'articolo 15 della Posizione comune dell'Unione europea sulle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari, è prevista nel 2012 una revisione della normativa dell'Ue sulle esportazioni di armamenti. «Tale revisione può essere efficace solo se si basa su informazioni attendibili e complete e su un dibattito informato" - evidenzia il comunicato congiunto - Come associazioni, reti e centri di ricerca da tempo attivi nel controllo delle esportazioni di armamenti, contro il commercio delle armi e nella promozione facciamo appello ai membri del Parlamento europeo per chiedere un dibattito sulla "Relazione annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari" e un'analisi approfondita dei dati riportati e delle sue carenze».
Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, sottolinea che «L'Europa è ormai diventata il primo esportatore mondiale di armi, contribuendo direttamente alla crescita dell'instabilità e del disordine internazionale. In un mondo che sembra ormai fuori controllo, con delle istituzioni internazionali fortemente indebolite, mentre l'Europa viene pesantemente attaccata dalla speculazione finanziaria, non possiamo permetterci di continuare a disseminare il mondo di armi italiane ed europee. L'Europa non può essere un fattore di destabilizzazione internazionale.
Secondo le 11 associazioni di Italia, Belgio, Francia, Finlandia, Gran Bretagna, Olanda, Spagna e Svezia associazioni. «Inoltre, otto Paesi (quasi un terzo degli Stati membri, tra cui due dei principali esportatori di armamenti al mondo, cioè Germania e Regno Unito) non hanno fornito dati completi sulle consegne di sistemi militari, rendendo così praticamente impossibile l'analisi delle esportazioni effettive di armi da parte dei paesi dell'Ue».
Il valore totale delle autorizzazioni (licences) di esportazione di armi nel 2010 è diminuito del 21% rispetto al 2009 quando avevano raggiunto un record di 40,3 miliardi di euro: nel 2010 ammontano a 31,7 miliardi di euro, una cifra vicina a quella del 2008 (33,5 miliardi di euro) che rappresenta uno dei valori più alti dall'attuazione nel 1998 di una politica comune europea sulle esportazioni di armamenti.
Le Associazioni europea spiegano che «Mentre il valore delle autorizzazioni all'esportazioni di armi verso i paesi occidentali (principalmente l'Unione europea e gli Stati Uniti) è sceso di oltre il 28%, è preoccupante che le esportazioni di armi verso i Paesi delle economie emergenti e in via di sviluppo siano salite a 15,5 miliardi di euro, cioè a poco meno della metà del totale. Se il valore delle esportazioni di armi verso i regimi repressivi del Medio Oriente e Nord Africa è sceso rispetto ai livelli record del 2009, anche nel 2010 le autorizzazioni all'esportazione di armamenti verso queste zone di forte tensione sono rimaste molto alte e superano gli 8,3 miliardi di euro»
Secondo l'articolo 15 della Posizione comune dell'Unione europea sulle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari, è prevista nel 2012 una revisione della normativa dell'Ue sulle esportazioni di armamenti. «Tale revisione può essere efficace solo se si basa su informazioni attendibili e complete e su un dibattito informato" - evidenzia il comunicato congiunto - Come associazioni, reti e centri di ricerca da tempo attivi nel controllo delle esportazioni di armamenti, contro il commercio delle armi e nella promozione facciamo appello ai membri del Parlamento europeo per chiedere un dibattito sulla "Relazione annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari" e un'analisi approfondita dei dati riportati e delle sue carenze».
Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, sottolinea che «L'Europa è ormai diventata il primo esportatore mondiale di armi, contribuendo direttamente alla crescita dell'instabilità e del disordine internazionale. In un mondo che sembra ormai fuori controllo, con delle istituzioni internazionali fortemente indebolite, mentre l'Europa viene pesantemente attaccata dalla speculazione finanziaria, non possiamo permetterci di continuare a disseminare il mondo di armi italiane ed europee. L'Europa non può essere un fattore di destabilizzazione internazionale.
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
"se davvero furono essi ad agire, per conto di chi realmente operavano?"
già...chissà per conto di chi?
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
Il grafico rotta concordia
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/01/15/visualizza_new.html_45062806.html
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
dai video dei tg sembrava veramente che volesse entrare nel porticciolo come se fosse stata un gommone. non posso rassegnarmi a credere che si sia trattato di una banale distrazione: Itavia-Moby Prince-Concordia: il mar Tirreno diventa più pericoloso di un'autostrada a Ferragosto
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Draghi declassa il rating Il presidente Bce: «Bisogna farne a meno. La situazione è gravissima».
Mario Draghi (ANSA)
L'Europa sta cadendo in un burrone senza fine. Lo ha detto il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, secondo cui «siamo in una situazione gravissima». Parlando nelle vesti di presidente dell'autorità europea per i rischi sistemici in audizione davanti alla commissione parlamentare economico-finanziaria, Draghi ha spiegato che il suo predecessore Jean-Claude Trichet, in passato aveva parlato di «dimensioni sistemiche» ma «da allora la situazione è peggiorata».
S&P DECLASSA IL FONDO SALVA STATI. Draghi ha nuovamente auspicato che le decisioni prese dai leader europei sui fondi salva-Stati siano attuate «tempestivamente e completamente», definendo «vitale» questo processo. Nello stesso momento, però, l'agenzia Standard & Poor's ha tagliato il rating dell'European Financial Stability Facility (Efsf) a 'AA+' da 'AAA'.
SNOBBATE LE AGENZIE DI RATING. Ma Draghi ha risposto con freddezza, snobbando anche il recente declassamento di Standard&Poor's nei confronti di diversi Paesi dell'Eurozona, tra cui l'Italia: «Bisognerebbe imparare a vivere senza le agenzie di rating o quanto meno imparare a fare meno affidamento sui loro giudizi», ha sentenziato.
«Tutte le agenzie di rating hanno subìto un grave danno di immagine e reputazione durante la crisi» e «i rischi sui debiti sovrani europei sono sovrastimati così come erano sottostimati prima di Lehman Brothers».
Rehn: «Agenzie serve del capitalismo americano»
Olli Rehn (La Presse)
Le ripetute minacce da parte delle agenzie di rating non sono piaciute nemmeno al commissario dell'Unione europea, Olli Rehn, il quale le ha accusate di essere lo strumento del capitalismo made in Usa. «Le agenzie di rating non sono istituti di ricerca imparziali, ma hanno i loro interessi e svolgono il loro ruolo molto in linea con il capitalismo finanziario americano», ha detto Rehn. «Qualcuno ha fatto soldi con la destabilizzazione».
Il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha fatto sapere che ciò «non riduce la capacità di prestito di 440 miliardi di euro» del fondo salva-Stati, che «ha mezzi sufficienti per rispettare i suoi impegni» e «continua ad avere assegnato il migliore rating possibile da parte di Moody's e Fitch, che ne sottolineano la solidità».
SERVONO PIÙ CONTRIBUTI. Ma per Draghi l'Efsf potrà mantenere la stessa 'capacità di fuoco' solo se «i Paesi con la tripla A aumenteranno i loro contributi». L'alternativa a questo scenario sono prestiti più cari.
Draghi ha anche messo in guardia sui finanziamenti in dollari che potrebbero spingere «il rischio di azzardo morale» per le banche europee.
SPECULAZIONE SUL DEFAULT GRECO. La speculazione resta comunque dietro l'angolo e spaventa sempre tutti. Uno dei manager di punta di S&P, Moritz Kraemer, ha annunciato a Bloomberg che «la Grecia fallirà molto presto. Non posso dire se vi sarà una via d'uscita al termine di questo ciclo di negoziati molto serrato». E ha aggiunto: «C'è un tema di politica del rischio calcolato e un default disordinato avrebbe effetti su altri Paesi, ma credo che i leader politici vorranno evitarlo. Il gioco resta aperto».
Lunedì, 16 Gennaio 2012
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L’affondamento della motonave Concordia era programmato.
Tratto da un articolo su: NEXUS.IT
L’affondamento della motonave Concordia era programmato. Non c’è stato nessun “incidente”, non c’è stata nessuna “disgrazia”, non c’è stata nessuna “casualità” che abbiano portato quella nave ad incagliarsi sugli scogli dell’Isola del Giglio.
Inizialmente non volevo crederci, ma le mille prove inconfutabili emerse in rete nelle ultime ore mi hanno fatto cambiare idea: l’affondamento della nave da crociera è stato un chiaro segnale da parte dei poteri occulti per indicare la fine della “concordia” europea nata - non a caso – sulle stesse acque, durante la crociera del panfilo Britannia.
La nave Concordia rappresentava esplicitamente l’unità europea, visto che i suoi 13 ponti prendevano il nome dalle 13 nazioni europee: Olanda, Svezia, Belgio, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Austria, e Polonia. Il simbolismo di questa scelta è evidente: i passeggeri di ciascun ponte pisciano su quelli di sotto, a cascata, e gli ultimi pisciano in mare. L’Europa deve essere unita sì, ma in senso verticale, non orizzontale. In questo modo i problemi di ciascuno diventano i problemi di tutti, e non si getta mai via niente. Inoltre, basta provocare una falla alla base della costruzione, e tutto viene giù in pochi minuti, senza che resti un solo superstite.
Lo scettico dirà che non c’era nessun bisogno di “annunciare” la fine dell’Europa, con l’affondamento della Concordia, visto che questa fine è già iniziata da molti mesi, ed è ormai sotto gli occhi di tutti.
Fessacchiotto. L’affondamento del Costa Concordia è solo la conferma definitiva di questa distruzione, ma il preavviso silenzioso era già stato lanciato nel Febbraio del 2010, quando un altro “Concordia”, molto meno noto, era stato affondato vicino alle coste brasiliane (a cercare in rete si trova veramente di tutto). E quel Concordia – guarda caso – era stato ospite del “Britannia Heritage” di Westcoast,...(taglio)
(taglio)... in Canada, solo tre anni prima. Come dire “noi vi abbiamo accolto a braccia aperte, ma voi state facendo i furbi, e quindi siete avvisati”. E visto che l’Europa ha continuato a fare orecchie da mercante, adesso paga il conto. Da oggi non potrete più divertirvi a pisciare uno sopra l’altro – ci hanno detto quelli dei poteri occulti - e finite in acqua tutti insieme.
Fra l’altro, proprio ieri “Standards & Poor” ha declassato la Francia, come a rimarcare che l’affondamento della Concordia non sia stato affatto casuale. Perchè non abbiano affondato direttamente una nave francese non è chiaro, ma forse non ce n’erano a disposizione che passassero abitualmente sugli scogli per “salutare” la popolazione locale. (Bisogna anche dare un minimo di plausibilità a questi eventi, altrimenti la gente mangia la foglia. Non a caso la “cerimonia” del passaggio fra gli scogli era già stata istituita da molto tempo, in previsione del giorno – che sarebbe sicuramente arrivato - in cui si volesse rimarcare l’affondamento dell’Europa con un evento fortemente simbolico)...
...Ma il simbolismo di questo affondamento non finisce qui, anzi ha radici secolari. “Quasi” secolari, in realtà, perchè l’affondamento del Titanic avvenne il 14 aprile del 1912, mentre quello della Concordia è avvenuto il 13 gennaio del 2012. Lo scettico fa prontamente notare che queste due date, a parte l’anno, non hanno assolutamente niente in comune.
Fessachiotto. La Concordia ha speronato lo scoglio nella sera del 13, ma in realtà il suo affondamento è avvenuto all’alba del 14. Inoltre, fra le due date intercorrono esattamente 99 anni e 9 mesi: prova a capovolgere quei tre numeri, scetticuzzo dei miei stivali, e dimmi un pò cosa ti ritrovi?
D’accordo, dirà lo scettico, ma cosa c’entra comunque il Titanic? Quello fu un vero incidente in mare, provocato dalla sfortuna e dalla leggerezza del capitano. Perchè paragonarlo ad un affondamento intenzionale come quello della Concordia?
Fessacchiotto. Ma lo sai almeno chi viaggiava sul Titanic? Ci viaggiavano Benjamin Guggenheim, Isidor Straus e John Jacob Astor IV, tre importanti personaggi che si opponevano alla creazione della Federal Reserve Bank negli Stati Uniti. E lo sai quando fu fondata la Federal Reserve? Nel dicembre del 1913...continua
L’affondamento della motonave Concordia era programmato. Non c’è stato nessun “incidente”, non c’è stata nessuna “disgrazia”, non c’è stata nessuna “casualità” che abbiano portato quella nave ad incagliarsi sugli scogli dell’Isola del Giglio.
Inizialmente non volevo crederci, ma le mille prove inconfutabili emerse in rete nelle ultime ore mi hanno fatto cambiare idea: l’affondamento della nave da crociera è stato un chiaro segnale da parte dei poteri occulti per indicare la fine della “concordia” europea nata - non a caso – sulle stesse acque, durante la crociera del panfilo Britannia.
La nave Concordia rappresentava esplicitamente l’unità europea, visto che i suoi 13 ponti prendevano il nome dalle 13 nazioni europee: Olanda, Svezia, Belgio, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Austria, e Polonia. Il simbolismo di questa scelta è evidente: i passeggeri di ciascun ponte pisciano su quelli di sotto, a cascata, e gli ultimi pisciano in mare. L’Europa deve essere unita sì, ma in senso verticale, non orizzontale. In questo modo i problemi di ciascuno diventano i problemi di tutti, e non si getta mai via niente. Inoltre, basta provocare una falla alla base della costruzione, e tutto viene giù in pochi minuti, senza che resti un solo superstite.
Lo scettico dirà che non c’era nessun bisogno di “annunciare” la fine dell’Europa, con l’affondamento della Concordia, visto che questa fine è già iniziata da molti mesi, ed è ormai sotto gli occhi di tutti.
Fessacchiotto. L’affondamento del Costa Concordia è solo la conferma definitiva di questa distruzione, ma il preavviso silenzioso era già stato lanciato nel Febbraio del 2010, quando un altro “Concordia”, molto meno noto, era stato affondato vicino alle coste brasiliane (a cercare in rete si trova veramente di tutto). E quel Concordia – guarda caso – era stato ospite del “Britannia Heritage” di Westcoast,...(taglio)
(taglio)... in Canada, solo tre anni prima. Come dire “noi vi abbiamo accolto a braccia aperte, ma voi state facendo i furbi, e quindi siete avvisati”. E visto che l’Europa ha continuato a fare orecchie da mercante, adesso paga il conto. Da oggi non potrete più divertirvi a pisciare uno sopra l’altro – ci hanno detto quelli dei poteri occulti - e finite in acqua tutti insieme.
Fra l’altro, proprio ieri “Standards & Poor” ha declassato la Francia, come a rimarcare che l’affondamento della Concordia non sia stato affatto casuale. Perchè non abbiano affondato direttamente una nave francese non è chiaro, ma forse non ce n’erano a disposizione che passassero abitualmente sugli scogli per “salutare” la popolazione locale. (Bisogna anche dare un minimo di plausibilità a questi eventi, altrimenti la gente mangia la foglia. Non a caso la “cerimonia” del passaggio fra gli scogli era già stata istituita da molto tempo, in previsione del giorno – che sarebbe sicuramente arrivato - in cui si volesse rimarcare l’affondamento dell’Europa con un evento fortemente simbolico)...
...Ma il simbolismo di questo affondamento non finisce qui, anzi ha radici secolari. “Quasi” secolari, in realtà, perchè l’affondamento del Titanic avvenne il 14 aprile del 1912, mentre quello della Concordia è avvenuto il 13 gennaio del 2012. Lo scettico fa prontamente notare che queste due date, a parte l’anno, non hanno assolutamente niente in comune.
Fessachiotto. La Concordia ha speronato lo scoglio nella sera del 13, ma in realtà il suo affondamento è avvenuto all’alba del 14. Inoltre, fra le due date intercorrono esattamente 99 anni e 9 mesi: prova a capovolgere quei tre numeri, scetticuzzo dei miei stivali, e dimmi un pò cosa ti ritrovi?
D’accordo, dirà lo scettico, ma cosa c’entra comunque il Titanic? Quello fu un vero incidente in mare, provocato dalla sfortuna e dalla leggerezza del capitano. Perchè paragonarlo ad un affondamento intenzionale come quello della Concordia?
Fessacchiotto. Ma lo sai almeno chi viaggiava sul Titanic? Ci viaggiavano Benjamin Guggenheim, Isidor Straus e John Jacob Astor IV, tre importanti personaggi che si opponevano alla creazione della Federal Reserve Bank negli Stati Uniti. E lo sai quando fu fondata la Federal Reserve? Nel dicembre del 1913...continua
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
straordinario, come poteva trattarsi di una distrazione!? se l'uomo si distrae c'è sempre l'elettronica a venirti in aiuto. risulta ormai chiaro che l'intero topic, e come dubitarne?, va spostato in quello degli Illuminati...
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
molto interessante
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Le strane coincidenze della tragedia del CONCORDIA
Troppe coincidenze, secondo alcuni, farebbero pensare ad una distruzione programmata:
- Il Titanic è affondato la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. La nave da crociera Costa Concordia è (semi) affondata la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, esattamente 99 anni e 9 mesi dopo. Coincidenza: "999", se capovolto diventa "666", numero della bestia tanto caro ai mondialisti luciferini che aspirano ad un Nuovo Ordine Mondiale (ordine che secondo loro si potrà compiere solo dopo l'innesco di un caos globale).
- Il 13 gennaio era venerdì. "Venerdì 13" è una data considerata sfortunata da secoli perché venerdì 13 ottobre 1307 furono arrestati tutti i cavalieri Templari. Coincidenza: i templari sono stati i primi banchieri anti-cristiani e satanisti (loro usanza era sputare sulla croce).
- Il nome Concordia fa riferimento all'unità e alla pace fra le nazioni europee. I suoi tredici ponti hanno i nomi di altrettanti stati europei (Olanda, Svezia, Belgio, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Austria e Polonia). Coincidenza: proprio il 13 gennaio 2012 Standard & Poor's ha tagliato il rating a mezza Europa, "affondando" i titoli di Stato di molti paesi Ue.
- La Concordia affonda dopo essersi incagliata davanti all'isola del Giglio. Coincidenza: il Giglio è uno dei simboli più noti utilizzati dall'ordine massonico dei Rosa Croce per rivendicare le proprie azioni.
Oggi 14/01/2012 Mario Monti (membro di ordini mondialisti come il Bilderberg, la Trilaterale, l'Aspen) ha regalato a Papa Benedetto XVI (l'ultimo dei papi cooptati dalla massoneria) un facsimile degli "Atlanti nautici" del 1500 di Francesco Ghisolfo. L'antico codice contiene carte nautiche con le rotte oceaniche verso il Nuovo Mondo. Il libro, ha detto il Papa con un sorriso, ha un valore "simbolico".
Speriamo che queste siano tutte coincidenze e non il codice con cui i mondialisti seguono le rotte verso il Nuovo Ordine Mondiale.
ADDENDUM (15 gennaio):"Concordia" è anche il nome della prima loggia massonica fiorentina, da cui poi nacque il Grande Oriente d'Italia (GOI), attualmente l'ordine massonico italiano più importante. Coincidenza nella coincidenza, il Giglio è anche il simbolo di Firenze.
E' difficile credere che uomini potenti siano disposti a sacrificare le persone pur di compiere una sorta di "rito propiziatorio" ma a me rimane altrettanto difficile credere alla versione ufficiale data ad esempio dal TG1 nell'edizione delle 13.30 del 15 gennaio: nel servizio il procuratore di Grosseto spiega che sono arrivate decine di telefonate alla Polizia da parte dei passeggeri del Concordia un'ora prima che arrivasse l'allarme alla capitaneria di porto.
La notizia viene data mentre scorrono diverse immagini tra la quali queste che troverete nel forum (link alla pagina del forum)
in cui si vede l'interno di una nave dove le persone vengono sballottolate a destra e sinistra. Il telespettatore associa giustamente il video in questione all'impatto del Concordia contro gli scogli.... ma in realtà il video è vecchio di anni:
Possiamo credere che siano solo coincidenze quelle di cui sopra ma di certo dobbiamo smettere di credere alle VERSIONI UFFICIALI propagandate dai media del Sistema.
link
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
A striscia la notizia hanno mostrato come i video trasmetti dai tutti erano fake di vecchi video già presenti su youtube, ci hanno messo proprio davanti all'evidenza. Nessuno di questi tg ha dato delle scuse formali per aver indotto i telespettatori in errore.
La Matrix sta uscendo fuori allo scoperto senza tanti problemi, i Maya per il 21/12/2012 hanno indicato la fine di un ciclo e non dell'apocalisse, tema cristiano, e se alcuni stessero attuando tutta una serie di riti per accaparrarsi le energie della nuova era e tenerci ancora schiavi?
Svegliamo le nostre coscienze e cerchiamo di intraprendere discorsi e decisioni giuste e veritiere, l'ora della menzogna deve finire!
La Matrix sta uscendo fuori allo scoperto senza tanti problemi, i Maya per il 21/12/2012 hanno indicato la fine di un ciclo e non dell'apocalisse, tema cristiano, e se alcuni stessero attuando tutta una serie di riti per accaparrarsi le energie della nuova era e tenerci ancora schiavi?
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
Arconte Segugio ha scritto:A striscia la notizia hanno mostrato come i video trasmetti dai tutti erano fake di vecchi video già presenti su youtube, ci hanno messo proprio davanti all'evidenza. Nessuno di questi tg ha dato delle scuse formali per aver indotto i telespettatori in errore.
La Matrix sta uscendo fuori allo scoperto senza tanti problemi, i Maya per il 21/12/2012 hanno indicato la fine di un ciclo e non dell'apocalisse, tema cristiano, e se alcuni stessero attuando tutta una serie di riti per accaparrarsi le energie della nuova era e tenerci ancora schiavi?
Svegliamo le nostre coscienze e cerchiamo di intraprendere discorsi e decisioni giuste e veritiere, l'ora della menzogna deve finire!
tutto vero ma in un post che ora non riesco a trovare qualcuno che non ricordo fa presente che "il pubblico è apatico" e così in effetti è.
(e forse certe rivelazioni di striscia danno loro anche noia perchè li costringono a pensare)
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L'Ue collauda Eurogendfor in Grecia
Ho cercato notizie su questo gruppo "privato" paramilitare ed ho trovato qualcosa, anche se un po' datato:
tratto da ecplanet.com
By Edoardo Capuano - Posted on 29 ottobre 2011
EurogendforLa Grecia è stata svenduta ai Banchieri, i banchieri vogliono essere serviti e protetti, Brussel soddisfa le loro richieste e manda come risposta alle manifestazioni che da mesi si susseguono nelle piazze la Famigerata Gendarmeria Europea = EUROGENDFOR.
Questa è la prima missione che viene fatta (Ufficialmente) dalla gendarmeria Europea, era chiaro che prima o poi doveva essere messa alla prova per constatare la sua capacità in azione e quale sia la sua efficienza nel massacrare i cittadini Europei nel momento in cui chiedono i loro diritti fondamentali, questi “super man” sono stati formati su richiesta di alcuni stati della UE: Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Olanda, da alcuni mesi anche la Romania fa parte di questa EGF “European Gendarmerie Forces”, il Quartiere Generale si trova a Vicenza nella Caserma “Generale Chinotto”, può essere usata come truppa Ausiliare per la NATO, UNO e OSZE, principalmente è attiva negli stati della UE che ne fanno richiesta in caso di sommossa.
Dal 28 Giugno 2011 il comando è stato preso da Cornelis Kujis della Royal Marechaussee der Niederlande “Polizia Militare Reale” d’Olanda, LEX PACIFERAT è il motto di questa truppa che su per giù significa “La legge porterà Pace“ esatto.. una pace da cimitero dove nessuno ha nulla da dire, un cimitero con una truppa armata fino ai denti.
Secondo testimonianze attendibili, tra l’8 e il 10 Ottobre (2011), una brigata della EGF è sbarcata da un Traghetto nella città di Igoumenitsa, tutti vestiti da civili, tutti con gli stessi zaini e altre borse con le iniziali della EGF, il giorno dopo sono stati caricati su trasporti militari camuffati da civili e trasportati a Larissa dove si trova un aeroporto militare chiuso da poco tempo ma usato per le truppe di terra, queste informazioni sono state confermate sia a Igoumenitsa che a Larissa, anche un Radio locale ha confermato l’arrivo della EGF.
Altre informazioni giungono da Markopoulo vicino ad Atene dove si trovano molti Bus dell’Esercito con fuori molti giovani in abiti civili che divisi in gruppi parlano tra di loro ma non in lingua Greca, la prossima settimana ci sarà una manifestazione con sciopero generale e probabilmente ci saranno degli atti di aggressione “Inscenate” dalla polizia EGF stessa al fine di provocare il loro intervento e mettere alla prova la loro capacità.
La motivazione del perché siano stati mandati in Grecia è chiara, vogliono a tutti i costi che il popolo Greco si sottopone ai loro nuovi padroni che sono i Banchieri, la Merkel e i Rothschild, sappiamo che questi “super man” hanno l’ordine di sparare a chiunque a e qualsiasi cosa si muova, hanno completa immunità da parte di Brussel e Strasburgo, sanno che la prossima settimana scenderanno in piazza tutti, dal netturbino all’Impiegato statale, per lo più sanno chi sono gli Avvocati che prendono parte alla Manifestazione e loro sono l’obiettivo della EGF, nessuna classe lavoratrice rimarrà a casa, tutti scenderanno in piazza, da considerare che il governo greco ha già ricevuto 30 Carri armati dagli USA (370 arriveranno dopo) proveniente dalle caserme americane in Germania, cosa servono i carri armati se non a una carneficia e un bagno di sangue contro il proprio popolo? ..esatto ..quell’infame di Papandreaou ha svenduto la Grecia e adesso vuole togliere ai cittadini ogni diritto per renderli schiavi al servizio dei Rothschild, questo è il loro sistema perverso, usare forze di polizia straniere in uno stato a loro sconosciuto ma con motivazioni razziste al fine di creare più danno possibile e senza scrupoli di coscienza, sono sicuro che la prossima missione sarà in Italia dato che i Banchieri sponsorizzati dal casino che è stato creato da loro stessi giorni fa a Roma con la manifestazione degli “Indignati” faranno richiesta della EGF e verrà accordata dai Criminali che gironzolano al Parlamento UE.
Il Parlamento UE ha dichiarato guerra tutti i cittadini Europei, è ora di svegliarsi se non si vuole dormire per sempre.
tratto da ecplanet.com
By Edoardo Capuano - Posted on 29 ottobre 2011
EurogendforLa Grecia è stata svenduta ai Banchieri, i banchieri vogliono essere serviti e protetti, Brussel soddisfa le loro richieste e manda come risposta alle manifestazioni che da mesi si susseguono nelle piazze la Famigerata Gendarmeria Europea = EUROGENDFOR.
Questa è la prima missione che viene fatta (Ufficialmente) dalla gendarmeria Europea, era chiaro che prima o poi doveva essere messa alla prova per constatare la sua capacità in azione e quale sia la sua efficienza nel massacrare i cittadini Europei nel momento in cui chiedono i loro diritti fondamentali, questi “super man” sono stati formati su richiesta di alcuni stati della UE: Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Olanda, da alcuni mesi anche la Romania fa parte di questa EGF “European Gendarmerie Forces”, il Quartiere Generale si trova a Vicenza nella Caserma “Generale Chinotto”, può essere usata come truppa Ausiliare per la NATO, UNO e OSZE, principalmente è attiva negli stati della UE che ne fanno richiesta in caso di sommossa.
Dal 28 Giugno 2011 il comando è stato preso da Cornelis Kujis della Royal Marechaussee der Niederlande “Polizia Militare Reale” d’Olanda, LEX PACIFERAT è il motto di questa truppa che su per giù significa “La legge porterà Pace“ esatto.. una pace da cimitero dove nessuno ha nulla da dire, un cimitero con una truppa armata fino ai denti.
Secondo testimonianze attendibili, tra l’8 e il 10 Ottobre (2011), una brigata della EGF è sbarcata da un Traghetto nella città di Igoumenitsa, tutti vestiti da civili, tutti con gli stessi zaini e altre borse con le iniziali della EGF, il giorno dopo sono stati caricati su trasporti militari camuffati da civili e trasportati a Larissa dove si trova un aeroporto militare chiuso da poco tempo ma usato per le truppe di terra, queste informazioni sono state confermate sia a Igoumenitsa che a Larissa, anche un Radio locale ha confermato l’arrivo della EGF.
Altre informazioni giungono da Markopoulo vicino ad Atene dove si trovano molti Bus dell’Esercito con fuori molti giovani in abiti civili che divisi in gruppi parlano tra di loro ma non in lingua Greca, la prossima settimana ci sarà una manifestazione con sciopero generale e probabilmente ci saranno degli atti di aggressione “Inscenate” dalla polizia EGF stessa al fine di provocare il loro intervento e mettere alla prova la loro capacità.
La motivazione del perché siano stati mandati in Grecia è chiara, vogliono a tutti i costi che il popolo Greco si sottopone ai loro nuovi padroni che sono i Banchieri, la Merkel e i Rothschild, sappiamo che questi “super man” hanno l’ordine di sparare a chiunque a e qualsiasi cosa si muova, hanno completa immunità da parte di Brussel e Strasburgo, sanno che la prossima settimana scenderanno in piazza tutti, dal netturbino all’Impiegato statale, per lo più sanno chi sono gli Avvocati che prendono parte alla Manifestazione e loro sono l’obiettivo della EGF, nessuna classe lavoratrice rimarrà a casa, tutti scenderanno in piazza, da considerare che il governo greco ha già ricevuto 30 Carri armati dagli USA (370 arriveranno dopo) proveniente dalle caserme americane in Germania, cosa servono i carri armati se non a una carneficia e un bagno di sangue contro il proprio popolo? ..esatto ..quell’infame di Papandreaou ha svenduto la Grecia e adesso vuole togliere ai cittadini ogni diritto per renderli schiavi al servizio dei Rothschild, questo è il loro sistema perverso, usare forze di polizia straniere in uno stato a loro sconosciuto ma con motivazioni razziste al fine di creare più danno possibile e senza scrupoli di coscienza, sono sicuro che la prossima missione sarà in Italia dato che i Banchieri sponsorizzati dal casino che è stato creato da loro stessi giorni fa a Roma con la manifestazione degli “Indignati” faranno richiesta della EGF e verrà accordata dai Criminali che gironzolano al Parlamento UE.
Il Parlamento UE ha dichiarato guerra tutti i cittadini Europei, è ora di svegliarsi se non si vuole dormire per sempre.
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Dal prossimo settembre in Gran Bretagna arriverà la pillola con microchip
tratto da un articolo su ecplanet.com
By Edoardo Capuano - Posted on 16 gennaio 2012
Pillola con microchipUn microchip “commestibile” che il paziente può ingerire in pillole permetterà di seguire i consigli del medico e monitorare la propria salute: sta per essere commercializzato nelle farmacie del Regno Unito.
Lloydspharmacy, una delle maggior catene di farmacie britanniche, ha firmato un accordo con la società californiana Proteus Biomedical per la commercializzazione di pillole che, grazie al microchip, comunicano con un cerotto applicato alla spalla del paziente. Costo al pubblico, circa 50 sterline al mese.
Il cerotto, che riceve i segnali dal chip ingerito e li incrocia con altri dati relativi al sonno, temperatura e battito cardiaco, manda a sua volta l’insieme delle informazioni a cellulari e computer del malato, o di chi si occupa di lui, o del suo medico curante. Il pacchetto, battezzato Helios, arriverà in farmacia in settembre.
La pillola, che contiene il microchip delle dimensioni di un granello di sabbia, potrà essere ingerita assieme alle altre medicine mentre il cerotto dovrà essere cambiato una volta alla settimana. Lo scopo è di migliorare la terapia per malati cronici che, ad esempio, dimenticano di prendere le medicine prescritte: secondo le stime dell’Oms sarebbe almeno la metà dei pazienti. Dimenticare le proprie terapie quotidiane crea complicazioni sanitarie, oltre a causare sprechi di farmaci che costano al servizio sanitario nazionale in Gran Bretagna quasi 400 milioni di sterline l’anno.
Il servizio sarà offerto a malati di diabete e con problemi cardiaci cronici. “L’idea è di dare tranquillità a individui alle prese con complicati regimi terapeutici e metterli in contatto con la famiglia, gli amici e le persone che si prendono cura di loro”, ha spiegato un portavoce di Proteus.
La joint venture ha però parte provocato perplessità tra i garanti della privacy. Secondo Nick Pickles, direttore del gruppo Big Brother Watch, potrebbero esserci rischi dal momento che pazienti e le loro famiglie ”non hanno il completo controllo sul totale dei dati raccolti e su quante persone possono avervi accesso”.
Fonte: blog.panorama.it
"Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei"
(Apocalisse 13:16-18)
By Edoardo Capuano - Posted on 16 gennaio 2012
Pillola con microchipUn microchip “commestibile” che il paziente può ingerire in pillole permetterà di seguire i consigli del medico e monitorare la propria salute: sta per essere commercializzato nelle farmacie del Regno Unito.
Lloydspharmacy, una delle maggior catene di farmacie britanniche, ha firmato un accordo con la società californiana Proteus Biomedical per la commercializzazione di pillole che, grazie al microchip, comunicano con un cerotto applicato alla spalla del paziente. Costo al pubblico, circa 50 sterline al mese.
Il cerotto, che riceve i segnali dal chip ingerito e li incrocia con altri dati relativi al sonno, temperatura e battito cardiaco, manda a sua volta l’insieme delle informazioni a cellulari e computer del malato, o di chi si occupa di lui, o del suo medico curante. Il pacchetto, battezzato Helios, arriverà in farmacia in settembre.
La pillola, che contiene il microchip delle dimensioni di un granello di sabbia, potrà essere ingerita assieme alle altre medicine mentre il cerotto dovrà essere cambiato una volta alla settimana. Lo scopo è di migliorare la terapia per malati cronici che, ad esempio, dimenticano di prendere le medicine prescritte: secondo le stime dell’Oms sarebbe almeno la metà dei pazienti. Dimenticare le proprie terapie quotidiane crea complicazioni sanitarie, oltre a causare sprechi di farmaci che costano al servizio sanitario nazionale in Gran Bretagna quasi 400 milioni di sterline l’anno.
Il servizio sarà offerto a malati di diabete e con problemi cardiaci cronici. “L’idea è di dare tranquillità a individui alle prese con complicati regimi terapeutici e metterli in contatto con la famiglia, gli amici e le persone che si prendono cura di loro”, ha spiegato un portavoce di Proteus.
La joint venture ha però parte provocato perplessità tra i garanti della privacy. Secondo Nick Pickles, direttore del gruppo Big Brother Watch, potrebbero esserci rischi dal momento che pazienti e le loro famiglie ”non hanno il completo controllo sul totale dei dati raccolti e su quante persone possono avervi accesso”.
Fonte: blog.panorama.it
"Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei"
(Apocalisse 13:16-18)
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LA CINA INTRODUCE SILENZIOSAMENTE UN NUOVO SISTEMA FINANZIARIO
La Cina sta nascostamente introducendo un nuovo sistema finanziario basato sul renminbi (Yuan) che sta per diventare pienamente convertibile, secondo una fonte cinese di alto livello. Inoltre la Cina sta acquistando mille tonnellate di oro per sostenere un nuovo fondo progettato per sviluppare e commerciare tecnologie sin qui proibite. Il fondo avrà base fuori dalla Cina e sarà controllato da eminenti membri della comunità cinese di oltremare. L’aquisto di oro richiederà del tempo a causa della logistica del trasporto, e i cinesi sperano di poterlo testare appieno. Sia il governo cinese che l’MI6 confermano ormai i rapporti che indicano che gran parte dell’oro venduto dal Federal Reserve Board negli ultimi dieci anni è, di fatto, tungsteno placcato in oro. (dico io ARRESTATELI TUTTI!)
D’altra parte il renminbi è ormai convertibile con le valute sudamericane, col rublo, con le valute mediorientali, lo Yen, le valute del sudest asiatico e le valute africane. “Introdurremo lentamente il nostro nuovo sistema finanziario in parallelo col vecchio e speriamo che la gente migri costantemente verso di esso”, ha affermato il funzionario cinese.
Nel frattempo l’ultimo incontro del G20 è finito in acrimonia e caos. La leadership occidentale è totalmente in rotta e rimarrà in tale stato sino a che la bancarotta del Federal Reserve Board non diventerà evidente anche a quella parte di opinione pubblica occidentale che ha subito un lavaggio del cervello. Ci si aspetta che questo avverrà a Gennaio o Febbraio. Sia l’MI6 che l’esperta fonte del governo cinese prevedono il crollo del dollaro della Federal Reserve per quel periodo.
Si sentono anche diversi rapporti che indicano che molti personaggi del Pentagono o di altre agenzie USA di ogni tipo con cittadinanza sia USA che israeliana sono recentemente fuggiti in Israele. I nodi stanno venendo al pettine.
La Cina propone di sostituire il dollaro USA con il dollaro di Hong Kong
Ad un incontro finanziario top secret previsto per questo weekend, la Cina proporrà di sostituire il dollaro USA con il dollaro di Hong Kong, secondo una fonte anziana del MI6. La proposta è presa in seria considerazione da coloro che appoggiano il nuovo sistema finanziario.
Come abbiamo precedentemente riferito, gran parte dei dollari USA mai creati sono poggiati sull’oro a un tasso di un ventottesimo di grammo per dollaro. I fraudolenti dollari fiat del Federal Reserve Board, emessi dopo il 28 Settembre 2008, non lo sono più. E nemmeno alcuno dei dollari provenienti dai fraudolenti “derivati”. Perciò, per sostituire il dollaro USA col dollaro di Honk Kong, tutto ciò che serve è rinominare i dollari basati sull’oro. Qualunque nuovo dollaro di Honk Kong emesso sarebbe poggiato sul Renminbi, secondo la proposta cinese.
Le note della Federal Reserve crollerano al valore di 0.03 centesimi a Gennaio
Si può ormai dire che tutti i dollari USA connessi al commercio legittimo sono poggiati sull’oro a un tasso di un ventottesimo di grammo per dollaro. Le rimanenti note di debito della Federal Reserve presto crolleranno al valore di 0.03 centesimi, secondo fonti finanziarie di alto livello. Ciò significa che tutti i legittimi uomini di affari e lavoratori pagati in dollari USA non hanno nulla di cui preoccuparsi. Invece, gli artisti della truffa che vendono “derivati” finanziari, resteranno con lo 0.03% di quanto pensavano di possedere.
E’ sconcertante vedere quante persone intelligenti e “ben informate”, ancora non hanno idea di ciò che sta accadendo. Se si collegano i punti nella propaganda dei media ufficiali, dovreste poter vedere voi stessi senza dover andare sui cosiddetti siti “cospirazionisti”. Tra i paesi che hanno affermato pubblicamente che non useranno più i dollari per commerciare tra di loro, si trovano: Cina, Russia, Giappone, Sud America, Lega Araba, Turchia, Iran etc.
Fonte: Capoterrac
http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/article-la-cina-introduce-silenziosamente-un-nuovo-sistema-finanziario-97332661.html
Tratto da: LA CINA INTRODUCE SILENZIOSAMENTE UN NUOVO SISTEMA FINANZIARIO | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/01/18/la-cina-introduce-silenziosamente-un-nuovo-sistema-finanziario/#ixzz1jtmQqDNv
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
A parer mio questa è una dichiarazione di guerra. Ci pensate agli USA che devono sottostare ai mercati asiatici? La loro unica possibilità di uscita è la guerra! Li dove la diplomazia non può le armi aprono la strada.
D’altra parte il renminbi è ormai convertibile con le valute sudamericane, col rublo, con le valute mediorientali, lo Yen, le valute del sudest asiatico e le valute africane. “Introdurremo lentamente il nostro nuovo sistema finanziario in parallelo col vecchio e speriamo che la gente migri costantemente verso di esso”, ha affermato il funzionario cinese.
Nel frattempo l’ultimo incontro del G20 è finito in acrimonia e caos. La leadership occidentale è totalmente in rotta e rimarrà in tale stato sino a che la bancarotta del Federal Reserve Board non diventerà evidente anche a quella parte di opinione pubblica occidentale che ha subito un lavaggio del cervello. Ci si aspetta che questo avverrà a Gennaio o Febbraio. Sia l’MI6 che l’esperta fonte del governo cinese prevedono il crollo del dollaro della Federal Reserve per quel periodo.
Si sentono anche diversi rapporti che indicano che molti personaggi del Pentagono o di altre agenzie USA di ogni tipo con cittadinanza sia USA che israeliana sono recentemente fuggiti in Israele. I nodi stanno venendo al pettine.
La Cina propone di sostituire il dollaro USA con il dollaro di Hong Kong
Ad un incontro finanziario top secret previsto per questo weekend, la Cina proporrà di sostituire il dollaro USA con il dollaro di Hong Kong, secondo una fonte anziana del MI6. La proposta è presa in seria considerazione da coloro che appoggiano il nuovo sistema finanziario.
Come abbiamo precedentemente riferito, gran parte dei dollari USA mai creati sono poggiati sull’oro a un tasso di un ventottesimo di grammo per dollaro. I fraudolenti dollari fiat del Federal Reserve Board, emessi dopo il 28 Settembre 2008, non lo sono più. E nemmeno alcuno dei dollari provenienti dai fraudolenti “derivati”. Perciò, per sostituire il dollaro USA col dollaro di Honk Kong, tutto ciò che serve è rinominare i dollari basati sull’oro. Qualunque nuovo dollaro di Honk Kong emesso sarebbe poggiato sul Renminbi, secondo la proposta cinese.
Le note della Federal Reserve crollerano al valore di 0.03 centesimi a Gennaio
Si può ormai dire che tutti i dollari USA connessi al commercio legittimo sono poggiati sull’oro a un tasso di un ventottesimo di grammo per dollaro. Le rimanenti note di debito della Federal Reserve presto crolleranno al valore di 0.03 centesimi, secondo fonti finanziarie di alto livello. Ciò significa che tutti i legittimi uomini di affari e lavoratori pagati in dollari USA non hanno nulla di cui preoccuparsi. Invece, gli artisti della truffa che vendono “derivati” finanziari, resteranno con lo 0.03% di quanto pensavano di possedere.
E’ sconcertante vedere quante persone intelligenti e “ben informate”, ancora non hanno idea di ciò che sta accadendo. Se si collegano i punti nella propaganda dei media ufficiali, dovreste poter vedere voi stessi senza dover andare sui cosiddetti siti “cospirazionisti”. Tra i paesi che hanno affermato pubblicamente che non useranno più i dollari per commerciare tra di loro, si trovano: Cina, Russia, Giappone, Sud America, Lega Araba, Turchia, Iran etc.
Fonte: Capoterrac
http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/article-la-cina-introduce-silenziosamente-un-nuovo-sistema-finanziario-97332661.html
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
spostati qui anche i topic " Eurogendfor " e "Sconvolgente"
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
Arconte Segugio ha scritto:La Cina sta nascostamente introducendo un nuovo sistema finanziario basato sul renminbi (Yuan) che sta per diventare pienamente convertibile, secondo una fonte cinese di alto livello. Inoltre la Cina sta acquistando mille tonnellate di oro per sostenere un nuovo fondo progettato per sviluppare e commerciare tecnologie sin qui proibite. Il fondo avrà base fuori dalla Cina e sarà controllato da eminenti membri della comunità cinese di oltremare. L’aquisto di oro richiederà del tempo a causa della logistica del trasporto, e i cinesi sperano di poterlo testare appieno. Sia il governo cinese che l’MI6 confermano ormai i rapporti che indicano che gran parte dell’oro venduto dal Federal Reserve Board negli ultimi dieci anni è, di fatto, tungsteno placcato in oro. (dico io ARRESTATELI TUTTI!)
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Come abbiamo precedentemente riferito, gran parte dei dollari USA mai creati sono poggiati sull’oro a un tasso di un ventottesimo di grammo per dollaro. I fraudolenti dollari fiat del Federal Reserve Board, emessi dopo il 28 Settembre 2008, non lo sono più. E nemmeno alcuno dei dollari provenienti dai fraudolenti “derivati”. Perciò, per sostituire il dollaro USA col dollaro di Honk Kong, tutto ciò che serve è rinominare i dollari basati sull’oro. Qualunque nuovo dollaro di Honk Kong emesso sarebbe poggiato sul Renminbi, secondo la proposta cinese.
Le note della Federal Reserve crollerano al valore di 0.03 centesimi a Gennaio
Si può ormai dire che tutti i dollari USA connessi al commercio legittimo sono poggiati sull’oro a un tasso di un ventottesimo di grammo per dollaro. Le rimanenti note di debito della Federal Reserve presto crolleranno al valore di 0.03 centesimi, secondo fonti finanziarie di alto livello. Ciò significa che tutti i legittimi uomini di affari e lavoratori pagati in dollari USA non hanno nulla di cui preoccuparsi. Invece, gli artisti della truffa che vendono “derivati” finanziari, resteranno con lo 0.03% di quanto pensavano di possedere.
E’ sconcertante vedere quante persone intelligenti e “ben informate”, ancora non hanno idea di ciò che sta accadendo. Se si collegano i punti nella propaganda dei media ufficiali, dovreste poter vedere voi stessi senza dover andare sui cosiddetti siti “cospirazionisti”. Tra i paesi che hanno affermato pubblicamente che non useranno più i dollari per commerciare tra di loro, si trovano: Cina, Russia, Giappone, Sud America, Lega Araba, Turchia, Iran etc.
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e infatti da quanto si è letto e postato nel forum, Irak, Afghanistan e presto Iran, Siria e chissà che altro servono solo ed unicamente a scaldare i muscoli in attesa del conflitto decisivo
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
Arconte Segugio ha scritto:Ho cercato notizie su questo gruppo "privato" paramilitare ed ho trovato qualcosa, anche se un po' datato:
tratto da ecplanet.com
By Edoardo Capuano - Posted on 29 ottobre 2011
EurogendforLa Grecia è stata svenduta ai Banchieri, i banchieri vogliono essere serviti e protetti, Brussel soddisfa le loro richieste e manda come risposta alle manifestazioni che da mesi si susseguono nelle piazze la Famigerata Gendarmeria Europea = EUROGENDFOR.
Questa è la prima missione che viene fatta (Ufficialmente) dalla gendarmeria Europea, era chiaro che prima o poi doveva essere messa alla prova per constatare la sua capacità in azione e quale sia la sua efficienza nel massacrare i cittadini Europei nel momento in cui chiedono i loro diritti fondamentali, questi “super man” sono stati formati su richiesta di alcuni stati della UE: Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Olanda, da alcuni mesi anche la Romania fa parte di questa EGF “European Gendarmerie Forces”, il Quartiere Generale si trova a Vicenza nella Caserma “Generale Chinotto”, può essere usata come truppa Ausiliare per la NATO, UNO e OSZE, principalmente è attiva negli stati della UE che ne fanno richiesta in caso di sommossa.
Dal 28 Giugno 2011 il comando è stato preso da Cornelis Kujis della Royal Marechaussee der Niederlande “Polizia Militare Reale” d’Olanda, LEX PACIFERAT è il motto di questa truppa che su per giù significa “La legge porterà Pace“ esatto.. una pace da cimitero dove nessuno ha nulla da dire, un cimitero con una truppa armata fino ai denti.
Secondo testimonianze attendibili, tra l’8 e il 10 Ottobre (2011), una brigata della EGF è sbarcata da un Traghetto nella città di Igoumenitsa, tutti vestiti da civili, tutti con gli stessi zaini e altre borse con le iniziali della EGF, il giorno dopo sono stati caricati su trasporti militari camuffati da civili e trasportati a Larissa dove si trova un aeroporto militare chiuso da poco tempo ma usato per le truppe di terra, queste informazioni sono state confermate sia a Igoumenitsa che a Larissa, anche un Radio locale ha confermato l’arrivo della EGF.
Altre informazioni giungono da Markopoulo vicino ad Atene dove si trovano molti Bus dell’Esercito con fuori molti giovani in abiti civili che divisi in gruppi parlano tra di loro ma non in lingua Greca, la prossima settimana ci sarà una manifestazione con sciopero generale e probabilmente ci saranno degli atti di aggressione “Inscenate” dalla polizia EGF stessa al fine di provocare il loro intervento e mettere alla prova la loro capacità.
La motivazione del perché siano stati mandati in Grecia è chiara, vogliono a tutti i costi che il popolo Greco si sottopone ai loro nuovi padroni che sono i Banchieri, la Merkel e i Rothschild, sappiamo che questi “super man” hanno l’ordine di sparare a chiunque a e qualsiasi cosa si muova, hanno completa immunità da parte di Brussel e Strasburgo, sanno che la prossima settimana scenderanno in piazza tutti, dal netturbino all’Impiegato statale, per lo più sanno chi sono gli Avvocati che prendono parte alla Manifestazione e loro sono l’obiettivo della EGF, nessuna classe lavoratrice rimarrà a casa, tutti scenderanno in piazza, da considerare che il governo greco ha già ricevuto 30 Carri armati dagli USA (370 arriveranno dopo) proveniente dalle caserme americane in Germania, cosa servono i carri armati se non a una carneficia e un bagno di sangue contro il proprio popolo? ..esatto ..quell’infame di Papandreaou ha svenduto la Grecia e adesso vuole togliere ai cittadini ogni diritto per renderli schiavi al servizio dei Rothschild, questo è il loro sistema perverso, usare forze di polizia straniere in uno stato a loro sconosciuto ma con motivazioni razziste al fine di creare più danno possibile e senza scrupoli di coscienza, sono sicuro che la prossima missione sarà in Italia dato che i Banchieri sponsorizzati dal casino che è stato creato da loro stessi giorni fa a Roma con la manifestazione degli “Indignati” faranno richiesta della EGF e verrà accordata dai Criminali che gironzolano al Parlamento UE.
Il Parlamento UE ha dichiarato guerra tutti i cittadini Europei, è ora di svegliarsi se non si vuole dormire per sempre.
29 ottobre 2011: o i media ufficiali sono più fetenti del previsto o la carneficina attuata con i carri americani non ha avuto luogo, a tutt'oggi.
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
La Mussolini ha parlato in tv, ha detto che la colpa è dei banchieri e ha accennato che è anche colpa dell'America che vuole distruggerci
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Il mondo è diverso da come lo vediamo, molto è ancora nascosto.
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
Vudkos ha scritto:La Mussolini ha parlato in tv, ha detto che la colpa è dei banchieri e ha accennato che è anche colpa dell'America che vuole distruggerci
....e Santoro le ha levato subito la parola (anche se in verità questa è una sua abitudine...sarà la sua idea di democrazia, sua e di Travaglio)
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Doomsday Project
da un estratto di un articolo sul sito VOCI DALLA STRADA
...Questi piani di COG (continuità di governo), elaborati sulla base di pianificazioni precedenti, sono stati sviluppati accuratamente dal 1982, nell’ambito di ciò che viene chiamato il “Progetto Giudizio Universale” (Doomsday Project), da un’equipe segreta nominata da Reagan. Tale equipe comprendeva personalità pubbliche e private, tra cui Donald Rumsfeld e Dick Cheney.
Voglio provare che, in tale ottica, l’11 settembre non fu che il culmine di una sequenza di eventi profondi risalenti all’assassinio di Kennedy, o ancora più lontano, e che i semi del Progetto Giudizio Universale potevano essere visti dietro ognuno di essi.
Più precisamente, vorrei tentare di dimostrare, rispetto a questi eventi:
1 – che alcuni comportamenti dannosi alla CIA e agenzie simili hanno contribuito all’assassinio di Kennedy e all’11 settembre;
2 – che le conseguenze di ogni avvenimento profondo includono un crescente potere repressivo autoritario in favore di tali agenzie, a scapito del potere democratico di persuasione;
3 – che esistono dei controlli incrociati sintomatici di personale tra gli autori di questi differenti avvenimenti profondi
4 – che si può osservare in ciascuno di tali avvenimenti il coinvolgimento di elementi legati al traffico internazionale di droga – che suggerisce che la nostra “plutoeconomia” attuale sia anche, in una certa misura, una “narcoeconomia”;
5 – che dietro ogni avvenimento si può vedere il Progetto Giorno del Giudizio ( che gioca un ruolo via via più importante nel corso degli anni), cioè la struttura alternativa di pianificazione di emergenza che dispone di proprie reti di comunicazione e opera nell’ombra e al di fuori dei canali governativi regolari.
continua...
...Questi piani di COG (continuità di governo), elaborati sulla base di pianificazioni precedenti, sono stati sviluppati accuratamente dal 1982, nell’ambito di ciò che viene chiamato il “Progetto Giudizio Universale” (Doomsday Project), da un’equipe segreta nominata da Reagan. Tale equipe comprendeva personalità pubbliche e private, tra cui Donald Rumsfeld e Dick Cheney.
Voglio provare che, in tale ottica, l’11 settembre non fu che il culmine di una sequenza di eventi profondi risalenti all’assassinio di Kennedy, o ancora più lontano, e che i semi del Progetto Giudizio Universale potevano essere visti dietro ognuno di essi.
Più precisamente, vorrei tentare di dimostrare, rispetto a questi eventi:
1 – che alcuni comportamenti dannosi alla CIA e agenzie simili hanno contribuito all’assassinio di Kennedy e all’11 settembre;
2 – che le conseguenze di ogni avvenimento profondo includono un crescente potere repressivo autoritario in favore di tali agenzie, a scapito del potere democratico di persuasione;
3 – che esistono dei controlli incrociati sintomatici di personale tra gli autori di questi differenti avvenimenti profondi
4 – che si può osservare in ciascuno di tali avvenimenti il coinvolgimento di elementi legati al traffico internazionale di droga – che suggerisce che la nostra “plutoeconomia” attuale sia anche, in una certa misura, una “narcoeconomia”;
5 – che dietro ogni avvenimento si può vedere il Progetto Giorno del Giudizio ( che gioca un ruolo via via più importante nel corso degli anni), cioè la struttura alternativa di pianificazione di emergenza che dispone di proprie reti di comunicazione e opera nell’ombra e al di fuori dei canali governativi regolari.
continua...
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Re: illuminati chi sono e cosa vogliono
Arconte Segugio ha scritto:da un estratto di un articolo sul sito VOCI DALLA STRADA
...Questi piani di COG (continuità di governo), elaborati sulla base di pianificazioni precedenti, sono stati sviluppati accuratamente dal 1982, nell’ambito di ciò che viene chiamato il “Progetto Giudizio Universale” (Doomsday Project), da un’equipe segreta nominata da Reagan. Tale equipe comprendeva personalità pubbliche e private, tra cui Donald Rumsfeld e Dick Cheney.
Voglio provare che, in tale ottica, l’11 settembre non fu che il culmine di una sequenza di eventi profondi risalenti all’assassinio di Kennedy, o ancora più lontano, e che i semi del Progetto Giudizio Universale potevano essere visti dietro ognuno di essi.
Più precisamente, vorrei tentare di dimostrare, rispetto a questi eventi:
1 – che alcuni comportamenti dannosi alla CIA e agenzie simili hanno contribuito all’assassinio di Kennedy e all’11 settembre;
2 – che le conseguenze di ogni avvenimento profondo includono un crescente potere repressivo autoritario in favore di tali agenzie, a scapito del potere democratico di persuasione;
3 – che esistono dei controlli incrociati sintomatici di personale tra gli autori di questi differenti avvenimenti profondi
4 – che si può osservare in ciascuno di tali avvenimenti il coinvolgimento di elementi legati al traffico internazionale di droga – che suggerisce che la nostra “plutoeconomia” attuale sia anche, in una certa misura, una “narcoeconomia”;
5 – che dietro ogni avvenimento si può vedere il Progetto Giorno del Giudizio ( che gioca un ruolo via via più importante nel corso degli anni), cioè la struttura alternativa di pianificazione di emergenza che dispone di proprie reti di comunicazione e opera nell’ombra e al di fuori dei canali governativi regolari.
continua...
come volevasi dimostrare.....( letto e archiviato )
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Nigel Farage: Cameron avrebbe dovuto dire a Mario Monti di dimettersi
In un’intervista esclusiva per PoliticsHome prima che si svolgesse il recente vertice tra David Cameron e Mario Monti, Il leader dell'UKIP Nigel Farage dice che il primo ministro avrebbe dovuto chiedere al suo omologo italiano di dimettersi. Farage infatti crede che il signor Monti non abbia “alcuna legittimità” e classifica la sua nomina come “un oltraggio”.
Supponiamo che David Cameron incontrasse un capo di stato Sudamericano, dove il Primo Ministro è democraticamente eletto, e il suo governo fosse rimosso e sostituito da amici di una potente élite, a questo punto probabilmente assisteremmo a un messaggio sull'importanza della democrazia con gli intenti di imporre sanzioni commerciali al fine di destabilizzare tale governo canaglia.
Bene, David Cameron non si è recato in Sud America, ma ha incontrato il Primo Ministro Italiano dove lo scenario è stato esattamente lo stesso. Ma gli incaricati sono stati i leader della UE e, come tali, non c'è stata alcuna condanna da parte dei leader mondiali sulle azioni svolte dalla fine dello scorso anno.
L’élite, che include il presidente della Commissione UE Barroso e il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy, entrambi “non eletti”, ha deciso che il primo ministro italiano Berlusconi doveva andarsene. È stato quindi rimosso e sostituito da Mario Monti, ex commissario europeo, architetto e complice del disastro euro e che non era nemmeno membro del Parlamento.
Van Rompuy di recente in Italia aveva detto che questo non era tempo per le elezioni, ma che si doveva agire. Chi gli dà il diritto di dire certe cose al popolo italiano? Un uomo che non è stato eletto per la posizione che detiene. Chiaramente la democrazia al momento è vista con disprezzo e Cameron dovrebbe farsi valere e prendere una posizione su questo. Si dovrebbe dire il contrario di Van Rompuy che insiste nel dire che c'è sempre tempo per la democrazia.
Perché, nonostante il pacchetto di € 40 miliardi di misure di austerità, i mercati non si sono affatto calmati, obbiettivo che con la nomina del signor Monti si dovrebbe aver raggiunto.
Il ministro italiano Corrado Passera ha detto che l'euro sarebbe fallito se alla BCE non fosse stato consentito di prestare soldi in ultima istanza alle 27 nazioni dell'Unione e a raggiungere ad un accordo sul modo di puntellare la moneta unica.
"O l'Europa decide di adottare quei strumenti che ogni moneta possiede, nel senso di una banca centrale per garantire la liquidità e la stabilità, o non ci sarà alcuna crescita, non ci sarà niente da fare", ha detto.
Se io fossi stato Cameron avrei detto al Commissario Monti di dimettersi. Egli non ha alcuna legittimità, è un oltraggio che è stato nominato e non eletto ed è circondato da un gabinetto di tecnocrati che non hanno alcuna autorità democratica, come si nota nessun ministro è stato eletto.
Gli italiani possono solo sperare che altri paesi dell’Unione possano venire in loro aiuto per risolvere la situazione finanziaria interna ma devono anche capire che stiamo parlando di un paese troppo grande per essere soccorso dal resto d’Europa.
David Cameron deve assolutamente dire che noi (Inghilterra n.d.r.) non siamo un distributore di soldi disposti ad aiutare economicamente i mancati progetti politici come per esempio l'UE. Abbiamo un debito e un disavanzo in casa nostra che ha bisogno di urgente attenzione e non abbiamo fondi da risparmiare e da gettare nello scarico della disastrosa moneta unica.
Ci sarebbe sempre la possibilità di lasciare la moneta unica riportando la Lira e mettendo in scena una svalutazione competitiva. È quello che la Grecia avrà certamente bisogno di fare e mercati obbligazionari indicano che non c'è tregua alla cautela solo perché un ex commissario europeo è stato incaricato di svolgere il lavoro di maggior prestigio a Roma.
Fonte: comesantommaso.blogspot.com
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Anche sul Titanic un proprietario che fuggì prima del tempo
L'incredibile storia di J. Bruce Ismay, ricostruita in un libro, che scappò mentre sulla nave c'erano ancora centinaia di persone a bordo, bollato dalla stampa come un 'codardo'.
Poco dopo la mezzanotte del 15 aprile 1912 il proprietario del Titanic sali' su una delle ultime scialuppe, lasciandosi alle spalle la nave che affondava con donne e bambini a bordo.
La sua vicenda umana viene raccontata in un libro, "Come sopravvivere al Titanic: ovvero l'affondamento di Bruce Ismay", che esce in questi giorni negli Stati Uniti proprio mentre le cronache internazionali si occupano del naufragio della Costa Concordia e si interrogano sul comportamento del suo capitano Francesco Schettino, accusato di essere sceso dalla nave quando c'erano ancora centinaia di persone a bordo.
Arrivato sano e salvo a terra, il 49enne J.Bruce Ismay, divento' il bersaglio di una violenta campagna stampa che lo bollo' come codardo e lo accuso' della velocita' a cui stava navigando il Titanic quando urto' un iceberg.
Figlio del fondatore della compagnia marittima White Star Line, un uomo che si era fatto da se', il giovane Bruce era considerato un 'mammone' dal padre. La scrittrice Frances Wilson, che ne racconta la storia nel libro, lo descrive come "dogmatico e dittatoriale", ma anche come un "uomo qualunque che si trovo' intrappolato in circostanze straordinarie, e si comporto' in modo da confermare la sua ordinarieta'".
fonte adnkronos
Una storia che la Wilson racconta sul filo del paragone con il romanzo di Conrad, "Lord Jim", la vicenda di un uomo "che salto' giù da una nave che affondava e dovette affrontare una vita senza onore".
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Poco dopo la mezzanotte del 15 aprile 1912 il proprietario del Titanic sali' su una delle ultime scialuppe, lasciandosi alle spalle la nave che affondava con donne e bambini a bordo.
La sua vicenda umana viene raccontata in un libro, "Come sopravvivere al Titanic: ovvero l'affondamento di Bruce Ismay", che esce in questi giorni negli Stati Uniti proprio mentre le cronache internazionali si occupano del naufragio della Costa Concordia e si interrogano sul comportamento del suo capitano Francesco Schettino, accusato di essere sceso dalla nave quando c'erano ancora centinaia di persone a bordo.
Arrivato sano e salvo a terra, il 49enne J.Bruce Ismay, divento' il bersaglio di una violenta campagna stampa che lo bollo' come codardo e lo accuso' della velocita' a cui stava navigando il Titanic quando urto' un iceberg.
Figlio del fondatore della compagnia marittima White Star Line, un uomo che si era fatto da se', il giovane Bruce era considerato un 'mammone' dal padre. La scrittrice Frances Wilson, che ne racconta la storia nel libro, lo descrive come "dogmatico e dittatoriale", ma anche come un "uomo qualunque che si trovo' intrappolato in circostanze straordinarie, e si comporto' in modo da confermare la sua ordinarieta'".
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