Terra Luna e Sistema Solare
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
cristian ha scritto:interessante da aproffondire
più grande di Mercurio e Plutone, quindi o anche questi ultimi sono satelliti, per dire, oppure anche Titano è a pieno diritto un pianeta in orbita intorno ad un gigante gassoso anche lui un domani candidato a diventare una stella...comunque interessante, non lo sapevo, lo ammetto. per quanto riguarda la sonda in grado di svolgere bene le sue mansioni...ce l'avranno mandata, ammesso che non ci siano passati di persona, e se quanto individuato fosse risultato di "grande interesse" non credo, da come vanno le cose, che lo avrebbero divulgato alle masse
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Su Europa, satellite di Giove, c’è una civiltà. Parola di astrofisico
Su Europa, satellite di Giove, c’è una civiltà. Parola di astrofisico
Questa intervista, fatta all’astrofisico russo Boris Rodionov, apparve sul quotidiano “La Stampa” il giorno 30 gennaio 1998. I quesiti furono posti da Giulietto Chiesa. Chissà perchè non se ne parla più. Buona lettura.
“Quando ho mostrato quelle foto agli ingegneri che costruiscono i nostri oleodotti e gasdotti, la reazione e’ stata unanime: ma sono sistemi di oleodotti sotto una coltre di ghiaccio. Non avevo detto loro da dove venivano quelle foto. Pensarono che fossero foto da un satellite della Siberia, con risoluzione di nove chilometri“. Boris Rodionov, professore di micro e cosmofisica dell’Istituto Mifi (Ingegneria Fisica dell’Universita’ di Mosca), racconta la sua ” scoperta” con aria divertita. Le foto sono quelle della sonda americana Galileo, che sta ancora girando attorno a Giove, fotografando ad ogni passaggio le lune del gigante del nostro sistema solare: Io, Europa, Ganimede, Callisto. E quelle che hanno attirato l’attenzione di Rodionov, e non solo la sua, mostrano la superficie di Europa. “Strane, troppo strane per non far pensare – dice il professore -. Basta esaminarle con attenzione per escludere subito che si tratti di fessure naturali, di incrinature di tipo geologico“. Rodionov confuta in questo modo la tesi di molti planetologi, che interpretano quei segni come fratture causate dalle forze di marea esercitate da Giove: da queste fratture, secondo la tesi che Rodionov nega, uscirebbe acqua allo stato liquido, che poi si rapprenderebbe rapidamente. Quali altre ipotesi rimangono in piedi? “Due soltanto – replica Rodionov – una tecnogenetica, l’altra biogenetica. La seconda mi sembra fantastica, perche’ condurrebbe alla conclusione che quell’intricata rete di tubi e’ il sistema circolatorio di un essere vivente. La prima e’ da verificare, ovviamente, ma sta in piedi: quelle straordinarie vie di comunicazione (uso termini approssimativi per farmi capire) sono il prodotto di una civilta’. Per giunta di una civilta’ molto piu’ evoluta della nostra“. Europa e’ una delle lune di Giove. Il suo diametro e’ all’incirca di 3000 chilometri, poco piu’ piccola della nostra Luna, dunque. Non ha quasi atmosfera. La sua superficie e’ coperta da una lastra di ghiaccio che dovrebbe essere spessa fino a parecchie centinaia di metri. E qui cominciano le stranezze notate dal professore russo. La prima e’ che le altre tre lune di Giove sono crivellate di crateri, come lo e’ la nostra Luna, e anzi molto di piu’ perche’ l’enormita’ di Giove e’ tale da attrarre un sacco di spazzatura planetaria, centinaia di volte di piu’ della Luna e della Terra messe assieme. Europa invece presenta solo (nella parte coperta dalle foto di Galileo) tre crateri grandi e nove piccoli. Non c’e’ spiegazione per questa differenza. Guardando meglio si vede che il ghiaccio di Europa non e’ dappertutto maculato dagli urti di milioni di meteoriti che, indubbiamente, colpiscono la superficie del satellite come quella delle altre lune di Giove. Vi sono zone dove il ghiaccio appare liscio e lucente. Come se venissero svolti in continuazione “lavori di riparazione”. La fittissima rete di condotte che emerge dalle foto, sebbene ricoperta dai ghiacci, e’ talmente regolare, con interconnessioni parallele del tutto geometriche, da escludere il caso. Si tratta – dice Rodionov – di tubi, o canali della lunghezza di centinaia di chilometri, di profili diversi e diametri che possono arrivare a 200 metri, a piu’ piani. Che non si tagliano l’uno con l’altro ma si scavalcano. Sono tunnel, autostrade, abitazioni, impianti industriali? “Non lo sappiamo, ma ripeto – dice Rodionov con calma olimpica – che chiunque analizzi quelle foto concludera’ che sono prodotti artificiali“. Solo una civilta’ molto antica ed evoluta, molto piu’ della nostra, puo’ permettersi di vivere in quelle condizioni. Le uniche possibili, del resto, perche’ solo sotto uno spesso riparo di ghiaccio si puo’ evitare il bombardamento dei meteoriti e quello non meno esiziale della potente radioattivita’ che promana da Giove. Ma quelle “riparazioni” lascerebbero pensare che quella civilta’ e’ ancora in vita, non si e’ estinta. E’ cosi’? Rodionov non esita a rispondere affermativamente. Sono io che esito a porre la domanda successiva: ma allora come mai non hanno mai tentato di uscire all’esterno? In fondo, penso, noi appena abbiamo avuto i mezzi tecnici siamo andati fuori, nello spazio, dove le condizioni non permettono la vita. E noi stiamo da sempre interrogandoci sulla vita fuori dalla Terra. Boris Rodionov interrompe la disquisizione: “Le foto dimostrano che loro escono fuori, come lei dice. Quelle riparazioni sono fatte con acqua calda, che esiste in abbondanza nelle viscere del satellite. In secondo luogo, per quanto riguarda la loro curiosita’…forse ci conoscono gia’ abbastanza...”. Rodionov non ha l’aria di scherzare, crede negli Ufo, evidentemente, ma non e’ questo il punto. Qui a Mosca, nel suo istituto, sulla sua ipotesi nessuno ride o scherza. Nei prossimi giorni un seminario speciale sara’ dedicato alla sua analisi. Rodionov ha inviato tre cartelline di spiegazione anche a Edward Stone, direttore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena e ha ricevuto una risposta interlocutoria: la Nasa sta anch’essa analizzando le foto e trova ” interessante” l’ipotesi dello scienziato russo. Si puo’ andare oltre, sulla base dei dati esistenti? Rodionov ha un piano. Cercare di stabilire un contatto laser. Sono gia’ stati elaborati diversi linguaggi nell’eventualita’ di un contatto. Siamo dentro il sistema solare e, quindi, in condizioni molto vantaggiose. “Ma – aggiunge il professore russo – il contatto potrebbe comunque non esserci. Ricordi le formiche. Allora ci puo’ servire moltissimo Galileo. Che ha ancora due anni di vita. Ci saranno altre foto, in altri momenti, da altre angolazioni. Potremo ottenere le carte in rilievo e confrontare le eventuali variazioni alla superficie delle zone lucide. Cioe’ se vi sono stati nel frattempo altri risanamenti delle ferite meteoriche. Insomma con opportune correzioni del programma scientifico di Galileo potremmo ricavare un’immensa quantita’ di informazioni. Per ora abbiamo foto di circa la meta’ di Europa. Potremo avere un quadro piu’ preciso di gran parte della sua superficie. Ma, in attesa di tutto cio’, quello che gia’ vediamo e’ sufficiente a concludere che lassu’ c’e’ una vita intelligente“.
Fonte http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2010/06/07/su-europa-satellite-di-giove-ce-una-civilta-parola-di-astrofisico/[img][/img]
Re: Terra Luna e Sistema Solare
Delfini spaziali. Parola di Nasa.
La sonda Galileo, che tra il 1995 e il 2003 ha circumnavigato Giove e i suoi satelliti avrebbe identificato dei movimenti sotto il sottile strato di ghiaccio che ricopre l'immenso oceano liquido di Europa. [...] e captato suoni ad alta frequenza provenienti dalla stessa direzione. Suoni che si sono rivelati identici (con un margine di errore pari al solo 0,001 per cento) alle emissioni sonore dei delfini terrestri.
fonte: Airone, nr.311 Marzo 2007.
Nell'articolo si parla di una conferenza scientifica avuta luogo in Florida lo scorso Gennaio 2007, ed alla quale avrebbe partecipato Simon Clark, lo scienziato NASA del Kennedy Space Center sopra menzionato. Nell'articolo si parla espressamente di [...] latest theories was put forward by Simon Clark>>. Dunque ci si riferisce a "recenti teorie". Tuttavia qualche riga dopo si dice [...] The probe’s sound sensors reportedly detected a whistle coming right out of the ice cover; cioè si racconta di come i sensori della sonda spaziale Galileo avrebbero identificato un "fischio" (whistle) proveniente dai ghiacci della luna Europa, "fischio" a quanto pare classificato insieme a tutti i dati sensibili captati dalla sonda spaziale Galielo. Si parla infatti di [...] data pertaining to the Galileo Interstellar Mission under wraps, cioè di dati mantenuti "segreti" (under wraps)
Scientists were just amazed at the results of a computer analysis of the data. The frequency of the sounds coming from the moon’s ocean was found to be equal to that of the sounds produced by dolphins on Earth! The error margin is 0.001%.
Esattamente quanto riferito dal magazine italiano Airone: il margine di errore sulla frequenza dei suoni analizzati dal team NASA sarebbe solo dello 0.001%.
La sonda Galileo, che tra il 1995 e il 2003 ha circumnavigato Giove e i suoi satelliti avrebbe identificato dei movimenti sotto il sottile strato di ghiaccio che ricopre l'immenso oceano liquido di Europa. [...] e captato suoni ad alta frequenza provenienti dalla stessa direzione. Suoni che si sono rivelati identici (con un margine di errore pari al solo 0,001 per cento) alle emissioni sonore dei delfini terrestri.
fonte: Airone, nr.311 Marzo 2007.
Nell'articolo si parla di una conferenza scientifica avuta luogo in Florida lo scorso Gennaio 2007, ed alla quale avrebbe partecipato Simon Clark, lo scienziato NASA del Kennedy Space Center sopra menzionato. Nell'articolo si parla espressamente di [...] latest theories was put forward by Simon Clark>>. Dunque ci si riferisce a "recenti teorie". Tuttavia qualche riga dopo si dice [...] The probe’s sound sensors reportedly detected a whistle coming right out of the ice cover; cioè si racconta di come i sensori della sonda spaziale Galileo avrebbero identificato un "fischio" (whistle) proveniente dai ghiacci della luna Europa, "fischio" a quanto pare classificato insieme a tutti i dati sensibili captati dalla sonda spaziale Galielo. Si parla infatti di [...] data pertaining to the Galileo Interstellar Mission under wraps, cioè di dati mantenuti "segreti" (under wraps)
Scientists were just amazed at the results of a computer analysis of the data. The frequency of the sounds coming from the moon’s ocean was found to be equal to that of the sounds produced by dolphins on Earth! The error margin is 0.001%.
Esattamente quanto riferito dal magazine italiano Airone: il margine di errore sulla frequenza dei suoni analizzati dal team NASA sarebbe solo dello 0.001%.
Re: Terra Luna e Sistema Solare
La ionosfera è lo strato superiore di un'atmosfera ed è costituita da particelle cariche ed elettroni. Dai dati ricavati (maximum density of 10,000 electrons per cubic centimeter, cioè un massimo di densità di 10 mila elettroni per centrimetro cubo), gli scienziati della NASA hanno inferito la presenza di un'atmosfera. Dunque si è trattato di una scoperta indiretta. Un'atmosfera tenue ma presente. Altro dato importante, sempre riportato nel comunicato del JPL della NASA, è la presenza di ossigeno nell'atmosfera di Europa, confermata da un'osservazione dello Hubble Space Telescope.
Re: Terra Luna e Sistema Solare
" All these worlds are yours except EUROPA
attempt no landing there
use them togheter
use them in peace"
dal film "2010 l'anno del contatto": ancora una coincidenza? stesso anno, stesso pianeta, stesso satellite! non vi pare un po' troppo? il finale di questo film è da guardare e riguardare ancora: è possibile che presto questa cosa ci riguardi molto da vicino!
per quanto riguarda i delfini di Europa, veramente la notizia mi ha colto alla sprovvista lasciandomi senza parole e senza capacità di reazione, veramente non ho parole. avessero detto di avere trovato dei lumaconi fosforescenti a sedici gambine...l'avrei "digerita" meglio, molto meglio.
attempt no landing there
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dal film "2010 l'anno del contatto": ancora una coincidenza? stesso anno, stesso pianeta, stesso satellite! non vi pare un po' troppo? il finale di questo film è da guardare e riguardare ancora: è possibile che presto questa cosa ci riguardi molto da vicino!
per quanto riguarda i delfini di Europa, veramente la notizia mi ha colto alla sprovvista lasciandomi senza parole e senza capacità di reazione, veramente non ho parole. avessero detto di avere trovato dei lumaconi fosforescenti a sedici gambine...l'avrei "digerita" meglio, molto meglio.
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
6 giugno 2010
la nasa rilascia un lungo articolo su titano...
http://www.nasa.gov/topics/solarsystem/features/titan20100603.html
e pare da quanto ho letto che ci sia una forma di vita..abbastanza importante..
leggetevi l'articolo la traduzione è lunga.. provate a tradurre con google traduttore =)
Gli astronomi della Nasa hanno trovato su Titano, la piu' grande luna di Saturno, le prime possibili tracce di vita al di fuori della Terra.
Due distinti studi, effettuati attraverso la sonda Cassini-Huygens, hanno individuato indizi della presenza sul pianeta di forme vita microscopica basate sul metano, che forma il 100% dell'atmosfera di Titano.
Nella prima ricerca e' stato accertato che l'idrogeno presente sulla luna scompare misteriosamente sulla superficie suggerendo che possa essere respirato da qualcuno (!)
Nel secondo studio si e' visto che manca qualsiasi traccia di acetilene - un idrocarburo che dovrebbe essere abbondante in un'atmosfera di metano - che potrebbe essere consumato dalle forme di vita della luna.
la nasa rilascia un lungo articolo su titano...
http://www.nasa.gov/topics/solarsystem/features/titan20100603.html
e pare da quanto ho letto che ci sia una forma di vita..abbastanza importante..
leggetevi l'articolo la traduzione è lunga.. provate a tradurre con google traduttore =)
Gli astronomi della Nasa hanno trovato su Titano, la piu' grande luna di Saturno, le prime possibili tracce di vita al di fuori della Terra.
Due distinti studi, effettuati attraverso la sonda Cassini-Huygens, hanno individuato indizi della presenza sul pianeta di forme vita microscopica basate sul metano, che forma il 100% dell'atmosfera di Titano.
Nella prima ricerca e' stato accertato che l'idrogeno presente sulla luna scompare misteriosamente sulla superficie suggerendo che possa essere respirato da qualcuno (!)
Nel secondo studio si e' visto che manca qualsiasi traccia di acetilene - un idrocarburo che dovrebbe essere abbondante in un'atmosfera di metano - che potrebbe essere consumato dalle forme di vita della luna.
Re: Terra Luna e Sistema Solare
e così piano piano, neanche tanto ultimamente, cominciano a spuntare forme di vita microscopiche e macroscopiche praticamente in casa nostra, nel sistema solare che ospita quel bel pianeta azzurro che a sua volta ospita quel bizzarro bipede-pensante. forse siamo davvero all'alba di una nuova era!
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
il nostro sistema solare è in piena fase di cambiamenti.. e forse di vita... vedremo spuntarle da ogni parte...staremo a vedere mi incuriosisce sempre di più questa cosa
Re: Terra Luna e Sistema Solare
Marius ha scritto:il nostro sistema solare è in piena fase di cambiamenti.. e forse di vita... vedremo spuntarle da ogni parte...staremo a vedere mi incuriosisce sempre di più questa cosa
ti correggo: CI incuriosisce
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Titan Mare Explorer per la vita su Titano
Titan Mare Explorer (TIME) è una sonda spaziale che se verrà approvata, porterebbe su Titano un lander marino, che eseguirà la prima esplorazione di un mare extraterrestre. TIME è stato proposto alla NASA da Proxemy Research come una pionieristica missione, originariamente parte della Discovery Scout Mission Capability Expansion (DSMCE), della NASA.
In quanto tale, TIME non è stato ancora finanziato ed fermo nella sua fase concettuale.
È stato inoltre proposto di incorporarla nell'altra missione "Titan Saturn System Mission" proposta per il lancio nel 2020.
TIME è una missione a basso costo che andrebbe direttamente a misurare i costituenti organici su Titano ed eseguirebbe la prima esplorazione nautica di un mare extraterrestre, analizzandone la sua natura e, se possibile, il suo litorale.
- Mare Ligea a confronto con il Lago Superiore in USA/Canada -
Il lancio avverrebbe con un razzo Atlas 411 a partire dal 17 gennaio 2015. Il lago di destinazione è il Mare Ligeia (78 ° N, 250 ° W), uno dei più grandi laghi di Titano identificati fino ad oggi, con una superficie di circa ~ 100.000 km ². Il target di riserva è invece il Mare Kraken.
Il Titan Mare Explorer affronterebbe una semplice crociera interplanetaria senza flyby o fionde planetarie. Misure e trasmissioni dati sarebbero attivati solo dopo l'ammaraggio .
Gli obiettivi della scientifici della missione sarebbero:
1) Determinare la chimica dei mari per comprendere il ciclo di metano e cercare sostanze contenute nei liquidi e analizzare i gas nobili presenti. Strumentazione: spettrometro di massa (MS), meteorologia e fisica con il Package Properties (MP3).
2) Determinare la profondità del mare di Titano esaminato e quindi creare un inventario biologico. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (Sonar) (MP3).
3) Indagare i processi presenti nel lago caratterizzando le proprietà fisiche e come variano con la profondità. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
4) Determinare come la meteorologia locale dei mari sia connessa al ciclo globale del metano per la formazione delle stagioni in tempi più lunghi. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
5) Analizzare la natura della superficie del mare e, se possibile, delle coste, per determinare le proprietà fisiche del liquido e capire meglio l'origine e l'evoluzione del metano nel sottosuolo / idrologia dell'etano di laghi e mari. Strumento: Descent Imager e di superficie (DI, SI).
Il lander del lago non sarebbe semovente e il suo movimento causato spontaneamente dal vento per i mesi di durata della missione.
La possibilità di scoprire una forma di vita con una base chimica diversa da quella terrestre ha portato alcuni ricercatori a considerare Titano il mondo più importante su cui la ricercare la vita extraterrestre. Anche se pochi scienziati ipotizzano che la chimica degli idrocarburi su Titano abbia varcato la soglia dalla materia inanimata per dar forma a qualche forma di vita, sarebbe difficile da rilevare. Questo perché non c'è modo che la vita di tipo terrestre abbia potuto avere origine su Titano, in quanto il DNA e l'RNA necessiterebbero di ossigeno e fosforo ma di ossigeno c'è n'è ben poco. Inoltre la struttura stessa del DNA dipende dall'acqua allo stato liquido. La vita su Titano avrebbe dovuto trovare altre molecole che trasportano le informazioni. Inoltre, dato che Titano è così freddo, la quantità di energia disponibile per la costruzione di strutture biochimiche complesse è limitata.
La domanda a questo punto è una soltanto: ma chi o cosa aspettano per dare il via a questa missione? La NASA a volte si perde in troppe e tante missioni tralasciando quelle fondamentali per la ricerca di vita extraterrestre. Forse non c'è un interesse affinché essa sia scoperta in tempi brevi?
Adattamento a cura di Arthur McPaul
Fonte: http://en.m.wikipedia.org/wiki/
Tutto è iniziato il 22 luglio 2006, con la conferma di laghi e mari di idrocarburi dell'emisfero nord di Titano. Inoltre, le precedenti osservazioni di tempeste polari e le nuove osservazioni di tempeste nella regione equatoriale forniscono la prova della presenza di processi attivi generatrici di metano.
Si ritiene che il ciclo del metano su Titano pssa essere simile a quello idrologico presente sulla Terra, con una vasta metereologia che comprenderebbe pioggia, nuvole, fiumi e laghi. TIME sarebbe in grado di analizzare direttamente il ciclo di metano su Titano aiutando a capire le somiglianze e le differenze rispetto al ciclo idrologico presente sulla Terra. Il Principal Investigator della missione è Ellen Stofan, un membro del team di Cassini mentre il progetto è stato sviluppato da Lockheed Martin e dalla Proxemy Research Inc.
Stofan ha già collaborato con il Laboratorio di Fisica Applicata presso la Johns Hopkins University per la prigettazione del lander acquatico. Ora i ricercatori devono attendere la conferma entro fine anno per le selezioni finali delle missioni approvate da Nasa Discovery. Dalle oltre 40 proposte presentate alla NASA DSMCE Program, nove sono stati selezionati per ulteriori stud . Attualmente la NASA sta sollecitando proposte per la prossima missione Discovery, di cui TIME sarà probabilmente in prima linea.
- Mare Ligea a confronto con il Lago Superiore in USA/Canada -
Il lancio avverrebbe con un razzo Atlas 411 a partire dal 17 gennaio 2015. Il lago di destinazione è il Mare Ligeia (78 ° N, 250 ° W), uno dei più grandi laghi di Titano identificati fino ad oggi, con una superficie di circa ~ 100.000 km ². Il target di riserva è invece il Mare Kraken.
Il Titan Mare Explorer affronterebbe una semplice crociera interplanetaria senza flyby o fionde planetarie. Misure e trasmissioni dati sarebbero attivati solo dopo l'ammaraggio .
Gli obiettivi della scientifici della missione sarebbero:
1) Determinare la chimica dei mari per comprendere il ciclo di metano e cercare sostanze contenute nei liquidi e analizzare i gas nobili presenti. Strumentazione: spettrometro di massa (MS), meteorologia e fisica con il Package Properties (MP3).
2) Determinare la profondità del mare di Titano esaminato e quindi creare un inventario biologico. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (Sonar) (MP3).
3) Indagare i processi presenti nel lago caratterizzando le proprietà fisiche e come variano con la profondità. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
4) Determinare come la meteorologia locale dei mari sia connessa al ciclo globale del metano per la formazione delle stagioni in tempi più lunghi. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
5) Analizzare la natura della superficie del mare e, se possibile, delle coste, per determinare le proprietà fisiche del liquido e capire meglio l'origine e l'evoluzione del metano nel sottosuolo / idrologia dell'etano di laghi e mari. Strumento: Descent Imager e di superficie (DI, SI).
Il lander del lago non sarebbe semovente e il suo movimento causato spontaneamente dal vento per i mesi di durata della missione.
La possibilità di scoprire una forma di vita con una base chimica diversa da quella terrestre ha portato alcuni ricercatori a considerare Titano il mondo più importante su cui la ricercare la vita extraterrestre. Anche se pochi scienziati ipotizzano che la chimica degli idrocarburi su Titano abbia varcato la soglia dalla materia inanimata per dar forma a qualche forma di vita, sarebbe difficile da rilevare. Questo perché non c'è modo che la vita di tipo terrestre abbia potuto avere origine su Titano, in quanto il DNA e l'RNA necessiterebbero di ossigeno e fosforo ma di ossigeno c'è n'è ben poco. Inoltre la struttura stessa del DNA dipende dall'acqua allo stato liquido. La vita su Titano avrebbe dovuto trovare altre molecole che trasportano le informazioni. Inoltre, dato che Titano è così freddo, la quantità di energia disponibile per la costruzione di strutture biochimiche complesse è limitata.
La domanda a questo punto è una soltanto: ma chi o cosa aspettano per dare il via a questa missione? La NASA a volte si perde in troppe e tante missioni tralasciando quelle fondamentali per la ricerca di vita extraterrestre. Forse non c'è un interesse affinché essa sia scoperta in tempi brevi?
Adattamento a cura di Arthur McPaul
http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/
In quanto tale, TIME non è stato ancora finanziato ed fermo nella sua fase concettuale.
È stato inoltre proposto di incorporarla nell'altra missione "Titan Saturn System Mission" proposta per il lancio nel 2020.
TIME è una missione a basso costo che andrebbe direttamente a misurare i costituenti organici su Titano ed eseguirebbe la prima esplorazione nautica di un mare extraterrestre, analizzandone la sua natura e, se possibile, il suo litorale.
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Il lancio avverrebbe con un razzo Atlas 411 a partire dal 17 gennaio 2015. Il lago di destinazione è il Mare Ligeia (78 ° N, 250 ° W), uno dei più grandi laghi di Titano identificati fino ad oggi, con una superficie di circa ~ 100.000 km ². Il target di riserva è invece il Mare Kraken.
Il Titan Mare Explorer affronterebbe una semplice crociera interplanetaria senza flyby o fionde planetarie. Misure e trasmissioni dati sarebbero attivati solo dopo l'ammaraggio .
Gli obiettivi della scientifici della missione sarebbero:
1) Determinare la chimica dei mari per comprendere il ciclo di metano e cercare sostanze contenute nei liquidi e analizzare i gas nobili presenti. Strumentazione: spettrometro di massa (MS), meteorologia e fisica con il Package Properties (MP3).
2) Determinare la profondità del mare di Titano esaminato e quindi creare un inventario biologico. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (Sonar) (MP3).
3) Indagare i processi presenti nel lago caratterizzando le proprietà fisiche e come variano con la profondità. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
4) Determinare come la meteorologia locale dei mari sia connessa al ciclo globale del metano per la formazione delle stagioni in tempi più lunghi. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
5) Analizzare la natura della superficie del mare e, se possibile, delle coste, per determinare le proprietà fisiche del liquido e capire meglio l'origine e l'evoluzione del metano nel sottosuolo / idrologia dell'etano di laghi e mari. Strumento: Descent Imager e di superficie (DI, SI).
Il lander del lago non sarebbe semovente e il suo movimento causato spontaneamente dal vento per i mesi di durata della missione.
La possibilità di scoprire una forma di vita con una base chimica diversa da quella terrestre ha portato alcuni ricercatori a considerare Titano il mondo più importante su cui la ricercare la vita extraterrestre. Anche se pochi scienziati ipotizzano che la chimica degli idrocarburi su Titano abbia varcato la soglia dalla materia inanimata per dar forma a qualche forma di vita, sarebbe difficile da rilevare. Questo perché non c'è modo che la vita di tipo terrestre abbia potuto avere origine su Titano, in quanto il DNA e l'RNA necessiterebbero di ossigeno e fosforo ma di ossigeno c'è n'è ben poco. Inoltre la struttura stessa del DNA dipende dall'acqua allo stato liquido. La vita su Titano avrebbe dovuto trovare altre molecole che trasportano le informazioni. Inoltre, dato che Titano è così freddo, la quantità di energia disponibile per la costruzione di strutture biochimiche complesse è limitata.
La domanda a questo punto è una soltanto: ma chi o cosa aspettano per dare il via a questa missione? La NASA a volte si perde in troppe e tante missioni tralasciando quelle fondamentali per la ricerca di vita extraterrestre. Forse non c'è un interesse affinché essa sia scoperta in tempi brevi?
Adattamento a cura di Arthur McPaul
Fonte: http://en.m.wikipedia.org/wiki/
Tutto è iniziato il 22 luglio 2006, con la conferma di laghi e mari di idrocarburi dell'emisfero nord di Titano. Inoltre, le precedenti osservazioni di tempeste polari e le nuove osservazioni di tempeste nella regione equatoriale forniscono la prova della presenza di processi attivi generatrici di metano.
Si ritiene che il ciclo del metano su Titano pssa essere simile a quello idrologico presente sulla Terra, con una vasta metereologia che comprenderebbe pioggia, nuvole, fiumi e laghi. TIME sarebbe in grado di analizzare direttamente il ciclo di metano su Titano aiutando a capire le somiglianze e le differenze rispetto al ciclo idrologico presente sulla Terra. Il Principal Investigator della missione è Ellen Stofan, un membro del team di Cassini mentre il progetto è stato sviluppato da Lockheed Martin e dalla Proxemy Research Inc.
Stofan ha già collaborato con il Laboratorio di Fisica Applicata presso la Johns Hopkins University per la prigettazione del lander acquatico. Ora i ricercatori devono attendere la conferma entro fine anno per le selezioni finali delle missioni approvate da Nasa Discovery. Dalle oltre 40 proposte presentate alla NASA DSMCE Program, nove sono stati selezionati per ulteriori stud . Attualmente la NASA sta sollecitando proposte per la prossima missione Discovery, di cui TIME sarà probabilmente in prima linea.
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Il lancio avverrebbe con un razzo Atlas 411 a partire dal 17 gennaio 2015. Il lago di destinazione è il Mare Ligeia (78 ° N, 250 ° W), uno dei più grandi laghi di Titano identificati fino ad oggi, con una superficie di circa ~ 100.000 km ². Il target di riserva è invece il Mare Kraken.
Il Titan Mare Explorer affronterebbe una semplice crociera interplanetaria senza flyby o fionde planetarie. Misure e trasmissioni dati sarebbero attivati solo dopo l'ammaraggio .
Gli obiettivi della scientifici della missione sarebbero:
1) Determinare la chimica dei mari per comprendere il ciclo di metano e cercare sostanze contenute nei liquidi e analizzare i gas nobili presenti. Strumentazione: spettrometro di massa (MS), meteorologia e fisica con il Package Properties (MP3).
2) Determinare la profondità del mare di Titano esaminato e quindi creare un inventario biologico. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (Sonar) (MP3).
3) Indagare i processi presenti nel lago caratterizzando le proprietà fisiche e come variano con la profondità. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
4) Determinare come la meteorologia locale dei mari sia connessa al ciclo globale del metano per la formazione delle stagioni in tempi più lunghi. Strumento: meteorologia e fisica Package Properties (MP3).
5) Analizzare la natura della superficie del mare e, se possibile, delle coste, per determinare le proprietà fisiche del liquido e capire meglio l'origine e l'evoluzione del metano nel sottosuolo / idrologia dell'etano di laghi e mari. Strumento: Descent Imager e di superficie (DI, SI).
Il lander del lago non sarebbe semovente e il suo movimento causato spontaneamente dal vento per i mesi di durata della missione.
La possibilità di scoprire una forma di vita con una base chimica diversa da quella terrestre ha portato alcuni ricercatori a considerare Titano il mondo più importante su cui la ricercare la vita extraterrestre. Anche se pochi scienziati ipotizzano che la chimica degli idrocarburi su Titano abbia varcato la soglia dalla materia inanimata per dar forma a qualche forma di vita, sarebbe difficile da rilevare. Questo perché non c'è modo che la vita di tipo terrestre abbia potuto avere origine su Titano, in quanto il DNA e l'RNA necessiterebbero di ossigeno e fosforo ma di ossigeno c'è n'è ben poco. Inoltre la struttura stessa del DNA dipende dall'acqua allo stato liquido. La vita su Titano avrebbe dovuto trovare altre molecole che trasportano le informazioni. Inoltre, dato che Titano è così freddo, la quantità di energia disponibile per la costruzione di strutture biochimiche complesse è limitata.
La domanda a questo punto è una soltanto: ma chi o cosa aspettano per dare il via a questa missione? La NASA a volte si perde in troppe e tante missioni tralasciando quelle fondamentali per la ricerca di vita extraterrestre. Forse non c'è un interesse affinché essa sia scoperta in tempi brevi?
Adattamento a cura di Arthur McPaul
http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
O FORSE GIA HANNO FATTO E CI DANNO IL CONTENTINO E CI FANNO CREDERE IL CONTRARIO CON QUESTE NOTIZIE? MHA' KISSA POSSIAMO SOLO ASPETTARE E VEDERE SE CI TENGONO AGGIORNATI E SOPRATUTTO SE CI DICONO LA VERITA
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
cristian ha scritto:O FORSE GIA HANNO FATTO E CI DANNO IL CONTENTINO E CI FANNO CREDERE IL CONTRARIO CON QUESTE NOTIZIE? MHA' KISSA POSSIAMO SOLO ASPETTARE E VEDERE SE CI TENGONO AGGIORNATI E SOPRATUTTO SE CI DICONO LA VERITA
basta che non ci dicano le "loro" verità, di quelle sono pieni i mari...
come diceva il "rettiliano", possiamo indagare quanto vogliamo, come vogliamo e dove vogliamo..fintanto che rimaniamo lontani dalla Verità va tutto bene.
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Luna arida
La Luna sarebbe arida e non ricca d'acqua come suggeriscono recenti scoperte, il suo nucleo inoltre potrebbe essere il residuo dell'antico oggetto che si sarebbe scontrato con la Terra dando origine al nostro satellite.
Lo sostiene uno studio pubblicato questa settimana su Science da un gruppo di studio coordinato da Zachary Sharp dell'universita' del New Mexico ad Albuquerque che ha condotto nuove analisi sui campioni di rocce vulcaniche lunari portate sulla Terra dalle missioni Apollo.
I ricercatori hanno misurato la quantita' degli isotopi di cloro, un indicatore molto sensibile dei livelli di idrogeno e acqua presenti nelle rocce, e hanno scoperto che la varieta' di isotopi di cloro contenuti in questi campioni sarebbe 25 volte maggiore rispetto alla varieta' che si riscontra nelle rocce terrestri e nei meteoriti.
Un frazionamento del cloro in cosi' tanti e differenti isotopi, spiegano i ricercatori, puo' accadere solo in presenza di bassissime concentrazioni di acqua e in particolare di idrogeno, a indicare che la Luna al suo interno sarebbe essenzialmente asciutta.
L'assenza di acqua sulla Luna secondo i ricercatori potrebbe avere due spiegazioni: o il nucleo del nostro satellite e' costituito dall'antico oggetto che avrebbe colliso con la Terra dando origine alla Luna, o che quando vi e' stato l'ipotizzato impatto sia la Terra sia l'impattatore erano mondi asciutti e il nostro pianeta si sarebbe arricchito di acqua solo piu' tardi.
fonte ANSA
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
la Luna diventa più piccola.
La luna si sta restringendo. A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science che sta riscuotendo un vivo interesse nella comunità scientifica.
video su: http://it.euronews.net/2010/09/01/la-luna-diventa-piu-piccola/
La luna si sta restringendo. A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science che sta riscuotendo un vivo interesse nella comunità scientifica.
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Da Cassini spettacolo aurore Saturno
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Blu elettrico, rosa intenso, rosso: le autore di Saturno hanno offerto uno spettacolo incredibile registrato dalla sonda Cassini. I ricercatori che le stanno studiando, coordinati da Tom Stallard dell'universita' britannica di Leicester, le hanno presentate oggi a Roma, nel congresso europeo di Scienze planetarie organizzato dall'organizzazione scientifica europea Europlanet con il supporto e il patrocinio dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
Questi rumori provengono da una semplice aurora boreale?
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
Vudkos ha scritto: Questi rumori provengono da una semplice aurora boreale?
come si sente all'inizio del video, "i suoni sono prodotti dalle aurore boreali ai poli di Saturno"
ignoro se dette aurore boreali siano semplici o meno, per dirsela tutta
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
sembrano una specie di segnale radio
supersonic- Partecipante Novizio
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Re: Terra Luna e Sistema Solare
Io pensa che sia impossibile che una semplice aurora provochi questo rumore, anche dolce all'uditosupersonic ha scritto:sembrano una specie di segnale radio
Vudkos- Staff misteri
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Argento e giacimenti d'acqua i tesori nascosti nella Luna
Su Science i risultati delle analisi. Ma gli americani oggi non hanno soldi per una missione con l'uomo. Nasa: il ghiaccio è una risorsa, si può pensare a una base spaziale dal nostro inviato ANGELO AQUARO
Argento e giacimenti d'acqua i tesori nascosti nella Luna
NEW YORK - "O falce di Luna calante che brilli su l'acque deserte, o falce d'argento...". Ebbene sì, aveva ragione lui, il Vate. Ci sono voluti più di cent'anni ma la Nasa, finalmente, ha confermato: la Luna, come cantava Gabriele D'Annunzio, è davvero d'argento.
D'accordo, si tratta di una quantità piccolissima. Però è il segnale di una ricchezza di sorprese che il satellite può ancora riservarci. Perché non c'è soltanto l'argento nel bottino spedito virtualmente a terra dal satellite Lro, il Lunar Reconnaissance Orbiter. C'è, soprattutto, l'acqua, tanta acqua, molto di più di quanto sperato. E l'acqua è, si sa, il bene più prezioso di tutti. Non soltanto perché una bottiglia di minerale, lassù, costerebbe 50 mila dollari: il prezzo di qualsiasi cosa che verrebbe spedita dalla Terra. Ma soprattutto perché la sua presenza è condizione determinante per impiantarci una stazione spaziale.
E qui vengono i guai. Quantomeno, e ti pareva, per il povero Barack Obama. Per i noti problemi di deficit, il presidente ha dovuto combattere una battaglia stellare con il Congresso per tagliare i fondi del programma Constellation, di cui questa missione da 79 milioni di dollari fa parte. E adesso la Nasa si trova nell'imbarazzante situazione di aver scoperto l'acqua (e l'argento, e tutto quanto verrà) ma non poter più rispedire l'uomo, come aveva programmato, entro i prossimi vent'anni. Con l'India che pensa invece di arrivarci già nel 2020 e la Cina e il Giappone a seguire.
Tant'è. Per adesso la Nasa si gode la sensazionale scoperta. Il professor G. Randall Gladstone spiega su Science che la spiegazione si chiama "trappola cosmica". L'acqua composta d'argento, ammoniaca, ossido di carbonio e altri elementi, si trova in un cratere chiamato Cabeus, vicino al Polo Sud, nella parte della Luna che il sole non bacia mai: The Dark Side of The Moon, appunto. Ma proprio il freddo glaciale, che gela anche qualsiasi speranza di vita, ha creato invece la condizione perché lì si raccogliessero i detriti provenienti da tutto l'universo. Non c'era energia da riscaldare le molecole e farle rivolare via: e le sostanze si sono accumulate per miliardi di anni.
Così quando Lcross, un razzo grande quanto un Maggiolino Volkswagen, un anno fa si è lanciato su Cabeus alla velocità di novemila chilometri all'ora, l'impatto ha sollevato quell'impasto di 155 chili di polvere e ghiaccio che riposava dall'eternità. Le analisi a terra hanno poi sciolto la sorpresa. L'acqua presente sarebbe il 5, 6 della massa del cratere, che è almeno il doppio di quella nel Sahara, stimata dal 2 al 5 per cento. Molto più che una oasi, insomma. Dice a New Scientist Anthony Colaprete, il ricercatore Nasa a capo della missione, che ci potrebbero essere quasi 4 miliardi di litri di acqua nel raggio di dieci chilometri dal cratere. Acqua che potrebbe essere utilizzata per bere. O trasformata in carburante per i viaggi che da lì l'uomo potrebbe lanciare, magari verso Marte, e che trasportata da Terra avrebbe appesantito di costi insostenibili qualsiasi missione.
E l'argento? Sulla Terra la sostanza viene concentrata attraverso quei processi geologici che difficilmente potrebbero essere avvenuti sulla Luna. E l'emissione ultravioletta dal cratere, subito dopo l'impatto del razzo-maggiolino, suggerisce che l'argento proviene dalla superficie. Dunque, potrebbe trattarsi di elementi volatili, come il mercurio e il magnesio, poi attirati in quella "trappola di freddo" chiamata Cabeus e fissati lì sul cratere. Peccato che dal professor Colaprete in giù gli esperti Nasa raffreddino anche gli entusiasmi: non ce n'è abbastanza da scavare, non fatevi illusioni. E addio poesia.
(23 ottobre 2010) http://www.repubblica.it/scienze/2010/10/23/news/argento_e_giacimenti_d_acqua_i_tesori_nascosti_nella_luna-8364429/
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Misteri di Saturno e delle sue lune
Sei anni fa, la sonda Cassini iniziò la sua serie di orbite attorno a Saturno e ad alcune delle sue lune, allo scopo di studiare il gigante gassoso, i suoi anelli di ghiaccio e roccia ed i suoi satelliti artificiali.
Benchè la missione Cassino-Huygens abbia aiutato a svelare numerosi interrogativi su questo sistema planetario, ha contribuito a far nascere nuove domande e misteri.
ENCELADO
Encelado è uno dei mondi alieni più promettenti per quanto riguarda la ricerca di vita extraterrestre. Cassini ha scoperto sbuffi di ghiaccio e materiale organico emessi dal polo sud, suggerendo che sotto lo strato ghiacciato spesso chilometri non solo ci sia un mare di acqua liquida, ma anche una misteriosa energia in grado di far sciogliere parte della calotta ghiacciata. Da dove proviene questa energia termica? E' frutto di un nucleo caldo oppure, come si suppone per la luna di Giove Europa, è generata dall'attrazione gravitazionale di Saturno?
E soprattutto, la possibilità di un ambiente marino protetto dalle radiazioni cosmiche e dalle temperature "accettabili" può aver dato luogo alla nascita di forme di vita più o meno complesse?
GLI ANELLI
Caroline Porco, direttrice del sistema di imaging di Cassini chiamato CICLOPS, dice che una delle scoperte più sorprendenti è stata l'increspatura degli anelli di Saturno, ad iniziare dall'anello D e C. Allo stato attuale queste increspature sono inspiegabili, ma probabilmente si sono generate durante un evento che ha visto coinvolti gli anelli di Saturno circa 30 anni fa.
Un altro mistero sugli anelli di Saturno è la loro composizione: ormai è ben noto che il 95% del materiale che compone gli anelli sia ghiaccio d'acqua, ma il 5% restante rimane sconosciuto.
TITANO
Titano rappresenta un'altra serie di enigmi, a partire dal fatto che questo ambiente così alieno, fatto di idrocarburi liquidi e solidi, potrebbe in teoria ospitare forme di vita talmente differenti dalla nostra da essere pressochè irriconoscibili ai nostri occhi.
John Zarnecki, dello Huygens Science Surface Package, afferma che uno dei misteri di Titano siano i suoi mari di idrocarburi. Prima della missione Cassini si pensava che Titano fosse completamente ricoperto da un mare di idrocarburi liquidi, ma la missione ha dimostrato che non è questo il caso, e che invece ci sono terre emerse, fiumi, laghi e mari.
Altro mistero è come la sottile atmosfera di Titano possa essersi mantenuta nel tempo senza un oceano globale composto dallo stesso materiale che compone l'atmosfera. Da dove viene l'atmosfera di Titano?
Un ulteriore mistero è rappresentato dalla variazione del moto di rotazione della luna di Saturno. Sulla Terra questo effetto è causato dalle variazioni di densità della superficie e dell'atmosfera del nostro pianeta; ma su Titano non si ha la certezza di cosa possa causare i cambiamenti nel periodo di rotazione.
Probabilmente nel 2015 verrà lanciata la sonda Titan Mare Explorer, che per il 2022 dovrebbe atterrare su Titano e galleggiare su uno dei suoi mari, fornendo preziose informazioni sull'origine di questa luna e sulla sua composizione chimica. In attesa di questi dati, Titano rimane in gran parte un mistero.
MIMAS
Ed ecco che veniamo ad uno degli oggetti più misteriosi del Sistema Solare: Mimas, chiamata anche "Death Star" per via della somiglianza con "La Morte Nera", l'astronave planetaria del film "Star Wars". La mappatura termica di questa luna di Saturno ha mostrato grandi variazioni di temperaura, con regioni inspiegabilmente calde, spesso durante il "mattino" di Mimas.
"Sospettiamo che le temperature rivelino le differenze di composizione della superficie" dice John Spencer, membro del team addetto allo spettrometro infrarosso di Cassini. "Forse è dovuto a qualcosa come la differenza tra vecchia neve compatta e quella caduta di recente".
Forse i misteri che avvolgono Saturno e le sue lune saranno svelati nei prossimi 7 anni, visto che la missione Cassini è stata prolungata nel tempo fino al 2017. Questo darà l'opportunità di studiare più a lungo i misteri che avvolgono questo sistema planetario, uno sguardo sul medio-lungo termine che potrebbe far capire le dinamiche che regolano temperatura, composizione atmosferica e chimica di anelli e lune, oltre che eventualmente fornire ulteriori indizi della possibilità di trovare vita su Encelado o Titano.
http://www.ditadifulmine.com/search/label/encelado
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Luna di Saturno ha una sua atmosfera
(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Una sottilissima atmosfera composta da ossigeno e anidride carbonica e' stata scoperta dalla sonda Cassini sulla seconda piu' grande luna di Saturno, Rhea. E' la prima volta in assoluto che un veicolo spaziale osserva e cattura direttamente molecole di ossigeno che appartengono all'atmosfera di un corpo celeste diverso dalla Terra e che potrebbero essere alla base di una chimica complessa, prerequisito per l'esistenza di forme di vita.
Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/11/29/visualizza_new.html_1675450090.html
Ossigeno nel nostro sistema solare? sembrava impossibile fino a ieri
Fonte:
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Ossigeno nel nostro sistema solare? sembrava impossibile fino a ieri
Re: Terra Luna e Sistema Solare
questa si che e' una notiziona
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