Calamità in Europa (e dintorni)
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
già le avevo viste marius,beh se ci dovessere essere correlazione ne avremo la conferma con un terremoto o aumento dell'attività sismisca ed eruttive nelle prossime 24/48 ore
Ospite- Ospite
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
mir2012 ha scritto:purtroppo la maggior parte degli esseri umani dovrebbe essere svegliata così
Non fanno altro che parlare dei danni economici causati alle compagnie d'aerei.. non ci posso credere..
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
io credo che in parte hanno ragione dato che comunque molte famiglie di piloti ecc stanno rischiano che i loro cari perdano il posto e fin qui nulla da dire ma dovrebbero anche parlare delle ripercussioni a livello di clima,di salute,in pratica dovrebbero dare maggiore risalto anche a livello geologico ecc in modo da avere un quadro maggiore della situazione
Ospite- Ospite
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Ultima modifica di cristian il Lun 19 Apr - 20:49:31 - modificato 1 volta.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Marius ha scritto:NEW YORK - Tutta colpa di Eyjafjallajokull, il vulcano dal nome impronunciabile: con i jet è rimasto a terra anche il jet set. Celebrità, cineasti, musicisti, sportivi, ricchi e famosi hanno dovuto rinunciare ai viaggi o si sono dovuti arrangiare per raggiungere le loro destinazioni. Liam Gallagher, il cantante degli Oasis, era in vacanza con la famiglia ed è rimasto bloccato in Florida, su tutte le furie per non poter tornare in Gran Bretagna in tempo per il derby tra Manchester United e Manchester City
-------------------------------------------------
E intanto la gente pensa sempre e solo a cazzate che in questa fase dovrebbero essere messe in secondo piano
"E intanto la gente pensa sempre e solo a cazzate che in questa fase dovrebbero essere messe in secondo piano" sacrosante parole, come del resto la risposta di Mir
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
ma siamo sicuri che la famosa nube, quando arriva, si veda? anche qui stasera c'è lo stesso effetto foschia ripreso da Marivs: non potrebbe essere un normale prodotto meteorologico?
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aspetto delle polveri
arrivano le polveri ..saranno così anche da noi? ANSA
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
19/4/2010
Gb, in arrivo nuova nube da islanda
Vulcano ha ricominciato l'eruzione
Contrariamente a quanto annunciato in precedenza l'attività eruttiva del vulcano islandese Eyjafjallajoekull e' aumentata. Dopo 5 giorni dal cratere e' stata emessa una nuova grande nube di cenere che si dirige verso il Regno Unito. Lo riferiscono le autorità aeree britanniche. Le notizie che giungono dall'Islanda continuano però ad essere frammentarie e non sempre verificabili in tempi rapidi.
Gb, in arrivo nuova nube da islanda
Vulcano ha ricominciato l'eruzione
Contrariamente a quanto annunciato in precedenza l'attività eruttiva del vulcano islandese Eyjafjallajoekull e' aumentata. Dopo 5 giorni dal cratere e' stata emessa una nuova grande nube di cenere che si dirige verso il Regno Unito. Lo riferiscono le autorità aeree britanniche. Le notizie che giungono dall'Islanda continuano però ad essere frammentarie e non sempre verificabili in tempi rapidi.
Nube, blocco voli potrebbe chiarire impatto aerei sul clima
L'assenza di voli nei cieli europei causata dall'eruzione del vulcano in Islanda può fornire rari indizi su quanto il trasporto aereo influisca sui cambiamenti climatici, dopo quanto rilevato durante il blocco dei cieli Usa conseguito agli attacchi dell'11 settembre.
Secondo alcuni esperti, gli effetti sul clima del carburante bruciato ad alta quota dai jet sono poco compresi, in parte perché gli scienziati non possono facilmente comparare la situazione dei cieli senza aerei con i giorni in cui i vari paesi sono cosparsi di scie bianche.
Gli scienziati si concentreranno sui dati delle temperature in Europa, sulle immagini satellitari e su altre informazioni raccolte nei giorni della nube vulcanica, cercando di isolare gli effetti dovuti alla carenza di voli da quelli da imputare all'effetto di oscuramento della nube stessa. Per questo lo studio potrebbe focalizzarsi su quei paesi dove la presenza della nube é stata minima ma gli aerei sono rimasti a terra per precauzione.
"La presenza della cenere vulcanica rende questo evento più difficile da analizzare", ha detto Davi Travis, dell'università del Wisconsin- Whitewater, che in uno studio del 2002 scoprì come il blocco dei voli durato tre giorni dopo l'11 settembre aveva aumentato le oscillazioni delle temperature americane. Una prova che le scie degli aerei influenzano le temperature, ma non che abbiano un ruolo nei cambiamenti climatici.
Secondo gli esperti per il clima delle Nazioni Unite, l'aviazione è tra le cause del riscaldamento globale e le scie di vapore dei jet possono essere fino a quattro volte più dannose della semplice Co2.
Secondo l'agenzia europea per l'Ambiente, i voli in Europa hanno prodotto nel 2007 186 milioni di tonnellate di Co2, più delle emissioni totali del Belgio. Un dato considerato in aumento, che ha portato diversi studi a sostenere che l'aviazione influisca per il 2-3% sul cambiamento climatico per causa umana.
L'attuale sistema di scambio di emissioni dell'Ue riguarda solo le emissioni di Co2 degli aerei, non prendendo in considerazione le scie di vapore, ma richiede ulteriori studi: "Tutti gli impatti del traffico aereo dovrebbero essere approfonditi per quanto possibile" secondo la portavoce della Commissione europea Maria Kokkonen.
Le nubi ad alta quota, come le scie degli aerei e i cirri, tendono a trattenere il calore nell'atmosfera, mentre quelle a bassa quota riducono l'effetto serra, provocando il rimbalzo dei raggi solari con le loro superfici superiori.
Qualsiasi progresso nello stabilire l'impatto degli aerei potrebbe rendere più facile l'inclusione dell'aviazione in qualsiasi accordo Onu sul clima, mentre l'attuale protocollo di Kyoto, valido fino al 2012, non prevede misure per tenere a freno le emissioni dei voli internazionali.
Tra le misure, potrebbe anche essere prevista un'introduzione di una "tassa sulle emissioni" sui biglietti aerei.
-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
Secondo alcuni esperti, gli effetti sul clima del carburante bruciato ad alta quota dai jet sono poco compresi, in parte perché gli scienziati non possono facilmente comparare la situazione dei cieli senza aerei con i giorni in cui i vari paesi sono cosparsi di scie bianche.
Gli scienziati si concentreranno sui dati delle temperature in Europa, sulle immagini satellitari e su altre informazioni raccolte nei giorni della nube vulcanica, cercando di isolare gli effetti dovuti alla carenza di voli da quelli da imputare all'effetto di oscuramento della nube stessa. Per questo lo studio potrebbe focalizzarsi su quei paesi dove la presenza della nube é stata minima ma gli aerei sono rimasti a terra per precauzione.
"La presenza della cenere vulcanica rende questo evento più difficile da analizzare", ha detto Davi Travis, dell'università del Wisconsin- Whitewater, che in uno studio del 2002 scoprì come il blocco dei voli durato tre giorni dopo l'11 settembre aveva aumentato le oscillazioni delle temperature americane. Una prova che le scie degli aerei influenzano le temperature, ma non che abbiano un ruolo nei cambiamenti climatici.
Secondo gli esperti per il clima delle Nazioni Unite, l'aviazione è tra le cause del riscaldamento globale e le scie di vapore dei jet possono essere fino a quattro volte più dannose della semplice Co2.
Secondo l'agenzia europea per l'Ambiente, i voli in Europa hanno prodotto nel 2007 186 milioni di tonnellate di Co2, più delle emissioni totali del Belgio. Un dato considerato in aumento, che ha portato diversi studi a sostenere che l'aviazione influisca per il 2-3% sul cambiamento climatico per causa umana.
L'attuale sistema di scambio di emissioni dell'Ue riguarda solo le emissioni di Co2 degli aerei, non prendendo in considerazione le scie di vapore, ma richiede ulteriori studi: "Tutti gli impatti del traffico aereo dovrebbero essere approfonditi per quanto possibile" secondo la portavoce della Commissione europea Maria Kokkonen.
Le nubi ad alta quota, come le scie degli aerei e i cirri, tendono a trattenere il calore nell'atmosfera, mentre quelle a bassa quota riducono l'effetto serra, provocando il rimbalzo dei raggi solari con le loro superfici superiori.
Qualsiasi progresso nello stabilire l'impatto degli aerei potrebbe rendere più facile l'inclusione dell'aviazione in qualsiasi accordo Onu sul clima, mentre l'attuale protocollo di Kyoto, valido fino al 2012, non prevede misure per tenere a freno le emissioni dei voli internazionali.
Tra le misure, potrebbe anche essere prevista un'introduzione di una "tassa sulle emissioni" sui biglietti aerei.
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Etna pronto ad un'eruzione
Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nel commentare la lieve scossa di terremoto registrata questa mattina (21 aprile) tra l’Etna e i monti Peloritani, dopo le altre due, di piccola entità, avvenute ieri ha così riferito: ‘ è un pò di tempo che stiamo osservando questa attività sull’Etna e sostanzialmente il vulcano è pronto a fare un’eruzione, anche se non sarà niente di preoccupante’.
La conferma di ciò arriva anche dal primo ricercatore della sezione di Catania dell’Ingv, Marco Neri, ‘l’ultimo episodio è stato lo sciame sismico che ha colpito ai primi di aprile la faglia della Pernicana, che di solito, quando si mette in moto con quei rilasci energetici, in passato ha fatto poi registrare nell’arco di alcuni mesi una graduale ripresa dell’attività eruttiva, che infatti si è già verificata pochi giorni dopo. Quell’attività non si verificava da mesi e quindi, che le due cose fossero collegate è più di un sospetto’.
Inoltre, Neri nel rispondere se bisogna aspettarsi un’eruzione come quella del vulcano islandese Eyjafjallajokull, dove le sue conseguenze disastrose sono ben note a tutti, come, appunto, è già avvenuto nel 2002 dove per la presenza di ceneri nell’aria fu chiuso l’aeroporto di Catania, ha replicato: ‘da una ventina di anni sono aumentate queste eruzioni, che noi definiamo eccentriche, come quelle gemelle del 2001 e 2002, con il magma che non sale da un canale già formato e quindi rilascia tutti i materiali gassosi quando arriva alla sommità, con esplosioni. Ma questo non significa necessariamente che anche questa possibile prossima eruzione sarà di questo tipo; potrebbe anche essere un’eruzione soltanto lavica’. ecologia.guidone.it
La conferma di ciò arriva anche dal primo ricercatore della sezione di Catania dell’Ingv, Marco Neri, ‘l’ultimo episodio è stato lo sciame sismico che ha colpito ai primi di aprile la faglia della Pernicana, che di solito, quando si mette in moto con quei rilasci energetici, in passato ha fatto poi registrare nell’arco di alcuni mesi una graduale ripresa dell’attività eruttiva, che infatti si è già verificata pochi giorni dopo. Quell’attività non si verificava da mesi e quindi, che le due cose fossero collegate è più di un sospetto’.
Inoltre, Neri nel rispondere se bisogna aspettarsi un’eruzione come quella del vulcano islandese Eyjafjallajokull, dove le sue conseguenze disastrose sono ben note a tutti, come, appunto, è già avvenuto nel 2002 dove per la presenza di ceneri nell’aria fu chiuso l’aeroporto di Catania, ha replicato: ‘da una ventina di anni sono aumentate queste eruzioni, che noi definiamo eccentriche, come quelle gemelle del 2001 e 2002, con il magma che non sale da un canale già formato e quindi rilascia tutti i materiali gassosi quando arriva alla sommità, con esplosioni. Ma questo non significa necessariamente che anche questa possibile prossima eruzione sarà di questo tipo; potrebbe anche essere un’eruzione soltanto lavica’. ecologia.guidone.it
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
e si ostinano a non spostarsi dalle zone piu pericolose dopo pero gradirei non vedere troppe lacrime o disperazione perche si sa da anni ormai che prima o poi qualcosa succedera' forse analisi un po cinica ma io la vedo cosi
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Vulcano: danni per 1,5-2,5 mld euro
Presentate misure per far fronte all'impatto negativo della nube
(ANSA) -BRUXELLES,27 APR-Ammontano a 1,5-2,5 mld di euro i danni al trasporto aereo per la chiusura dello spazio aereo a causa della nube sprigionatasi dal vulcano.''Si tratta di cifre preliminari - ha spiegato il Commissario Ue ai Trasporti Siim Kalls - che tengono conto di quelle fornite dai tour operator e non altre perdite come ad esempio quelle degli operatori turistici''. Kalls ha presentato al collegio dei commissari una comunicazione in cui si prevedono misure per far fronte all'impatto negativo della nube.
Presentate misure per far fronte all'impatto negativo della nube
(ANSA) -BRUXELLES,27 APR-Ammontano a 1,5-2,5 mld di euro i danni al trasporto aereo per la chiusura dello spazio aereo a causa della nube sprigionatasi dal vulcano.''Si tratta di cifre preliminari - ha spiegato il Commissario Ue ai Trasporti Siim Kalls - che tengono conto di quelle fornite dai tour operator e non altre perdite come ad esempio quelle degli operatori turistici''. Kalls ha presentato al collegio dei commissari una comunicazione in cui si prevedono misure per far fronte all'impatto negativo della nube.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
cristian ha scritto:e si ostinano a non spostarsi dalle zone piu pericolose dopo pero gradirei non vedere troppe lacrime o disperazione perche si sa da anni ormai che prima o poi qualcosa succedera' forse analisi un po cinica ma io la vedo cosi
secondo me, beninteso, non è cinica ma molto realistica e sopratutto responsabile!
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e Katla?
Il Katla è un super vulcano dell'Islanda, importante sia per le sue dimensioni che per l'intensità delle sue eruzioni. È localizzato nel sud del paese al di sotto del ghiacciaio Mýrdalsjökull, la sua ultima eruzione avvenne nel 1918. La sua caldera ha il diametro di circa 10 km ed erutta con una cadenza variabile tra i 13 e gli 80 anni, l'eventuale nuovo fenomeno è perciò piuttosto in ritardo e il cratere risulta costantemente monitorato. A partire dall'anno 920 si sono avute 17 eruzioni documentate. Il Katla unitamente al canyon Eldgjá forma parte di un sistema vulcanico tra i più poderosi al mondo.
Prima che si costruisse l'Hringvegur, (la strada ad anello che attraversa lo stato islandese), la popolazione locale temeva di attraversare le pianure nei pressi del vulcano a causa delle jökulhlaups: le improvvise inondazioni dei fiumi determinate dalle eruzioni che sciolgono i ghiacci sovrastanti. Particolarmente significativi furono i lahar provocati dal fenomeno del 1918, che arrivarono a misurare 125 km² e un ampliamento della linea costiera di 5 km.
e ora si risveglierà anche lui?
Prima che si costruisse l'Hringvegur, (la strada ad anello che attraversa lo stato islandese), la popolazione locale temeva di attraversare le pianure nei pressi del vulcano a causa delle jökulhlaups: le improvvise inondazioni dei fiumi determinate dalle eruzioni che sciolgono i ghiacci sovrastanti. Particolarmente significativi furono i lahar provocati dal fenomeno del 1918, che arrivarono a misurare 125 km² e un ampliamento della linea costiera di 5 km.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Sito Anno Data Durata dell'eruzione Periodo di riposo
Katla 920 circa
Eldgjá-Katla 934 circa
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Katla 1357 circa
Katla 1416
Katla 1500 circa
Katla 1580 11 agosto 80 anni circa
Katla 1612 12 ottobre 32 anni
Katla 1625 2 settembre 13 giorni 13 anni
Katla 1660 3 novembre 60 giorni circa 35 anni
Katla 1721 11 maggio 100 giorni circa 61 anni
Katla 1755 17 ottobre 120 giorni circa 34 anni
Katla 1823 26 giugno 28 giorni 68 anni
Katla 1860 8 maggio 20 giorni 37 anni
Katla 1918 12 ottobre 24 giorni 58 anni
mi sembra un po' in ritardo, che ne dite? i giorni si riferiscono alla lunghezza delle eruzioni.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
La nube di cenere torna sull'Europa. Così, con la ripresa dell'attività del vulcano islandese, gli spazi aerei sulla Scozia e l'Irlanda del Nord saranno chiusi mercoledì alle 6 gmt, le otto del mattino in Italia. Lo hanno annunciato le autorità aeronautiche civili britannica senza indicare la durata del provvedimento.
Katla
Marius ha scritto:La nube di cenere torna sull'Europa. Così, con la ripresa dell'attività del vulcano islandese, gli spazi aerei sulla Scozia e l'Irlanda del Nord saranno chiusi mercoledì alle 6 gmt, le otto del mattino in Italia. Lo hanno annunciato le autorità aeronautiche civili britannica senza indicare la durata del provvedimento.
così ci sono speranze per il Katla? nel senso che cominci a darsi da fare, che cominci a farci vedere di cosa è capace?
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
(ANSA) - BRUXELLES, 5 MAG - Sono 300 su 29 mila i voli che possono subire annullamenti dopo la chiusura dello spazio aereo in Irlanda e nella Scozia occidentale. Lo rileva Eurocontrol, l'organismo europeo per il controllo del traffico aereo. In queste aree la situazione non migliorera' nel corso della giornata. Lo spazio aereo e' chiuso in Irlanda e nella Scozia dell'ovest. Rischi di operativita' sono segnalati anche per gli aeroporti di Manchester e Liverpool in Gran Bretagna.
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sisma 6,7 tra alaska e russia
Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.7 sulla scala Richter, é stata registrata nell’Oceano Pacifico, tra Alaska e Russia.
Lo ha segnalato l’Istituto Geofisico americano (USGS). L’istituto ha precisato che la scossa si é verificata nel mare di Bering, a 486 chilometri a sudovest di Gambell, in Alaska, ad una profondità di circa 10 chilometri. Non sono stati diffusi allarmi per un eventuale tsunami. (Ansa, 1° maggio)
1 maggio 2010
Lo ha segnalato l’Istituto Geofisico americano (USGS). L’istituto ha precisato che la scossa si é verificata nel mare di Bering, a 486 chilometri a sudovest di Gambell, in Alaska, ad una profondità di circa 10 chilometri. Non sono stati diffusi allarmi per un eventuale tsunami. (Ansa, 1° maggio)
1 maggio 2010
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Eyjafjallajokull di nuovo in fase esplosiva
Il vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull è di nuovo in una fase esplosiva e ci saranno "considerevoli" ricadute di cenere. Lo hanno annunciato i meteorologi islandesi. La nuvola aveva letteralmente paralizzato il traffico aereo di mezza Europa, con scali chiusi per giorni e passeggeri bloccati a terra.
Islanda, esperti: "Presto nuova nube"
Intanto l'Irlanda ha annunciato una nuova chiusura parziale del proprio spazio aereo a causa delle ceneri sprigionate. Il divieto si è reso necessario a causa di una nube lunga circa 1.600 chilometri e larga mille, ha precisato la Iaa. Lo spazio aereo su Irlanda, irlanda del Nord e Scozia era stato parzialmente bloccato già mercoledì, con la cancellazione di centinaia di voli. TGCOM
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nuvola vulcanica interessa spagna e francia
MADRID- L'arrivo della nuvola vulcanica islandese sul nord della Spagna ha provocato la chiusura questa mattina di sedici aeroporti. A quelli già chiusi al traffico all'inizio della mattinata - Santiago di Compostela, A Coruna, Vigo, Asturie, Santander, Burgos, Valladolid, Salamanca e Leon - si sono aggiunti gli scali di Saragozza, Bilbao, San Sebastian, Vitoria, Pamplona, La Rioja e Eida La chiusura di questi scali è prevista almeno fino alle 18:00 di oggi. La nuvola potrebbe estendersi in giornata, si prevede, a circa metà del paese.
L'arrivo nel nord della penisola iberica di una estremità della nuvola vulcanica islandese che si trova sull'Atlantico potrebbe provocare variazioni nel traffico dell'aeroporto di Porto, ha indicato l'ente aereo portoghese Nav. La nuvola ha già provocato questa mattina la chiusura di nove aeroporti del nord della Spagna, in Galizia, Asturie, Paesi Baschi e Castiglia settentrionale. La portavoce Nav Sofia Azevedo ha precisato all'agenzia Lusa che per ora "non è prevista la chiusura dell'aeroporto" della capitale del nord del Portogallo ma che "é possibile ci siano ritardi" nei voli da e per lo scalo.
La nuvola di cenere dovrebbe arrivare nella serata di oggi o al massimo durante la notte sul "quadrante meridionale della Francia". E' quanto riferisce Meteo France, il servizio meteorologico francese. La nuvola di cenere che avanza sull'Atlantico in direzione meridionale ha già indotto la Spagna a chiudere nella mattinata di oggi 16 dei suoi aeroporti nel nord del Paese. ANSA
L'arrivo nel nord della penisola iberica di una estremità della nuvola vulcanica islandese che si trova sull'Atlantico potrebbe provocare variazioni nel traffico dell'aeroporto di Porto, ha indicato l'ente aereo portoghese Nav. La nuvola ha già provocato questa mattina la chiusura di nove aeroporti del nord della Spagna, in Galizia, Asturie, Paesi Baschi e Castiglia settentrionale. La portavoce Nav Sofia Azevedo ha precisato all'agenzia Lusa che per ora "non è prevista la chiusura dell'aeroporto" della capitale del nord del Portogallo ma che "é possibile ci siano ritardi" nei voli da e per lo scalo.
La nuvola di cenere dovrebbe arrivare nella serata di oggi o al massimo durante la notte sul "quadrante meridionale della Francia". E' quanto riferisce Meteo France, il servizio meteorologico francese. La nuvola di cenere che avanza sull'Atlantico in direzione meridionale ha già indotto la Spagna a chiudere nella mattinata di oggi 16 dei suoi aeroporti nel nord del Paese. ANSA
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
un'estate fresca la gradirei tanto,non sopporto il caldo ma spero che non ci siano ripercussioni sull'agricoltura altrimenti saranno tempi duri sia economici che agricoli
Ospite- Ospite
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