Calamità in Europa (e dintorni)
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Si stima che l'età d'inizio dell'attività vulcanica del Marsili sia inferiore a 200 mila anni. Sono state inoltre rilevate tracce di collassi di materiale dai fianchi di alcuni dei vulcani sottomarini i quali potrebbero aver causato maremoti nelle regioni costiere tirreniche dell'Italia meridionale.
Mostra, come già avvenuto per il Vavilov, il rischio di un esteso collasso in un unico evento di un crinale del monte.
Nel febbraio 2010 la nave oceanografica Urania, del CNR, ha iniziato una campagna di studi sul vulcano sommerso. Sono stati rilevati rischi di crolli potenzialmente pericolosi che testimoniano una notevole instabilità. Una regione significativamente grande della sommità del Marsili risulta inoltre costitutita da rocce di bassa densità, fortemente indebolite da fenomeni di alterazione idrotermale; cosa che farebbe prevedere un evento di collasso di grandi dimensioni
Il sismologo Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha dichiarato:
« La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento. »
« Il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un'onda di grande potenza. Gli indizi raccolti ora sono precisi, ma non si possono fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione. Quello che serve è un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilità.. »
fonte: Wikipedia
Mostra, come già avvenuto per il Vavilov, il rischio di un esteso collasso in un unico evento di un crinale del monte.
Nel febbraio 2010 la nave oceanografica Urania, del CNR, ha iniziato una campagna di studi sul vulcano sommerso. Sono stati rilevati rischi di crolli potenzialmente pericolosi che testimoniano una notevole instabilità. Una regione significativamente grande della sommità del Marsili risulta inoltre costitutita da rocce di bassa densità, fortemente indebolite da fenomeni di alterazione idrotermale; cosa che farebbe prevedere un evento di collasso di grandi dimensioni
Il sismologo Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha dichiarato:
« La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento. »
« Il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un'onda di grande potenza. Gli indizi raccolti ora sono precisi, ma non si possono fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione. Quello che serve è un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilità.. »
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100 km S Palaiokhóra (pop 2.372; ora locale 23:39:01.8 2011/05/19)
http://www.emsc-csem.org/#2
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
oh ma che è oggi?!
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
bene, la cercavamo lontano, forse anche fuori del pianeta che ci ospita non si sa quanto volentieri, e ce l'abbiamo invece sotto casa. e poi dicono degli italiani spaghetti-mandolino..
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
di certo non è una bella situazione, ma se veramente siamo tutt'uno e i nostri pensieri in qualche modo possono influenzare l'universo, potremo pensare a tutt'altro che questo...
Cosa ne pensate?
Cmq, la fonte di questo terremoto ? non lo riesco a trovare questo terremoto nella lista degli eventi sismici recenti http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/recenteqsww/Quakes/quakes_all.html
Forse la scala 4.7 è mercalli dunque un terremoto con magnitudo inferiore ai 2 gradi della scala Richter non viene visualizzato tra quelli potenzialmente pericolosi. di questi terremoti ogni giorno ce ne sono più di tre mila sono in italia, dunque..
Cosa ne pensate?
Cmq, la fonte di questo terremoto ? non lo riesco a trovare questo terremoto nella lista degli eventi sismici recenti http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/recenteqsww/Quakes/quakes_all.html
Forse la scala 4.7 è mercalli dunque un terremoto con magnitudo inferiore ai 2 gradi della scala Richter non viene visualizzato tra quelli potenzialmente pericolosi. di questi terremoti ogni giorno ce ne sono più di tre mila sono in italia, dunque..
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Marek ha scritto:Le fonti
INGV : http://cnt.rm.ingv.it/data_id/2217636110/event.php
EMSC : http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=221900
come immaginavo..mercalli..
ce ne sono migliaia ogni giorno
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
ma non di 4,7, ma la media e sui 2.0 e 2.5....e non in quel punto di mare..dove si trova il Marsili.Io non voglio fare il catastrofista , e solo un paio di anni che seguo andamento delle scosse in Italia ,e come questa sarebbe abbastanza rara al mio gusto, anche se nessuno la sentita perché in profondità di 292km ed nel mezzo del mare quindi innocua .E solo che sopra ce il Marsili....vivo e vegeto...
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
appunto perchè sia vivo e vegeto che ci sono scosse..io mi preoccuperei se era vivo e non ci fossero scosse..
come tutti i vulcani attivi vengono guardati e monitorarti continuamente..
cmq manca poco a mezzanotte...vediamo se il 21 maggio passa senza problemi
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cmq manca poco a mezzanotte...vediamo se il 21 maggio passa senza problemi
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
e solo una data...e niente altro -------pensa positivo----
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Marius ha scritto:buon 21 maggio, spero di non svegliarmi invaso dall'acqua
parli tu?? io ce l'ho a poche centinaia di metri
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Vulcano Islanda, l'eruzione del Grimsvotn
Secondo i meteorologi potrebbe essere questa la situazione se l'eruzione prosegue a questi ritmi. Nel frattempo l'organizzazione europea della sicurezza aerea, Eurocontrol, ha fatto sapere che la nuvola di ceneri dovuta all'eruzione del vulcano islandese Grimsvotn non dovrebbe comportare chiusure, neanche parziali, dello spazio aereo europeo nell'immediato. Mentre lo spazio aereo islandese dovrebbe restare chiuso fino a nuovo ordine.
Eurocontrol ha reso noto: 'Nessuna chiusura dello spazio aereo è prevista oggi e domani (lunedì e martedì), a eccezione dello spazio aereo e degli aeroporti islandesi'. L'organizzazione ha poi precisato che al momento la nuvola di fumo sprigionata dal vulcano raggiunge un'altitudine valutata tra gli 8 e i 12 chilometri di altezza.
Il vulcano Grimsvotn, il cui cratere si trovava sotto la superficie del ghiacciaio Vatnajokull, ha iniziato ad eruttare sabato pomeriggio e ieri le autorità islandesi hanno deciso di chiudere l'aeroporto internazionale di Keflavik e di sospendere i voli nello spazio aereo dell'isola.
(foto © LaPresse)
http://magazine.excite.it/vulcano-islanda-leruzione-del-grimsvotn-N75391.html
Eurocontrol ha reso noto: 'Nessuna chiusura dello spazio aereo è prevista oggi e domani (lunedì e martedì), a eccezione dello spazio aereo e degli aeroporti islandesi'. L'organizzazione ha poi precisato che al momento la nuvola di fumo sprigionata dal vulcano raggiunge un'altitudine valutata tra gli 8 e i 12 chilometri di altezza.
Il vulcano Grimsvotn, il cui cratere si trovava sotto la superficie del ghiacciaio Vatnajokull, ha iniziato ad eruttare sabato pomeriggio e ieri le autorità islandesi hanno deciso di chiudere l'aeroporto internazionale di Keflavik e di sospendere i voli nello spazio aereo dell'isola.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
e il secondo vulcano più grande del mondo dopo il primo sempre in islanda, secondo me c'è una correlazione..il 2011 la fine sopratutto avrà sicuramente impatti che ci lasceranno a bocca aperta..
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Vulcano Islanda, allerta nei cieli d'Europa
12:02 - Rimane alta l'allerta nello spazio aereo europeo per l'eruzione del vulcano islandese Grimsvotn. Per le prossime ore non dovrebbe esserci alcun impatto sui voli, ma la situazione potrebbe cambiare nel giro di due giorni. "C'è il rischio che nelle prossime 48 ore la nuvola possa raggiungere alcune zone del Nord Europa", ha affermato Eurocontrol, annunciando l'attivazione di una cellula di crisi per monitorare e gestire l'eventuale emergenza.
"Tutto dipenderà dall'attività del vulcano e dalle condizioni meteorologiche", si spiega. Eurocontrol assicura quindi che la "cellula anticrisi europea" è stata già attivata, "per coordinare l'azione volta a mitigare qualsiasi potenziale impatto e mantenere gli adeguati livelli di sicurezza".
Nessun blocco aereo oggi e domani
Nessuna chiusura dello spazio aereo europeo, anche parziale, è prevista per oggi e domani a causa dell'eruzione del vulcano islandese Grimsvotn. Lo afferma Eurocontrol, spiegando come al momento l'unico spazio aereo chiuso sia quello sopra l'Islanda, "fino a nuovo ordine". "La nuvola di cenere - confema Eurocontrol - attualmente si innalza fino a 8-12 chilometri di altezza e dovrebbe arrivare sul nord della Scozia martedì. Se l'eruzione del vulcano proseguira' con la stessa intensità, la nuvola potrebbe raggiungere nella giornata di giovedì la zona ovest delo spazio aereo francese e il nord della Spagna". Eurocontrol rinnova quindi l'invito a tutte le compagnie aeree a restare vigili e a monitorare costantemente la concentrazione di ceneri nei cieli europei.
http://tinyurl.com/3ryw37d
http://www.climateobserver.it/meteo-news-e-brevissime/1684-vulcano-islanda-allerta-nei-cieli-deuropa.html
12:02 - Rimane alta l'allerta nello spazio aereo europeo per l'eruzione del vulcano islandese Grimsvotn. Per le prossime ore non dovrebbe esserci alcun impatto sui voli, ma la situazione potrebbe cambiare nel giro di due giorni. "C'è il rischio che nelle prossime 48 ore la nuvola possa raggiungere alcune zone del Nord Europa", ha affermato Eurocontrol, annunciando l'attivazione di una cellula di crisi per monitorare e gestire l'eventuale emergenza.
"Tutto dipenderà dall'attività del vulcano e dalle condizioni meteorologiche", si spiega. Eurocontrol assicura quindi che la "cellula anticrisi europea" è stata già attivata, "per coordinare l'azione volta a mitigare qualsiasi potenziale impatto e mantenere gli adeguati livelli di sicurezza".
Nessun blocco aereo oggi e domani
Nessuna chiusura dello spazio aereo europeo, anche parziale, è prevista per oggi e domani a causa dell'eruzione del vulcano islandese Grimsvotn. Lo afferma Eurocontrol, spiegando come al momento l'unico spazio aereo chiuso sia quello sopra l'Islanda, "fino a nuovo ordine". "La nuvola di cenere - confema Eurocontrol - attualmente si innalza fino a 8-12 chilometri di altezza e dovrebbe arrivare sul nord della Scozia martedì. Se l'eruzione del vulcano proseguira' con la stessa intensità, la nuvola potrebbe raggiungere nella giornata di giovedì la zona ovest delo spazio aereo francese e il nord della Spagna". Eurocontrol rinnova quindi l'invito a tutte le compagnie aeree a restare vigili e a monitorare costantemente la concentrazione di ceneri nei cieli europei.
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Meduse invadono il Mediterraneo:
ROMA – Le meduse stanno colonizzando il Mediterraneo e gli oceani: resistenti al degrado delle acque, questi celenterati sono costituiti al 95 per cento di acqua e sopravvivono nutrendosi di placton in un mare sempre più povero di pesci, trovando nelle alte temperature degli oceani scaldati dal riscaldamento globale il proprio clima ideale. Questi invertebrati, che si spostano nelle acque adagiandosi sulle correnti marine, popolano stabilmente il mar Mediterraneo sono responsabili di disagi di carattere economico, oltre che al fastidioso e a volte pericoloso effetto urticante.
A preoccupare gli esperti è stato il proliferare di banchi di meduse che sempre più spesso finiscono nelle reti dei pescatori, sconfinando negli allevamenti ittici. Anche gli impianti industriali sono a rischio, quando le enormi masse dei banchi si introducono nelle condutture di raffreddamento degli impianti, come successe alla centrale nucleare giapponese di Hamaoka nel 2006, quando un banco di tali celenterati ne intasò i filtri.
Purtroppo evitare questi inconveniente non è al momento possibile, perché non c’è modo di monitorare né il numero di meduse che costituisce il banco, né il loro spostamento, come ha spiegato il ricercatore presso l’Istituto di scienze marine del Cnr Mauro Bastianini: “mentre i pesci sono “osservabili” tramite speciali sonar, le meduse hanno praticamente la stessa consistenza dell’acqua e sfuggono alla maggior parte degli strumenti. Affidarsi agli avvistamenti diretti resta spesso l’unica possibilità”.
Escluse le campagne di monitoraggio scientifico ai ricercatori non resta altro da fare che affidarsi all’osservazione diretta, coinvolgendo i cittadini nelle campagne di avvistamento, come ha spiegato Ferdinando Boero, docente all’università del Salento e ricercatore del Cnr, con il progetto “Occhio alla medusa”, promosso dalla Commissione del Mediterraneo e dalla rivista Focus, che dal 2009 “chiede a chi frequenta i amri italiani di inviarci un messaggio e una foto in caso di avvistamento. Quest’anno, grazie alla collaborazione con la Lega Navale, contiamo di ricevere dati anche dalle barche che navigano al largo”.
La colonizzazione delle acque da parte di questi invertebrati è attribuita dagli esperti ad uno squilibrio ambientale, dove “in un ecosistema sempre più povero di pesci, il posto vuoto viene riempito dalle meduse”, ha osservato Boero. Un ecosistema in cui le meduse, che hanno ormai superato il numero di pesci, si nutrono non solo del placton, ma anche di piccoli pesci e delle loro uova, favorendo così una situazione già critica, come spiegato da uno studio pubblicato su Current Biology dall’università scozzese di Saint Andrews, secondo cui “il passaggio da un ecosistema ricco di pesci a uno ricco di meduse rischia di essere irreversibile, poiché le prime si nutrono delle larve dei secondi”.
Anche i cambiamenti climatici hanno favorito il ribaltamento dell’ecosistema, fornendo alle meduse l’habitat ideale per vivere e allungandone la stagione riproduttiva, con la conseguente nascita di grandi colonie, mentre in passato le esplosioni di meduse avvenivano ogni 12 anni e il loro picco riproduttivo durava solo 4 anni. Ma il riscaldamento delle acque ha creato le condizioni ideali per un ciclo riproduttivo continuo, i cui effetti sono ben visibili già da anni, come nel 2006 quando 12 milioni di tonnellate di meduse furono avvistate al largo della Namibia, o come il banco lungo 100 chilometri e largo 2 che bloccò un impianto di desalinizzazione in Israele lo scorso inverno.
23 maggio 2011 | 13:52
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/mediterraneo-invaso-meduse-colonizzano-mari-scaldati-865708/
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
già quando sto a mare entro poche volte in acqua...
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Marius ha scritto:non si possono mangiare in una bella insalata primaverile?
se tu fossi un asiatico lo faresti: tempo fa ho visto un documentario sulla preparazione delle meduse per il mercato giapponese: non era un bello spettacolo, ve lo posso assicurare
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Estate: temperature miti nel sud Europa
ROMA – ''Non sara' un'estate molto calda per l'Europa del sud. Potrebbe invece esserlo per quella del nord, con forti ondate di calore''. A dirlo il climatologo dell'Enea Vincenzo Ferrara, a margine della presentazione del rapporto dell'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) sui dati ambientali, oggi a Roma. In base alle previsione del Noaa (National oceanic and atmospheric administration, direttamente dipendente dal dipartimento del commercio Usa) – spiega Ferrara – l'estate che ci aspetta ''non dovrebbe essere particolarmente calda''. Anche se – avverte il climatologo – ''il Nino (il fenomeno simile ma opposta alla Nina) sta finalmente finendo e di conseguenza anche il raffreddamento dell'oceano Pacifico''.
25 maggio 2011 | 13:05
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/estate-temperature-miti-nel-sud-europa-868406/
...dicono loro, intanto qui siamo sui 35° all'ombra durante le ore più calde
25 maggio 2011 | 13:05
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/estate-temperature-miti-nel-sud-europa-868406/
...dicono loro, intanto qui siamo sui 35° all'ombra durante le ore più calde
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
e infatti:
Italia "tropicale": +1 grado di media
ROMA – L'Italia sta diventando ormai sempre piu' un Paese tropicale, con un aumento di oltre un grado della temperatura media, un aumento del 24% di giorni estivi e il 75% in piu' di notti 'caldo-umide'. Salgono di quota le colture e gli animali abituati a temperature piu' alte, e vengono a farci visita specie aliene sia dall'Atlantico che dall'area mediorientale. A raccontarci che il Bel Paese registra la diciottesima anomalia termica consecutiva (con 1,19 gradi in piu'), spostando il baricentro 'climatico' verso sud, e' il rapporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l'Annuario dei dati ambientali (edizione 2010), presentato a Roma. Il report Ispra, che scatta un'istantanea sullo stato dell'ambiente in Italia prendendo in esame diverse categorie, mette in guardia anche sull'alto rischio di frane e sul ''preoccupante'' inquinamento. Secondo l'Istituto il rischio del dissesto idrogeologico riguarda oltre il 70% del territorio e coinvolge 5.708 comuni (70,5% del totale): quasi 3.000 di questi sono classificati con un livello di attenzione molto alto, e oltre 1.700 con un livello elevato. L'inquinamento invece continua a essere una piaga che affligge soprattutto ''le grandi citta' dell'area padana''. A ''colpire la nostra salute'' sono soprattutto ''le polveri sottili (Pm10 e Pm2,5)'', l'ozono e il biossido di azoto, tutte nel mirino degli amministratori degli amministratori locali. Infatti, nel corso dell'ultimo anno preso in esame ''il 45% delle stazione di monitoraggio di Pm10 ha superato il valore limite giornaliero'', mentre per le Pm2,5, piu' pericolose per il sistema respiratorio, non sono ancora disponibili dati nazionali. Il nostro Paese, che fino al 2004 registrava un trend in crescita, segna importanti passi avanti anche nella riduzione delle emissioni di gas serra: il taglio (per il 2009) – si osserva nell'annuario Ispra – e' stato del 9,3% rispetto all'anno precedente, su cui ha influito anche la crisi economica. In ogni caso, pur essendoci avvicinati, gli obiettivi del protocollo di Kyoto sono ancora lontani. In linea con l'aumento della temperatura media globale, si riducono poi le riserve glaciali dell'arco alpino facendo calare la disponibilita' idrica, fino a episodi di 'desertificazione', per esempio, in Sicilia. Cresce la superficie forestale, e di conseguenza anche per le buone pratiche messe a punto, cala il numero degli incendi che nel 2009 avevano mandato in fumo 31.000 ettari di boschi (causando l'emissione di 2,9 milioni di tonnellate di CO2). Infine, la perdita di biodiversita', i cui servizi eco-sistemici e' possibile 'quantificare' finanziariamente, e' diventata un fattore di rischio per la societa', soprattutto per la trasmissione di malattie batteriche e virali.
25 maggio 2011 | 19:06
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/italia-tropicale-1-grado-di-media-868867/
Italia "tropicale": +1 grado di media
ROMA – L'Italia sta diventando ormai sempre piu' un Paese tropicale, con un aumento di oltre un grado della temperatura media, un aumento del 24% di giorni estivi e il 75% in piu' di notti 'caldo-umide'. Salgono di quota le colture e gli animali abituati a temperature piu' alte, e vengono a farci visita specie aliene sia dall'Atlantico che dall'area mediorientale. A raccontarci che il Bel Paese registra la diciottesima anomalia termica consecutiva (con 1,19 gradi in piu'), spostando il baricentro 'climatico' verso sud, e' il rapporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l'Annuario dei dati ambientali (edizione 2010), presentato a Roma. Il report Ispra, che scatta un'istantanea sullo stato dell'ambiente in Italia prendendo in esame diverse categorie, mette in guardia anche sull'alto rischio di frane e sul ''preoccupante'' inquinamento. Secondo l'Istituto il rischio del dissesto idrogeologico riguarda oltre il 70% del territorio e coinvolge 5.708 comuni (70,5% del totale): quasi 3.000 di questi sono classificati con un livello di attenzione molto alto, e oltre 1.700 con un livello elevato. L'inquinamento invece continua a essere una piaga che affligge soprattutto ''le grandi citta' dell'area padana''. A ''colpire la nostra salute'' sono soprattutto ''le polveri sottili (Pm10 e Pm2,5)'', l'ozono e il biossido di azoto, tutte nel mirino degli amministratori degli amministratori locali. Infatti, nel corso dell'ultimo anno preso in esame ''il 45% delle stazione di monitoraggio di Pm10 ha superato il valore limite giornaliero'', mentre per le Pm2,5, piu' pericolose per il sistema respiratorio, non sono ancora disponibili dati nazionali. Il nostro Paese, che fino al 2004 registrava un trend in crescita, segna importanti passi avanti anche nella riduzione delle emissioni di gas serra: il taglio (per il 2009) – si osserva nell'annuario Ispra – e' stato del 9,3% rispetto all'anno precedente, su cui ha influito anche la crisi economica. In ogni caso, pur essendoci avvicinati, gli obiettivi del protocollo di Kyoto sono ancora lontani. In linea con l'aumento della temperatura media globale, si riducono poi le riserve glaciali dell'arco alpino facendo calare la disponibilita' idrica, fino a episodi di 'desertificazione', per esempio, in Sicilia. Cresce la superficie forestale, e di conseguenza anche per le buone pratiche messe a punto, cala il numero degli incendi che nel 2009 avevano mandato in fumo 31.000 ettari di boschi (causando l'emissione di 2,9 milioni di tonnellate di CO2). Infine, la perdita di biodiversita', i cui servizi eco-sistemici e' possibile 'quantificare' finanziariamente, e' diventata un fattore di rischio per la societa', soprattutto per la trasmissione di malattie batteriche e virali.
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Anche in Italia diminuisce l'Ozono in stratosfera, cautela ad esporsi al sole nelle ore piu' calde.
Diminuisce la quantita' di Ozono sull'Italia. Dopo un calo record osservato alla fine dell'inverno nella stratosfera artica, la situazione e' peggiorata anche sull'Italia: la massa d'aria povera di Ozono e' infatti migrata verso le basse latitudini. Sono i dati delll’Osservatorio atmosferico di CETEMPS ha rilevare una diminuzione dei livelli di ozono sulla stratosfera italiana: e' comunque da sottolineare che i valori di ozono attualmente misurati non rappresentano un pericolo immediato per la salute degli italiani. L’effetto di tale diminuzione localizzata in stratosfera non è trascurabile, ma è, al momento, poco rilevante sul contenuto totale di ozono (e quindi sulla radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre).
Ma cos'e' l'Ozono?
L'ozono è uno strato protettivo dell'atmosfera, situato a circa 25 km di altitudine (nella stratosfera), che agisce come un filtro sulla frazione più pericolosa della radiazione ultravioletta proveniente dal sole, nociva per gli uomini, tale da poter aumentare il rischio di cancro alla pelle e cataratte. Con la stagione estiva alle porte, i raggi UV diventano più intensi ed aumentano le ore di esposizione al sole,[/b[b]] l'invito è quello di evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata e di usare le opportune creme solari protettive in relazione al proprio fenotipo. Nell'immagine il confronto dei livelli di Ozono fra 2010 e 2011.
Andrea Raggini
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terremoti Italia
Scossa di terremoto nel cosentino, Calabria
Scritto da Andrea Raggini
Venerdì 24 Giugno 2011 11:28
scossasismica24giugnocalabriaUna scossa di terremoto ha colpito poche ore fa la Calabria. La scossa, che ha avuto una magnitudo di 3.1, è stata registrata alle ore 11.00 e ha avuto epicentro a Rossano, nel cosentino, a circa 20 km di profondità.
Non si segnalano danni o feriti.
Fonte immagine: INGV
Andrea Raggini
--------------
Forte scossa di terremoto in Sicilia, magnitudo 4.1
News & territorio - Meteo news e brevissime
Scritto da Andrea Raggini
Giovedì 23 Giugno 2011 23:26
Ingv24giugnoUna forte scossa di terremoto è stata registrata poco fa in Sicilia, nel messinese. Dalle prime indiscrezioni la scossa è stata registrata alle 00.02 del 24 giugno 2011 e ha avuto come epicentro la zona di Tortorici fra Ucria, Sinagra, Castel'Umberto e Galati Mamertino. La scossa, preceduta da un forte boato, avrebbe avuto una magnitudo di 4.1.
La scossa è stata molto superficiale, solamente 7.4 km di profondità. Al momento non giungono informazioni su danni o feriti.
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Scritto da Andrea Raggini
Venerdì 24 Giugno 2011 11:28
scossasismica24giugnocalabriaUna scossa di terremoto ha colpito poche ore fa la Calabria. La scossa, che ha avuto una magnitudo di 3.1, è stata registrata alle ore 11.00 e ha avuto epicentro a Rossano, nel cosentino, a circa 20 km di profondità.
Non si segnalano danni o feriti.
Fonte immagine: INGV
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Forte scossa di terremoto in Sicilia, magnitudo 4.1
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Giovedì 23 Giugno 2011 23:26
Ingv24giugnoUna forte scossa di terremoto è stata registrata poco fa in Sicilia, nel messinese. Dalle prime indiscrezioni la scossa è stata registrata alle 00.02 del 24 giugno 2011 e ha avuto come epicentro la zona di Tortorici fra Ucria, Sinagra, Castel'Umberto e Galati Mamertino. La scossa, preceduta da un forte boato, avrebbe avuto una magnitudo di 4.1.
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