21.12.2012
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Re: 21.12.2012
QUESTO VIDEO E L'OPPOSTO DEI CATASTROFISTI CIOE SMENTISCE TUTTO A PRIORI PARTIAMO DAL FATTO CHE NON SOLO IL CALENDARIO MAYA FINISCE IL 2012 MA CHE MOLTISSIME ALTRE POPOLAZIONI SPARSE NEL MONDO E MAI INCONTRATE PARLANO DEL 2012(ANNO PIU ANNO MENO O INIZIO DI UN QUALCOSA) COME DATA DI UN QUALCOSA POI TUTTO IL RESTO E INVENTATO DALL'UOMO SECONDO PER ME IL 2012 SARA' UNA DATA FONDAMENTALE PER L'UMANITA MA NON HO IDEA DI COSA ACCADA(SI FANNO TEORIE MA LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO) ANCHE SE GUARDANDO CIO CHE SUCCEDE NEL MONDO UN'IDEA CEL'AVREI E PARLO DEL CLIMA E NON SOLO, PARLO DELL'UOMO CHE SI STA ROVINANDO GIORNO DOPO GIORNO CON LE SUE MANI E PENSATE CHE LA NATURA PRIMA O POI NON SI RIBELLI E CI FACCIA TORNARE COI PIEDI PER "TERRA" CHE BEL GIOCO DI PAROLE CMQ GODIAMOCI LA VITA FINCHE CI SIAMO E RISPETTIAMO LA TERRA DOVE VIVIAMO E IL PROSSIMO POI QUEL CHE SARA' SARA'
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Re: 21.12.2012
qualcosa deve accadere. non si mette in piedi un teatrino come quello del 2012 per niente. il problema è individuare da dove da cosa o da chi verrà la mazzata. se di mazzata si tratta. certi video che con tanta sollecitudine si affannano a farci sapere che "non è vero niente" potrebbero esserne la conferma.
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2012? una bufala!
A FINE DEL MONDO NEL 2012? GURU MAYA: “È UNA BUFALA”
20091012_mayaCosa succederà il 21 dicembre del 2012? Per le ultime superstizioni, che citano un presunto calendario Maya, il mondo finirà. Ma Apolinario Chile Pixtun, che è proprio un guru discendente dell’antico popolo americano, non la pensa allo stesso modo. “Sono davvero stanco che la gente mi faccia domande su questa storia – ha detto alla Associated Press – queste teorie-bufala vengono dall’occidente, non certo dai Maya”. Ann Martin, della Cornell University, ha detto che “molte persone sono spaventate da questa prospettiva. Riceviamo email da molti ragazzi che dicono di essere troppo giovani per morire, una madre di due bambini che ha paura di non vederli crescere”. Il prossimo mese arriverà nelle sale cinematografiche il film 2012, di Roland Emmerich; ci sarà qualche legame tra l’euforia collettiva per la fine del mondo e l’uscita del film?
< euforia collettiva in che senso? >
20091012_mayaCosa succederà il 21 dicembre del 2012? Per le ultime superstizioni, che citano un presunto calendario Maya, il mondo finirà. Ma Apolinario Chile Pixtun, che è proprio un guru discendente dell’antico popolo americano, non la pensa allo stesso modo. “Sono davvero stanco che la gente mi faccia domande su questa storia – ha detto alla Associated Press – queste teorie-bufala vengono dall’occidente, non certo dai Maya”. Ann Martin, della Cornell University, ha detto che “molte persone sono spaventate da questa prospettiva. Riceviamo email da molti ragazzi che dicono di essere troppo giovani per morire, una madre di due bambini che ha paura di non vederli crescere”. Il prossimo mese arriverà nelle sale cinematografiche il film 2012, di Roland Emmerich; ci sarà qualche legame tra l’euforia collettiva per la fine del mondo e l’uscita del film?
< euforia collettiva in che senso? >
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Inversione dei poli e i Maya
Articolo trovato su un forum(altrogiornale) che reputo interessante.
Ne ha parlato di recente anche Voyager, peccato che da un lato per salvare la scientificità liquidi il catastrofista che, del resto, si rifà a visioni intuitive e, dall'altro, si dilunghi sulle profezie di Malachia - santo della notte dei tempi - che bada caso ha derivato anche lui materiale dal suo potere visionario. Nella nebbia di queste mediatiche intercessioni l'articolo che segue appare, perlomeno, proporzionato.
Più di una volta l'umanità si è trovata a provare un certo timore al sopraggiungere di alcune date indicate a titolo profetico come fatidiche. E' successo, ad esempio, per l'anno mille, e il fenomeno si è ripetuto solo 8 anni orsono (almeno per coloro che seguono il calendario gregoriano) durante il nostro primo giorno d'ingresso nel terzo millennio. In ambedue i casi però non si è verificato nulla di quanto previsto, e questo porta a suggerire che si possano dormire sonni tranquilli anche per il futuro.
Ma da qualche tempo il giorno 21 dicembre dell'anno 2012 viene indicato sempre più insistentemente come la prossima scadenza per l'arrivo di una grande catastrofe, e viene da chiedersi se siamo di nuovo alle prese con l'ennesimo parto della fantasia umana, o se per caso questa volta “bolla in pentola” qualcosa di diverso. A ben vedere infatti il 21 dicembre 2012 non è una data partorita dal solito profeta “ispirato da Dio”, ma è la data di conclusione di un computo matematicamente e astronomicamente perfetto: il calendario Maya.
I calendari Maya
Il popolo Maya disponeva di differenti calendari astronomici (come ad es. il calendario di Venere), ciascuno con una diversa funzione. Di tutti questi però, ... solo tre sono particolarmente noti:
1) Lo Tzolkin aveva una durata di 260 giorni. Era considerato sacro, e veniva utilizzato per la scelta dei giorni in cui svolgere i cerimoniali religiosi;
2) L'Haab aveva una durata di 365 giorni, e pur espletando la stessa funzione del nostro attuale calendario, era già molto più preciso di esso;
3) Il calendario del “lungo computo”, che veniva utilizzato per cadenzare il tempo della nostra era, ed aveva una durata di circa 5125 anni.
A tutto questo va aggiunto che la cultura Maya non misurava lo scorrere del tempo secondo una direzione lineare, ma circolare, ovvero suddividendolo in cicli o ere. Ciò derivava dal fatto che i sacerdoti di questo antico popolo ritenevano il cammino della civiltà soggetto a periodiche - e quindi prevedibili - catastrofi planetarie, che fungerebbero da spartiacque tra la fine di un'era e l'inizio di quella seguente. Secondo quest'ultimo calcolo, la nostra era iniziò il 13 agosto del 3114 a.C, e sarebbe ormai giunta al tempo della fine, terminando esattamente il 21 dicembre 2012.
Alcuni fatti rimasti inspiegabili
Contrariamente a quanto si possa credere, i Maya erano tutt'altro che un popolo primitivo e superstizioso. Anzi, se facciamo eccezione per il calendario religioso, tutti gli altri calendari Maya esaminati sino ad ora costituiscono un mistero proprio a causa della loro notevole precisione. Tutto ciò rende la questione sulla loro vera data d'origine un fatto molto dibattuto nell'ambito della letteratura nota come archeologia eretica (i cui esponenti più celebri sono R. Bauval e G. Hancock).
Quando ancora non conoscevano nè la ruota nè la bilancia, ad esempio, i Maya erano già in possesso di nozioni matematiche e astronomiche straordinariamente complesse, testimoniate appunto dall'esistenza dei loro antichi calendari. Sappiamo per certo che chi realizzò il calendario solare ottenne una precisione superiore a quella da noi conseguita in epoca moderna.
Altrettanto sbalorditivi sono il calendario di Venere, e il calendario del lungo computo (della durata di ben 5125 anni), che era addirittura in grado di prevedere tutte le eclissi di sole e di luna verificatesi sino ad oggi! I Maya inoltre - fatto ancora più misterioso - conoscevano già il fenomeno della precessione degli equinozi, che il loro calendario dell'anno galattico indicava compiersi in 25.625 anni! Come abbiano potuto calcolarlo, nessuno è in grado di spiegarlo, ma questo fatto porta a supporre che gli antichi autori dei calendari possano avere ragione anche riguardo alla ciclicità dei grandi eventi catastrofici planetari.
Di fronte a tale perizia e precisione, diventa legittimo ipotizzare che questi astronomi ante-litteram non fossero semplicemente i sacerdoti di un popolo primitivo (che non conosceva neppure la ruota), ma gli scienziati dell'ultima civiltà evoluta che avrebbe preceduto la nostra. Sarà infatti solo una coincidenza, ma gli archeologi fanno risalire l'origine dell'attuale civiltà proprio ad un periodo collocato pochi secoli prima del 3000 a.C., ovvero ad una data che corrisponde in modo inquietante al 3114 a.C. indicato dai Maya come inizio della nostra attuale era.
Il significato del 2012 secondo l'interpretazione Maya
Se qualcuno ha pensato che tutta l'annosa questio sulla “ profezia” maya può risolversi nel confronto tra catastrofisti e negazionisti rimarrà piuttosto deluso. Il rompicapo è più complesso di ciò che si può immaginare persino per chi ritiene attendibile (a vario titolo) il calendario Maya del lungo computo. La data del 21 dicembre 2012 lascia infatti spazio a diverse interpretazioni. La notte tra il 21 e il 22 dicembre infatti è anche il periodo dell'anno in cui si verifica il solstizio d'inverno, un evento astronomico ciclico caratterizzato dalla minore durata della luce solare in assoluto. Per tale ragione tutti i popoli più antichi lo consideravano un giorno sacro, che rappresentava la sconfitta della luce/fonte di vita sulle tenebre/simbolo di morte, ovvero la fine di un ciclo vitale.
Trascorsi i tre giorni nei quali il sole sembra sprofondare negli abissi dell'oscurità, le ore di luce tornano nuovamente ad allungarsi. Ecco quindi spiegato il motivo per cui i nostri avi celebravano la nascita di tutte le loro diverse divinità solari proprio il 25 dicembre (Horus, Attis di Frigia, Mitra etc. etc.), ed ecco anche perché il 21 dicembre 2012 potrebbe avere solo un significato metaforico, riferito al completamento di un periodo astronomico. In tale occasione però il ciclo a cui potevano avere fatto riferimento i Maya non è ovviamente il solo ordinario solstizio d'inverno, quanto la sua coincidenza con il completamento di un altro ciclo, il c.d. anno galattico.
Anche quest'ultimo termina infatti proprio il 21 dicembre 2012, data in cui l'asse terrestre avrà percorso un giro completo di circa 26000 anni attorno al proprio centro di rotazione a causa della precessione degli equinozi. I Maya quindi conoscevano perfettamente anche questo ulteriore e complesso fenomeno astronomico, che ritenevano durasse 25625 anni e che avevano denominato appunto “anno galattico”. Esiste tuttavia una lieve differenza di computo tra il periodo di precessione calcolato in epoca moderna e quello stabilito nell'antico calendario, ma ciò è sicuramente dovuto al fatto che la precessione degli equinozi (o anno galattico per i Maya), pur essendo un fenomeno ciclico prevedibile, è estremamente variabile e irregolare.
La sua durata esatta infatti dipende dalla combinazione di molti fattori. La Luna e il Sole ad esempio non si trovano sempre nello stesso piano (in quanto si muovono l'una rispetto all'altro) e di conseguenza si vengono a produrre interazioni gravitazionali sulla rotazione terrestre (nutazione) di natura variabile.
Il sole sotto accusa
I Maya non solo avevano diviso la storia del mondo in 5 diverse epoche, ma usavano riferirsi a ciascuna di esse associandole al sole, in ordine cronologico. Stando quindi alla tradizione Maya, sarebbe proprio il nostro astro a svolgere il ruolo di protagonista in questi sconvolgimenti ciclici planetari. A tal proposito basti aggiungere che le loro previsioni collocano il periodo storico in cui stiamo vivendo nel quinto e ultimo sole. Questa associazione è stata rilevata da studiosi come Adrian G. Gilbert e Maurice M. Cotterrell, che hanno svolto approfondite indagini in proposito, presentate nel dettagliato volume Le profezie dei Maya. Secondo gli autori, i sacerdoti di questo antico popolo sapevano già migliaia di anni or sono che nel 2012 si sarebbe scatenata una tempesta solare di inaudita violenza, che avrebbe determinato la fine della nostra era.
Inversione dei poli magnetici e olocausti solari
In televisione se ne parla poco, ma gli scienziati hanno comunque scoperto che i poli magnetici terrestri si invertono ciclicamente nel corso del tempo, con conseguenze drammatiche per l'ecosistema globale. La prova ci arriva dall'esame delle rocce ignee risalenti a diverse ere geologiche. Queste ultime infatti, una volta passate dallo stato magmatico a quello solido, possiedono la particolare proprietà di conservare “l'impronta” del campo magnetico terrestre presente nel momento del loro raffreddamento.
Tale caratteristica ha poi consentito ai geologi di scoprire che il nord e il sud magnetico si invertono ciclicamente, passando per fasi intermedie dove le diverse polarità non risultano perfettamente allineate, ed in cui il globo terrestre è caratterizzato dalla presenza di piccole aree già invertite dal punto di vista dell'orientamento magnetico. Mentre vi è consenso unanime, nel mondo accademico, sul fatto che un simile evento si verifichi, esistono però diverse scuole di pensiero sul quando e come ciò possa avvenire.
La maggior parte degli esperti ritiene a tal proposito che l'ultima inversione completa sia avvenuta ben 16 milioni di anni fa, mentre una minoranza di essi afferma che il fenomeno si può verificare anche con cadenze intorno ai 10.000 anni. Al di là di chi abbia ragione o meno, se davvero l'ultima inversione dei poli fosse avvenuta solo 12.000 anni fa, avremmo scoperto anche la causa dell'ultima glaciazione (c.d. del Pleistocene).
Attività vulcanica
Un altro enigma dei geologi riguarda infatti l'inspiegabile incremento dell'attività vulcanica che si manifesta sempre in concomitanza di ogni era glaciale e che potrebbe avere la sua origine proprio nello slittamento dei poli magnetici. Gli scienziati infatti sembrano essere d'accordo almeno su un punto: l' inversione dei poli sviluppa molta energia, che finisce per eccitare il magma che scorre sotto la crosta terrestre, generando così vulcanismo, terremoti e tsunami di ogni tipo.
A quando il prossimo appuntamento? Forse tra breve visto che sono gli esperti dell'autorevole rivista scientifica Nature a riportare la notizia. L'analisi dei dati raccolti dai satelliti Oersted, confrontati con quelli del Magsat, sembra infatti presagire una rivoluzione magnetica imminente. E si è scoperto inoltre che due regioni della Terra (poste rispettivamente nell'Africa meridionale e al Polo Nord) hanno subito enormi variazioni del proprio campo magnetico locale.
“Lo stato attuale del nostro pianeta - affermano Gauthier Hulot e gli altri autori dell'articolo di Nature - assomiglia moltissimo a quelle simulazioni al computer, altamente asimmetriche, che descrivono i periodi di tempo prossimi alla cosiddetta inversione del campo magnetico terrestre.” Peraltro, un altro indizio inquietante che sembra avere sempre accompagnato il ribaltamento dei poli magnetici è la diminuzione del campo magnetico terrestre, cosa anche questa regolarmente avvenendo in questi anni.
Ma anche ammesso che simili previsioni siano corrette, cosa c'entrano i Maya e il sole in tutto questo? Stando agli indizi offerti dai dati, e alla loro interpretazione più apocalittica, c'entrano eccome. L'attuale situazione dei poli magnetici, infatti, dimostra che essi sono già in movimento, ovvero nella fase di instabilità che prelude al loro ribaltamento. Per di più proprio per il 2012 è prevista una tempesta solare senza precedenti (il vento solare e le sue particelle cariche perturbano il nostro campo magnetico), che potrà effettivamente manifestarsi come il colpo di grazia dell'attuale equilibrio geomagnetico terrestre.
Ma come sarebbe stato possibile, in ogni caso, prevedere uno scenario del genere con calendario antico migliaia e migliaia di anni?
Forse la risposta ci arriva dalle scoperte fatte dallo scienziato russo Alexei Dmitriev (geofisico all'accademia delle scienze, con un curriculum imponente e oltre 300 pubblicazioni all'attivo sulle riviste più autorevoli), il quale ha risolutamente affermato che il recente aumento dell'attività del sole è una conseguenza diretta dell'ingresso del nostro sistema solare all'interno della nube energetica presente in questa zona della galassia.
Se così fosse, esistono indizi che chi realizzò i calendari Maya conoscesse già anche il moto di rotazione del nostro sistema solare intorno al centro della galassia. Solo in tale ipotesi infatti, avrebbe potuto prevedere in anticipo gli eventi catastrofici con tale precisione matematica. Insomma, tra tanti misteri rimane solo una certezza, chiunque realizzò quei calendari sapeva il fatto suo. Per il resto, non ci resta che attendere qualche anno ancora...
Ne ha parlato di recente anche Voyager, peccato che da un lato per salvare la scientificità liquidi il catastrofista che, del resto, si rifà a visioni intuitive e, dall'altro, si dilunghi sulle profezie di Malachia - santo della notte dei tempi - che bada caso ha derivato anche lui materiale dal suo potere visionario. Nella nebbia di queste mediatiche intercessioni l'articolo che segue appare, perlomeno, proporzionato.
Più di una volta l'umanità si è trovata a provare un certo timore al sopraggiungere di alcune date indicate a titolo profetico come fatidiche. E' successo, ad esempio, per l'anno mille, e il fenomeno si è ripetuto solo 8 anni orsono (almeno per coloro che seguono il calendario gregoriano) durante il nostro primo giorno d'ingresso nel terzo millennio. In ambedue i casi però non si è verificato nulla di quanto previsto, e questo porta a suggerire che si possano dormire sonni tranquilli anche per il futuro.
Ma da qualche tempo il giorno 21 dicembre dell'anno 2012 viene indicato sempre più insistentemente come la prossima scadenza per l'arrivo di una grande catastrofe, e viene da chiedersi se siamo di nuovo alle prese con l'ennesimo parto della fantasia umana, o se per caso questa volta “bolla in pentola” qualcosa di diverso. A ben vedere infatti il 21 dicembre 2012 non è una data partorita dal solito profeta “ispirato da Dio”, ma è la data di conclusione di un computo matematicamente e astronomicamente perfetto: il calendario Maya.
I calendari Maya
Il popolo Maya disponeva di differenti calendari astronomici (come ad es. il calendario di Venere), ciascuno con una diversa funzione. Di tutti questi però, ... solo tre sono particolarmente noti:
1) Lo Tzolkin aveva una durata di 260 giorni. Era considerato sacro, e veniva utilizzato per la scelta dei giorni in cui svolgere i cerimoniali religiosi;
2) L'Haab aveva una durata di 365 giorni, e pur espletando la stessa funzione del nostro attuale calendario, era già molto più preciso di esso;
3) Il calendario del “lungo computo”, che veniva utilizzato per cadenzare il tempo della nostra era, ed aveva una durata di circa 5125 anni.
A tutto questo va aggiunto che la cultura Maya non misurava lo scorrere del tempo secondo una direzione lineare, ma circolare, ovvero suddividendolo in cicli o ere. Ciò derivava dal fatto che i sacerdoti di questo antico popolo ritenevano il cammino della civiltà soggetto a periodiche - e quindi prevedibili - catastrofi planetarie, che fungerebbero da spartiacque tra la fine di un'era e l'inizio di quella seguente. Secondo quest'ultimo calcolo, la nostra era iniziò il 13 agosto del 3114 a.C, e sarebbe ormai giunta al tempo della fine, terminando esattamente il 21 dicembre 2012.
Alcuni fatti rimasti inspiegabili
Contrariamente a quanto si possa credere, i Maya erano tutt'altro che un popolo primitivo e superstizioso. Anzi, se facciamo eccezione per il calendario religioso, tutti gli altri calendari Maya esaminati sino ad ora costituiscono un mistero proprio a causa della loro notevole precisione. Tutto ciò rende la questione sulla loro vera data d'origine un fatto molto dibattuto nell'ambito della letteratura nota come archeologia eretica (i cui esponenti più celebri sono R. Bauval e G. Hancock).
Quando ancora non conoscevano nè la ruota nè la bilancia, ad esempio, i Maya erano già in possesso di nozioni matematiche e astronomiche straordinariamente complesse, testimoniate appunto dall'esistenza dei loro antichi calendari. Sappiamo per certo che chi realizzò il calendario solare ottenne una precisione superiore a quella da noi conseguita in epoca moderna.
Altrettanto sbalorditivi sono il calendario di Venere, e il calendario del lungo computo (della durata di ben 5125 anni), che era addirittura in grado di prevedere tutte le eclissi di sole e di luna verificatesi sino ad oggi! I Maya inoltre - fatto ancora più misterioso - conoscevano già il fenomeno della precessione degli equinozi, che il loro calendario dell'anno galattico indicava compiersi in 25.625 anni! Come abbiano potuto calcolarlo, nessuno è in grado di spiegarlo, ma questo fatto porta a supporre che gli antichi autori dei calendari possano avere ragione anche riguardo alla ciclicità dei grandi eventi catastrofici planetari.
Di fronte a tale perizia e precisione, diventa legittimo ipotizzare che questi astronomi ante-litteram non fossero semplicemente i sacerdoti di un popolo primitivo (che non conosceva neppure la ruota), ma gli scienziati dell'ultima civiltà evoluta che avrebbe preceduto la nostra. Sarà infatti solo una coincidenza, ma gli archeologi fanno risalire l'origine dell'attuale civiltà proprio ad un periodo collocato pochi secoli prima del 3000 a.C., ovvero ad una data che corrisponde in modo inquietante al 3114 a.C. indicato dai Maya come inizio della nostra attuale era.
Il significato del 2012 secondo l'interpretazione Maya
Se qualcuno ha pensato che tutta l'annosa questio sulla “ profezia” maya può risolversi nel confronto tra catastrofisti e negazionisti rimarrà piuttosto deluso. Il rompicapo è più complesso di ciò che si può immaginare persino per chi ritiene attendibile (a vario titolo) il calendario Maya del lungo computo. La data del 21 dicembre 2012 lascia infatti spazio a diverse interpretazioni. La notte tra il 21 e il 22 dicembre infatti è anche il periodo dell'anno in cui si verifica il solstizio d'inverno, un evento astronomico ciclico caratterizzato dalla minore durata della luce solare in assoluto. Per tale ragione tutti i popoli più antichi lo consideravano un giorno sacro, che rappresentava la sconfitta della luce/fonte di vita sulle tenebre/simbolo di morte, ovvero la fine di un ciclo vitale.
Trascorsi i tre giorni nei quali il sole sembra sprofondare negli abissi dell'oscurità, le ore di luce tornano nuovamente ad allungarsi. Ecco quindi spiegato il motivo per cui i nostri avi celebravano la nascita di tutte le loro diverse divinità solari proprio il 25 dicembre (Horus, Attis di Frigia, Mitra etc. etc.), ed ecco anche perché il 21 dicembre 2012 potrebbe avere solo un significato metaforico, riferito al completamento di un periodo astronomico. In tale occasione però il ciclo a cui potevano avere fatto riferimento i Maya non è ovviamente il solo ordinario solstizio d'inverno, quanto la sua coincidenza con il completamento di un altro ciclo, il c.d. anno galattico.
Anche quest'ultimo termina infatti proprio il 21 dicembre 2012, data in cui l'asse terrestre avrà percorso un giro completo di circa 26000 anni attorno al proprio centro di rotazione a causa della precessione degli equinozi. I Maya quindi conoscevano perfettamente anche questo ulteriore e complesso fenomeno astronomico, che ritenevano durasse 25625 anni e che avevano denominato appunto “anno galattico”. Esiste tuttavia una lieve differenza di computo tra il periodo di precessione calcolato in epoca moderna e quello stabilito nell'antico calendario, ma ciò è sicuramente dovuto al fatto che la precessione degli equinozi (o anno galattico per i Maya), pur essendo un fenomeno ciclico prevedibile, è estremamente variabile e irregolare.
La sua durata esatta infatti dipende dalla combinazione di molti fattori. La Luna e il Sole ad esempio non si trovano sempre nello stesso piano (in quanto si muovono l'una rispetto all'altro) e di conseguenza si vengono a produrre interazioni gravitazionali sulla rotazione terrestre (nutazione) di natura variabile.
Il sole sotto accusa
I Maya non solo avevano diviso la storia del mondo in 5 diverse epoche, ma usavano riferirsi a ciascuna di esse associandole al sole, in ordine cronologico. Stando quindi alla tradizione Maya, sarebbe proprio il nostro astro a svolgere il ruolo di protagonista in questi sconvolgimenti ciclici planetari. A tal proposito basti aggiungere che le loro previsioni collocano il periodo storico in cui stiamo vivendo nel quinto e ultimo sole. Questa associazione è stata rilevata da studiosi come Adrian G. Gilbert e Maurice M. Cotterrell, che hanno svolto approfondite indagini in proposito, presentate nel dettagliato volume Le profezie dei Maya. Secondo gli autori, i sacerdoti di questo antico popolo sapevano già migliaia di anni or sono che nel 2012 si sarebbe scatenata una tempesta solare di inaudita violenza, che avrebbe determinato la fine della nostra era.
Inversione dei poli magnetici e olocausti solari
In televisione se ne parla poco, ma gli scienziati hanno comunque scoperto che i poli magnetici terrestri si invertono ciclicamente nel corso del tempo, con conseguenze drammatiche per l'ecosistema globale. La prova ci arriva dall'esame delle rocce ignee risalenti a diverse ere geologiche. Queste ultime infatti, una volta passate dallo stato magmatico a quello solido, possiedono la particolare proprietà di conservare “l'impronta” del campo magnetico terrestre presente nel momento del loro raffreddamento.
Tale caratteristica ha poi consentito ai geologi di scoprire che il nord e il sud magnetico si invertono ciclicamente, passando per fasi intermedie dove le diverse polarità non risultano perfettamente allineate, ed in cui il globo terrestre è caratterizzato dalla presenza di piccole aree già invertite dal punto di vista dell'orientamento magnetico. Mentre vi è consenso unanime, nel mondo accademico, sul fatto che un simile evento si verifichi, esistono però diverse scuole di pensiero sul quando e come ciò possa avvenire.
La maggior parte degli esperti ritiene a tal proposito che l'ultima inversione completa sia avvenuta ben 16 milioni di anni fa, mentre una minoranza di essi afferma che il fenomeno si può verificare anche con cadenze intorno ai 10.000 anni. Al di là di chi abbia ragione o meno, se davvero l'ultima inversione dei poli fosse avvenuta solo 12.000 anni fa, avremmo scoperto anche la causa dell'ultima glaciazione (c.d. del Pleistocene).
Attività vulcanica
Un altro enigma dei geologi riguarda infatti l'inspiegabile incremento dell'attività vulcanica che si manifesta sempre in concomitanza di ogni era glaciale e che potrebbe avere la sua origine proprio nello slittamento dei poli magnetici. Gli scienziati infatti sembrano essere d'accordo almeno su un punto: l' inversione dei poli sviluppa molta energia, che finisce per eccitare il magma che scorre sotto la crosta terrestre, generando così vulcanismo, terremoti e tsunami di ogni tipo.
A quando il prossimo appuntamento? Forse tra breve visto che sono gli esperti dell'autorevole rivista scientifica Nature a riportare la notizia. L'analisi dei dati raccolti dai satelliti Oersted, confrontati con quelli del Magsat, sembra infatti presagire una rivoluzione magnetica imminente. E si è scoperto inoltre che due regioni della Terra (poste rispettivamente nell'Africa meridionale e al Polo Nord) hanno subito enormi variazioni del proprio campo magnetico locale.
“Lo stato attuale del nostro pianeta - affermano Gauthier Hulot e gli altri autori dell'articolo di Nature - assomiglia moltissimo a quelle simulazioni al computer, altamente asimmetriche, che descrivono i periodi di tempo prossimi alla cosiddetta inversione del campo magnetico terrestre.” Peraltro, un altro indizio inquietante che sembra avere sempre accompagnato il ribaltamento dei poli magnetici è la diminuzione del campo magnetico terrestre, cosa anche questa regolarmente avvenendo in questi anni.
Ma anche ammesso che simili previsioni siano corrette, cosa c'entrano i Maya e il sole in tutto questo? Stando agli indizi offerti dai dati, e alla loro interpretazione più apocalittica, c'entrano eccome. L'attuale situazione dei poli magnetici, infatti, dimostra che essi sono già in movimento, ovvero nella fase di instabilità che prelude al loro ribaltamento. Per di più proprio per il 2012 è prevista una tempesta solare senza precedenti (il vento solare e le sue particelle cariche perturbano il nostro campo magnetico), che potrà effettivamente manifestarsi come il colpo di grazia dell'attuale equilibrio geomagnetico terrestre.
Ma come sarebbe stato possibile, in ogni caso, prevedere uno scenario del genere con calendario antico migliaia e migliaia di anni?
Forse la risposta ci arriva dalle scoperte fatte dallo scienziato russo Alexei Dmitriev (geofisico all'accademia delle scienze, con un curriculum imponente e oltre 300 pubblicazioni all'attivo sulle riviste più autorevoli), il quale ha risolutamente affermato che il recente aumento dell'attività del sole è una conseguenza diretta dell'ingresso del nostro sistema solare all'interno della nube energetica presente in questa zona della galassia.
Se così fosse, esistono indizi che chi realizzò i calendari Maya conoscesse già anche il moto di rotazione del nostro sistema solare intorno al centro della galassia. Solo in tale ipotesi infatti, avrebbe potuto prevedere in anticipo gli eventi catastrofici con tale precisione matematica. Insomma, tra tanti misteri rimane solo una certezza, chiunque realizzò quei calendari sapeva il fatto suo. Per il resto, non ci resta che attendere qualche anno ancora...
Ospite- Ospite
Re: 21.12.2012
Grandissimo mir!!!
hai spiegato alla perfezione quello che sta' accadendo in questo periodo e soprattutto hai spiegato la "profezia"maya.
Staremo a vedere cosa succede
hai spiegato alla perfezione quello che sta' accadendo in questo periodo e soprattutto hai spiegato la "profezia"maya.
Staremo a vedere cosa succede
jemma- Partecipante Novizio
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Re: 21.12.2012
MI SORGE UNA DOMANDA SpontANEA ma e possibilie che non so quanti milioni di anni fa l'uomo fosse piu evoluto di quanto lo e' adesso e per qualche causa naturale si sia estinta lasciando qualche traccia di studi piu avanzati dei nostri?? oppure che i nostri cari amici grigi non so quanti milioni di anni fa abitassero la terra????
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Re: 21.12.2012
grande articolo - e pensare che stamattina leggendolo pensavo fosse il solito riassunto delle varie fasi del calendario maya! - grande articolo che rimette ogni cosa al suo posto, finalmente! proporrei di farne un manifesto di riferimento per questo forum e per quanti, in questo forum, avessero ancora voglia di manifestare dubbi in proposito!
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Re: 21.12.2012
cristian ha scritto:MI SORGE UNA DOMANDA SpontANEA ma e possibilie che non so quanti milioni di anni fa l'uomo fosse piu evoluto di quanto lo e' adesso e per qualche causa naturale si sia estinta lasciando qualche traccia di studi piu avanzati dei nostri?? oppure che i nostri cari amici grigi non so quanti milioni di anni fa abitassero la terra????
si! è possibile, anzi certo! unico appunto che ti faccio: perchè la causa dovrebbe essere stata naturale? ci sono evidenze di antiche ed antichissime esplosioni atomiche disseminate per il pianeta! (evidentemente questo globo terracqueo fa un brutto effetto sugli umani che calpestano la sua superficie )
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Re: 21.12.2012
monik, con quale spirito hai messo in evidenza questo video?
non ti sembra il nonno-buono che cerca di spiegare le cose ai nipotini, bravi ma un pò ritardati? abbi pazienza con me, ma non sopporto le persone che assumono certi atteggiamenti buonisti nei riguardi di un pubblico che, secondo loro, non aspetta che il loro Verbo. i tipi come lui "quel giorno" saranno i primi a scomparire insieme alle loro certezze! grazie dell'attenzione e scusami ancora.
non ti sembra il nonno-buono che cerca di spiegare le cose ai nipotini, bravi ma un pò ritardati? abbi pazienza con me, ma non sopporto le persone che assumono certi atteggiamenti buonisti nei riguardi di un pubblico che, secondo loro, non aspetta che il loro Verbo. i tipi come lui "quel giorno" saranno i primi a scomparire insieme alle loro certezze! grazie dell'attenzione e scusami ancora.
Ultima modifica di Alaudae il Gio 22 Ott - 22:03:13 - modificato 1 volta.
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Re: 21.12.2012
mir2012 ha scritto:sinceramente anche a me mi sa di divulgazione pro conferenza ecc
e infatti!
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Re: 21.12.2012
PURTROPPO TEMO CHE ABBIATE RAGIONE...HO LA NETTA IMPRESSIONE CHE TROPPA GENTE CI MARCIA E CI MANGIA SUL 2012, QUANTI LIBRI E CONVEGNI SUL TEMA IN TUTTO IL MONDO, NN VORREI CHE MOLTE COSE SE LE SIANO INVENTATE X VENDERE...FORSE SONO QUESTE LE PERSONE CHE SCREDITANO IL 2012 MA ANCHE L UFOLOGIA SERIA...ANZI TOGLIAMO IL FORSE
MONIK- Ospite
Re: 21.12.2012
MONIK ha scritto:PURTROPPO TEMO CHE ABBIATE RAGIONE...HO LA NETTA IMPRESSIONE CHE TROPPA GENTE CI MARCIA E CI MANGIA SUL 2012, QUANTI LIBRI E CONVEGNI SUL TEMA IN TUTTO IL MONDO, NN VORREI CHE MOLTE COSE SE LE SIANO INVENTATE X VENDERE...FORSE SONO QUESTE LE PERSONE CHE SCREDITANO IL 2012 MA ANCHE L UFOLOGIA SERIA...ANZI TOGLIAMO IL FORSE
eh si, e poi libri e convegni sul tema esistono perchè evidentemente i libri sono acquistati (e letti) e i convegni sono, si vede, frequentati. dunque il problema, come al solito, è la massa, la quale non chiede di meglio che trovarsi davanti al nonno-buono opportunamente munito di barba per affidarglisi anima-e-corpo! dunque sta a noi custodire gelosamente la nostra indipendenza intellettuale. che ne pensi super-monik?
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il segreto del 2012
IL SEGRETO del 2012
Il Giornale Onlinedi Gregg Braden
Stiamo vivendo la fine di un tempo. Non la fine del mondo, ma la fine di un'era del mondo - un ciclo di tempo lungo 5.125 anni - e del modo con cui abbiamo conosciuto il mondo attraverso tale intervallo di tempo. Poiché la fine di qualcosa marca anche l'inizio di ciò che si approssima, stiamo vivendo anche l'inizio di ciò che segue alla fine dei tempi. Dal poema epico dell'india, il Mahabharata, alla tradizione orale degli indiani d'America e la storia biblica della Rivelazione, coloro che sono venuti prima di noi sapevano che la fine del tempo era in arrivo.
Per almeno quattro di tali cicli (o cinque, secondo le tradizioni Mesoamericane degli atzechi e dei maya), i nostri antenati hanno sopportato già dei cambiamenti nei campi magnetici a livello globale, nel clima, nella diminuzione delle risorse e nell'elevarsi del livello del mare, cambiamenti che si manifestano con la fine di ogni era. L'hanno fatto senza satelliti e internet o modelli computerizzati che li aiutassero a prepararsi per un tale cambiamento radicale.
Il fatto che siano vissuti per raccontare si pone quale potente testamento di un'innegabile verità: ci dice oltre ogni ragionevole dubbio che gli abitanti del nostro pianeta sono sopravvissuti alla fine delle ere del mondo accadute in passato. Oltre la semplice sopravvivenza, i nostri antenati hanno imparato dalle difficoltà che possono accompagnare il cambiamento. Nel mondo dei loro tempi, hanno fatto del loro meglio per raccontarci cosa significa tale raro momento nella storia. E' una buona cosa quella che hanno fatto, perché tali eventi sono pochi e molto distanti tra loro. Solo cinque generazioni negli ultimi 26.000 anni hanno sperimentato il cambiamento delle varie età del mondo. Noi saremo la sesta.
L'era presente è qualcosa che semplicemente sfumerà nel tramonto di un tempo che sembra indugiare perpetuamente da qualche parte “là fuori” nel nostro futuro. O l'opposto: il nostro mondo ha una data di scadenza. Finisce a un tempo specifico, con un evento specifico, in un giorno che fu segnalato su un calendario più di 2000 anni fa. Non ci sono segreti riguardo a tale data. I Maya che la calcolarono l'hanno anche registrata quale incisione permanente per le future generazioni. La data è incisa in monumenti di pietra che furono costruiti per durare fino ai nostri tempi.
Quando la data è tradotta secondo i nostri sistemi familiari di tempo, il messaggio diventa chiaro. Ci dice che il ciclo del nostro mondo presente si concluderà con il solstizio d'inverno che avrà luogo il 21 dicembre 2012. E' su questa data che i misteriosi Maya identificarono i sorprendenti eventi astronomici che segneranno la fine della nostra era… e lo hanno fatto più di due millenni fa. La ragione: fisicamente il nostro sistema solare si muove attraverso la parte più breve di un'orbita che appare come un cerchio appiattito, un'ellissi il cui fondo ci porta al punto più distante dal nucleo della nostra galassia, la Via Lattea.
L'effetto fisico: entrambe le antiche tradizioni e la scienza moderna ci dicono che la nostra locazione in quest'orbita ciclica determina come sperimentiamo le potenti fonti d' energia, quali il “il campo magnetico massivo”, che irradia dal centro della nostra galassia. Studi recenti suggeriscono che è precisamente tale ciclo che può spiegare i misteriosi modelli della biodiversità - l'ascesa e la caduta della vita sulla terra, come l' estinzione di massa avvenuta 250 e 450 milioni di anni fa. In aggiunta, scoperte contemporanee confermano che la posizione della Terra nel suo viaggio (orbita, inclinazione e oscillazione) crea i sempre mutanti cicli che influenzano ogni cosa dalla temperatura e il clima al ghiaccio polare e il campo magnetico. I dettagli di questi effetti sono discussi nel mio ultimo libro
L'effetto emozionale/spirituale: Come ci allontaniamo dal nucleo della nostra galassia, la distanza dall' energia lì posizionata è stata descritta da antiche tradizioni come una perdita di connessione che avvertiamo spiritualmente ed emotivamente. I collegamenti scientifici tra la qualità dei campi magnetici della Terra, il loro essere influenzati dalle condizioni cosmiche, e la nostra sensazione di benessere sembrano proprio a sostegno di tali antiche credenze.
Allo stesso modo con cui la rotazione della Terra ci offre la parte più oscura della notte proprio prima dell'alba, la nostra posizione nei cieli è tale che la parte più oscura dell'era del nostro mondo appare un attimo prima che la nostra orbita celeste cominci il viaggio di ritorno che ci riavvicina al centro della galassia. Con il ritorno sperimentiamo il sollievo dalle forze cataclismiche del ciclo dell'oscurità. E così come la notte deve passare per far posto al nuovo giorno, il solo modo per arrivare alla luce del prossimo ciclo è portare a termine l'oscurità di questo.
Tutti noi sappiamo che di fatto esistono esperienze oscure nel nostro mondo e non abbiamo bisogno di guardare lontano per trovarle; tuttavia, c'è anche altro nella vita oltre la sofferenza che gli antichi prevedevano - molto di più. Anche nei nostri tempi di grande oscurità, le polarità di pace, guarigione, amore e compassione sono vive, sane e abbondanti. I nostri antenati ebbero una conoscenza incredibilmente profonda di che cosa significhi la nostra esperienza dei cicli cosmici su livelli multipli.
In qualche modo sapevano quanto la posizione della terra nei cieli incida sulle condizioni fisiche del nostro mondo, e come incisive siano le esperienze emozionali e spirituali di cui abbiamo bisogno per abbracciare tali condizioni. Attraverso il mito, l'analogia, e la metafora ci hanno ricordato che quanto più si viaggia lontano dalla sorgente di tale energia potente, tanto più si sprofonda nelle tenebre e tanto più fuori sincrono ci troviamo con i campi che influenzano la vita, qui, sulla Terra. I nostri antenati ci hanno ammonito che al punto più distante nel nostro ciclo, avremo dimenticato chi siamo - la connessione gli uni con gli altri e con la terra. Hanno lasciato detto che avremo dimenticato il nostro passato.
È precisamente questo sentimento di disconnessione che sembra essere la conseguenza del viaggio ciclico che ci trasporta così lontano dalla nostra orbita galattica. E' anche la paura generata da tali sentimenti, che ha portato caos, guerra e distruzione alla fine dei cicli precedenti. La chiave al 2012 e al nostro tempo nella storia sta nel comprendere il linguaggio dei cicli della natura e nell'usare quel linguaggio oggi per preparare il futuro. In ultima analisi si può scoprire che la nostra capacità di comprendere e applicare le "regole" del è la chiave per la guarigione più profonda, la gioia più grande e la nostra sopravvivenza come specie.
Traduzione per Scienza e Conoscenza di Elsa Masetti
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Re: 21.12.2012
bell'articolo che spiega bene quello che i maya(e non solo) volevano cercare di dire che non e la fine del mondo ma la fine di un'era e speriamo sia cosi speriamo che tutti ci si possa risvegliare alla vera essenza della vita.
cristian m.- Partecipante Novizio
- Ciao!
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Re: 21.12.2012
cristian m. ha scritto:bell'articolo che spiega bene quello che i maya(e non solo) volevano cercare di dire che non e la fine del mondo ma la fine di un'era e speriamo sia cosi speriamo che tutti ci si possa risvegliare alla vera essenza della vita.
non dimentichiamo però che dovremo, prima del giro di boa, toccare il fondo di questa era di oscurità. poi rinasceremo. liberi dalle mele marce?
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Re: 21.12.2012
GRAZIE X QUEST' ARTICOLO ALA, PERCHè SPERO CHE CON QUESTO FINALMENTE SI FACCIA CHIAREZZA SU QUELLO CHE è DAVVERO LA PROFEZIA MAYA SUL 2012,..E CIOè,NON LA FINE DEL MONDO MA BENSì LA FINE DI UN MONDO, MA ANCHE DI UNA NUOVA COSCIENZA.... ME LO AUGURO DAVVERO TANTO
MONIK- Ospite
Re: 21.12.2012
MONIK ha scritto:GRAZIE X QUEST' ARTICOLO ALA, PERCHè SPERO CHE CON QUESTO FINALMENTE SI FACCIA CHIAREZZA SU QUELLO CHE è DAVVERO LA PROFEZIA MAYA SUL 2012,..E CIOè,NON LA FINE DEL MONDO MA BENSì LA FINE DI UN MONDO, MA ANCHE DI UNA NUOVA COSCIENZA.... ME LO AUGURO DAVVERO TANTO
è sembrato interessante anche a me, più di tanti altri. e se poi ripensi alle sciocchezze delle iene, del cicap, di margherita hack, capisci di quanta spazzatura ci dobbiamo liberare
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Re: 21.12.2012
SECONDO LA SUA LOGICA ALIENA, QUINDI ADAM CONFERMA CHE LUI è UN ALIENO...CERTO I FATTI DI CUI PARLA SONO SEMPLICEMENTE SCONVOLGENTI, E A MIO PARERE PROSSIMI A REALIZZARSI, IL DUBBIO RIMANE SULLA SUA NATURA EXTRATERRESTRE, PERò TUTTO è POSSIBILE.......
MONIK- Ospite
Re: 21.12.2012
se fosse cosi' e succedesse questo non so voi ma comincio ad esultare da ora torneremo tutti a vivere in modo normale aprezzando le cose vere della vita non la tecnologia e come sempre accaduto ci adatteremo "ammarolla o po forza" tradotto:o ci adattiamo o ci adattiamo
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Re: 21.12.2012
Sono balle, quella della Nasa era una simulazione al computer su ciò che sarebbe potuto succedere oggi, se venissimo colpiti da flares solari, come quelli che si manifestarono nel 1800. E' impossibile prevedere una tempesta solare, sarebbe come prevedere il punto preciso dove cadrà un fulmine.
Poi sto Adam con quella voce sempre impostata mi sa tanto di cialtrone demenziale che semina terrore per la rete. Altro che alieno, quello è un alienato! ;-)
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