l' antigravità di Viktor Grebennikov
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l' antigravità di Viktor Grebennikov
Viktor Grebennikov avrebbe scoperto un effetto chimico-biologico-naturale che accomuna molti insetti e microorganismi privi di ali per librarsi in volo ... Da tale effetto ha creato una macchina antigravitazionale e sembra che l'abbia costruito e funzionante ...
Peccato che sia morto nel 2001.
Come sempre accade ... tutto tace ....
Link Originale : http://www.rexresearch.com/grebenn/grebenn.htm
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Re: l' antigravità di Viktor Grebennikov
figo,strano che sia morto!!!
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Re: l' antigravità di Viktor Grebennikov
ma è morto o.."è stato morto"!?
in questo caso una vocina, la solita vocina, propende per la seconda ipotesi: qualcuno gli ha dato una mano sicuramente.
figuriamoci se permettono ad un Grebennikov qualsiasi di sconvolgere il mondo con
la sua invenzione "uovo-di-colombo"
in questo caso una vocina, la solita vocina, propende per la seconda ipotesi: qualcuno gli ha dato una mano sicuramente.
figuriamoci se permettono ad un Grebennikov qualsiasi di sconvolgere il mondo con
la sua invenzione "uovo-di-colombo"
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Grebennikov e l' "effetto della cavità strutturale"
Lo scienziato russo dott. Victor Grebennikov è un entomologo, cioè egli lavora specialmente con gli insetti. Egli ha scoperto per la prima volta l’ “effetto della cavità strutturale” una volta che terminò di lavorare troppo tardi nelle steppe della valle di Kamyshlovo e cercò di dormire relativamente vicino al bordo di uno scoglio. Nel profondo di un lato dello scoglio proprio sotto di lui c’erano enormi “città di api” con una moltitudine di tunnel e camere create da un incredibile numero di alveari che si erano creati tutti nella stessa area. Così tante api avevano costruito la loro casa lì che l’intera faccia dello scoglio sembrava un pezzo di formaggio svizzero, ed era così poroso che sembrava quasi una spugna.
Quando Grebennikov cercò di addormentarsi sopra queste vivaci città d’api che canticchiavano gentilmente, egli ha cominciato a sperimentare effetti molto bizzarri che erano troppo potenti per poter essere ignorati. Dapprima il suo corpo sentì come se si stesse continuamente espandendo e contraendo in grandezza, mentre sentiva anche come se fosse in uno stato di caduta libera. Poi, quando l’effetto si è intensificato, ha cominciato a vedere dei flash di fronte ai suoi occhi che sarebbero continuati ad apparire sia con gli occhi aperti sia con gli occhi chiusi. La sua bocca improvvisamente sentì un forte gusto metallico come se avesse schiacciato la sua lingua sui piatti di contatto di una batteria a nove volts, ed ha anche sentito profondi squilli nelle orecchie e una amplificata consapevolezza del suo battito cardiaco. Quando si spostava di appena 5 piedi da quel particolare punto, tutti gli effetti cessavano, ma quando ritornava al punto gli effetti tornavano.
Per molti anni si è chiesto perchè aveva sperimentato questi effetti senza produrre una valida spiegazione. Poi, un giorno aveva un largo contenitore pieno di protuberanze di argilla spugnosa, proveniente dal sito del nido, che stava sulla sua scrivania. Questi pezzi avevano cavità a forma di alveare all’interno, dove le larve erano cresciute in api adulte. Quando ha passato una mano sopra questi frammenti porosi, ha sentito un’immediata sensazione di calore che emanava da essi. Quando ha toccato l’argilla stessa con la mano, era fredda, ma questa sensazione di calore era chiaramente percepibile sopra il mucchio. Grebennikov ha anche notato un leggero strattone o sensazione di “ticchettio” dal mucchio sulle sue dita, insieme al calore. Quando si appoggiato sopra e ha messo la testa sopra le protuberanze d’argilla, ha sperimentato ancora tutti quei bizzarri sintomi che aveva avuto al sito originale nella valle di Kamyshlovo, compreso un senso di nausea.
Protuberanze d’argilla dai nidi d’ape della Valle di Kamyshlovo
Grebnnikov ha subito scoperto che anche se il contenitore veniva coperto con un spesso coperchio metallico, gli effetti continuavano ancora. Egli ha poi portato il contenitore con le protuberanze alveari d’argilla a vari istituti dell’Accademia dell’Agricoltura di Novosibirsk, dove sono state testate con termometri, rivelatori ad ultrasuoni, magnetometri, elettrometri e simili. Nessuno di questi strumenti ha risposto ai nidi in alcun modo insolito. Precise analisi chimiche dell’argilla non hanno mostrato alcuna anomalia, e anche un radiometro non ha mostrato nessun effetto. Comunque, come ha indicato Grebennikov,
…normali mani umane, e non solo le mie, sentivano distintamente o caldo o freddo, o un formicolio, o a volte un ambiente più denso o appiccicoso. Le mani di alcune persone si sentivano pesanti, altre più leggere come se spinte in alto. I muscoli delle dita e delle braccia di alcune persone intorpidivano, altri si sentivano stordite e sviluppavano una profusa salivazione.
In seguito Grebennikov ha scoperto che creando alveari artificiali in plastica, carta, metallo e legno si creavano gli stessi effetti, se aderivano la struttura base dei nidi d’ape vi aderiva. Come ha scritto nel suo libro,
E’ emerso che la causa di tutte quelle sensazioni insolite non era un effetto biologico, ma la grandezza, la forma, la quantità e l’ordine delle cavità formate da e in ogni singolo oggetto. E come prima, l’organismo l’ha percepito, mentre gli strumenti sono rimasti in silenzio. Ho dato alla scoperta il nome di Effetto della Cavità Strutturale (CSE)… [grassetti aggiunti]
Poi Grebennikov va avanti a spiegare alcuni degli effetti biologici che sono stati notati nell’Effetto della Cavità Strutturale:
La Natura ha continuato a rivelarmi uno dopo l’altro i suoi più reconditi segreti. E’ venuto fuori che la zona CSE inibisce la crescita dei batteri saprofiti della terra, inibisce la crescita di lievito e altre colture simili così come inibisce la germinazione del frumento. Anche il comportamento delle agili microscopiche clamidospore cambia in queste zone d’influenza. Le larve di’ape tagliatrici di foglie iniziano ad essere fosforescenti [brillare di luce], mentre le api adulte sono molto più attive in questo campo e terminano l’impollinazione due settimane prima del normale. E’ emerso che questo CSE, come la gravità, non può essere schermato.
Vedremo che sebbene l’Effetto della Cavità Strutturale basata sugli insetti inibisce la crescita di batteri, lievito, frumenti e simili, gli esperimenti relativi alle piramidi mostrano l’effetto opposto. Questo dimostra come l’effetto della cavità strutturale sembra assorbire l’energia delle onde di torsione dalla gran parte dei sistemi biologici, mentre l’energia concentrata dentro una piramide le moltiplica.
In questo prossimo estratto sul CSE, ripensiamo alle scoperte di Kozyrev che sono state discusse nel primo capitolo. I campi di torsione sono certamente in grado di muoversi attraverso la materia solida senza perdere niente della sua forza. Inoltre, qui vediamo ancora l’effetto “fantasma” o “polarizzazione del vuoto” che Kozyrev e altri avevano osservato:
[Il campo CSE] influenza gli organismi viventi attraverso i muri, metalli spessi e ogni altro tipo di schermatura. E’ emerso che se veniva spostato un oggetto poroso, una persona non avrebbe percepito immediatamente il cambiamento nella posizione del CSE, ma pochi secondi o minuti dopo. Mentre la vecchia posizione manteneva una “traccia” o come la chiamo io un “fantasma” del campo CSE percepibile dalla mano per ore e a volte mesi dopo. [grassetti aggiunti]
In questo nuovo passaggio troviamo un supporto in più per il concetto delle “sfere annidate” di energia, che in questo caso sono formate dall’effetto della cavità strutturale:
E’ emerso che il campo CSE non diminuiva proporzionatamente alla distanza, ma circondava l’alveare con un sistema di “gusci” invisibili, ma talvolta chiaramente percepibili.
Grebennikov va avanti a ricordarci che noi siamo costantemente circondati da questi effetti, e che quindi abbiamo un’innata capacità di adattamento a tali cambiamenti nel nostro ambiente così che non ne veniamo infastiditi:
E’ emerso che animali (topi bianchi) ed umani che entrano in una zona del campo CSE (anche uno molto forte) ci si adattano subito. Non potrebbe essere altrimenti. Siamo circondati ovunque da cavità, grandi o piccole, circondate da griglie e cellule di piante vive e morte (così come le nostre stesse cellule). Siamo circondati da bolle di gommapiuma, schiuma di plastica, schiuma di calcestruzzo, corridoi, sale, tettoie, spazi tra parti di macchine, alberi, mobilia e costruzioni.
Il prossimo punto dovrebbe ricordarci ancora delle scoperte di Kozyrev, mostrando come l’energia che scorre nella Terra e l’energia che scorre via dal Sole hanno influenza diretta su questo processo:
E’ emerso che il “raggio” CSE ha un impatto più forte sugli organismi viventi quando era diretto in allontanamento dal Sole ed anche in giù, verso il centro della Terra.
Poi, vediamo dove Grebennikov ha inconsapevolmente replicato le scoperte di Kozyrev che mostrano che il tempo stesso può essere accelerato o rallentato in presenza di energia di onde torsionali:
E’ emerso che gli orologi, sia meccanici sia elettronici, funzionano in modo impreciso se piazzati in un forte campo CSE. Il CSE sembra avere effetto anche sul tempo. Tutto questo è una manifestazione della volontà della materia, che costantemente si muove e si trasforma ed esiste eternamente.
Grebennikov ha costruito dei rilevatori di energia di onde torsionali che erano relativamente simili a quelli di Kozyrev, anche se molto meno complessi. La chiave da ricordare qui ancora è che queste onde spiraliformi esercitano una sottile pressione sulla materia fisica che è rilevabile con strumenti sensibili:
Sono riuscito ad escogitare strumenti per un’obiettiva registrazione del CSE, che reagiscono accuratamente alla prossimità di nidi d’insetti durante tutto questo tempo. Eccoli nei disegni. Si tratta di barattoli [di vetro] sigillati con dentro paglia, ramoscelli bruciati o carbone da disegno sospesi su fili di ragnatela, con un po’ d’acqua sul fondo per contrastare gli effetti dell’elettricità statica, che ostacola questi esperimenti nell’aria asciutta. Se si punta un vecchio nido di vespe, un alveare d’api o un mazzo di cereali verso il capo superiore dell’indicatore, esso gira lentamente di poche dozzine di gradi. Questo non è un miracolo… Coloro che hanno dubbi sono invitati a visitare il Museo di Agroecologico vicino a Novosibirsk e vederlo coi loro occhi…
I rilevatori di CSE di Grebennikov in azione.
Questa nuova citazione fornisce una rimarchevole prova dell’abilità di un calabrone di sentire il CSE dal suo alveare anche attraverso un muro di mattoni spesso mezzo metro:
Mi è stato riferito di effetti altamente spiacevoli di pochi nidi di vespe in un attico. Oltre a quello, la maggior parte di strumenti a cellule multiple e oggetti con un manifesto campo CSE hanno un effetto tutt’altro che benefico sugli uomini nei primi pochi minuti. Alveari di api da miele sono una rara eccezione. Ho anche osservato spesso i calabroni che vivono nel nostro piatto Isilkul negli anni ’60. Un giovane calabrone non si prese la briga di ricordare l’entrata all’alveare e spese ore vagando intorno alle finestre di casa nostra e di una casa simile vicina nel suo primo viaggio fuori dall’alveare. Si arrese per la sua scarsa memoria visiva nel pomeriggio e atterrò su un muro di mattoni precisamente davanti all’alveare e tentò di passare proprio attraverso il muro.
Ora come faceva l’insetto a sapere che il suo nido era proprio là, a quattro metri dall’ingresso dell’attico e un metro e mezzo sotto, dietro il muro spesso mezzo metro? Al tempo mi sono perso in congetture ma ora so esattamente perché il calabrone si è comportato in quel modo. Ora ricordiamo l’esperimento nel quale le vespe cacciatrici ritornarono non solo ad un determinato luogo ma anche ad un luogo completamente diverso dove il pezzo di terra con il loro nido è stato spostato. Non dubito che esse siano capaci di trovarlo per via delle emettitore di onde creato dalle cavità del loro nido [grassetti aggiunti].
Nel prossimo passaggio, Grebennikov dimostra come certi fiori hanno una forma che crea una struttura risonante affinché vengano generate onde di torsione, attraendo così le api per l’impollinazione. Ancora, vediamo menzione dell’ “effetto fantasma” o “ polarizzazione del vuoto” quando Grebennikov discute di come è stato capace di trovare questi fiori in una stanza completamente buia utilizzando un gambo, una barra di carboncino o una corta matita:
Eppure c’era un altro mistero che doveva essermi rivelato dai miei amici insetti. E’ emerso che i fiori al fine di attirare i suoi impollinatori, oltre al loro colore, odore e nettare, usano anche emettitori di onde altrettanto potenti e inarrestabili. L’ho scoperto con un carboncino da disegno, un ramoscello bruciato, passandolo sopra larghi fiori a forma di campana (tulipani, lillà, amaryllis, malva o zucche). Potevo percepire “frenate” di questo rilevatore già ad una certa distanza dal fiore.
Rilevazione di campi CSE dai fiori a forma di campana
Ho imparato a trovare un fiore in una stanza buia stando a uno o due metri da esso con questo rilevatore, ma solo se non veniva spostato. Se esso viene spostato, io troverei “un falso bersaglio”, il campo “fantasma” lasciato nella sua vecchia posizione, il “fantasma” residuo che ho già menzionato. Non possiedo alcuna facoltà sovrasensoriale, ed ogni persona sarebbe capace di farlo con un po’ di allenamento. Uno potrebbe utilizzare un pezzo lungo 10cm di gambo di saggina gialla invece di un pezzo si carbone, o una corta matita il cui retro dovrebbe guardare verso il fiore. Alcune persone sarebbero in grado di percepire il fiore (una sensazione “calda”, “fredda” o “di brivido” che emana da esso) con le loro nude mani, lingue, o anche facce. Come molti esperimenti hanno dimostrato, i bambini e gli adolescenti sono particolarmente sensibili a queste onde di materia. [grassetti aggiunti]
Nel prossimo passaggio, Grebennikov descrive come questo sistema sembra essere progettato per impedire ai nidi d’ape dal miscelarsi l’uno con l’altro, così come per impedire alle radici di crescere nei nidi:
Quando avviene nelle api, che nidificano sottoterra, la loro “conoscenza” del CSE è vitale per loro. Prima di tutto permette alla costruttrice di una nuova galleria di stare lontana dai nidi vicini. Altrimenti, tutta l’intera città attraversata da buchi intersecanti semplicemente collasserebbe. In secondo luogo, alle radici delle piante non deve essere permesso di crescere nelle gallerie e nelle celle ed infatti le radici smettono di crescere a pochi centimetri dalle celle dei tunnell e delle camere e cominciano a crescere in un’altra direzione, sentendo che i nidi sono vicini.
Ho avuto conferma dell’ultima conclusione da molti miei esperimenti sulla coltivazione di frumento in un forte campo CSE, comparato a colture germinanti nelle stesse condizioni climatiche ma in assenza del campo CSE. Fotografie e disegni mostrano sia la colorazione delle radici nella procedura sperimentale sia la loro ingegnosa deviazione in una direzione lontana dalla mia cella artificiale. Quindi, tornando al lago, le api e le erbacce hanno fatto un patto tanto tempo fa e sono un altro esempio della superiore convenienza ecologica di tutti gli esseri…
Infine, il nostro ultimo passaggio di Grebennikov in questo capitolo mostra come la radiazione torsionale ha causato effetti elettromagnetici anomali, ricordandoci ancora le prime scoperte di Kozyrev:
Racconterò solo un’altra cosa. La mia calcolatrice tascabile a batteria funzionava spesso male nel campo CSE. Essa sbagliava, o a volte il suo display non si accendeva per ore. Ho utilizzato il campo di un nido di vespe combinato con quello dei miei due palmi. Nessuna di queste strutture, prese singolarmente, ha avuto alcun effetto.
http://www.stazioneceleste.it/articoli/wilcock/wilcock_TDC_09.htm
Quando Grebennikov cercò di addormentarsi sopra queste vivaci città d’api che canticchiavano gentilmente, egli ha cominciato a sperimentare effetti molto bizzarri che erano troppo potenti per poter essere ignorati. Dapprima il suo corpo sentì come se si stesse continuamente espandendo e contraendo in grandezza, mentre sentiva anche come se fosse in uno stato di caduta libera. Poi, quando l’effetto si è intensificato, ha cominciato a vedere dei flash di fronte ai suoi occhi che sarebbero continuati ad apparire sia con gli occhi aperti sia con gli occhi chiusi. La sua bocca improvvisamente sentì un forte gusto metallico come se avesse schiacciato la sua lingua sui piatti di contatto di una batteria a nove volts, ed ha anche sentito profondi squilli nelle orecchie e una amplificata consapevolezza del suo battito cardiaco. Quando si spostava di appena 5 piedi da quel particolare punto, tutti gli effetti cessavano, ma quando ritornava al punto gli effetti tornavano.
Per molti anni si è chiesto perchè aveva sperimentato questi effetti senza produrre una valida spiegazione. Poi, un giorno aveva un largo contenitore pieno di protuberanze di argilla spugnosa, proveniente dal sito del nido, che stava sulla sua scrivania. Questi pezzi avevano cavità a forma di alveare all’interno, dove le larve erano cresciute in api adulte. Quando ha passato una mano sopra questi frammenti porosi, ha sentito un’immediata sensazione di calore che emanava da essi. Quando ha toccato l’argilla stessa con la mano, era fredda, ma questa sensazione di calore era chiaramente percepibile sopra il mucchio. Grebennikov ha anche notato un leggero strattone o sensazione di “ticchettio” dal mucchio sulle sue dita, insieme al calore. Quando si appoggiato sopra e ha messo la testa sopra le protuberanze d’argilla, ha sperimentato ancora tutti quei bizzarri sintomi che aveva avuto al sito originale nella valle di Kamyshlovo, compreso un senso di nausea.
Protuberanze d’argilla dai nidi d’ape della Valle di Kamyshlovo
Grebnnikov ha subito scoperto che anche se il contenitore veniva coperto con un spesso coperchio metallico, gli effetti continuavano ancora. Egli ha poi portato il contenitore con le protuberanze alveari d’argilla a vari istituti dell’Accademia dell’Agricoltura di Novosibirsk, dove sono state testate con termometri, rivelatori ad ultrasuoni, magnetometri, elettrometri e simili. Nessuno di questi strumenti ha risposto ai nidi in alcun modo insolito. Precise analisi chimiche dell’argilla non hanno mostrato alcuna anomalia, e anche un radiometro non ha mostrato nessun effetto. Comunque, come ha indicato Grebennikov,
…normali mani umane, e non solo le mie, sentivano distintamente o caldo o freddo, o un formicolio, o a volte un ambiente più denso o appiccicoso. Le mani di alcune persone si sentivano pesanti, altre più leggere come se spinte in alto. I muscoli delle dita e delle braccia di alcune persone intorpidivano, altri si sentivano stordite e sviluppavano una profusa salivazione.
In seguito Grebennikov ha scoperto che creando alveari artificiali in plastica, carta, metallo e legno si creavano gli stessi effetti, se aderivano la struttura base dei nidi d’ape vi aderiva. Come ha scritto nel suo libro,
E’ emerso che la causa di tutte quelle sensazioni insolite non era un effetto biologico, ma la grandezza, la forma, la quantità e l’ordine delle cavità formate da e in ogni singolo oggetto. E come prima, l’organismo l’ha percepito, mentre gli strumenti sono rimasti in silenzio. Ho dato alla scoperta il nome di Effetto della Cavità Strutturale (CSE)… [grassetti aggiunti]
Poi Grebennikov va avanti a spiegare alcuni degli effetti biologici che sono stati notati nell’Effetto della Cavità Strutturale:
La Natura ha continuato a rivelarmi uno dopo l’altro i suoi più reconditi segreti. E’ venuto fuori che la zona CSE inibisce la crescita dei batteri saprofiti della terra, inibisce la crescita di lievito e altre colture simili così come inibisce la germinazione del frumento. Anche il comportamento delle agili microscopiche clamidospore cambia in queste zone d’influenza. Le larve di’ape tagliatrici di foglie iniziano ad essere fosforescenti [brillare di luce], mentre le api adulte sono molto più attive in questo campo e terminano l’impollinazione due settimane prima del normale. E’ emerso che questo CSE, come la gravità, non può essere schermato.
Vedremo che sebbene l’Effetto della Cavità Strutturale basata sugli insetti inibisce la crescita di batteri, lievito, frumenti e simili, gli esperimenti relativi alle piramidi mostrano l’effetto opposto. Questo dimostra come l’effetto della cavità strutturale sembra assorbire l’energia delle onde di torsione dalla gran parte dei sistemi biologici, mentre l’energia concentrata dentro una piramide le moltiplica.
In questo prossimo estratto sul CSE, ripensiamo alle scoperte di Kozyrev che sono state discusse nel primo capitolo. I campi di torsione sono certamente in grado di muoversi attraverso la materia solida senza perdere niente della sua forza. Inoltre, qui vediamo ancora l’effetto “fantasma” o “polarizzazione del vuoto” che Kozyrev e altri avevano osservato:
[Il campo CSE] influenza gli organismi viventi attraverso i muri, metalli spessi e ogni altro tipo di schermatura. E’ emerso che se veniva spostato un oggetto poroso, una persona non avrebbe percepito immediatamente il cambiamento nella posizione del CSE, ma pochi secondi o minuti dopo. Mentre la vecchia posizione manteneva una “traccia” o come la chiamo io un “fantasma” del campo CSE percepibile dalla mano per ore e a volte mesi dopo. [grassetti aggiunti]
In questo nuovo passaggio troviamo un supporto in più per il concetto delle “sfere annidate” di energia, che in questo caso sono formate dall’effetto della cavità strutturale:
E’ emerso che il campo CSE non diminuiva proporzionatamente alla distanza, ma circondava l’alveare con un sistema di “gusci” invisibili, ma talvolta chiaramente percepibili.
Grebennikov va avanti a ricordarci che noi siamo costantemente circondati da questi effetti, e che quindi abbiamo un’innata capacità di adattamento a tali cambiamenti nel nostro ambiente così che non ne veniamo infastiditi:
E’ emerso che animali (topi bianchi) ed umani che entrano in una zona del campo CSE (anche uno molto forte) ci si adattano subito. Non potrebbe essere altrimenti. Siamo circondati ovunque da cavità, grandi o piccole, circondate da griglie e cellule di piante vive e morte (così come le nostre stesse cellule). Siamo circondati da bolle di gommapiuma, schiuma di plastica, schiuma di calcestruzzo, corridoi, sale, tettoie, spazi tra parti di macchine, alberi, mobilia e costruzioni.
Il prossimo punto dovrebbe ricordarci ancora delle scoperte di Kozyrev, mostrando come l’energia che scorre nella Terra e l’energia che scorre via dal Sole hanno influenza diretta su questo processo:
E’ emerso che il “raggio” CSE ha un impatto più forte sugli organismi viventi quando era diretto in allontanamento dal Sole ed anche in giù, verso il centro della Terra.
Poi, vediamo dove Grebennikov ha inconsapevolmente replicato le scoperte di Kozyrev che mostrano che il tempo stesso può essere accelerato o rallentato in presenza di energia di onde torsionali:
E’ emerso che gli orologi, sia meccanici sia elettronici, funzionano in modo impreciso se piazzati in un forte campo CSE. Il CSE sembra avere effetto anche sul tempo. Tutto questo è una manifestazione della volontà della materia, che costantemente si muove e si trasforma ed esiste eternamente.
Grebennikov ha costruito dei rilevatori di energia di onde torsionali che erano relativamente simili a quelli di Kozyrev, anche se molto meno complessi. La chiave da ricordare qui ancora è che queste onde spiraliformi esercitano una sottile pressione sulla materia fisica che è rilevabile con strumenti sensibili:
Sono riuscito ad escogitare strumenti per un’obiettiva registrazione del CSE, che reagiscono accuratamente alla prossimità di nidi d’insetti durante tutto questo tempo. Eccoli nei disegni. Si tratta di barattoli [di vetro] sigillati con dentro paglia, ramoscelli bruciati o carbone da disegno sospesi su fili di ragnatela, con un po’ d’acqua sul fondo per contrastare gli effetti dell’elettricità statica, che ostacola questi esperimenti nell’aria asciutta. Se si punta un vecchio nido di vespe, un alveare d’api o un mazzo di cereali verso il capo superiore dell’indicatore, esso gira lentamente di poche dozzine di gradi. Questo non è un miracolo… Coloro che hanno dubbi sono invitati a visitare il Museo di Agroecologico vicino a Novosibirsk e vederlo coi loro occhi…
I rilevatori di CSE di Grebennikov in azione.
Questa nuova citazione fornisce una rimarchevole prova dell’abilità di un calabrone di sentire il CSE dal suo alveare anche attraverso un muro di mattoni spesso mezzo metro:
Mi è stato riferito di effetti altamente spiacevoli di pochi nidi di vespe in un attico. Oltre a quello, la maggior parte di strumenti a cellule multiple e oggetti con un manifesto campo CSE hanno un effetto tutt’altro che benefico sugli uomini nei primi pochi minuti. Alveari di api da miele sono una rara eccezione. Ho anche osservato spesso i calabroni che vivono nel nostro piatto Isilkul negli anni ’60. Un giovane calabrone non si prese la briga di ricordare l’entrata all’alveare e spese ore vagando intorno alle finestre di casa nostra e di una casa simile vicina nel suo primo viaggio fuori dall’alveare. Si arrese per la sua scarsa memoria visiva nel pomeriggio e atterrò su un muro di mattoni precisamente davanti all’alveare e tentò di passare proprio attraverso il muro.
Ora come faceva l’insetto a sapere che il suo nido era proprio là, a quattro metri dall’ingresso dell’attico e un metro e mezzo sotto, dietro il muro spesso mezzo metro? Al tempo mi sono perso in congetture ma ora so esattamente perché il calabrone si è comportato in quel modo. Ora ricordiamo l’esperimento nel quale le vespe cacciatrici ritornarono non solo ad un determinato luogo ma anche ad un luogo completamente diverso dove il pezzo di terra con il loro nido è stato spostato. Non dubito che esse siano capaci di trovarlo per via delle emettitore di onde creato dalle cavità del loro nido [grassetti aggiunti].
Nel prossimo passaggio, Grebennikov dimostra come certi fiori hanno una forma che crea una struttura risonante affinché vengano generate onde di torsione, attraendo così le api per l’impollinazione. Ancora, vediamo menzione dell’ “effetto fantasma” o “ polarizzazione del vuoto” quando Grebennikov discute di come è stato capace di trovare questi fiori in una stanza completamente buia utilizzando un gambo, una barra di carboncino o una corta matita:
Eppure c’era un altro mistero che doveva essermi rivelato dai miei amici insetti. E’ emerso che i fiori al fine di attirare i suoi impollinatori, oltre al loro colore, odore e nettare, usano anche emettitori di onde altrettanto potenti e inarrestabili. L’ho scoperto con un carboncino da disegno, un ramoscello bruciato, passandolo sopra larghi fiori a forma di campana (tulipani, lillà, amaryllis, malva o zucche). Potevo percepire “frenate” di questo rilevatore già ad una certa distanza dal fiore.
Rilevazione di campi CSE dai fiori a forma di campana
Ho imparato a trovare un fiore in una stanza buia stando a uno o due metri da esso con questo rilevatore, ma solo se non veniva spostato. Se esso viene spostato, io troverei “un falso bersaglio”, il campo “fantasma” lasciato nella sua vecchia posizione, il “fantasma” residuo che ho già menzionato. Non possiedo alcuna facoltà sovrasensoriale, ed ogni persona sarebbe capace di farlo con un po’ di allenamento. Uno potrebbe utilizzare un pezzo lungo 10cm di gambo di saggina gialla invece di un pezzo si carbone, o una corta matita il cui retro dovrebbe guardare verso il fiore. Alcune persone sarebbero in grado di percepire il fiore (una sensazione “calda”, “fredda” o “di brivido” che emana da esso) con le loro nude mani, lingue, o anche facce. Come molti esperimenti hanno dimostrato, i bambini e gli adolescenti sono particolarmente sensibili a queste onde di materia. [grassetti aggiunti]
Nel prossimo passaggio, Grebennikov descrive come questo sistema sembra essere progettato per impedire ai nidi d’ape dal miscelarsi l’uno con l’altro, così come per impedire alle radici di crescere nei nidi:
Quando avviene nelle api, che nidificano sottoterra, la loro “conoscenza” del CSE è vitale per loro. Prima di tutto permette alla costruttrice di una nuova galleria di stare lontana dai nidi vicini. Altrimenti, tutta l’intera città attraversata da buchi intersecanti semplicemente collasserebbe. In secondo luogo, alle radici delle piante non deve essere permesso di crescere nelle gallerie e nelle celle ed infatti le radici smettono di crescere a pochi centimetri dalle celle dei tunnell e delle camere e cominciano a crescere in un’altra direzione, sentendo che i nidi sono vicini.
Ho avuto conferma dell’ultima conclusione da molti miei esperimenti sulla coltivazione di frumento in un forte campo CSE, comparato a colture germinanti nelle stesse condizioni climatiche ma in assenza del campo CSE. Fotografie e disegni mostrano sia la colorazione delle radici nella procedura sperimentale sia la loro ingegnosa deviazione in una direzione lontana dalla mia cella artificiale. Quindi, tornando al lago, le api e le erbacce hanno fatto un patto tanto tempo fa e sono un altro esempio della superiore convenienza ecologica di tutti gli esseri…
Infine, il nostro ultimo passaggio di Grebennikov in questo capitolo mostra come la radiazione torsionale ha causato effetti elettromagnetici anomali, ricordandoci ancora le prime scoperte di Kozyrev:
Racconterò solo un’altra cosa. La mia calcolatrice tascabile a batteria funzionava spesso male nel campo CSE. Essa sbagliava, o a volte il suo display non si accendeva per ore. Ho utilizzato il campo di un nido di vespe combinato con quello dei miei due palmi. Nessuna di queste strutture, prese singolarmente, ha avuto alcun effetto.
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Re: l' antigravità di Viktor Grebennikov
Un altro interessantissimo video riguarda hutchinson effect , dal nome del suo scopritore (Hutchinson ) durante i tentativi di studiare le onde longitudinali di Tesla nel 1979. Gli effetti prodotti includono levitazione di oggetti pesanti, fusione di materiali dissimili come metallo e legno, il riscaldamento anomalo di metalli senza bruciare i materiali adiacenti, rotture spontanee di metalli , e cambiamenti sia provvisori che permanenti nella struttura cristallina e delle proprieta' fisiche dei metalli.
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