Intervista alla ex professoressa diventata escort della Roma bene
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Intervista alla ex professoressa diventata escort della Roma bene
«Io, ieri professoressa, oggi escort della Roma bene» Continua a leggere questa notizia
Laurea in Lettere Antiche, dottorato in Filologia classica, e cattedra di latino e greco in un famoso liceo classico romano. Poi, un giorno, mette un'inserzione "in quei siti di annunci gratuiti dove si compra e si vende di tutto, dalle auto usate alle stampe d'epoca". E diventa una prostituta. "Non per ripiego, ma per scelta": lascia un contratto a tempo indeterminato per amori a tempo determinato. Dimentica la busta paga, e inizia a prendere soldi in nero. Prende anche un nuovo nome, che è un anagramma, e due telefoni, uno personale, e uno di servizio. Tenera Valse, 35 anni, racconta la sua storia nel romanzo Portami tante rose (230 pag., Cooper, 13,50 euro).
Guarda le foto della prof escort
Che incontri ha fatto in questi anni?
"Di ogni tipo. Preti. Professori. Poliziotti. Ferrotranvieri. Becchini. Dipendenti Rai. Deputati uomini, parlamentari donne, massoni, dignitari vaticani. Attori. Non ha idea di quanti ne incroci, con mogli, figli o amici, che vorrebbero salutarmi ma non possono. E vivono istanti di terrore temendo che io lo faccia. Ognuno con il suo eros: chi vuole i coltelli, chi la frutta al posto dell'intimo, chi la schiava, chi la fidanzatina privé, chi la gang-bang, l'orgia insomma. Mi sono ritrovata di colpo madre, moglie, figlia, sorella, amante".
Lei era un'insegnante. Da che scuola si è allontanata e che scuola sogna.
"La scuola di oggi si avvicina molto, suo malgrado, a quella temuta da Piero Calamandrei, con una pubblica trascurata e una privata privilegiata. Ormai sto con i futuristi, che dicevano: chiudiamo le scuole. Perché la maggior parte degli insegnanti ha abdicato alla funzione educativa. I ragazzi sono liquidabili con "Questo è un cretino". I genitori sono Peter Pan impossibili da crescere, pure loro. In quelle aule, anche la mia intelligenza stava morendo. Con inevitabile corollario di depressione, ansia, attacchi di panico. Un feticismo su tutti, però, mi portò all'iniziazione. Quello per i libri, i più conturbanti oggetti erotici che il mio desiderio riconosca. Adesso posso comprarmene quanti voglio, senza pensieri".
Lo stipendio degli insegnanti è noto. Quanto si prende da prostituta?
"Dipende da quanto tempo voglio avere per perdere tempo, avrebbe detto Virginia Woolf. Io, ormai, prestazioni normali non ne faccio. Pratico sadomaso: e per questo mi capita di guadagnare anche diecimila euro al mese".
I suoi sanno della sua scelta?
"No. Con loro, ho un rapporto borghese: sanno che ho lasciato la scuola. Non chiedono".
Come ricorda la sua ultima campanella?
"Il mio ultimo giorno di scuola è stato come l'ultima sigaretta di Italo Svevo nella Coscienza di Zeno. C'erano state molte penultime campanelle mentali prima".
Adesso come si sente, più libera?
"Intensa. Fluida. Vedo nel mio nuovo mestiere una potenzialità forse utopica: l'educazione sessuale, una disciplina fondamentale rispetto a quello che si definisce "cultura""
Dà, a modo suo, ripetizioni?
"Sì, di fellatio e sesso anale. E guardi, io riconosco nel mio lavoro - da femminista - una funzione sociale: dopo, riconsegno alle altre un uomo migliore. Le visioni erotiche stranianti e le fantasie perverse di certi clienti nella mia stanza dovrebbero far riflettere sull'urgenza di un'educazione alla sessualità, a partire già dall'infanzia".
Lei che orientamento ha?
"Sono polisessuale. Gli uomini pagano. Con le donne, invece, ho un rapporto mercenario solo se vengono in coppia con il marito, o se sono mascoline e vogliono fare del mio corpo un uso simile a quello che farebbe un uomo. Le donne hanno un erotismo divino, sommerso".
Non ha paura d'innamorarsi?
"Quando sei nudo, sei più umano che mai. E il legame che s'innesta con l'altro è pericoloso. Già dalle prima mail, molti uomini vivono la loro fascinazione, la loro proiezione. Mi è successo, comunque, d'innamorarmi. In passato, di una donna deputato. Veniva da me con il suo amante. Poi ha iniziato a venire da sola. In questo momento sto con uno dei migliori compagni della mia vita. Che è stato anche lui un mio cliente".
Escort è un termine abusato, di questi tempi. Eppure lei non lo usa mai.
"Non ambisco al potere. Né al mondo dello spettacolo. Il piacere, nel mio letto, non è finalizzato ad alcuna scalata. Ma solo al benessere fisico e mentale".
Frosinone, servizio navetta per le escort
Che cosa pensa del Bunga Bunga e del Rubygate che coinvolge il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi?
"In un mercato in cui il prezzo lo fanno ancora gli uomini, ognuno vende quello che ha. E succede che si tratti anche in questo modo. Le ragazze del Rubygate, poi, sono figlie delle donne italiane. L'Anna Magnani di Bellissima di Luchino Visconti, che vuol costringere la figlia a partecipare a Miss Italia (anche se poi la porta via), non era molto diversa dalle madri che venivano a scuola ai colloqui, interessate al successo del voto, più che alla sostanza".
Gli uomini, dal suo libro, non ne escono bene. Non ha paura di perdere clienti?
"Li ho avvisati uno a uno".
Non le prende mai voglia di normalità?
"Sì, ma mi consolo: a volte prendeva pure a Pier Paolo Pasolini".
Fare la prostituta è un po' come fare il calciatore: è una carriera che finisce presto. Che cosa farà, quando il suo corpo non sarà più così attraente?
"La mia vecchiaia me la immagino come quella di certe mignotte di Barcellona, grasse e con il rossetto sbavato. Se ne stanno sedute su una sedia, fuori dalla loro casa bordello, d'estate: ventaglio, vestito leggero. E invitano i clienti a entrare con un "Che lo vuoi un bicchiere d'acqua?"".
questa e quelle che fanno questo mestiere sanno piu cose dei servizi segreti
Laurea in Lettere Antiche, dottorato in Filologia classica, e cattedra di latino e greco in un famoso liceo classico romano. Poi, un giorno, mette un'inserzione "in quei siti di annunci gratuiti dove si compra e si vende di tutto, dalle auto usate alle stampe d'epoca". E diventa una prostituta. "Non per ripiego, ma per scelta": lascia un contratto a tempo indeterminato per amori a tempo determinato. Dimentica la busta paga, e inizia a prendere soldi in nero. Prende anche un nuovo nome, che è un anagramma, e due telefoni, uno personale, e uno di servizio. Tenera Valse, 35 anni, racconta la sua storia nel romanzo Portami tante rose (230 pag., Cooper, 13,50 euro).
Guarda le foto della prof escort
Che incontri ha fatto in questi anni?
"Di ogni tipo. Preti. Professori. Poliziotti. Ferrotranvieri. Becchini. Dipendenti Rai. Deputati uomini, parlamentari donne, massoni, dignitari vaticani. Attori. Non ha idea di quanti ne incroci, con mogli, figli o amici, che vorrebbero salutarmi ma non possono. E vivono istanti di terrore temendo che io lo faccia. Ognuno con il suo eros: chi vuole i coltelli, chi la frutta al posto dell'intimo, chi la schiava, chi la fidanzatina privé, chi la gang-bang, l'orgia insomma. Mi sono ritrovata di colpo madre, moglie, figlia, sorella, amante".
Lei era un'insegnante. Da che scuola si è allontanata e che scuola sogna.
"La scuola di oggi si avvicina molto, suo malgrado, a quella temuta da Piero Calamandrei, con una pubblica trascurata e una privata privilegiata. Ormai sto con i futuristi, che dicevano: chiudiamo le scuole. Perché la maggior parte degli insegnanti ha abdicato alla funzione educativa. I ragazzi sono liquidabili con "Questo è un cretino". I genitori sono Peter Pan impossibili da crescere, pure loro. In quelle aule, anche la mia intelligenza stava morendo. Con inevitabile corollario di depressione, ansia, attacchi di panico. Un feticismo su tutti, però, mi portò all'iniziazione. Quello per i libri, i più conturbanti oggetti erotici che il mio desiderio riconosca. Adesso posso comprarmene quanti voglio, senza pensieri".
Lo stipendio degli insegnanti è noto. Quanto si prende da prostituta?
"Dipende da quanto tempo voglio avere per perdere tempo, avrebbe detto Virginia Woolf. Io, ormai, prestazioni normali non ne faccio. Pratico sadomaso: e per questo mi capita di guadagnare anche diecimila euro al mese".
I suoi sanno della sua scelta?
"No. Con loro, ho un rapporto borghese: sanno che ho lasciato la scuola. Non chiedono".
Come ricorda la sua ultima campanella?
"Il mio ultimo giorno di scuola è stato come l'ultima sigaretta di Italo Svevo nella Coscienza di Zeno. C'erano state molte penultime campanelle mentali prima".
Adesso come si sente, più libera?
"Intensa. Fluida. Vedo nel mio nuovo mestiere una potenzialità forse utopica: l'educazione sessuale, una disciplina fondamentale rispetto a quello che si definisce "cultura""
Dà, a modo suo, ripetizioni?
"Sì, di fellatio e sesso anale. E guardi, io riconosco nel mio lavoro - da femminista - una funzione sociale: dopo, riconsegno alle altre un uomo migliore. Le visioni erotiche stranianti e le fantasie perverse di certi clienti nella mia stanza dovrebbero far riflettere sull'urgenza di un'educazione alla sessualità, a partire già dall'infanzia".
Lei che orientamento ha?
"Sono polisessuale. Gli uomini pagano. Con le donne, invece, ho un rapporto mercenario solo se vengono in coppia con il marito, o se sono mascoline e vogliono fare del mio corpo un uso simile a quello che farebbe un uomo. Le donne hanno un erotismo divino, sommerso".
Non ha paura d'innamorarsi?
"Quando sei nudo, sei più umano che mai. E il legame che s'innesta con l'altro è pericoloso. Già dalle prima mail, molti uomini vivono la loro fascinazione, la loro proiezione. Mi è successo, comunque, d'innamorarmi. In passato, di una donna deputato. Veniva da me con il suo amante. Poi ha iniziato a venire da sola. In questo momento sto con uno dei migliori compagni della mia vita. Che è stato anche lui un mio cliente".
Escort è un termine abusato, di questi tempi. Eppure lei non lo usa mai.
"Non ambisco al potere. Né al mondo dello spettacolo. Il piacere, nel mio letto, non è finalizzato ad alcuna scalata. Ma solo al benessere fisico e mentale".
Frosinone, servizio navetta per le escort
Che cosa pensa del Bunga Bunga e del Rubygate che coinvolge il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi?
"In un mercato in cui il prezzo lo fanno ancora gli uomini, ognuno vende quello che ha. E succede che si tratti anche in questo modo. Le ragazze del Rubygate, poi, sono figlie delle donne italiane. L'Anna Magnani di Bellissima di Luchino Visconti, che vuol costringere la figlia a partecipare a Miss Italia (anche se poi la porta via), non era molto diversa dalle madri che venivano a scuola ai colloqui, interessate al successo del voto, più che alla sostanza".
Gli uomini, dal suo libro, non ne escono bene. Non ha paura di perdere clienti?
"Li ho avvisati uno a uno".
Non le prende mai voglia di normalità?
"Sì, ma mi consolo: a volte prendeva pure a Pier Paolo Pasolini".
Fare la prostituta è un po' come fare il calciatore: è una carriera che finisce presto. Che cosa farà, quando il suo corpo non sarà più così attraente?
"La mia vecchiaia me la immagino come quella di certe mignotte di Barcellona, grasse e con il rossetto sbavato. Se ne stanno sedute su una sedia, fuori dalla loro casa bordello, d'estate: ventaglio, vestito leggero. E invitano i clienti a entrare con un "Che lo vuoi un bicchiere d'acqua?"".
questa e quelle che fanno questo mestiere sanno piu cose dei servizi segreti
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