Misteri 2012
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illuminati chi sono e cosa vogliono

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in corso GIOCHI SPORCHI E PERICOLOSI

Messaggio Da Arconte Segugio Gio 16 Feb - 9:36:36

Programmi tv come addestramento di massa alla sottomissione

un estratto da un articolo pubblicato su NEXUSEDIZIONI.IT

di Paolo Cortesi

Avrete notato, suppongo, il moltiplicarsi (in tempi così rapidi da non poter essere fenomeno casuale o "naturale") di programmi tv basati sulla competizione. Anzi sulla competizione esasperata, aggressiva, direi proprio rabbiosa. La formula è semplice e costante: pasticcieri, cantanti, cuochi, parrucchieri, ballerini e altre categorie si sottopongono al giudizio -spesso spietato, sempre severo - di sedicenti giudici.

I giudici usano - si noti, ciò accade in ogni programma - una durezza esibita, una spietatezza programmatica e spiccia. Talvolta arrivano alla soglia dell'insulto, mentre l'umiliazione è regolare.

Gli esaminati accettano supinamente l'autorità totale dei giudici: chi viene cacciato, ha spesso parole molto severe verso di sé, così come sono esagitate le dichiarazioni: "ce la metterò tutta" o "non posso fallire questa è la mia vita" ecc.ecc.

I programmi di cui ho appena detto non sono "giochi": sono la struttura imminente della società e del mondo del lavoro. Le classi dominanti vogliono una società docile, mansueta, fatta di individui che non hanno idea di cosa sia la solidarietà ma che vivono sgomitando rabbiosamente in una competitività frenetica. Le classi dominanti vogliono il diritto assoluto di giudicare e premiare e selezionare. La cosiddetta meritocrazia è l'infame etichetta che i padroni hanno dato alla loro pretesa di scegliere chi premiare, in base a criteri che solo loro decidono e applicano.

Questa pseudo-ideologia del successo ignora, anzi irride, tutto ciò che sappiamo da secoli sulle dinamiche sociale, sulle influenze dell'ambiente economico e sulle profonde reti causali che modulano la vita degli individui e della società. Insomma: non è affatto vero che vincono solo i migliori, ed è ancora più falso che "se sei bravo, prima o poi arrivi al successo", che è la più ridicola menzogna borghese.

Obbedienza, sottomissione, arrivismo e servilismo sono le nuove coordinate della società che i padroni ci stanno imponendo con la forza (repressione, controllo poliziesco, nevrosi normativa) e con la suggestione più o meno conscia.
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Marius Gio 16 Feb - 11:38:23

non era worLd ?
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Alaudae Gio 16 Feb - 16:56:19

dietro segnalazione di Arconte i due topic "Illuminati" e "NWO" sono stati riuniti qui... 2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 599694
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Arconte Segugio Ven 17 Feb - 9:52:04

New Word Order
2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 682476 hai ragione, quello che ho scritto io è il Nuovo Ordine della Parola 2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 382845

ora lo riedito. 2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 572740
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in corso Avaaz, l'ennesima organizzazione di finta filantropia

Messaggio Da Alaudae Sab 18 Feb - 11:21:53

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 1

(articolo preso - con qualche modifica ed aggiunta - da stampalibera)

L'organizzazione Avaaz, che a molti sembra un'ente promotore di sacrosante campagne a favore dei diritti della gente e dei popoli oppressi, è in realtà in mano al noto banchiere Soros, e quindi ... se sapete cosa sono le banche e se approfondite la conoscenza di questo (super ricco) signor Soros potete farvi un quadro più preciso della situazione.

Alcune campagne di avaaz in particolare servono agli scopi delle élite che occultamente dominano il nostro pianeta, vedi la campagna contro Berlusconi che ha portato al governo del banchiere Monti, e la campagna contro Assad, probabile preludio ad un ennesimo sanguinoso intervento militare in stile Libia.

Le campagne di cui generalmente tutti condividiamo il contenuto (come ad esempio quella contro ACTA) hanno lo scopo di dare un'immagine esteriore di un'organizzazione che é vicina agli interessi dei cittadini, ma tale consenso viene poi utilizzato per indirizzare il consenso popolare verso certi obiettivi (come per l'appunto la destabilizzazione della Siria). E così il popolo ingannato dai media e da avaaz non si rende più conto di quanto stia realmente accadendo.

Il fondatore di avaaz è Eli Parisier (http://en.wikipedia.org/wiki/Eli_Pariser) che e' presidente di MoveOn.org societa' finanziata, guarda caso, da Soros.

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 2

Nella home page di Avaaz , c'e' l'immagine di Al Gore ("Avaaz è illuminante dice lui" ... ma forse dovrebbe dire "degli Illuminati") che serve come "testimonial" per tale sito, e sappiamo bene che Al Gore è un membro dell'élite, il promotore della bufala del riscaldamento globale (finalizzata sia a dare una scusa plausibile alla geoingegneria, che a dar la colpa al clima ed alla CO2 dei cataclismi artificialmente indotti).
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in corso Colpa

Messaggio Da Alaudae Sab 18 Feb - 18:36:50

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Governo-mario-monti_610x4071

Lo Stato NON siamo noi.

Il senso di colpa ha radici profonde, ma sarà ora di liberarsene. Intendiamoci: non è che gli uomini non abbiano alcuna responsabilità per il punto di non ritorno cui si è giunti, ma è iniquo incolparli tutti in modo indiscriminato della rovina e della decadenza attuali.

Generalizzare è sempre errato, ma in tale contesto è persino immorale. Se il pianeta è inquinato, la colpa è del lavoratore che usa l’auto per recarsi in ufficio o in fabbrica: mai degli aerei chimici che spargono tonnellate di metalli e di veleni ogni giorno in tutta la biosfera. Se le temperature globali sono alterate, la colpa è delle vetture con le loro emissioni di biossido di carbonio, mai delle coperture artificiali nonché delle micidiali e potenti emissioni elettromagnetiche di antenne, impianti radar e riscaldatori ionosferici. Non respirare! Non sai che, respirando, generi C02?

E’ vero che la massa, essendo stata decerebrata dai media di regime, agisce spesso in modo scriteriato, ma una nutrita minoranza si comporta con intelligenza. Eppure è accomunata nella generica condanna.

Siamo obiettivi: quanti cittadini eseguono con scrupolo la raccolta differenziata dei rifiuti! Sono poi i Comuni ad ammassare tutta la spazzatura nella stessa ammorbante discarica o a bruciare tutta l’immondizia nei letali inceneritori.

Ti ammali? E’ colpa tua, perché sei goloso ed hai il colesterolo alto! Le malattie non sono causate dale sostanze tossiche nel cibo, nell’acqua, nell’aria, dalle centrali nucleari, dai vaccini...

Gli incidenti stradali? E’ colpa tua, perché sei incosciente, mai degli enti e delle amministrazioni che non si occupano della manutenzione di strade ed autostrade.

La fame nel mondo? E’ colpa tua, giacché acquisti i croccantini per il cane ed il gatto. Le multinazionali sono ineccepibili: esse si adoperano per debellare la miseria in tutto il globo. Le definiamo società, ma sono associazioni di beneficenza.

La crisi economica? E’ colpa tua, poiché ti sei comportato come la cicala della nota favola. Sei tu che sei andato in pensione solo dopo quarant’anni di servizio ed ora vivi da parassita, a spese della collettività. Naturalmente le radiose élites sono innocenti: banchieri, speculatori, militari, pennivendoli, Soloni, burocrati, plutocrati, finanzieri, cardinali... sono le vittime di un sistema perverso ideato e costruito dal popolo. Anzi sono dei benefattori: siamo noi che siamo masochisti. Essi ci additano la via del benessere, della virtù, dell’etica, della solidarietà, ma noi amiamo sguazzare nel vizio e nelle turpitudini.

Le alluvioni e la siccità? Sei reo tu: sono le elevate emissioni di biossido di carbonio provenienti dalla tua caldaia a provocare i disastri. Le armi meteorologiche non c’entrano.

Il terremoto? Be’, non puoi essere stato tu: è stata la Terra, la natura che si ribella, dato che tu sei cattivo. La Madre Terra così si è vendicata. Le armi tettoniche... queste sconosciute. Ecco le giaculatorie degli “ambientalisti” e dei globalizzatori che considerano l’uomo comune un tumore per la natura, quando sono proprio loro a devastare gli ecosistemi!

Ad ogni piè sospinto, il senso di colpa viene inoculato nel cittadino da un potere che, con tale meccanismo, esercita un controllo incessante sulla vita e sulla coscienza. E’ ora di liberarsi sia del senso di colpa (il che non significa non assumersi delle responsabilità), sia mandare a spigolare chi lo alimenta con argomenti falsi e pacchiani. Essere consci del proprio ruolo e dei propri doveri non implica accettare le imposizioni del sistema e le sue immonde ipocrisie.

Si afferma che si tende sempre a cercare ed a trovare un colpevole per le conseguenze indesiderate di certe azioni. E’ vero. Il discorso va, però, almeno una volta, riferito agli oppressori che accusano di ogni nefandezza il cittadino, la cui mancanza maggiore è sovente nella fragilità e nella sprovvedutezza. Più ci si fida delle istituzioni, più si diventa vulnerabili alle diaboliche manovre dei governi che spingono le genti verso la distruzione e l’autodistruzione. L’ignoranza e la cieca fiducia sono quindi assai più deprecabili della condotta tenuta dal cittadino medio che, se non dimostra in genere spiccato senso civico, non determina neppure, con qualche improvvido atto, i mali atroci, incommensurabili, causati, invece, da una cricca di criminali psicopatici. Fondamentale poi è la differenza tra delitto involontario, di cui si possono rimproverare alcuni uomini, ed il dolo, la vergognosa ed intenzionale volontà di nuocere per opera della feccia globalista.

Purtroppo alla campagna diffamatoria orchestrata dal sistema, si aggiunge talvolta il coro di eunuchi che, con toni deamicisiani e moralistici, vogliono insegnarci come comportarci, spiegando la differenza tra bene e male. Quando saranno irreprensibili, quando avranno denunciato in maniera chiara e coraggiosa tutte le perversità degli apparati statali e di chi li dirige, ascolteremo le loro prediche.

Se ciò non avverrà, per giudice ci terremo la nostra coscienza, gettando nella cloaca la loro falsa coscienza.

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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da cristian Sab 18 Feb - 19:16:01

Alaudae ha scritto:2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 1

(articolo preso - con qualche modifica ed aggiunta - da stampalibera)

[color=blue][i][b]L'organizzazione Avaaz, che a molti sembra un'ente promotore di sacrosante campagne a favore dei diritti della gente e dei popoli oppressi, è in realtà in mano al noto banchiere Soros, e quindi ... se sapete cosa sono le banche e se approfondite la conoscenza di questo (super ricco) signor Soros potete farvi un quadro più preciso della situazione.

in realta non so se soros sia cosi vicino alle banche visto che tempo fa ne mise in ginocchio una facendo una fortuna che neanche lui e' ancora riuscito a contare quanto fosse,ho fatto alcune ricerche su soros(stava nel 2008 per acquistare la roma,ancora piango),non so se sia un illuminato o appartenga a qualche organizazzione segreta,so solo che far quasi fallire una banca(la banca d'inghilterra)e' da geni e per quanto mi riguarda apprezzabile visto che le banche sono praticamente strozzini legalizati,oltretutto e una persona che fa parecchia beneficenza in prima persona con moltissime conferenze stampa in giro per il mondo sempre per opere di bene verso quelli piu poveri,caratteristica principale e' come se non esistesse,mai apparizioni in tv ,mai cose eclatanti,dopo questo articolo sicuramente faro' ricerche piu approffondite per capire meglio,ma non mi sembra affatto uno vicino alle banche,o perlomeno non cosi' vicino ma solo per questioni lavorative(e magari anche conoscenze ovviamente)perche' avendo tutti quei soldi e' quasi obligato.se sapete qualcosa di piu' postate 2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 600887
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in corso Due procure indagano su Soros

Messaggio Da Alaudae Sab 18 Feb - 23:27:42

I procuratori Guerriero e Martellino hanno accolto le indicazioni dell'esposto del Movimento Solidarietà.Un segnale di resistenza al liberismo


Due indagini sono state aperte sul conto del finanziere internazionale George Soros, una dalla Procura della Repubblica di Roma e l'altra dalla Procura della Repubblica di Napoli, per accertare il suo ruolo nell'attacco speculativo contro la lira e contro altre monete europee avvenuto nel settembre del 1992. La notizia è stata diffusa dal quotidiano romano Il Tempo che il 3 febbraio ha scritto con molto risalto in prima pagina "Soros, l'ammazzalira, nel mirino dei giudici." La notizia è stata ripresa tra gli altri anche da Il Giornale.

Il sostituto procuratore di Roma Cesare Martellino ha annunciato di aver ordinato una serie di accertamenti alla Guardia di Finanza. Il pubblico ministero di Napoli Antonio Guerriero ha iniziato le indagini sulle attività della Banca d'Italia nella crisi della lira del 1992. I due dirigenti della banca centrale, Carlo Azeglio Ciampi, che era Governatore, e Lamberto Dini, che era direttore generale, sono poi diventati Presidenti del Consiglio dei due governi di "tecnici" responsabili della politica di privatizzazione su tutto il fronte e di tagli alla spesa pubblica per soddisfare la logica del Trattato di Maastricht. L'attacco speculativo del settembre 1992 portò ad una svalutazione della lira del 30% ed al prosciugamento delle riserve della Banca d'Italia, che fu costretta a bruciare 48 miliardi di dollari nel vano tentativo di arginare l'attacco speculativo. La crisi portò anche allo scioglimento del Sistema Monetario Europeo.

Le indagini ora aperte sono state sollecitate da un esposto di Paolo Raimondi e Claudio Ciccanti, rispettivamente presidente e segretario generale del "Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà", inoltrato alla fine dell'ottobre 1995 alle Procure di Milano, Roma, Napoli e Firenze. Il noto avvocato romano Giuseppe de Gori rappresenta il Movimento Solidarietà nella procedura legale. Il movimento si rifà alle idee politiche ed economiche di Lyndon LaRouche, l'economista americano e candidato alla presidenza nel partito democratico. L'esposto (pubblicato sul numero 5 di Solidarietà, ottobre 1995) documenta le dirette responsabilità di Soros nell'attacco alla lira e stabilisce inoltre un collegamento tra questa manovra e l'incontro segreto tenuto a bordo del panfilo reale "Britannia" della regina Elisabetta II d'Inghilterra, avvenuto il 2 giugno 1992, nel corso del quale esponenti del mondo bancario e finanziario anglo-olandese incontrarono delle personalità italiane per complottare la completa privatizzazione delle partecipazioni statali a prezzi stracciati. Tra i partecipanti di quell'incontro c'erano i rappresentanti delle banche Barings e S.G. Warburg, Mario Draghi, direttore generale del ministero del Tesoro, e Beniamino Andreatta.

L'esposto chiede alle autorità giudiziarie di stabilire se le attività di Soros costituiscano una violazione dell'articolo 501 del codice penale, secondo il quale è prevista una pena carceraria fino a quattro anni per chi provoca la svalutazione della moneta nazionale e dei titoli di stato con mezzi illeciti.

Queste azioni riflettono il tentativo di retroguardia di alcune forze politiche ed economiche che stanno cercando di fermare, o almeno rallentare il processo di disintegrazione delle istituzioni dello stato. Esse si agganciano anche a quelle forze e interessi americani, sopratutto intorno al Presidente Clinton, che stanno cercando di arginare le folli politiche di tagli proposte da Gingrich, che è nel contempo uno dei più accesi sostenitori della "libera" speculazione della finanza derivata. Infatti, le attività di George Soros sono oggetto di indagini da parte di organi ufficiali americani, soprattutto a partire dal giugno 1993 quando l'allora presidente della commissione bancaria del Congresso, il democratico Henry Gonzalez sollevò la questione della grande speculazione e di Soros in una storica seduta. La crisi in Italia ha già raggiunto l'orlo dell'abisso e minaccia adesso di gettare la nazione in un caos totale aprendo le porte ad una cannibalizzazione dell'economia italiana da parte delle forze finanzarie ispirate dalla City di Londra.
Dini e Fazio
In questo contesto è interessante notare il fatto che il 26 gennaio il Primo ministro uscente Lamberto Dini ha presentato al Parlamento il rapporto semestrale sulla politica informativa e della sicurezza, in cui si diceva che i servizi segreti italiani erano stati chiamati a svolgere delle indagini sulle continue operazioni di destabilizzazione economica e finanziaria dell'Italia. Nel documento si leggeva che "i mercati valutari e le Borse delle principali piazze mondiali continuano a registrare correnti speculative ai danni della nostra moneta originate, specie in passaggi delicati della vita politico-instituzionale, dalla diffusione incontrollata di notizie infondate riguardante la compagine governativa e da anticipazioni di dati oggetto delle periodiche comunicazioni sui prezzi al consumo." L'azione dei servizi è quindi stata indirizzata "alla verifica di eventuali strategie di aggressione sistematica alla nostra sicurezza economica, in un momento in cui è possibile attendersi la reiterazione di manovre speculative fraudolente." Il rapporto presentato da Dini, ma certamente da lui non preparato, evitava di identificare il noto caso di George Soros.

Lo stesso giorno, il prof. De Gori, per conto del Movimento Solidarietà, ha mandato una nota al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, chiedendogli di sollecitare un intervento del Consiglio Superiore della Magistratura. Il giorno dopo, 27 di gennaio, parlando a Roma in occasione del Cinquantesimo Anniversario dell'Ufficio Italiano Cambi (UIC), il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, denunciava che i mercati finanziari sono troppo forti e le banche centrali non sono più in grado di resistere alle operazione speculative sui mercati dei cambi. "Oggi, diceva Fazio, se le banche di emissione tentano di far cambiare direzione o di fermare il vento (delle operazioni finanziarie) non ce la fanno per la dimensione delle masse in movimento sui mercati rispetto alla loro capacità di fuoco". Per l'Italia, il cambiamento del clima c'è stato nel 1990 e il vento ha cominciato a soffiare nel 1992: nell'arco di quei dodici mesi l'UIC ha utilizzato tutte le sue riserve di 8 miliardi di DM per cercare inutilmente di smorzare la furia dei venti speculativi. Sul mercato italiano dei cambi si registra una esplosione delle transazioni internazionali che toccano i 50 mila miliardi giornalieri. Fazio concludeva ammettendo che le banche centrali del mondo non possono far altro che assecondare i "venti" finanziari e monetari. La dichiarazione di Fazio, tardiva, conferma la giustezza dell'analisi e degli interventi del movimento di LaRouche a livello internazionale e del Movimento Solidarietà in Italia. Ad esempio, il 28 giugno 1993 il Movimento Solidarietà tenne una conferenza a Milano dove vennero denunciate le operazioni speculative del Britannia e della finanza derivata contro gli interessi nazionali. (Vedi Solidarietà dell'ottobre 1993 anno 1, numero 1).

Siamo adesso in campagna elettorale. Il governo Dini e il tentativo di Antonio Maccanico, due civil servant della grande finanza internazionale, sono colati a picco su due scogli: il primo si chiama Maastricht, e la sua sostanza è la logica infernale di tagli al bilancio, che, contrariamente alle paranoie monetariste, non pareggiano i bilanci ma fanno detonare le mine sotto i resti dell'economia reale; il secondo è costituito da una resistenza, seppur tardiva e disorganizzata, alla speculazione e alle privatizzazioni selvagge complottate sul Britannia. Inoltre, anche se molti non se ne sono ancora accorti, la campagna elettorale americana insegna che le forze sociali e produttive hanno già sconfitto i candidati e le politiche dei neo conservatori di Gingrich e vogliono invece dibattere i temi strategici del rilancio dell'economia produttiva, dell'occupazione, della tecnologia. Una campagna elettorale può essere momento di lavaggio del cervello di massa se si impone agli elettori un dibattito su argomenti virtuali, oppure un momento di educazione e di responsabilizzazione se si introducono le grandi sfide di oggi, contro il neo malthusianesimo, il post industriale, la geopolitica destabilizzante e la cultura della morte.





ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA
CONTRO GEORGE SOROS


Il seguente documento è stato presentato dal Movimento Solidarietà al Procuratore della Repubblica di Milano il 27 ottobre 1995

PAOLO RAIMONDI, IN QUALITÀ DI PRESIDENTE del "Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà" e Claudio Ciccanti, in qualità di segretario generale dello stesso Movimento, portano all'attenzione del signor Procuratore della Repubblica di Milano alcuni fatti e cosiderazioni relative alle attività speculative contro la lira, intraprese dal cittadino americano George Soros a partire dal 1992. Il 30 ottobre 1995 il signor George Soros, controllore del fondo di investimento "Quantum Fund", dovrebbe ricevere una laurea `honoris causa' in economia all'Università di Bologna e, secondo i bollettini stampa, uno dei coordinatori di tale manifestazione sarebbe il prof. Romano Prodi. Si chiede l'apertura di un procedimento giudiziario nei confronti del sig. George Soros e per motivare tale richiesta si espongono i seguenti fatti:


I.
Il sig. George Soros, per sua stessa ammissione in molte interviste alla stampa e alla televisione, è stato uno dei principali promotori, organizzatori e beneficiari del gigantesco attacco speculativo contro la lira, la sterlina britannica, il franco francese e altre monete europee nel settembre 1992, che ha costretto alla libera fluttuazione al di fuori del Sistema Monetario Europeo (SME) ponnedo una seria ipoteca sul futuro dello stesso SME.

Secondo resoconti della stampa economica, George Soros avrebbe incassato in pochi giorni almeno 400 miliardi di lire (28 milioni di dollari) nella speculazione contro la lira e ben 1.200 miliardi di lire operando contro la lira sterlina.

Soros e il suo fondo di investimento"Quantum Fund" sono tra i più abili operatori sui mercati speculativi dei derivati, strumenti finanziari contrattati globalmente per una media di 1.000 miliardi di dollari al giorno. La tecnica utilizzata dagli speculatori in derivati permette loro di operare su cifre enormi disponendo in realtà solo una minima parte dell'ammontare nominale. La stessa tecnica sarebbe stata utilizzata da Soros anche nella speculazione contro la lira, per la quale ha potuto mobilitare un miliardo di dollari impegnando di suo solo 50 milioni di dollari e raccogliendo il resto in crediti, utilizzando i 50 milioni come garanzie collaterali.

La nostra moneta, da 760 lire per un marco tedesco, ha perso subito il 30% del suo valore ed è continuata a scivolare fino alle 1200 lire per un marco con conseguenze drammatiche per le risorse dello stato, con perdite in ricchezza reale e in occupazione (la lira si è ovviamente anche indebolita nei confronti delle altre monete a partire dal dollaro). Tutte le importazioni di energia, materie prime e tecnologia sono in dollari o in marchi.

La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha speso inutilmente 60 miliardi di marchi per la difesa del franco francese, della lira e delle altre monete dello SME. La Banca d'Italia avrebbe utilizzato tra il giugno e il settembre 1992, 48 miliardi di dollari di riserve per difendere, senza successo, il valore della lira.

II.
La precisione dell'attacco, spiegato dai media come frutto di qualità quasi "magiche" del sig. Soros
, dovrebbe invece sollevare dubbi su possibili azioni illegali e criminali di aggiotaggio e di "insider trading", di possesso di informazioni riservate che, se utilizzate, danno allo speculatore un margine di vantaggio e di sicurezza per poter anticipare movimenti su titoli, valori e cambi delle monete.

È stato infatti annotata nel 1992 l'esistenza, per esempio, di un contatto molto stretto e particolare del sig. Soros con Gerald Carrigan, presidente della Federal Reserve Bank di New York, che fa parte dell'apparato della Banca centrale americana, luogo di massima circolazione di informazioni economiche riservate, il quale, stranamente, una volta dimessosi da questo posto, venne poi immediamente assunto a tempo pieno dalla finanziaria "Goldman Sachs & co." come presidente dei consiglieri internazionali. La Goldaman Sachs è uno dei centri della grande speculazione sui derivati e sulle monete a livello mondiale. La Goldman Sachs è anche coinvolta in modo diretto nella politica delle privatizzazioni in Italia.

In Italia inoltre, il sig. Soros conta sulla strettissima collaborazione del sig. Isidoro Albertini, ex presidente degli agenti di cambio della Borsa di Milano e attuale presidente della "Albertini e co. SIM" di Milano, una delle ditte guida nel settore speculativo dei derivati. Albertini è membro del consiglio di amministrazione del "Quantum Fund" di Soros.

III.
L'attacco speculativo contro la lira del settembre 1992 era stato preceduto e preparato dal famoso incontro del 2 giugno 1992 sullo yacht "Britannia" della regina Elisabetta II d'Inghilterra, dove i massimi rappresentanti della finanza internazionale, soprattutto britannica, impegnati nella grande speculazione dei derivati, come la S.G. Warburg, la Barings e simili, si incontrarono con la controparte italiana guidata da Mario Draghi, direttore generale del ministero del Tesoro, e dal futuro ministro Beniamino Andreatta, per pianificare la privatizzazione dell'industria di stato italiana.
A seguito dell'attacco speculativo contro la lira e della sua immediata svalutazione del 30%, codesta privatizzazione sarebbe stata fatta a prezzi stracciati, a beneficio della grande finanza internazionale e a discapito degli interessi dello stato italiano e dell'economia nazionale e dell'occupazione. Stranamente, gli stessi partecipanti all'incontro del Britannia avevano già ottenuto l'autorizzazione da parte di uomini di governo come Mario Draghi, di studiare e programmare le privatizzazioni stesse. Qui ci si riferisce per esempio alla Warburg, alla Morgan Stanley, solo per fare due tra gli esempi più noti. L'agenzia stampa EIR (Executive Intelligence Review) ha denunciato pubblicamente questa sordida operazione alla fine del 1992 provocando una serie di interpellanze parlamentari e di discussioni politiche che hanno avuto il merito di mettere in discussione l'intero procedimento, alquanto singolare, di privatizzazione.

IV.
Il "Quantum Fund", il fondo di investimento controllato da Soros, registrato nelle Antille Olandesi, annovera i seguenti personaggi nel suo consiglio di amministrazione:

Alberto Foglia ( Banca del Ceresio di Lugano);

Isidoro Albertini (Albertini e co. SIM Agenti di Cambio, di Milano);

Richard Katz ( direttore della Rothschild Italia Spa);

L. Amedée de Moustier ( IFA Banque di Parigi);

Boat Notz di Ginevra;

Edgar de Picciotto (Union Bancaire Privée (UBP) di Ginevra);

Claudio Segré di Ginevra;

Nils O. Taube(socio d'affari di lord Rothschild nella finanziaria "St. James's Place Capital plc");
Un esempio dell''ambiente' del "Quantum Fund": Edgar de Picciotto.

De Picciotto presiede la UBP , la terza banca svizzera, nata dalla fusione della Compagnie de Banque et d'Investissements, la banca privata della famiglia Picciotto, e della Trade Development Bank (TDB) appartenente ad Edmund Safra. Safra fu coinvolto in un'inchiesta aperta nel 1989, assieme alla Shakarchi Trading Company, accusata dalla DEA, l'agenzia anti droga americana, di essere legata al cartello colombiano della cocaina. L'inchiesta su Safra fu poi archiviata. Il 27 novembre 1994 la polizia americana ha arrestato in Florida Jacques Handali, funzionario della Union Bancaire Privée sotto l'accusa di riciclaggio di soldi della droga tra gli USA e la Svizzera. Su richiesta americana, la procura di Ginevra aveva aperto un'inchiesta parallela e il giorno dopo furono perquisiti gli uffici della UBP di Ginevra. Contemporaneamente a New York venivano arrestati diversi individui accusati di aver svolto le mansioni di corrieri, trasportando valigette di narcodollari dagli USA alle casse della UBP in Svizzera. Mentre i vertici della UBP si dichiarano innocenti accusando Handali di aver agito per proprio conto, gli inquirenti americani sostengono il contrario, grazie alle prove ottenute attraverso un cliente di Handali che in realtà era un informatore della polizia. Ad uno degli incontri tra Handali e il cliente-informatore, questi viene invitato a Ginevra dove incontra nella sede dell'UBP una persona di più alto livello nell'operazione. Il cliente-informatore viene incoraggiato a investire in uno dei principali fondi di investimento europei.

V.
Come è stato menzionato già all'inizio, è lo stesso George Soros ad ammettere pubblicamente di essere uno dei principali speculatori internazionali.
Ad esempio, in un'intervista rilasciata al quotidiano inglese The Guardian il 19 dicembre 1992, riportata anche nel documento "Lo sviluppo moderno dell'attività finanziaria alla luce dell'etica cristiana", preparato dalla Commissione Pontificia "Justitia et Pax", Soros testualmente dice: "Sono certo che le attività speculative hanno avuto delle conseguenze negative. Ma questo fatto non entra nel mio pensiero. Non può. Se io mi astenessi da determinate azioni a causa di dubbi morali, allora cesserei di essere un efficace speculatore. Non ho neanche l'ombra di un rimorso perchè faccio un profitto dalla speculazione sulla lira sterlina. Io non ho speculato contro la sterlina per aiutare l'Inghilterra, né l'ho fatto per danneggiarla. L'ho fatto semplicemente per far soldi." Questa dichiarazione vale anche per la lira italiana. In un altro articolo scritto per il Times di Londra il 12 settembre 1995, Soros dice a riguardo del suo operato speculativo: "Mi sono mosso nell'ambito di regole decise da altri. Se le regole falliscono, non è colpa mia in quanto partecipante, ma di coloro che le hanno decise... quando gli speculatori fanno profitti, in qualche modo le autorità hanno fallito."

VI.
Per queste sue attività speculative, il signor Soros è stato in più occasioni oggetto di indagini dirette o di richieste di indagini.

Il caso più importante risale al 18 giugno 1993, quando in un discorso pronunciato al Congresso americano, il parlamentare democratico texano Henry Gonzalez, Presidente della Commissione Bancaria e Finanze del Congresso USA, ha richiesto un'inchiesta sulle attività finanziarie internazionali dello speculatore George Soros. Nello stesso discorso, l'on. Gonzalez aveva anche detto: "Quello che fanno le grandi banche non è un'attività normale ma è speculazione. In effetti giocano d'azzardo... Siamo ormai ad oltre mille miliardi di dollari che circolano nel sistema, ma le nostre autorità, che per la vigilanza del sistema bancario internazionale dovrebbero essere quelle del Federal Reserve Board, non si rendono conto di quanto accade.. Anche per questo la nostra Commissione ha aperto un'inchiesta sui proventi della droga. Si stima che ammontino a circa 300 miliardi di dollari le attività di riciclaggio dei soldi della droga."

In Italia il 6 agosto 1993, il deputato democristiano Raffaele Tiscar ha presentato un'interrogazione al ministro del Tesoro per chiedere l'apertura di un'inchiesta su George Soros e sulle sue attività speculative contro la lira nel contesto della politica di privatizzazioni discussa sul "Britannia". Altri parlamentari di vari partiti e orientamenti politici, tra cui l'On. Antonio Parlato, hanno in varie occasioni presentato interpellanze parlamentari per far luce sulle attività di George Soros in Italia.

VII.
In varie occasioni, anche le più alte autorità dello stato italiano hanno sollevato pubblicamernte dubbi sull'operato di interessi finanziari internazionali, con eventuali agganci italiani, nelle operazioni speculative e di destabilizzazione contro l'Italia.


Marzo 1993. A seguito di una repentina e sorprendente declassificazione di titoli di stato e di altri titoli italiani da parte della agenzia privata di rating "Moody's", che aveva portato a un crollo della lira e della Borsa, il Presidente Luigi Scalfaro chiese pubblicamente se dietro una tale decisione ci fosse qualche ragione destabilizzante. Allo stesso tempo da Londra arrivarono voci di un avviso di garanzia contro il Presidente del Consiglio Giuliano Amato, cosa che aiutò l'attacco speculativo.

Agosto 1993. Il ministro degli interni Nicola Mancino, a seguito dell'ondata di attacchi terroristici, dichiarò: "Non escludo un ruolo della finanza internazionale".

5 novembre 1993. Fu il "venerdì nero" della lira anche a seguito di voci provenienti da Londra su un possibile avviso di garanzia nei confronti del Presidente Luigi Scalfaro. Il giorno dopo, l'allora Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi scrisse una lettera al Procuratore Capo della Republlica di Roma, Vittorio Mele, perchè "avviasse le procedure relative al delitto previsto all'art. 501 del codice penale, considerato nell'ipotesi delle aggravanti in esso contenute." Cioè si chiedeva di indagare su un possibile reato di aggiotaggio da parte di chi aveva operato contro la lira e i titoli quotati in Borsa.

25 maggio 1994. Ancora una volta la lira crollò e la Borsa perdette il 2,6% in poche ore a seguito di voci provenienti da Londra su un presunto avviso di garanzia contro il nuovo Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.


IN BASE AI FATTI ESPOSTI, si chiede l'apertura di un procedimento giudiziario nei confronti del signor George Soros, per verificare se la sua ammessa attività speculativa sia stata svolta
in VIOLAZIONE dell'articolo 501 del codice penale ("Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio"). Si fa notare che l'articolo 501 specificamente prevede un raddoppio delle pene "se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello stato".


(L'articolo 7 del codice penale prevede che il cittadino italiano o straniero anche se commette in territorio estero il predetto reato deve essere punito secondo la legge italiana.)

in VIOLAZIONE dell'articolo 2628 del codice civile ("Manovre fraudolente sui titoli delle società").

in VIOLAZIONE dell'articolo 2595 del codice civile ("Limiti legali della concorrenza") che dice: "La concorrenza deve svolgersi in modo da non ledere gli interessi dell'economia nazionale..."

in VIOLAZIONE dell'articolo 2598, paragrafo 3 del codice civile ("Atti di concorrenza sleale").

in VIOLAZIONE dell'articolo 2041 del codice civile ("Dell'arricchimento senza causa") .
È opportuno anche verificare se tale attività speculativa sia in violazione dell'articolo 41 della Costituzione della Repubblica Italiana secondo cui "l'attività economica non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana".
È opportuno anche ricordare che l'articolo 3 della stessa Costituzione prevede che "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
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"Le campagne di cui generalmente tutti condividiamo il contenuto (come ad esempio quella contro ACTA) hanno lo scopo di dare un'immagine esteriore di un'organizzazione che é vicina agli interessi dei cittadini, ma tale consenso viene poi utilizzato per indirizzare il consenso popolare verso certi obiettivi (come per l'appunto la destabilizzazione della Siria). E così il popolo ingannato dai media e da avaaz non si rende più conto di quanto stia realmente accadendo"




Ultima modifica di Alaudae il Dom 19 Feb - 0:06:50 - modificato 2 volte.
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in corso Soros guida gli attacchi internazionali contro Berlusconi?

Messaggio Da Alaudae Sab 18 Feb - 23:45:21

Oggi qualche arcano della campagna stampa internazionale contro Berlusconi è più chiaro. Come gli elettori di sinistra non sanno (come potrebbero sapere? Se sapessero cambierebbero idee), la sinistra mondiale non è "proletaria" contro la destra "nababba". Al contrario, un ampio settore della finanza e delle banche finanzia ed è parte del carro laburista/democrat/PD. Molti cittadini l'hanno capito, magari incoscientemente, e ciò spiega la débacle delle sinistre alle recenti elezioni europee, quando la crisi finanziaria ha punito proprio i socialisti, indicati come causa e non come soluzione del problema, nonostante i loro proclami.
Uno dei massimi rappresentanti del "capitalismo etico" di sinistra è il finanziere George Soros. Secondo Libero, Mercato Libero e Dagospia :


George Soros, uno dei finanziatori più in grana di Barack Obama e dei democratici americani, sarebbe pronto a investire un centinaio di milioni di dollari in giro per l'Europa per contrastare la montante marea nera della destra xenofoba.
Fino a oggi questo impegno era riservato a paesi dell'Est Europa e del Baltico; pare, però, che Soros stavolta sia deciso a puntare pure sull'Italia, dopo le notizie provenienti dal Belpaese, dalla lotta all'immigrazione alle politiche sui rom, con un occhio particolare alla Lega.
Il finanziere avrebbe già inviato a Roma i suoi emissari sotto l'egida dell'Open Society Institute, braccio politico del magnate, con uffici a Parigi, Londra, Bruxelles, Budapest, che avrebbero cominciato a fare incontri su incontri per preparare il terreno dello sbarco.

E puntuale oggi è arrivato un altro attacco, dopo quello palesemente falso del Guardian, da parte del New York Times, legato al gran circolo di Soros.
Ecco dove troveranno fondi nuovi i Diliberto e i De Benedetti...


Ma chi è il paladino etico delle sinistre etiche mondiali? (Di origine ungherese e naturalizzato americano. Fonti e dati: passim su web e stampa)

- Sorpresa, è stato condannato all'ergastolo in contumacia dall'Indonesia per speculazioni sulla moneta locale.
- Ha favorito Solidarnosc;
- Ha creato la "rivoluzione delle rose" in Georgia;
- Nel Mercoledì Nero del 16 settembre 1992, Soros divenne improvvisamente famoso quando vendette allo scoperto più di 10 mld di dollari in sterline... Alla fine, la Banca d'Inghilterra fu costretta a far uscire la propria moneta dallo SME e a svalutare la sterlina, e Soros guadagnò una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. Da quel momento fu conosciuto come "l'uomo che distrusse la Banca d'Inghilterra". (Wiki)
- Nel 1988 gli fu chiesto di partecipare ad un cambiamento di gestione di una banca francese. Rifiutò di partecipare all'offerta, ma più tardi acquistò una parte di azioni della compagnia. Quattordici anni dopo, nel 2002, una corte francese lo condannò per insider trading e lo multò di 2 milioni di dollari. Soros negò qualsiasi addebito e disse che la notizia del cambiamento di gestione era pubblica. Dopo vari appelli è stato condannato dal tribunale francese a pagare una penale di 2,3 milioni di dollari.
- Soros dichiarava che la rimozione di George W. Bush dal suo incarico era "l'obiettivo principale della sua vita" ed una "questione di vita o di morte" per la quale avrebbe volentieri sacrificato la sua intera fortuna. Soros ha donato 3 milioni di dollari al Center for American Progress, 5 milioni di dollari a MoveOn.org, mentre come il suo amico Peter Lewis ha donato 10 milioni di dollari all'America Coming Together, (tutti questi citati erano gruppi di supporto ai democratici durante le elezioni presidenziali del 2004). Nel 2004, stanziati altri fondi per la campagna, annunciava l'avvio ad un proprio tour nazionale con un discorso: "Why We Must Not Re-elect President Bush".
Si preparino i cassieri del PD e dei vendoliani...

- George Soros fu premiato -per intercessione di Prodi- con la laurea honoris causa all'università di Bologna... Eppure anche in Italia Soros è stato inquisito -invano, ovviamente- per aver guidato il complotto speculativo che portò al fallimento della lira, nel 1992.
- Ha investito centinaia di milioni in operazioni-immagine in sud america, dove nel 2006 acquistava piantagioni per la produzione di etanolo. Un anno dopo Prodi si recò in Sudamerica, dove sponsorizzò le coltivazioni di biodiesel...

- IL CASO BRITANNIA. 100 giorni dopo l'arresto di Chiesa e pochi giorni dopo la strage di Capaci, il 2 giugno 1992, al largo di Civitavecchia, su un panfilo denominato "Britannia", di proprietà di Sua Altezza la Regina d'Inghilterra, si ritrovarono un centinaio di personaggi legati al mondo dell'economia, i rappresentanti di importanti banche internazionali, soprattutto statunitensi e anglo-olandesi. Tra gli italiani vi era il padre politico di Prodi Beniamino Andreatta, che poi ricoprirà la carica di ministro in tre successivi governi. E vi era Mario Draghi, che oggi ritroviamo a capo della Banca d'Italia, ma che allora era direttore generale del Ministero del Tesoro e, come presidente del Comitato per le privatizzazioni, guidò il processo di svendita, oltre che di Telecom, di Enel, Eni, IMI, Comit, BNL e tutto il sistema bancario italiano. Finito il suo lavoro di liquidatore (2001), in attesa di salire al vertice della Banca d'Italia, Mario Draghi parcheggia il prezioso culetto sulla poltrona di vicedirettore della banca d'affari Goldman Sachs (quel posto ora è occupato da Mario Monti, altro nome illustre della banda.

Goldman Sachs è un elemento cruciale di questa storia e in generale nella storia delle privatizzazioni italiane, dove ha ricoperto alternativamente il ruolo di acquirente o di advisor. Romano Prodi è stato consulente della Goldman Sachs praticamente ogni volta che è rimasto fuori da incarichi pubblici: tra le due sue presidenze dell'IRI, e dalla caduta del suo primo governo alla nomina alla Commissione Europea. Gestì la procedura di privatizzazione della Bertolli, ceduta dall'IRI di Prodi al consorzio Fisvi e poi rivenduta alla Unilever con la Goldman Sachs come advisor. La stessa banca era stata advisor anche nella privatizzazione del Credito Italiano. Per tutto questo è stato inquisito e assolto...
Tornando al Britannia, al piacevole party marino partecipò anche il finanziere ungherese-americano George Soros che oggi si spaccia per filantropo e scrive libri che criticano il neoliberismo, ma allora si divertiva e arricchiva lanciando attacchi speculativi alle valute di alcune nazioni.
Di quella crociera i giornali diedero informazioni vaghe, e alcuni dei protagonisti si affrettarono a liquidarla come un semplice ritrovo di piacere. Draghi negò per due anni la sua partecipazione, finchè non la ammise di fronte ad una commissione parlamentare.
Cosa ha a che fare la crociera sul Britannia con la nostra storia? Sarà un caso, ma pochi mesi dopo, a settembre, Moody's declassò i BOT italiani. Allo stesso tempo George Soros lanciò un attacco speculativo alla Lira attraverso una massiccia svendita della valuta italiana. Questi fatti provocarono un crollo del valore della moneta del 30% a cui la Banca d'Italia cercò di far fronte bruciando 48 miliardi di dollari (per riacquistare Lire e limitare la caduta del valore).
Subito dopo la massiccia svalutazione iniziò il valzer delle privatizzazioni. In pratica, gli acquirenti stranieri, poterono beneficiare di uno sconto del 30%, un vero affare! Accorsero in branchi le iene per avventarsi sul cadavere dell'economia nazionale e spolparne le ossa.

- I FONDI IMMOBILIARI SOROS-PRODI... Perché Prodi, Visco e Padoa Schioppa, famigerati tartassatori, siano stati così generosi con tali fondi, si spiega con i nomi dei fondi stessi: Soros RE, Pirelli RE (dove RE sta per «real estate», patrimoni immobiliari), Beni Stabili... quelli che hanno mandato a bagno le economie di mezzo mondo...
Insomma i soliti compari del governo della cosiddetta «sinistra Goldman Sachs»: colossi multinazionali e amici ben protetti.
Soros RE è uno dei cinque fondi offshore del noto finanziere George Soros, amico di Prodi e da lui insignito di laurea honoris causa a Bologna.
Soros l'ha creato in società con Paul Reichmann, un altro notorio immobiliarista, perché controllava la maggioranza dell'immobiliare Olympia & York, fallita a causa dell'enorme volumetria costruita a Londra sui vecchi docks in disuso, Canary Warf, e rimasta a lungo sfitta.
La Pirelli RE è stata portata alla gloria dall'amministratore delegato Carlo Puri Negri, compagno di classe di Tronchetti Provera, che è anche uno dei dirigenti più pagati d'Italia (sugli 11 milioni di euro annui).
Ma mi pare che ciò che denuncia sia una strategia costante e coerente del governo d'occupazione della «sinistra Goldman Sachs»: il trasferimento di rendite dai piccoli privati ai grossi gruppi «amici» e multinazionali; dalla società che sopravvive (ed è tacciata continuamente di evasione fiscale) alle grandi società, che invece vengono detassate, ancorchè con holding di controllo nei paradisi fiscali.
Tipico di Prodi.

A Milano nel 2006 il Rapporto annuale Nomisma segnalava come interessanti per un grande sviluppo residenziale l'ex stazione di Porta Vittoria, Porta Garibaldi e le aree industriali dismesse (Bovisa e limitrofe). Nomisma, guarda caso. Guarda caso, la sinistra è rimasta fuori da quelle speculazioni e da quella della Fiera di Milano, grazie alle ripetute sconfitte elettorali.

Naturalmente, i grandi giornali non dedicano una riga a questi panni sporchi dei lavandai etici. Rommel-Prodi è ritornato. Per fortuna Obama non è un servo e, al suo arrivo a L'Aquila, ha detto che l'italia ha fatto uno splendido lavoro per il G8.

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in corso I passi del NWO, iniziano dall'Europa?

Messaggio Da Arconte Segugio Lun 20 Feb - 9:18:15

MES ed Eurogendfor, il vero volto dell'Europa unita?

Prima l'istituzione della nuova gendarmeria europea, poi il Meccanismo europeo di stabilità, che si configura come un ente finanziario sovranazionale in grado di condizionare le politiche economiche dei paesi membri e salvare banche private. L'Europa unita mostra d'improvviso il suo vero volto, fatto di imposizioni finanziarie e sorveglianza militare.

di Andrea Degl'Innocenti

Esiste una politica sociale dell'Unione europea? Esistono normative che fissino un salario minimo, che tutelino i diritti dei lavoratori? La risposta a queste domande è no, non esistono. L'Europa unita, per come si presenta adesso, è solo un'unione di tipo finanziario, senza un briciolo di visione sociale condivisa.

Eppure, nonostante la sua ingerenza sulla nostra vita quotidiana divenga di giorno in giorno maggiore, tale da sovrastare oramai le decisioni prese dai singoli stati, nessuno si sente in diritto di pretendere alcunché dall'unione, a livello sociale, di diritti, di garanzie.

Così, approfittando di quel comune senso di gratitudine verso l'Europa, vista dai più come un ente portatore di progresso ed emancipazione, l'Unione ne approfitta per stringere ancora di più il cappio attorno al collo dei paesi membri. Dopo l'approvazione del Fiscal Compact, che obbliga al pareggio di bilancio e impone misure drastiche di riduzione del debito, ecco arrivare un altro pacchetto esplosivo.

Si chiama Mes, acronimo di Meccanismo europeo di stabilità. È una sorta di fondo salva-stati, che i paesi membri si impegnano a costituire versando una quota iniziale che varia da paese a paese (e quote successive decise ad insindacabile giudizio del consiglio dei governatori). Nel caso dell'Italia si tratta della terza quota per dimensioni (dopo Germania e Francia), pari a circa il 18 per cento del totale. Circa 126 miliardi di euro solo come quota iniziale, che se ne escono dalle nostre casse già stremate. Per finanziare cosa?

Leggiamo all'articolo 12, comma 1, che "Ove indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso e dei suoi Stati membri, il MES può fornire a un proprio membro un sostegno alla stabilità, sulla base di condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto. Tali condizioni possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite".

Nelle sue linee generali il Mes si configura come uno strumento per legittimare l'ingerenza europea nelle politiche economiche dei paesi membri.

Se poi andiamo a sbirciare fra le finalità dell'organismo, ci accorgiamo che le tipologie dei suoi interventi sono divise in due categorie: quelli di “assistenza precauzionale” di un paese membro in crisi, effettuata dopo un'accurata analisi in collaborazione con il Fmi (art.14); e quelli di “ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie di un membro del MES” (art.15).

Leggiamo meglio questo articolo 15: “Il consiglio dei governatori può decidere di concedere assistenza finanziaria a un membro del MES ricorrendo a prestiti con l'obiettivo specifico di ricapitalizzare le istituzioni finanziarie dello stesso membro del MES”.

In pratica il consiglio dei governatori del Mes, composto dai ministri delle finanze dei paesi membri, può decidere autonomamente di salvare una qualsiasi banca privata europea con i soldi pubblici forniti da tutti gli stati.

Se poi analizziamo il Mes nel contesto generale dei nuovi organi istituiti dall'Unione, il quadro si fa persino più cupo. Pensiamo all'istituzione della nuova forza di gendarmeria europea: l'Eurogendfor.

Mes ed Eurogendfor hanno molte cose in comune. Si tratta in entrambi i casi di organismi sovrastatali, che agiscono autonomamente, i cui membri godono di immunità totale e non devono rendere conto a nessuno degli stati membri delle decisioni prese. Uno è un organismo finanziario, l'altro militare.

È questo il senso dell'Europa unita voluta da illustri pensatori come Mazzini e Voltaire? Un'insieme di politiche finanziarie e di strumenti repressivi? Che significato ha dirsi orgogliosamente cittadini europei, se non esiste ancora un briciolo di politica comunitaria a tutela dei cittadini?

I segnali sono preoccupanti. Quel potere strisciante che per decenni si è nascosto nei meandri di una società liquida, ed ha anestetizzato i propri sudditi attraverso la cultura del benessere e dei consumi col mito della libertà, sembra aver cambiato strategia, ed essere intenzionato a venire alla luce del sole. È in corso un attacco frontale ai diritti dei cittadini d'Europa. Saremo in grado di rispondere?


articolo pubblicato sul sitoILCAMBIAMENTO.IT
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Alaudae Lun 20 Feb - 9:33:03

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in corso Ungheria nel mirino

Messaggio Da Alaudae Lun 20 Feb - 9:46:11

di Umberto Mazzei* - Fonte Página 12 - Visto su http://www.comedonchisciotte.org

Le banche centrali si definiscono indipendenti se obbediscono ai dettami della banca internazionale. Il caso dell’Ungheria è rivelatore. Nel nuovo parlamento, hanno approvato modifiche alla costituzione ungherese con una maggioranza qualificata. Il cambiamento rilevante è la composizione della Banca Centrale dell’Ungheria, che migliora la supervisione del governo sulla propria moneta, il fiorino.

È scoppiato il pandemonio nell’Unione Europea. Il Primo Ministro, Victor Orban, è stato chiamato despota nazionalista e antidemocratico, tra altri epiteti peggiori. Washington ha parlato di “inquietudine” per la riforma. Parigi, del “problema con l’Ungheria” per la “deriva nazionalista e autoritaria” del governo. I media, del “grande debito pubblico dell’Ungheria” (Le Figaro), che è dell’80 per cento del PIL, come in Germania. Il FMI, la Banca Mondiale e l’UE hanno congelato i prestiti all’Ungheria. Il fiorino è crollato.
Tutta la sera del 18 gennaio l’Ungheria è stata sul banco degli imputati davanti al Parlamento Europeo. È criticata perché menziona Dio nella sua costituzione, come se altri paesi europei, come la Gran Bretagna (Dieu et mon droit, Dio e il mio diritto, ndt) o extraeuropei come gli Stati Uniti (In God we Trust, Crediamo in Dio, ndt) o musulmani (in nome di Allah) non lo menzionassero. È per pura ipocrisia. Quello che dà fastidio è che sia l’Ungheria a controllare la sua Banca Centrale.

In sintesi, si esige che il popolo ungherese, pur non utilizzando l’euro, rinunci a esercitare controlli, attraverso le autorità che ha eletto, sulla sua banca centrale. È stata commovente l’unanimità dei parlamentari della sinistra europea per difendere l’indipendenza delle banche centrali, per dare libertà ai “tecnocrati” imposti dal settore finanziario privato. Nel suo discorso, Daniel Cohn Bendit, è arrivato ad avvertire di possibili derive autoritarie stile Chàvez.
Si è anche sentito l’antico maoista, riciclatosi in liberista atlantista e attuale presidente dell’Unione Europea, Manuel Barroso, spiegando cosa significa rispettare la democrazia, punire con sanzioni finanziarie e altre ancora uno Stato membro dell’UE per una Costituzione votata nel suo Parlamento.

La Commissione Europea ha dato all’Ungheria un mese di tempo per emendare la sua Costituzione. I burocrati di Bruxelles – che nessuno ha eletto – vogliono annullare le riforme approvate da una maggioranza travolgente in un Parlamento eletto con un voto popolare. Il partito Jobbik già prepara un referendum popolare per uscire dall’UE.
In America latina ci sono stati episodi recenti che hanno a che fare con l’indipendenza delle banche centrali. Due anni fa l’Argentina voleva usare le sue riserve per pagare il debito, ma il presidente della Banca Centrale, Martin Redrado, preferì pagare gli interessi alle banche creditrici. Alla fine, nonostante l’appoggio internazionale, dovette rinunciare.

Questi fatti obbligano a ricordare la storia delle banche centrali e della loro funzione. L’emissione del denaro è una prerogativa dello Stato, che si fa secondo le necessità del paese. Parallelamente c’è stata l’attività dei cambiavalute, dai mercanti di shekel per il culto a Gerusalemme (moneta utilizzata dagli ebrei per pagare i sacrifici pubblici, ndt) fino ai banchieri italiani del Medioevo. Questi ultimi diedero alla banca privata la sua prima forma: custodire il denaro altrui ed emettere certificati di un valore riconosciuto, che circolavano a livello internazionale dietro la riscossione di una commissione.

Nel 1694 i due ruoli si fusero con la creazione della Banca d’Inghilterra. Fu una società privata, con azionisti segreti, che utilizzò in grande scala la riserva frazionaria, ossia emettere certificati di credito su un denaro che non si ha e incassare interessi su questi prestiti. È il modello della Federal Reserve degli Stati Uniti, un gruppo di banche private finanzia il governo statunitense con denaro inventato in cambio di Buoni del Tesoro che pagano interessi.
Guadagnare denaro con l’emissione non ha senso: si crea molto denaro per fare bolle e si vende; si ritira denaro perché si abbassino i prezzi e si compra. È il meccanismo attuale della finanza internazionale. I banchieri lucrano con il debito pubblico e la speculazione, a spese della gente.

Il debito pubblico dell’Eurozona, degli Stati Uniti e della Gran Bretagna (al 2011) vale già 32 trilioni, la metà del Prodotto Mondiale (65 trilioni) e la causa è un aumento repentino provocato dal salvataggio delle banche private, rovinate nelle loro speculazioni, con denaro pubblico.
La causa non è la spesa sociale o il welfare europeo, come sostengono alcuni interessati a demolirlo per precarizzare ancora di più il lavoro e aumentare i profitti con salari bassi. La frode finanziaria continua con l’inflazione di attivi in bolle speculative per migliorare i bilanci. Il traffico con i famosi derivati non diminuisce anzi aumenta: da 601 miliardi nel 2010 a 707 miliardi nel 2011, secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea. È facile pronosticare che il 2012 vedrà crescere l’indignazione insieme agli indegni.

* Umberto Mazzei è Professore di Scienze Politiche dell’Università di Firenze e direttore dell’Istituto di Relazioni Economiche Internazionali a Ginevra.


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in corso Il Dollaro e gli Stati Uniti d’America sull’orlo del baratro

Messaggio Da Alaudae Lun 20 Feb - 11:15:16

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Dollar-Collapse11

Nell’ultima settimana o giù di lì, ho notato una insolita quantità di articoli molto ben scritti e densi di dettagli che mettono in guardia su una triste sorte e su un orrore finanziario incombente. Questi articoli non sono scritti da un branco di arrabbiati blogger ignoranti, ma da gestori di fondi, investitori ed editorialisti finanziari. Sono tutte persone che avevano visto giusto che stava maturando il crollo del 2008, e la mia scommessa è che lo sono di nuovo. Dopo il crollo del 2008, i media del sistema delle comunicazioni di massa (MSM) ci avevano raccontato: “Nessuno aveva previsto ciò che stava per arrivare”, che è una menzogna sfacciata che non funzionerà più.
Di Greg Hunter
UsaWatchDog.com

Jim Quinn di “TheBurningPlatform.com” scriveva un profluvio di documenti su realtà preoccupanti, che non sentirete mai sul MSM.
Quinn espone la tesi di una rovina in arrivo con statistiche, grafici e logica tagliente come un rasoio in un post dal titolo “Illusion of Recovery–Feelings vs. Facts - Illusione di una ripresa – Emozioni vs fatti.”
Questa la sua sintesi:

“Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom creato esclusivamente dall’espansione del credito. Coloro che sono al potere non potranno mai rinunciare volontariamente al loro grande gioco del saccheggio della ricchezza della nazione, e così il risultato finale sarà il collasso economico. Costoro continueranno ad utilizzare la propaganda, le rotative e le mezze verità per portare avanti i loro programmi. Ma chi esamina i fatti arriverà alla conclusione logica che ci stanno vendendo un grande menzogna.”

continua

questo articolo non l'ho aperto perchè l'ultima volta ha dato dei problemi di segnalazione virus
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in corso Nel 2012 non ci sarà la fine del mondo, bensì la fine di Internet libero

Messaggio Da Alaudae Mar 21 Feb - 23:20:01

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 00543_infohi_dees

Sembra che con il 2012 sia partito anche l’assalto alla libertà del web. Il prossimo 27 febbraio inizierà a Ginevra un incontro diplomatico il quale potrebbe assegnare alle Nazioni Unite un potere senza precedenti in termini di controllo della rete. Ne parla il Wall Street Journal.

CONTROLLARE IL WEB – Le grandi potenze sembrano coalizzate, altro che Iran o Siria. Russia, Cina e dozzine di altri paesi vogliono arrivare, entro la fine dell’anno, a un controllo globale della rete sotto l’egida dell’Onu, come confermato nel giugno 2011 dal primo ministro russo Vladimir Putin, secondo il quale “è obiettivo mio e dei nostri alleati di instaurare un controllo internazionale su Internet”. Il controllo avverrebbe attraverso l’International Telecommunication Union, controllata direttamente dall’ONU.

NEL 1988 IN AUSTRALIA – Si tratta, potenzialmente, della più grande rivoluzione nel mondo del web dal 1988. In quell’occasione, 114 delegati provenienti da tutto il Pianeta si trovarono in Australia per siglare un trattato che liberalizzava le comunicazioni internazionali. Così facendo Internet divenne una specie di “porto franco” libero da ogni vincolo. Si trattò del più importante caso di “deregulation” della storia. Da quel momento in poi la rete conobbe una crescita verticale, grazie soprattutto agli accademici e alle organizzazioni non governative, che compresero subito le potenzialità di questo nuovo canale.

SEDICI ANNI DI CRESCITA - Nel 1995 erano sedici milioni le persone che avevano accesso al World Wide Web. Sedici anni dopo, il numero è cresciuto a oltre due miliardi, e ogni giorno che passa mezzo milione di persone accede alla rete. A cosa è dovuta la crescita verticale nell’uso di Internet? Probabilmente al fatto che i vari governi non ci avevano mai messo gli artigli sopra. L’avvento di smartphone, tablet, notebook ha aumentato ancora di più la penetrazione del web nelle nostre vite, trasformando la rete, molto probabilmente, nella scoperta tecnologica più importante della storia umana.

LA RETE TENTACOLARE - Tutti sono collegati. Un contadino disperso con le sua fattoria nel cuore dell’Australia potrà acquistare un prodotto a New York, con buona pace del negoziante di paese. Una mamma può cercare sul web la medicina adatta a suo figlio. Basta un telefonino e si può lasciare a casa il computer ed è possibile comunicare liberamente e senza censure. Non dimentichiamo neanche il ruolo avuto dalla rete nell’evoluzione del mercato del lavoro mondiale. Per ogni impiego perso per colpa di Internet, sono state assunte per merito della rete 2.6 persone, le quali operano senza il controllo del governo.

LE PROPOSTE – Eppure sembra che Russia, Cina, i loro alleati e i 193 membri dell’ITU vogliano modificare gli accordi del 1988, allungando le loro fredde mani su quanto era stato “liberato”. Il prossimo dicembre, a Dubai, le seguenti proposte potrebbero diventare realtà, e al solo pensiero c’è da tremare:

1) Porre sotto controllo internazionale la sicurezza della rete e la tutela della privacy;
2) Permettere alle compagnie telefoniche straniere di addebitare il traffico web internazionale, probabilmente attraverso una tariffazione “a click”, per foraggiare le casse dello Stato e della compagnia in questione;
3) Imporre regolamenti economici senza precedenti su tariffe, termini e condizioni attualmente non regolamentati come il “peering”;
4) Creare domini “ITU” che verranno distribuiti dall’ICANN, l’entità no-profit che gestisce gli indirizzi web di tutto il mondo;
5) Mettere sotto controllo intergovernativo tutti i gruppi ed enti che consentono a Internet di operare; 6) Modificare le tariffe del roaming internazionale.

INDIA E BRASILE APPROVANO – Lo so. Lo state pensando. Con la scusa della sicurezza cercano di legare le mani degli utenti chiedendo anche più soldi per continuare a vivere come adesso. Alcuni paesi in via di sviluppo, India e Brasile su tutti, sembrano molto interessati alle proposte che verranno discusse a Ginevra. Il fatto che molti Paesi conosciuti per il loro pugno duro nei confronti della libertà di espressione sul web stiano sponsorizzando la probabile entrata in vigore di queste norme lascia perplessi.

MEGLIO IL DIALOGO – Non si tratta di rifiutare in tutto e per tutto di modificare il mondo del web. Ma anziché calare la decisione dall’alto modello scure, forse sarebbe più sensato trovare un dialogo tra le parti, garantendo prima di tutto la tutela della libertà di un posto ormai ritenuto “sacro” da centinaia di migliaia di persone. Non si possono neanche dimenticare i benefici che un Internet libero ha garantito all’umanità, in termini di sviluppo di conoscenze, di possibilità lavorative, d’interazione sociale.

LA BUROCRAZIA CHE UCCIDE – Così facendo sembra si voglia dare ragione a quei Paesi che auspicano il controllo del Web. Un internet “balcanizzato” sarebbe insostenibile per il mercato attuale. Acuirebbe e di molto la sovranità nazionale e limiterebbe la sua libertà. Internet crescerebbe nelle zone sviluppate a scapito di quelle arretrate, e bisognerà perdersi nella burocrazia per innovare ed investire. Il Cloud computing verrà demolito e saremmo tutti più poveri, oltre che più controllati.

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 03238_itu

QUEI 90 VOTI - La rete è un qualcosa privo di confini per sua stessa natura. Vincolarla, normarla, chiuderla, bloccarla, fermerebbe tutto il processo nato nel 1988, esploso a fine anni ’90 e tale per cui oggi ci sentiremmo persi senza una connessione web. La cosa migliore sarebbe tornare indietro. La modernizzazione è necessaria e costruttiva, ma non può essere accettata se è sinonimo di legaccio burocratico. La situazione è però molto grave.

Lo statuto dell’ITU prevede che le decisioni vengano prese a semplice maggioranza, e non è previsto diritto di veto. Per approvare queste norme basterebbero 90 voti. Siamo a livello di “si dice”, e sinceramente si spera che resti così.

Dopo tanto parlare di libertà negli ultimi anni, bloccare il web sarebbe una mossa suicida, prima ancora che incomprensibile.

Fonte: giornalettismo.com
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Arconte Segugio Mer 22 Feb - 19:00:47

un segnale dal passato:

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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Alaudae Mer 22 Feb - 21:49:50

Sidney Lumet...Quinto Potere... 2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 4145
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in corso congetture sulla vita oltre la morte

Messaggio Da Alaudae Mer 22 Feb - 23:20:26

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Karma-e-reincarnazione

Questo articolo è il frutto di uno scambio epistolare tra me, Zret ed un'altra amica, ed ognuno ha portato il suo contributo.

Si tratta per molti versi di congetture, molte delle quali si fondano su un'ipotesi non remota, ovvero quella dell'esistenza di un'anima (o qualcosa di simile) che trascenda il puro corpo fisico. Congetture che diffcilmente molti di noi avrebbero affrontato se i cieli una volta azzurri non fossero stati trasformati in bianchi sudari sotto i quali giace avvelenata la nostra amata Terra. Forse alcuni scenari qui prospettati sono troppo pessimisti, ma i tempi in cui viviamo sembrano giustificare simili pensieri. Speriamo sempre che la realtà possa essere migliore, ma è difficile, molto difficile, conoscere la realtà in un campo così intricato.

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Copj170

Come esposto nel precedente articolo (Vita dopo la morte, comunicazioni di dubbia matrice, entità arcontiche) il libro Ricordi dell'aldilà di M. Newton fa apparire la vita delle anime dopo la morte (e in qualche modo tutto il percorso dell'esistenza umana), come qualcosa di bello, e offre una visione probabilmente un po' troppo edulcorata della realtà. Parafrasando il suo libro potremmo affermare che possiamo rivivere ancora e fare esperienza, che è tutto un grande dono di Dio, che ci ama tanto ... e alla fine tutto sembra debba finire nel migliore dei modi.

Ma fra le righe del suo libro (come verrà descritto meglio in un articolo successivo) sembra di potere osservare un situazione molto meno gioiosa, in cui le anime sono tenute in gruppi ristretti con la possibilità di comunicare solo con pochi spiriti. Le anime si ritroverebbero infatti dopo la morte con le anime di parenti, amici e conoscenti, cosa alquanto incoerente, illogica, a ben pensarci, perché anche quel nostro conoscente che incontriamo nell'aldilà dovrebbe stare con i suoi genitori e conoscenti che però nel nostro gruppo mancano.

Certo le anime potrebbero anche avere il dono dell'ubiquità, una volta non vincolate al piano fisico, ma viene anche il sospetto che l'anima che si distacca dal corpo trovi ad accoglierla delle false ombre, come se venisse introdotta in una particolare forma di realtà virtuale, una sorta di Truman show ultraterreno.

Da una lettura disincantata del libro Ricordi dell'aldilà traspare una situazione ben poco idilliaca, con le anime che appaiono spavantate all'idea di reincarnarsi, con delle guide che insistono affinché le anime entrino in un nuovo corpo, guide che sembrano addirittura manipolare le coscienze animiche affinché si convincano a fare nuovamente quel "grande salto".

Tutto ciò si collega a quanto affermano alcuni ufologi secondo i quali le stesse esperienze di pre-morte sarebbero dei sofisticati inganni per opera degli Arconti (o chi per loro). Servirebbero a circuire il defunto che, vittima di plagio, deciderebbe di incarnarsi in un altro corpo per continuare ad essere usato come "dispensa di cibo". Anche alcuni filosofi gnostici la pensavano così. Dunque le domande sono almeno due e sono domande abissali: dopo la morte fisica, ci si libera dalla sofferenza o si è risucchiati nel samsara? Esiste il libero arbitrio ab origine o no?

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Horuscerimonia

In fin dei conti la morte potrebbe essere un ponte verso altre esperienze non necessariamente gioiose, ed altre prove ci potrebbero attendere una volta sfuggiti a quella che qualcuno chiama "la prigione dell'anima". Che sia una coincidenza oppure no, Il libro dei morti dell'Antico Egitto allude ad un difficile percorso che l'anima del faraone deve affrontare una volta giunto nell'aldilà.

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Yoga-tibetano-sogno

Ed un problema fondamentale che risulta implicito in quanto scritto prima, è la piena consapevolezza dell'anima nel mondo ultraterreno, che potrebbe essere soggetta a diversi tipi di manipolazione in maniera non troppo dissimile da quanto avviene alla mente umana sul nostro pianeta. In effetti nel libro Lo yoga tibetano del sonno di Tenzin Wangyal Rinpoche viene riferito che essere coscienti nel sonno è la sola via per imparare ad essere pienamente cosciente in quella fase della vita dell'anima che succede alla morte del nostro corpo.

Se davvero questo fosse il (triste) quadro della realtà più profonda che soggiace all'esistenza in questo mondo fisico, non è peregrina l'idea è che l’attuale battaglia che si svolge sulla terra e intorno alla terra (in cui potrebbero essere coinvolte esseri viventi ed entità animiche anche non umane e/o non terrestri) possa avere radici occulte nel tentativo delle forze arcontiche di tenersi stretto questo recinto di “bestiame”, questa riserva di esseri cui spremere l’energia di cui si nutrono.

Forse c’è qualche forza o qualche evento che potrebbe a breve sottrarre loro questa impero sui nostri corpi e le nostre anime? Sarebbe bello potere confidare in questa evenienza.

In ogni caso sembra ormai fuori dubbio, di fronte a quanto sta avvenendo a ritmo incalzante (scie chimiche, vaccini, modificazioni genetiche, antenne nascoste, guerre, crisi economica) che qui sulla terra gli esseri umani si muovono all'interno di una sorta di realtà virtuale senza nemmeno rendersene conto arrivando persino a credere che in cielo ci siano nuvole (o "innocue velature") quando stormi di aerei passano e ripassano rilasciando bianche scie che si espandono e oscurano il sole. Miliardi di persone credono ormai che la verità sia solo quella che viene comunicata sui mass media e non trova il tempo e la voglia nemmeno di verificare di persona, il che dimostra che gli esseri umani si trovano ormai all'interno di una prigione con diversi strati di sbarre e recinzioni.

1 - Il primo strato è di natura prettamente psicologica, creato con le varie tecniche di condizionamento mentale e di indottrinamento (ripetizione di messaggi, psicologia delle masse, utilizzo della pnl, lavaggio del cervello dei mass media e della scuola). Questa sorta di prigione più interna forse serve a "imprigionare" il nostro cervello.
2 - Il secondo è di natura elettromagnetica, e completa il lavoro svolto con le tecniche descritte al punto precedente, ma si potrebbe ipotizzare che questo ulteriore strato della prigione contribuisca a tenere imprigionata anche la mente estesa (corpo eterico), indebolendo ogni possibile collegamento fra il nostro corpo fisico e tutto quanto si trovi in altre dimensioni al di là di esso.

2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 Morgellons

3) Il terzo è di natura genetica, ma il nesso col punto precedente è nella funzione “nascosta” del DNA come antenna ricetrasmittente a particolari frequenze. Il livello a cui si spinge la manipolazione genetica (vedi Morbo di Morgellons) fa sospettare che ci sia addirittura un progetto di trasformare l'essere umano in una sorta di ibrido uomo macchina (come per altro si prefigge di fare l'ideologia del transumanesimo) ... una macchina telecomandata ed obbediente?
4) Sempre che non ce ne siano altri che a noi sfuggano, possiamo ipotizzare un quarto sistema di "recinzione", questa volta di natura ignota, a livello animico. Tempo fa una ragazza incontrata sul web (vera o finta che fosse la sua identità) parlava di una sorta di sigillo per le anime, qualcosa che si applica all'anima e che potrebbe essere una sorta di analogo del microchip, e diceva che stava disperatamente cercando una via per non soggiacere a questa ulteriore forma di schiavitù dell'anima.

In tutto questo le scie chimiche servono sicuramente per rafforzare e spingere alla massima potenza le tecnologie di cui al punto 2 e 3, ma non è da escludere che servano anche a fini apparentemente “incredibili” come aprire/chiudere portali interdimensionali (banalizzando potrebbemmo dire che forse servono o serviranno anche a frenare l'intervento delle entità a noi amiche ed a fare il contrario con le entità malevole che ci dominano). Forse in queste congetture ci stiamo spingendo troppo al di là dei canonici confini imposti alle nostre menti, ma forse è l'intensificarsi del fenomeno che induce a cercare risposte che non sarebbero soddisfacenti se ci limitassimo ad indagare nel mondo fisico.
Un sospetto forte è che le scie chimiche servano anche a disconnettere le persone da tutto ciò che è al di là del piano puramente fisico per farci dimenticare quale sia la nostra vera natura. Se l'attacco al nostro pianeta ed alla nostra razza ha radici anche in un altro piano dell'esistenza e se siamo soggiogati da entità arcontiche le motivazioni per fare ciò non mancherebbero in fondo sarebbe come crescere degli animali da macello nella totale ignoranza dell'esistenza del macello stesso.
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Arconte Segugio Gio 23 Feb - 7:32:35

Facciamo le stesse cose noi con il bestiame: lo facciamo nascere, li diamo tutto il cibo che vuole, ma non la libertà di movimento e di spazzi che vorrebbe, per poi alla fine cibarcene. Quindi non mi è molto difficile pensare che pure noi "umani" possiamo essere "carne da macello".

Ricordiamoci che molte persone non sono pronte a recepire questi messaggi, si sentirebbero confuse, sopraffatte da un senso di nausea ed attiverebbero un sistema di difesa psichico così forte da ignorare tutto.

Amo la terra, l'entita che ci ospita, e mi reincarnerei più' volte per salvarla, loro lo sanno e continuano a devastare la terra, perchè non posso fregarmene e lasciarla al suo triste destino.

Anche se tutte queste cose malvage fossero vere non rattristiamoci, tendono sempre a volerci dividere, ma presto saremo di nuovo un gruppo ed allora daremo l'esempio e la rivoluzione inizierà.
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in corso Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM).

Messaggio Da Arconte Segugio Gio 23 Feb - 8:52:22

Immunità e privilegi, “scudi” patrimoniali, condoni fiscali e potenti protetti da eventuali
interventi giudiziari, soci e finanziatori di un organismo intergovernativo che
interferiscono nella scelta delle politiche economiche nazionali ed operazioni finanziarie
coperte da segreto. Questa non è fantapolitica, questi obiettivi non li ha messi in campo
l'uomo più criticato al mondo per la sua incapacità di saper rispettare le regole, questo è il
futuro dell'Europa progettato dai leader dei paesi europei che stanno tentando, in fretta e
furia, di portare a regime il trattato che istituisce il Meccanismo Europeo di Stabilità
(ESM).

Le istituzioni europee intendono delegare ad un'organizzazione finanziaria internazionale
(ESM), con chiare impronte privatistiche, il compito di risolvere i problemi di instabilità
finanziaria dell'area euro. La crisi, piombata addosso alle popolazioni per l'incapacità
politica di sapere tutelare l'economia reale dal ladrocinio speculativo, si sta evolvendo
verso una clamorosa autoassoluzione da parte di coloro che ancora oggi detengono
saldamente il timone di comando dell'Europa, almeno apparentemente.
Le tanto criticate anomalie del sistema Italia stanno trovando piena legittimazione nel
contesto comunitario, dalla tendenza alla privatizzazione delle funzioni pubbliche alla
pretesa impunità per i membri dell'ESM fino ad arrivare ai capitali “scudati”.
I recenti accadimenti politici e finanziari, che saranno di seguito esposti, convergono verso
un'Europa che sembra essere nelle mani di leader impauriti e smarriti o, peggio ancora,
complici di potenti finanzieri con pericolose mire espansionistiche.

Il trattato ESM: introduzione.


Il meccanismo europeo di stabilità è lo strumento scelto dalla politica di Bruxelles per
fornire assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà, sulla base, si badi bene, del rispetto da
parte dello Stato (potenziale) debitore di determinate condizioni di politica economica
negoziate con l'ESM attraverso l'intervento mediato delle istituzioni europee.
Piuttosto impegnativo come compito per una istituzione finanziaria, visto che si tratta di
tutelare le economie nazionali contro la finanza speculativa, indiscussa protagonista della
crisi.

L'obiezione più irritante che i tecnici professionisti della crisi potrebbero sollevare nel caso
in cui qualche giornalista inciampasse sulla questione, riguarda la circostanza,
apparentemente rassicurante e certamente degna di relativismo pirandelliano, che i
membri dell'ESM sono gli stati aderenti all'euro. Membro, socio, parte contraente o
creditore, sono questi i nuovi ruoli con cui si intende (de)legittimare e misurare il potere di
uno Stato sul proprio territorio? Basti pensare che nel caso in cui il paese membro non
riesca a far fronte agli impegni finanziari assunti con l'ESM non potrà esercitare il diritto di
voto per tutta la durata dell'inadempienza (articolo 4, punto 8).

Un inaccettabile punto di non ritorno verso una pericolosa dittatura economica?

Chiedere la ratifica di questo Trattato (da non confondere con il “Trattato sulla stabilità, il
coordinamento e la governance nell'unione economica e monetaria” riguardante il
rafforzamento della disciplina fiscale dei paesi membri) nella totale assenza di un'adeguata
divulgazione di massa significa far leva sulla disinformazione per fare approvare qualcosa
che odora di “marcio”.
Come già accennato, l'ESM non è un sistema di norme finalizzato a disciplinare il fondo ma
è l'atto istitutivo di un'organizzazione finanziaria intergovernativa nel quadro del diritto
pubblico internazionale con sede in Lussemburgo.
Gli stati aderenti partecipano in qualità di soci e devono versare una quota determinata
sulla base della partecipazione alla BCE. Gli stati/soci possono anche trasformarsi in
debitori qualora decidano di chiedere un prestito all'organizzazione. Lo Stato che chiede un
finanziamento, magari minacciato da un probabile fallimento o dalla regola del rapporto
debito/PIL entro il 60%, deve sottostare ad una “rigorosa condizionalità”, nell'ambito di
un programma di aggiustamento macroeconomico e di un'analisi scrupolosa della
sostenibilità del debito pubblico.
Riprendendo la domanda che ci si è posti all'inizio, ossia a quali rigorose condizioni debba
attenersi lo Stato debitore, si tratta di materie riguardanti almeno la politica economica.
Nel primo trattato ESM il riferimento era abbastanza chiaro e diretto: “If indispensable to
safeguard the financial stability of the euro area as a whole, access to ESM financial
assistance will be provided on the basis of strict economic policy conditionality” (punto 4,
premesse). Nel documento firmato il 2 febbraio 2012, invece, il richiamo alle condizioni di
politica economica viene disposto in modo diverso. Scompare dalle premesse2, dall'articolo
3 dedicato alla definizione dell'obiettivo3, nell'articolo 124 e in quasi tutto l'art 135.

Sei uno Stato in difficoltà? Stabilità finanziaria garantita! Intanto fammi lucrare sul tuo debito.

L'ESM opera concretamente come un qualsiasi istituto finanziario, eroga prestiti, si rivolge
al mercato per potere soddisfare le richieste di concessione di denaro ed ha come scopo
quello di ottenerne un profitto. Basti pensare che lo Stato debitore dovrebbe corrispondere
all'ESM un determinato prezzo che nella prima versione del trattato era più o meno
identificabile in un terzo allegato, poi eliminato, dove si stabilisce che l'esborso è pari al
costo del finanziamento sostenuto dall'ESM più un onere di 200 BPS (punti base) sulla
totalità dei prestiti ed una maggiorazione di 100 BPS per gli importi prestati non
rimborsati dopo tre anni.
Nel testo firmato il 2 febbraio, invece, vengono sostituiti tali parametri con un “margine
adeguato”. Si consideri comunque che in entrambi i documenti si attribuisce al consiglio
dei governatori la facoltà di potere modificare i tassi di interesse.
E' questo il concetto di stabilità a cui mira l'Europa?
Perché, poi, la BCE deve prestare denaro all'1% alle banche mentre i paesi in crisi devono
pagare all'ESM una cifra notevolmente più alta?

Chi pagherà i circa 125 miliardi di euro che l'Italia dovrebbe impegnare per partecipare al fondo “salva stati”/ESM?

Ma soprattutto, l'Italia possiede le risorse finanziarie per far fronte a questo impegno? E se
il bel paese non riuscisse a versare le rate, lo Stato di diritto sarebbe costretto a subire le
“condizioni” imposte dall'ESM, il cui limite è praticamente inidentificabile? Si consideri
che l'Italia, fra febbraio e marzo, deve inoltre far fronte a scadenze per oltre 91 miliardi di
euro (56,2 miliardi di Btp, 12, 3 miliardi di CcT e 23 miliardi di CTz). Gli stranieri ne
detengono almeno 30 miliardi.
I soldi tolti alla collettività mediante l'imposizione delle politiche di austerity servono per
riempire le tasche dell'istituzione finanziaria? Cittadini informati, cittadini, forse, salvati.

Chi detiene la “cabina di regia” del fondo fra immunità e documenti“inviolabili”?

L'organizzazione è dotata di un consiglio dei governatori e di un consiglio di amministrazione (articolo 4).
Mentre sul consiglio dei governatori c'è almeno formalmente un minimo di controllo
democratico, visto che è formato dai ministri delle finanze dei paesi aderenti, il consiglio di
amministrazione assume toni opachi in quanto i suoi membri sono nominati dai
governatori e possono essere revocati in qualsiasi momento (articolo 6). Visto l'ampio
potere concesso dal trattato al consiglio di amministrazione e l'importanza che l'ESM
intende assumere nella gestione della politica internazionale queste disposizioni si
adattano più a storie di fantapolitica che alla realtà, specialmente se si considera che
l'istituzione intergovernativa8 ed i membri dell'organizzazione, compresi quelli dello staff,
sono immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni9. L'ESM gode inoltre di una incomprensibile “inviolabilità” dei
documenti10.
Il trattato contiene altre disposizioni che fuoriescono da qualsiasi comprensione
democraticamente logica, quasi come se tali regole fossero state dettate da soggetti che non
hanno e non intendono avere alcuna forma di sottomissione a quegli Stati di diritto che si
riconoscono nei principi di Uguaglianza, Democrazia e Giustizia. Qui, probabilmente, la
posta in gioco non è soltanto la sovranità economica.
L'ESM appare come una potenza politica che, a tratti, sembra non essere in grado di
tutelare nemmeno se stessa, se si tiene conto del fatto che questa tendenza al “libero
arbitrio” si spinge fino al punto di autorizzare il direttore generale del consiglio dei
governatori a revocare l'immunità di qualsiasi membro del personale dell'ESM eccetto se
stesso (articolo 35, punto 3).

“Burattinai occulti”?

I privati, sostanzialmente grandi finanziatori come ad esempio la Cina che ha già mostrato
interesse verso il fondo, sono ammessi, in qualità di osservatori11, a partecipare alle
riunioni (del consiglio dei governatori e del consiglio di amministrazione) che hanno ad
oggetto la valutazione della concessione del credito al paese richiedente nonché la
definizione delle rigorose prescrizioni da imporre alla nazione “minacciata”.
Questa ingerenza si traduce nel serio rischio che a dettare le disposizioni di politica
economica da applicare nel territorio dello Stato debitore siano coloro che concedono i
soldi al fondo.
La sovranità dei singoli stati membri rischia di essere sostituita da una dittatura economica
e non da un'altra istituzione democratica di più ampie dimensioni.
Senza l'attuazione di riforme strutturali in ambito comunitario finalizzate a proteggere
l'economia reale dalla finanza speculativa non c'è altra strada che la sottomissione alle
potenze economiche dei paesi emergenti, che di certo non hanno ancora maturato
l'importanza dell'applicazione dei principi di democrazia ed uguaglianza al di sopra di
qualsiasi logica di profitto.


Attenzione: il trattato ESM entra in vigore solo previa approvazione da parte dei parlamenti nazionali, quello italiano non lo ha ancora ratificato.

I rappresentanti europei hanno già fatto la loro scelta, ma per fortuna in Italia il Trattato
non è stato ancora ratificato, e adesso tocca ai parlamentari nazionali decidere se far
sottomettere la Costituzione ad una possibile dittatura economica e chissà cos'altro.
Chi scrive non è a conoscenza dello stato di attuazione delle ratifiche negli altri 16 stati e
sarebbe estremamente utile condividere questo tipo di informazione.
A tal proposito, si faccia attenzione ad un passaggio delicato: oggetto di ratifica non è il
trattato ESM ma la modifica all'articolo 136 del Trattato sul Funzionamento dell'UE
(TFUE) con cui l'Europa intende imporre agli stati membri il documento istitutivo
dell'ESM firmato dai ministri delle finanze13.
Siamo sicuri che un percorso politico-legislativo di questo tipo sia pienamente legittimo?
Come si può pensare di imporre ai cittadini europei ciò che appare come una “delega in
bianco” ad una istituzione finanziaria semplicemente chiedendo la ratifica della modifica
dell'art. 136 del TFUE che prevede soltanto l'introduzione di un “meccanismo di stabilità
da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità dell'intera zona euro”?
In Italia, il disegno di legge per cambiare il suddetto articolo è stato presentato dall'ex
ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, di concerto con l'ex ministro dell'Economia e
delle Finanze, Giulio Tremonti, l'ex ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, l'ex
ministro per le Politiche europee, Anna Marina Bernini Bovicelli. Già la 1° commissione
permanente Affari Costituzionali ha dato esito “non ostativo” (14 dicembre 2011) e la 14°
commissione permanente Politiche dell'unione europea si è espressa in modo favorevole
con osservazioni (25 gennaio 2012).
Non è escluso comunque che nelle singole nazioni, come già accaduto in Germania per gli
eurobond (e come si pensa possa accadere anche per il meccanismo europeo di stabilità)
intervenga la Giustizia per bloccare l'operatività del trattato ESM.
Intanto, la Merkel sta discutendo con il premier Wen Jiabao della possibile partecipazione
della Cina alla gestione del debito europeo mediante l'ESM, nonostante Bruxelles non
abbia ancora incassato la ratifica di tutti gli stati aderenti.

05/02/2012


Dopo matura riflessione, invito i lettori ad aderire all’appello riportato QUI

L’Italia non deve aderire all'ESM.

Scrivete in massa ai politici, parlamentari, ministri, eurodeputati, giornali, opinion makers in genere: è l’ultima possibilità di impedire la perdita definitiva e permanente della sovranità, o di quel che ne resta. Cancellata quella, finisce anche la libertà, una conquista che è costata secoli di lotte e sangue, e che i nostri figli e nipoti dovranno riconquistare con altre lacrime e sangue.

La mozione da inviare ai politici è già nel sito palermitano (grazie per una volta, siciliani!), e basta scaricarlo. I dettagli del pericolo estremo li spiega molto bene la giovane economista Lidia Undiemi
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Alaudae Gio 23 Feb - 9:29:26

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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Il termine sanscrito saṃsāra (devanāgarī संसार, "scorrere insieme") indica, nelle religioni dell'India quali il Brahmanesimo, il Buddhismo, il Giainismo e l'Induismo, la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita. È talora raffigurato come una ruota.

In senso lato e in un significato più tardo, viene ad indicare anche "l'oceano dell'esistenza", la vita terrena, il mondo materiale, che è permeato di dolore e di sofferenza, ed è, soprattutto, insustanziale: infatti, il mondo quale noi lo vediamo, e nel quale viviamo, altro non è che miraggio, illusione m
āyā. Immerso in questa illusione, l'uomo è afflitto quindi da una sorta di ignoranza metafisica (avidyā), ossia da una visione inadeguata della vita terrena e di quella ultraterrena: tale ignoranza conduce l'uomo ad agire trattenendolo così nel saṃsāra.

"Amo la terra, l'entita che ci ospita, e mi reincarnerei più' volte per salvarla": vale la pena struggersi per una terra che altro non è che un miraggio?
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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da cristian Gio 23 Feb - 16:48:41

Arconte Segugio ha scritto:un segnale dal passato:

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in corso Re: illuminati chi sono e cosa vogliono

Messaggio Da Christian Gio 23 Feb - 18:19:19

"Il secondo è di natura elettromagnetica, e completa il lavoro svolto con le tecniche descritte al punto precedente, ma si potrebbe ipotizzare che questo ulteriore strato della prigione contribuisca a tenere imprigionata anche la mente estesa (corpo eterico), indebolendo ogni possibile collegamento fra il nostro corpo fisico e tutto quanto si trovi in altre dimensioni al di là di esso."

La risonanza elettromagnetica effettua un procedimento come questo, dato che, bombarda il corpo di elettromagnetismo ed esso interferisce con l'energia del corpo. Un po' come in Kingdom Hospital (Serie televisiva), in cui la signora vuole impedire che venga eseguita la risonanza sul paziente in coma sotto fase astrale, che comporterebbe un cambio di energia nel corpo non più coerente con l'anima che ne è fuori che impedirebbe di farla tornare all'interno. Ed effettivamente è vero!
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Messaggio Da Alaudae Ven 24 Feb - 10:34:05

"sul paziente in coma sotto fase astrale" e...cioè 2012 - illuminati chi sono e cosa vogliono - Pagina 21 301576
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Messaggio Da Alaudae Ven 24 Feb - 10:39:09

cristian ha scritto:
Arconte Segugio ha scritto:un segnale dal passato:


questo video andrebbe mostrato quotidianamente agli utenti senza se e senza ma dell'ordigno televisivo e dovrebbe rimanere come buon promemoria per tutti
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Messaggio Da Christian Ven 24 Feb - 12:29:52

Sotto fase astrale... Ovvero quando il corpo astrale si separa dal corpo, ma in quel caso impossibilitato a tornarci per un rifiuto corporale/mentale dovuto a qualche cosa che è successa.
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