Tuoni Fulmini e Antimateria
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cacciatore antimateria
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - E' pronto a partire per Cape Canaveral lo strumento destinato ad andare in cerca di antimateria e materia oscura nello spazio.Si chiama Ams e domani mattina partira' per il Kennedy Space Center. Lo strumento, pesante 7 tonnellate e di 4 metri per 5, costato 1,2 mld di euro, servira' per una delle imprese scientifiche piu' ambiziose mai organizzate a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, dove sara' installato nel febbraio 2011 con l'ultimo, storico, volo dello shuttle.
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Tuoni Fulmini e Antimateria
Il satellite Fermi, della NASA, è progettato per scrutare l’Universo lontano e studiare la radiazione altamente energetica, la sua ultima scoperta riguarda però l’antimateria e l’ha effettuata senza guardare troppo lontano ma appena sopra le nostre teste. Osservando dall’alto i temporali che si verificano ogni giorno qua e là sul nostro pianeta, Fermi si è accorto di un fenomeno mai visto prima. In certi casi, durante i temporali, oltre ai tuoni e ai fulmini vengono prodotti anche fasci di antiparticelle che, anziché scendere verso il basso, vengono sparati verso l’alto. Si tratta principalmente di anti-elettroni, particelle cariche che sono costrette a percorrere nello spazio certe traiettorie piuttosto che altre, a causa della presenza del campo magnetico della Terra. Ma se il satellite Fermi riesce ad osservare radiazione energetica, la radiazione gamma per la precisione, come è riuscito ad accorgersi di queste anti-elettroni? Semplicemente perché si trovava proprio sulla loro strada e ne è stato investito: gli anti-elettroni prodotti dai temporali hanno reagito con gli elettroni della struttura stessa del satellite e il risultato di questa reazione è proprio radiazione gamma! In altre parole Fermi si è accorto di radiazione che era lui stesso ad emettere, dopo essere stato bersaglio degli anti-elettroni prodotti dai temporali.
http://videomisteri.altervista.org/news-astronomia/2338-kepler-e-la-scoperta-del-pianeta-di-lava-lantimateria-scoperta-nei-fulmini-ed-i-monitoraggi-spaziali-su-nespoli
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Re: Tuoni Fulmini e Antimateria
Che fine ha fatto l'antimateria prodotta dopo il Big Bang ? Ora la caccia all'Antimondo si sposta nello spazio !
Pubblico qui di seguito l'interessantissima intervista realizzata dall'agenzia ANSA a Roberto Battiston di Infn che fa il punto sulla appassionante caccia all'antimateria dopo la clamorosa notizia della produzione del primo nucleo pesante di elio in laboratorio.
Lo spazio e' la prossima frontiera della caccia all'antimondo. Dopo i record raggiunti sulla Terra, con i nuclei di antimateria prodotti dagli acceleratori di particelle, il prossimo 29 aprile si prepara a partire con lo shuttle Endeavour lo strumento Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), coordinato dal Dipartimento Usa dell'Energia e che sara' installato all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale per andare a caccia di antimateria nel cosmo.
''L' osservazione, all' esperimento Star di Brookhaven, di 18 antinuclei di elio all'interno di decine di miliardi di urti tra nuclei d'oro di altissima energia, rappresenta un'ulteriore conferma del fatto che le leggi della fisica a scala delle particelle sono simmetriche tra materia ed antimateria'', osserva il fisico Roberto Battiston, viceresponsabile di Ams, dell'universita' di Perugia e della sezione di Perugia dell' Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
''Con gli strumenti disponibili a Terra - aggiunge - siamo in grado di realizzare le forme di antimateria nucleare piu' semplici, l'antiprotone, l'antideuterio, l'anti-trizio, vale a dire i tre isotopi dell'anti-idrogeno e ora l'anti elio-3 e l'antielio-4. Questo risultato pero' non spiega che fine abbia fatto l' antimateria primordiale, quella che era presente al momento del Big Bang e che oggi sembra essere sparita, dato che cio' che ci circonda , fortunatamente, formato solamente di materia''.
Quello che si sa, prosegue Battiston, e' ''che negli istanti successivi al Big Bang tutta la materia a meno di parti per miliardo si e' annichilita con la corrispondente antimateria: tutto cio' che ci circonda deriva dalla piccolissima frazione della materia sopravvissuta, che fondendosi all'interno della stelle ha prodotto nuclei via via piu' pesanti. Non sappiamo pero' che fine abbia fatto la corrispondente quantità di antimateria''.
Per questo i risultati che potra' collezionare Ams sono molto attesi dai fisici di tutto il mondo: ''Se rivelassimo anche solo un antinucleo di elio o di carbonio - osserva Battiston - avremmo la prova che da qualche parte dell' universo le antistelle sono al lavoro e di antimateria ce ne e' tanta''. In questo senso, conclude, ''il risultato di Star conferma che la produzione di antinuclei tramite l'urto di raggi cosmici con la materia interstellare e' talmente bassa che non rappresenta un fondo per le misure di Ams. Se osservassimo con Ams antinuclei avremmo la prova che nell'universo di antimateria ce ne e' tanta''.
fonte ANSA
http://mysterium.blogosfere.it/2011/04/che-fine-ha-fatto-lantimateria-prodotta-dopo-il-big-bang-ora-la-caccia-allantimondo-si-sposta-nello.html
Pubblico qui di seguito l'interessantissima intervista realizzata dall'agenzia ANSA a Roberto Battiston di Infn che fa il punto sulla appassionante caccia all'antimateria dopo la clamorosa notizia della produzione del primo nucleo pesante di elio in laboratorio.
Lo spazio e' la prossima frontiera della caccia all'antimondo. Dopo i record raggiunti sulla Terra, con i nuclei di antimateria prodotti dagli acceleratori di particelle, il prossimo 29 aprile si prepara a partire con lo shuttle Endeavour lo strumento Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), coordinato dal Dipartimento Usa dell'Energia e che sara' installato all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale per andare a caccia di antimateria nel cosmo.
''L' osservazione, all' esperimento Star di Brookhaven, di 18 antinuclei di elio all'interno di decine di miliardi di urti tra nuclei d'oro di altissima energia, rappresenta un'ulteriore conferma del fatto che le leggi della fisica a scala delle particelle sono simmetriche tra materia ed antimateria'', osserva il fisico Roberto Battiston, viceresponsabile di Ams, dell'universita' di Perugia e della sezione di Perugia dell' Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
''Con gli strumenti disponibili a Terra - aggiunge - siamo in grado di realizzare le forme di antimateria nucleare piu' semplici, l'antiprotone, l'antideuterio, l'anti-trizio, vale a dire i tre isotopi dell'anti-idrogeno e ora l'anti elio-3 e l'antielio-4. Questo risultato pero' non spiega che fine abbia fatto l' antimateria primordiale, quella che era presente al momento del Big Bang e che oggi sembra essere sparita, dato che cio' che ci circonda , fortunatamente, formato solamente di materia''.
Quello che si sa, prosegue Battiston, e' ''che negli istanti successivi al Big Bang tutta la materia a meno di parti per miliardo si e' annichilita con la corrispondente antimateria: tutto cio' che ci circonda deriva dalla piccolissima frazione della materia sopravvissuta, che fondendosi all'interno della stelle ha prodotto nuclei via via piu' pesanti. Non sappiamo pero' che fine abbia fatto la corrispondente quantità di antimateria''.
Per questo i risultati che potra' collezionare Ams sono molto attesi dai fisici di tutto il mondo: ''Se rivelassimo anche solo un antinucleo di elio o di carbonio - osserva Battiston - avremmo la prova che da qualche parte dell' universo le antistelle sono al lavoro e di antimateria ce ne e' tanta''. In questo senso, conclude, ''il risultato di Star conferma che la produzione di antinuclei tramite l'urto di raggi cosmici con la materia interstellare e' talmente bassa che non rappresenta un fondo per le misure di Ams. Se osservassimo con Ams antinuclei avremmo la prova che nell'universo di antimateria ce ne e' tanta''.
fonte ANSA
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