Calamità in Europa (e dintorni)
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
quel fango sembra sangue o ruggine perchè ha quel colore cosi intenzo ?
supersonic- Partecipante Novizio
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
perchè è ossido di alluminio quindi in pratica ruggine(stesse molecole della ruggine)solo che questo è contaminato da scorie tossiche e quindi a livello di chimica è alterato diventando maggiormente alcalino e quindi anche acido ^_^
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Ungheria: funghi tossici, necessario un anno per la bonifica
Budapest, 6 ott. (Adnkronos) - Saranno necessari decine di milioni di euro ed almeno un anno di tempo per bonificare la zona sommersa in Ungheria dai fanghi tossici di un'azienda che produce alluminio. E' questa la stima del governo ungherese che ha dichiarato lo stato di emergenza nelle tre contee occidentali interessate dalla fuoriuscita che ha provocato quattro vittime, mentre sei persone sono ancora dichiarate disperse.
Altre 120 sono rimaste ferite nei sette centri abitati che sono stati inondati dalla marea rossa di liquami e fanghi derivati dalla lavorazione dell'alluminio che era stati raccolti in un contenitore per scarti i cui argini lunedi', forse per il maltempo o forse per un eccessivo carico, hanno ceduto.
Oltre alle vittime e ai gravi danni immediati, si teme per le conseguenze a lungo termine dei fanghi considerati tossici. Con 600-700mila metri cubici fanghi fuoriusciti in un'area di 40 chilometri quadrati, il ministro dell'Ambiente Zoltan Illes, che parla dell'incidente chimico piu' grave del paese, ha detto che saranno necessari almeno un anno e probabilmente l'assistenza tecnica e finanziaria dell'Unione Europea per bonificare l'area.
http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=503965
Budapest, 6 ott. (Adnkronos) - Saranno necessari decine di milioni di euro ed almeno un anno di tempo per bonificare la zona sommersa in Ungheria dai fanghi tossici di un'azienda che produce alluminio. E' questa la stima del governo ungherese che ha dichiarato lo stato di emergenza nelle tre contee occidentali interessate dalla fuoriuscita che ha provocato quattro vittime, mentre sei persone sono ancora dichiarate disperse.
Altre 120 sono rimaste ferite nei sette centri abitati che sono stati inondati dalla marea rossa di liquami e fanghi derivati dalla lavorazione dell'alluminio che era stati raccolti in un contenitore per scarti i cui argini lunedi', forse per il maltempo o forse per un eccessivo carico, hanno ceduto.
Oltre alle vittime e ai gravi danni immediati, si teme per le conseguenze a lungo termine dei fanghi considerati tossici. Con 600-700mila metri cubici fanghi fuoriusciti in un'area di 40 chilometri quadrati, il ministro dell'Ambiente Zoltan Illes, che parla dell'incidente chimico piu' grave del paese, ha detto che saranno necessari almeno un anno e probabilmente l'assistenza tecnica e finanziaria dell'Unione Europea per bonificare l'area.
http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=503965
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Mi sembra, da quello che ho potuto vedere su Google Earth, che il luogo del disastro dista a circa 25 km dal lago di Balaton.
Non oso immaginare se, i liquami tossici,attraverso falde acquifere ecc..., dovessoro raggiungessero il lago!!!!
Sarebbe un disastro su disastro!!!!!!!!
Non oso immaginare se, i liquami tossici,attraverso falde acquifere ecc..., dovessoro raggiungessero il lago!!!!
Sarebbe un disastro su disastro!!!!!!!!
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Carotaggio nei Campi Flegrei, l'allarme Usa
«Se perforate il suolo, rischio eruzione»
NAPOLI (6 ottobre) - Allarme internazionale sul progetto di perforazione dei Campi flegrei per ottenere nuove fonti di energia: attenzione, c’è il rischio di innescare reazioni a catena, il vulcano potrebbe addirittura esplodere
. A lanciare l’Sos due media americani, Popular Science (con tanto di foto che riproduce l'eruzione del Vesuvio) e l’autorevole rivista scientifica Nature: il primo con un articolo di Clay Dillow invita i napoletani «a trattenere il respiro» mettendo in guardia contro la possibilità che la trivella intercetti del magma sotto alta pressione perchè - spiega il giornale - teoricamente si potrebbe provocare una eruzione. E Nature non è da meno: nel mirino sempre il magma che secondo la rivista potrebbe causare esplosioni o una serie di piccole scosse di terremoto potenzialmente molto pericolose. Il responsabile del progetto, Giuseppe De Natale, ribadisce però le rassicurazioni già fornite in passato: non c’è nessun pericolo, le trivellazioni non procureranno danni.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=121716&sez=CAMPANIA
«Se perforate il suolo, rischio eruzione»
NAPOLI (6 ottobre) - Allarme internazionale sul progetto di perforazione dei Campi flegrei per ottenere nuove fonti di energia: attenzione, c’è il rischio di innescare reazioni a catena, il vulcano potrebbe addirittura esplodere
. A lanciare l’Sos due media americani, Popular Science (con tanto di foto che riproduce l'eruzione del Vesuvio) e l’autorevole rivista scientifica Nature: il primo con un articolo di Clay Dillow invita i napoletani «a trattenere il respiro» mettendo in guardia contro la possibilità che la trivella intercetti del magma sotto alta pressione perchè - spiega il giornale - teoricamente si potrebbe provocare una eruzione. E Nature non è da meno: nel mirino sempre il magma che secondo la rivista potrebbe causare esplosioni o una serie di piccole scosse di terremoto potenzialmente molto pericolose. Il responsabile del progetto, Giuseppe De Natale, ribadisce però le rassicurazioni già fornite in passato: non c’è nessun pericolo, le trivellazioni non procureranno danni.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=121716&sez=CAMPANIA
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Scavi nel cuore dei Campi Flegrei per prevenire eruzioni vulcaniche – Allarme Usa «Se perforate il suolo, rischio eruzione»
Partirà al massimo per il 10 ottobre il programma internazionale di perforazione dei Campi Flegrei, il primo al mondo che scendera’ nel cuore di un supervulcano per catturare i segreti di strutture come queste: appena una decina, quelle note nel mondo, e capaci di eruzioni esplosive violentissime. Dei supervulcani finora noti, i Campi Flegrei è quello potenzialmente piu’ pericoloso in assoluto per i numerosi centri abitati che si trovano nell’area.
PROGETTO INNOVATIVO
Il programma internazionale, dal costo di 15 milioni di euro e finanziato dal Consorzio Internazionale per le Perforazioni Profonde Continentali (Icdp), si chiama Campi Flegrei Deep Drilling Project (Cfddp), e’ coordinato dall’Italia attraverso l’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ed e’ considerato il piu’ importante esperimento al mondo nel campo della vulcanologia. “Il cantiere si aprira’ fra il primo e il 2 ottobre e per l’avvio della perforazione saranno necessari una decina di giorni. Di conseguenza la perforazione potra’ cominciare al massimo per il 10 ottobre”, afferma Giuseppe De Natale, responsabile dell’unita’ per lo studio della Dinamica dei sistemi vulcanici e geotermiche dell’Ingv, che coordina il programma con Claudia Troise.
Entrambi fanno parte della sezione di Napoli dell’Osservatorio Vesuviano.
OBIETTIVO PRIMARIO
Obiettivo del progetto, sottolinea De Natale, “e’ saperne di piu’ sui supervulcani e capirne il funzionamento”.
Quello che i ricercatori si aspettano e’ avere le conoscenze sufficienti per cogliere le anomalie che potrebbero segnalare un’eruzione imminente, come accade oggi per gli altri vulcani. Il primo passo dei lavori di indagine sara’ costruire il basamento di cemento sul quale installare la perforatrice, poi sara’ posizionato il tubo di acciaio lungo 2-3 metri che fara’ da guida nella perforazione.
DUE FASI
Il progetto prevede due fasi: nella prima, che durera’ una ventina di giorni, la perforazione arrivera’ alla profondita’ di 500 metri, mentre nella primavera 2011 e’ prevista la perforazione piu’ profonda, fino a 4 chilometri. “Questa prima fase sara’ comunque molto interessante – aggiunge De Natale – perche’ ci permettera’ di studiare la stratigrafia e la storia delle eruzioni, comprese le piu’ antiche”. L’ultima eruzione che si ricordi ai Campi Flegrei e’ avvenuta nel 1538, generando il Monte Nuovo, un piccolo cono di tufo nella parte occidentale della caldera.
TUFO GIALLO
L’ultima eruzione violenta risale a 15.000 anni fa e ha coperto l’intera provincia di Napoli del tufo giallo con il quale sono stati costruiti tutti gli edifici di Napoli.
ALLARME INTERNAZIONALE
Allarme internazionale sul progetto di perforazione dei Campi flegrei per ottenere nuove fonti di energia:
attenzione, c’è il rischio di innescare reazioni a catena, il vulcano potrebbe addirittura esplodere. A lanciare l’Sos due media americani,
Popular Science e l’autorevole rivista scientifica Nature: il primo con un articolo di Clay Dillow invita i napoletani «a trattenere il respiro» mettendo in guardia contro la possibilità che la trivella intercetti del magma sotto alta pressione perchè – spiega il giornale – teoricamente si potrebbe provocare una eruzione. E Nature non è da meno: nel mirino sempre il magma che secondo la rivista potrebbe causare esplosioni o una serie di piccole scosse di terremoto potenzialmente molto pericolose. Il responsabile del progetto, Giuseppe De Natale, ribadisce però le rassicurazioni già fornite in passato: non c’è nessun pericolo, le trivellazioni non procureranno danni.
http://www.express-news.it/scienza/scavi-nel-cuore-dei-campi-flegrei-per-prevenire-eruzioni-vulcaniche-allarme-usa-%C2%ABse-perforate-il-suolo-rischio-eruzione%C2%BB/
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
rimane solo da sperare che giuseppe de natale sappia quello che fa, una bella responsabilità, non c'è che dire!
comunque "“Il cantiere si aprira’ fra il primo e il 2 ottobre e per l’avvio della perforazione saranno necessari una decina di giorni." guarda caso siamo al 13 di ottobre !
comunque "“Il cantiere si aprira’ fra il primo e il 2 ottobre e per l’avvio della perforazione saranno necessari una decina di giorni." guarda caso siamo al 13 di ottobre !
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Cede un argine, i fanghi tossici uccidono
Veszprem, Gyor-Moson-Sopron e Vas in stato di emergenza. In Ungheria un disastro chimico ha causato tre morti e pesanti danni ambientali: da una riserva di prodotti di una fabbrica di aluminio sono fuoriusciti 700mila metri cubici di residui chimici e almeno tre persone sono morte.
L'incidente è avvenuto nella località di Ajka, nei pressi del lago Balaton. Sette persone risultano disperse. Oltre 60 invece sono gli ustionati dalla sostanza corrosiva e 10 sono in gravi condizioni. I pompieri hanno provveduto ad evacuare 400 abitazioni.
La fuga della sostanza tossica è avvenuta per la rottura di un argine di un contenitore all'aperto di uno stabilimento di lavorazione dell'alluminio. Da quel momento masse di allumina, fango rosso derivato del prodotto, sono fuoriuscite la notte scorsa inondando due comuni vicino ad Ajka, nella parte occidentale del paese.
La protezione civile ha lavorato tutta la notte ed è tuttora impegnata a cercare di neutralizzare con gesso il fango alcalino.
l sottosegretario all'ambiente Zoltan Illes ha dichiarato lo stato di emergenza per un'area di circa 40 kmq. La popolazione interessata dalla misura è stata evacuata.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=145958
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Ungheria: 500 soccoritori al lavoro
Disastro ecologico senza precedenti
(ANSA) - BUDAPEST, 6 OTT - Sono riprese le operazioni di soccorso dopo la fuoriuscita di materiale tossico da una fabbrica di alluminio nell'ovest dell'Ungheria. Il fango tossico ha provocato un disastro ecologico senza precedenti, con almeno 4 morti, 3 dispersi, 123 feriti, e indotto il governo magiaro a proclamare lo stato di emergenza in tre province. I danni sono stimati sui dieci miliardi di fiorini, 38 milioni di euro, la bonifica dell'area durera' mesi, se non anni.
Disastro ecologico senza precedenti
(ANSA) - BUDAPEST, 6 OTT - Sono riprese le operazioni di soccorso dopo la fuoriuscita di materiale tossico da una fabbrica di alluminio nell'ovest dell'Ungheria. Il fango tossico ha provocato un disastro ecologico senza precedenti, con almeno 4 morti, 3 dispersi, 123 feriti, e indotto il governo magiaro a proclamare lo stato di emergenza in tre province. I danni sono stimati sui dieci miliardi di fiorini, 38 milioni di euro, la bonifica dell'area durera' mesi, se non anni.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Ci vorranno un anno di lavoro una decina di milioni di euro per rimediare al fiume di fanghi tossici che ha invaso ieri le tre province ungheresi di Veszprem, Györ-Sopron e Vas, facendo quattro morti, tre dispersi e 123 feriti.
La rottura degli argini della vasca di decantazione ad Ajka è avvenuta per motivi ancora da accertare: si sospetta un eccessivo carico dell’invaso, un errore di progettazione oppure l’aumento dell’acqua a causa delle forti piogge.
Oltre alle vittime si temono le conseguenze a lungo termine del milione e passa di metri cubi di fanghi tossici che si sono riversati su un’area di 40 chilometri quadrati.
Intanto oggi sono riprese le operazioni di soccorso, che vedono impegnati 500 uomini per cercare di impedire che gli inquinanti possano raggiungere gli affluenti del Danubio e infine arrivare al fiume più importante dell’Europa centro-orientale. ”I lavori sono ripresi oggi, puliamo strade e case con getti d’acqua ad alta pressione”, ha dichiarato Timea Petroczi, portavoce dei servizi contro le catastrofi.
Il ”fango tossico” ha provocato un disastro ecologico senza precedenti nel Paese e indotto il governo magiaro a proclamare lo stato di emergenza nelle tre province colpite. I danni sono stimati sui dieci miliardi di fiorini, 38 milioni di euro, la bonifica dell’area durerà mesi, se non anni. I depositi della società contengono circa 30 milioni di metri cubi di fango rosso, un derivato della lavorazione dell’allumina, da cui si ricava alluminio, di cui l’Ungheria è un grosso produttore.
6 ottobre 2010 | 12:26 http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/ungheria-bonificare-area-fanghi-tossici-579121/
La rottura degli argini della vasca di decantazione ad Ajka è avvenuta per motivi ancora da accertare: si sospetta un eccessivo carico dell’invaso, un errore di progettazione oppure l’aumento dell’acqua a causa delle forti piogge.
Oltre alle vittime si temono le conseguenze a lungo termine del milione e passa di metri cubi di fanghi tossici che si sono riversati su un’area di 40 chilometri quadrati.
Intanto oggi sono riprese le operazioni di soccorso, che vedono impegnati 500 uomini per cercare di impedire che gli inquinanti possano raggiungere gli affluenti del Danubio e infine arrivare al fiume più importante dell’Europa centro-orientale. ”I lavori sono ripresi oggi, puliamo strade e case con getti d’acqua ad alta pressione”, ha dichiarato Timea Petroczi, portavoce dei servizi contro le catastrofi.
Il ”fango tossico” ha provocato un disastro ecologico senza precedenti nel Paese e indotto il governo magiaro a proclamare lo stato di emergenza nelle tre province colpite. I danni sono stimati sui dieci miliardi di fiorini, 38 milioni di euro, la bonifica dell’area durerà mesi, se non anni. I depositi della società contengono circa 30 milioni di metri cubi di fango rosso, un derivato della lavorazione dell’allumina, da cui si ricava alluminio, di cui l’Ungheria è un grosso produttore.
6 ottobre 2010 | 12:26 http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/ungheria-bonificare-area-fanghi-tossici-579121/
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
comincia a diventare meno fantasiosa l'ipotesi della non casualità del disastro....
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Ungheria/ Fango rosso scorre in affluente Danubio
Roma, 6 ott. (Apcom-Nuova Europa) - Il fango rosso tossico che è fuoriuscito lunedì da una riserva di scarti di lavorazione di una fabbrica di alluminio in Ungheria occidentale, dopo aver provocato un disastro ecologico sulla terraferma, è arrivato in un affluente secondario del Danubio, il fiume Marcal. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa Mti, riprendendo dichiarazioni del capo della protezione civile della contea di Gyor-Moson-Sopron, Imre Szakacs.
Il Marcal è un affluente diretto del fiume Raba, che a sua volta porta al Danubio. Secondo il responsabile, il fango tossico dovrebbe raggiungere il grande fiume nel fine settimana o all'inizio della prossima settimana.
Secondo la sua valutazione, tuttavia, la fanghiglia dovrebbe arrivare al Danubio in forma diluita, quindi non particolarmente dannosa per l'ecosistema.
L'Unione europea oggi ha espresso la preoccupazione che il disastro ecologico possa trasmettersi agli altri paesi della regione, lungo il corso del Danubio.
Roma, 6 ott. (Apcom-Nuova Europa) - Il fango rosso tossico che è fuoriuscito lunedì da una riserva di scarti di lavorazione di una fabbrica di alluminio in Ungheria occidentale, dopo aver provocato un disastro ecologico sulla terraferma, è arrivato in un affluente secondario del Danubio, il fiume Marcal. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa Mti, riprendendo dichiarazioni del capo della protezione civile della contea di Gyor-Moson-Sopron, Imre Szakacs.
Il Marcal è un affluente diretto del fiume Raba, che a sua volta porta al Danubio. Secondo il responsabile, il fango tossico dovrebbe raggiungere il grande fiume nel fine settimana o all'inizio della prossima settimana.
Secondo la sua valutazione, tuttavia, la fanghiglia dovrebbe arrivare al Danubio in forma diluita, quindi non particolarmente dannosa per l'ecosistema.
L'Unione europea oggi ha espresso la preoccupazione che il disastro ecologico possa trasmettersi agli altri paesi della regione, lungo il corso del Danubio.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Come sempre noi dobbiamo stare traquilli perchè tanto non succede niente,e tutto oposto!!!!
"Secondo la sua valutazione, tuttavia, la fanghiglia dovrebbe arrivare al Danubio in forma diluita, quindi non particolarmente dannosa per l'ecosistema."
perchè non vanno lro a berne un bel bicchierino!!!!!
"Secondo la sua valutazione, tuttavia, la fanghiglia dovrebbe arrivare al Danubio in forma diluita, quindi non particolarmente dannosa per l'ecosistema."
perchè non vanno lro a berne un bel bicchierino!!!!!
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
FALGORN ha scritto:Come sempre noi dobbiamo stare traquilli perchè tanto non succede niente,e tutto oposto!!!!
"Secondo la sua valutazione, tuttavia, la fanghiglia dovrebbe arrivare al Danubio in forma diluita, quindi non particolarmente dannosa per l'ecosistema."
perchè non vanno lro a berne un bel bicchierino!!!!!
esatto! continuate pure così, che ad avvelenarvi ci pensiamo noi!!
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
mi sa che oggi e arrivata al danubio
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Fango tossico: pesci morti in Danubio
Lo segnalano osservatori e testimoni
(ANSA) - GYOER (UNGHERIA), 7 OTT - Il fango tossico rosso giunto in Ungheria fino al Danubio ha cominciato a causare la morte di numerosi pesci.Lo hanno detto osservatori e testimoni secondo il portavoce della protezione civile regionale Tibor Dobson. Oggi il premier ungherese Viktor Orban si e' recato sull'area del disastro ecologico, nei comuni di Kolontar e Devecser, i piu' colpiti dal fango tossico, per farsi un'idea dell'entita' della sciagura e informarsi sull'andamento dei lavori di bonifica.
Lo segnalano osservatori e testimoni
(ANSA) - GYOER (UNGHERIA), 7 OTT - Il fango tossico rosso giunto in Ungheria fino al Danubio ha cominciato a causare la morte di numerosi pesci.Lo hanno detto osservatori e testimoni secondo il portavoce della protezione civile regionale Tibor Dobson. Oggi il premier ungherese Viktor Orban si e' recato sull'area del disastro ecologico, nei comuni di Kolontar e Devecser, i piu' colpiti dal fango tossico, per farsi un'idea dell'entita' della sciagura e informarsi sull'andamento dei lavori di bonifica.
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Ungheria, è disastro ambientale: il fango tossico è arrivato al Danubio
Il peggio è accaduto: i fanghi tossici fuoriusciti lo scorso 5 ottobre da uno stabilimento per la lavorazione dell’alluminio ad Ajka, a 160 km da Budapest, avrebbero raggiunto il Danubio.
La protezione civile però nega e sminuisce: i fanghi tossici avrebbero raggiunto solo il fiume Raab, ma non ancora il Danubio, e il valore del ph registrato non risulterebbe allarmante per l’ambiente. Lo ha dichiarato alla stampa il portavoce della protezione civile Tibor Dobson, precisando che il valore sarebbe del 9,3, cioeè notevolmente più diluito rispetto allo stato iniziale (13). ”Grazie all’opera di neutralizzazione con gesso e acidi, il liquido alcalino ha perso la sua corrosività” nei fiumi Marcali e Raba, affluenti del Danubio, così che ”la flora e la fauna del Danubio non subiranno gravi danni”, ha sottolineato.
Più di un milione di metri cubi di fanghi rossi ricchi di allumina e di metalli pesanti, per questo altamente corrosivi e tossici, hanno raggiunto il secondo fiume europeo dopo aver contaminato un’area di oltre 40 km quadrati, raggiungendo la città di Gyoer, vicino alla Slovacchia. Ed ora i timori hanno raggiunto Romania e Austria.
Secondo il direttore del Servizio acque, i prelievi effettuati alla confluenza del fiume Raab con il Danubio mostrano un tasso alcalino superiore al normale: sarebbe arrivato a circa il 9% , mentre il tasso normale arriva all’8%.
L’area colpita comprende tre città ed è una distesa ininterrotta di terreni agricoli. Secondo la Protezione civile magiara, ci vorranno mesi perché venga depurata. Ma soprattutto, le infiltrazioni nel terreno, la pioggia e altri agenti renderanno inagibili e inquinate per sempre vaste aree agricole. Il fango rosso e tossico ha già provocato una moria di pesci nel fiume Mercali, e ”l’ecosistema del fiume è stato condannato a morte a causa del valore troppo alto del ph del fango rosso”, ha reso noto la protezione civile, che ora è all’opera per tentare di ”salvare il Danubio e il Raba” (Raab), ha aggiunto il portavoce della protezione civile ungherese.
Intanto 3mila persone sono senza casa, dopo essere state evacuate nella notte di lunedì scorso. Il bilancio delle vittime conta per ora quattro morti, tra cui una neonata e un bambino di tre anni, e più di 120 feriti, alcuni in condizioni gravi. I feriti hanno abrasioni, bruciature, ustioni gravi causate del potere urticante della melma tossica.
Devecser e Kolontar, i comuni epicentro della sciagura, sembrano rovine di insediamenti rasi al suolo da una colata di lava rossa. Alto fino a due metri, il fango sommerge tutto: strade, muri, alberi, pali della luce, auto, tutto rosso e impastato. Cadaveri di animali come imbalsamati in creta rossa, carcasse di auto, bici, pneumatici, tronchi, rottami, detriti e un odore pungente ovunque.
”Era come lo tsunami in tv, solo che questo era rosso”, dice Istvan Felvideki, commerciante di Devecser, casa e negozio distrutti. Molta gente ha perso tutto, ma è felice di essere viva. C’è molta rabbia in giro: ”Nessuno ci aiuta, ci informa, non sapevamo nulla di quel è successo”, si lamenta.
Il governo ha stabilito la somma di aiuti che ogni famiglia riceverà: 100.000 fiorini (400 euro) a nucleo familiare, sul conto della Mal S.A.
Terreno, flora e fauna sono distrutti in un raggio di 40 km e nel frattempo anche l’aria e’ contaminata, dice il Wwf in un comunicato, sconsigliando di recarsi nella regione.
La Mal S.A. ha chiesto al sottosegretario all’ambiente Zoltan Illes di revocare l’ordine di stop della produzione, altrimenti non potrà pagare i risarcimenti alla popolazione colpita. L’ amministratore delegato Lajos Tolnay ha promesso di cambiare la tecnologia, di cui il fango rosso alcalino era un prodotto collaterale.
Tutto sembra far ritenere intanto che il deposito all’aperto franato contenesse quantità ben oltre il lecito (30 milioni di metri cubi) di fango rosso, derivato della lavorazione dell’allumina, di cui l’Ungheria è un grosso produttore. La società nega una sua responsabilità.
Per la bonifica si stima che ci vorranno 38 milioni di euro e mesi, se non anni. Secondo gli ambientalisti quello di Ajka non è il solo deposito all’aperto in Ungheria. In tutto 50 milioni di metri cubi galleggerebbero in questi serbatoi, di cui uno sul Danubio: vere bombe a orologeria per l’ambiente.
7 ottobre 2010 | 09:27 http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/ungheria-disastro-ambientale-fango-tossico-580626/
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Sti poveracci si trovano in una bella situazione di me...
Anzi ci troviamo tutti in una bella situazione di MELMA rossa
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
FALGORN ha scritto:Sti poveracci si trovano in una bella situazione di me...
Anzi ci troviamo tutti in una bella situazione di MELMA rossa
eh si, oramai lo sappiamo, più i media infami ci dicono che non è successo niente, che tutto è oramai sotto controllo, e più dobbiamo temere il peggio. della falla del golfo del messico non se ne sa più niente, per esempio, "per fortuna" ora i media hanno un bell'omicidio italiano per tenere lontane le nostre coscienze dai problemi veri e vitali del pianeta.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
la cosa che mi fa arrabbiare più di tutte è questa..
”la flora e la fauna del Danubio non subiranno gravi danni, ha sottolineato.
Medi danni dunque va bene?
”la flora e la fauna del Danubio non subiranno gravi danni, ha sottolineato.
Medi danni dunque va bene?
Re: Calamità in Europa (e dintorni)
Marius ha scritto:la cosa che mi fa arrabbiare più di tutte è questa..
”la flora e la fauna del Danubio non subiranno gravi danni, ha sottolineato.
Medi danni dunque va bene?
è quello che loro vorrebbero che noi pensassimo, lo vedi come sono i (nostri) media? ogni giorno di più inascoltabili ed inattendibili.
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Re: Calamità in Europa (e dintorni)
lucky al momento tuto sembra calmo(sono napoletano anche io)quindi stiamo a vedere,in teoria se non ci sono grandi pressioni sotto campi flegrei(meglio dire nella camera magmatica che si estende da monte nuovo fino al golfo di pozzuoli)un minimo di rischi c'è ma ripeto è minimo,al massimo si fonderebbe la trivella e ci sarebbe un bel gaiser di lava che potrebbe si creare danni ma non una esplosione,discorso diverso invece è se la camera magmatica fosse sotto pressione,in quel caso si avrebbe l'effetto palloncino(buca un palloncino pieno di aria e vedrai come scoppia) ma credo che abbiano già controllato la pressione sia con termografiche da satellite che rilievi di acidità basica alla solfatara,sia da esami degli aereosol sempre della solfatara e da riscontri geotermici della zona,poi se non hanno fatto nessuna di queste cose e vanno li alla cieca perchè devono scoprire trivellando allora che dire siamo nella m...volevo dire cioccolata ^_^
Ultima modifica di mir2012 il Ven 8 Ott - 19:55:47 - modificato 1 volta.
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