Rifiuti nello spazio, l'Iss costretta a cambiare orbita per evitare la collisione
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Rifiuti nello spazio, l'Iss costretta a cambiare orbita per evitare la collisione
Per la seconda volta quest’anno la stazione spaziale internazionale Iss (International Space Station) è stata costretta a uno spostamento sull’orbita in cui vola a 400 chilometri d’altezza per evitare la collisione con un rottame spaziale. La manovra è stata effettuata lunedì alle 12.25 ora italiana come ha comunicato il centro di controllo russo di Kaliningrad, vicino a Mosca. Lo spazio intorno alla Terra è percorso, soprattutto a orbite abbastanza basse, da micro meteoriti e spazzatura spaziale con pezzi di taglio diverso che vanno da particelle microscopiche a elementi di svariati metri, tutti fuori controllo. Quando hanno costruito la stazione Iss hanno quindi provveduto a dotare le parti abitate di schermi protettivi capaci di frenare le particelle più piccole non superiori al centimetro e a prevedere statisticamente, calcolando l’affollamento e le orbite dei pezzi noti, almeno due spostamenti di posizione all’anno. Quindi l’operazione compiuta lunedì rientra nelle previsioni che purtroppo si dimostrano vere.
LA SITUAZIONE - Ecco la situazione più in generale. Alla fine del 2009 intorno alla Terra orbitavano 19 mila oggetti più grandi di 10 centimetri. La cifra include dai satelliti in servizio ai piccoli pezzi di spazzatura cosmica ed è riferita dal Department of Defense’s Space Surveillance Network che controlla una serie di 25 stazioni di rilevamento attorno al globo. Ma se si guarda agli oggetti censiti con dimensioni inferiori, tra uno e 10 centimetri, allora il numero sale a 500 mila. E qui si ferma il limite possibile della ricognizione con mezzi ottici e radar. Tuttavia estrapolando da questi dati gli scienziati calcolano che al di sotto del centimetro gli oggetti siano miliardi. Il guaio è che tutti, per essere in orbita, hanno una velocità di 7-8 chilometri al secondo mentre gli impatti avvengono in media ad una velocità intorno ai 10 chilometri al secondo. In gioco c’è quindi un’energia straordinaria in grado di causare danni molto seri fino alla distruzione del bersaglio.
LA CINA - Le sorgenti di questi rifiuti sono esplosioni di vecchi stadi di razzi e scontri fra satelliti in orbita che possono essere accidentali o provocati come l’abbattimento di un satellite da parte della Cina nel gennaio 2007. Un caso più recente è quello del febbraio 2009 quando il vecchio satellite russo Kosmos 2251 fuori uso lanciato nel 1993 e pesante 560 chilogrammi, si scontrava con un satellite statunitense per comunicazioni Iridium della omonima costellazione americana a 800 chilometri d’altezza. Oltre a creare un danno economico alla società privata gestore del sistema, ovviamente ha generato una grande nuvola di detriti. Quest’ultimo caso ha destato non poca preoccupazione stimando che una probabilità del genere possa essere sempre più elevata in futuro per l’affollamento orbitale progressivamente in crescita. Fra tutti questi pezzi vaganti sopravvivono intanto 950 satelliti attivi lanciati dalle varie nazioni.
Giovanni Caprara
26 ottobre 2010
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_ottobre_26/caprara-iss-orbita-rottami_f7545798-e138-11df-b5a9-00144f02aabc.shtml
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