superbatterio Ndm-1
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superbatterio Ndm-1
Bruxelles, 14 ago. (Apcom) - Il batterio NDM-1, resistente praticamente a tutti gli antibiotici in circolazione, ha causato la morte in Belgio di un uomo rientrato dal Pakistan. Una seconda persona, infettata in Montenegro dallo stesso batterio, è riuscita a guarire.
Il paziente deceduto ieri - spiega Denis Pierard, microbiologo del Policlinico universitario di Bruxelles - era "un paziente diabetico. Ricoverato dopo un incidente d'auto in Pakistan nel corso del quale era rimasto gravemente ferito a una gamba, è stato rimpatriato in belgio", ma era già stato infettato. Nonostante la somministrazione di colistina, un potente antibiotico, il paziente è morto.
Il batterio incriminato, che produce un enzima battezzato New Delhi metallo-beta-lactamase" (NDM-1), è stato identificato per la prima volta nel 2009 in un paziente svedese che era stato ricoverato in un ospedale in India.
Secondo lo studio pubblicato di recente dall'autorevole rivista medica britannica The Lancet Infectious Diseases, i ricercatori sono riusciti a identificarlo in 37 pazienti del Regno unito, molti dei quali avevano viaggiato in India o Pakistan.
L'enzima era associato all'E.coli, un batterio molto comune nell'apparato digerente e che può causare infiammazioni intestinali o respiratorie: gli specialisti temono però che possa "saltare" su altri batteri più pericolosi, aumentandone la resistenza agli antibiotici.
http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2010/08_agosto/14/belgio_morto_paziente_contagiato_da_superbatterio_ndm-1,25612637.html
Il paziente deceduto ieri - spiega Denis Pierard, microbiologo del Policlinico universitario di Bruxelles - era "un paziente diabetico. Ricoverato dopo un incidente d'auto in Pakistan nel corso del quale era rimasto gravemente ferito a una gamba, è stato rimpatriato in belgio", ma era già stato infettato. Nonostante la somministrazione di colistina, un potente antibiotico, il paziente è morto.
Il batterio incriminato, che produce un enzima battezzato New Delhi metallo-beta-lactamase" (NDM-1), è stato identificato per la prima volta nel 2009 in un paziente svedese che era stato ricoverato in un ospedale in India.
Secondo lo studio pubblicato di recente dall'autorevole rivista medica britannica The Lancet Infectious Diseases, i ricercatori sono riusciti a identificarlo in 37 pazienti del Regno unito, molti dei quali avevano viaggiato in India o Pakistan.
L'enzima era associato all'E.coli, un batterio molto comune nell'apparato digerente e che può causare infiammazioni intestinali o respiratorie: gli specialisti temono però che possa "saltare" su altri batteri più pericolosi, aumentandone la resistenza agli antibiotici.
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Re: superbatterio Ndm-1
qui c'è lo zampino ancora di qualcuno che cerca di tenere sotto controllo la popolazione mondiale.
non mi stupisce che venga colpito un paese come l'india con un tasso di natalità fuori norma
non mi stupisce che venga colpito un paese come l'india con un tasso di natalità fuori norma
allarme per il superbatterio Ndm-1
Una rivista britannica ha lanciato l'allarme in relazione ad un batterio resistente agli antibiotici. Se la notizia sarà confermata, si potrebbe ipotizzare che i militari abbiano in mente di diffondere una pandemia per mezzo non tanto del patogeno in sé, quanto mediante una nuova campagna di vaccinazione, paventata, ad esempio, dalla giornalista scientifica Jane Burgermeister. Saremmo di fronte ad un nuovo pretesto per attuare il piano fallito l'autunno-inverno scorso, con l'influenza AH1N1 e le misure di "profilassi" imposte dall'Organizzazione mondiale della "sanità". Lascia increduli che l'agente biologico sia originario del Pakistan e dell'India: il fatto che sia il risultato di un gene che ha aggredito dei batteri, induce a pensare che il microorganismo sia stato modificato in un laboratorio militare del Regno Unito o di qualche altro stato occidentale, come avvenuto in passato, almeno sin dagli anni '40 del XX secolo. Il dottor Donald Scott ci ricorda che virus, spore fungine e batteri sono diffusi nell'ambiente soprattutto con gli aerei... Intelligenti pauca.
ROMA (11 agosto) - Un nuovo superbatterio, importato nel Regno Unito da pazienti sottoposti ad interventi chirurgici in India e in Pakistan, sta rendendo le cure antibiotiche inefficaci e rischia di diventare una seria minaccia anche per altri paesi. Il microrganismo è, infatti, resistente a quasi tutti i farmaci disponibili e non ci sono nuovi medicinali in sviluppo clinico che possano combatterlo.
L'allarme arriva dalla rivista "Lancet Infectious Diseases", dove gli esperti della Cardiff University e della "Health Protection Agency" britannica si riferiscono ai 37 casi rilevati oltre Manica, oltre ai 44 già isolati nella città indiana di Chennai, i 26 nella regione dell'Haryana e gli altri 73 in diverse altre zone del paese di Gandhi e del Pakistan. La minaccia è rappresentata in particolare da un gene che si chiama New Delhi-Metallo-1 (Ndm-1), rilevato in pazienti che si sono trovavano in Asia e che hanno subìto interventi di chirurgia estetica, asportazione di tumori o trapianti di organi, ricoverati poi in Gran Bretagna per altre cure sanitarie.
L'équipe di studiosi ha rilevato casi in alcune donne con infezioni del tratto urinario, in un vittima di incidente stradale in India che ha sviluppato l'infezione nel piede fratturato ed in un altro paziente che è stato colpito dal batterio dopo un'operazione di addominoplastica. Il Ndm-1 non è un batterio in sé, ma un gene che “attacca” altri batteri come l'Escherichia coli e la Klebsiella pneumoniae (la Klebsiella pneumoniae è stata rintracciata nelle scie chimiche, n.d.r.), anche se pare possa facilmente unirsi anche ad altri microrganismi, rendendoli ancora più pericolosi. Risulta infine resistente anche ad una classe di antibiotici conosciuti col nome di carbapenemici che solitamente si impiegano solo quando gli altri farmaci hanno fallito. Insomma, scrivono gli esperti: «La possibilità che questo diventi un problema di salute pubblica in tutto il mondo è concreta e serve un sistema coordinato di sorveglianza internazionale».
Fonte: Il Messaggero.it
ROMA (11 agosto) - Un nuovo superbatterio, importato nel Regno Unito da pazienti sottoposti ad interventi chirurgici in India e in Pakistan, sta rendendo le cure antibiotiche inefficaci e rischia di diventare una seria minaccia anche per altri paesi. Il microrganismo è, infatti, resistente a quasi tutti i farmaci disponibili e non ci sono nuovi medicinali in sviluppo clinico che possano combatterlo.
L'allarme arriva dalla rivista "Lancet Infectious Diseases", dove gli esperti della Cardiff University e della "Health Protection Agency" britannica si riferiscono ai 37 casi rilevati oltre Manica, oltre ai 44 già isolati nella città indiana di Chennai, i 26 nella regione dell'Haryana e gli altri 73 in diverse altre zone del paese di Gandhi e del Pakistan. La minaccia è rappresentata in particolare da un gene che si chiama New Delhi-Metallo-1 (Ndm-1), rilevato in pazienti che si sono trovavano in Asia e che hanno subìto interventi di chirurgia estetica, asportazione di tumori o trapianti di organi, ricoverati poi in Gran Bretagna per altre cure sanitarie.
L'équipe di studiosi ha rilevato casi in alcune donne con infezioni del tratto urinario, in un vittima di incidente stradale in India che ha sviluppato l'infezione nel piede fratturato ed in un altro paziente che è stato colpito dal batterio dopo un'operazione di addominoplastica. Il Ndm-1 non è un batterio in sé, ma un gene che “attacca” altri batteri come l'Escherichia coli e la Klebsiella pneumoniae (la Klebsiella pneumoniae è stata rintracciata nelle scie chimiche, n.d.r.), anche se pare possa facilmente unirsi anche ad altri microrganismi, rendendoli ancora più pericolosi. Risulta infine resistente anche ad una classe di antibiotici conosciuti col nome di carbapenemici che solitamente si impiegano solo quando gli altri farmaci hanno fallito. Insomma, scrivono gli esperti: «La possibilità che questo diventi un problema di salute pubblica in tutto il mondo è concreta e serve un sistema coordinato di sorveglianza internazionale».
Fonte: Il Messaggero.it
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Re: superbatterio Ndm-1
giàgià...maledetti
ci stanno riprovando
e cade sempre
dopo il rientro dalle ferie
già già
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