Superquark e la geoingegneria
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Superquark e la geoingegneria
Giovedì 29 luglio RAI Uno ha mandato in onda la settima petulante puntata di “Superquark”, la trasmissione condotta da Piero Angela. Nel programma è stato proposto, tra gli altri servizi, un documento sulla geoingegneria. Sul sito del format è presentato il tema nel modo seguente:
"Il dibattito sul riscaldamento globale continua. Alla Royal Society of Science in Gran Bretagna, si ricorre alle intuizioni (sic) della geoingegneria. Questa branca scientifica si pone in primo luogo l’obiettivo di rimuovere l’anidride carbonica (sic) dall’atmosfera per raffreddare il pianeta, e analizza la possibilità di riflettere luce solare verso lo spazio, creando ombra nel pianeta. Nel servizio di Francesca Marcelli, vedremo quali sono le soluzioni proposte".
Com'era prevedibile, il soggetto è stato affrontato in modo approssimativo e mendace, in ossequio alla migliore tradizione del didascalico zibaldone pseudo-scientifico. Sono stati ripetuti i soliti luoghi comuni sull'effetto-serra provocato dal biossido di carbonio, il capro espiatorio dei cosiddetti cambiamenti climatici, e sulle attività umane che causano, secondo illustri disinformatori, l'incremento delle temperature. Il servizio è stato molto reticente ed evasivo: non si è neppure accennato alle tecniche che consistono nella diffusione di biossido di zolfo, ufficialmente per diminuire l'effetto atmosfera. La giornalista si è limitata a menzionare gli alberi artificiali, le costruzioni su cui far crescere le alghe e le superfici riflettenti da collocare sui tetti delle abitazioni: sono geniali idee che esimi accademici britannici hanno proposto per catturare il biossido di carbonio e per raffreddare la Terra. Superquark” ha così posto la classica foglia di fico sullo spinoso argomento delle manipolazioni meteorologiche e climatiche (attualmente in corso in modo clandestino) con un duplice scopo: da un lato ripetere il mantra del riscaldamento planetario dovuto al biossido di carbonio, dall'altro cominciare a sdoganare il tema della geoingegneria, ma ricorrendo a modi obliqui ed elusivi. E' la consueta operazione di un programma che usa la "scienza", con il suo corollario di dogmi, come mezzo di ammaestramento dell'opinione pubblica. I telespettatori diventano simili ad animali addomesticati: vengono alimentati con mangimi e rimpinguati. Docili ed opimi saranno portati al macello.
L'autorevolezza degli idiots savant e scaltri accorgimenti retorici inculcano nel cittadino medio banalità, sciocchezze e menzogne incartate in scintillanti involucri "scientifici". Veramente con “Superquark” i contenuti "informativi" sono del tutto assimilabili a prodotti da centro commerciale: esposti su lindi scaffali e con le loro confezioni coloratissime, tolto l'enorme imballo, si rivelano merci scadenti e dozzinali.
La mercificazione della conoscenza è stata ostentata anche con l’insulso contributo dedicato alla stampa delle banconote: il "divin fanciullo", Alberto Angela, ha illustrato, con maniere zuccherose da maestrino del libro "Cuore", come si producono i denari cartacei. Naturalmente, gli aspetti economici legati alla stampa delle banconote sono stati ignorati: non solo il signoraggio è tabù, ma anche l’inflazione.
Pareva che il rampollo, nella sua fumettistica visione economica, stesse riferendosi alla cartamoneta del Monopoli. Anche per mezzo di un servizio all’apparenza innocuo, si è propagandata la solita disinformazione. Lupo Alberto vuole si creda che le banconote vengono ancora stampate, quando, in verità, è dal 2002 che l’euromoneta non è più prodotta con il fine di introdurre surrettiziamente il denaro elettronico, formidabile strumento di dominio. Chiunque prenda ed osservi una banconota, leggendo la data impressa (vedi foto a fondo articolo), potrà constatare qual è l’anno dell’ultima emissione.
http://4.bp.blogspot.com/_LecpxQwqMrY/TFVDXRlX6BI/AAAAAAAAKpk/4dg--stkP5w/s400/Bancomota+da+50+euro+su+Superquark-sq.jpg
Verso la fine del servizio [ minuto 7:27 ], è stato inquadrato un timbro che dimostrerebbe che le banconote continuano ad essere realizzate: il timbro evidenziava la seguente scritta in inglese: “European Central Bank - 29. Jan. 2010 - Production 2010 - Approved”. Sennonché, in inglese, il mese si indica prima del giorno! Questo significa che “Superquark” ha congegnato un altro falso e persino maldestro. Si possono poi riscontrare altre stranezze: il timbro che certificherebbe il controllo finale è apposto su un foglio che non è ancora nell’ultima fase di stampa (in tutta evidenza le banconote non appaiono complete); la parte superiore della banconota su cui è stampigliata la data risulta, non a caso, assente; l’affermazione che, dopo circa due anni, le banconote sono ritirate, perché ormai logore, per essere mandate al macero non corrisponde a verità. Infatti le banconote attualmente in circolazione e risalenti al 2002, sono in ottimo stato.
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