strangolata a 16 anni
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strangolata a 16 anni
E' stato condannato all'ergastolo un pakistano che uccise nel 2007, in Canada, la figlia di 16 anni perché si rifiutava di portare il velo. La ragazza era già stata promessa in sposa a un uomo del suo Paese. Muhammed Parvez, 63 anni, durante un litigio con la figlia, l'aveva strangolata. Aveva chiamato poi la polizia per costituirsi. La madre ha giustificato il gesto del marito dovuto, secondo lei, al comportamento ribelle della 16enne.
Uccise figlia,ergastolo a pakistano
Muhammed Parvez, 63 anni, un tassista originario del Pakistan trasferitosi nel 1999 con la famiglia in Ontario, in Canada, e il figlio Wasqas, 29 anni, proprietario di un'officina meccanica, sono stati entrambi condannati all'ergastolo per l'omicidio di Aqsa Parvez. La ragazza, da tempo in lite con la famiglia, se ne era andata di casa e aveva detto alle sue compagne di scuola di volersi vestire e comportare come loro.
Nello stesso tempo aveva confidato di aver paura della reazione del padre, che invece le imponeva di seguire i dettami imposti dalla tradizione islamica. Il 10 dicembre del 2007 il fratello di Aqsa, su ordine del padre, si era presentato alla scuola della sorella e l'aveva costretta a seguirlo a casa dei genitori. Qui il padre, in un eccesso d'ira nei confronti della figlia, le era saltato al collo e l'aveva strangolata con le sue mani, per poi chiamare la polizia.
Secondo il rapporto di polizia presentati al processo, la madre della ragazza, Anwar Jan, ha dichiarato che il marito ha ucciso la più giovane dei loro otto figli per il suo comportamento ribelle. Il tassista aveva dichiarato nel corso del processo che la sua comunità islamica non avrebbe mai accettato il comportamento della figlia, considerato ribelle. La ragazza era già stata promessa in sposa in Pakistan e la famiglia rifiutava l'idea
che, dopo la scuola, si mettesse a lavorare.
questi sono fanatici: se ammazzano i loro figli...figuriamoci cosa potrebbero fare a noi!
Uccise figlia,ergastolo a pakistano
Muhammed Parvez, 63 anni, un tassista originario del Pakistan trasferitosi nel 1999 con la famiglia in Ontario, in Canada, e il figlio Wasqas, 29 anni, proprietario di un'officina meccanica, sono stati entrambi condannati all'ergastolo per l'omicidio di Aqsa Parvez. La ragazza, da tempo in lite con la famiglia, se ne era andata di casa e aveva detto alle sue compagne di scuola di volersi vestire e comportare come loro.
Nello stesso tempo aveva confidato di aver paura della reazione del padre, che invece le imponeva di seguire i dettami imposti dalla tradizione islamica. Il 10 dicembre del 2007 il fratello di Aqsa, su ordine del padre, si era presentato alla scuola della sorella e l'aveva costretta a seguirlo a casa dei genitori. Qui il padre, in un eccesso d'ira nei confronti della figlia, le era saltato al collo e l'aveva strangolata con le sue mani, per poi chiamare la polizia.
Secondo il rapporto di polizia presentati al processo, la madre della ragazza, Anwar Jan, ha dichiarato che il marito ha ucciso la più giovane dei loro otto figli per il suo comportamento ribelle. Il tassista aveva dichiarato nel corso del processo che la sua comunità islamica non avrebbe mai accettato il comportamento della figlia, considerato ribelle. La ragazza era già stata promessa in sposa in Pakistan e la famiglia rifiutava l'idea
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