novità sul vesuvio
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novità sul vesuvio
Nuova scoperta sul Vesuvio, il vulcano napoletano che tiene col fiato sospeso gli scienziati italiani e stranieri per il rischio di una prossima, violenta eruzione. Un team di scienziati ha infatti scoperto sotto il Vesuvio una nuova camera magmatica, la nuova camera magmatica si trova intorno a 4-5 km, quella piu' nota era invece piu' profonda e si trovava a 8-10 km.
Questa scoperta, pubblicata da Nature, e' un nuovo, importante passo avanti per capire quanto il Vesuvio sia pericoloso e da' nuove informazioni sul rischio che si risvegli presto.
Secondo gli scienziati, dunque, il Vesuvio, il vulcano piu' temibile d'Europa, ha avuto nel passato una camera magmatica piu' superficiale di quella che finora era stata descritta dai geofisici.
Questa scoperta "e' un ulteriore passo avanti -afferma Enzo Boschi, presidente dell'Ingv- nella comprensione dei meccanismi eruttivi del Vesuvio finalizzata anche a determinare la sua pericolosita'. Questo e' il risultato di anni di impegno dei vulcanologi e geofisici italiani".
La scoperta e' pubblicata da Nature ed e' stata realizzata da un'equipe di studiosi italiani e stranieri tra cui il vulcanologo italiano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Pisa, Raffaele Cioni. Secondo gli scienziati, la scoperta ha importanti risvolti anche per la comprensione del rischio associato all'attivita' eruttiva del vulcano napoletano.
Lo studio e' pubblicato sull'ultimo numero della prestigiosa rivista Nature con un articolo dal titolo "Evidence for the shallowing of the Vesuvius reservoir in the upper crust over the last 20 kyr".
fonte adnkronos - http://www.adnkronos.com
Questa scoperta, pubblicata da Nature, e' un nuovo, importante passo avanti per capire quanto il Vesuvio sia pericoloso e da' nuove informazioni sul rischio che si risvegli presto.
Secondo gli scienziati, dunque, il Vesuvio, il vulcano piu' temibile d'Europa, ha avuto nel passato una camera magmatica piu' superficiale di quella che finora era stata descritta dai geofisici.
Questa scoperta "e' un ulteriore passo avanti -afferma Enzo Boschi, presidente dell'Ingv- nella comprensione dei meccanismi eruttivi del Vesuvio finalizzata anche a determinare la sua pericolosita'. Questo e' il risultato di anni di impegno dei vulcanologi e geofisici italiani".
La scoperta e' pubblicata da Nature ed e' stata realizzata da un'equipe di studiosi italiani e stranieri tra cui il vulcanologo italiano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Pisa, Raffaele Cioni. Secondo gli scienziati, la scoperta ha importanti risvolti anche per la comprensione del rischio associato all'attivita' eruttiva del vulcano napoletano.
Lo studio e' pubblicato sull'ultimo numero della prestigiosa rivista Nature con un articolo dal titolo "Evidence for the shallowing of the Vesuvius reservoir in the upper crust over the last 20 kyr".
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