ONU - si dimette capo della diplomazia climatica
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ONU - si dimette capo della diplomazia climatica
Con un fulmine (quasi) a ciel sereno, Yvo de Boer – da quattro anni segretario generale dell'Unfccc, la convenzione Onu che gestisce e organizza gli annuali vertici climatici internazionali – ha rassegnato ieri le dimissioni. Ban Ki-moon, colto di sorpresa, avrebbe già avviato le consultazioni per decidere il nome del suo sostituto: colui che sarà chiamato a dirigere i lavori del prossimo vertice, convocato a Cancun (e non più a Città del Messico) per il prossimo novembre.
Se in questo momento nessuno si aspettava una decisione del genere, appena due mesi fa sarebbe apparsa scontata. «Sono stato depresso dopo il fallimento del vertice di Copenhagen – ha detto di recente de Boer, in un'intervista alla Associated Press – e la depressione mi ha accompagnato per settimane». Il cielo, proprio sereno non era.
Il suo successore – ha detto ieri Greenpeace – dovrà avere le sue stesse capacità, la stessa dedizione e la volontà di proteggere gli interessi dei Paesi più vulnerabili» ai cambiamenti climatici. Gira già voce che il prossimo segretario dell'Unfccc verrà da qualche Paese in via di sviluppo, ma la decisione spetta a Ban Ki-moon e non ci sono ancora indiscrezioni in merito.
«Queste dimissioni – dicono al Wwf – arrivano in un momento cruciale, per i negoziati sul clima. Adesso toccherà al successore di Yvo De Boer e al governo messicano (che ospita il prossimo vertice) riuscire a condurli in porto».
All'indomani del summit danese, dove si sono scontrati gli interessi del mondo ricco e di quello povero, in molti avevano suggerito la necessità di ripensare l'Unfccc, il suo ruolo e i suoi meccanismi. Potrebbe essere il momento giusto
19 febbraio 2010. da "il sole 24 ore"
Se in questo momento nessuno si aspettava una decisione del genere, appena due mesi fa sarebbe apparsa scontata. «Sono stato depresso dopo il fallimento del vertice di Copenhagen – ha detto di recente de Boer, in un'intervista alla Associated Press – e la depressione mi ha accompagnato per settimane». Il cielo, proprio sereno non era.
Il suo successore – ha detto ieri Greenpeace – dovrà avere le sue stesse capacità, la stessa dedizione e la volontà di proteggere gli interessi dei Paesi più vulnerabili» ai cambiamenti climatici. Gira già voce che il prossimo segretario dell'Unfccc verrà da qualche Paese in via di sviluppo, ma la decisione spetta a Ban Ki-moon e non ci sono ancora indiscrezioni in merito.
«Queste dimissioni – dicono al Wwf – arrivano in un momento cruciale, per i negoziati sul clima. Adesso toccherà al successore di Yvo De Boer e al governo messicano (che ospita il prossimo vertice) riuscire a condurli in porto».
All'indomani del summit danese, dove si sono scontrati gli interessi del mondo ricco e di quello povero, in molti avevano suggerito la necessità di ripensare l'Unfccc, il suo ruolo e i suoi meccanismi. Potrebbe essere il momento giusto
19 febbraio 2010. da "il sole 24 ore"
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