gallerie ed Isola di Pasqua

Commento di Enrico Baccarini - La notizia è passata praticamente inosservata a molti media, soprattutto quelli italiani dedicati alle tematiche dell’insolito e dell’archeologia misteriosa. Il Santiago Times dello scorso 7 luglio pubblicava la notizia della scoperta, sotto l’isola di Pasqua, di una serie di tunnel e grotte che si estendono per oltre 6 chilometri. Fin dal 2005 l’identificazione di questa serie di gallerie aveva lasciato ben sperare gli studiosi di trovarsi davanti a qualcosa di veramente sensazionale. Pochi giorni fa la notizia ha fatto il giro del mondo, grotte e tunnel della nota isola furono abitati almeno dal XVI secolo e chissà se altre scoperte non potranno, nel futuro, presentarci nuovi e curiosi dati su questa enigmatica cultura.

Se avremo ulteriori aggiornamenti ve ne faremo subito partecipi!

Aggiornamento del 21 Luglio - Eccoci con gli sperati aggiornamenti! Lo scopritore della serie di tunnel, l’archeologo Claudio Cristino dell’Università del Chile, da anni è impegnato nella scoperta dei segreti dell’Isola di Pasqua. Già si è messa in moto la macchina documentaristica, e a breve lo show televisivo “Science Hunters”, format del canale TV network TVN, presenterà i primi filmati dei tunnel e delle caverne. Non poteva mancare la National Geographic che dedicherà in questo periodo estivo, la data è ancora da stabilire, uno speciale all’isola di Pasqua intitolato ‘Easter Island Underworld‘.

Un ulteriore link alla notizia lo potrete trovare quì, mentre materiale inerente la scoperta e gli studi che si stanno compiendo sull’isola li potrete trovare al sito della Eastern Pacific Research Foundation.

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Un gruppo di ricercatori del progetto Easter Island Statue Project (EISP) ha compiuto degli scavi in profondità intorno alle ‘teste’ megalitiche dell’isola di Pasqua. Queste misteriose presenze sono state un interrogativo antropologico per decenni che è destinato a complicarsi perché gli scavi hanno messo in luce il fatto che non si tratta solo di enormi teste con un accenno di busto ma di figure intere. Sono emerse infatti le braccia dei colossi conserte in grembo sino all’altezza del ‘bacino’ e la figura sembra andare oltre. Questa scoperta acuirà gli interrogativi sulle modalità di produzione e trasporto dei colossi nonché sulla loro funzione originaria.

articolo pubblicato sul sito: ALTROGIORNALE.ORG

Bè... Ci si doveva aspetta na osa osi, no?

bella grande