Ma come parla Luigi Cesaro?

Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, è la star del momento, almeno sul web. I suoi ultimi scivoloni, prima il gobbo durante un’intervista televisiva, e poi durante la cerimonia di apertura del Wuf alla Mostra d’Oltremare stanno facendo impazzire il web. Al WUF Cesaro si è bloccato nella pronuncia di World Urban Forum, facendo ridere l’intera platea. Alla fine ha concluso il suo discorso con un bel GRAZIA!



Qualche giorno fa, invece, davanti alle telecamere del Tgr si vede il presidente che sposta visibilmente gli occhi da una parte all’altra del gobbo, per leggere il testo delle risposte.



Cesaro non è nuovo a questi «scivoloni» linguistici, ha iniziato da quando è stato eletto presidente della provincia, nel lontano 2009.

Ecco alcune performance che hanno fatto storia:

A febbraio 2011 parlò del «tic tac» di Berlusconi, invece del «diktat»

A Pomigliano chiamò Melchiorre l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne. «Non ero concentrato, mi scappò la bufala», ammise. Confuse il capitano Fabio Cannavaro con Fabio Quagliarella. Quella volta se la prese con l’emozione. «Stavo premiando un grande atleta che era anche un mio idolo»

Il 2 giugno 2011, quando la festa della Repubblica cadde nell’anno dei 150 anni dell’unità d’Italia, intervistato da una emittente locale, il presidente della Provincia celebrò «i 150 anni dell’unità della Repubblica» che invece è nata nel 1946. Una cosa è comunque certa: Luigi Cesaro è stato il primo a ridere delle sue gaffe.

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