stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
RISPOSTA RAPIDA: si vede che quello stesso tipo di palloncini è venduto anche in Inghilterra.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Botolino ha scritto:RISPOSTA RAPIDA: si vede che quello stesso tipo di palloncini è venduto anche in Inghilterra.
risposta ancor più rapida: hai sbagliato sezione: per queste battute c'è off-topic
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Alaudae ha scritto:Botolino ha scritto:RISPOSTA RAPIDA: si vede che quello stesso tipo di palloncini è venduto anche in Inghilterra.
risposta ancor più rapida: hai sbagliato sezione: per queste battute c'è off-topic
non sembrano uguali il primo è una piramide perfetta il secondo sembra appunto più un palloncino...
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
succede spesso con quegli oggetti volanti che qualcuno qui definisce scherzosamente palloncini..secondo l'inclinazione con il nostro punto di osservazione cambiano forma e talvolta poi si scopre che sono più oggetti insieme: alchimie d'altri mondi..
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Alaudae ha scritto:succede spesso con quegli oggetti volanti che qualcuno qui definisce scherzosamente palloncini..secondo l'inclinazione con il nostro punto di osservazione cambiano forma e talvolta poi si scopre che sono più oggetti insieme: alchimie d'altri mondi..
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Hai appena citato quello che io reputo il miglior filmato ufologico che abbia mai visto. Quello relativo all'ufo avvistato a Pordenone e a tutt'ora non chiarito completamente.
Tuttavia resta il fatto che molti oggetti apparsi in vari filmati, per dinamica di volo e comportamento fisico strutturale, non è che sembrano, sono dei palloncini.
Tuttavia resta il fatto che molti oggetti apparsi in vari filmati, per dinamica di volo e comportamento fisico strutturale, non è che sembrano, sono dei palloncini.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Botolino ha scritto:Hai appena citato quello che io reputo il miglior filmato ufologico che abbia mai visto. Quello relativo all'ufo avvistato a Pordenone e a tutt'ora non chiarito completamente.
Tuttavia resta il fatto che molti oggetti apparsi in vari filmati, per dinamica di volo e comportamento fisico strutturale, non è che sembrano, sono dei palloncini.
questi filmati non li conosco, in buona fede. quello che ho visto io nel corso degli anni era tutto materia per interessanti articoli. ultimamente si legge di un ipotetico boom di avvistamenti in italia..personalmente non ho visto niente che fosse anche lontanamente riconducibile ad un oggetto volante non conosciuto come terrestre nè tanto meno a palloncini sfuggiti di mano ad un bambino.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Confermo, l'estate scorsa in particolare mi è capitato di avvistare alcuni oggetti luminosi in cielo ma, grazie al mio binocolo tascabile che per motivi di servizio, sono obbligato a portare, sono sempre riuscito a stabilire di che natura fossero e si trattava sempre di: elicotteri, lanterne cinesi, aerei in avvicinamento con luci di atterraggio accese ecc.
Certo che, chi non avesse avuto nessuno strumento ottico con sè, li avrebbe battezzati sicuramente degli UFO.
Certo che, chi non avesse avuto nessuno strumento ottico con sè, li avrebbe battezzati sicuramente degli UFO.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
avvistati dove? da dove scrivi?
io confermo che tutti gli avvistamenti fatti negli anni passati non erano riconducibili ad aerei, elicotteri - di questi "aeromobili" qui è pieno il cielo, specialmente elicotteri della marina della base di Luni, finanza, CC, una volta ce n'erano anche della US Navy- anzi alcuni oggetti come forma e colore di luce li ho rivisti identici nel VHS degli avvistamenti-copiosissimi- in messico al tempo dell'eclissi. altri, di notte a tardissima ora, praticamente l'alba, identici a quelli riprodotti nel libro: Sky Creatures: living UFOs di Trevor James Constable. ultimamente niente di niente, sarà ora che mi munisca di camera all'infrarosso così forse potrò fare lo stesso scoop di quel messicano...
io confermo che tutti gli avvistamenti fatti negli anni passati non erano riconducibili ad aerei, elicotteri - di questi "aeromobili" qui è pieno il cielo, specialmente elicotteri della marina della base di Luni, finanza, CC, una volta ce n'erano anche della US Navy- anzi alcuni oggetti come forma e colore di luce li ho rivisti identici nel VHS degli avvistamenti-copiosissimi- in messico al tempo dell'eclissi. altri, di notte a tardissima ora, praticamente l'alba, identici a quelli riprodotti nel libro: Sky Creatures: living UFOs di Trevor James Constable. ultimamente niente di niente, sarà ora che mi munisca di camera all'infrarosso così forse potrò fare lo stesso scoop di quel messicano...
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Scrivo dalla costa romagnola e sono, aeronauticamente parlando, fra due delle maggiori basi aeree, come importanza, italiane: quella del 5°stormo di Cervia e quella di Miramare di Rimini, base degli elicotteri Mangusta.
Infatti, la mia zona, assieme a quella del napoletano, è stata fra le zone ove si sono avuti il maggior numero di avvistamenti, dato anche il numero di turisti notevole, che guarda per aria in quel periodo, aggiungo io.
Qui comunque, si vede meglio che non è di certo un palloncino ma, un fenomeno del genere, dico io, se fosse stato reale, non credete che se ne sarebbe parlato per giorni in tutti i tg? Io propendo per il trucco digitale.
Infatti, la mia zona, assieme a quella del napoletano, è stata fra le zone ove si sono avuti il maggior numero di avvistamenti, dato anche il numero di turisti notevole, che guarda per aria in quel periodo, aggiungo io.
Qui comunque, si vede meglio che non è di certo un palloncino ma, un fenomeno del genere, dico io, se fosse stato reale, non credete che se ne sarebbe parlato per giorni in tutti i tg? Io propendo per il trucco digitale.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
lo stesso triangolo, di cui ho postato come si suol dire due video, adesso si vede di notte. triangolare (progetto aurora?). personalmente, finchè qualcuno non rifà in rete lo stesso trucco digitale, propendo per il reale e aggiungo che d'ora in avanti gli avvistamenti si faranno sempre più spesso. e d'altra parte cosa vuoi che dicano i tg-ora hanno berlusconi ferito per le mani e non se lo fanno scappare, queste jene-pensa all'elevatissimo numero di avvistamenti- e quanti di questi oggetti in una volta sola! (ebanis)-avvenuto in messico: i tg, volendo, avrebbero da parlarne ininterrottamente per un buon annetto. e invece niente, campano di omicidi, 'ste jene.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Guarda caso proprio dalle mie parti, giusto ieri:
Un'incursione degli Ufo? Avvistate 35 sfere luminose
E' stato un residente delle campagne della Valconca a lanciare l'allarme: "Erano luci strane, veramente insolite. Hanno iniziato prima a muoversi tutte in fila, poi sono schizzate da una parte all’altra"
San Giovanni Marignano, 15 dicembre 2009 - Gli Ufo invadono la provincia di Rimini? Se l’è chiesto il signor Mauro più volte domenica sera, quando ha notato nel cielo delle campagne di Montalbano in Valconca, circa 35 sfere luminose arancioni. «Li ho avvistate mentre tornavo a casa, verso le 19,15 - racconta -. Erano luci strane, veramente insolite. Hanno iniziato prima a muoversi tutte in fila, poi sono schizzate da una parte all’altra, come le frecce dei mouse per pc. Avevano movimenti bruschi».
L’uomo è certo: «Non erano degli aerei, perché non erano luci intermittenti». Quelle sfere erano di colore arancione e avevano una luce fissa. Mauro le ha seguite con lo sguardo per diversi minuti, prima che scomparissero nel nulla: «Ho fatto anche in tempo a filmare tutto con il mio telefonino. In campagna non ci sono luci artificiali, nel buio si vedevano bene. Inizialmente ne avevo notate solo due, tre. Poi mi sono reso conto che erano oltre una trentina».
Sembra che la sua segnalazione non sia un caso isolato nel nostro territorio: gli Ufo sono stati avvistati infatti anche quest’estate, per ben quattro volte a Gemmano, Riccione, Misano Adriatico e Rimini. «Se si cerca sul web si trovano video girati in tutta Italia - continua Mauro -. Mi domando perchè se ne parli poco, anche da parte dei media. Sono eventi veramente insoliti. Che siano Ufo o fenomeni naturali non lo so, ma riflettendoci domenica sera mentre ero li sotto mi sembravano veramente inquietanti».
fonte: ilrestodelcarlino-rimini
GUARDA IL VIDEO: Le misteriosi luci avvistate nel Riminese
Un'incursione degli Ufo? Avvistate 35 sfere luminose
E' stato un residente delle campagne della Valconca a lanciare l'allarme: "Erano luci strane, veramente insolite. Hanno iniziato prima a muoversi tutte in fila, poi sono schizzate da una parte all’altra"
San Giovanni Marignano, 15 dicembre 2009 - Gli Ufo invadono la provincia di Rimini? Se l’è chiesto il signor Mauro più volte domenica sera, quando ha notato nel cielo delle campagne di Montalbano in Valconca, circa 35 sfere luminose arancioni. «Li ho avvistate mentre tornavo a casa, verso le 19,15 - racconta -. Erano luci strane, veramente insolite. Hanno iniziato prima a muoversi tutte in fila, poi sono schizzate da una parte all’altra, come le frecce dei mouse per pc. Avevano movimenti bruschi».
L’uomo è certo: «Non erano degli aerei, perché non erano luci intermittenti». Quelle sfere erano di colore arancione e avevano una luce fissa. Mauro le ha seguite con lo sguardo per diversi minuti, prima che scomparissero nel nulla: «Ho fatto anche in tempo a filmare tutto con il mio telefonino. In campagna non ci sono luci artificiali, nel buio si vedevano bene. Inizialmente ne avevo notate solo due, tre. Poi mi sono reso conto che erano oltre una trentina».
Sembra che la sua segnalazione non sia un caso isolato nel nostro territorio: gli Ufo sono stati avvistati infatti anche quest’estate, per ben quattro volte a Gemmano, Riccione, Misano Adriatico e Rimini. «Se si cerca sul web si trovano video girati in tutta Italia - continua Mauro -. Mi domando perchè se ne parli poco, anche da parte dei media. Sono eventi veramente insoliti. Che siano Ufo o fenomeni naturali non lo so, ma riflettendoci domenica sera mentre ero li sotto mi sembravano veramente inquietanti».
fonte: ilrestodelcarlino-rimini
GUARDA IL VIDEO: Le misteriosi luci avvistate nel Riminese
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
si, ricorda molto il tipo diavvistamento che ho avuto io anni fa con oggetti a forma di goccia color cremisi. andavano lentamente uno verso l'altro fino a fondersi in una luce più grande.
comunque pare che da quelle parti, al largo, nelle profondità marine ci sia una delle basi riconosciute in italia di USO. per cui gli avvistamenti, con un pò di buona volontà, non ti mancheranno.
comunque pare che da quelle parti, al largo, nelle profondità marine ci sia una delle basi riconosciute in italia di USO. per cui gli avvistamenti, con un pò di buona volontà, non ti mancheranno.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Speriamo, ma sono 40 anni che aspetto invano ... mica briciole ...
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
mi sembra che non molto tempo fa i tg abbiano riportato la notizia di avvenimenti o accadimenti strani dalle parti dell'adriatico, dalle parti di pescara?. comunque quel mare-chissàperchè- è centro di attività al di fuori della normale realtà (tristemente) conosciuta
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UFO/USO in Adriatico
"Madonne dei lumi", così le definivano nel Medioevo quelle misteriose luci, intense e brillantissime, che apparivano all'improvviso al di sopra della superficie del mare Adriatico accendendosi, moltiplicandosi, rincorrendosi e scomparendo altrettanto velocemente.
Ma la loro fama era nota già al tempo dei Romani, grazie a Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.) il quale ne parla nella sua monumentale opera, in 142 libri, intitolata "Storia di Roma dalla sua fondazione". Indagando così nel passato, si apprende che quelle strane luci apparivano praticamente in tutto l'alto Adriatico e si spalmavano dalla Croazia sino alle Marche, andando dalla costa al mare aperto. In estrema sintesi, queste luci sono così caratterizzate dai seguenti comportamenti:
1- una direzione preferenziale N/NE, non superiore a 30° sia sull'orizzonte marino che sull'entroterra;
2- rimangono visibili per tutto l'anno ma presentano picchi di visibilità in gennaio, agosto e settembre;
3- gli orari invernali di apparizione sono concentrati fra le 19,00 e le 23,00;
4- gli orari estivi di apparizione vanno dalle 21,00 alle 23,00;
5- vi sono apparizioni regolari, con luci distanziate in tempi multipli fra loro e apparizioni irregolari, con luci senza alcuna relazione temporale.
Cronache dell'incredibile
Ed ecco tutta la cronaca riscritta di ciò che realmente accadde nel corso dei mesi di novembre e dicembre di quel lontano 1978, tratti dagli articoli del quotidiano "Il Resto del Carlino", così come vennero riferite principalmente dal giornalista Claudio Santini. A quel tempo io avevo 25 anni e lessi con passione tutti i resoconti del grande giornalista su di un argomento decisamente "di frontiera" per un quotidiano così diffuso.
Cronaca del 12 novembre 1978: "A pesca con gli Ufo"
Pescara, 11 novembre - Nel tratto di costa che se ne va da Pescara a Pesaro ci fu qualcuno che giurò di aver visto gli ufo: globi color rosso chiaro che uscivano dal mare per puntare verso il cielo con una scia gelida. Altri a San Benedetto del Tronto sostennero di essersi trovati in mare in mezzo a colonne di acqua alte anche 10 metri mentre la bussola e il radar sembravano impazziti. Alla Capitaneria di Porto dissero: «Nulla di anormale è stato notato nel tratto di mare che terrorizza i pescatori. D'altra parte segnalazioni diretta del fenomeno non ce ne sono giunte». Però in tanti videro le motovedette militari uscire di notte e perlustrare fino all'alba. Così, alla Capitaneria suddetta, di nuovo risposero: «Si tratta di controlli normali». Il marinaio Carlo Palestrini disse: «Io ho notato una grande macchia bianca, alta 40/50 metri e larga quasi 1 chilometro. Il mare era in bonaccia. Io là non ci torno più". (Bonaccia: calma di vento e di mare).
Lo strano colloquio
La notte dell'11 novembre alcuni marinai, che tentarono un'uscita in mare per catturare pesce, udirono via radio, sul canale 16 Uhf, una conversazione fra la motovedetta militare Cp 2018 e la Capitaneria di Porto di Pescara: «Qui Cp 2018, ufficiale Bellomo in navigazione a 4 miglia al largo di Pescara. Abbiamo notato una specie di razzo color giallo chiaro che si è alzato dal mare verso il cielo. È salito per 200-300 metri».
Dalla Capitaneria dissero: «Recatevi subito sul posto».
Momenti di silenzio poi di nuovo dalla motovedetta: «Siamo giunti sul posto e non abbiamo notato niente: nessun natante, nessun naufrago. Eppure siamo sicuri di aver visto quel segnale».
Dalla Capitaneria: «Parlate più forte. Vi sentiamo malissimo. Ci sono molti disturbi».
Dalla motovedetta risposero: «Anche noi vi sentiamo male e poi c'è una cosa singolare: il radar non funziona più come prima».
Le prime teorie
Intervistati a tal proposito altri marinai abruzzesi dissero: «Dunque, non siamo solo noi ad avere le visioni». Il tratto di mare interessato va dal Conero a Pescara. Un marinaio disse: «Qui, tra i 20 ed i 30 km dalla costa, vi è una profondità di 100 metri ma vi è anche una specie di fossa che conduce ad una profondità di 500 metri. Di norma, il fondale è piatto ma diventa scosceso nei punti dove emergono le isole. Da queste parte il mare è di solito calmo ma all'inizio di giugno sono iniziati i problemi: sono stati notati degli strani andirivieni di flutti che hanno fatto pensare ad una specie di maremoto. Gli specialisti hanno però chiarito che quel fatto si doveva imputare ad un terremoto avvenuto nei Balcani». Altri marinai replicarono che quando vi fu il terremoto in Grecia non si vide nulla di simile. Le segnalazioni ebbero inizio da tre località: da Pesaro giungevano segnalazioni di strane maree, da San Benedetto del Tronto furono segnalate colonne di acqua che si alzavano all'improvviso e da Pescara vennero segnalati strani globi rosso-chiari che saettavano verso il cielo.
Altre teorie
Ad un certo momento si sparse anche la voce fantasiosa di un sommergibile straniero che stava esplorando tutta l'aerea, dai fondali alla superficie, aiutato in ciò da piccole imbarcazioni fatta uscire dallo scafo e rientranti in esso solo dopo averlo segnalato attraverso il lancio di segnali luminosi. Ragionando un po' più scientificamente, si tentò di formulare una teoria semplice e credibile, più nota come "Teoria del metano": poiché sotto i fondali dell'area presentano vi sono consistenti giacimenti metaniferi, che sono sondati di continuo dalle trivelle delle navi, è probabile che ne venga turbato l'equilibrio delle pressioni sottomarine; tutto ciò provocherebbe improvvise fuoriuscite di gas, tali da far ribollire l'acqua o da provocare fuoriuscita violente, sotto forma di colonna.
Cronaca del 13 novembre 1978: "La Marina indaga"
Alla data del 12 novembre si seppe che la marina stava indagando da quasi una settimana su ciò che era accaduto e continuava ad accadere nel Mar Adriatico, fra Pescara e Pesaro: globi luminosi che fuoriuscivano dal mare, puntavano verso il cielo e subito dopo si rituffavano fra le onde, acqua che ribolliva o che si alzava in colonne di 15-20 metri e radar che impazzivano per la durata delle misteriose manifestazioni.
La marina militare ammette gli avvistamenti
Vi fu subito una prima ammissione ufficiale da parte delle autorità: «Signori, non chiedetemi la spiegazione di quello che sto per dirvi perché non la so nemmeno io e se la sapessi non potrei dirvela. Qui accanto a me c'è il comandante Vitale Bellomo, responsabile della motovedetta CP 2018 (Pronuncia: venti, diciotto), che è stato inviato in perlustrazione con il sottufficiale Nello di Valentini, il sergente Corvaglia, i marinai Papoli e Margheritini», disse ai numerosi giornalisti l'allora comandante della Capitaneria di Porto di Pescara, Piero Gallerano. Il sergente Corvaglia disse: «Cosa volete che vi dica? Posso solo riferirvi i fatti, oggetto di una relazione inoltrata a Roma. Navigavamo a circa quattro miglia dalla costa quando abbiamo notato un globo luminoso salire dal mare e alzarsi, a circa 45 gradi verso il cielo. Ci siamo portati sul posto ma non abbiamo incontrato nulla di normale, cioè navi in avaria, naufraghi, battelli che chiedevano soccorso». Ad una domanda precisa di un giornalista, egli escluse che si fosse trattato di un messaggio previsto dal codice italiano di navigazione. Ad una successiva domanda riguardante il radar di bordo, egli rispose con queste parole: «Il radar non ha segnalato nulla: anzi, le apparecchiature strumentali sono "impazzite" per alcuni minuti mentre le comunicazioni radar sono diventate estremamente difficoltose». Il sergente, rispondendo ad una domanda precisa, concluse le sue dichiarazioni con la seguente affermazione:«No, non credo agli Ufo».
Tutti a Silvi Marina: il mare bolle!
Allora i giornalisti chiesero al comandante se egli sapesse di altre manifestazioni simili accadute in altri luoghi ed egli li indirizzò a Silvi Marina. I giornalisti si recarono immediatamente colà ed iniziarono ad intervistare la gente del porto. Disse Pasquale Orsini, del motopeschereccio IGEA:«Erano le 8 di venerdì mattina quando sono stato svegliato dal motorista Guido Ciaccio che mi ha detto:"Il mare bolle"; e io gli ho risposto: "Ma smettila"; e lui, di rimando:"Ma no, è proprio così". Allora sono salito in coperta e ho visto una cosa che non dimenticherò mai più: l'Adriatico era come una pentola pronta a buttar giù la pasta. Il fenomeno è durato cinque minuti. Poi, dopo un quarto d'ora, tutto si è ripetuto. Una cosa da pazzi. Mi sono sentito il sangue freddo come una "minerale" in frigorifero. Poi ho detto: "Ragazzi, testa a posto e torniamo in porto!».
Lampi rossi e radar impazziti
A queste parole, seguirono quelle di Roberto Cinchella, il quale era l'uomo di punta del peschereccio PADRE PIO:«Erano le quattro e mezzo di martedì scorso ed ero al largo. C'era foschia. Ad un tratto, nel cielo ho visto un lampo rosso, poi una macchia bianca come se il mare stesse per unirsi col cielo. C'era bonaccia. Ho gettato un occhio al radar e mi sono accorto che era impazzito. Cosa dovevo fare? Sono tornato in porto e non ho detto nulla per non sentirmi dire che ero diventato matto. Così ho chiamato via radio un altro pescatore». E l'amico, Giorgio Mazzoni, comandante del peschereccio AQUILA, dichiarò:«Avevo già sentito parlare di strani fenomeni da quelle parti. Così, appena avuta la segnalazione, ho drizzato le orecchie. Ho guardato il radar e sono rimasto di stucco. Le linee di fede (la banda che indica la prua della nave, seguendo la quale, se non ci sono ostacoli, si continua la navigazione) oscillava da tutte le parti. Ho chiamato i carabinieri che sono arrivati con una motovedetta. Per questo non ho fatto segnalazioni alla Capitaneria di Porto».
Morti misteriose
Ancora un'altra intervista ed ancora altri misteri. I giornalisti seppero che i fratelli Vincenzo e Giacomo De Fulgentiis, di 32 e 34 anni erano andati a pesca, per hobby, al largo di Montescuro, una località situata fra Giulianova e San Benedetto del Tronto. Il mare era tranquillo come l'olio eppure furono trovati cadaveri, a circa venti metri di profondità, morti nel naufragio della loro imbarcazione. I soccorritori dissero che la barca era in rotta di navigazione come se qualcuno vi avesse versato acqua dall'alto. Sulla vicenda, a quel tempo indagò il pretore di San Benedetto del Tronto.
il resto del carlino, 1978
Ma la loro fama era nota già al tempo dei Romani, grazie a Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.) il quale ne parla nella sua monumentale opera, in 142 libri, intitolata "Storia di Roma dalla sua fondazione". Indagando così nel passato, si apprende che quelle strane luci apparivano praticamente in tutto l'alto Adriatico e si spalmavano dalla Croazia sino alle Marche, andando dalla costa al mare aperto. In estrema sintesi, queste luci sono così caratterizzate dai seguenti comportamenti:
1- una direzione preferenziale N/NE, non superiore a 30° sia sull'orizzonte marino che sull'entroterra;
2- rimangono visibili per tutto l'anno ma presentano picchi di visibilità in gennaio, agosto e settembre;
3- gli orari invernali di apparizione sono concentrati fra le 19,00 e le 23,00;
4- gli orari estivi di apparizione vanno dalle 21,00 alle 23,00;
5- vi sono apparizioni regolari, con luci distanziate in tempi multipli fra loro e apparizioni irregolari, con luci senza alcuna relazione temporale.
Cronache dell'incredibile
Ed ecco tutta la cronaca riscritta di ciò che realmente accadde nel corso dei mesi di novembre e dicembre di quel lontano 1978, tratti dagli articoli del quotidiano "Il Resto del Carlino", così come vennero riferite principalmente dal giornalista Claudio Santini. A quel tempo io avevo 25 anni e lessi con passione tutti i resoconti del grande giornalista su di un argomento decisamente "di frontiera" per un quotidiano così diffuso.
Cronaca del 12 novembre 1978: "A pesca con gli Ufo"
Pescara, 11 novembre - Nel tratto di costa che se ne va da Pescara a Pesaro ci fu qualcuno che giurò di aver visto gli ufo: globi color rosso chiaro che uscivano dal mare per puntare verso il cielo con una scia gelida. Altri a San Benedetto del Tronto sostennero di essersi trovati in mare in mezzo a colonne di acqua alte anche 10 metri mentre la bussola e il radar sembravano impazziti. Alla Capitaneria di Porto dissero: «Nulla di anormale è stato notato nel tratto di mare che terrorizza i pescatori. D'altra parte segnalazioni diretta del fenomeno non ce ne sono giunte». Però in tanti videro le motovedette militari uscire di notte e perlustrare fino all'alba. Così, alla Capitaneria suddetta, di nuovo risposero: «Si tratta di controlli normali». Il marinaio Carlo Palestrini disse: «Io ho notato una grande macchia bianca, alta 40/50 metri e larga quasi 1 chilometro. Il mare era in bonaccia. Io là non ci torno più". (Bonaccia: calma di vento e di mare).
Lo strano colloquio
La notte dell'11 novembre alcuni marinai, che tentarono un'uscita in mare per catturare pesce, udirono via radio, sul canale 16 Uhf, una conversazione fra la motovedetta militare Cp 2018 e la Capitaneria di Porto di Pescara: «Qui Cp 2018, ufficiale Bellomo in navigazione a 4 miglia al largo di Pescara. Abbiamo notato una specie di razzo color giallo chiaro che si è alzato dal mare verso il cielo. È salito per 200-300 metri».
Dalla Capitaneria dissero: «Recatevi subito sul posto».
Momenti di silenzio poi di nuovo dalla motovedetta: «Siamo giunti sul posto e non abbiamo notato niente: nessun natante, nessun naufrago. Eppure siamo sicuri di aver visto quel segnale».
Dalla Capitaneria: «Parlate più forte. Vi sentiamo malissimo. Ci sono molti disturbi».
Dalla motovedetta risposero: «Anche noi vi sentiamo male e poi c'è una cosa singolare: il radar non funziona più come prima».
Le prime teorie
Intervistati a tal proposito altri marinai abruzzesi dissero: «Dunque, non siamo solo noi ad avere le visioni». Il tratto di mare interessato va dal Conero a Pescara. Un marinaio disse: «Qui, tra i 20 ed i 30 km dalla costa, vi è una profondità di 100 metri ma vi è anche una specie di fossa che conduce ad una profondità di 500 metri. Di norma, il fondale è piatto ma diventa scosceso nei punti dove emergono le isole. Da queste parte il mare è di solito calmo ma all'inizio di giugno sono iniziati i problemi: sono stati notati degli strani andirivieni di flutti che hanno fatto pensare ad una specie di maremoto. Gli specialisti hanno però chiarito che quel fatto si doveva imputare ad un terremoto avvenuto nei Balcani». Altri marinai replicarono che quando vi fu il terremoto in Grecia non si vide nulla di simile. Le segnalazioni ebbero inizio da tre località: da Pesaro giungevano segnalazioni di strane maree, da San Benedetto del Tronto furono segnalate colonne di acqua che si alzavano all'improvviso e da Pescara vennero segnalati strani globi rosso-chiari che saettavano verso il cielo.
Altre teorie
Ad un certo momento si sparse anche la voce fantasiosa di un sommergibile straniero che stava esplorando tutta l'aerea, dai fondali alla superficie, aiutato in ciò da piccole imbarcazioni fatta uscire dallo scafo e rientranti in esso solo dopo averlo segnalato attraverso il lancio di segnali luminosi. Ragionando un po' più scientificamente, si tentò di formulare una teoria semplice e credibile, più nota come "Teoria del metano": poiché sotto i fondali dell'area presentano vi sono consistenti giacimenti metaniferi, che sono sondati di continuo dalle trivelle delle navi, è probabile che ne venga turbato l'equilibrio delle pressioni sottomarine; tutto ciò provocherebbe improvvise fuoriuscite di gas, tali da far ribollire l'acqua o da provocare fuoriuscita violente, sotto forma di colonna.
Cronaca del 13 novembre 1978: "La Marina indaga"
Alla data del 12 novembre si seppe che la marina stava indagando da quasi una settimana su ciò che era accaduto e continuava ad accadere nel Mar Adriatico, fra Pescara e Pesaro: globi luminosi che fuoriuscivano dal mare, puntavano verso il cielo e subito dopo si rituffavano fra le onde, acqua che ribolliva o che si alzava in colonne di 15-20 metri e radar che impazzivano per la durata delle misteriose manifestazioni.
La marina militare ammette gli avvistamenti
Vi fu subito una prima ammissione ufficiale da parte delle autorità: «Signori, non chiedetemi la spiegazione di quello che sto per dirvi perché non la so nemmeno io e se la sapessi non potrei dirvela. Qui accanto a me c'è il comandante Vitale Bellomo, responsabile della motovedetta CP 2018 (Pronuncia: venti, diciotto), che è stato inviato in perlustrazione con il sottufficiale Nello di Valentini, il sergente Corvaglia, i marinai Papoli e Margheritini», disse ai numerosi giornalisti l'allora comandante della Capitaneria di Porto di Pescara, Piero Gallerano. Il sergente Corvaglia disse: «Cosa volete che vi dica? Posso solo riferirvi i fatti, oggetto di una relazione inoltrata a Roma. Navigavamo a circa quattro miglia dalla costa quando abbiamo notato un globo luminoso salire dal mare e alzarsi, a circa 45 gradi verso il cielo. Ci siamo portati sul posto ma non abbiamo incontrato nulla di normale, cioè navi in avaria, naufraghi, battelli che chiedevano soccorso». Ad una domanda precisa di un giornalista, egli escluse che si fosse trattato di un messaggio previsto dal codice italiano di navigazione. Ad una successiva domanda riguardante il radar di bordo, egli rispose con queste parole: «Il radar non ha segnalato nulla: anzi, le apparecchiature strumentali sono "impazzite" per alcuni minuti mentre le comunicazioni radar sono diventate estremamente difficoltose». Il sergente, rispondendo ad una domanda precisa, concluse le sue dichiarazioni con la seguente affermazione:«No, non credo agli Ufo».
Tutti a Silvi Marina: il mare bolle!
Allora i giornalisti chiesero al comandante se egli sapesse di altre manifestazioni simili accadute in altri luoghi ed egli li indirizzò a Silvi Marina. I giornalisti si recarono immediatamente colà ed iniziarono ad intervistare la gente del porto. Disse Pasquale Orsini, del motopeschereccio IGEA:«Erano le 8 di venerdì mattina quando sono stato svegliato dal motorista Guido Ciaccio che mi ha detto:"Il mare bolle"; e io gli ho risposto: "Ma smettila"; e lui, di rimando:"Ma no, è proprio così". Allora sono salito in coperta e ho visto una cosa che non dimenticherò mai più: l'Adriatico era come una pentola pronta a buttar giù la pasta. Il fenomeno è durato cinque minuti. Poi, dopo un quarto d'ora, tutto si è ripetuto. Una cosa da pazzi. Mi sono sentito il sangue freddo come una "minerale" in frigorifero. Poi ho detto: "Ragazzi, testa a posto e torniamo in porto!».
Lampi rossi e radar impazziti
A queste parole, seguirono quelle di Roberto Cinchella, il quale era l'uomo di punta del peschereccio PADRE PIO:«Erano le quattro e mezzo di martedì scorso ed ero al largo. C'era foschia. Ad un tratto, nel cielo ho visto un lampo rosso, poi una macchia bianca come se il mare stesse per unirsi col cielo. C'era bonaccia. Ho gettato un occhio al radar e mi sono accorto che era impazzito. Cosa dovevo fare? Sono tornato in porto e non ho detto nulla per non sentirmi dire che ero diventato matto. Così ho chiamato via radio un altro pescatore». E l'amico, Giorgio Mazzoni, comandante del peschereccio AQUILA, dichiarò:«Avevo già sentito parlare di strani fenomeni da quelle parti. Così, appena avuta la segnalazione, ho drizzato le orecchie. Ho guardato il radar e sono rimasto di stucco. Le linee di fede (la banda che indica la prua della nave, seguendo la quale, se non ci sono ostacoli, si continua la navigazione) oscillava da tutte le parti. Ho chiamato i carabinieri che sono arrivati con una motovedetta. Per questo non ho fatto segnalazioni alla Capitaneria di Porto».
Morti misteriose
Ancora un'altra intervista ed ancora altri misteri. I giornalisti seppero che i fratelli Vincenzo e Giacomo De Fulgentiis, di 32 e 34 anni erano andati a pesca, per hobby, al largo di Montescuro, una località situata fra Giulianova e San Benedetto del Tronto. Il mare era tranquillo come l'olio eppure furono trovati cadaveri, a circa venti metri di profondità, morti nel naufragio della loro imbarcazione. I soccorritori dissero che la barca era in rotta di navigazione come se qualcuno vi avesse versato acqua dall'alto. Sulla vicenda, a quel tempo indagò il pretore di San Benedetto del Tronto.
il resto del carlino, 1978
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
dal momento che siamo e rimaniamo nel campo delle ipotesi...SI!...............ma non ci sperare troppo....
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
La forma è simile, però nel video si vede che l'oggetto ha una rotazione su se stesso che non potrebbe avere, nel caso fosse agganciato da qualche parte ...
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
MA IO MI AUGUREREI DI NO, ANZI MAGARI FOSSERO ''LORO''.....!!!!!!
MONIK- Ospite
Piramidi e Spirali, Russia e Norvegia
Per la piramide sul Cremlino continua un silenzio ostinato. Ma intanto una serie di strane notizie, incongruenze, sviste che “puzzano” di disinformazione forzata, cominciano ad inquietare la Rete. C’è veramente un collegamento tra l’apparizione a Mosca e la spirale norvegese del 9 dicembre? Che sta succedendo in Russia e in Norvegia? Cosa ci stanno nascondendo? Gialli.it vi racconta una storia “curiosa” che ha per protagonista un sito con un nome “impegnativo”: la Pravda.
di SONIA T. CAROBI
Non torna. Sul serio. Questo volta, il conto non torna.
E allora bisogna munirsi di carta e penna e provare a mettere insieme date e notizie. Bisogna capirci qualcosa. Sul serio. Questa volta, bisogna capirci qualcosa.
I fatti. Ieri mattina, 18 dicembre 2009, la Pravda, un quotidiano online, da non confondere con lo storico organo di stampa del partito comunista sovietico, ma molto seguito in Russia e con una serie di edizioni “locali, in varie parti d’Europa, esce con un articolo sulla ormai leggendaria piramide apparsa sul Cremlino qualche giorno fa.
L’edizione che ci interessa è quella in lingua inglese. English.Pravda.ru, fondata nel 1999.
L’articolo non è firmato. Sembra uno dei soliti pezzi presi pari pari dalle agenzie di stampa. Ma c’è qualcosa che non torna. L’incipit. L’attacco è completamente diverso da quelli che appaiono in tanti altri siti, blog e giornali online di mezzo mondo. Ve lo riportiamo integralmente per precisione:
“A strange flying object was spotted in the sky above Moscow today, December 18. Muscovites could see a large triangle-shaped object hovering above Red Square. Many people filmed the object on their cell phones and uploaded the videos on YouTube”.
Come può facilmente notare chi ha seguito la vicenda in questi giorni, le differenze che saltano all’occhio sono due, e sono “enormi”: la data dell’avvenimento e un passaggio relativo al fatto che molta gente (“many people”) avrebbero filmato la piramide che sorvola il Cremlino.
Niente di più falso. Nessun articolo apparso in questi giorni era riuscito a datare con precisione la presunta apparizione. Ma soprattutto, uno degli elementi deboli del “caso Cremlino,” stava proprio nel fatto che oltre ai due filmati apparsi su YouTube ad opera di due sedicenti videoamatori, nessuno aveva scattato foto o aveva filmato (magari anche con un telefonino) il passaggio dell’oggetto non identificato. E meno che mai “many people” avevano scaricato i loro video su YouTube.
La mancanza di data certa, e l’assenza di foto e filmati diversi aveva in qualche modo ridimensionato la portata dell’avvenimento facendo pensare all’ennesima bufala.
Ora la domanda è semplicissima: perché un giornale online che porta un nome così “pesante” e che dovrebbe rappresentare un osservatorio privilegiato su quanto accade a Mosca, fa due errori così marchiani? Perché proprio la Pravda infila nel pezzo i due dettagli mancanti del “caso Cremlino” falsandoli in maniera grossolana?
Ricordiamo che Russia Today News aveva postato la notizia già l’11 dicembre. E che alcuni siti aveva parlato di queste registrazioni già il giorno prima.
A fare due calcoli, dunque, il video sarebbe stato girato il 9 dicembre. Lo stesso giorno in cui, dalla provincia di Trøndelag fino a Finnmark, in Norvegia, centinaia di persone hanno assistito ad un fenomeno incredibile: una spirale di luce, una sorta di buco nero, è esploso nel cielo come un’apparizione messianica!
Capito? Mercoledì 9 dicembre 2009 in due diversi paesi d’Europa due curiosi fenomeni avrebbero sconvolto il torpore sonnolento di numerosi e attoniti passanti.
Vero o falso è una notizia curiosa che ogni giornale si sarebbe giocata alla grande. E invece i due episodi sono stati accuratamente tenuti “lontani” uno dall’altro. Si è fatto di tutto per non dare per certa la data dell’apparizione Ufo sul Cremlino, e ciliegina sulla torta la Pravda, proprio la Pravda, sposta di nove giorni i fatti senza neanche preoccuparsi di essere clamorosamente sbugiardata.
Che sta succedendo in Europa? Cosa stanno combinando in Russia? Perché tutta questa confusione? Perché tanta disinformazione? E se volete perché anche un quotidiano storico, blasonato e accreditato come il Corriere della Sera non fa neanche una piega di fronte ad un articolo che appare nel suo sito e che riporta testualmente:
“la “spirale norvegese” avrebbe fatto da “innesco” perché si rendesse visibile la Piramide Nera sul Cremlino (…) Sarebbero dunque due fenomeni collegati l’uno con l’altro. (…) “Segni nei Cieli “, preludenti a ciò che si usa chiamare “Fine del Mondo”, o “Cambiamento Epocale.
Non torna. Sul serio. Questo volta, qualcosa non torna. E sui tanto derisi avvistamenti Ufo conviene cominciare a fare chiarezza. Ora è una questione di rispetto. Anche per i lettori.
(19 dicembre 2009)
Gialli.it
4 Risposte per “Mosca, la Piramide sul
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
... e per finire aggiungerei: ... e intanto va tutto avanti sempre come al solito senza che nulla mai succeda; la gente compra i regali, si accendono le candeline, si continua a ignorare chi è più bisognoso e si disprezza chi ha la pelle di colore diverso, ci si uccide per un telefonino, i grossi problemi ormai, sono dove passare l'ultimo dell'anno. La verità è che non frega niente a nessuno di queste cose, basta che non toccano il nostro orticello ...
Il rispetto? Quello ce lo siamo giocato da un pezzo.
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Re: stesso UFO nei cieli di russia e gran bretagna?
Botolino ha scritto:... e per finire aggiungerei: ... e intanto va tutto avanti sempre come al solito senza che nulla mai succeda; la gente compra i regali, si accendono le candeline, si continua a ignorare chi è più bisognoso e si disprezza chi ha la pelle di colore diverso, ci si uccide per un telefonino, i grossi problemi ormai, sono dove passare l'ultimo dell'anno. La verità è che non frega niente a nessuno di queste cose, basta che non toccano il nostro orticello ...
Il rispetto? Quello ce lo siamo giocato da un pezzo.
come darti torto!? non avrei saputo esprimermi meglio, hai però dimenticato la ciliegina sulla torta: l'apparizione in TV del sor Benedetto! ecco, ora l'idilliaco quadretto è completo!
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