situazione foreste nel mondo
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situazione foreste nel mondo
ROMA - Un polmone verde, grande quanto due volte la Sicilia, non c'é più. In dieci anni, dal 2000 ad oggi, il Pianeta Terra ha registrato una perdita netta di foreste pari a oltre 50 mila chilometri quadrati.
E ogni anno, nell'ultimo decennio, circa 13 milioni di ettari boschivi nel mondo sono stati convertiti ad altro uso, per lo più colture o allevamenti intensivi. Oppure sono andati perduti per cause naturali, come le eruzioni vulcaniche, tempeste e i terremoti. A fornire la fotografia delle risorse forestali mondiali è oggi la Fao nella Valutazione 2010 che copre 233 Paesi. Lo studio ha tuttavia sottolineato, per lo stato di salute dei principali serbatoi di carbonio del Pianeta, un dato confortante: il rallentamento della perdita annuale delle foreste che si è ridotta a 5,2 milioni di ettari l'anno rispetto agli 8,3 milioni di ettari degli anni '90. ''Per la prima volta - ha sottolineato il vicedirettore generale della Fao del dipartimento foreste, Eduardo Rojas - siamo in grado di offrire un monitoraggio dettagliato del tasso di deforestazione che è diminuito a livello globale grazie a sforzi congiunti, fatti sia a livello locale che internazionale. Sono migliorate, nel panorama mondiale, le politiche in 76 Paesi a partire dal 2000, nonché la legislazione in tema di tutela di foreste in 69 Paesi. Sono inoltre risultati positivi anche i casi di assegnazione dell'usufrutto delle foreste alle comunità locali e alle popolazioni del territorio. Si tratta di un messaggio particolarmente incoraggiante per il 2010, Anno internazionale della Biodiversità". Questa la geografia delle foreste nel mondo nell'ultimo decennio:
- EUROPA: La superficie forestale continua a espandersi, sebbene ad un tasso meno rapido rispetto al passato.
- NORD E CENTRO AMERICA: Superfici boschive relativamente stabili in America del Nord e in America Centrale. Negli Usa è in atto programma di riforestazione.
- SUDAMERICA: Maglia nera nell'indice di perdita netta delle foreste all'America del Sud che ha perso 4 milioni di ettari di superficie occupata da foreste tropicali. Tuttavia, va meglio il Brasile che ha perduto in media 2,6 milioni di ettari di foresta l'anno, mentre negli anni '90 ne aveva perduti 2,9 l'anno.
- AFRICA: L'Africa ha cancellato 3,4 milioni di ettari di foreste.
- ASIA: Il maxi continente segna un guadagno netto di circa 2,2 milioni di ettari di polmoni verdi. Qui l'Indonesia, dopo la deforestazione-record degli anni '90 (-1,9 milioni di ettari) rallenta la perdita netta di foreste. Programmi di ripopolamento forestale con l'impianto di alberi in Cina, India, e Vietnam - associati all'espansione verde naturale in altre aree - hanno portato all'aggiunta di 7 milioni di ettari di nuove foreste ogni anno tropicali a una media di 0,5 milioni di ettari.
- OCEANIA: Bilancio in rosso per la grave siccità che ha colpito l'Australia a partire dal 2000. Un tasso di forestazione più basso e la creazione di nuove foreste "ha aiutato ad abbassare l'alto livello di emissioni di carbonio causato dalla deforestazione e dal degrado forestale" ha poi osservato la coordinatrice della Valutazione delle risorse forestali mondiali dell'organizzazione delle Nazioni Unite Mette Loyche Wilkie. La quale però sottolinea che "finiranno nel 2020 gli estesi programmi di rimboschimento della Cina, dell'India e del Vietnam, motori del recente incremento di superficie forestale". Senza "decisi interventi" da parte dei governi e dell'Italia che è tra i primi importatori di prodotti legnosi dal Bacino del Congo, dall'Amazzonia e dal Sudest asiatico, ha concluso il presidente del Wwf Italia Stefano Leoni, "rischiamo un brusco ritorno all'alto livello di perdite degli anni Novanta e alla crescita delle emissioni globali di gas serra, rilevanti nel fenomeno dei cambiamenti climatici".
LE FORESTE NEL MONDO IN CIFRE - La superficie totale delle foreste del Pianeta rappresenta un po' piu' di 4 miliardi di ettari, circa il 31% delle superfici emerse. L'area forestale protetta in parchi nazionali, aree naturali protette o altre forme legali di salvaguardia, dal 1990 ad oggi e' aumentata di oltre 94 milioni di ettari, ed e' attualmente pari al 13 per centro della superficie totale. Le foreste immagazzinano circa 289 gigatonnellate (Gt) di carbonio negli alberi e nella vegetazione. Il carbonio immagazzinato nella biomassa forestale e' maggiore di tutto il carbonio nell'atmosfera. A livello globale, lo stock di carbonio nella biomassa forestale e' diminuito di circa 0,5 Gt l'anno tra il 2000 e 2010, principalmente a causa della riduzione del totale della superficie forestale. Le foreste primarie rappresentano il 36% del totale della superficie forestale, ma ''dal 2000 ad oggi sono diminuite - sottolinea la Fao - di oltre 40 milioni di ettari''. Questa perdita e' da addebitare in larga misura alla riclassificazione delle foreste primarie in 'altre foreste rigenerate naturalmente', a causa del taglio del legname selettivo e di altri interventi umani. ANSA
E ogni anno, nell'ultimo decennio, circa 13 milioni di ettari boschivi nel mondo sono stati convertiti ad altro uso, per lo più colture o allevamenti intensivi. Oppure sono andati perduti per cause naturali, come le eruzioni vulcaniche, tempeste e i terremoti. A fornire la fotografia delle risorse forestali mondiali è oggi la Fao nella Valutazione 2010 che copre 233 Paesi. Lo studio ha tuttavia sottolineato, per lo stato di salute dei principali serbatoi di carbonio del Pianeta, un dato confortante: il rallentamento della perdita annuale delle foreste che si è ridotta a 5,2 milioni di ettari l'anno rispetto agli 8,3 milioni di ettari degli anni '90. ''Per la prima volta - ha sottolineato il vicedirettore generale della Fao del dipartimento foreste, Eduardo Rojas - siamo in grado di offrire un monitoraggio dettagliato del tasso di deforestazione che è diminuito a livello globale grazie a sforzi congiunti, fatti sia a livello locale che internazionale. Sono migliorate, nel panorama mondiale, le politiche in 76 Paesi a partire dal 2000, nonché la legislazione in tema di tutela di foreste in 69 Paesi. Sono inoltre risultati positivi anche i casi di assegnazione dell'usufrutto delle foreste alle comunità locali e alle popolazioni del territorio. Si tratta di un messaggio particolarmente incoraggiante per il 2010, Anno internazionale della Biodiversità". Questa la geografia delle foreste nel mondo nell'ultimo decennio:
- EUROPA: La superficie forestale continua a espandersi, sebbene ad un tasso meno rapido rispetto al passato.
- NORD E CENTRO AMERICA: Superfici boschive relativamente stabili in America del Nord e in America Centrale. Negli Usa è in atto programma di riforestazione.
- SUDAMERICA: Maglia nera nell'indice di perdita netta delle foreste all'America del Sud che ha perso 4 milioni di ettari di superficie occupata da foreste tropicali. Tuttavia, va meglio il Brasile che ha perduto in media 2,6 milioni di ettari di foresta l'anno, mentre negli anni '90 ne aveva perduti 2,9 l'anno.
- AFRICA: L'Africa ha cancellato 3,4 milioni di ettari di foreste.
- ASIA: Il maxi continente segna un guadagno netto di circa 2,2 milioni di ettari di polmoni verdi. Qui l'Indonesia, dopo la deforestazione-record degli anni '90 (-1,9 milioni di ettari) rallenta la perdita netta di foreste. Programmi di ripopolamento forestale con l'impianto di alberi in Cina, India, e Vietnam - associati all'espansione verde naturale in altre aree - hanno portato all'aggiunta di 7 milioni di ettari di nuove foreste ogni anno tropicali a una media di 0,5 milioni di ettari.
- OCEANIA: Bilancio in rosso per la grave siccità che ha colpito l'Australia a partire dal 2000. Un tasso di forestazione più basso e la creazione di nuove foreste "ha aiutato ad abbassare l'alto livello di emissioni di carbonio causato dalla deforestazione e dal degrado forestale" ha poi osservato la coordinatrice della Valutazione delle risorse forestali mondiali dell'organizzazione delle Nazioni Unite Mette Loyche Wilkie. La quale però sottolinea che "finiranno nel 2020 gli estesi programmi di rimboschimento della Cina, dell'India e del Vietnam, motori del recente incremento di superficie forestale". Senza "decisi interventi" da parte dei governi e dell'Italia che è tra i primi importatori di prodotti legnosi dal Bacino del Congo, dall'Amazzonia e dal Sudest asiatico, ha concluso il presidente del Wwf Italia Stefano Leoni, "rischiamo un brusco ritorno all'alto livello di perdite degli anni Novanta e alla crescita delle emissioni globali di gas serra, rilevanti nel fenomeno dei cambiamenti climatici".
LE FORESTE NEL MONDO IN CIFRE - La superficie totale delle foreste del Pianeta rappresenta un po' piu' di 4 miliardi di ettari, circa il 31% delle superfici emerse. L'area forestale protetta in parchi nazionali, aree naturali protette o altre forme legali di salvaguardia, dal 1990 ad oggi e' aumentata di oltre 94 milioni di ettari, ed e' attualmente pari al 13 per centro della superficie totale. Le foreste immagazzinano circa 289 gigatonnellate (Gt) di carbonio negli alberi e nella vegetazione. Il carbonio immagazzinato nella biomassa forestale e' maggiore di tutto il carbonio nell'atmosfera. A livello globale, lo stock di carbonio nella biomassa forestale e' diminuito di circa 0,5 Gt l'anno tra il 2000 e 2010, principalmente a causa della riduzione del totale della superficie forestale. Le foreste primarie rappresentano il 36% del totale della superficie forestale, ma ''dal 2000 ad oggi sono diminuite - sottolinea la Fao - di oltre 40 milioni di ettari''. Questa perdita e' da addebitare in larga misura alla riclassificazione delle foreste primarie in 'altre foreste rigenerate naturalmente', a causa del taglio del legname selettivo e di altri interventi umani. ANSA
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